La sentenza / SUL PATTO RAI-MEDIASET NON CI FU DIFFAMAZIONE / VESPA PERDE LA CAUSA CONTRO REPUBBLICA

ROMA- Dopo quattro anni e sette mesi, si è concluso con l’assoluzione il processo intentato da Bruno Vespa, Clemente Mimun e Fabrizio Del Noce contro l’editorialista di Repubblica Francesco Merlo. I tre giornalisti televisivi avevano sporto querela per diffamazione a mezzo stampa per un articolo del 23 novembre 2007 dal titolo “I tartufi del giornalismo”. In quell’editoriale Merlo aveva commentato le notizie pubblicate nei giorni precedenti su Repubblica a proposito delle intese intervenute tra Rai e Mediaset in occasione sia dei funerali di papa Giovanni Paolo II sia delle elezioni amministrative del 2005, per adattare i relativi palinsesti in modo da “mitigare” il risultato delle elezioni sfavorevole a Berlusconi. Merlo e il direttore di Repubblica Ezio Mauro, difesi dagli avvocato Carlo Federico Grosso, Paolo Mazzà e Caterina Malavenda, sono stati assolti dal giudice Annamaria Planitario perché il fatto non costituisce reato in quanto i giudizi e i commenti espressi dall’editorialista, pur critici, costituiscono legittima manifestazione di opinioni. ( a.cus.)

2 thoughts on “La sentenza / SUL PATTO RAI-MEDIASET NON CI FU DIFFAMAZIONE / VESPA PERDE LA CAUSA CONTRO REPUBBLICA

  1. enrico pagano

    Articolo a suo tempo molto ben scritto che contiene, persino, alcune verità (avrei detto qualcosina in più sul craxiano di ferro).
    In un paese serio, comunque, Lei sarebbe stato condannato.
    Perché si può manifestare una opinione e dissentire integralmente da un comportamento senza insultare.
    Lei lo ha fatto abbondantemente.
    Ma nessuna meraviglia; in Italia la fanno franca anche i cronisti sorpresi a fotocopiare atti e documenti processuali presso le Procure.
    Quando – nella sua consapevolezza faziosa – scriverà qualcosa di analogamente interessante e colorito sulla condotta di chi, tra i collaboratori del Suo giornale, risulta aver commissionato omicidi, sottoscritto manifesti abietti, copiato a man bassa da altri autori senza farne menzione, pagato la casa con assegni intestati a sé stesso, mandato in onda immagini sui pedofili in prima serata e qui mi fermo per carità di Patria…
    Beh, quando lo farà, la Sua accorata denuncia dei vizi altrui diventerà assai più credibile …

  2. Gian Luca

    Ho letto il suo articolo sulla Repubblica di oggi (7-7-2012) relativo alle province in Italia: mi è parso di una tale bellezza sotto ogni punto di vista che sono andato in rete per rintracciare notizie su di lei. Guardando il sito vedo che non condividiamo solo il piacere della bella scrittura (lei) e dell’intensa lettura ma anche l’avversione verso certi guitti d’avanspettacolo. Ora che l’ho conosciuta continuerò a leggerla

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