L’AFFETTUOSO SCAPPELLOTTO PAPALE AL CARDINALE O’BRIEN / SOLO IN ITALIA VIENE SPACCIATO PER TOLLERANZA ZERO

Più che una punizione, l’esilio per qualche mese del cardinale O’Brien in un luogo di preghiera e di penitenza, sembra un rimbrotto burbero, una tirata d’orecchie complice che solo in Italia è ruffianamente raccontata come un giro di vite papale, una tolleranza zero della Chiesa verso gli abusi sessuali dei sacerdoti. Solo in Italia questo affettuoso scappellotto viene spacciato per un chiavistello serrato ai polsi del malnato cardinale scozzese che , dopo averli ubriacati, violentò almeno quattro seminaristi, sconvolse le loro vite, impose le sue perversioni con il suo potere di arcivescovo.
Il resto del mondo ovviamente racconta la verità su quell’ignominia sostanzialmente condonata e la commenta con tutte le modulazioni dell’ indignazione sino all’ironia e al sarcasmo che ovviamente offendono tanto più la Chiesa quanto meno sono volgari, ma davvero dilagano a valanga sui twitter e sui social network, non solo anglosassoni. E faccio qui una breve antologia delle battute meno irriguardose per O’Brien che viene chiamato nei modi più fantasiosi, da ‘il Peccato Cardinale’ a ‘Bambola dalle mani di polipo’, e tutti sostengono che è stato perdonato con la più ipocrita delle condanne. Si va da “via dalla fredda Scozia tanta punizione non è, senza offesa per gli scozzesi è vacanza pagata” a “devono ancora decidere se mandarlo a San Francisco o a Mikonos”, e poi “se bastano un po’ di Avemarie e di Paternostri chissà quanti pervertiti si scateneranno nei conventi>” sino a “se lo avessero beccato a rubare o a passare documenti ai giornalisti sarebbe finito incarcerato e processato come il maggiordomo del Papa”. E c’è pure chi lo immagina pensionato peccatore: “poverino, ha chiesto di portare con sé solo un rosario e un chierichetto”.
E i commenti sono molto sferzanti anche perché O’Brien, sino a qualche mese fa la più alta autorità della Chiesa in Gran Bretagna, si era battuto contro l’omosessualità definita ‘degradazione morale’ e ‘sovversione grottesca’. E le unioni tra gay erano ‘una violazione dei diritti umani peggio della schiavitù’. Ancora nel luglio scorso aveva promesso “altre centomila sterline ai politici che sosterranno la battaglia contro i matrimoni gay”.
I giornali inglesi, dal Guardian al Telegraph, e quelli americani, come il Washington Post, ricordano che la confessione parziale di O’Brien è arrivata solo dopo le interviste dei 4 ex seminaristi che hanno raccontato di essere “rimasti soggiogati dalla tiara dorata e da quel rosso cardinale che – scrive il Guardian di ieri – ci annebbia il giudizio, perché chi li porta diventa puro e invincibile: il prete è buono, l’arcivescovo è meglio, il cardinale è the best of all”. O’Brien che, prima dello scandalo, era stato nominato dalle associazioni inglesi che si battono per i diritti civili “non ha avuto il coraggio – nota il Telegraph – di abbandonare la Chiesa, di dimettersi per aiutarla, di liberarla dall’ingombro di sé”. E le scuse “sono state generiche”, mai indirizzate ai giovani innamorati di Dio che gli erano stati affidati perché li portasse al sacerdozio e che invece ha violentato ripetutamente, imponendo a tutti il silenzio con le minacce e costringendo uno dei quattro ad un rapporto stabile che durava tuttora.
Ecco dunque chi è il cardinale che è stato condannato dalla Chiesa a lasciare la Scozia per un ritiro di preghiera che “durerà alcuni mesi”. Capisco che il linguaggio della Chiesa con i suoi simboli, le sue sfumature e anche le sue ossessioni semantiche, possa essere oggetto di dotte decodificazioni, ma non esiste al mondo una Giustizia che sanzioni in modo altrettanto affettuoso questo orribile reato sessuale, che qui è aggravato dalla veste cardinalizia, dalla fiducia e dalla fede.
E’ insomma possibile che, decodificando e interpretando, si possa davvero cogliere un qualche inasprimento rispetto al passato di omertà totale che copriva ogni marasma e ogni violenza sessuale tra i funzionari di Dio. E però già nel 2006 Papa Ratzinger spedì padre Marcial Maciel, il fondatore dell’ordine dei Legionari di Cristo, “in un luogo di penitenza e di preghiera”. Aveva abusato di seminaristi, aveva segretamente due mogli e tre figli, usava droghe e rubava i soldi delle donazioni. E’ morto nel 2008.
Forse l’ omertà era più dignitosa di questa derubricazione del delitto mostruoso a marachella, del peccato mortale a peccato veniale punito come i confessori della mia infanzia punivano gli ‘atti impuri’ dei bambini: tre Pater, tre Ave, tre Gloria. Tanto più che la preghiera inflitta al cardinale viene spacciata in Italia, con inconsapevole umorismo, per durezza estrema, per tolleranza zero.
Ebbene, se un educatore laico avesse commesso sui suoi allievi gli stessi abusi sessuali che il cardinale ha commesso sui suoi seminaristi in Italia sarebbe stato condannato fino a 12 anni di galera, e qui mi pare che ci siano tutte le aggravanti per arrivare al massimo. E’ anche possibile che il cardinale sia davvero un peccatore tormentato, che sia consapevole di avere sfigurato se stesso e il prossimo suo a colpi di sesso. Insomma ci auguriamo che dentro di sé trovi la forza per farsi perdonare da Dio. Ma tutto questo non ha nulla a che fare con la civiltà del diritto che solo punendo severamente i criminali e risarcendo, per quanto è possibile, le vittime, garantisce non solo la giustizia e l’uguaglianza tra tutti gli uomini, pure dentro la chiesa, ma anche un po’ di pace, di ordine e una speranza di futuro per la serenità dei seminari, dei conventi, della città di Dio. Certo anche in Gran Bretagna come in Italia vige la prescrizione di un reato commesso trent’anni fa. Ma la Chiesa sospende per molto meno e può arrivare alla scomunica e all’espulsione come accadde per esempio al simpatico cardinale Milingo che si era innamorato di una signora che portava il dolcissimo nome di Maria e commosse il mondo ma spaventò la Chiesa, che sembrò aver paura di lei come il diavolo ha paura di Dio.
Perché questo è il punto: è come se la Chiesa avesse paura più dell’ amore che del disordine sessuale dei ministri di Dio. Il grande filosofo cattolico Augusto Del Noce aveva previsto che il sesso avrebbe minato la Chiesa, che l’avrebbe stritolata, che solo sul sesso la Chiesa poteva crollare.
Ecco perché lo scappellotto al cardinale non è tolleranza zero, ma corresponsabilità morale. Come se tutti nella Chiesa sapessero che quel reato è il prodotto indesiderato della loro cultura, del sesso maltrattato che è ormai un grumo di censure, la fonte di tutte le patologie, l’origine dei delitti del cardinale O’ Brien, ennesima replica di ‘La Mala Educaciòn’ di Almodovar.
Con gioia abbiamo salutato in Papa Francesco il Papa della felicità, il Papa semplice dei poveri e dei buoni. Ebbene, non è ancora il Papa dei giusti. Si rimetta pure le scarpe di lusso, torni a confessare in latino e si addobbi, se vuole, con i paramenti d’oro, ma cominci finalmente ad applicare la Giustizia contro i preti che si macchiano di orrendi delitti sessuali. E se non riesce a convincere i sapientissimi che dentro la Chiesa presiedono ai delitti e alle pene, consegni una sola volta un colpevole alla magistratura e alla polizia, a quella giustizia civile che in Gran Bretagna è civilissima.

16 thoughts on “L’AFFETTUOSO SCAPPELLOTTO PAPALE AL CARDINALE O’BRIEN / SOLO IN ITALIA VIENE SPACCIATO PER TOLLERANZA ZERO

  1. marietta

    Da piu’ di duemila anni la chiesa vende un prodotto che non ha mai mostrato, cosa potremmo aspettarci se non miserie e imbrogli.Giovanni Paolo II sapeva di Padre Maciel ma non attuo’.Il Vaticano crede che America Latina e Messico siano il vivaio da dove attingere non dicono che qui sono tutti religiosi a parole ma nei fatti sono uno piu’ hijo de la chingada que otro.Leggendo tutte le porcherie che combinano prima di mettere piede in una chiesa si dovrebbe riflettere se ne vale la pena.Meglio optare per un contatto diretto con Cristo per chi ci crede veramente.Personalmente mi accontento del grido del Dio Universo come diceva un grande scrittore scomparso.

  2. enza

    finalmente qualcuno che dà voce alla collera con la quale io ieri ho accolto la notizia. E la sera parlando col mio fidanzato ho usato le stesse parole: “è come se gli avesse dato solo uno scapellotto. Ma si meritava ben altro!!!”. Non è stata fatta giustizia e lo sappiamo bene.

  3. sergio

    la ringrazio della sua lucida analisi. della sempre sua lucida analisi. questo papa ‘santo subito’ ci ha commosso all’inizio, era facile, dopo il ‘pastore tedesco’. ma ad esempio non si è più sentito parlare delle famose carte delle inchieste degli inquisitori di Ratzinger, cadute nell’oblio nelle gesta così friendly del Francesco. spero che lei ci aiuti a mantenere alta la guardia e a non farci imbesuire dalle belle parole. ancora grazie. sb

  4. Anna Vassura

    Di ritorno da una veglia pasquale nella cattedrale della mia città ho letto l’articolo: è semplice e vero.
    Mi sconforta il conformismo (e la pigrizia) della stampa italiana per quanto riguarda la realtà “cattolica” del nostro Paese. Si può essere fortemente anticlericali e pure credenti, ovvero avere una solida formazione spirituale cattolica NON fa smettere di pensare e ragionare.
    Dal nuovo vescovo di Roma, che cmq continua a comportarsi come Pontefice Universale alla pari dei suoi predecessori, spero arrivino anche fatti e non soltanto parole.
    Mi pare che finora si stia sul folclore, con ridicole osservazioni (quanti giornalisti che non hanno voglia di mettere in moto il cervello anzichè rimpallarsi le solite frasi trite) , ad esempio sulla “sconvolgente” novità della residenza NON in mega appartamento privato.
    Mi permetto di fare notare all’autore che la gerarchia (impropriamente denominata chiesa) crollerà non tanto travolta dal sesso, ma dal potere di cui non riesce nemmeno a pensare di fare a meno.
    Del resto tutto è iniziato con un ebreo ucciso a suo tempo dal clero spaventato per i suoi privilegi messi in discussione.
    Sogno una nazione e una gerarchia religiosa che mettano al primo posto la GIUSTIZIA, quella che è UGUALE PER TUTTI.

  5. Leida

    Dopo alcuni commenti contro O’Brien , (legittimi tra l’altro per coloro che sono prevenuti nei confronti della Chiesa ,anzi diciamo meglio del Papato), spero che anche il mio venga pubblicato:
    sia ben chiaro , non che il mio sia a favore, ma tra il “dire ed il fare c’è di mezzo il mare” come recita un vecchio proverbio, nel senso che partendo dal presupposto che nessuno di noi era presente all’accaduto non si può giudicare “obiettivamente” l’accaduto, ma soggettivamente è palese la sua negatività.
    Ad es. a me resta il dubbio : i seminaristi erano “del tutto ubriachi”…….?
    Non solo, ma : anch’essi hanno avuto un bel scappellotto…..?
    Nel senso che , secondo me, la colpa è sempre al 50 %.
    D’altronde si è notato subito che è gente priva di pudore, in quanto non sarà né il primo né l’ultimo caso verificatosi ,taluni atti vengono “tacitamente” puniti comunque ed ovunque da SANTA MADRE CHIESA, senza bisogno di far tanto baccano intorno.
    Secondo me ,quindi, gli imputati principali sono proprio quei seminaristi, che anziché denunciare nel privato l’accaduto, lo hanno fatto come “gossip contro la Chiesa” in quanto Essa non li ha voluti più come suoi figli. Si è capito subito che erano “SPUDORATI”.
    Ma la cosa più grave è che in questo modo e con tali “gossip”si allontanano molto i nostri ragazzi dalla educazione che SANTA MADRE CHIESA dà loro, a partire già solo dai dieci comandamenti, senza i quali, NON ESISTEREBBE NEMMENO LA DEMOCRAZIA , ma solo DITTATURA DI DESTRA e DI SINISTRA.

    1. valentina

      valentina

      ma “avrebbero dovuto denunciare in privato ” cosa significa? e poi perchè? per non allontanare i giovani dalla chiesa? ma da questo tipo di chiesa anche Dio è assente, figurati i giovani.

  6. Anna Vassura

    Cara Leida,
    non è con la rabbia o le offese che si difende Santa Romana Chiesa, formula liturgica che peraltro non indica la gerarchia MA la comunità universale dei fedeli; l’educazione che i nostri ragazzi ricevono nella realtà parrocchiale è ispirata ai 10 comandamenti e tanto altro, ma siamo noi genitori i primi a doverla trasmettere loro, non possiamo delegarla. Mi spiace che tu appaia accusatrice delle “vittime”, sono certa che non era tua intenzione, visto che gli insegnamenti cristiani ci dicono di NON GIUDICARE E PERDONARE. Questo atteggiamento vale per tutti, senza scordare il problema del potere …. se tu ad esempio subisci una grave ingiustizia come studente la tua legittima e ponderata protesta farà fatica ad arrivare, perchè l’insegnante che l’ha commessa è superiore a te/ ha il potere di reiterare/ ti può smentire ed è la sua parola contro la tua/ può renderti la vita impossibile PUR APPARENTEMENTE comportandosi in modo ineccepibile.
    La chiesa – come gli altri monoteismi e non solo – ha bisogno del potere per sussistere in un “certo” MODO e logicamente è sessuofobica; il controllo sulla sfera privata è alla base del potere.
    Oggi ci sarà la veglia di Pentecoste e chi davvero crede può invocare lo Spirito su tutti per comprendere e perdonare e andare oltre, nel modo giusto e corretto. La Chiesa Universale costituita da milioni di persone è altra cosa dalla gerarchia; eppure tutti siamo fratelli, tutti siamo uguali davanti a Dio ( o Mistero o come vuoi chiamarlo cara Valentina a me precedente) e alla giustizia umana. Ribadisco che si può essere fortemente cristiani e non smettere di pensare autonomamente, non è vero che credere sia antitetico a ragionare, o inconciliabile con l’accettare critiche. Infine, ognuno di noi pur diversamente credente, sa che è l’amore verso gli altri – dunque il rispetto – a connotarci come esseri umani. Con il NON AMORE non si va da nessuna parte.

  7. Angelo Libranti

    Condivido sostanzialmente lo scritto precedente, ribadendo che l’essenza del Cristianesimo Cattolico consiste nel perdono e nella remissione dei peccati. Se non si assorbe bene questo concetto non si capisce perchè la Chiesa esiste da oltre 2000 anni.
    Non è la vendetta o la punizione a rasserenare gli animi; la violenza genera la violenza e la violenza, prima o poi, porta alla distruzione.
    Non hanno capito, non possono capire, i fedeli di religione islamica, il cui fine è l’espiazione del peccato attraverso la punizione, celeste e materiale, che porta anche alla condanna a morte.
    Il cattolicesimo è talmente diffuso e talmente considerato perchè nella sua dottrina è compresa l’aiuto verso il fratello più povero, aiuto concreto senza contropartita. Ne fanno fede i missionari, la Charitas e tutte le organizzazioni assistenziali.
    Certo c’è pure O’Brien, un fratello vizioso perso alla causa cattolica cui si tenta, invano credo, il recupero spirituale e morale.
    Non è solo la religione cattolica ad assolvere il pentito dopo aver commesso ogni sorta di nefandezze?
    Tutto avviene secondo il disegno di Dio; ve lo ricorda un non credente.

    1. Carlo

      Il perdono può essere solo un dono delle vittime.
      Il perdono elargito da chi non ha il potore di darlo é assoluzione, anzi é impunità per il reo.
      Il Papa perdoni il suo Cardinale nel segreto della Confessione e stabilisca, se vuole la penitenza.
      Ma lasci agli uomini ( a Cesare) di esercitare il potere di giustizia.

  8. Angelo Libranti

    Appunto. E’ la magistratura a doversene occupare a seguito della denuncia della vittima.
    La Chiesa, pur informata dei fatti, non li conosce nella loro cruda realtà e sbaglierebbe a denunciare per sentito dire. Diciamo pure che la magistratura stessa, in questi casi, ci va con i piedi di piombo e tutto si risolve nel mettere la sordina per quieto vivere.
    L’unica soluzione è la denuncia precisa dei fatti da parte della vittima. Così si obbliga la magistratura ad intervenire senza equivoci.

  9. volty

    Anna Vassura 17 maggio 2013 at 22:55
    Si può essere fortemente anticlericali e pure credenti, ovvero avere una solida formazione spirituale cattolica NON fa smettere di pensare e ragionare.

    Si può essere anticlericali e pure CRISTIANI (!), mentre non si può avere una solida «formazione spirituale cattolica» e nel contempo ragionare in proprio.

    • avv. cattolicamente, in maniera conforme alla dottrina della Chiesa romana

    Non si è cattolici nel momento in cui si mette in dubbio che:
    il papa ha sempre ragione; la Chiesa romana ha sempre ragione.
    ====================================

    Leida 18 maggio 2013 at 04:47

    Vabbè, per quelli/e come te le colpe, nei casi di furto, sono anche del derubato perché colui (con i suoi averi) ha tentato il ladro…

    econdo me ,quindi, gli imputati principali sono proprio quei seminaristi, che anziché denunciare nel privato l’accaduto, lo hanno fatto come “gossip contro la Chiesa”

    Vabbè, allora le vittime di mafia sono i primi “imputati” poiché hanno subito «anziché denunciare».

    p.s. i tuoi pensierini sono genuini («anziché ragionare») o stai trollando?
    ======================================================

    Angelo Libranti 19 maggio 2013 at 12:23
    l’essenza del Cristianesimo Cattolico consiste nel perdono e nella remissione dei peccati. Se non si assorbe bene questo concetto non si capisce perchè la Chiesa esiste da oltre 2000 anni.

    Non ho capito bene. Stai dicendo che la Chiesa esiste da oltre 2000 anni poiché perdona(va) i peccati?
    Povero io che pensavo fosse durata così a lungo perché perdonava ben poco chi peccava di scontrarsi con i suoi interessi …

    Tutto avviene secondo il disegno di Dio; ve lo ricorda un non credente.

    Grande questo Dio che fa i non credenti che credono che tutto avviene secondo il suo disegno. Solo con la canna poteva partorire un capolavoro così… :)
    ======================================

    Mah! È un Dio che non modera e io preferisco la moderazione che mi libera della atroce autocensura.

    BTW io non sono né credente né non credente: trovo irrilevante la esistenza di un qualsiasi creatore, non riesco a concepire un creatore così piccolo da sentirsi appagato dalle preghiere delle sue creaturine; non me ne fregherebbe proprio nulla della sua esistenza se non ci fosse tutta sta umanità che lo nomina, sta umanità che se lo ha inventato per darsi importanza — pensa te! m’ha creato il Creatore! pensa quanto sono importante e superiore!
    mavalà dio!

  10. Angelo Libranti

    Il tuo è un discorso terra-terra. Non riesci ad entrare in un ordine superiore di conoscenza, riservato alla sensibilità di chi percepisce un’altra dimensione.
    La Chiesa attraversò un brutto periodo proprio quando si dette struttura da “Stato” ed il Papa volle rappresentare il Re.

  11. volty

    Angelo Libranti 23 maggio 2013 at 20:53
    Il tuo è un discorso terra-terra. Non riesci ad entrare in un ordine superiore di conoscenza, riservato alla sensibilità di chi percepisce un’altra dimensione.

    Si, io appartengo soltanto a questa dimensione, sono materiale, situato sul pianeta terra. E tu? Sei capace di attraversare varie dimensioni e stati? E che sei? Un uomo-bosone iper-sensibile? Una anima composta da quanti di conoscenza? Hai una duplice natura? Credente e non credente? Sei qua ma anche là? Quante dimensioni ha collezionato la tua conoscenza superiore? :)
    E come si fa ad entrare in un ordine superiore di conoscenza? Bisogna bussare? E poi una parola magica?

    La Chiesa attraversò un brutto periodo proprio quando si dette struttura da “Stato” ed il Papa volle rappresentare il Re.

    Vabbè, ma che c’azzecca? Magnavano allora e magnano adesso. Allora però magnavano e accappavano (ed altro ancora ….) de più, per cui compensavano alla grande er «brutto periodo»..

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