Il Papa si arrabbia: “Non-ho-in-vi-ta-to-io-il-sin-da-co-Ma-ri-no. Chiaro?” UNO STALKER A FILADELFIA

Il Papa della misericordia non è stato misericordioso con il sindaco di Roma perché ci sono due sole categorie che non meritano pietà: i tontoloni e gli imbucati . E Marino, come diceva Totò, ‘è la somma che fa il totale’. Ma c’è poco da ridere. Il Papa, che parla per simboli, a questa sua sorprendente mancanza di pietà cristiana ha affidato un drammatico messaggio politico per la nostra povera Roma: non c’è nulla di peggio della furbizia del tontolone.
Francesco , che nel giorno dell’Epifania aveva rivendicato “la santa furbizia della fede, quella scaltrezza spirituale che ci consente di riconoscere i pericoli ed evitarli”, ha insomma capito l’astuzia politica del Bertoldo che si imbuca e l’ha smascherata. Perciò, quando a Filadelfia l’ha visto spuntare dappertutto, alla Messa, e poi nella sala dove venne firmata la dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti, e ancora all’università dove parlava di lui con una familiarità da millantatore, il Papa non l’ha protetto e abbracciato come un fratello sfortunato, come un cristiano, in antico provenzale un crétin, un povero cristo. No. Ha voluto finalmente spiegarci il mistero Marino, che da due anni tormenta soprattutto noi che lo abbiamo votato. Ci ha così messo in guardia dall’insostenibile furbizia del tontolone che ha consentito all’ex sindaco Alemanno di alzare la testa e di dargli ieri sul twitter dell’imbucato speciale, proprio lui che è il primo responsabile politico del sistema criminale che ha degradato la capitale, una sorta di Ciancimino de Roma. Davvero è come se la scaltra grullaggine di Marino servisse a consegnare Roma a quella destra sociale che l’ha avvelenata, a Giorgia Meloni, la reginetta del peggiore populismo di Coattonia, la suburra moderna, appoggiata, nientemeno, dalla Lega di Salvini. Dunque sia lode al Papa che alla fine ha fatto quello che Renzi non aveva fatto. Renzi lo aveva dimezzato affidandolo al prefetto Gabrielli, il Papa non ha commissariato l’atra metà del sindaco: lo ha messo tutto tra parentesi, lo ha licenziato.
Tornate a guardare il video: il Papa non si è limitato a dire, con la dolcezza del pastore, di non avere chiamato a Filadelfia quella sua pecorella svagata, ma ha scandito roteando gli occhi : “io-non-ho-in-vi-ta-to il-sin-da-co-Ma-ri-no”. E subito dopo: “Chiaro?”. Infine, a riprova che stava parlando di politica, ha raccontato che lui stesso – il Papa – si era preso la briga di indagare, ed è esilarante immaginarlo mentre domanda ai cardinali, mentre si informa con gli americani, mentre si arrabbia con Padre Federico Lombardi. Marino ovviamente sapeva di non essere stato invitato, ma contava sull’indifferenza del Papa. E invece Francesco ha detto ai giornalisti: “Ho chiesto agli organizzatori, e neppure loro lo hanno invitato”. Per finire con un altro: “Chiaro, eh!”
E’ dunque per scienza politica che il Papa ha trattato Marino come uno stalker, un disturbatore ossessivo, come quel Paolini che si metteva in mezzo nelle dirette televisive. Il Papa, che davvero somiglia a un parroco, non ha usato con lui la bonaria ironia che don Camillo opponeva a Peppone. Quelli infatti, a nome di Dio e di Marx, si volevano bene e si spartivano le anime e il territorio. Questo Papa se le spartisce direttamente con Castro, con Obama, presto se le spartirà con Putin, e si fa i selfie con l’anonimo credente e con i pellegrini, ma non con Marino al quale davvero ha dato l’altolà finale. La reazione del sindaco è la stessa di sempre, si fa fesso per farci ancora fessi: “ Basta. Sono stufo di queste polemiche pretestuose. Hanno disturbato persino il santo Padre. Non ho mai detto di essere stato invitato da lui”. Ma ieri Dagospia ha ripubblicato l’intervista che il 22 settembre aveva concesso al Messaggero: “Quando a giugno scorso mi è stato riferito che avrebbero avuto piacere della mia presenza in tre appuntamenti del Santo Padre a Filadelfia, ma soprattutto all’incontro con le famiglie, ho detto a monsignor Paglia che sarei stato molto lieto di partecipare all’organizzazione della visita”. Ecco cos’è l’insostenibile furbizia del tontolone che ora finge di non accorgersi che persino la lupa è scesa dalla colona del Campidoglio ed è scappata via, perché parafrasando politicamente il proverbio siciliano: “Fa più danno un … Marino / che un suino nel giardino”.

30 thoughts on “Il Papa si arrabbia: “Non-ho-in-vi-ta-to-io-il-sin-da-co-Ma-ri-no. Chiaro?” UNO STALKER A FILADELFIA

  1. Coloregrano

    E-Marino-non-ha-mai-detto-di-essere-stato-invitato-dal-Papa. Chiaro? C’è scritto su tutti i giornali e glielo avevo perfino sentito dire io che non sono di Roma, prima dell’uscita del Papa…
    A me pare tontolone solo chi rilancia false notizie. O almeno spero sia abbastanza tontolone da non capire che la macchina del fango anti-Marino tira solo la volata a quei referenti di Mafia Capitale che vogliono riprendere al più presto le redini della città…

  2. Coloregrano

    Per la cronaca dichiarazione di Marino di una settimana fa (si informi un po’, le fa bene):
    22 settembre
    “Vedo che, come ogni volta, un mio viaggio si trasforma in polemica. Vediamo di fare chiarezza: domani partirò per New York, dove incontrerò in Consolato i filantropi e mecenati a cui porterò progetti immediatamente cantierabili di restauro delle bellezze della nostra città: dal Mausoleo d’Augusto alla Cisterna delle Sette Sale. A New York in quei giorni incontrerò anche Michael Bloomberg oltre ad alcuni imprenditori del settore immobiliare che voglio interessare all’alienazione del nostro patrimonio. Poi raggiungerò Philadelphia, che in quei giorni ospiterà il Papa. L’invito mi è arrivato dal sindaco, con cui ho parlato a lungo dell’accoglienza, vista l’esperienza di Roma in questo ambito e il Giubileo alle porte. Questo è quanto. Ma aggiungo una cosa, non di poco conto: io sarò ospite, dunque i romani non pagheranno un euro per la mia trasferta. Un viaggio per riportare a Roma accordi e finanziamenti. Questo è il mio obiettivo. Quello di chi critica è probabilmente, ancora una volta, creare confusione e fare disinformazione.”

  3. Francesco De Michele

    Ma non si vergogna a scrivere articoli così palesemente falsi? Pensi che un tempo la stimavo come giornalista. Che tristezza.

  4. Ada Bianchi

    Lei Merlo è diventato il più grande stalker del Sindaco Marino ma non si vergogna! Pensa di essere un grande giornalista? Che pena ….

  5. leandra d'antone

    Grazie Francesco Merlo per questo perfetto commento ad una situazione surreale, scritto con il consueto rispetto dei fatti e con la solita geniale ironia.

  6. Federico Mollicone

    Caro Merlo,
    come sempre il suo stile é graffiante e brillante. Sono d’accordo su quello che scrive riguardo Ignazio Marino , ma le devo fare due appunti. Il primo riguarda la proprietà transitiva: come si può chiamare colui che ha votato un “cretin”?
    Il secondo appunto riguarda Giorgia Meloni, ma molto di più i romani. Se la considera “la regina di coattonia” (ma davvero la sua graffiante penna non aveva altri argomenti piú politici su cui attaccarla?) intende dire, con disgusto morettiano, che i romani sono tutti coatti? O più verosimilmente nasconde il terrore degli opinionisti radical chic di sinistra come lei che Roma torni alla Destra dopo la cazzata di aver votato Marino?

    1. Coloregrano

      Non so cosa nasconda Merlo. Ho però l’impressione che il terrore di fronte alla possibile ascesa di Giorgia Meloni è soprattutto di quei cittadini, non particolarmente collocati politicamente, che dopo essere stati governati per anni da un Sindaco come Alemanno, ora indagato per Mafia, si ritroverebbero ad essere governati il suo ex-delfino.

  7. Cosimo Bellavita

    U-NO STAL-KER NEL CIE-LO.
    PO-VE-RO MER-LO. PO-VE-RO UC-CEL-LI-NO CHE NON È IN GRA-DO DI LEG-GE-RE IL CO-MU-NI-CA-TO DEL 22 SET-TEM-BRE DI MA-RI-NO CHE, PRO-PRIO AL FI-NE DI PRE-VE-NI-RE LE SO-LI-TE SCA-GAZ-ZA-TE DEL SO-LI-TO UC-CEL-LO CHE SI DI-VER-TE A VO-LAR-GLI SO-PRA SPE-RAN-DO DI COL-PIR-LO, A-VE-VA DI-CHIA-RA-TO QUAN-TO SE-GUE: “Vedo che, come ogni volta, un mio viaggio si trasforma in polemica. Vediamo di fare chiarezza: domani partirò per New York, dove incontrerò in Consolato i filantropi e mecenati a cui porterò progetti immediatamente cantierabili di restauro delle bellezze della nostra città: dal Mausoleo d’Augusto alla Cisterna delle Sette Sale. A New York in quei giorni incontrerò anche Michael Bloomberg oltre ad alcuni imprenditori del settore immobiliare che voglio interessare all’alienazione del nostro patrimonio. Poi raggiungerò Philadelphia, che in quei giorni ospiterà il Papa. L’invito mi è arrivato dal sindaco, con cui ho parlato a lungo dell’accoglienza, vista l’esperienza di Roma in questo ambito e il Giubileo alle porte. Questo è quanto. Ma aggiungo una cosa, non di poco conto: io sarò ospite, dunque i romani non pagheranno un euro per la mia trasferta. Un viaggio per riportare a Roma accordi e finanziamenti. Questo è il mio obiettivo. Quello di chi critica è probabilmente, ancora una volta, creare confusione e fare disinformazione.”

  8. Barbara Bulli

    Oltre a scrivere cose palesemente false, si permette anche di essere davvero offensivo. Ma chi le dà il diritto? Si vergogni.

  9. Lorenzo

    Più scrive ste cavolate da bar contro Marino ,meno comprerò La Repubblica. E mai più entrerò in questo blog così non le darò più contatti. Addio giornalistucoli.

  10. Giovanni Fontana

    Sostenitore di la Repubblica e scalfariano da sempre sono molto depresso per alcuni segnali per me negativi. In primis i pezzi di Merlo su Marino che vanno al di là delle critiche diciamo politiche ma sbeffeggiano la persona. Non siamo lontani dai pezzi sui calzini del giudice che condannò Berlusconi. Poi non sopporto più Scalfari e i suoi sermoni della domenica con annessa esaltazione del Papa; ora è giunto a dichiarare di aver firmato per l’otto per mille alla Chiesa cattolica. Dove sei Eugenio che hai formato generazioni di uomini laici, dove sei Voltaire?

  11. Angelo Libranti

    Non capisco le difese di un uomo sprovveduto e ridicolo che si nasconde sotto le sembianze di un sindaco inconcludente. Probabilmente si tratta del suo entourage, scatenato in una impossibile conservazione della propria posizione.
    Dove Merlo denuncia la propria faziosità è nell’attribuire ad un altro insignificante sindaco, di destra, tutti i mali della capitale.
    Chi vive a Roma, e non solo, sa che il marcio risale alle Giunte di Veltroni prima e di Rutelli dopo, senza scomodare le precedenti da Carraro in su, con una malefica progressione giunta sulle esili spalle di un uomo, senza carattere, che si trova in quel posto per pura combinazione.

  12. Angela Ciardi

    Che pena per Merlo ! Un tempo
    Scriveva sul Corriere della Sera ed era la migliore penna del giornalismo ! Anche su Repubblica l’ ho seguito con entusiasmo ! Ed ora ! È diventato un livido , rancoroso ed acido …. Penmivendolo che blatera ed insulta un galantuomo , onesto , illuminato , tenace e coraggioso ! Ma chi si crede di essere un merlo qualsiasi ? Insulta , accusa e dice una massa di fandonie sul conto del Sindaco Marino che è una persona illuminata che guarda molto ma molto più avanti dei comuni mortali ! Stia zitto il povero pennivendolo !
    P.S non comprerò mai più Repubblica grazie a Merlo !

  13. setras

    ah ah
    Merlo l’aveva già profetizzato in precedenza che il Marino era un Patacca e ora ci sta pure le prove
    La profezia
    Chi critica in questo caso l’incriticabile è solo povera gente al soldo del babbeo inadatto
    Non c’è scrittura in grado di rendere la bassezza e la povertà morale di uno che fa 2000 km per incontrare il vicino di casa

  14. stefania

    al sig.merlo che scrive su un giornale di cui io ho comprato la prima copia e, di recente,non leggo piu’ per la palese faziosita’ che dimostra,chiedo che tornaconto ha nell’alimenta questo massacro continuo di Marino,non e’ stato cosi’ solerte con nessuno dei precedenti sindaci.roma e’ sempre stata sporca ,si e’ bloccata per piggia ,neve,manifestazioni etc.
    marino ha pestato piedi e ha rotto l’incantesimo in cui ama e atac vivevano felici,senza i forbiti articoli del sig.merlo con la m minuscola come lui.siete riusciti a far cadere in trappola anche Bergoglio che si e’ abbandonato alla sua vanita’ dopo un viaggio trionfale negli USA ,una brutta caduta di stile e politica verso una persona perbene.informo il sig.merlo che Marino,con la M maiuscola verra’ rieletto anche senza il PD ,perche’ le persone perbene sono di piu’ di quelli che rappresenta lei.

  15. Graziano

    E LEI SA-REB-BE UN GIOR-NA-LI-STA?
    Peccato, perché l’ho pensato in passato. Ma quando si diventa pennivendoli, automaticamente non si è più giornalisti.

  16. marco g

    Non comprerò mai più Repubblica. Complimentoni per l’esito di questi suoi begli articoli pieni zeppi di disonestà intellettuale contro un galantuomo.

  17. Quasimodo Tarantintino

    Tranquilli che vogliono far tornare Rutelli, o giù di lì.

    E rispondete con dovizia di argomenti. Per esempio “Marino ha fatto questo, Marino ha fatto quello, Marino ha proposto questo, lo odiano perché ha proposto quello ….. ”

    E rispondete anche con dovizia di paragoni. Per esempio “Rutelli era andato qui, a Rutelli gli hanno sfilato (20 mil.) lì. Veltroni era o al cinema o a commentare sulle sorti del mondo intero. quando non il menù degli africani.. Poi faceva da cicerone a Woody Alen (ma forse era un altro sindaco, ma fa lo stesso) ….. Alemanno avrà fatto di tutto tranne i Casamonica …. ”

    Dai, sveglia, rispondete per le rime, ai troni sansa paragoni. E niente ricercatezza perché non ci arrivereste comunque, e perché nulla aggiungerebbe. Pescate dalla vostra memoria. Decantavano, una volta, mentre altri rubavano, il nuovo ruolo di primedonne per i primi cittadini. Perché “rappresentano le città, ancor prima che i cittadini” – dissero, più o meno – ai tempi dello chic d’importazione, nell’era della distrazione di massa, quando nessuno vedeva niente. Ci voleva quel miracolo di carro funebre dei Casamonica per aprire (loro) gli occhi. Miracolo!

    PSSSS
    E, mi raccomando, non dimenticate di chiedere (loro) chi hanno (già) scelto per sostituire Marino.

    PPSSSS
    Io non so se Marino va bene o meno. So solo che vorrei tanto sapere perché lo trattano come se fosse il peggiore della città santa. Fermo restando che Filadeflia se, e ce, la poteva risparmiare.

  18. gertrude pinca

    Senta fanfarone dei miei stivali loconosce l’inglese?? Riesce a leggerlo ed a tradurlo senza l’aiuto di un dizionario??? Se si, provi a smanettare su Internet (anziche’ srivere articoli che manco il peggior leghista) e cerchi i siti istituzionali e non della citta’ di Philadelphia le indico tre mesi a caso: maggio, giugno, luglio forse scoprira’ qualcosa di utile per evitarle di scrivere fandonie su (mai detti) inviti papali

  19. Angelo Libranti

    Incredibile come il Marino perdente stia facendo danni alla reputazione di Merlo meglio che se fosse stato sorpreso a rompere il salvadanaio della Croce Rossa e incredibile ancora come un personaggio come l’ormai ex sindaco di Roma raccolga tanti consensi. Non avrà rubato con gli appalti e non sarà invischiato nel giro di Roma Capitale, ma fra rimborsi doppi truffaldini, multe pagate con disonorevole ritardo a furor di popolo, visite da imbucato in America e pranzi a sbafo a carico della comunità capitolina dimostra, quanto meno, una piccineria di carattere che a Roma va sotto il nome di “purciaro”.

  20. Luciano Nuccitelli

    Non credo possa aggiungere altro a coloro che mi hanno preceduto, passo quindi ad una domanda che, come diceva Antonio Lubrano, sorge spontanea: “Ma perchè non chiude questo blog, visto che è la voce pubblica di un miserabile mentitore, che sa di mentire e lo fa probabilmente perchè ha, ha avuto o vuole avere le mani in pasta nel malaffare romano ?
    Cordialmente

  21. rosa

    Io la vedo tutta l’incazzatura del Papa ma io la vedo contro il cronista che gli ha fatto una domanda fuori da ogni contesto

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>