LA CORTE COSTITUZIONALE / HA RESO IMMORTALE / LA PROVINCIA IMMORALE

VEDO CHE QUALCUNO IN MALA FEDE RISPONDE AGLI INTERVENTI-COMMENTI FIRMATI VOLTY COME SE FOSSERO MIEI. QUANDO IO DECIDO DI INTERVENIRE LO FACCIO, SEMPRE, CON IL MIO NOME E COGNOME. GRAZIE A TUTTI. FRANCESCO MERLO

La provincia è come la coda della lucertola, quando la tagli ricresce. Nessuno è mai riuscito ad abolirla, è uno degli impossibili della politica italiana, come la riforma della Rai. L’ente inutile degli stipendi inventati, del nascondimento della disoccupazione e delle clientele, la piccola patria degli uscieri, il centro di spesa del keynesismo straccione ha questa misteriosa facoltà di resurrezione, garantita addirittura dalla Corte costituzionale. E certo la Consulta avrà le sue ragioni formali a bocciare lo strumento del decreto legge utilizzato senza «la straordinaria necessità ed d’urgenza» ma è paradossale che la controversia su una forma, di cui si fa abitualmente abuso, sia più forte della sostanza politica, del buon senso, dell’emergenza economica, della volontà del Parlamento e della volontà popolare.

È vero che la Corte non è una assemblea politica, ma non è neppure un asettico consesso di tecnici che si pronunciano su questioni che interessano solo gli specialisti. I suoi giudici non vengono chiamati a esercitare il loro compito dal voto degli elettori, ma “non sono lontani ed estranei – ha scritto Valerio Onida – alla vita democratica del paese e ai suoi problemi”. Ebbene, la Consulta non può certo ignorare che tenendo in vita la Provincia ha offerto il suo scudo stellare al peggiore simbolo, non solo sul piano istituzionale, dell’arretratezza italiana, alla casta e all’odioso ceto politico che non vuole accettare per sé i sacrifici che impone a tutti gli altri cittadini.

Ed è sorprendente che ad avere abolito la Provincia sia rimasta solo la Sicilia, che è l’isola della Tortuga, il regno degli sperperi, la regione autonoma dove la casta è davvero speciale grazie al suo statuto speciale – una casta con le sarde l’avevamo chiamata – perché colleziona privilegi di ogni genere, e ha circa quarantamila stipendiati tra dipendenti della Regione, forestali e assunti nelle società partecipate, con una spesa complessiva che supera il miliardo di euro all’anno.

L’abolizione delle Province è stata e tornerà ad essere il cavallo di battaglia (sempre azzoppato) di tutte le opposizioni, lo slogan (sempre tradito) di tutte le campagne elettorali, da De Mita a Berlusconi, da Prodi a Beppe Grillo, a Bersani. Solo la Lega si era battuta apertamente per mantenerle in vita perché per sua vocazione difende tutti i piccoli feudi dell’identità e vorrebbe addirittura moltiplicarli, a cominciare dalla Ladinia come terza Provincia autonoma nella Regione Trentino Alto Adige. D’altra parte, quella provinciale è la sola fetta di casta e di clientele che è rimasta alla Lega. E infatti Bossi minacciò una rivolta nel nome di Bergamo.

Ma la verità è che l’abolizione delle Province, come per magia, ha sempre cambiato natura all’ultimo momento. C’era chi proponeva di cancellare, al posto delle Province, le prefetture; una volta la soppressione divenne trasformazione in area metropolitana; più spesso è stata proclamata e subito insabbiata in attesa di una futura legge attuativa. Insomma, si è sempre fermata davanti all’egoismo della politica. Raccontano che, già ai tempi della Bicamerale, Massimo D’Alema abbia gelato il costituzionalista Augusto Barbera con la seguente battuta: “E se l’inutile fossi tu?”. Francesco Storace, che è fascista ma spiritoso, riassunse così la battaglia del governo Berlusconi contro le Province: “Avevamo promesso di abolire le Province e il bollo auto, ed è finita che ora affidiamo la gestione del bollo auto alla province”.

E ora anche la morte per accorpamento che fu decretata dal governo Monti benché deludente e tremebonda perché uccideva le identità ma non le competenze(non sottraeva ma addizionava) è stata comunque bocciata come una bestemmia dalla Corte costituzionale per una volta d’accordo con la sola forza politica anticostituzionale che c’è in Italia: la Lega.

Forse in questa resistenza della Provincia non c’è solo l’ostruzionismo del ceto politico che si spinge a negare e a bollare come demagogiche le stime che, se l’abolizione fosse vera e completa, calcolano il risparmio attorno ai 12 miliardi di euro. C’è anche il sarcofago egiziano che l’italiano di strapaese si porta addosso. E va bene che qui il discorso diventa antropologico e non più istituzionale, so che è audace dirlo, ma l’intervento della Corte rischia di fare passare per costituzionale il modello standard dell’idea di Nazione- Italia: “Paese mio che stai sulla collina / disteso come un vecchio addormentato / la noia, l’abbandono, il tempo son la tua malattia …”. Nel senso che la Corte potrebbe avere stabilito che non si possono abolire con un semplice decreto l’albero degli zoccoli, le lucciole pasoliniane, la Racalmuto-metafora di Sciascia, le melanzane e il latte di capra come archetipi di una modesta ma sicura felicità, la vita come una lunga partita a carte che ricomincia ogni pomeriggio e non finisce mai.

Volete la prova del nove? Persino in Sicilia l’abolizione della Provincia rischia di rivelarsi un sotterfugio di allegra tradizione napoletana più che sicula. Il disegno di legge abolisce infatti le nove Province, ma non cancella il livello intermedio tra Comuni e Regioni perché, sempre per specialità di Statuto, darà vita ai liberi consorzi comunali che, con 5 milioni di abitanti, presto potrebbero essere ben 33. Al posto di 9.

VEDO CHE QUALCUNO IN MALA FEDE RISPONDE AGLI INTERVENTI-COMMENTI FIRMATI VOLTY COME SE FOSSERO MIEI. QUANDO IO DECIDO DI INTERVENIRE LO FACCIO, SEMPRE, CON IL MIO NOME E COGNOME. GRAZIE A TUTTI. FRANCESCO MERLO

127 thoughts on “LA CORTE COSTITUZIONALE / HA RESO IMMORTALE / LA PROVINCIA IMMORALE

  1. simona

    Recentemente si ipotizzava anche l’abolizione dell’ordine dei giornalisti, altra casta ben nota per obiettività e profondità di pensiero. Chissà, al di là di abolizioni e di piccole guerre condominiali, forse sarebbe sufficiente che l’informazione non alimentasse così bene il solito imperante qualunquismo, saccente e profondamente disinformato come dimostra questo articolo, esempio, quanto mai attuale, di vuoto culturale (oltre che sociale) della società italiana.
    I miei più sentiti complimenti, nemmeno il grande Emilio Fede avrebbe fatto di meglio.

    1. laura

      gentile (?) Merlo, la invito formalmente nel mio ufficio dove le chiedo di passare assieme a me qualche mesetto, sono inoltre disponibile ad accompagnarla in tour presso gli altri uffici dell’ente per verificare in prima persona il non lavoro di noi parassiti della società..il mio stipendio inventato da laureata in legge con funzioni di responsabile d’ufficio ammonta a circa mille e seicento euro al mese.. lei cosa guadagna per scrivere cattiverie e calunnie su persone che non conosce? io ho vinto un concorso per lavorare dove lavoro, e non era un concorso per un posto da parassita, ma per un posto da funzionario…. e lei? a mio figlio che frequenta la scuola media viene insegnato a non offendere gratuitamente .. lei invece può? in tal caso, perché? ha mai frequentato gli uffici di una provincia? tanta gratuita cattiveria la fa sentire migliore, più realizzato, ora che ha offeso migliaia di persone che non le hanno mai fatto nulla di male e che neppure conosce? non si vergogna neanche un pochino? aspetto sua risposta sul modo con cui ha conquistato il suo lavoro, su quanto guadagna, sulla fonte delle sue informazioni in ordine al mio essere un parassita sociale e sulla disponibilità a venire a lavorare assieme a me per qualche mese.. faccia un po’ di giornalismo serio.. ah, a proposito , a fronte dei miei 1600 euro al mese con cui mantengo un figlio e un mutuo, cosa mi dice degli stipendi dei parlamentari?

      1. laura

        vedo che non si degna di rispondere.. oppure non sa cosa dire? forse si è reso conto che l’offesa gratuita serve solamente a riempire il vuoto quando non si hanno altre argomentazioni? forse si è reso conto dello squallore della grossolanità e della maleducazione insite nel suo articolo laddove offende gente a lei sconosciuta che non mi risulta le abbia fatto alcun torto..? forse a capito che non si fa così , il vero giornalismo? d’altra parte in effetti io di lei quanto a giornalista NON AVEVO MAI SENTITO PARLARE.. cmq mi stia bene, diversamente da lei io non auguro il male a nessuno né tantomeno la disoccupazione e la conseguente indigenza… si conservi.

  2. Giuliano Bianchi

    ….se è un esercizio di stile….può andare….se è un pezzo di un giornalista, anche comentatore, che dovrebbe informare correttamente….beh allora mi candido al Pulitzer.
    Un giornalista come te, che guadagna mooooolto meno di te, non al soldo della casta perché ha scelto di fare lo sraccione keynesiano

    1. Giuliano

      …purtoroppo abbondano gli esempi di informazione scorretta…e quella sulle Province ne è l’archetipo…e quella sulla prima di Repubblica di ieri sarebbe da citare come modello teorico di disinformazione e come esempio di apprendimento ex contrariis, in qualsiasi corso, in qualsiasi testo o manuale che si voglia (sempreché siano utili). Ma la disinformazione è un peccato diciamo laico che può presentare delle aggravanti quando non ha alla base una conoscenza approfondita della materia. Magari, se ha tempo o voglia, un tour nelle nostre amate/odiate province, tanto per farsi un’idea…..noi ci candidiamo..se ci vuole onorare…tanto per vederci da vicino e aiutarla a farsi un’idea diversa.
      P.s. Repubblica è il mio giornale fin dalla sua prima uscita, nonostante tutto, anche i Merlo che vi scrivono sopra….quando si sceglie un giornale con il cuore si va oltre tutto, anche i difetti.
      Giuliano, il solito giornalista, che contribuisce ad alimentare il centro di spesa del keynesismo straccione, la terra promessa degli uscieri

  3. Cristina

    Gent.le sig. Merlo,
    sono una dipendente provinciale. Lavoro per l’ente con contratto a tempo indeterminato dal 2007, entrata con regolare concorso pubblico. Sono laureata e mi occupo di politiche e progetti comunitari, soddisfatta del mio lavoro e convinta di guadagnarmi onestamente l’esigua pagnotta quotidiana .
    Essendo una lettrice di Repubblica conosco abbastanza bene le diverse “campagne” alle quali il giornale si è dedicato negli anni, non sempre condividendone le metodologie e le finalità, ma ritenendo di massima importanza per la mia vita da cittadina italiana l’opinione degli illustri editorialisti della testata. Per questo motivo ritengo che il suo articolo di oggi non sia accettabile, soprattutto per il livello di insulti che vengono indirizzati a migliaia di cittadini italiani che lavorano con onestà e professionalità nell’intento, ma soprattutto nel tentativo di fornire un servizio pubblico.
    Non riesco a capire inoltre come persone come lei possano sentirsi autorizzate a salire su un tale pulpito, sentendosi completamente esenti da qualsiasi responsabilità sul degrado della politica italiana, sul cui livello non discuto, condividendone il severo giudizio. Peccato, un’occasione persa per dimostrare onestà intellettuale per lei e per il giornale.
    Cristina

  4. volty

    DA AVVOCATO DELL’ORACOLO …
    CONTRO LA GREVE GRECITÀ
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    simona 4 luglio 2013 at 12:00
    … forse sarebbe sufficiente che l’informazione non alimentasse così bene il solito imperante qualunquismo

    D’accordo, ma quando io muovo critiche di questo tipo cerco di inspessirle con argomenti a supporto.
    Invece, questa sua, generica, priva di qualsivoglia confutazione, può andare bene per tutti, giornalisti e cittadini, per tutti i gusti del palato qualuquista («del vuoto culturale della società italiana»), per tutti i salotti del lamento, per tutti i mestieri, per tutte le stagioni…
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    Giuliano Bianchi 4 luglio 2013 at 12:42
    che dovrebbe informare correttamente

    Ci faccia un esempio di informazione corretta … da Pulitzer.
    Mi dimostri che è capace di andare oltre la protesta … da puli-tse-tse.

    ha scelto di fare lo sraccione keynesiano

    «il centro di spesa del keynesismo straccione» è un capolavoro, di forma, oltre che di sostanza (sulla quale non chiedo i diritti ….)
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    Cristina 4 luglio 2013 at 12:50
    soddisfatta del mio lavoro e convinta di guadagnarmi onestamente l’esigua pagnotta quotidiana .

    Non fa testo. Gli esuberi sono come i galeotti — tutti convinti di essere utili, oltre che innocenti…. :)

    soprattutto per il livello di insulti che vengono indirizzati a migliaia di cittadini italiani che lavorano con onestà e professionalità nell’intento,

    Scherzi a parte, l’articolo non mette in dubbio la laboriosità, nonché la potenziale utilità, dei singoli. L’articolo parla, senza approfondimenti da trattati politico-economici, di efficienza, di (in)sostenibilità della attuale organizzazione (e di cui forse anche del numero degli impiegati).

    ma soprattutto nel tentativo di fornire un servizio pubblico.

    Ma, soprattutto, a tentoni, il tempo passa ed i risultati & conti sono lì — Grecia docet.

    Non riesco a capire inoltre come persone come lei possano sentirsi autorizzate a salire su un tale pulpito, sentendosi completamente esenti da qualsiasi responsabilità sul degrado della politica italiana

    Questa è di un qualunquismo disarmante — nessuno ne può parlare — essendo, tutti, responsabili.

    1. Cristina

      Devo dire, che dopo esserci sentiti definire fecenti parte della “patria degli usceri”, con tutto il rispetto per la categoria (che il signor Merlo pensa di far sopravvivere probabilmente con il “reddito di cittadinanza”) la qualifica di “esuberi”, non dico che ci mancava, dato che il sig. Brunetta ha pensato bene, e con soddisfazione di sdoganare, ma sicuramente esaspera e acuisce, almeno per quanto mi riguarda, la consapevolezza che il clima imperante è quello dell’insulto e del non rispetto, che almeno su Repubblica speravo di non trovare……passerò a Libero!

  5. marietta

    Non serve polemizzare ,bisogna passare all’azione Milioni di parole spese sul web non stanno dando risultati efficaci.Sui blog molti competono facendo sfoggio della loro cultura contro la poca di altri un’inutile competizione di tutti contro tutti.La grande verita’ e’ che viviamo in un paese che non vuole cambiare perche’ chi ha il potere sta bene cosi’.Molti anni fa usci’ un film, La classe operaia va in paradiso.sarebbe utile che i cittadini scrivessero il copione per il prossimo, La classe politica vada all’inferno.La democrazia in cui viviamo oggi ha sospeso la dignita’ di milioni d’italiani, che democrazia e’?Le privince sono solamente una delle migliaia di cose da abolire, per abolirle bisogna togliere di mezzo tutte le forze contrarie a questi cambiamenti con le buone e con le cattive.

  6. andrea

    signor Merlo

    Sono un dipendente provinciale, stanco di subire insulti da persone come lei che hanno una grande platea, e quindi una grande influenza, e allo stesso tempo una grande responsabilità, ma che non trovano di meglio che seguire facili consensi calpestando il loro mestiere di giornalisti. Ritengo vergognoso e offensivo il suo articolo di oggi che ha scritto su Repubblica, ma la cosa peggiore è proprio la disinformazione che contribuisce ad alimentare sul caso delle Province. Nel suo articolo non ha speso una sola parola sulle funzioni attribuite alle Province, non ha parlato dell’80% delle strade italiane gestite da questi enti, con gallerie, viadotti, ponti e infrastrutture connesse, non ha parlato di tutti gli edifici di scuola superiore gestiti da questi enti, oltre 5000 edifici scolastici, con palestre e pertinenze varie, non ha parlato dei centri per l’impiego, ex centri di collocamento, ovvero quei luoghi dove la gente va per cercare lavoro, non ha parlato delle competenze in materia di coordinamento della protezione civile locale, quell’organismo che si attiva per primo quando ci sono calamità come terremoti ecc., non ha parlato delle competenze in materia di Valutazioni di Impatto Ambientale, provvedimenti necessari per permettere la realizzazione di progetti di infrastrutture di una certa rilevanza o con prescrizione di legge, non ha parlato delle competenze in materia di tutela delle risorse idriche ed energetiche, di organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, di piani di programmazione del territorio provinciale, di trasporto locale, e mi fermo qui, anche se le competenze sono pure altre.
    Per quanto riguarda i costi delle Province non ha citato da nessuna parte che le Province incidono solo per l’1,37% della spesa della PA, perchè i dati sono questi:
    – Amministrazione Centrale: 141 miliardi di euro
    – Previdenza: 311,7 miliardi di euro
    – Interessi sul debito: 86 miliardi di euro
    – Regioni: 182 miliardi di euro
    di cui 114 spesa sanitaria
    – Comuni: 73,3 miliardi di euro
    – Province: 11 miliardi di euro
    Fonti: Banca dati Siope 2012; Nota di aggiornamento Decisione di Finanza Pubblica sett. 2012
    Dunque, lo Stato spende 141 miliardi, le regioni ne spendono 182, i comuni 73. Ma il grande spreco sono gli 11 miliardi delle province. Si ribadisce, l’1,37% della spesa totale.
    Poi non si è fatto venire alcun dubbio – un giornalista dovrebbe farlo – sugli effettivi risparmi che si potrebbero ottenere dal taglio delle Province, seguendo il mantra che ormai porta tanti consensi dell’abolizione di questi enti “inutili”. I risparmi si avrebbero se si lasciassesero a casa 60.000 dipendenti, me incluso, se si lasciassero andare alla malora l’80% delle strade italiane e gli edifici scolastici delle scuole, se si chiudessero i centri per l’impiego ecc. ma è proprio questo che lei vuole?
    Tra l’altro in un periodo di crisi dove tutti riconoscono come prioritari gli investimenti in infrastrutture, scuole, lavoro, ambiente, l’idea geniale è quella di abolire di quegli enti che a livello locale presidiano tutte questi temi???
    Perchè il problema è che poi qualcuno quelle cose dovrà continuare a farle, o no? E chi dovrebbe farlo se non gli enti che lo hanno fatto fino ad ora e che lo fanno praticamente in tutta Europa?
    Sì perchè un’altra piccola cosa che nel suo articolo non appare per nulla e’ che tutti gli stati europei di una certa dimensione sono organizzati con un ente intermedio tra le municipalità e le macroregioni, un ente intermedio corrispondente alla province italiane; tutti gli stati di una certa dimensione hanno un corrispondente delle province italiane tranne uno, CIPRO, è quello il suo modello?
    Definire le Province come ha fatto lei “L’ente inutile degli stipendi inventati, del nascondimento della disoccupazione e delle clientele, la piccola patria degli uscieri, il centro di spesa del keynesismo straccione” è profondamente ingiusto oltre che offensivo, e lei ha offeso non solo noi dipendenti di questi enti ormai abituati ad essere etichettati come fannulloni dai geni della lampada come lei, ma ha offeso anche la storia d’Italia, visto che le Province hanno una storia di oltre 150 anni, sono nate con l’Unità d’Italia. Ecco, se per caso le venisse un rigurgito di giornalismo, provi a visitare un qualche sito internet di questi enti per verificare cosa si fa o cosa non si fa, provi addirittura a fare un salto di persona mentre si trova in viaggio da qualche parte d’Italia presso le sedi delle Province, che sono spesso degli splendidi palazzi storici, troverà persone normalissime, come me, disposte a darle tutte le informazioni possibili per aiutarla a scoprire questo mondo che evidentemente le è del tutto ignoto, a lei come a tutte le altre grandi firme del giornalismo italiano che ci hanno messo sotto tiro. Mi dispiace che non possa andare presso la sede della sua Provincia di nascita, da come vedo su wikipedia dovrebbe essere Catania, perchè con la nuova riforma regionale non ci sarà più, a proposito, proprio una bella riforma quella siciliana, 9 centri di costo eliminati per crearne se non sbaglio 33, complimenti.
    Infine, sempre se le venisse un qualche rigurgito di giornalismo, provi ad immaginare cosa possa succedere il giorno dopo che sono state abolite le province italiane con l’immenso caos istituzionale e gli immani costi che deriverebbero dalla loro abolizione: la riallocazione del personale (60.000 persone, una migrazione biblica), la modifica dell’intero sistema tributario e finanziario locale (gettiti e trasferimenti che si spostano o ai comuni o alle regioni), patrimonio immobiliare immenso (scuole superiori e strade) da volturare, subentro o revisione o risoluzione (con penali) in una quantità innumerabile di contratti di appalto e servizi, accollo della parte del patto di stabilità gravante sulle province verso gli enti che subentrerebbero, rischi di contenziosi, lentezze, rigidità connaturate a simili imprese. Con costi IMPREVEDIBILI e sappiamo bene che nè i comuni nè le Regioni hanno voglia di prendrsi una simile patata bollente. Proprio una bella prospettiva. Dia retta a me, provi ad andare controcorrente, forse se si fa qualche ricerchina un pochino più approfondita e comincia a scrivere qualche articolo più equilibrato sul tema delle Province magari riuscirà ad ottenere un consenso pure maggiore, se comincia a fornire qualche notizia di verità sul caso delle Province, smascherando questa campagna di stampa diffamatoria nei nostri che non ha alcun senso di esistere. Cambiare parere a volte è sintomo di grande intelligenza. E forse questo è proprio il momento, chissà forse ora potrebbe convenire mediaticamente sostenerci….
    Ma capisco che tutto ciò sia impossibile. Come si fa a smentire se’ stessi pubblicamente, “Scusate, fino ad ora ho giocato un pochino sporco, ho cercato del facile consenso scrivendo delle fregnacce, certo in modo perfetto e con le grandi doti da scrittore che ho, ma nascondendo un sacco di cose e di verità sulle Province, non sono certo loro il vero problema dell’Italia e vi spiego perchè…”.
    Chissà.
    Ci pensi su.
    Saluti.

  7. Suellen

    Proviamo a ragionare in questo modo.
    Un decreto legge, palesemente anticostituzionale, ha vietato le elezioni democratiche di varie assemblee rappresentive, cioè i consigli provinciali. E nessuno, tanto meno il suo giornale, ha mosso un dito.
    Possiamo anche dibattere sull’utilità o meno dei Consigli, però faccia appello alla sua onestà intellettuale ed ammetta che è stata fatta una vergognosa schifezza. Si vigliono abolire le province? Gli strumenti di diritto ci sono, riconoscendo solo che le Province hanno una dignità riconosciuta nel Titolo V della costituzione.
    Così facendo, allo stesso modo, a qualcuno può venire in mente di non far più votare, ovviamente con decreto legge, il parlamento nazionale, visto che è composto da una miriade di fannulloni, incompetenti e farabutti e che costa un mucchio di soldi.
    Lei protestarà in quel caso?

  8. Federico

    Gentile Sig. Merlo,
    lavorando in Provincia (di Firenze), con l’esperienza degli anni ho capito che a problemi estremamente complessi, come la riforma della pubblica amministrazione, esistono solo soluzioni complesse. Le scorciatoie (come a mio modesto parere era il decreto dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale), le soluzioni facili e spacciate per brillanti capolavori, portano quasi sempre a risultati peggiori di quello che si voleva risolvere. Se abolire le Province voleva essere semplicemente un segnale da parte del mondo politico alla pubblica opinione per dire” guardate, abbiamo fatto qualcosa”, allora posso anche anche capire l’intento ed il metodo. Ma se invece si vuole affrontare seriamente la questione, il Parlamento italiano dovrebbe affrontare con capacità e approfondita conoscenza delle questioni (cosa di cui dubito) una enorme serie di riforme sia delle istituzioni che, soprattutto del mostruoso apparato normativo vigente. Nessuno infatti mai ricorda, tanto meno il suo giornale di cui sono appassionato lettore, che se ci sono tanti dipendenti pubblici, (e le ricordo le Province ne hanno molti meno di altri) è anche perchè ci sono una quantità di leggi e di procedimenti amministrativi, spesso complicatissimi, cui qualcuno (cioè noi) deve assolvere. Le faccio un esempio, lavorando all’Ufficio Agricoltura Caccia e Pesca: esistono i Piani di Sviluppo Rurale, con cui la Comunità Europea distribuisce fondi alle imprese agricole; ha idea di quanti passaggi amministrativi siano necessari per concedere ad un disgraziato agricoltore qualche migliaio di euro? Oppure lei sa che come ufficio caccia siamo tenuti dalla legge a recuperare oltre mille animali selvatici all’anno incidentati o caduti di nido (che per giunta spesso sono irrecuperabili o peggio già morti) mandando una pattuglia di due agenti della Polizia Provinciale ogni volta che un cittadino ci chiama. Ha mai letto la Legge 241/90 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti ammnistrativi”? Provi a dargli un’occhiata, forse capirà perchè c’è tanta burocrazia e perchè le Province sembrano enti così inutili e così affollati non solo di uscieri, come lei ha scritto, ma anche di funzionari vagabondi come il sottoscritto. Sarebbe gradita a mio avviso, da parte sua e di Repubblica, un’analisi complessiva delle istituzioni dello Stato Italiano: ognuna ha i suoi pregi e i suoi difetti, in ognuna ci sono coloro che fanno poco, ma molti che tirano la carretta a dispetto della più totale e vergognosa carenza di mezzi e di soldi. Non vedo mai per fare un esempio, un articolo sull’equanimità fra regioni normali e regioni a statuto speciale, mai una richiesta di riordino costituzionale, quella si la via maestra per fare qualcosa di serio, mai una valutazione comparativa che so, tra numero dei dipendenti e numero di servizi, tra ente locale ed ente locale, un raffronto tra verie zone d’Italia. Vedo purtroppo, anche in Repubblica come nel suo articolo di oggi, un lento discendere verso forme di semplificazione dei problemi che non rendono certo un buon servizio all’opinione pubblica, indirizzandola verso un modo di affrontare le questioni assai discutibile, che rende tutto un “buglione” come diciamo in Toscana, indistinguibile e indistricabile.
    Le generalizzazioni puntiformi, mi scusi l’ossimoro, sono un esercizio troppo facile per un buon giornalista come credo che lei sia.
    Cordiali saluti
    Federico Merli
    Provincia di Firenze

  9. pietro paolo

    Il suo articolo è sintomatico del degrado culturale e professionale dell’attuale categoria dei giornalisti italiani, che ormai hanno imparato dai politici, e forse li hanno superati, l’arte del populismo più becero, subdolo e interessato. Nessuno, tra i dipendenti provinciali, pensa che gli attuali costi della politica italiana siano in linea con quelli europei, ma da qui a voler persuadere l’opinione pubblica che il cancro dell’odierna democrazia risieda completamente nella Provincia, mi permetta, ce ne corre. Ha mai letto, signor Merlo, studi e dossier sui costi e investimenti delle Province rapportati con quelli degli altri livelli istituzionali?.Ce ne sono molti in giro, basta documentarsi, un pò come facevano Terzani, Pomonti, Montanelli! Ne ha mai sentito parlare, signor Merlo?

  10. volty

    Cristina 4 luglio 2013 at 14:56

    Gentile Sig.ra Cristina, non si attacchi alle piccolezze. Non è una questione di come li si chiama, «uscieri», o «vigili tutti promossi», o «bidelli orizzontali» (quelli al riparo dal salire le scale), né di Brunetta, né di quel che lei, comodamente, scambia per insulti. È una questione matematica. È una semplice questione di Virtù senza la quale, in questo mondo, si va verso una lunga, o meno lunga, agonia. Per cui la invito a non sentirsi rassicurata dalla risposta dei Merli Dell’Italia Sovrana (che fu), perché la Virtù ha preso pieghe globali, perché non solo minaccia, non solo incombe, ma la Virtù invade grazie ai conti, ed infine la Virtù vince in ragione della fatale «Di necessità Virtù».

    E Virtù sia!

    esubero
    [e-sù-be-ro] s.m.
    • burocr. Eccedenza: personale in e.

    Vede, il mondo di oggi è più ricco (rispetto a quello del passato) perché si produce di più con meno forza lavoro, e questo vale anche per la burocrazia.
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    andrea 4 luglio 2013 at 15:10
    non ha parlato delle competenze

    … e mettiamoci tutto (strade, gallerie ecc).
    Ma nessuno propone di lasciare le strade e tutto il resto scoperte da cotanta competenza. L’obiettivo della abolizione delle province è quello di ottimizzare la gestione, di spostare, centralizzare la gestione e le competenze.

    Uno dei tanti esempi, a favore della abolizione, è la duplicazione di studi & consulenze & approfondimenti, e la (eventuale) obbiezione per cui si potrebbero evitare gli sprechi di questa duplicazione (o triplicazione, nonché la più certa moltiplicazione) non regge perché nel momento in cui si mettono in piedi strumenti uniformi ed idonei alla gestione (studi, approfondimenti ecc) cesserebbe la ragion d’essere delle stesse province.

    In conclusione, tutto il lavoro svolto dalle province può essere benissimo svolto dalle regioni o, ancor meglio, a livello nazionale.

    Per quanto riguarda i costi delle Province non ha citato da nessuna parte che le Province incidono solo per l’1,37% della spesa della PA, perchè i dati sono questi:

    Embeh? Che c’entra? Allora paghiamo anche più IVA… cosa vuole che sia un 1 % in più (dopodiché un altro 1 %, dopodiché …)!
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    Il resto dei commenti non fa testo, lo spessore della protesta sta a prova di come sia difficile ottimizzare e razionalizzare, sta a prova che sono loro ad ostacolare la (decente!) informatizzazione della PA.

    Plaudono quando uno scrive contro i mulini al vento (banche, bilderberg, i succhiasangue dell’onesto lavoratore statale, satrapi vari ed eventuali…) e protestano, da curva sud, quando uno comincia a toccare il concreto…

    1. andrea

      ribadisco

      lei scrive benissimo ed è una persona coltissima, può fare anche tutte le citazioni che le pare dal greco, dal latino e dall’aramaico, ma nel caso delle Province non sa proprio di cosa si stia parlando

      lacia basiti la faciloneria di comenti del tipo “In conclusione, tutto il lavoro svolto dalle province può essere benissimo svolto dalle regioni o, ancor meglio, a livello nazionale.”

      ha scritto tre fregnacce parlando di consulenze e poco più per giustificare un commento semplificatorio e sommario come quello che ho appena riportato

      lei non si rende proprio conto del caos che verrebbe fuori, altro che “ottimizzare la gestione, di spostare, centralizzare la gestione e le competenze”, infatti gli stessi membri del Governo che domani vogliono proporre il DLL Costituzionale per abolire solo le Province se ne guardano bene dal dire che in effetti quello che vorrano fare è semplicemente trasformare le Province in enti di secondo grado, come ha detto il ministro Del(i)Rio in recente intervista, che ci vuole abolire a parole ma poi pone il problema della necessita del governo dell’area vasta e dell’esistenza di un ente intermedio (ma allora se un ente intermedio è necessario perchè abolire quello che c’è già?), perchè persino il ministro Del(i)Rio sa bene che quello che non si può abolire per decreto, legge costituzionale o quello che le pare sono le funzioni che questi enti svolgono; l’abolizione delle Province è chiaramente diventato solo un problema di dare in pasto all’opinione pubblica il classico capro espiatorio, ovviamente l’anello più debole, altro che razionalizzazione ecc.

      mentre per giornalisti come lei è solo un argomento per raccogliere facili consensi

      se vuoi una vera razionalizzazione a livello dell’ordinamento locale, guardi tutto il sistema esistente, nel suo insieme, fatto di comuni, province, regioni, società partecipate consorzi ecc. e fai una cosa coordinata e razionale in modo complessivo, e non certo in fretta e furia

      non stralci da tutto il sistema solo le Province, perchè altrimenti è chiaro anche a un bambino che vuoi solo portare a casa un risultato per far vedere che hai fatto qualcosa, non importa se questo risultato creerà solo dei casini e se i costi poi cresceranno, ci penseranno poi i posteri a riaggiustare eventualmente

      io mi domando come sia possibile che lei, che sembra una persona intelligente, si renda partecipe di questo obbrobrio, proprio per la RESPONSABILITA’ che dovrebbe avere

      lei propone pure una maggiore centralizzazione, alla faccia delle autonomie locali, del federalismo, del governo più vicino ai cittadini

      ma lo ha visto che i ricorsi alla corte costituzionale contro le riforme Monti contro le Province li hanno proposti soprattutto le Regioni?
      ma secondo lei le Regioni hanno voglia di prendersi questa patata bollente in mano, le competenze che loro stesse hanno delegato e delegano alle Province? e lo sa che i dipendenti regionali prendono come stipendi mediamente di più di quelli provinciali, hanno maggiori privilegi ecc.? cosa facciamo diventiamo tutti dipendenti regionali e quindi aumentiamo i costi dello stato?

      così andiamo verso una maggiore centralizzazione, come dice lei

      non vedo l’ora, diventiamo tutti dipendenti regionali, dov’è che si firma?

      e comunque si dimentica che un corrispondente delle province italiane esiste in tutti gli stati europei, e in tutti i casi hanno organi di governo eletti dal popolo, tranne la spagna, dove i corrispondenti delle province italiane sono enti di secondo grado

      chissà sbagliano tutti nel razionalizzare le spese, la gestione e l’ordinamento statale in quel modo con un ente intermedio tra municipalità e macroregioni, tranne lei e quelli come lei

      voi sì che avete le idee chiare, altro che i padri costituenti e quelli che hanno governato l’Italia negli ultimi 150 anni

  11. volty

    pietro paolo 4 luglio 2013 at 15:25
    Nessuno, tra i dipendenti provinciali, pensa che gli attuali costi della politica italiana siano in linea con quelli europei,
    ma da qui a voler persuadere l’opinione pubblica che il cancro dell’odierna democrazia risieda completamente nella Provincia, mi permetta, ce ne corre.

    Si, della serie «l’erba del vicino è più verde … ma il cancro è sempre altrove…»

    Ma… non facciamo furbi riducendo il tutto ad un singolo epicentro cancerogeno quando invece la malattia ha molti più punti di incubazione
    e … non facciamo furbi dicendo che qualcuno vuole attribuire tutti i mali esclusivamente alle province
    ….
    troppo comodo sto giochetto (che io chiamo) polarizzante…

  12. Stefano Semeraro

    Dottor Merlo, non conosco la qualità dei suoi precedenti articoli e delle sue inchieste ma questa volta ha sicuramente errato in superficialità e qualunquismo. Si faccia un esame di coscienza e si chieda se ella veramente è a conoscenza delle funzioni, dei compiti e del lavoro svolto quotidianamente nelle province italiane: si guardi allo specchio e dica a se stesso la verità …

  13. volty

    andrea 4 luglio 2013 at 16:33

    ma allora se un ente intermedio è necessario perchè abolire quello che c’è già?)

    Per la stessa ragione per cui una azienda è più produttiva quando la produzione avviene in un luogo unico (qualora, o/e per quanto, possibile), con sedi (qualora indispensabili) dislocate ma ridotte al minimo indispensabile. Quindi: il guadagno consiste nel ridimensionamento (l’ente intermedio).

    mentre per giornalisti come lei è solo un argomento per raccogliere facili consensi

    Insomma … non si direbbe vista la reazione reazion…. :)
    (e che cosa le fa credere ch’io sia giornalista?)

    se vuoi una vera razionalizzazione a livello dell’ordinamento locale, guardi tutto il sistema esistente, nel suo insieme, fatto di comuni, province, regioni, società partecipate consorzi ecc. e fai una cosa coordinata e razionale in modo complessivo, e non certo in fretta e furia

    Esprimo la mia più viva e vibrante disapprovazione.
    Se vuoi una vera razionalizzazione, di tutto, metti tutto il sistema esistente, nel suo inseme, fatto di oggetti e soggetti che necessitano attenzione (società, strade, edifici, personale ecc ecc), in un bel database, e prosegui da lì, in modo ordinato ed articolato, (re)distribuendo le competenze a chi di razionale, e dove di razionale (fermo restando la inevitabilità di monitoraggio in loco).

    non stralci da tutto il sistema solo le Province

    Qui siamo alle solite «non stralci solo i tassisti», «non stralci solo i farmacisti», «… avvocati» ecc ecc.

    ma secondo lei le Regioni hanno voglia di prendersi questa patata bollente in mano

    Ma secondo lei gli operai hanno voglia di svegliarsi alle 6?

    e comunque si dimentica che un corrispondente delle province italiane esiste in tutti gli stati europei,

    Un corrispettivo assai più grasso. L’elefante è un corrispettivo della pecora in fatto di mangiare l’erba, ma mangia molto di più. :)

    così andiamo verso una maggiore centralizzazione, come dice lei

    Non facciamo il solito minestrone, per favore, uno conto è la gestione ed un altro conto sono le istanze…

    E adesso, visto come (m’) ha mancato, gliela dico in un altro modo:
    di questo passo la sola Google sarà più competente della somma di tutte le competenze provinciali e provincialotte ­— è solo una questione di tempo — e sta già avvenendo, pian pianino…

    p.s.
    Preferisco rispondere qui, nella pila principale, vista la difficoltà di (ri)lettura (anche per mancanza di strumenti esterni idonei) di commenti-risposto (troppo) ramificati.

    1. andrea

      “e che cosa le fa credere ch’io sia giornalista?”

      leggo su wikipedia: “Francesco Merlo (Catania, 8 aprile 1951) è un giornalista e scrittore italiano.”

      smentisca pure wikipedia, secondo cui pare che lei abbia vinto pure il premio Saint-Vincent per il giornalismo….

      “ma allora se un ente intermedio è necessario perchè abolire quello che c’è già?”
      “Per la stessa ragione per cui una azienda è più produttiva quando la produzione avviene in un luogo unico (qualora, o/e per quanto, possibile), con sedi (qualora indispensabili) dislocate ma ridotte al minimo indispensabile. Quindi: il guadagno consiste nel ridimensionamento (l’ente intermedio)”

      a proposito, se è giornalista e scrittore, come fa ad improvvisarsi manager di azienda ed esperto di organizzazioni complesse? come fa a proporsi come esperto di riorganizzazione dello stato, e di autonomie locali, visto che dal suo curriculum che si legge sempre su wikipedia non sembrerebbe, salvo sua smentita, che abbia esperienza di nessun tipo a livello di amministrazione di alcunchè?
      e, sempre salvo sua smentita, da quel poco che ho trovato in rete parrebbe che lei abbia studiato filosofia, non scienze politiche, giurisprudenza o economia e commercio, facoltà universitarie dove invece si studiano veramente gli argomenti prima citati

      in Italia ci sono 20 regioni 110 province e 8092 comuni, un numero imprecisato di aziende partecipate e consorzi pubblici, quindi secondo le sue originali teorie aziendalistiche applicate al settore pubblico, considerando lo stato un’unica azienda, per fare una riforma abolisce così di punto in bianco solo le 110 province lasciando inalterato tutto il resto e tutta la sua azienda da quel momento in poi sarà ok? ma ci crede veramente a questa buffonata o si sta divertendo un sacco alla nostra faccia? perchè se per essere produttiva questa azienda deve centralizzare sempre di più e ridurre le “filiali, sedi”, ma perchè non partire dai comuni, che costano molto di più, o dalle stesse regioni, che pur essendo ovviamente meno sono una voragine di costi quasi incontrollata, o perchè non partire dalle aziende partecipate e dai consorzi, il cui costo si sa che è pari a quello delle province, e che di sicuro sono molto più un luogo di ricovero di politici trombati ecc…; tutte queste componenti sono “filiali” dello stato, no? perchè allora partire dalle Province, che come costi incidono meno di tutte le altre componenti; quale è il vero senso di tutto ciò……

      lei scrive delle belle paroline ad effetto che fanno tanto baccano e che fanno dire a tanta gente ma quanto scrive bene il signor merlo, ma poi vede, quando poi succederà quello che lei sembra agognare come che noi fossimo veramente un bubbone, LA CASTA (io prendo uno stipendio da 1400 euro e sarei parte della CASTA), quando le persone vedranno che le strade verranno gestite peggio di adesso, le scuole verranno mantenute peggio di adesso, quando le decisioni che contano per le questioni locali verranno prese sempre + lontano dai cittadini, perchè le regioni sono MOLTO più lontane dai cittadini delle province, spero che le persone si ricordino di lei e delle persone come lei che li hanno truffati per le loro teorie strampalate

      lei poi parla bene nel biasimare quando uno viene toccato nei suoi interessi personali bla bla bla

      come che fosse una cosa disdicevole

      ma spero che non voglia impedirmi di lottare contro chi vuole il mio male

      perchè quando verrò spostato CONTRO LA MIA VOLONTA’ a lavorare in un luogo magari a 30 o 40 km da casa se va bene (ora vado a lavorare in bici), dovendo togliere dal mio fantastico stipendio anche le spese d’auto o di un mezzo pubblico, e magari mi si ordinerà di fare un lavoro che non mi piace e per il quale non ho studiato (si da il caso che sono laureato, ma essendo dipendente posso ovviamente essere chiamato a fare questa o quell’altra cosa al bisogno, cosa che è già capitata), il tutto grazie anche a teorie strampalate come le sue, alla superficialità, all’opportunismo e in alcuni casi alla MALAFEDE di certe persone, beh, scusi se mi agito un pochino per evitare che si tenti di infilarmelo in quel posto; capisco, c’è chi sta peggio di me, chi non ha lavoro, si tratta di cose superabili ecc. tutto quello che le pare, ma in ogni caso per me come per altre migliaia di persone si può prospettare unnetto peggioramento della nostra qualità di vita, permette che ci agitiamo un pochino PORTANDO DELLE ARGMENTAZIONI VALIDE? non il tengo famiglia….

      la mia qualità di vita non peggiorerebbe per motivi sacrosanti,evidenti, oggettivi, chiari, condivisibili, per i quali potrei anche farmene una ragione, NO, la mia vita e quelle di migliaia di persone peggiorerebbe in base a TEORIE SOGGETTIVE DEL TUTTO OPINABILI, PARZIALI, INDIMOSTRABILI, TOTALMENTE CARENTI SOTTO IL PROFILO LOGICO, NON AVVALORATE DAI DATI, portate avanti da persone che non hanno nessuna competenza (sono risultati del tutto incompetenti professoroni riveriti in tutto il mondo come il signor MONTI, figuriamoci lei….)

      scusi , ripeto se mi agito un pochino ad essere additato come un fannullone quando di certo non lo sono, scusi se mi agito un pochino se qualcuno considera del tutto inutile il lavoro che faccio e riprendo a riguardo proprio D’Alema, ma lei è proprio sicuro di essere una persona utile alla collettività nell’esprimere opinioni che possono influenzare tantissime persone partendo da una totale incompetenza e ignoranza sulla materia in oggetto, esprimendo come che fossero ASSIOMI delle sue opinioni personali, RIPETO in base a TEORIE SOGGETTIVE DEL TUTTO OPINABILI, PARZIALI, INDIMOSTRABILI, TOTALMENTE CARENTI SOTTO IL PROFILO LOGICO, NON AVVALORATE DAI DATI?

      infine, e chiudo, lei si dimentica di una cosa, le AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI non sono un qualcosa di astratto, sono fatte e rese vive da persone come me e per fortuna da persone anche molto più competenti e intelligenti di me (che sono l ‘ultima ruota del carro)

      sono le persone che fanno funzionare o meno un organizzazione e quindi quando uno parla di abolire qua o abolire ci si deve sempre ricordare che con queste parole ABOLIRE e TAGLIARE si va sempre ad incidere sulla carne di qualcuno, tutto va bene se capita agli altri, non va più bene se la carne è la tua, e questa cosa vale PER TUTTI, ho una certa età e devo ancora vedere persone che sono contente di prenderla in quel posto senza fiatare, figuriamoci poi quando capita per motivi IGNOBILI come nel nostro caso

      se lei ci vedesse in faccia uno ad uno, se lei parlasse con qualcuno di noi, se lei venisse in un qualche ente a vedere cosa facciamo, sono sicuro che perderebbe un bel po’ di questo disprezzo nei nostri confronti che ha dimostrato nel suo articolo, di disprezzo del nostro lavoro, cosa che mi ha profondamente indignato

      coraggio, si faccia venire qualche dubbio

      saluti

    2. andrea

      su questo specifico punto:

      io: ” se vuoi una vera razionalizzazione a livello dell’ordinamento locale, guardi tutto il sistema esistente, nel suo insieme, fatto di comuni, province, regioni, società partecipate consorzi ecc. e fai una cosa coordinata e razionale in modo complessivo, e non certo in fretta e furia”
      lei: “Esprimo la mia più viva e vibrante disapprovazione.
      Se vuoi una vera razionalizzazione, di tutto, metti tutto il sistema esistente, nel suo inseme, fatto di oggetti e soggetti che necessitano attenzione (società, strade, edifici, personale ecc ecc), in un bel database, e prosegui da lì, in modo ordinato ed articolato, (re)distribuendo le competenze a chi di razionale, e dove di razionale (fermo restando la inevitabilità di monitoraggio in loco).”

      scusi, ma le due cose dette da me e da lei in questo caso sono incompatibili? mi sembra di no

      benissimo, si analizzino tutte le funzioni/compiti da svolgere da parte dello stato e si assegnino all’ente che meglio potrebbe svolgere tali funzioni/compiti

      ma in un lavoro fatto in modo sistemico, se si vogliono fare le cose fatte bene e non ad capocchiam, e con i tempi necessari

      questo ragionamento è ok, quello che non ha senso è affermare che un ente come la provincia, un ente intermedio tra i comuni e le regioni non abbia ragione di esistere: come già detto, in tutte le nazioni europee di una certa dimensione, tranne CIPRO, vi sono enti CORRISPETTIVI (scusi l’erroraccio di prima) delle Province, per gestire quel tipo di funzioni che non sarebbero convenienti nè per i comuni nè per le regioni

      le piace la Germania? le sembrano abbastanza efficienti? le chiedo per favore di perdere qualche minuto a vedere questo video realizzato dalla Provincia di Reggio Emilia (non lavoro per tale ente) con una intervista al Presidente della Provincia gemellata dell’Enzkreis, effettuata nel 2010 quando si stavano avviando le riforme di Monti
      http://www.youtube.com/watch?v=cjH1kzrAXTk&feature=c4-overview&playnext=1&list=TLWDQBQqhx-jg

      se non ha voglia di vedere quel video, quello che mi interessa sottolineare è che ciò che viene evidenziato è che nell’esperienza tedesca la migliore gestione amministrativa del territorio (con i maggiori risparmi) avviene delegando sempre più funzioni verso il basso, non verso l’alto (al contrario di quello che sostiene lei della centralizzazione), e che alle province tedesche vengono assegnate sempre funzioni, perchè questo è ritenuto amministrativamente conveniente; le province tedesche sono molto più numerose di quelle italiane (sono 323 kreis e landkreis, a cui si aggiungono 117 città extracircondariali, mentre i comuni sono oltre 12.000 e le regioni 16), ovviamente sono più numerose anche perchè la germania è molto più vasta territorialmente dell’Italia (la media di abitanti di ogni circoscrizione provinciale tedesca è di 300.000) .

      Vede quindi che il fatto di ottenere efficienza abolendo le province è DEL TUTTO OPINABILE, anzi in GERMANIA, paese efficiente per definizione, le province sono considerate molto importanti e nessuno certo si sogna di abolirle come in Italia e men che meno di prenderle a capro espiatorio per i disservizi della pubblica amministrazione, come il male dei mali, per poi non fare niente delle altre riforme che sarebbero ben più incidenti a livello di risparmi.

      Giusto in Italia si può assistere ad un dibattito così demenziale come quello inscenato contro le Province, scusi, ma anche con il suo contributo.

      Si informi, vada a vedere anche nelle altre nazioni europee, ovunque ci sono i CORRISPETTIVI delle Province E NESSUNO SI SOGNA DI FARE LO SCEMPIO CHE SI STA PER FARE QUI, SOLO PER MOTIVI DI CIALTRONERIA POLITICO MEDIATICA

  14. Paolo

    Il suo editoriale, caro Sig. Merlo, dal titolo «Perché le Province non muoiono mai», testimonia il clima che rende tragicamente impossibile una seria analisi del riordino amministrativo.
    È sufficiente l’incipit per capirne i contenuti e lo stile: «LA PROVINCIA è come la coda della lucertola, quando la tagli ricresce. Nessuno è mai riuscito ad abolirla,è uno degli impossibili della politica italiana, come la riforma della Rai. L’ente inutile degli stipendi inventati, del nascondimento della disoccupazione e delle clientele ecc. ecc…». Una sorta di ‘dagli all’untore’ senza alcun riguardo per coloro, e sono tanti, che lavorano con entusiasmo e passione in un contesto che è portato a considerarli un peso perché il loro Ente da tempo è considerato l’emblema di tutti i mali. Tra l’altro, mi permetta, ammettendo ingenuamente e clamorosamente la sua assoluta ‘non conoscenza’, per usare una litote, in relazione alle competenze delle province. Cosa forse disdicevole per un giornalista. E per andare sul faceto, caro Sig. Merlo, è proprio sicuro che il paragone con la lucertola (scusi per il bisticcio zoologico) sia azzeccato? Se la natura consente a questo rettile di ricreare la coda dopo essersene disfatto forse ci sarà il suo bel motivo, no? A parte le facili facezie faccia un salto a trovarci, magari durante un’emergenza che vede l’impegno di persone che lavorano anche 30 ore consecutive. Oppure faccia un giro con i nostri colleghi della viabilità e della protezione civile durante tutta la stagione invernale. Anche di notte, ovviamente, sui mezzi spalaneve e spargisale. Od ancora cerchi di immaginare cosa significa stare sugli argini a controllare i livelli idraulici in caso di piena od in una sala operativa con personale qualificato in regime di precariato da anni. O cosa significhi assumersi grandi responsabilità in situazioni di stress. Solo alcuni esempi legati alla mia diretta esperienza. Ma ne potrebbero essere elencati a decine in altri ambiti. Magari dopo avere accresciuto le sue conoscenze sarà più accorto nell’usare toni arroganti e sarà capace di produrre, come sono certo, una analisi più costruttiva e meno livorosa e soprattutto più rispettosa delle persone. Tutto perfetto? Senza storture? No. Tutto migliorabile ma in un’ottica di sistema, come amiamo spesso sottolineare in protezione civile. Serve una analisi di ampio respiro che ridisegni tutto il sistema (dalle province alle regioni, passando per gli organi centrali e periferici dello stato). Un intervento spot limitato alle province non serve a nulla. Solo uno specchietto per le allodole (e qui continuano i riferimenti zoologici…) che spero cessi di avere effetti sui cittadini. Invece di scrivere in questo modo, caro Merlo, venga a darci una mano. Farà un servizio più utile per la nostra comunità. Senza offesa, ovviamente, e con ironia tutta toscana… solo l’opinione personalissima di un dipendente indignato della Provincia di Firenze. E scusi se esisto.

  15. Gianni Lecca

    Premessa maggiore: non sono e non sono mai stato dipendente provinciale. Premessa minore: non mastico granché nè di amministrativo o costituzionale, tantomeno di gestioni pubbliche (non potrei mai essere a. d. di qualcosa). Conclusione: entro nella querelle da perfetto sprovveduto. Faccio capo, cioè, a quella grande masnada di pellegrini che, magari tifando per abolizione/non abolizione, esprimono un tifo asettico, scevro vale a dire di conoscenza di causa. Conciosiacosaché (alla luce anche di alcune argomentazioni di cui sopra), sarebbe assai gradito, viste l’impellenza retorica sul tema e le urgenze di risparmio generali, che ci dicessero tutto. Che significa abolire le province? Mandare a spasso le migliaia dei suoi dipendenti (che, immagino, siano i costi più alti di gestione). E le competenze? Siamo sicuri che spartendole, a mo’ di sandwich, fra regioni e comuni i costi si azzerino? E tutto il resto. Ce lo dicano, e i giornali sono o dovrebbero essere in edicola a posta anche per questo. Conti alla mano, però, e indicando percorsi brevi e certi e realizzabili. Non è che per risparmiare 100 alla fine si spenda 200 come, ad es., per le ineluttabili e perverse “varianti di percorso” di fantomatici lavori pubblici. Dubbi e perplessità non evaporano , mi permetta dott. Merlo, nemmeno dopo la lettura del suo intervento, forbito come sempre. Anche perchè l’idea- Nazione di una volta, distesa sulla collina non era la provincia, ma il paese. Aboliamo i comuni? Per conto mio, da inguaribile e povero provinciale, alla Provincia sono un po’ attaccato. Non fosse che per quelle “lettere” pascaliane, buona letteratura direi, che Biagio non avrebbe mai scritto se, ai tempi, avessero abolito le province francesi. A la santé.

  16. stefano t.

    I commenti politici su una sentenza non possono prescindere la sentenza stessa. E la sentenza era inconfutabilmente prevedibile già dal primo rinvio che la Corte fece. Come può una decretazione convertita in legge ordinaria entrare in un alveo costituzionale? Come può una legge ordinaria imporre lo scioglimento degli organi elettivi di enti costituzionalmente riconosciuti? Come può un governo decretare d’urgenza di sciogliere organi elettivi di enti locali al di là delle esistenti previsioni di legge su questo (se non lo si sapesse il decreto di scioglimento è formulato dal Ministero dell’Interno e vidimato dal Peesidente della Repubblica) ?
    Ecco, è colpevolmente omissivo dimenticare di citare la sentenza della Corte nel commentarla. Soprattutto perchè questa decretazione DEFICIENTE è stata fatta da un governo tecnico, formato da papaveroni universitari e altissimi dirigenti di pubblica amministrazione. E un pirlotto come il sottoscritto, con un diplomuccio da ragioniere, ha capito subito che tale normazione era palesemente incostituzionale. Possibile che non era invece chiaro a questi fior di professori? La cosa in assoluto più grave è che tale decretazione era solo fumo negli occhi per gli elettori, buona solo per permettere ai giornali titoloni e commenti ben pagati. Si fosse voluta realemente la soppressione delle province la legge sarebbe dovuta essere costituzionale. La legge ordinaria si sarebbe occupata di definire CHI fa COSA (appunto scuole, strade, formazione, centri per l’impiego, protezione civile, demanio fluviale e tutte le deleghe regionali assegnate nel tempo alle province) e poi avebbe provveduto a sopprimerle (e solo in questo caso sarebbe stato giustificabile un esubero dei dipendenti provinciale con la loro messa in mobilità ed infine licenziamento).

    Sig Merlo la prego, dato che prima del mio ci sono almeno altri 7 commenti che indicano precisamente cosa fanno REALMENTE le province, mi può indicare secondo lei cos’è che fanno le Regioni, sanità a parte?

    cordiali saluti, ST

  17. loislane

    Ma semplicemente scusarsi per avere offeso centinaia di lettori, ? Davvero non riesce a dire “scusate, ero arrabbiato, nervoso, e vi ho dato degli straccioni, senza pensare di ferire alcuno”? Le sue risposte sono tristi e sconclusionate.

  18. Marco

    Io vorrei invitare lei e il direttore di Repubblica a passare una giornata di lavoro con i lavoratori della Provincia di Firenze della Protezione Civile quando siamo impegnati in aiuto alle popolazioni colpite dalle calamita naturali oppure con i colleghi della Viabilità quando in estate viene eseguito lo sfalcio dell’erba sotto il sole in estate.
    Nel periodo invernale durante operazioni di sgombero della neve e spargimento di sale, notte e giorno e poi sentire davvero se ancora pensa che i dipendenti delle province sono dei fannulloni questo non lo accetto
    Le mele marcie le sappiano togliere anche senza l’aiuto della stampa che non sa guadare dove davvero ci sono gli sprechi spero che la politica sappia aprire gli occhi

  19. Giacomo

    Premessa, sono dipendente provinciale e, al tempo stesso, sono convinto della necessità di un profondo riordino dell’assetto amministrativo del comparto delle autonomie in Italia e pertanto non mi trova contraria anche l’ipotesi di una profonda riforma degll’ente per il quale lavoro. Detto questo mi pare che il suo articolo sia in tutto e per tutto un bell’esempio di macchina del fango. Si proprio quella pratica giornalistica nefanda che avete (parlo a lei e alla sua testata) tanto contestato a testate giornalistiche concorrenti e che ora (suo post di qualche giorno fa) contestate a Grillo. Macchina del fango perchè con un qualunquismo disarmante e generalizzante lei non si fa nessun problema ad offendere più di 50000 persone…ha dati oggettivi sui quali basare la sua condanna dell’intero personale delle province? Se li ha li presenti, altrimenti il suo è un articolo impregnato di falsità e luoghi comuni. Temo però che questo per lei non sia un problema perchè tranquillamente ci ha propinato questa bella filippica contro le province pur ammettendo di non conoscerne le competenze…un bell’esempio di professionalità. Lei ed i suoi colleghi avete una funzione fondamentale nella società ed è quello di informare . Tuttavia se il vostro compito viene svolto con leggerezza e senza preparazione quello che succede è quanto sta avvenendo nel dibattito sulle province ovvero un dibattito avvelenato da impreparazione, faciloneria e qualunquismo che finisce con l’identificare il capro espitorio e con il far perdere di vista un obiettivo più generale e ampio. Ecco ..si informi, analizzi qualche dato, faccia una qualche comparazione (magari anche con competenze,attività e costi di altri enti che quotidianamente sono sotto la lente di ingrandimento del suo giornale…le regioni) e poi magari potrà tornare a parlare del tema con un po’ più di credibilità. Nel frattempo scenda del piedistallo e chieda scusa, farebbe una bella figura.

  20. daniele

    Inizio con il dire che questo articolo fa letteralmente vomitare e dimostra l ignoranza di una persona che non sa neanche cosa sono le Province e che cosa fanno ,quindi prima di scrivere cose che non sai connetti bene il tuo cervello con la penna o il computer.Seconda cosa ed e la piu’ vergognosa , e’che Repubblica ti avrà’ anche pagato per questo articolo indegno e immorale.Adesso e dico adesso, se hai le palle metti on line quanto hai preso per questo articolo ,cosi ci rendiamo tutti conto di quello che guadagni alla faccia di decine di laureati che lavorano nelle Province (ingegneri,avvocati,agronomi,geologi etcc) oltre a geometri ,ragionieri,periti agrari etcc e che prendono stipendi che dire assurdi e ‘un eufemismo. Terza cosa: dopo averci fatto sapere quanto hai preso( perchè non vedo il motivo che solo i redditi dei dirigenti pubblici siano on -line,come ha voluto il PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA TAL RENATO BRUNETTA ma per una questione di parita’ pubblico-privato e’ giusto che anche il privato lo faccia-se non ha niente da nascondere-) ti devi mettere bene nella tua zucca ,di non provarci piu’ ad insultare decine di migliaia di onesti lavoratori e se proprio non ce la fai insulta qualche tuo conoscente. Hai recepito il messaggio ? Vergognati 1-10-100-1000-10000 volte. E metti subito on line quanto hai preso.Vai di corsa ,renditi utile alla societa’per qualcosa. Se le Province sono inutili se 65000 persone sono inutili ma tu di che cazzo sei di utilita’ a questo Paese e inoltre cerca di parlare con rispetto delle Istituzioni di questo Stato compreso la Corte Costituzionale.Suvvia non fare il parassita e se proprio hai questa voglia irrefrenabile e spasmodica di tagliare, invece di tagliare le Province tagliati le p….Buonanotte a me e non a te.

  21. gscarrone

    In primo luogo Le dico che non condivido alcuni commenti pesanti al suo articolo. Ma il suo articolo era pesante e offensivo nei confronti di 50.000 dipendenti pubblici, che per la maggior parte fanno il loro dovere e che, comunque, sono nella media buoni e cattivi come il resto degli Italiani. Lei ha abilmente costruito un articolo con citazioni e artifici retorici applicabili a cento altri argomenti.
    Ma è possibile che il giornalista anticonformista di altre occasioni (penso al caso della bimba Vicka) stavolta si accodi pedissequamente allo slogan del potere, che ostenta l’abolizione delle Province quale foglia di fico per coprire più grosse vergogne.
    Fino ad ieri potevo capire. Ma oggi, quando quella stessa Corte che non ha fatto giustamente sconti ad un ex premier, non cede ai desideri della massa disinformata (come a Lei, mi sembra, piacerebbe) e dei più, non la sfiora il dubbio che in tutta la questione la tesi abolizionista abbia falle e carenze o (perchè no) sia errata?
    Non ritiene scorretto (e forse arrogante) che la risposta di un Governo (e del Potere) sia quella di correre a cambiare le regole del gioco?
    Non amo Landini, ma credo che ieri la Corte abbia dato una lezione a due diverse forme di arroganza.
    A fronte di tale sentenza (che non crea il minimo buco di bilancio) non sarebbe più serio dire: fermiamoci e rivediamo tutta la questione, ascoltando tutte le campane, senza obbedire ad un preconcetto.
    Da mesi illustri giuristi avevano individuato le pecche dei decreti di Monti e avevano proposto alternative razionali, di rapida attuazione (che però avrebbero toccato tutti i livelli di governo e, soprattutto, il sottogoverno).
    Piaccia o no, Davide ha sconfitto Golia. Davide sarà punito, ma sarà rimasto con la schiena dritta fino all’ultimo.
    Le Province non hanno santi in paradiso; non esiste la loro lobby. Se sono per qualche giorno dalla parte vincente, è perchè hanno impugnato le armi del diritto e le hanno fatte valere, appoggiando i ricorsi regionali con dati inoppugnabili, che Lei ed altri non hanno degnato nemmeno di uno sguardo.

  22. volty

    andrea 4 luglio 2013 at 19:48

    leggo su wikipedia: “Francesco Merlo (Catania, 8 aprile 1951) è un giornalista e scrittore italiano.”

    Si, ma io sono volty, Volty De Qua, lei mi ha scambiato per il grillocida. :)
    Delle volte concordo con quello che scrive e delle volte no.

    a proposito, se è giornalista e scrittore, come fa ad improvvisarsi manager di azienda ed esperto di organizzazioni complesse?

    Non vedo cosa c’entri essere esperti. Qui si parla in generale, del superfluo da eliminare… non siam mica qui a definire i dettagli e le procedure.

    e, sempre salvo sua smentita, da quel poco che ho trovato in rete parrebbe che lei abbia studiato filosofia

    Si, dev’essere proprio un filosofo, loro vendono meglio degli altri l’aria fritta… :)
    C’era stasera, da Telese, un altro di questi, con quella tipica parlata sofisticata, da conterranei, da baciati dal sole e dalle sfumature come reazione all’Etna bicolore.

    perchè quando verrò spostato CONTRO LA MIA VOLONTA’ a lavorare in un luogo magari a 30 o 40 km da casa se va bene

    Pensi che in Grecia hanno smesso di pagare, contro la loro volontà, i guardia bosco del deserto e degli alberi condominiali…

    (ora vado a lavorare in bici)

    Beato lei! A me tocca andare in elicottero…

    PORTANDO DELLE ARGMENTAZIONI VALIDE? non il tengo famiglia….

    … ma il «tengo bicicletta». :)

    se lei ci vedesse in faccia uno ad uno, se lei parlasse con qualcuno di noi, se lei venisse in un qualche ente a vedere cosa facciamo, sono sicuro che perderebbe un bel po’ di questo disprezzo nei nostri confronti che ha dimostrato nel suo articolo, di disprezzo del nostro lavoro, cosa che mi ha profondamente indignato

    Le rispondo, in tutta sincerità, che manderei a vedervi, uno ad uno, a commuoversi e parlarvi, i muratori, gli elettricisti, i disoccupati, quelli dei call center ecc ecc.
    ===================================

    andrea 4 luglio 2013 at 21:15
    le piace la Germania?

    Si, fanno dei buoni würstel, ma, per il resto, non fa testo.
    ====================================

    loislane 4 luglio 2013 at 20:10

    Ma semplicemente scusarsi per avere offeso centinaia di lettori, ?

    Magari …
    foste centinaia … :)
    ===================================

    Marco 4 luglio 2013 at 20:15
    Nel periodo invernale durante operazioni di sgombero della neve e spargimento di sale, notte e giorno

    Vabbeh, inclusi il presidente e la segretaria di torno …
    Il resto è il solito, della serie «qua tutti eroi … che si sacrificano per il bene comune»
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    Giacomo 4 luglio 2013 at 23:09
    … più di 50000 persone…

    E ha mai pensato quanti sono gli avvocati…?

    ha dati oggettivi sui quali basare la sua condanna dell’intero personale delle province?

    Ma dove? Ma sapete leggere? Mi indichi il passaggio dove Merlo condanna l’«intero personale»?

    ovvero un dibattito avvelenato da impreparazione, faciloneria e qualunquismo che finisce con l’identificare il capro espitorio e con il far perdere di vista un obiettivo più generale e ampio.

    Ma unitevi! Sincronizzatevi! Preparate delle belle pagine e pubblicatele! Pubblicate su internet se le tv ed io giornali non vi ospitano.
    Ma non l’avete fatto, né lo farete, e non lo farete perché non avete altri argomenti oltre questi minestroni, dove tentate di confondere l’attacco all’inefficienza con l’attacco alle persone.
    =====================================

    daniele 4 luglio 2013 at 23:14

    Idem.
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    1. andrea

      buongiorno signor Merlo

      le do atto che lei pubblica tutto, a differenza di tanti altri che su di noi censurano e basta

      poi 1 contro 60.000 per lei è un bell’onore

      una bella palestra per la nuova carriera che sembrerebbe voglia intraprendere

      scrittore? giornalista? macchè, mi sembra che lei aspiri a diventare un comico, se preferisce un buffone, o chissà un pagliaccio

      ce ne sono tanti in italia

      cita telese, magari le piacciono i parenzo e i cruciani, poi ci sono i comici superiori tipo grillo (no, lei in effetti è un pochino più fine) e berlusconi, quelli sono inarrivabili persino per lei

      lei ha la battuta pronta, proprio divertente

      tengo bicicletta invece che tengo famiglia, veramente fantastica

      ignorava e preferisce ignorare del tutto sapere cosa fanno le province

      non le interessa esaminare i veri conti dello stato e vedere dove sono i veri sprechi

      non fanno testo per lei la Germania e tutti gli altri stati europei che hanno i corrispettivi delle Province e si guardano bene dal volerle abolire, anzi della Germania, modello universale di efficienza che sarebbe eventualmente da prendere ad esempio e alle proprie Province conferisce sempre più funzioni, l’unica cosa che le interessa è mangiarsi i wurstel

      si lancia da totale incompetente, e manager completamente improvvisato in strampalate elucubrazioni sull’organizzazione dello stato nella sua personale ricerca di efficienza, peccato che le sue considerazioni siano del tutto avulse dalla realtà e dall’esperienza acquisita in decenni da parte chi ci lavora veramente, tutte cose che ignora e preferisce a questo punto ignorare, tornare indietro ormai non può

      ecco, quello che lei preferisce fare e in cui da il meglio di sè alla fine sono le battutine come quella del tengo bicicletta

      sono appunto arrivato alla conclusione che lei è ormai sulla buona strada per intraprendere questa carriera da aspirante buffone, un po’ fascistoide magari, con questa bella patina di uomo di centro-sinistra che repubblica le può dare

      in Italia ovviamente trova una platea di persone pronte ad ascoltarla ed osannarla per sue grandi qualità di scrittore

      che gliene frega tutto sommato se il prezzo della fama è scrivere delle fregnacce, tanto le scrive talmente bene che sembrano pure vere, dalla balconata di repubblica poi…. ma comincio a dubitare seriamente che lei ci creda veramente in certe cose che scrive, comincio infatti a pensare, dalle risposte che da, in una sua certa dose di malafede da parte sua

      che gliene frega in realtà della grecia, può qualcuno dotato di un minimo di senno e che conosca veramente le cose seriamente pensare che in Italia finiamo come la Grecia per colpa delle Province? no di certo, ma è un bell’argomento per infarcire i suoi discorsi di altre belle battutine e per giustificare le sue elucubrazioni

      che gliene frega se alla fine con l’abolizione delle Province ci possa venire fuori un caos immane, poi tanto i casini li risolveranno altri e alla fine ci saranno altri argomenti su cui fare battute

      che gliene frega tutto sommato se 60.000 dipendenti, trattati come merde da anni subiranno odissee di cui lei neanche ovviamente si immagina

      certo con me il gioco le viene facile, col tengo bicicletta, guardi se è per questo sono pure abbastanza benestante di famiglia, fortuna per me, non dico che potrei persino vivere di rendita perchè non è così, ma quasi, magari abbracciando il principio della descrescita felice e mettendomi in part time dopo l’abolizione e con la prospettiva di finire peggio posso anche sopravvivere alla grande e permettermi persino qualche viaggio; se poi diventassi dipendente regionale magari prendo pure di più; ma se ho scelto e sto scegliendo di continuare a lavorare qui è perchè nella mia vita ho scelto di fare un lavoro PUBBLICO che permetta di rendermi EFFETTIVAMENTE in un qualche modo utile per la collettività, e quello che stiamo facendo lo è certamente utile, perchè vedo le cose che facciamo nei nostri enti, presidiare temi come le infrastrutture, il lavoro, la scuola, l’ambiente e il territorio locale come facciamo noi che lavoriamo nelle province italiane E’ UTILE ad un sacco di persone e poche balle;
      qui non pensiamo al profitto, non pensiamo a fare i bellimbusti come lei, facciamo cose serie, TUTTI I GIORNI, al servizio degli altri

      quindi con la sua battutina sul tengo bicicletta, cosa vuole, io sono un caso particolare, comunque vada cadrò molto probabilmente in piedi, ma conosco tantissimi colleghi che per venire a lavorare si alzano alle 6 di mattina e anche prima, che si fanno 100 km e più tutti i giorni per venire a svolgere in modo onesto il loro lavoro, che hanno fatto i volontari gratuitamente in caso di calamità, che fanno lavori usuranti sotto le intemperie pr uno straccio di stipendio, per i quali 100 euro in più o in meno fanno una grandissima differenza, persone che certo non hanno nè tempo nè sono in grado di interloquire con lei, ma che si sentono ogni giorno umiliati per il trattamento che i geni come lei ci stanno riservando da alcuni anni, facendo mera DISINFORMAZIONE; ecco a tutte queste persone le sue battutine non fanno lo stesso effetto che fanno a me, che sono un caso particolare; e infatti non si meravigli se riceverà sempre di più risposte un pochino più agitate delle mie, da parte di persone che non trovano tanto divertenti le sue battutine, che magari temono di perdere il posto di lavoro, che magari verranno costrette a spostarsi di qualche centinaio di km, che dovranno magari ricominciare la loro vita da 0, con esiti incerti, e tutto non per seguire vaneggiamenti di efficienza che lei e la gente come lei non sa neanche cosa sia, ma per motivi che sono ad esempio il fatto che lei possa aumentare la sua platea per poter vendere i suoi libri, per migliorare la sua carriera di pseudogiornalista aspirante buffone della parola scritta, perchè qualche politico altrettanto buffone possa guadagnare facilmente qualche spazio sui giornali e faccia vedere quanto è bravo e quanto fa

      personalmente devo dire che mi sono un pochino stancato della categoria dei comici e dei buffoni, tutti hanno diritto di esistere, per carità, quando ero più giovane mi facevano anche ridere, a volta stimolavano la mia intelligenza e creatività e le idee, ma dopo una certa età parecchi di loro mi hanno sinceramente stancato, soprattutto quelli che per il gusto di fare una battuta o di mettere insieme in modo fantastico e divertente un insieme di parole scritte o verbali insultano senza alcun vero motivo reale ad esempio 60.000 persone come noi che pensiamo semplicemente di svolgere il nostro lavoro onestamente e di rendere dei servizi utili alla collettività

      nel suo ruolo di aspirante buffone lei può dire la stessa cosa? lei pensa che se finiamo veramente come la Grecia, sarà stato più a causa di pifferai magici ed improvvisati manager come lei o per persone come noi?

      ma per finire ho una notizia buona e una cattiva

      la notizia buona è che il governo varerà oggi un DLL costituzionale esclusivamente per l’abolizione delle Province, così sarà contento che ci avrà eliminato per sempre e che grazie al suo contributo non finiamo più come la grecia

      la notizia cattiva, che è poi sempre la stessa vista sotto un diverso aspetto, è che per le sue buffonate dovrà trovare qualche altro argomento, perchè altrimenti la sua carriera di aspirante comico per ora solo della parola scritta potrebbe subire un qualche inceppamento

      saluti

  23. Tersite

    Condivido in pieno l’intervento di gscarrone e mi spiace constatare nel suo articolo un livore ed un pregiudizio negativo nei confronti dell’insieme delle province e di quanti ogni giorno fanno il proprio onesto lavoro, sia esso l’usciere o il manutentore di strade o di scuole, o l’addetto al Centro per l’Impiego.
    Trovo curioso che nessuno chieda conto a quel Governo ed a quei Ministri che imposero, con un Decreto Legge ed un voto di fiducia, una riforma pasticciata e cialtrona.
    Ma i bravi giornalisti sono forti coni deboli e pavidi con i forti. Quindi nessuna critica a Patroni Griffi o Cancellieri, padre e madre di una norma tanto pasticciata quanto inefficace.
    Occorre razionalizzare l’organizzazione della PA. Vietando le sovrapposizioni di competenze, se si vuole trasformando le province in Enti di secondo grado, perchè no? Ma quello che trovo sgradevole è affrontare un tema complesso con giudizi senza appello e senza motivazione. Con riferimento alla Sicilia, ricordo che ad oggi la famosa legge di trasformazione di cui lei parla come di cosa fatta ancora non è legge, e se vuole la mia previsione, non arriverà in porto. E se fosse approvata farebbe esplodere la spesa anzichè contenerla, anzichè accorpare dividerebbe ulteriormente le competenze. Insomma si produrrebbe una salamizzazione delle Province del tutto inutile, a mio avviso.
    Comunque corretta informazione è riferire che la “virtuosa”Regione Sicilia finora non ha approvato un bel nulla in tema di Province, mentre certamente ha ulteriormente allargato il Comitato di Presidenza del Consiglio, con relative prebende, da nove a dodici componenti.

  24. Luigi Oliveri

    Non l’ha prescritto il medico che debbano esistere le province. Per carità, tra i Paesi europei l’unico di dimensioni superiori a Malta che non ce le abbia è Cipro e fa piacere che Merlo si ispiri a quell’efficientissimo modello di Stato del lontano mare Egeo.
    Rilevato, dunque, che seguendo il fulgido esempio di Cipro e le dotte, incontrovertibili e convincenti indicazioni del Merlo, di ottimo gusto e senza insulto alcuno, come si confà a simile squisito e fine notista/filosofo/manager, una sola cosa è da rilevare: l’obbligo che ogni nobile divulgatore di notizie le somministri avendo prima verificato di estendere ai suoi fortunati lettori informazioni corrette.
    Al di là del colore del paese che stai sulla collina (metafora non della provincia, ma dei comuni, ma transiat) il bellissimo articolo scritto dal Merlo, che personalmente penso sia da candidare al Pulutzer e al Nobel per la letteratura, riporta un dato errato: abolendo le province si risparmierebbero 12 miliardi.
    L’Istituto Bruno Leoni, tra i soggetti più agguerriti nella guerra santa per l’abolizione delle province (panacea di tutti i mali, questo è inutile sottolinearlo) ne stima al massimo 2; la Cgia di Mestre ritiene che il risparmio non potrà superare i 510 milioni; l’allora Ministro Giarda, nel suo rapporto di fine mandato, ha ritenuto che si possano risparmiare 500 milioni.
    Il fatto è che se si aboliscono le province – e devono abolirsi! Lo sostiene il Merlo, come, dunque, non ritenere imperativo e corretto abolirle! – il volume della spesa che esse muovono semplicemente passa dalle province all’ente che subentrerà al loro posto. Basta guardare la composizione della spesa delle province, per rendersene conto.
    Tutto qua.
    Il Merlo penserà: “che pedante e volgave costui che scvive queste plebee ossevvazioni; da qualche pavte bisognevà puv cominciave a tagliave, anche 500 milioni di euvo vanno bene”.
    Sì. Ma non sono 12 miliardi. Proprio per nulla. Nè qualcuno ha stimato i costi, immensi, che deriverebbero dall’idea. Nè si stigmatizza, come si dovrebbe, l’idea di abolire un ente, per sostituirlo con un altro.
    Il Merlo chiude il pezzo con la corretta sottolineatura del paradosso siciliano: si chiudono 9 province, per creare 3 città metropolitane e potenzialmente 33 “liberi consorzi”. Sarebbe giusto chiedersi, allora, non se sia il caso o meno di abolire le province, ma se le idee fin qui emerse per disciplinare la loro eliminazione abbiano senso, siano basate su una stima costi-benefici, indichino la strada più opportuna per l’aggregazione delle competenze.
    Ah! Un’ultima piccola osservazione. Il Governo Letta, in particolare per voce del Ministro Delrio, che ancora pensa di essere seduto sulla poltrona di presidente dell’Anci (associazione dei comuni italiani) ritiene che le competenze delle province debbano essere assegnate ai comuni. Uhmmm: aggregare e razionalizzare significa ripartire le funzioni di 107 enti tra altri 8100?
    Continuiamo a sloganeggiare per prendere gli applausi (Bravo! Grazie!, il Nerone petroliniano, meno populista di veri neroni al governo), senza affrontare in modo critico i nodi di riforme che, spesso, sbattono anche contro sentenze della Consulta o di altri giudici per il semplice fatto che sono elaborate in modo sbagliato e da incompetenti, non perchè a Palazzo della Consulta siedano i difensori delle province.

  25. remo secci

    Gentile sig. Merlo, nel merito dell’abolizione delle Province in linea di massima sono d’accordo con lei, sul resto no; ha peccato di dilettantismo e di disinformazione tipica dei giornalisti italiani che cercano solo scoop, le porto il mio (simile a tanti altri) esempio: Dipendente della Provincia di Firenze con 40 anni e mezzo di anzianità, responsabile dell’ufficio Protocollo e referente della PEC con il Ministero stipendio mensile € 1.420,00 e non ci sono altre indennità o rimborsi.
    Remo Secci ex lettore di Repubblica almeno finchè ci lavorerà lei

  26. Giancarlo

    Mi perdoni ma il pezzo sembra scritto tutto di pancia. Un concentrato di qualunquismo e superficialità unici. Premesso che io mi sveglio alle 6 e anche prima…non torno sulle tante osservazioni giuste sopra riportate. Il punto che lei non sfiora minimamente ma del quale non si curano neppure i nostri politici è: che ne sarà e chi si occuperà delle cose che fanno le Province? Possiamo anche abolirle ma non possiamo cancellare i servizi e se si segue questo ragionamento si scopre che il risparmio non c’è. Chi curerà la manutenzione ordinaria e straordinaria di una strada che unisce due piccoli comuni? I comuni stessi congiuntamente (mi viene da ridere). L’ANAS o un soggetto analogo. Bene, ma il risparmio dove sarebbe? E potremmo continuare il ragionamento su ogni singolo servizio…ma lei e tutti gli abolizionisti :-) sapete quali sono questi servizi?

  27. volty

    MA GUARDA CHE ROBA!

    Anvedi, anrivano le locuste provinciali. Arriva l’esercito di impiegati finti tonti…
    Ecco che, puntualmente, arriva la armata dei prevenuti che, dal comodo della propria faziosità, scambia una critica alla organizzazione e alla incapacità di cambiare per un attacco al lavoro sudaticcio.

    Ma dov’era tutto sto popolo impiegato nelle province mentre i partiti promettevano di abolire le province? Perché non erano apparsi mentre si argomentava, lì, sui giornali, lì, negli studi tv, sulla riorganizzazione. Perché si scaldano per un articolo così, generico, che prende di mira l’inerzia più che le province in sé?

    Comodo, eh!? Comodo scagliarsi, da isterici, contro un articolo di un editorialista, eh? Sapete che potete dire quello che volete, sapete che non c’è, o quasi, nessuno a rispondervi, nevvero? Beh, andate a vantarvi della vostra produttività in un blog idoneo. Andate sul sito del M5S, andate su Chicago Blog. Ma non lo farete. Non lo farete perché sapete che lì c’è gente con «attributi» di competenze sulle (vostre) competenze. Vi fa troppo comodo sfogarvi qui. … a senso unico…

    Poveri editorialisti, costretti, come dicevo, a scrivere su cose innocue (o quasi),. a decantare le bellezza, a scrivere contro i mulini al vento — pena penne irte, minacciose…

    1. andrea

      MA GUARDA CHE ROBA

      Anvedi tutti questi scribacchini che in numero sempre crescente si lanciano anima e core nella loro personale guerra contro le Province.

      Come le locuste.

      Anvedi tutti questi politici che non hanno niente da dire o proporre, che devono nascondere i veri problemi perchè non sono in grado di risolverli, ma l’abolizione delle Province li mette tutti d’accordo perchè finalmente fanno qualcosa. Un bel DLL Costituzionale di due righe dove si toglie la parola Province da un articolo della Costituzione et voilà, oltre 150 anni di storia cancellati in un batter d’occhio (in teoria, nella pratica si creerà un caos al momento inimmaginabile).

      Peggio delle locuste.

      Passi il populismo e le varie demagogie dei berlusconidi e dei centristi a cui siamo abituati. Ma che pure il PD e Repubblica abbiano scelto di cavalcare il populismo… (qualcuno potrebbe obiettare che in effetti avevo gli occhi foderati di prosciutto e che pure il PD e Repubbica sono da sempre usi cavalcare argomenti populistici, magari in modo più colto ed elegante di quegli altri che usano la clava).

      Per quanto riguarda i grillini, cosa vuole, personalmente il mio interesse nei loro confronti è pari allo 0 (pur seguendo ovviamente quello che fanno, mi sono persino acquistato l’ebook della gualmini sul loro partito per documentarmi meglio), ma come può interessarmi l’ennesimo partito personale, diretto in modo dittatoriale, aldilà dalle apparenze, da un pazzo furioso secondo cui internet l’ha inventata lui, solo lui e i suoi seguaci sono intelligenti mentre gli altri sono tutti dei cretini, la verità è che tali personaggi mi fanno più che altro paura, li vedo un po’ come una setta, dei talebani, e tutte le parole d’ordine come tagliare abolire che hanno loro ecc. ecc. mi mettono sinceramente addosso molta tristezza e sempre paura; l’essere giovani e laureati, non è di per se’ sinonimo di eccellenza, soprattutto quando c’è totale incompetenza a livello di amministrazione di qualsiasi cosa, io ho visto parecchi dei video e dei curriculum di questi deputati e senatori grillini, e accanto a qualche personaggio di un certo rilievo sono parecchi le persone mediocri a cui personalmente non affiderei nemmeno la gestione di un condominio, figuriamoci poi il governo di uno stato. La loro vicenda degli scontrini e le loro ultime vicende di defezioni espulsioni ecc. mi ricorda un po’ la Rivoluzione francese dei tagliatori di teste tipo Robespierre che finiscono ghigliottinati pure loro da altri che pensano di essere più puri. In molti casi si tratta di persone normalissime magari come me, ma io conosco i miei limiti e non mi sogno certo di propormi di governare l’Italia.

      Personalmente poi come dipendente provinciale ormai mi sono fatto una cartina di tornasole per valutare il grado di “cioccapiattismo” di un politico o di un giornalista, quanto cioè uno cerca di trarre facili consensi cavalcando argomenti demagogici o populisti per un qualche tornaconto personale, e questa cartina di tornasole è proprio l’argomento di cosa uno pensa delle Province e della loro abolizione. Per me ormai è uno strumento infallibile.

      Figuriamoci se posso avere simpatia o interesse per un movimento come quello dei grillini che mette addirittura al primo posto del loro programma l’abolizione delle Province, ovviamente nessuno di loro sa assolutamente niente di cosa facciamo o non facciamo. Scrivere sul loro blog? Forse prima o poi arriverò anche a quello, ma sembra piuttosto inutile. Perchè mai poi dovrei iscrivermi al loro blog e dare loro ancora più importanza?

      No, in realtà a me interessava che quelli che pensavo fossero dalla mia parte, quelli che pensavo avessero un approccio problematico alle cose e non demagogico e urlato alle questioni non scendessero a questo livello ignobile. Invece no, Renzi e i renziani vabbè per me sono i più squallidi di tutti nel mondo PD, carrieristi allo stato puro intrisi di slogan vuoti, non per niente anche loro hanno messo l’abolizione delle Province al primo posto dei loro programmi, il mio indicatore di cioccapiattismo non sbaglia, più o meno simili i vari margherita, a partire dallo stesso Letta che sta rimandando tutte le cose, non sta decidendo praticamente su niente, ma l’abolizione delle Province rimane il primo punto o quasi per far vedere che combinano qualcosa; ma purtroppo ho dovuto vedere che sono caduti nel cioccapiattismo persone come Bersani e altri del PD che pensavo immuni dall’approcciare le questioni in modo demagogico e facilone, e che non avessero paura di andare controcorrente per sostenere delle verità.

      Per finire poi a Repubblica, passi per il Corriere dove Rizzo e Stella devono vendere i loro libri sulla casta, ma adesso pure alcune delle maggiori firme di Repubblica, Giannini, Maltese e pure lei siete passati nei ranghi degli abolizionisti, come le locuste, VOI SI’

      Ecco, se me la devo prendere con qualcuno per questo scempio nei nostri confronti è proprio con voi che me la prendo, essendo Repubblica il quotidiano che ho sempre letto e che ora mi sta tanto deludendo. E tutto sommato è con voi che preferisco interloquire per tentare di presentare l’altra faccia della medaglia, che vi rifiutate ostinatamente di voler guardare. Na tanto ormi è una battaglia persa.

      Ormai siamo circondati, il cappio al collo ormai si è strinto, per noi non c’è nessuna speranza, i nostri sono gli ultimi aneliti di vita di persone che sanno che stanno per scomparire e la cui dignità di persone e di lavoratori ormai è stata calpestata ingiustamente e irreparabilmente purtroppo anche da gente come lei.

    2. stefano t.

      Egregio,

      sul blog di Grillo ci ho postato per 4 mesi, alcuni miei post sono risultati tra i più graditi (votati), poi improvvisamente sono stato censurato e i miei post spariti. Mi sono dovuto loggare con altre mail per 3 volte (3). Stessa “punizione”. Ero e sono evidentemente per lo staff della Casaleggio&C. un (testuale) SCHIZZODIMERDA/TROLL. E quindi ci ho rinunciato. L’unico post sfuggito alla censura è il seguente che copio-incollo e reperibile a questa url http://www.beppegrillo.it/2013/03/il_m5s_e_labolizione_delle_province_in_sicilia.html


      Gli enti locali (Province e Comuni) sono normati dal TUEL 267/2000 [http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/00267dl.htm], i Consorzi sono normati invece dal Codice Civile [http://www.altalex.com/index.php?idnot=34794].
      Si tratta di una differenza sostanziale.
      Però vorrei soffermarmi su un dato: le ex province sicule erano 9. Quindi 9 Consigli, 9 Presidenti, 9 Giunte, 9 segretari generali, 27 revisori dei conti, ecc. ecc.
      Diventeranno una 30ina di Consorzi: quindi 30 amministratori, 30 revisori dei conti, 30 direttori generali, 30 uffici del personale, 30 uffici di ragioneria, ecc. ecc.
      Non ci saranno più i politici? Sorry ma se gli amministratori saranno nominati dai Sindaci, chi saranno marziani? Con la differenza che prima erano i siciliani a votarli mentre adesso saranno i politici locali. Non ho trovato sul BURS il testo della legge regionale quindi non so quali compiti e deleghe si vedranno assegnati questi nuovi consorzi ma faccio un esempio: in applicazione del p. di sussidiarietà le strade regionali sono state declassate e date in gestione alle Province, così anche parte della gestione del territorio (frane, argini dei fiumi ecc.)della gestione dei rifiuti ecc.; Questo perchè la gestioni di tali temi deve ricadere in ambiti territoriali più grandi di quello dei singoli comuni ma cmq vicino a loro (e il livello regionale è troppo grande e distante). Infatti se ogni comune avesse dovuto gestirsi i propri rifiuti oggi ci troveremmo di fronte a 8092 discariche o 8092 inceneritori, tanto per fare un esempio. E con 33 consorzi al posto di 9 province vi pare possibile una gestione ottimale del territorio? Perchè non si è pensato a 9 Consorzi che ricalcassero gli ex territori provinciali?
      Finisco dicendo che il vero “mostro” sono le regioni (che non gestiscono servizi, a parte la sanità, ma fanno leggi e programmazione e costano un botto) e specialmente quelle a statuto speciale!

      utente certificato, firenze 23.03.13 02:22|

  28. Lauro

    Sig. Merlo
    leggendo tutte le risposte che ha dato a chi ha voluto commentare il suo articolo
    che io identifico come “encomiabile gesto di sudditanza politica”,
    mi sono reso conto che lei di conoscenza reale delle Provincie ne ha ben poca.
    Inoltre posso dire che cavalcando quello spirito del “populismo” che da anni da più parti viene diffuso nella
    popolazione l’odio per i lavoratori delle pubbliche amministrazioni, non è proprio un modo di agire serie in quanto
    poi con queste realtà (Comuni, Province, Prefetture, Agenzia dell’entrate, Vigili del Fuoco etc voi ci lavorate e i vostri giornali spesso collaborano….
    I lavoratori delle Province come avrà notato hanno una dignità superiore a quella che gli viene
    assegnata dal comune cittadino e che lei parli di esuberi nel tono e con i termini che ha usato mi fa pensare che
    è sempre stato LEI un privilegiato visto cmq lavorando da anni in un giornale vede con simpatia “gli esuberi”.
    La invito a vedere le realtà direttamente sul posto, vada nelle Province a parlare ccon i lavoratori…….
    so che adesso sarebbe difficile ma se ha veramente interesse alla questione, trovi il coraggio, che trova nel rispondere
    a queste nostre “costruttive” critiche e se vuole venga pure anche da noi in Provincia a Massa-Carrara a discure con i lavoratori…..
    Guadagnucci Lauro Delegato RSU CGIL Provincia Massa-Carrara
    Grazie

  29. Filomena Scafroglia

    Io sono per abbolire le provincie. Questo paese è tropo provinciale.

    post scrittum
    se non è d’accordo e se non vuole dirlo qui può anche scrivermi

    1. andrea

      scusi se mipermetto di aiutarla un attimo, sono solidale con lei, anche a me capita spesso purtroppo di scrivere errori e imperfezioni grammaticali, sa, nella fretta, ma certo io scrivo dei poemi, la probabiità di sbagliare è maggiore, ma lei in due righe è riuscita a infilare una bella serie di strafalcioni, ad occhio e croce lei è la seguace-tipo degli abolizionisti delle Province, non me ne voglia

      allora, ripartiamo

      la prima frase dovrebbe essere
      ” io sono per abolire le province” c’era una b in più, mentre provincie con la i secondo alcuni si può dire ma suona male, meglio decisamente province senza la i

      poi in basso
      post scrittum non è proprio bello, alla fine si pronuncia circa così ma si scrive “post scriptum”

      ma comunque sia felice, ormai ci aboliscono, stia tranquilla che tutti i suoi problemi saranno presto risolti!!!!

  30. Fortunato

    Gent.mo con piacere partecipo al suo forum e al …sasso lanciato in piccionaia! Sono un dipendente provinciale con 33 anni di anzianità, una laurea 110 e lode in scienze politiche indirizzo giuridico istituzionale al quale è stata negata ogni forma di possibile carriera. Sarebbe pertanto facile sparare su un sistema clientelare che molti conoscono e contro il quale si scagliano (invano)… mi creda, fatti salvi tutti coloro che coscenziosamente varcano la soglia dell’Istituzione ogni mattina, è difficile sopportare veloci progressioni di carriera generate da nepotismi, amicizie, relazioni clandestine, favori elettorali e Dio sa quant’altro… Spesso mi capita di immaginarmi “fuori dalla finestra” del mio ente e guardare dentro come cittadino qualunque… è DESOLANTE se solo credi che il tempo non debba passare in questo modo ma che le ore pagate dovrebbero essere tutte lavorate con impegno e dedizione (come a tanti lavoratori è richiesto ed ottenuto). Non riesco a tacciarla di qualunquismo, di sparare nel mucchio perchè in fondo, con toni accesi e, credo, volutamente provocatori, Lei vorrebbe una pubblica Amministrazione più dignitosa. Come darle torto!! Cordialmente buon lavoro

    1. andrea

      io sono un dipendente provinciale come lei, fra poco un ex dipendente provinciale (come lei), con meno anni di servizio dei suoi ma ugualmente senza alcuna prospettiva di carriera, praticamente un mulo che riceve ordini da parte di numerose persone che sono sopra di me e che in alcuni casi reputo molto meno intelligenti e capaci di me, ma vabbè, questo capita spesso in tutto il settore pubblico e a volte anche nel privato, c’est la vie

      nonostante la frustrazione, tutto ciò non mi impedisce di vedere bene o male cosa comunque di positivo fanno i nostri enti e ritengo che non sia giusto spararci addosso in questo modo, anche se a volte siamo costretti a subire ingiustizie lavorative personali e vediamo schifezze e orrori

      le storture, le ingiustizie e i problemi sono innumerevoli ma rimane che nella stragrande maggioranza dei casi qui si lavora per dare dei servizi alle persone; coloro che lavorano per i servizi trasversali di utilità organizzativa interna tipo uffici personale, ragionerie, economati forse vedono poco queste cose e per loro la frustrazione può essere anche maggiore, tendendo a concentrare la loro attenzione proprio su questi problemi organizzativi ecc.

      ma quelli che hanno la fortuna di lavorare in prima linea nei nostri servizi di punta, dalle strade alle scuole, dai centri dell’impiego, alla protezione civile, fino all’ambiente, queste persone sanno bene che svolgono servizi non utili, ma utilissimi per i cittadini, stessa cosa per coloro che hanno una visione di insieme dell’operato dell’ente, uffici stampa, urp ecc. tutti questi uffici delle province hanno una più corretta dimensione di ciò che si fa o non si fa

      quindi mi permetta di aggiungere all’amarezza delle sue considerazioni un tocco di orgoglio per il lavoro che comunque le province hanno svolto fino ad ora

      il suo discorso può avere un senso in generale per chi lavora nelle pubbliche amministrazioni (ma nel privato è molto meglio???????), non ha alcun senso, mi scusi, se fosse riferito solo alle province

  31. Rodolfo Bava

    Sarà la “vittoria di Pirro” . Infatti, cosa servirà una vittoria del genere se le perdite di denaro saranno notevolissime? Bisognerebbe, invece, eliminare le diseconomie che abbondano non soltanto a livello provinciale, ma anche a livello regionale e nazionale. Infatti: come si fa a sopprimere le Prefetture, le uniche Istituzioni vicine ai cittadini, dato che rappresentano presidi di democrazia?Ve ne sarà soltanto una per ogni Regione? Ed, in tal caso, quante e quali spese dovranno sobbarcarsi i Comuni, i Sindacati, i cittadini per potersi recare in questa struttura pubblica? Come si fa ad eliminare le Questure, i Comandi dei Carabinieri e della Finanza,presidi necessari per non fare prosperare la mafia e la criminalità?Quanto costeranno le trasferte delle Forze dell’Ordine?Come dovranno fare milioni di persone che, chiudendo i vari uffici,dovranno recarsi in una nuova Sede?Chi risponde?

  32. rossano

    bell’articolo sig.r merlo , specialmente il riferimento alla natura antropologica dell’italiano che nell’approssimazione trova la sua massima espressione. Lei cita 12 miliardi di risparmio dall’abolizione delle province. Se si fosse informato meglio (l’ho fatto io che non faccio il giornalista, non lavoro in provincia ma mi diverto nel poco tempo libero ad andare a caccia di cialtronerie sul web che, a differenza della selvaggina dei boschi tendono ad aumentate, e questo argomento mi appassiona) se si fosse informato, dicevo, saprebbe che 11 miliardi (non 12, ma cosa vuoi che sia un miliardo?, mi ricorda le discussioni al bar sui soldi spesi per il calciomercato) è la spesa per i servizi delle province, non il costo dell’ente, quindi quei servizi qualcuno dovrà farli e quei soldi spenderà. Oppure secondo lei la manutenzione delle scuole, delle strade, dei fiumi e quant’altro dovrà essere abbandonata per risparmiare la cifra da lei citata? l’ex ministro giarda stimò in 500 milioni il vero risparmio (ma ne era talmente convinto da non quantificarlo nemmeno nei conti del decreto salva italia); lei lo sa tutto ciò vero? altra evidenza antropologica dell’italianità consiste nella pretesa che la corte costituzionale avallasse una procedura illegittima (basta guardare la costituzione in merito, gli unici a non capirlo sono stati Monti e chi si ostina a sostenere che la corte costituzionale avrebbe potuto dare un giudizio diverso) solo perchè qualcuno ritiene che fosse utile. Le regole si seguono caro sig.r merlo anche se non ci piacciono (proprio lei che scrive su “La repubblica”; mi sorprende; non sarà mica che le leggi si applicano solo ai nemici), se non ci piacciono si cerca di cambiarle secondo le regole che consentono di farlo, non si pretende che chi tali regole è tenuto a far rispettare le ignori (lei è d’accordo vero?). Qui mi fermo perchè altrimenti potrei scoprire che quei caratteri antropologici tipici dell’italiano provinciale di cui mi pregio di far parte emergono anche dal suo articolo e non sia mai che se ne accorga anche lei. Un’ultima considerazione e se il problema dell’italia non stesse nè nella natura antropologica degli abitanti nè nelle province ma solo nella cialtroneria della sua classe sedicente dirigente (in tutte le sue forme)? sarebbe una scoperta scioccante? come si traduce in termini di perdita di PIL la cialtroneria?

  33. eleonora fittipaldi

    Chi scrive “Anvedi, anrivano le locuste provinciali” ha la presunzione di correggere l’italiano di chi commenta questo articolo senza nemmeno tanto coraggio visto che si cela dietro al nome “generico” di Volty (a me viene da pensare che Volty sia l’autore stesso di questo meraviglioso articolo).
    “Comodo, eh!? Comodo scagliarsi, da isterici, contro un articolo di un editorialista, eh? Sapete che potete dire quello che volete, sapete che non c’è, o quasi, nessuno a rispondervi, nevvero? Beh, andate a vantarvi della vostra produttività in un blog idoneo. Andate sul sito del M5S, andate su Chicago Blog. Ma non lo farete. Non lo farete perché sapete che lì c’è gente con «attributi» di competenze sulle (vostre) competenze. Vi fa troppo comodo sfogarvi qui. … a senso unico…”
    Dei post che ho letto, solo quelli firmati Volty sono isterici, incompetenti ed anche un po’ vittimistici. Che tristezza, per favore mi corregga l’italiano, grazie

  34. volty

    Rodolfo Bava 5 luglio 2013 at 12:13

    Sarà la “vittoria di Pirro” . Infatti, cosa servirà una vittoria del genere se le perdite di denaro saranno notevolissime?

    Se…!
    Spesso ci sono costi iniziali nelle ristrutturazione, nella ottimizzazione. Se l’industria

    Bisognerebbe, invece, eliminare le diseconomie che abbondano non

    Perché quel «invece»?

    Infatti: come si fa a sopprimere le Prefetture, le uniche Istituzioni vicine ai cittadini, dato che rappresentano presidi di democrazia?
    ….
    Come si fa ad eliminare le Questure, i Comandi dei Carabinieri e della Finanza,presidi necessari per non fare prosperare la mafia e la criminalità?

    Che fa? Chiama a raduno la resistenza? La nazionale dei prefetturini, questurini …? :)
    ===============================================

    rossano 5 luglio 2013 at 12:27
    saprebbe che 11 miliardi (non 12, ma cosa vuoi che sia un miliardo?, mi ricorda le discussioni al bar sui soldi spesi per il calciomercato)

    E a me il suo ricorda sempre la saccenteria dei pedanti, degli stessi bar.

    è la spesa per i servizi delle province, non il costo dell’ente, quindi quei servizi qualcuno dovrà farli e quei soldi spenderà.

    Con la abolizione delle province si passa, anche, alla razionalizzazione di quei servizi.

    l’ex ministro giarda stimò in 500 milioni il vero risparmio

    Iniziale, tanto per cominciare…

    Le regole si seguono caro sig.r merlo anche se non ci piacciono

    Come quelle sulla prorogatio terrae di rette quattro?
    =================================================

    Le finanze sono disastrate dalla moltitudine di sprechi, inutile appellarsi a «ma cosa vuoi risparmiare con le province …!», goccia dopo goccia si riempie il mare, ma, sempre, goccia dopo goccia, il mare anche lo si svuota.

    Cadono le province, cadono i privilegi, cadono le teste … che finalmente capiranno che è più produttivo attaccare i privilegi e gli sprechi degli altri (non genericamente bensì circostanziando) e che a nulla serve nascondersi dietro «i servizi erogati…».

  35. volty

    eleonora fittipaldi 5 luglio 2013 at 13:19
    a me viene da pensare che Volty sia l’autore stesso di questo meraviglioso articolo

    Onoratissimo sono, gentilissima signor(in)a. :)

    Dei post che ho letto, solo quelli firmati Volty sono isterici, incompetenti ed anche un po’ vittimistici. Che tristezza, per favore mi corregga l’italiano, grazie

    Una argomentazione che fa da scudo, decorato in stile greve greco, del «qui tutto bene, tutti lavoriamo bene, tutti spendiamo bene, quel che non va bene dipende solo dai politici, dalla finanza, dalle banche, dalla austerity…»

    Peccato che la Germania spende 8 % mentre l’Italia 12 % (burocrazia), peccato che in Germania ciascuno comincia ad aggiustare partendo da sé (grossomodo, gli stereotipi aiutano la sintesi e risparmiano molte parole) mentre in Italia tutti vorrebbero cominciare a partire dagli «altri».

  36. Emanuele Marcelli

    A leggere certe affermazioni mi cadono le braccia.
    Mai finora si era arrivati a cotanto livore.
    C’è modo e modo di apostrofare le persone.
    Da straccione quale sono, che dire, per quel che mi concerne non spenderò mai più neppure un centesimo per La Repubblica, perlomeno finchè la S.V. collaborerà con tale testata.
    Cordiali saluti e buon lavoro.

  37. rossano

    dato atto al sig.r Volty di essere uno dei pochi che ha il coraggio di ribattere, vediamo nel merito:
    l’iniziale maiuscola (se è questo il senso) è noto che vada messa nei cognomi (non penserà per caso che non lo sappia?, dia un’occhiata alla sintassi che uso e vedrà che qualcosa ho imparato, magari scrivendo qualcosa sfugge, non ci aveva pensato?), peccato che il suo commento dimostri ancora una volta che ci sono persone che guardano il dito ma non la luna, il problema si sposta dal numero (500 milioni) all’iniziale di Giarda (va bene così?) perchè a questo non si sa cosa controbattere;
    passando alla saccenteria per i dodici miliardi: non si tratta di saccenteria ma di accuratezza; oppure vuol farmi credere che l’autore ha il diritto di dare i numeri a caso e io non ho quello di farglielo notare?; oppure (peggio ancora) vuol farmi credere che un miliardo sia un bruscolino?; si potrebbe aggiungere che se questa discussione ha il valore di una conversazione al bar, sarebbe il caso di farla lì e non su dei quotidiani e per argomenti importanti. Ultima considerazione al riguardo: il mio tono è adeguato a quello dell’articolo nè più nè meno; oppure volete farmi credere che l’autore ha il diritto di usarlo e io povero esponente del popolo bue no?;
    le regole (ammesso che sia riuscito a capire il senso della sua frase): ma come proprio voi che dite che chi sostiene le province non deve dire: ma le regioni no? perchè da qualche parte si deve cominciare, mi dite ma la prorogatio ecc. ecc.? da qualche parte si deve cominciare cari signori a seguire le regole: cominciate voi visto che siete così attenti ad esse.
    Infine la più appetitosa: “con l’abolizione delle province si passa alla razionalizzazione dei servizi”. Questa starebbe bene in bocca (o sulla tastiera) di Grillo (maiuscolo) perchè è molto comica. Servizi gestiti dalle regioni (minuscole) razionali? come la nutella di civati, le feste di fiorito, la ASL toscana con più buchi dell’emmental svizzero, le formigonate varie, le tinture e le bambole campane? ma mi faccia il piacere direbbe il grande TOTO’ (questo tutto maiuscolo perchè lo merita al contrario di altri). E’ in grado di quantificarli con dei numeri accurati (non casuali) oppure è un atto di fede tipo: entreremo nell’euro e nei fiumi scorrerà il miele? si è visto..
    Poi il commento; vediamo: se io ho un piede in cancrena non comincio a tagliarmi la falange del mignolo della sinistra perchè un giorno o l’altro cadrà anche il piede (si spera)..taglio quello..come avrà notato i costi sono in altri posti, perchè non volete tagliare quelli per primi? cominiciamo dalle regioni e dai parlamentari, poi le province verranno di conseguenza..misteri (o forse no) della cialtropolitica italica

  38. rossano

    mi viene il sospetto che quell'”iniziale” del sig. volty stesse per “risparmio iniziale” (ora ha più senso) chiedo scusa e aggiungo
    quello che giarda ha stimato è il reale risparmio, quantificabile con dei numeri, il resto è anche questo una pia illusione e non si abolisce un ente per pia illusione. Adesso le faccio io un esempio io: 315 senatori al costo medio di 10.000 euro al mese 3150000 moltiplicati per 12 mesi 37,8 milioni di euro annui. non sono certo bruscolini ma se qualcuno propone di abolire il senato la risposta è: la democrazia ha un costo. Altro esempio: regione toscana: 53 consiglieri, volgiamo dargli 5000 euro ciascuno poverini? 5000×53=265000 euro per 12 mesi 3.180.000 euro; le regioni sono 20 veda lei…ovviamente non sono contati i costi di tinture, nutelle, bagni senza slip, feste e consulenze…ma si sa la democrazia ha un costo..e la cialtroneria?

  39. Giuseppe

    Purtroppo la cosiddetta èlite culturale della sinistra da il peggio di sé nei momenti difficili del nostro paese. Accecata dalla solita nefasta ideologia relativistica, essa non riesce a comprendere la realtà che la circonda e la sua diversità come altro da sé. La storia è piena di mostruosità fatte in nome di un credo politico che ammette come unica verità il proprio pensiero, la personale percezione della quotidianità. Purtroppo è sempre la solita presunzione che alla prova dei fatti si liquefa come neve al sole perché è un modo di pensare ed intendere il mondo lontano anni luce dai problemi quotidiani della gente.
    Scrive un elettore di sinistra che si rende conto come tutto questo si sta acuendo al punto che ha deciso di non volerne più far parte; leggo di gente che scrive su quotidiani che sopravvivono (solo? sopratutto?) grazie a finanziamenti statali (soldi nostri, soldi miei, soldi degli “uscieri straccioni provinciali”) dal cui lessico sono scomparsi termini quali solidarietà, lavoro, diritti e rispetto dei lavoratori. C’è sempre un obbiettivo da annientare, distruggere, umiliare senza pietà; prima i cosiddetti “fascisti”, il popolo delle partite IVA, poi Berlusconi … adesso i dipendenti pubblici in particolare quelli provinciali. Quanta acredine e violenza nelle sue parole signor Merlo….che tristezza!
    Giuseppe

    1. rossano

      secondo me Lei sig. Giuseppe dà troppa importanza a questi signori. Innanzitutto definendoli elite della sinistra: se questa che scrive qui è l’elite, significherebbe che il resto è peggiore e a questo non voglio crederci (lei dimostra il contrario). Inoltre lei dà loro troppa importanza facendo dei riferimenti a mostruosità storiche: io penso tutto il male possibile di quei personaggi ma almeno avevano una statura (sia pure criminale) questi sono dei piccoli radical-chic che esistono solo se hanno la possibilità di attaccare qualcuno o qualcosa, a prescindere dalla logica di ciò che argomentano (infatti resta tutto vago). Il problema è che loro rappresentano ciò che prevale in Italia nelle sedicenti classi dirigenti (in realtà non sanno dirigere neanche il triciclo): la cialtroneria

  40. Giuseppe

    Populismo puro
    (della serie: e’ giunto il momento di buttare l’acqua sporca con il bambinello dentro).
    – Dati tratti da internet
    Contributi dello Stato all’editoria anno 2010:
    La Repubblica 16.186.244,00 euro
    ……
    Negli ultimi cinque anni lo Stato ha erogato 820 milioni di euro per mantenere in vita testate giornalistiche …UNO SCANDALO !!!!
    Domande:
    Lei signor Merlo si sente un pò “mantenuto” ?!
    Si sente parte “di una categoria inutile che prende stipendi inventati (ma con soldi pubblici reali) del nascondimento della disoccupazione (poveri giornalisti precari) e delle clientele (…e poteri) , la piccola patria (grande, oserei dire) degli uscieri, il centro di spesa del keynesismo straccione ….”?!

    Mai stato così d’accordo con Grillo: VIA I SOLDI PUBBLICI DAI GIORNALI !!! (In Grecia non esistono)
    E’ giusto a questo punto soffrire un pò tutti, spero tanto che capiti anche a lei così forse capirà meglio come si vive in Grecia (visto che la cita sempre come esempio di sacrifici utili).
    La mia ironia è pari alla sua ?
    Giuseppe

  41. rossano

    opss! questi numeri sono illuminanti e danno una spiegazione al perchè tutti i giornalisti si impegnino in questa campagna abolizionista senza distinzione di colore (corriere della sera: Rizzo; il giorno:Mazzuca; Feltri, Belpietro, il sig. merlo e compagnia cantante) ci sono di mezzo i soldi pubblici altro che efficienza, moralità, caste e castine….si tratta di soldi..e in periodi di vacche magre ci si sbrana per quel che resta dell’osso…questo almeno li solleva dal mio sospetto di essere poco svegli…sono svegli eccome

  42. Liz

    Lavoro da decenni in una Provincia, dopo aver lavorato più di un decennio nel privato. Contratto a tempo inderteminato (in ruolo come si diceva un tempo) con doppio pubblico concorso esterno. Non ho mai messo in discussione la serietà e l’impegno mio e di tanti colleghi. Non tutti certo, ma anche nel privato è così, unica differenza che lì si è più efficaci a intervenire sui furbetti, se mai se ne sono assunti, anche senza ricorrere all’arma del precariato o del licenziamento. Non ho colto, a dire il vero, ne “La Polemica” di Merlo un attacco a me come dipendente di un Ente che, sinceramente, anch’io considero superato con la messa a regime delle Regioni che, ai tempi della stesura primigenia del Titolo V della Costituzione erano ben lontane dall’esserlo. Questa è e sarà sempre la mia visione degli intenti dei Padri costituenti. Quindi credo che il Titolo V andrebbe ancora modificato per rendere meno faragginosi e dispersivi e quindi più efficaci i 1000 rivoli in cui si disperde l’efficacia amministrativa che così frastagliata sembra davvero che celi tanti Vassalli, Valvassori e Valvassini con i loro piccoli o grandi feudi.
    Nella vis polemica di Merlo leggo la mia polemica consapevolezza che se è vero che “cane non mangia cane” è altrettanto vero che, nei fatti, fin’ora “politico non ha mai mangiato politico”soprattutto in Italia. Non ce l’ha con gli usceri, Merlo. Ne con i tanti e qualificati tecnici al servizio delle varie amm.ni prov.li. Nè difendo i giornalisti o lui tout-court. Pur essendo un’aficionada de “La Repubblica” so bene che un po’ tutti, chi più chi meno, cavalcano la tigre… è il loro mestiere, tutto qui. Ma un po’ la cavalchiamo tutti, no? Credo però che, tolta la graffiante patina polemica, quello che scrive, in fondo sia… la verità!

  43. rossano

    le regioni sono entità artificali che non hanno alcun legame con il territorio; fino ad adesso la distanza dal capoluogo regionale era mediata dalla provincia, adesso ci troveremo in mano ai vari politici regionali che sono uguali (se non peggiori perchè meno capaci ancora) di quelli che si trovano a roma e di tutto questo faranno le spese i territori marginali; ma cosa importa ai vari merlo, mazzuca, rizzo; loro vivono a milano, roma ecc. e certi problemi non li toccano. E’ un po’ (fatte le debite proporzioni a scanso di equivoci) come quando si lancia una bomba da una aereo: ci si concentra sul pulsante da premere, non sugli effetti a terra. Tutto il sistema funziona così ormai: non tornano i conti? si ammazza l’economia senza pensare che questo crea disoccupazione e miseria perchè ciò che conta è quel numerino dato dal deficit/pil; ci stanno antipatiche le province? si eliminano senza pensare alle ripercussioni sui territori…questa è, bene che vada, cialtroneria, se invece volessi pensare male qualcosa di più

  44. volty

    rossano 5 luglio 2013 at 14:20

    l’iniziale maiuscola (se è questo il senso) è noto che vada messa nei cognomi (non penserà per caso che non lo sappia?

    <volty>

    <rossano> l’ex ministro giarda stimò in 500 milioni il vero risparmio

    Iniziale, tanto per cominciare…

    L’«iniziale» si riferisce al risparmio, non sono un pedantone, non mi metto a richiamare e ricamare sulle briciole.

    oppure vuol farmi credere che l’autore ha il diritto di dare i numeri a caso e io non ho quello di farglielo notare?;

    È proprio quello che intendo far capire: questo non è un blog di ragionieri, qui si postano e commentano gli editoriali e gli articoli pubblicati dal bm su Repubblica.

    oppure (peggio ancora) vuol farmi credere che un miliardo sia un bruscolino?

    Idem, qui non si pubblicano gli articoli della Gazzetta Ufficiale e/o i conti precisi, qui si pubblicano le opinioni di Francesco Merlo (che, ripeto, non è un ragioniere (dello stato)).

    Ultima considerazione al riguardo: il mio tono è adeguato a quello dell’articolo nè più nè meno; oppure volete farmi credere che l’autore ha il diritto di usarlo e io povero esponente del popolo bue no?;

    Nel mondo ci sono editorialisti, giornalisti, redattori e lettori, grossomodo.. Qualcuno scrive e qualcuno legge e commenta e, si spera, lo faccia in modo civile, rispettando le opinioni altrui, sforzandosi di scindere i fatti dalle opinioni.

    …. ma le regioni no? perchè da qualche parte si deve cominciare, mi dite ma la prorogatio ecc. ecc.?

    E voi, la parte sana, laboriosa e produttiva, fate in modo che ciò accada, contemporaneamente.

    “con l’abolizione delle province si passa alla razionalizzazione dei servizi”.
    Questa starebbe bene in bocca (o sulla tastiera) di Grillo (maiuscolo) perchè è molto comica.

    Io non la trovo comica, per nulla. A Mira, un comune vicino a Ve, al sindaco pentastellato servono certe carte e, avendo tempo, va di persona agli sportelli, vede una coda ed uno solo sportello attivo, viene il suo turno, chiede alla impiegata, che non lo riconosce, perché è aperto un solo sportello, al che la zelante gli risponde che non è affar suo ecc, ….. dopodiché il sindaco fa la denuncia di coloro che si sono allontanati dal posto del lavoro, per cui segue una procedura disciplinare ecc ecc. … Magari ci fosse sindaci così!
    Il M5S è l’unica forza politica che ha la forza e la volontà di non guardare in faccia a nessuno.

    l’altro cadrà anche il piede (si spera)..taglio quello..come avrà notato i costi sono in altri posti,

    Io sono convinto che cadranno, come un domino, una volta tagliato il primo….
    ============================================

    Giuseppe 5 luglio 2013 at 16:18

    adesso i dipendenti pubblici in particolare quelli provinciali.

    La Grecia incombe. Se la produzione si fermava alla sua solidarietà assistita del prossimo non avremmo avuto neanche la rivoluzione industriale (e qui non arrivo neanche a toccare la «creazione distrutrice…»)
    ============================================

    Giuseppe 5 luglio 2013 at 17:42
    Contributi dello Stato all’editoria anno 2010:
    La Repubblica 16.186.244,00 euro

    Si, vabbeh, passi pure alle sovvenzioni della pesca e … buona fortuna!
    =============================================

    Liz 5 luglio 2013 at 18:14

    Stavo per scrivere una cosa simile. Ma lei mi ha risparmiato la fatica. Grazie.
    Aggiungo di mio: hanno letto l’articolo battendo con la lingua su un dente avvelenato.
    L’articolo è equilibrato e si scaglia contro l’immobilismo del sistema, prendendo a pretesto il tira-molla con le province.

  45. andrea

    “Vedo che qualcuno in mala fede risponde agli interventi di volty come se fossero miei”

    Se si riferisce a me ho equivocato, me ne scuso, ma inizialmente pensavo proprio che fosse lei, e non me ne sono accorto, poi ho pensato fosse un suo altro alter ego, d’altra parte e’ inusuale che in un blog di una persona con nome e cognome intervenga un terzo a rispondere come che i vari post fossero indirizzati a lui

    a me di interloquire col teppista filogrillino-buffone chiamato volty (l’ho capito solo alla fine) non mi interessa neanche un po’

    io pensavo di interloquire con lei che ha lasciato che questo personaggio scorazzasse ambiguamente nel suo blog spacciandosi per lei

    e non sono l’unico ad avere equivocato, altro che MALAFEDE

    forse la malafede sara’ sua, piuttosto

  46. rossano

    una risposta (anzi due) semplice al sig. volty,
    lui dice: “questo non è un blog di ragionieri, qui si postano e commentano gli editoriali e gli articoli pubblicati dal bm su Repubblica” e dice anche “È proprio quello che intendo far capire: questo non è un blog di ragionieri, qui si postano e commentano gli editoriali e gli articoli pubblicati dal bm su Repubblica.”. Quindi questo significa che quel quotidiano ha impostato una campagna per l’abolizione di un ente sul nulla e un governo di cialtroni gli sta dando retta. Ma per favore, almeno il buon Mazzuca messo davanti alla realtà dei numeri ha avuto il buon gusto di arrendersi e ammettere che “va beh ma bisogna pur cominciare”. Sono d’accordo cominciamo a bonificare le regioni eliminandole dalla faccia della terra, perchè non si fa?.Voi neanche vi rendete conto di cosa significhi per un territorio che non risulta centrale per lo stato o la regione subire i dictat di quest’ultima. Vuole un esempio confacente a voi che passate le vacanze nella piccola atene? la maremma verrà scempiata da un’autostrada costiera voluta dalla regione toscana, la provincia si è opposta insieme con i comuni; alla regione non interessa nulla e distruggerà il territorio. Due comuni litigano tra loro per il tracciato, ognuno vuole penalizzare l’altro. Questo è solo un esempio di quello che succederà in assenza di un interlocutore territoriale complessivo; ma a voi cosa importa?. Al buon merlo cosa importa? lui scrive senza conoscere i dati, per principi astratti,ma i principi astratti poi si trasferiscono sulle persone.
    La seconda riguarda il sindaco a 5 stelle. Posso dirle che da oggi il movimento a 5 stelle avrà un voto in più; quello che mi tratteneva era proprio questa questione delle province che io reputo un danno totale; vista la cialtroneria di questi signori che governano adesso (e la malafede) preferisco votare per dei cialtroni apparentemente onesti. Però l’esempio che lei porta può essere a vantaggio di quello che io sostengo; basterebbe che a governare le province ci fosse gente così (come il sindaco da lei citato), non è necessario abolire l’ente. Sul loro blog (che nessuno di coloro che conta legge) ho scritto molte volte di non insistere per abolire le province ma di candidarsi per farle funzionare. Ma è così difficile capirlo? il sistema deve essere fatto funzionare. Mi passi l’esempio non proprio elegante: ha mai visto qualcuno che si taglia gli attributi per qualche disfunzione? di solito compra il viagra o va dall’andrologo; questi cialtroni che ci governano per slogan stanno facendo esattamente il contrario.
    Perchè non provare a cambiare punto di vista: non abolire l’ente (siamo ancora in tempo) ma renderlo funzionante in un quadro complessivo di riforma?. Letta seguirebbe scodinzolando mi creda.
    Un’ultima chiosa. Mi creda io l’articolo l’ho letto bene e attentamente. Però, anche ammettendo che il contesto fosse quello che lei dice, l’autore accosta a quell’immobilismo la parola province, perchè non regioni? (visto quello che sta succedendo), cosa vuole che pensi il lettore (o il Letta)? il primo che le province sono l’origine di tutti i mali, il secondo che si recuperano voti abolendole. Io posso essere anche d’accordo che il sistema non funziona, ma il pesce (ogni riferimento al soprannome che grillo ha dato a letta è voluto) puzza dalla testa, mai dalla coda
    p.s. chiedo scusa, ero partito con una risposta e mi sono dilungato

  47. rossano

    un’ultimo commento che mi è rimasto nella tastiera:
    scindere i fatti dalle opinioni? benissimo è quello che io predico dall’inizio di questa storia. Il problema è che ciò contraddice quello che lei dice prima: per avere delle opinioni sul funzionamento di un ente bisogna conoscerne i costi e i vantaggi, quindi, come vede i numeri, altrimenti sono atti di fede. E la cieca fede ha portato all’inquisizione (sempre facendo le debite proporzioni, ma il metodo è quello).

  48. volty

    andrea 6 luglio 2013 at 07:00
    Se si riferisce a me ho equivocato, me ne scuso, ma inizialmente pensavo proprio che fosse lei, e non me ne sono accorto, poi ho pensato fosse un suo altro alter ego,

    Quindi ha poca esperienza in fatto di blog –
    (c’era l’intervento di Merlo – al primo commento,, e poi c’erano i miei)

    d’altra parte e’ inusuale che in un blog di una persona con nome e cognome intervenga un terzo a rispondere come che i vari post fossero indirizzati a lui

    E riecco la poca esperienza: in un blog ci si confronta, sia con il post iniziale (quindi col quel che si sostiene – al netto degli interventi dell’autore – che può anche non rispondere) sia con gli altri commentatori.

    a me di interloquire col teppista filogrillino-buffone chiamato volty (l’ho capito solo alla fine) non mi interessa neanche un po’

    Che cosa sta cercando di ottenere con questa? Di intimidirmi offendendo? In modo che lei possa dire tutto quello che le pare, «indisturbato»?

    io pensavo di interloquire con lei che ha lasciato che questo personaggio scorazzasse ambiguamente nel suo blog spacciandosi per lei

    Si interloquisce argomentando, con chi porta argomenti a supporto delle rispettive tesi. Il resto, l’etichettare intimidatorio è indice di malafede.
    Ambigua sarà la sua capacità di comprensione, io risposi, precisando («Si, ma io sono volty, Volty De Qua, lei mi ha scambiato per il grillocida. :) »:) appena vidi che lei (mi) confuse.

    Ripeto: trovo incivili queste sue offese nei miei confronti, questi suoi tentativi di intimidirmi.
    E non riesco, per quanto mi sforzi, ad immaginare un corretto dipendente provinciale dietro uno che offende onde sottrarsi allo scambio civile di argomenti.

    Non posso dire la mia?
    Che cosa spera di ottenere sbraitando, in questo modo, contro l’autore (e/o altri)?
    Lei pensa che il cammino delle riforme, che sono giudicate (a ragione o a torto) da chi di dovere improrogabili, sia condizionato da questo articolo?
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    rossano 6 luglio 2013 at 09:48

    Rispondo magari più tardi — sempre se ci fa piacere.

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    1. rossano

      se è una domanda rivolta a me: certo che mi fa piacere (si partecipa a questi blog anche per uno scambio di opinioni tra punti di vista diversi, altrimenti parteciperei a otto e mezzo dove tutti se la cantano in coro)
      se invece è un’affermazione del tipo: risponderò se mi farà piacere… prendo atto

  49. Giuseppe

    Vorrei rispondere ad Andrea (credo giornalista o giù di li) e poi chiudo con sto blog, anche perché a queste forme di cosiddetta democrazia partecipata non ci credo e mi sembrano un’autentica pagliacciata , visto anche il tono delle risposte da parte dell’autore. Il signor Merlo non l’avrebbe calcolato nessuno se nel suo articolo non avesse offeso delle persone, io leggo Repubblica da tantissimo tempo e della sua presenza non me ne sono accorto per niente. Sull’abolizione delle province da due anni a questa parte stanno scrivendo fiumi di articoli o presunti tali , e’ un argomento su cui tutti vogliono crearsi una fetta di fortuna perche’ piace alla gente (meno male non a tutti) sapere che qualcuno stara’ peggio di loro . Oggi in Italia vige il motto mors tua mita mea (purtroppo) . L’offesa e l’acredine verso i dipendenti delle province e’ riportata in modo palese nell’articolo, ma non mi meraviglio considerato il particolare momento storico ed il livello di certa stampa boccheggiante , prive di idee originali e finanziata con soldi pubblici. Caro Andrea, la lingua non batte sul dente che duole perché credo che i dipendenti provinciali hanno perso pure quello. Amici che scrivete su questo blog, fermatevi non date importanza a Merlo più di quanto si meriti. Ha provocato offendendo perché altrimenti nessuno avrebbe letto i suoi articoli. Leggete i commenti su internet e vedrete le opinioni che tutti hanno espresso sul suo intervento. Se abolire le Province serve al futuro del paese (non ci credo, serve ben altro) mettetevi l’anima in pace tanto purtroppo lamentarsi non vale a niente. Se ci saranno ingegneri, architetti, geologi, avvocati ecc. (non solo uscieri caro Merlo) eventualmente disoccupati almeno loro hanno una professione su cui contare. Il problema sarà tra non molto dei vari Merlo e della sua categoria che vivono di parole ( cioè di niente) di opinioni (le loro) di cui questo mondo e la sua economia può benissimo farne a meno. Credo che nel 2014 quando non ci saranno più le odiate Province e quando le testate giornalistiche non verranno più alimentate dai nostri soldi, Merlo avrà ben altro a cui pensare e forse cercherà dall’opinione pubblica quella solidarietà che in questo momento (da vero giacobino) lui non si sente di esprimere verso le odiate categorie di privilegiati (a 1300 euro mensile ) in nome di nome di un’economia che presto stritolerà anche le sue speranze e alimenterà le paure più deleterie. BASTA NON DATEGLI PIÙ soddisfazione non ne vale la pena!!!!

    1. andrea

      concordo al 100%,

      al signor volty e agli incompetenti buffoni e cialtroni come lui qualcosina pero’ gli va detto, giusto per ricordargli quello che sono, e per far loro capire che non sono dotati di cerebro solo loro, per quanto colti intelligenti e divertenti possano essere

      il signo merlo unica cosa positiva ha pubblicato tutto quello che abbiamo scritto qui, questo blog sara’ anche letto da nessuno o quasi ma almeno questo bisogna dargliene atto, non sono stato censurato e sono consapevole di essere stato pesantino in alcuni interventi, giuro, inizialmente non mi ero accorto e pensavo proprio di interloquire con merlo e ho pensato che volty fosse un suo alter ego, perche’ rispondeva frase per frase come farebbe solo il titolare del blog

      saluti

  50. rossano

    caro sig. Giuseppe, a parte il divertimento nel dimostrare il grado di cialtronaggine di questi signori, tutti (Mazzuca è più educato ma con i numeri supera merlo in appossimazione di almeno due ordini di grandezza) è opportuno invece che non la passino liscia. Probabilmente con le province l’avranno vinta perchè hanno cominciato presto e sono stati assecondati da una classe politica che vive di slogan e crede che il consenso si formi su twitter (e questo è colpa anche di chi delle province doveva occuparsi..io le difendo per reazione ai cialtroni ma non ci lavoro quindi avrò solo un danno indotto dalla loro abolizione) ma potrebbe venire il giorno che questi signori (con la scusa del bene del paese che invece è solo il loro di avere visibilità) lederanno i miei interessi; quindi è bene cominciare da subito a far capire chi sono; gente che si sceglie un argomento e ci picchia sopra solo per vendere copie dei giornali. Pochi giorni fa ho rivisto un vecchio film western: ad un tratto c’era una scena in una redazione di un giornale e il redattore capo (si dice cosi?) diceva più o meno così ai suoi:” ormai tutti i nostri concorrenti dicono che gli indiani sono brutti, cattivi e feroci, da oggi diciamo che sono brava gente, così vendiamo più copie”…questi erano e sono i giornalisti; la verità è un optional, tanto il popolo bue beve tutto e i politici seguono a ruota e quindi è bene cercare di mettere in chiaro con chi abbiamo a che fare, se non altro per la soddisfazione di vedere gente come mazzuca arrancare tra i numeri (non è il suo campo) che, finchè li danno loro, sono assoluti, quando li diamo noi (precisi invece), bene che vada sono stime “miliardo più miliardo meno” ma che vuoi che sia è il principio che conta (sempre il loro ovviamente)…quindi io continuerò a seguire il sig. merlo che ho scoperto da poco e che sembra promettere grandi soddisfazioni

  51. andrea

    caro signor volty io non la voglio intimidire ma purtroppo mi costringe a ripetermi

    Lei ignorava cosa fanno le Province

    Non le interessa guardare i conti dello stato e dove stanno i veri sprechi, le Province valgono poco piu’ dell’1% e con questo 1% mantengono l’80% delle strade italiane (ce l’ha il concetto di 80% o glielo devo spiegare?), tutti gli edifici di scuola superiore, oltre 5000, i centri per l’impiego e hanno importanti funzioni in materia di protezione civile, ambiente, trasporto locale, programmazione del territorio, ecc.

    Se ne frega del fatto che corrispondenti delle Province, enti intermedi tra comuni e regioni, esistono in tutta Europa e che nessuno si sogna di abolirli, anzi in alcuni casi come la germania alle province vengono delegate sempre piu’ funzioni perche’ secondo la loro esperienza le cose vengono gestite in modo piu’ efficiente ed economico verso il basso

    una persona normale, con un normale QI, dopo avere letto anche solo queste 3 questioni BASILARI si farebbe venire qualche dubbio e andrebbe ad approfondire l’argomento per evitare di fare brutte figure

    ma lei no, lei si lancia in strampalate ipotesi di riforme come quella di eliminare le province senza guardare l’insieme di tutte le amministrazioni locali, senza avere la benche’ minima competenza gestionale di nessun tipo, nel perfetto stile grillino che fa diventare deputati e senatori persone perlopiu’ mediocri che non hanno nessuna esperienza nemmeno da consigliere di circoscrizione comunale, figuriamoci consigliere provinciale, regionale, assessori ecc.

    non solo, lei sostiene pure che la competenza non e’ poi cosi’ importante

    ma lei si farebbe portare da un tassista di 10 anni che non ha la patente? volerebbe su un aereo dove il pilota lo fa la hostess? si farebbe operare al cuore da un infermiere?

    No? E allora perche’ la riforma delle autonomie locali deve essere lasciata fare al primo incompetente che passa?

    io ci lavoro in una Provincia da 20 anni, so che cosa facciamo e che cosa non facciamo, ho un’idea di cosa fanno i comuni e di cosa fanno le regioni, perche’ abbiamo rapporti continui con loro, e se scrivo qui e’ perche’ voglio difendere il mio posto di lavoro, perche’ con questa riforma chissa’ potrei anche perderlo, voglio difendere la mia dignita’ di lavoratore, stanco di subire ingiuste delegittimazioni da parte di incompetenti come lei

    lei invece a che titolo scrive qui? perche’ non vuole che l’Italia finisca come la grecia? Ma mi faccia il piacere, come la Grecia ci si finisce seguendo balordi come lei che vogliono mettere becco su tutto anche sono totalmente e manifestamente incompetenti

    ecco io non la voglio intimidire ma non potra’ certo evitare che dica quello che penso di lei, lo ripeto, ovvero che e’ un incompetente buffone, visto che fa delle bellissime battute e scrive in un ottimo italiano, ma sempre un cialtrone rimane

    stia tranquillo, se lei si presenta nella mia provincia quando lavoro la tratto benissimo e con la massima cortesia, esattamente come faccio con tutti, qui, su questo blog, se permette, dopo avere avuto un interscambio prolungato di opinioni, le dico esattamente quello che penso di lei, ripeto ancora una volta ma con modalita’ leggermente diverse, ovvero che e’ un coltissimo e divertentissimo CIALTRONE

    mi scuso ancora se avevo equivocato, inizialmente pensavo proprio di interloquire col signor merlo, errore mio

  52. rossano

    se fosse solo il sig. Volty ad avere questa visione non sarebbe niente, lui non è tenuto ad analizzare i problemi in tutte le loro sfaccettature, inoltre non decide e non fa danni. Il problema è che lo stesso approccio ce l’hanno i signori al governo e i vari “opinionisti” sparsi ovunque. Oggi l’ineffabile letta scrive su twitter (un capo del governo che rende conto su twitter, più tardi cerco la sig.ra merkel e vediamo se c’è), scrive dicevo: “Chigi.Ora riunione di urgenza con Bonino su #Egitto.” pensare che ieri hanno fatto una cdm d’urgenza sulle province e solo oggi quello sull’egitto; sono più pericolosi quegli enti dei fatti in egitto….oppure vorranno abolire l’egitto?… ma se in egitto ci andassero in vacanza e ci lasciassero in pace?

  53. volty

    rossano 6 luglio 2013 at 09:48

    { … ragionieri … } Quindi questo significa che quel quotidiano ha impostato una campagna per l’abolizione di un ente sul nulla e un governo di cialtroni gli sta dando retta.

    Prima di tutto io non vedo alcuna campagna. Come secondo penso che non ci portino da nessuna parte queste accuse gratuite. Terzo, dico che questa sua rasente di qualunquismo (nel più ampio significato) unito al populismo, visto che sono i giornali a seguire, casomai, gli interessi dello stato (rappresentati dai vari poteri dello stato, codificati o meno – governo, quirinale, ragionerie, confindustria, sindacati – checché ne recitino, banche ecc ecc ecc), nonché visto che chiunque, dritto o storto che sia (o, p.e., farmacista, avvocato o tassista che sia), può nascondersi dietro accuse di «campagne» e «cialtroni».

    { … scontro provincia vs regione …. } Voi neanche vi rendete conto di cosa significhi per un territorio che non risulta centrale per lo stato o la regione subire i dictat di quest’ultima

    Questo non fa testo poiché, in Italia in particolare, c’è sempre qualcuno che si scontra con qualcun altro … :) comune vs la propria periferia, periferia vs periferia, numeri civici della stessa strada vs provinca ecc ecc ecc.

    Però l’esempio che lei porta può essere a vantaggio di quello che io sostengo; basterebbe che a governare le province ci fosse gente così (come il sindaco da lei citato), non è necessario abolire l’ente.

    Forse diciamo la stesa cosa senza rendercene conto: va abolita la provincia nel senso politico, cioè niente più presidenze & segreterie & varie-eventuali politiche per le provincie, niente più spartizioni frazionate a livello decisivo provinciale.

    Un’ultima chiosa. Mi creda io l’articolo l’ho letto bene e attentamente. Però, anche ammettendo che il contesto fosse quello che lei dice, l’autore accosta a quell’immobilismo la parola province, perchè non regioni?

    Le omette, suppongo, per ragioni di sintesi, stilistiche, perché commentava, a caldo, la decisione della corte costituzionale ecc ecc (attn che ha nominato la Rai — che vale per tutto il resto …)
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    Giuseppe 6 luglio 2013 at 13:47

    Vorrei rispondere ad Andrea (credo giornalista o giù di li) e poi chiudo con sto blog,

    Intendeva, immagino, rispondere a me, Volty (il resto, tra parentesi, non è pertinente)

    e poi chiudo con sto blog,

    Per cui non attende una risposta? Non mi leggerà? Pazienza… :

    anche perché a queste forme di cosiddetta democrazia partecipata non ci credo

    Neanch’io ci credo che la ‘democrazia partecipata’ possa essere molto partecipata (dipende comunque da cosa uno intende, da cosa uno attende) a livello politico nazionale. Credo invece che è inevitabile a livello locale (amministrativo).

    Il signor Merlo non l’avrebbe calcolato nessuno se nel suo articolo non avesse offeso delle persone,

    Voleva forse dire ‘coccolato’? :)

    io leggo Repubblica da tantissimo tempo e della sua presenza non me ne sono accorto per niente.

    Neanch’io mi accorgo chi scrive finché non scrive male… (o qualcosa che mi fa venire la collera).

    tutti vogliono crearsi una fetta di fortuna perche’ piace alla gente (meno male non a tutti) sapere che qualcuno stara’ peggio di loro .

    Per cui la messa dei conti in ordine, che inevitabilmente comporterà dei sacrifici, è fatta per fare stare peggio una parte della gente?

    . Se ci saranno ingegneri, architetti, geologi, avvocati ecc. (non solo uscieri caro Merlo) eventualmente disoccupati

    … sarà perché non si avranno danari per pagarli.
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    andrea 6 luglio 2013 at 17:00

    Lei ignorava cosa fanno le Province

    Si risparmi il fiato per pedalare sulla sua bicicletta, per ossigenarsi di più… qui nessuno ignora cosa fanno le Province, qui è in questione il surplus delle sovrastrutture provinciali, la moltiplicazione di certe spese ecc ecc.

    Se ne frega del fatto che corrispondenti delle Province, enti intermedi tra comuni e regioni,

    Ma il corrispettivo non deve necessariamente essere la Provincia nella sua emanazione attuale. È ovvio che passeranno a sottrarre certe competenze e passeranno il resto all’«ente intermedio». È così difficile da capire?

    con un normale QI

    Heh? :)

    non solo, lei sostiene pure che la competenza non e’ poi cosi’ importante

    Mai sostenuto qualcosa di simile.

    mi scuso ancora se avevo equivocato, inizialmente pensavo proprio di interloquire col signor merlo, errore mio

    Fa niente! :)
    E devo dire che mi divertiva. Dopodiché decisi di troncare l’equivoco inserendo la frase a favore di M5S (un merlo che fa lodi di un grillo? dove s’è visto? e, puntualmente, il merlo canta che ‘l grillo non l’incanta, in malafede chi la fa tanta, somiglianza, ahimè, infranta ).

  54. andrea

    continui pure nelle sue geniali performances, buffone incompetente cialtrone ma coltissimo e persino poeta

    io: “non solo, lei sostiene pure che la competenza non e’ poi cosi’ importante”
    lei: “Mai sostenuto qualcosa di simile.”

    infatti

    “volty 5 luglio 2013 at 00:21
    “Non vedo cosa c’entri essere esperti. Qui si parla in generale, del superfluo da eliminare… non siam mica qui a definire i dettagli e le procedure.”

    ma non le è mai venuto in mente che se c’è qualcosa anzi qualcuno di superfluo questo sia proprio lei?

    allora, buffone, vuole andare avanti ancora a lungo coi suoi esercizi di stile da perditempo inconcludente? non ha proprio niente di meglio da fare nella vita? cosa fa di mestiere, visto che è così esperto di blog, il COMMENTATORE TROLL in blog e forum vari? lei sì che è una persona utile all’umanità

    si diverte molto alla faccia nostra? la diverte così tanto infierire con le sue stronzate su qualche migliaio di persone che magari fra un anno possono persino perdere il lavoro?

    perchè io non mi sto divertendo neanche un po’ a leggere le sue ripetute baggianate, e come me penso anche la stragrande maggioranza dei miei colleghi

    venga a sostenere le sue geniali teorie e a fare le sue divertentissime battute davanti a una bella assemblea di dipendenti provinciali, alla presenza di qualche bel nerboruto cantoniere, vediamo se avrà ancora il coraggio di fare il buffone

    1. laura

      Andrea sei un grande… ho il sospetto che il buon volty sa un livoroso disoccupato con molto tempo da perdere e molta acrimonia da spendere…sai, tipo quelli che siccome non hanno una cosa ci godono quando altri che ce l’avevano la perdono? bhe caro volty sappia che spesso si chiude una porta e si apre un portone e noi tanto vituperati dipendenti provinciali qualificati e, malgrado lei, abituati a lavorare, magari troviamo anche qualcosa di meglio.. in ogni caso qualcosa di meglio dall’offendere gratuitamente gli estranei .. le consiglio di darsi alla religione per trovare pace, o allo
      sport per produrre endorfine delle quali mi pare abbia urgente bisogno.. mi stia sereno, se può!

  55. Giuseppe

    Tornò a scrivere con poca voglia. Mi permetto di definirla testardo (amichevolmente , anche se non la conosco) e pieno di orgoglio da rasentare il ridicolo, tipico delle persone della sua eta’ . E’ sotto gli occhi di tutti che il suo articolo non e’ piaciuto a nessuno (forse nemmeno a lei che la scritto). La finisca di farsi massacrare, chieda scusa alle persone eventualmente offese e ammetta che ha esagerato per ecceso d’ira perche’ incazzato con il mondo. Solo in questo modo verrà compreso meglio il senso del suo intervento (anche se per niente originale perché – e mi ripeto – sono almeno due anni che scrivete sempre le stesse cose contro le Province) . Adesso le faccio una domanda e spero che mi risponda sinceramente. Premesso che è sotto gli occhi di tutti il disastro di questo paese, segnato da almeno venti anni di assurda politica e cattiva gestione amministrativa e che -purtroppo- e’ giunto il momento di pagare il conto salato, sappiamo inoltre che tutti dobbiamo fare grossi sacrifici (sia Province e altre amministrazioni che verranno) , secondo lei in questo disastro economico e’ giusto il finanziamento pubblico ai giornali? Saranno pure gocce, ma lei diceva prima che a goccia a goccia si svuota il mare. È consapevole che senza soldi pubblici tutti i grandi gruppi editoriali – compreso quello con cui lavora- sono al fallimento? Ha paura di restare senza lavoro? Faccia un sacrificio e mi risponda senza rancore. Grazie

    1. laura

      carissimo, secondo me non risponderà… nemmeno a me risponde… e ne deduco che non sa proprio cosa dire…se non che ha partecipato anche lui alla fiera dei cliché, dove ogni dipendente pubblico, soprattutto se provinciale, è un inutile parassita “dallo stipendio inventato” (questa è un po’ fortina!), ma anche dove i siciliani sono maschilisti e mafiosi, i giornalisti venderebbero la mamma a tranci al mercato per uno scoop e le persone di una certa età sono antiquate obsolete e forse anche rimbambite.. sig merli sappia che IO non condivido questo preconcetti… ma neppure mi piace essere vittima dei suoi.. peace and love

      1. rossano

        però sarebbe ancora in tempo, se ha capito veramente l’errore, a mettere in piedi una mini campagna per salvare il salvabile. Il caro (si fa per dire) nipote di gianni letta ha prodotto una bozza di decreto legge costituzionale, cioè un “coso” dalla lunga gestazione. Se ci fosse una campagna giornalistica de “La Repubblica” che spingesse per: mantenimento dell’ente nella costituzione, modifica del sistema elettorale con l’elezione del presidente, con la giunta formata dai sindaci (così faremmo contento anche delirio, definizione di competenze specifiche una volta per tutte; se ci fosse questa campagna, dicevo, volete che il nipote di cotanto zio non ne terrebbe conto? chissà se il sig. Merlo avrà la gentilezza di esprimere la sua opinione a riguardo?

  56. volty

    andrea 6 luglio 2013 at 22:23

    io: “non solo, lei sostiene pure che la competenza non e’ poi cosi’ importante”
    lei: “Mai sostenuto qualcosa di simile.”

    Doveva specificare a che cosa si riferisce – competenze per mettere in piedi le riforme oppure competenze per poter dire che le province vanno eliminate.
    Vabbeh, comunque sia, lei è l’esperto, decida tutto lei — per ora, qui!

    ma non le è mai venuto in mente che se c’è qualcosa anzi qualcuno di superfluo questo sia proprio lei?

    Questa è del post, © D’Alema.

    Può darsi, è per questo che siamo qui – a scambiare i punti di vista sulla reciproca (in)utilità … Oppure no? :)
    Non so chi altro potrebbe discutere con lei viste le sue competenti pretese ed offese.

    allora, buffone, vuole andare avanti ancora a lungo coi suoi esercizi di stile da perditempo inconcludente? non ha proprio niente di meglio da fare nella vita? cosa fa di mestiere, visto che è così esperto di blog, il COMMENTATORE TROLL in blog e forum vari? lei sì che è una persona utile all’umanità

    Scommetto che lei batte tutti con questa sua dialettica.
    Non so chi altro potrebbe discutere con lei viste le sue competenti pretese ed offese.
    (comincio a sentirmi martire caduto sotto le offese di cotanta competenza …)

    si diverte molto alla faccia nostra? la diverte così tanto infierire con le sue stronzate su qualche migliaio di persone che magari fra un anno possono persino perdere il lavoro?

    Dico quello che penso. Dico quello che pensano in molti – a ragione o a torto – ma dev’essere a torto, visto com’è convinto lei di essere nel giusto.

    perchè io non mi sto divertendo neanche un po’ a leggere le sue ripetute baggianate,

    Può fare benissimo a meno.

    e come me penso anche la stragrande maggioranza dei miei colleghi

    Posso capire e comprendere che non si divertano, neanch’io mi divertirei al loro posto — tutt’altro sono le intimidazioni e le offese gratuite, per cui spero che i suoi colleghi siano diverso sotto questo aspetto.

    venga a sostenere le sue geniali teorie e a fare le sue divertentissime battute davanti a una bella assemblea di dipendenti provinciali, alla presenza di qualche bel nerboruto cantoniere, vediamo se avrà ancora il coraggio di fare il buffone

    Potrei venire con qualche migliaio di muratori …

    p.s.
    Io pubblicherei questo suo commento dritto su Repubblica — a prova del zelo provinciale — previa verifica, ovviamente, perché può darsi che si tratti di qualcuno che vuole compromettere la immagine civile dei dipendenti delle Province.

  57. volty


    chiedo venia per gli errori
    feci in fretta visti gli orrori
    typo e parole omesse
    dovute alle accuse sconnesse
    l’ora è tarda
    la mia anima rimane gagliarda

  58. luigi oliveri

    Voltystomaco. Un saccente puerile, pronto ad iscriversi alle SS di Grillo, laddove dovesse riuscirgli il progetto dittatoriale. Un finto algido, molto solo e fobico, tanto da nascondere le sue provocazioni (non sono opinioni) dietro un nomignolo e di sfogare le frustrazioni nella compulsiva risposta ai post di un blog. Ulisse dissedi essere Nessuno per far salva la sua vita. Volty è nessuno per scelta.

  59. andrea

    “Doveva specificare a che cosa si riferisce – competenze per mettere in piedi le riforme oppure competenze per poter dire che le province vanno eliminate. Vabbeh, comunque sia, lei è l’esperto, decida tutto lei — per ora, qui!”

    caro il mio buffone incompetente COMMENTATORE TROLL che vuole pontificare su qualunque cosa e che deve lasciare la sua pisciatina su qualunque virgola, ci vuole lo stesso tipo di competenza sia per abolire LE PROVINCE E PURE PER FARE LE RIFORME DELLE AUTONOMIE LOCALI, O NO? quale sarebbe la sua logica, l’abolizione delle province la facciamo fare agli incompetenti COME LEI – certo molto forbiti – e alla vulgata dei grillini e degli arrabbiati contro il mondo che scrivono su internet, mentre le riforme, in questo caso per aggiustare i pasticci, invece le lasciamo fare ai competenti, giuristi, tecnici, persone di esperienza che abbiano lavorato una vita nello stato, possibilmente con esperienza di autonome locali? abbiamo visto il professorone Monti, che nella sua vita non aveva mai avuto niente a che fare con province comuni e regioni, se non per sentito dire leggendo i vai rizzo stella mazzucca e la gente come lei, abbiamo visto il bel pateracchio che era riuscito a fare;

    non vede che quello in cui lei manca totalmente, da incompetente sesquipedale come è, sono le BASI?

    ripeto

    non aveva la benchè minima idea di che cosa fanno le Province, anzi in una risposta precedente ci ha preso pure per il culo scrivendo “cotanta competenza”

    non gliene frega niente di considerare i costi complessivi dello stato e la ripartizione tra i vari comparti, non gliene frega niente del fatto che con poco più dell’1% di spesa manteniamo l’80% delle strade, tutti gli edifici di scuola superiore, oltre 5000, gestiamo i centri per l’impiego, abbiamo importanti competenze in materia di protezione civile, ambiente, programmazione del territorio, trasporto locale a molto altro ancora

    non gliene frega niente, anzi sue testuali parole “non fa testo” sapere che tutti i più importanti stati dell’unione europea hanno i corrispettivi delle province italiane, in alcuni casi come la germania alle loro province per maggiore efficienza vengono delegate loro sempre più funzioni, e nessuno certo si sogna di abolire questo ente intermedio che sta tra i comuni e le regioni

    QUESTE SONO LE BASI

    provi da un edificio a eliminare di punto in bianco alcuni suoi muri portanti, senza apportare di pari passo nessun’altra modifica, e poi vediamo se il suo edificio rimane in piedi, perchè di questo si è parlato per anni da parte di certi personaggi, senza che conoscessero per nulla le funzioni delle province

    ormai queste cose le ripeto anche io come un mantra, come un martello pneumatico, esattamente come avete fatto voi per anni, anzi avesse l’UPI rintuzzato fin da subito questi attacchi nei nostri confronti fin da subito e a tutti i livelli, dall’ultimo dei bloggari ai giornalisti, non saremmo finiti in questa ridicola situazione di doverci difendere da incompetenti e buffoni vari spacciati per giornalisti

    molto divertente poi il fatto che adesso è lei la vittima

    ma come, sono anni che ci dite che siamo inutili, che il nostro lavoro è inutile, che i 60000 dipendenti delle province italiane sono la feccia dell’italia, poi adesso, perchè io personalmente non ho più tanta voglia di porgere l’altra guancia, la apostrofo secondo quello che ormai è evidente a tutti, ATTENZIONE, STO PER RIPETERE LE OFFESE GRATUITE, NON SE NE ABBIA A MALE, la apostrofo ovvero come un INCOMPETENTE BUFFONE COMMENTATORE TROLL (certo coltissimo, poeta e pure gagliardo) e lei se ha a male, POVERINO

    guardi, ho perso del tempo su questo blog a risponderle, in giornate di ferie, alle 11 di sera, di sabato e pure di domenica, le ho dato quindi la massima considerazione, quando la maggioranza dei miei colleghi l’avrebbero semplicemente mandata a prendersela in quel posto; in realtà come dipendente provinciale mi dovrebbero dare la medaglia perchè sto svolgendo un servizio di educazione civica nei suoi confronti e ho continuato a risponderle anche fuori tempo massimo, visto che il dll sulla nostra abolizione è già stato varato

    guardi che li leggo i vari commenti sui vari siti e quotidiani online, dove ti lasciano lo spazio di 3 righe per spiegare tutta la nostra complessità, li leggo i tantissimi forcaioli totalmente ignoranti su di noi che ci vogliono lasciare a casa del tutto, perchè così si risparmia davvero, tanto che letta deve tentare di rassicurare sui dipendenti che non saranno licenziati, guardi che non c’è molto da scherzare, una volta aperta la breccia, nessuno può avere idea di quello che ci succederà, ma finirà come sempre che ci rimetteranno i più deboli, e ovviamente ai cittadini verranno forniti servizi sempre più scadenti, perchè non ci saranno risparmi di nessun tipo, forse maggiori costi, di certo solo un immane caos istituzionale che durerà per anni

    concludo con i suoi muratori, ma è proprio sicuro che qualche migliaio di muratori seguirebbe la gente come lei per dare addosso ad altre persone come loro? nelle province, non ci sono solo laureati, tecnici, impiegati di concetto asburgici, ci sono anche un sacco di operai, come i cantonieri che riparano le strade anche per lei, e persino qualche muratore, oltre che ai famosi uscieri di merlo; lei ce li vede operai che si mettono contro altri operai nelle loro stesse condizioni? forse è più facile che si rivoltino contro i bellimbusti come lei

    guardi, la frase che le avevo detto, venga a esprimere le sue teorie e a decantare le sue poesie davanti a una bella assemblea provinciale, lei l’ha intesa in tono minaccioso, “verrò con qualche migliaio di muratori”, in realtà era il mio ennesimo vano tentativo di farla guardare un pochino allo specchio perchè prima di scrivere certe cose in pubblico contro qualcuno come lei ha fatto tutto questo tempo, uno dovrebbe fare la prova del nove per capire se sta dicendo delle cose che pensa veramente, o che sono puri esercizi di stile: uno dovrebbe guardarsi davanti allo specchio e chiedersi “ma io direi tutte qeste cose davanti alla platea di persone che sto bastonando?” perchè ripeto per l’ennesima volta noi siamo persone, le province non sono entità astratte, sono fatte da persone come noi che le rendono vive

    ma capisco che per lei rinunciare alle sue battutine è proprio impossibile, mentre davanti allo specchio si dirà “anvedi quanto sono gagliardo, gliel’ho cantata ancora una volta a quei dipendenti provinciali buoni a nulla”

  60. rossano

    per il sig. volty:
    1. via, non mi scada nella solita manfrina nella quale ogniqualvolta qualcuno utilizza il cervello per andare contro alla vulgata di moda lo si accusa di qualunquismo e populismo; non mi faccia il sinistro classico che accusa chiunque non la pensa come lui di essere un qualunquista o un populista. A parte il fatto che populismo vuol dire ” forma di prassi politica, tipica di paesi in via di rapido sviluppo dall’economia agricola a quella industriale, caratterizzata da un rapporto diretto tra un capo carismatico e le masse popolari, con il consenso dei ceti borghesi e capitalistici che possono così più agevolmente controllare e far progredire i processi di industrializzazione”, quindi come può vedere non ha un’accezione negativa, comunque con il sottoscritto il giochino non funziona; quello che sostengo è populista e qualunquista? amen..peccato che sia anche vero. Tutti i giornali hanno messo in piedi una campagna contro l’ente provincia (e qui comincio a rispondere anche a un’altro punto) non contro i politici di quell’ente; definire le province enti inutili significa che è l’ente ad essere inutile non i politici soltanto. Tornano al punto, i giornali hanno messo in atto una campagna contro l’ente provincia: il buon mazzuca del giorno lo ammette direttamente, io aggiungo: corriere della sera, la repubblica, la stampa, libero e anche il giornale (poi feltri sembra essere rinsavito, ma non saprei quanto). Quando ogni giorno si scrive un articolo cercando di dimostrare che i mali dell’italia sono le province quella è una campagna e con un presidente del consiglio che si fa dettare il programma da twitter, e dei politici per i quali la realtà è il social network, il risultato è scontato. Infine: i giornali sono creati per esercitare pressioni sui politici e per orientare l’opinione pubblica, quindi non è vero che seguono ma dirigono; l’ex presidente berlusconi è stato accusato di orientare il voto attraverso Tv e giornali e adesso lei mi dice che i giornali seguono e non orientano? ma per favore un po’ di senso della misura.
    2. vero, c’è sempre qualcuno che si scontra con altri e proprio per questo la politica deve mediare tra interessi contrapposti, l’abolizione delle province è una cialtronata (mi spiace che non le piaccia, ma la parola cialtrone è quella che meglio definisce la classe dirigente attuale, per non trovare cialtroni dovremmo fare una riesumazione di massa); perchè anzichè cercare una mediazione tra i vari interessi viene fatta in modo affrettato ledendo gli interessi di qualcuno senza tenerne conto, per pura demagogia e populismo (nel senso che intende lei).
    3. qui non siamo molto distanti, a me non piace non poter votare chi mi amministra (ad es. ho una disistima profonda per gli euroburocrati nominati che condizionano la mia vita e il fatto di non poterli votare mi irrita profondamente) ed abolirei le rappresentanze politiche regionali (e quindi gli omologhi di fiorito, di civati, di quelli che giocano con le bambole e si tingono i capelli, i produttori di asl-emmental e carrozzoni vari), ma se il prezzo da pagare per il mantenimento delle province è questo può essere accettabile. Oppure votiamo solo per il presidente (ci avete mai pensato? presidente eletto e giunta dei sindaci, alla delrio, perchè il buon medico vuole questo, che siano i comuni a gestire i soldi che vanno alle province altro che risparmi). Qui però purtroppo verranno eliminati gli enti e le competenze andranno in mano alle regioni e allora il risultato sarà quello che ho detto.
    4. spiacente, non ho l’anello al naso; le omette perchè il suo interesse è la campagna contro le province; se il problema fosse stato lo stile o la sintesi sarebbe bastato non scrivere province e scrivere regioni. Sappiamo tutti e due, e il buon sig. merlo più di noi due, che le parole pesano e tutti noi quando scriviamo soppesiamo le virgole e i punti, si figuri le parole. La buona fede lasciamola al “buon selvaggio” o agli sprovveduti e analizziamo i fatti e i comportamenti per ciò che sono: tentativi di orientare l’opinione pubblica per uno scopo

    1. rossano

      mi scuso con “il fatto quotidiano” non l’ho citato tra i giornali che hanno fatto campagna contro le province; chiedo venia, non vorrei sentirmi citare in qualche editoriale di travagliocome esponente di non si da quale lobby che ce l’ha con quel quotidiano…..era solo una dimenticanza

  61. Nicola Lazzarini

    Gentile sig. Merlo,
    sono un dipendente della Provincia di Lucca. Dico subito questo per essere chiaro.
    E’ vero, è necessaria una riforma del nostro sistema istituzionale, di questo sono convinto. E’ necessaria una razionalizzazione di Enti, ad iniziare dalla Provincia, passando per Unioni di Comuni, Consorzi di Bonifica, microcomuni, Regioni, ecc.
    Ma non cadiamo in facile demagogia. Lei parla della Provincia come un ente del tutto inutile, uno stipendificio, una sorta di enorme tetta (mi passi il termine) da dove si abbeverano parassiti, poltronari, trombati, nullafacenti, ecc. (questo si capisce dalle prime righe del suo articolo)…insomma la feccia della Pubblica Amministrazione del nostro Paese.
    Siccome non voglio fare una difesa d’ufficio faccio due esempi. La nostra Provincia (parlo della mia ma il discorso vale anche per altre), avvierà entro l’autunno un piano di investimenti sull’edilizia scolastica da 11 milioni di euro (circa 8 con fondi esterni opportunamente “attirati”, circa 3 con fondi interni e/o regionali), sono in corso in questo momento (e interventi similari vanno avanti dal 2009) importanti interventi di difesa del suolo dopo la disastrosa alluvione che colpì la lucchesia nel Natale 2009. La Provincia aiuta molte associazioni culturali (certo in epoca di tagli si fa quello che si può) in festival e attività culturali sul territorio.
    Senza contare poi le competenze sul tema viabilità, TPL, ecc.
    Dico questo perchè quando si parla di abolizione dell’Ente Provincia non dobbiamo dimenticare le sue competenze, che a lei potranno sembrare inutili, ma magari altri possono pensare che competenze come viabilità, difesa del suolo, cultura, edilizia scolastica, ambiente, ecc. non siano poi così lontane dai cittadini.
    Ben venga allora una riforma istituzionale che razionalizzi i costi, ma a patto di ripensare organicamente a tutto…perchè è facile, molto e troppo facile, mettere nel mirino solo la Provincia che rappresenta circa l’1,5 % del totale della spesa pubblica in tema di PA (dati 2010), contro il 20% delle Regioni e il non so quanto degli organi centrali. E’ facile, molto facile, troppo facile, colpire l’anello debole per cambiare tutto affinchè tutto rimanga come prima.

  62. volty

    Devo ricredermi e dar atto a Brunetta ché aveva ragione, da vendere!, almeno su un punto: qui, in internet, avete sempre ragione voi in quanto moltitudine di aggressività intimidatoria….

    Se nessuno vi risponde allora, per voi, vuol dire che chi(unque) scrive sulla questione delle Province ha torto, se invece uno vi risponde lo coprite con insulti e trattati sullo spicciolo.

    “disoccupato”, “acrimonia”, “livore” …. fa questo, fa quello, non fa niente …. porta calzini turchesi …
    Si, ha ragione Brunetta: avete ragione in quanto ve la suonate e ve la cantate tutta da soli….
    —————–

    andrea 7 luglio 2013 at 08:59
    caro il mio buffone incompetente COMMENTATORE TROLL che vuole pontificare su qualunque cosa e che deve lasciare la sua pisciatina su qualunque virgola, ci vuole lo stesso tipo di competenza sia per abolire LE PROVINCE E PURE PER FARE LE RIFORME DELLE AUTONOMIE LOCALI, O NO?

    Cara mia COMPETENZA INSULTANTE, lei esigeva competenze per poter commentare, IN UN BLOG.

    Letto sin qui. Il resto lo salto a pie pari, non intendo leggere trattati firmati dalla isteria.
    ( Vo’ a lavora’ …. :) )

    Ho detto quello che avevo da dire — i commenti sono lì.
    =========================================================

    p.s.
    Vedo che c’è ancora gente in confusione (o in malafede), che continua a scambiare …
    Invito i «distratti» a prendere atto che il bm aveva successivamente prefissato il post (articolo) con

    VEDO CHE QUALCUNO IN MALA FEDE RISPONDE AGLI INTERVENTI-COMMENTI FIRMATI VOLTY COME SE FOSSERO MIEI. QUANDO IO DECIDO DI INTERVENIRE LO FACCIO, SEMPRE, CON IL MIO NOME E COGNOME. GRAZIE A TUTTI. FRANCESCO MERLO

  63. rossano

    andrea scrive:
    ” avesse l’UPI rintuzzato fin da subito questi attacchi nei nostri confronti fin da subito e a tutti i livelli, dall’ultimo dei bloggari ai giornalisti, non saremmo finiti in questa ridicola situazione di doverci difendere da incompetenti e buffoni vari spacciati per giornalisti”
    ecco il punto !
    questo non è stato fatto e un esercito di politici paracadutati, senza alcun legame con il territorio, con il mito dei “ggiovani” (che voteranno a lungo mentre i vecchi moriranno; a scanso di equivoci, io ho meno anni del presidente del consiglio) che prende spunto dai social network (quindi non una classe dirigente, ma una classe inseguente) ha fatto il resto, ma l’errore è non avere controbattuto tutto dall’inizio. Inoltre è stata lasciata crescere una lobby di sindaci: delrio ne è l’esempio più eclatante, renzi quello più ridicolo: ex presidente della provincia li definisce enti inutili, quindi lui è stato inutile per l’intero tempo del suo mandato, ma si conta sulla memoria corta del popolo bue; è stata lasciata crescere dicevo una lobby di sindaci tra i politici senza creare un contraltare di amministratori provinciali
    Ciò non toglie che siamo ancora in tempo, un ddl costituzionale ha tempi lunghi e se i media per una volta faranno la loro parte in buona fede (basta che diano il giusto spazio all’UPI e alla verità dei fatti) c’è ancora modo di rimediare ai pasticci di questi apprendisti stregoni (notare che non ho usato il termine cialtroni, anche se l’avevo sulla punta delle dita)

  64. laura

    ma volty, poverino, ti sei offeso? oh, che tenero , lui! può dire, accodandosi al merlo, peste e corna di noi pubblici dipendenti, ma se noi reagiamo siamo cattivicattivicattivi— aveva ragione brunetta!!! ecco! dai volty, scrivimi anche un bel pappappero! a proposito, quanti anni (mentali) hai? a occhio e croce direi sette o otto…e sappi che di bambini e adolescenti me ne intendo … sai com’è …. venendo stipendiata per non lavorare ho avuto il tempo e la spudoratezza di riprodurmi …. cmq senti, voglio anche farti un complimento: se non c’eri tu ad accanirti contro noi quattro gatti provinciali su questo blog, l’uccello-giornalista per tutti i suoi articoli avrebbe avuto non più di un totale di dieci commenti.. il buon merlo ti dovrà pur ringraziare per aver reso vivo un blog altrimenti sconcertante per la sua desolazione.. quando te ne andrai tu qui tornerà il deserto! che tristezza! .. alla fine l’articolo è servito, sicuramente io non conoscevo il sig merlo mentre adesso non solo lo conosco, ma mi sta pure un po’ antipatico.. solo un po’, perché ho cose più importanti a cui pensare.. per esempio a come riempire il tempo domattina quando mi presenterò a rubare lo stipendio presso l’ente inutile , dove forse farò una delibera , una determina, un’info alla giunta, o gestirò una richiesta di accesso agli atti, o chiederò un durc, o appiopperò un cig, o preparerò un parere su un ricorso, o verbalizzerò una conferenza dei servizi, o convocherò una riunione, o spedirò una pec con quaranta indirizzi, o sparerò qualche protocollo qua e la o liquiderò qualche spesa.. o pubblicherò un avviso sul bur , tanto per allietarmi….o me ne andrò alla riunione del gruppo dei referenti anticorruzione, o farò un po’ di tutto questo e anche qualche altra cosa…quelle inezie che mi aiutano a riempire il mio inutile tempo presso l’inutile ente in cui inutilmente lavoro… beati voi cari merlo e volty, voi che avete un senso nella vita, voi la cui esistenza non è un inutile e vacuo spreco… vi invidio… ma quasi con affetto ( quasi) peace and love

  65. Giuseppe

    Attenzione a non cadere nelle ” provocazioni” ! Ho perso un po’ di tempo e ho letto un po’ di articoli di Merlo. Lo spartito e’ sempre quello: offese, livore, rancore, stereopiti, populismo. Riportate il dialogo su di un piano di civiltà, rispetto e scambio di opinioni costruttive. Stia tranquillo Merlo i cantonieri sono persone perbene come lei, non menano anzi quotidianamente rischiano di essere menati per le loro mansioni di vigilanza e di essere indagati dalle varie procure per il minimo incidente occorso sulle strade provinciali. Come vede i lavoratori provinciali dignitosamente – con meno di 1300 mensili – si assumono responsabilità’ gravosissime per garantire anche la sua sicurezza stradale e quella della sua famiglia. Inoltre la voglio informare che nelle Province lavorano anche persone con mansioni di muratore (oltre che idraulico, elettricista, falegname ecc.) per garantire sopratutto la manutenzione degli edifici scolastici quindi non c’e’ bisogno di evocare nessuna categoria lavorativa perché ci sono tutte (anzi forse prprio gli uscieri sono scomparsi). Dispiace veramente leggere di interventi superficiali, persone come lei dovrebbero sapere di piu’ della realta’ in cui vivono. Sicuramente la nazione ha bisogno di una riforma seria della governance territoriale e quindi anche delle Province. Approfittiamo del momento e cerchiamo una volta per tutte di migliorare seriamente la macchina dell’amministrazione pubblica. Dia invece il suo contributo costruttivo su quest’argomento, non distrugga in modo indiscriminato. Ripensiamo il ruolo degli Enti , delle regioni e delle numerosi agenzie, sub enti ecc. Merlo ho l’impressione che si ponga troppa attenzione sull’elimininazione delle Province per non fare successivamente niente altro. Una volta dato in pasto alla folla la testa delle Province gli animi si placheranno e la politica si “dimenticherà” della riduzione dei parlamentari, del tetto massimo delle pensioni e delle retribuzioni pubbliche, dell’eliminazione degli sprechi e dei privilegi. Rifletta su questo e apriamo un dibattito su cui confrontarci.

  66. rossano

    via sig. merlo ci degni della sua considerazione… il sig. volty è un ottimo difensore d’ufficio, ma vuol mettere veder giocare il play maker?

  67. andrea

    caro signor volty

    anche io quello che avevo da dire l’ho detto

    anche su di lei

    se lei si presentasse come un qualunque altro cittadino presso l’ufficio dove lavoro, la tratterò come ho sempre fatto, e come sempre farò con chiunque, con la massima cortesia e diligenza di cui sono capace, e mi adopererò anima e corpo per venire incontro alle sue esigenze, mi è ben chiaro che il mio stipendio è pagato dai cittadini e che è per loro che devo rendermi utile; le assicuro che di pazienza ne ho tantissima, da vendere, tanto che chi mi conosce bene, dopo 20 anni di servizio, mi ha persino messo a lavorare col pubblico, cosa di cui vado orgoglioso, proprio perchè lì si viene a contatto con i cittadini a cui forniamo i nostri servizi, e accanto alle proteste e alle lamentele, che ovviamente ci sono, posso testimoniare che sono tantissime invece le persone che ci ringraziano per quello che facciamo quotidianamente e per il nostro impegno

    su questo blog e su altri blog simili, soprattutto fuori dall’orario di lavoro, a notte fonda, di sabato e persino di domenica, divento anche io un normale cittadino e, se permette, pure io ho il diritto di esprimere quello che penso, tantopiù che posso portare la mia esperienza personale che è proprio evidentemente di competenza rispetto al tema di questo post

    mi spiace se lei si sia sentito insultato, ma se lei è esperto di blog forum ecc, sa bene che quello che le ho detto è nulla rispetto a quello che circola abitualmente, qui poi saranno anche chiacchiere da bar, più o meno forbite, ma in realtà si parla oltre che di servizi per i cittadini anche della vita e del futuro lavorativo di circa 60000 persone che fino ad ora sono state solo delegittimate ed insultate, senza giustificato motivo e senza contradditorio

    non è vero che io non sono avvezzo a frequentare blog o forum, ogni tanto mi capita, e come mia regola, se di un argomento sono del tutto incompetente o poco competente, sto zitto, leggo, se ci sono degli spunti interessanti o cose che non conoscevo vado e mi informo, eventualmente do il mio contributo alla discussione ma premettendo sempre il mio livello di competenza in materia, intervengo modestamente, metto RIPETUTAMENTE dei “secondo il mio parere personale”, cerco di scrivere dei commenti che abbiano un capo e una coda, non parto in quarta come lei col suo stile spezzatino e con l’intento della maestrina con la penna rossa, sparando assiomi indimostrabili come che fossero verità che piovono dal cielo, evidenziando però di ignorare purtroppo le basi di quello di cui si sta parlando, e anzi di volere continuare ad ignorarle anche successivamente; inoltre possibilmente mi astengo dal lanciarmi in commenti, seppure divertenti e forbiti, contro il lavoro di persone a me estranee, che in realtà non so cosa facciano, men che meno a me non mi verrebbe mai in mente di abolire qui abolire là, la stessa parola abolizione mi fa impressione ed evito accuratamente di usarla, mi ricorda solo cose tremende e tristi; al limite le mie parole d’ordine sono migliorare, riformare, non certo abolire

    ora che ci siamo scambiati i rispettivi pareri, spero che anche lei in futuro ne tenga conto, prima di continuare sparare a zero contro di noi con leggerezza e leggiadria ci pensi un attimo su, si informi maggiormente su quello che facciamo, io sono andato un pochino oltre nelle terminologie usate nei suoi confronti, ma le ho fatto anche molti complimenti, e comunque uno scambio c’è stato, che ha sempre una sua utilità di per se’, e ovviamente sono tranquillissimo, come lei è gagliardissimo

    come vede alla fine solo io le ho riservato un certo trattamento, un po’ anche per smascherare un pochino questa sua presunta competenza da padreterno, da persona che è intelligente solo lei mentre il resto del mondo sono dei cretini, tutti gli altri colleghi nei suoi confronti sono stati correttissimi, non abbia paura di noi, anzi ci venga a trovare nei nostri Urp, visiti i nostri siti internet e sono sicuro che apprenderà tante cose nuove che sono persino vicinissime alle sue evidenti doti di scrittore-poeta, perchè prima che iniziasse la politica dei tagli indiscriminati e la continua delegittimazione del nostro operato, le Province promuovevano (e tutt’ora promuovono per quello che possono, con sempre minori risorse) anche numerosissime iniziative di valenza culturale (che mi sembra il settore di cui lei è maggiormente esperto), oltre a seguire il proprio core business (strade, scuole, centri impiego ecc.) , per tutelare e promuovere tesori più o meno importanti e più o meno sconosciuti che caratterizzavano e caratterizzano i nostri territori, che hanno un’identità ben precisa e unica, e che non verrà cancellata anche se venissero abolite le entità amministrative delle province, si tratta di tante attività culturali preziosissime e che nessun privato si sarebbe mai sognato di fare, e di cui rimane e sperò rimarra testimonianza anche in futuro, dopo la nostra decapitazione, nelle nostre pubblicazioni cartacee, opere multimediali, video, siti internet ecc.

    per quanto riguarda il signor merlo, lo ringrazio comunque di averci ospitato sul suo spazio, di non averci censurato, è andato pesante sul suo articolo contro di noi, ma poi almeno qui, in casa sua, non ci ha censurato e ci ha lasciato esprimere (cosa che accade di rado); ho preferito mettere pubblicamente solo il mio nome, ma il signor merlo ha i nostri indirizzi email e quello che gli ho scritto è quello mio reale di casa, quindi se mai gli venisse voglia di approfondire mi contatti pure, anzi ci contatti pure, che io di sicuro ma penso anche tutti gli altri siamo disponibilissimi a fornire tutti gli approfondimenti che ci possano essere richiesti, se vuole avere un quadro più ampio certo contatti direttamente l’UPI, o visiti anche la relativa pagina facebook; lo stesso presidente Saitta, che pure le ha risposto in modo a mio avviso impeccabile, sono sicuro che sarà disponibilissimo a parlare con lei, anche se io non lavoro per l’Upi e non conosco Saitta lavorando in altra provincia, leggo solo i suoi interventi e da quando è stato eletto Presidente dell’Upi devo die che ci ha sostenuto come dipendenti in modo encomiabile come nessuno mai prima aveva fatto

    cordialmente

  68. laura

    mi complimento con i miei colleghi per i loro interventi intelligenti acuti e pacati .. caro sig merlo davvero ci ritiene un branco di inutili uscieri? senza alcun offesa per questi ultimi, che tra l’altro da anni in provincia non esistono più, ma lei merlo delle province cosa ne sa? bhe a me pare che il livello culturale e di educazione dimostrato dai miei colleghi sia parecchio alto… mi astengo invece dal commentare ulteriormente i suoi modi e quelli del volty..anche io come Andrea ho una mail dove compaiono il mio nome e cognome, perché non ho nulla da nascondere a partire dalla dichiarazione dei redditi fino alla busta paga per passare dalla mia mole di lavoro che è countable e può essere agevolmente dimostrata….. perché il mio inutile ente è interamente digitalizzato e noi lavoriamo su scrivania virtuale …. e tutto ciò che può essere di interesse del cittadino viene riversato in internet per comodità dell’utenza…. sa che sono due o tre anni che non prendo un giorno di malattia? anche questi sono dati che si possono agevolmente ricostruire, come tutto il resto di me… cosi come le tasse che io pago…..al mio lavoro ( quello con il quale guadagno quello stipendio che cosi spensieratamente lei definisce inventato) è connessa la responsabilità dell’istruttoria – lei quale istruttoria ha compiuto prima di sparare a zero su di noi? prima di dichiararci pubblicamente inutili? ha raccolto qualche documentazione? ha visitato qualche sito internet ? qualche ufficio? io credo proprio di no…come vede se vuole approfondire l’argomento in modo serio può confrontarsi con noi..ma ci vorrebbe impegno.. forse è meglio scrivere dell’ultimo souvenir acquistato su quelle strade tutte uguali, un articolino plain che raccoglie si e no due innocui commenti…giusto? .. o forse no? cordialmente

  69. rossano

    vede sig. Merlo, su internet si trovano queste perle.
    “Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha espresso viva soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri della riforma costituzionale innanzitutto dell’art.114 della Costituzione per la più rapida abolizione delle Province, proprio come da noi proposto. “Questa scelta è molto importante perché inizia a determinare la riduzione dei costi amministrativi e burocratici pubblici per liberare al più presto risorse per favorire la ripresa produttiva ed occupazionale. Attendiamo ora – ha concluso Patuelli – che il Parlamento approvi senza indugi questa emblematica riforma costituzionale””
    non è un scherzo (anche se può sembrare). Questo signore che rappresenta l’associazione bancaria italiana (di cui fa parte il monte dei paschi, quello che si è succhiato in pochi giorni 4 miliardi di euro) parla di liberare risorse per favorire la ripresa produttiva e occupazionale, cioè quello che avrebbero dovuto fare loro immettendo sul mercato il credito che invece hanno investito in derivati. Che questo signore abiti a Riace?
    Questo è invece il nostro (non mio) nipote di gianni letta:
    “Ci rendiamo conto che si tratta di un provvedimento molto forte ma non è possibile fare altrimenti – ha ammesso Letta -. Troppe volte si è annunciato il superamento o l’abrogazione ma finché il concetto rimane in Costituzione, qualunque intervento finisce in un vicolo cieco. Questo è un tema che ha creato un atteggiamento di sfiducia nei confronti dei percorsi decisionali”. Lui è convinto povero cocco di mamma che l’atteggiamento di sfiducia sia da ricondursi a questo argomento, lo avverte lei sig. merlo che ha preso un granchietto ( o granchione)? che, se proprio questo provvedimento un effetto lo ha, è quello di dimostrare ancora una volta (se ce ne fosse bisogno) che i cialtropolitici italioti non hanno capito nulla.

  70. Angelo Libranti

    Quando si tocca il culo alla cicala, questa si ribella e comincia a cicalare. Certo lo fa a modo suo con la ristretta visuale consentita dagli occhietti. Non capisce, il fastidioso insetto (non può capire), che il discorso è più ampio e non tocca il suo particolare culo.
    Tant’è, scrive, scrive e poi torna a scrivere con una bulimia degna del più accreditato dei grafomani e si bea nel giustificare la bontà e l’indispensabilità del suo lavoro che, magari, nessuno mette in dubbio.
    Non capiscono i tapini che siamo già subissati da Enti, sottoenti, Consorzi, Comunità, Aziende, (tutte statali) e poi ci sono i Ministeri (tanti), Camera, Senato, Regioni, Province, Comuni, Municipi e Comitati di quartiere. Ognuno di questi ha i suoi “consulenti” profumatamente pagati per fare cose inutili ma istituzionalizzati.
    Tutti succhiano il sangue ad uno Stato anemico e tutti si credono importanti per il funzionamento della cosa pubblica.
    Tra l’altro verrebbero ricollocati fra Regioni e Comuni e non perderebbero il posto di lavoro. Gli è che “non ci arrivano” e tremano alla sola idea di perdere il loro status consolidato.

    1. andrea

      ma che belle frasi, un altro bel poeta che si crede il genio della lampada

      anzi, da brevi ricerche vedo che e’ un altro blogger/giornalista o giu’ di li’ in cerca di fortuna

      scarseggiamo di contatti? il vostro frontpage non se lo fila nessuno o quasi? se lo fila solo qualche altro fine dicitore come lei, purtroppo pochi, ma la massa ahime’ non arriva?

      ovviamente anche lei e’ preoccupatissimo e in modo profondo per le sorti dell’italia, teme fortemente che finiamo come le grecia, lo si denota dal tono solenne e definitivo delle sue affermazioni

      e ovviamente la colpa dello sfascio e’ dei dipendenti pubblici e in particolare dei dipendenti delle province, di questo si parla qui, che con la spesa dell’1,27% stanno affossando l’italia

      tira bene l’argomento delle province? prevede che impratichendosi anche lei con un bel corso accellerato sulle province poi riuscira’ a sfondare come blogger giornalista o quello che e’ parlando di noi?

      benvenuto in questo blog, il padrone di casa non si fa piu’ sentire, ma ci lascia scorazzare liberamente persino a noi, la feccia della feccia, ormai non ci si fila piu’ nessuno, solo a lui gli e’ venuto forse un minimo senso di colpa, minimo eh, non sia mai, dopo averci massacrato su repubblica

      se non ha letto tutto qui le riassumo ci sono un sacco di dipendenti pubblici un pochino incazzati ma soprattutto rassegnati e poi c’e’ il signor volty che fa la maestrina con la penna rossa e commenta anche le nostre virgole, spezzettando tutti i discorsi in modo che dopo non si capisce piu’ il senso di niente

      se ci si mette anche lei sara’ piu’ divertente, 60.000 contro volty e merlo e’ una lotta impari, anche se volty ci tiene testa molto bene anche da solo

      comunque grazie per le belle parole, almeno lei ci vuole spalmare tra comuni e regioni, mica ci vuole licenziare come certi bruti forcaioli cinquestellati e non solo, anzi dobbiamo esserle grati, come e’ buono lei, ovviamente anche lei non conoscera’ niente delle funzioni delle province come il signor volty e temo il signor merlo prima che gli invadessimo il suo blog, ma che importa l’essenziale e’ iniziare a tagliare da qualcosa

      e mi raccomando, ci faccia sapere se aumenteranno i contatti se decidera’ di scriverci contro anche sul suo blog o quello che e’, ci saluti rondolino e velardi

  71. Giuseppe

    Benissimo. Finalmente ci sentiamo uniti in una unica identità’ . Grazie signor Merlo-Voltry in questi giorni ha permesso di sentirci orgogliosi del nostro lavoro e di gridarlo a voce alta. Colleghi asesso sapete chi NON votare la prossima volta !!!!!

    1. andrea

      giuseppe, la realtà è che siamo circondati, non abbiamo scampo

      parli di partiti da non votare

      vado a memoria, l’unico partito che ci ha difeso un pochino è stata la Lega Nord, ora in modo sempre meno convinto, e forse alcuni partitini dell’1% di estrema sinistra che sono a favore del settore pubblico da sempre a prescindere

      centristi e pdl fin sono stati i primi a spararci addosso, io ho un perfetto esempio di un consigliere centrista nella nostra provincia che faceva conferenze stampa del suo partito presso la sede della provincia stessa per spiegare al mondo che le Province andavano abolite: è ancora lì che percepisce i suoi pur miseri compensi da consigliere, UNA COMICA, se la questione invece non fosse maledettamente seria, alla faccia della coerenza; ma di persone che sparano nel piatto in cui “mangiano” è pieno il mondo, perchè meravigliarsi

      i pd erano rimasti piuttosto disinteressati al tema, in attesa, poi con i renziani, che vediamo ogni giorno di più essere dei meri carrieristi che propongono il nulla infarcito di slogan e poco più, seguiti dagli ex margherita come letta e franceschini, alla fine hanno preso posizione per l’abolizione anche bersani e gli altri più a sinistra, che pensavo (sbagliando) essere lontani da questo modo di fare politica cialtronesco e populista, e che avessero un approccio più ponderato e meno parziale alle cose

      persino vendola si è espresso a favore dell’abolizione

      poi ci sono i grillini, che hanno sfornato una massa di senatori e deputati con nessuna esperienza di amministrazione (consiglieri, assessori, presidenti di comuni, province regioni) a nessun livello (era obbligatorio per essere candidati alle parlamentarie), che non sapevano ovviamente niente delle funzioni delle province ecc., ma che hanno messo l’abolizione di questi enti addirittura al primo posto del loro programma, il massimo dei massimi

      quindi, ripeto, la verità è che siamo circondati e senza scampo

      come ho già detto, tranne poche eccezioni come saitta, attuali consiglieri, assessori e presidenti di provincia probabilmente ci sosterranno sempre meno, perchè al momento elettoralmente sembra non convenire farlo e devono riposizionarsi

      quindi se uno dovesse votare solo in funzione di questa cosa di chi ci sostiene o no siamo messi malissimo

      poi ovviamente ci sono i media, con tutta la serie di personaggi che conosciamo bene che ci usa per vendere più copie dei loro giornali, o dei loro libri (tipo la casta di rizzo e stella) per avere più contatti nei loro siti, per rendere più divertenti le loro trasmissioni, il tutto ovviamente senza contradditorio alcuno; devo ancora vedere un dibattito televisivo serio condotto da un giornalista serio che inviti qualche esponente di punta dell’UPI tipo Saitta, che faccia una indagine SERIA su quello che facciamo e non facciamo, a tutti i livelli, a partire dall’analizzare gli altri paesi europei che cosa facciano a riguardo perchè siamo in Europa, no? una indagine seria che analizzi i costi dello stato, i possibili risparmi effettivi dalla nostra abolizione, ma partendo dai conti veri, i possibili casini che si verrebbero a creare abolendoci, UNA INDAGINE SERIA che misuri in modo analitico e dettagliato i pro e i contro di questa operazione, che smascheri questo demenziale tiro al piccione fatto di slogan nei nostri confronti, per far capire alla gente di cosa veramente stiamo parlando, perchè la stragrande maggioranza proprio non lo sa

      ci sarebbero tutti i presupposti ormai perchè qualche giornalista degno di questo nome provi a far luce su questa questione, che se non fosse tragica e di una comicità degna della migliore commedia all’italiana

      siamo finiti in questo tritacarne da cui uscirne è molto difficile, praticamente impossibile

      come puoi combattere, come ha scritto rossano, contro un presidente del consiglio letta, che ci vuole abolire perchè “Questo è un tema che ha creato un atteggiamento di sfiducia nei confronti dei percorsi decisionali”, completamente a prescindere da siscorsi di efficienza ecc.

      così come ai vari blogger, ai vari signor volty, pseudogiornalisti vari, perlopiù totalmente incompetenti, ai quali per certo interessano le sorti dell’italia e paventano la grecia, solo ed esclusivamente nella misura in cui traggono beneficio per il loro ego e anche più direttamente per le loro rispettive attività

      la nostra unica speranza secondo me è proprio individuare qualche giornalista SERIO, di importanza nazionale, che abbia voglia di mettere i puntini sulle i e di porsi qualche domanda seriamente, e che provi ad analizzare le questioni come devono essere analizzate in un paese civile, con modalità il più possibile scientifiche ed equilibrate, non lasciando spazio a cialtroni vari, politici o giornalisti che siano

      questo è ciò che deve essere fatto, puntare ad informare maggiormente l’opinione pubblica, e trovare dei giornalisti seri, soprattuto a livello televisico ma non solo, che inizino a vedere la convenienza, anche loro personale, a trattare il nostro tema seriamente e non solo per fare audience e spettacolo

  72. volty

    laura 7 luglio 2013 at 12:16
    aveva ragione brunetta!!!

    La sua onestà intellettuale è direttamente proporzionale a questo suo travisare.
    Io non ho scritto che Brunetta ha ragione su tutto, io non ho detto che Brunetta ha ragione quando dice che siete lavativi o quant’altro (non ricordo neanche cosa esattamente diceva), io ho solo scritto che Brunetta aveva ragione per quanto riguarda l’ “averla vinta, in internet, nei blog, nei social network, a furor di volontà, invasione, intimidazione, offese, tempo a disposizione …”, ed è il suo stesso persistere con questo scrivere, pieno di travisamenti e bambinesco stuzzicare (che segue), a confermarlo.

    ma volty, poverino, ti sei offeso? oh, che tenero ,

    a proposito, quanti anni (mentali) hai? a occhio e croce direi sette o otto…e sappi che di bambini e adolescenti me ne intendo … sai com’è

    Al mittente!

    può dire, accodandosi al merlo, peste e corna di noi pubblici dipendenti,

    Dove? Mi indichi i passaggi dove avrei detto/scritto peste e corna (vale anche per l’articolo – una difesa da riccio – a titolo di esercizio argomentativo ed intellettuale).

    cmq senti, voglio anche farti un complimento: se non c’eri tu ad accanirti contro noi quattro gatti provinciali su questo blog, l’uccello-giornalista per tutti i suoi articoli avrebbe avuto non più di un totale di dieci commenti

    Vuole rigirarla, eh?
    Se non c’ero io avreste detto una cosa come «ecco, noi abbiamo tutte le ragioni, nessuno riesce a contestare, a controbattere sul quel che diciamo dicendo…».
    =================================

    andrea 7 luglio 2013 at 13:46
    ma se lei è esperto di blog forum ecc,

    Informatica/o, in generale, assai di più che di blog & forum & altri passatempo.
    =======================
    EPILOGO

    Rispondo, di nuovo, in generale:
    A mio avviso siete stati prevenuti.
    A mio avviso avete scaricato la vostra (più che comprensibile) frustrazione su Merlo (dopodiché anche su di me).
    A mio avviso confondete, in parte volontariamente ed in parte involontariamente, l’abolizione del magna-magna politico-provinciale con la abolizione tout-court di tutti i servizi e le competenze che l’attuale assetto delle Province copre/gestisce.
    A mio avviso siete entrati qui a gamba tesa (e qui voglio dirvi che quando non porto rispetto io uso «Entrati a zampa tesa»), avete scambiato una critica all’immobilismo, al clientelismo politico, alla incapacità di risanare i conti (Grecia), all’attuale assetto organizzativo delle Province …. come una critica a tutti i dipendenti, come una volontà di mandarli per strada.

    A mio avviso alcuni di voi dovrebbero imparare a leggere un po’ meglio ….
    (cito dall’articolo di Merlo)

    L’ente inutile degli stipendi inventati,

    Non vuol dire che tutti gli stipendi sono inventati, che tutti gli stipendiati intascano «stipendi inventati/da-assistiti», bensì vuol dire che una parte è stata, col tempo, aggiunta, inventata, caricata, dalla politica siffatta, nella patria sfigata.

    del nascondimento della disoccupazione e delle clientele,

    Hanno distribuito incarichi per ragioni clientelari e per nascondere la incapacità di fare in modo che la produzione (industria & servizi) potesse assorbire quel che hanno (NON TUTTI – tocca ripetere) poi infilato nelle Province ed altrove (cioè vale anche per il resto, ovviamente)

    la piccola patria degli uscieri,

    Si riferisce al passato e, forse, non lo so, non sono un esperto, alla attuale collocazione degli stessi ex-uscieri-ricollocati

    il centro di spesa del keynesismo straccione

    Keynesismo serio è quello che alimenta (qualora possibile, eh!) la domanda investendo nelle cose produttive, quello straccione invece maschera i sussidi di disoccupazione sotto forma di impieghi, di spesa ottimistica/allegra sotto forma di stato sociale generoso (quindi non tutto – mannaggia, tocca sempre ripetere onde evitare di essere accusati di schiavismo) , di anti-austerity sotto forma di rilancio in prefetto stile greco sprechificio con lo slogan “dammi i soldi che compro il tuo gelato, altrimenti la tua gelateria fallisce”

    La penso così: se non sei un politico, se non hai ambizioni di carriera politica, allora la soppressione (che è in primis politica) delle Province non può che, alla lunga, ma anche alla corta, farti del bene. Il perché è molto semplice: se lasci in piedi le Province (politiche) e se mancano i danari per pagare gli stipendi, i lavoratori saranno i primi a non percepirli mentre le cariche elettive, nonché quelle vicine agli eletti, continueranno a percepirli
    grossomodo

    p.s.
    Io uso tutto un altro linguaggio quando voglio offendere, provocare o far incazzare.
    Ho letto tutti i commenti ma ad alcuni nick non rispondo perché non ho tempo e ad altri non rispondo perché non meritano (in particolare i veggenti che fanno le diagnosi a distanza … :) )

    p.p.s.
    Sbaglia chi se la prende con Repubblica & Merlo su questa vicenda.
    Primo perché, come già detto, l’articolo ce l’ha con la politica che non vuole togliere le mani dalle province (come territorio), secondo perché si rischia di finire di fungere da banderuole (oggi qua, domani là, poi, ancor più in là, poi, delusi, di nuovo qua …. ).

  73. setras

    Forse non è uno dei pezzi migliori di Merlo ma,come sempre,alcune citazioni sono da numero UNO assoluto del giornalismo italiano
    ” E se l’inutile fosse lei ” è un’altra perla di un’altro fuoriclasse di un’altra categoria

  74. andrea

    signor merlo ha bloccato il mio IP di casa

    adesso per censurarmi completamente deve bloccarmi anche l’IP dell’Ipad

  75. andrea

    e si ricordi di cancellare anche questi 2 messaggi, in fretta perche’ poi qualche nottambulo se ne potrebbe accorgere

  76. andrea

    peccato che ho salvato gia’ il printscreen con questi miei messaggi pubblicati, nel caso posso pubblicare l’immagine jpg, anche io non sono esattamente l’ultimo arrivato in ambito informatico, come il signor volti

    a proposito del signor volti, da cui prenderemo volentieri lezioni per insultare in modo forbito, se ha deciso che il suo ultimo messaggio era l’epilogo comincio a pensare seriamente che se non e’ il suo alter ego si tratti comunque di una persona che lei conosce molto bene e a cui magari ha dato in gestione questo suo blog o perlomeno questo thread

  77. andrea

    comunque il messaggio che avevo scritto e che mi ha censurato bloccando il mio numero IP dell’adsl di casa, e che riscrivo usando la mia connessione internet dell’ipad, messaggio che forse qualcuno leggera’ se lei non me lo cancella, era semplicemente una risposta a giuseppe con un invito esteso a tutti noi che ci siamo incontrati qui piu’ o meno per caso, di organizzarci per difendere la nostra dignita’ di lavoratori e i nostri enti, da questa campagna di disinformazione che e’ stata perpetrata in modo assurdo contro di noi, per essere d’ora in poi presenti, in modo organizzato laddove si parli a sproposito di noi a qualunque livello

    non so se il punto di incontro virtuale possa essere la pagina facebook dell’Upi, c’e’ anche il sito provinceditalia su wordpress non certo qui

    purtroppo temo che tranne poche eccezioni come saitta, presidenti, assessori e consiglieri ci abbandoneranno sempre piu’ al nostro destino, qualunque esso sia, saranno i primi a saltare e anzi da tempo stanno cercando di riposizionarsi, molti anche proprio tra i forcaioli, perche’ elettoralmente difenderci ora non conviene

  78. andrea

    RITIRO TUTTO

    non penso si sia trattato di censura

    ho ottenuto errore inviando 3 volte un messaggio col pc, 2 volte con l’ipad usando il wifi, il messaggio non passava

    diffidente in eccesso, ho quindi pensato ad un blocco dell’IP limitato al thread

    ho provato quindi a collegarmi con l’ipad collegata con propria connessione dati e i messaggi passavano

    poi pero’ ho riprovato a inviare lo stesso messaggio precedentemente rifiutato dal server + volte, e anche questa volta non e’ passato

    ritenendo altamente improbabile che qualcuno fosse di la’ a bloccarmi/sbloccarmi, ho pensato che ci fosse qualcosa nel messaggio che non piaceva al server

    l’unica cosa che era una costante dei tanti messaggi rifiutati che erano leggermente diversi nella forma anche se uguali sostanzialmene nel contenuti, era l’indirizzo internet del sito provinceditalia sulla piattaforma wordpress che avevo scritto per esteso

    nell’ultimo tentativo ho quindi provato a riscrivere l’indicazione del sito senza metterlo per esteso, ovvero scrivendo solo appunto provinceditalia su wordpress

    e il messaggio e’ passato

    potrebbe quindi esserci un baco nel sistema, che e’ la stessa piattaforma wordpress di questo blog, tale per cui inserendo un link ad un altro sito wordpress viene fuori errore

    questa e’ l’unica spiegazione plausibile che mi sono dato, salvo scomodare le congiunzioni astrali

    mi scuso quindi di nuovo per l’accusa di censura evidentemente infondata, e per il relativo spam

    Meglio che me ne vo a letto

    Sorry

  79. rossano

    un saluto alla new-entry : il sig.r angelo libranti e complimenti all’eleganza di linguaggio e all’efficacia delle metafore (a confronto le parabole del vangelo sono poca cosa). Avrà la cicala, mio caro signore, diritto di lamentarsi se la si vuol schiacciare oppure nell’interesse del bene superiore (che guarda caso è sempre quello degli altri insetti…quelli che cominciano a sbraitare dall’inizio) deve star lì a farsi ammazzare? (spinto dalla sua proprietà di linguaggio volevo usare un’altra immagine ma sarebbe stata un po’ volgare, ma c’è sempre tempo). Il famoso “bene superiore”, un po’ quello che dicevano i vari stalin, mussolini e compagnia bella (più o meno), che guarda caso è solo quello di colui che lo cita. Io non so che lavoro lei faccia e quali siano i suoi interessi economici (e niente me ne importa), però: rinunci a quelli per il bene superiore e lasci stare quelli degli altri. Come detto più volte non lavoro in provincia, non ne faccio il consulente, in parte mi sta anche antipatica perchè gestisce la caccia e io sono un animalista; ma non ho la sveglia al collo. Conosco i miei polli (o pesci sempre per citare grillo) e so riconoscere gli specchietti per le allodole (nel caso specifico allocchi – altra specie di volatile, ma più in tema)
    Lei cita una pletora di enti che succhiano il sangue dello stato, alcuni “sono lo stato” ma lasciamo stare, io aggiungerei l’unione europea ma questo non si può dire, reato di lesa demagogia. Questa entità inutile ci succhia ben altro che il sangue ma voi guardate alle province. Aggiungerei anche i vari finanziamenti pubblici: per prima l’editoria (può spiegarmi perchè devo finanziare giornali che non leggo?), poi partiti (perchè devo finanziare partiti che non voto e lasciamo stare le idiozie sull’accesso alla politica per i poveri, o vogliamo paragonare la puppato a ricasoli?) per tornare all’UE, perchè devo finanziare i vari schultz, tajani, van rumpoy e sanguisughe varie? perchè io che sto male come la grecia devo dare soldi alla grecia per salvarla e poi quei soldi me li contano nel debito pubblico e mi fanno stare ancora peggio? misteri della cialtropolitica italiota, però io elimino le province e “capitan findus” (ecco l’ho detto, non ce l’ho fatta a trattenermi, mi scuso con la findus) mi racconta di credibilità se non chiude le province, ma per favore si sciolga e vada a difendere gli interessi dell’italia a bruxelles (non mi ricordo se si scrive così), altrimenti torni nel congelatore. Perchè dicevo vi concentrate sulle province? io avrei almeno tre o quattro ipotesi, a seconda di chi lei sia. Ne esprimo una generale, la più semplice, ma di solito la più semplice è quella vera: vi hanno preso per quell’oggetto che lei cita all’inizio oppure intendete prenderci sempre da quella parte; forse ci riuscirete (o ci riusciranno) ma si scordi che si stia zitti.

    1. rossano

      dimenticavo: esistono degli ottimi libri di entomologia, caro signore, dai quali potrà scoprire che le cicale non succhiano il sangue e che sarebbe stata più adatta alla sua metafora la zanzara (altro fastidioso insetto) che invece il sangue lo succhia e da cui in alcuni casi le province ci difendono disinfestando…suvvia un po’ di attenzione ai particolari

  80. rossano

    sig. volty mi sento abbandonato, non mi risponde più? oppure non merito la sua attenzione? mi sarebbe piacito il suo parere sulle risposte che le ho dato. Capisco il sig. merlo che non si mescola al popolino, ma lei? comunque volevo farle notare una cosa: in risposta a una sua affermazione. L’affermazione è questa:
    “A mio avviso confondete, in parte volontariamente ed in parte involontariamente, l’abolizione del magna-magna politico-provinciale con la abolizione tout-court di tutti i servizi e le competenze che l’attuale assetto delle Province copre/gestisce”.
    diciamo che non dubito della sua buona fede in questa affermazione (e se vera sono d’accordo con lei, come dimostra una mia discussione sul blog di grillo), ma questo ci pone davanti ad un’alternativa nel caso di chi parla di “abolizione delle province” e non di “abolizione della gestione politica delle province”: o costui non si sa esprimere nella lingua natia (per fretta o per cialtroneria) oppure la sua affermazione non è vera. Se io scrivo “abolizione di un ente inutile quale la provincia” intendo abolire l’ente, non il suo presidente. Quindi direi di lasciare stare le arrampicate sugli specchi, altrimenti non si fa un bel servizio ai vari giornalisti (e cialtropolitici) che da questa abolizione fanno discendere le sorti del paese; oltre a essere disinformati (o in malafede), approssimativi (e apprendisti stregoni un po’ cialtroni) appaiono anche con scarsa capacità di scrivere correttamente e poichè la scrittura è il fondamento del mestiere di giornalista proporrei di mantenere in piedi le province nella speranza di trovarvi un posto da usciere, perchè forse hanno sbagliato mestiere (nel caso che saper scrivere non conti oppure come penso quello che lei dice non sia vero non considerate questa mia affermazione)

  81. rossano

    altra perla de “La Repubblica” http://www.repubblica.it/politica/2013/07/08/news/abolite_le_province_ma_non_la_mia-62586581/

    da questa perla estraiamo una parte

    “Per questo non sarà facile, al governo guidato da Enrico Letta, abolire le Province dal lessico geopolitico nazionale, come prevede il Ddl costituzionale, approvato nei giorni scorsi. Dovrebbe, infatti, ridisegnare non solo l’organizzazione ma, insieme, la stessa identità territoriale del Paese”

    l’autore sostiene due cose:
    1.che il ddl costituzionale del nipote di gianni letta preveda di abolire le province dal lessico; cioè lui ci ha letto qualcosa scritto con l’inchiostro simpatico (perchè io non l’ho visto) che la parola province viene eliminata non solo dalla costituzione, ma anche dai vocabolari e diventa proibito pronunciarla
    2. che deve essere cambiata (almeno questo sembra non sia scritto sul DDL) l’identità territoriale del paese, per fare cosa? per sciogliersi in quell’entità che si chiama europa?
    ma per fare il giornalista è necessario avere dei requisiti particolari che mi sfuggono oppure basta fare domanda?

    1. andrea

      rossano, leggo tutti i tuoi inteventi e per me sei un grande, anzi un grandissimo, come praticamente tutti quelli che hanno scritto qui, laura ecc. non cito tutti ma grande stima

      in questo caso però, sull’articolo di Diamanti, che lo letto seguendo il tuo link, nonostante ciò che hai evidenziato in questo articolo non ho notato quell’acrimonia di fondo e anzi quel disprezzo e quel trattamento sommario che generalmente subiamo su quotidiani e altri media

      Diamanti ha persino enunciato seppure in modo pur superficiale alcune delle funzioni che facciamo, si è dimenticato dell’80% delle strade, dei centri per l’impiego, e delle altre cose, ma vabbè, 6+ per l’impegno, per me su quel giornalista si può “lavorare”, tra l’altro è uno abituato a trattare con i numeri, e di persone del genere abbiamo molto bisogno, non di poeti, scribacchini vari, forse anche di quelli, ma che siano onesti e competenti; Diamanti cerca meno le frasi ad effetto e lo stile letterario per fare audience, alla fine il concetto “abolite le province ma non la mia” è un qualcosa su cui si può “lavorare” proficuamente, perchè che l’opinione pubblica sia a favore dell’abolizione delle province è una cosa tutta da dimostrare, e anzi proprio questa frase è altamente indicativa di come la necessità della nostra abolizione sia un mera costruzione artificiale creata da alcuni apprendisti stregoni

      se le persone sapessero bene quello che facciamo, ed è questro lo sforzo comunicativo che dobbiamo fare, non sono così sicuro che possano andare avanti a lungo nelle loro menzogne, la gente ce l’ha fondamentalmente coi politici e coi cialtroni, non contro le persone che lavorano, quindi, se solo si riuscisse a smascherare queste buffonate nei nostri confronti, a tutti i livelli, chissà il vento potrebbe anche cambiare

      – ma lo sapevi che le province gestiscono l’80% delle strade italiane? con ponti, viadotti, gallerie e relative infrastrutture, quelle strade quelle che tu percorri tutti i giorni per andare a lavorare o per recarti in vacanza e ovunque?
      – ma lo sapevi che le province gestiscono tutti gli edifici scolastici di scuola superiore, quelli dove i tuoi figli vanno tutti i giorni ad imparare a crescere e diventare uomini, e pure le palestre annesse a questi edifici dove tu stesso e i tuoi figli praticate sport?
      – ma lo sapevi che le province gestiscono tutti i centri dell’impiego, quei luoghi dove le ditte cercano personale e dove i disoccupati cercano lavoro, presentando i propri curriculum e che mediante colloqui personalizzati, hanno la possibilità di proporsi per i lavori che vorrebbero fare e per i quali hanno esperienza e competenze?
      – ma lo sapevi che le province coordinano la protezione civile a livello locale, quell’organismo che interviene in prima battuta in soccorso della popolazione quando accadono calamità naturali come terremoti e alluvioni?
      – ma lo sapevi che le province pianificano a livello locale la gestione dei rifiuti, creano i piani per lo sviluppo energetico, i piani relativi alla programmazione del territorio, si occupano della salvaguardia di parchi e della biodiversità, della fauna ecc. ecc.?
      – e così via, per tutte le cose che facciamo, trasporto locale, polizia provinciale, promozione del territorio a livello turistrico e culturale, ecc. ecc.
      – ma lo sapevi che le Province con i loro appalti necessari per svolgere le proprie attività sostengono il lavoro delle imprese, soprattutto locali?
      – ma lo sapevi che in tutta Europa esistono degli enti intermedi che stanno tra i comuni e le regioni, che svolgono quelle funzioni che non sono convenienti nè per i comuni, nè per le regioni e che nessuno certo si sogna di abolire, al massimo di migliorare e farli funzionare meglio?
      – ma lo sapevi che le Province hanno una storia di oltre 150 anni, che sono nate con l’unità d’Italia e che sono una espressione delle autonomie locali e quindi sono vicine e ai cittadini del loro territorio e ne curano e promuovono gli interessi, molto più di quanto non facciano realtà più lontane come le regioni e lo stato centrale?

      e ovviamente bisogna evidenziare ben bene che noi facciamo tutte quelle cose incidendo per l’1,27% delle spese dello stato

      io mi domando perchè quelli dell’UPI abbiano dormito così tanto fino ad ora, qualcosina hanno fatto, ma TROPPO POCO

      bene, è il momento di svegliarsi

      1. rossano

        ti ringrazio, andrea, mi fa molto piacere; è anche vero che con questi interlocutori non serve un grande sforzo: hanno pochi argomenti (e molto vaghi), quei pochi che hanno non li collegano in modo coerente e si difendono in un modo che, se fossero avvocati, fioccherebbero gli ergastoli (salvo poi, loro, arrabbiarsi perchè quei cattivoni dei giudici non li hanno accontentati).
        Venendo a cose più serie: è vero l’articolo di diamanti dà più l’impressione di essere una stigmatizzazione della provincialità degli italiani che per lui evidentemente è un difetto (mentre per me è un enorme pregio, ma su questo ha diritto di avere le sue opinioni) che un attacco all’ente.
        Però quello che io ho riportato dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno (e risalta ancora di più avendo diamanti le capacità che tu dici), dimostra dicevo l’approssimazione con cui questa gente scrive; ha scritto una frase che ha il significato che io ho scritto e quindi, inserita ne contesto reale, è priva di senso.
        Vero anche che è importantissimo che qualche giornalista intellettualmente onesto (diamanti non lo conosco, ma perchè anche non addirittura il sig. merlo? se le sue affermazioni devono essere interpretate come dice il sig. volty è un’ottima occasione per dimostrarcelo) cominci a ripristinare la verità. Non sarei nemmeno così pessimista con i politici: leggendo attentamente le dichiarazioni del ministro quagliariello non ho l’impressione che lui muoia dalla voglia di eliminare le province, sta solo subendo l’iniziativa del “nipote d’arte”. Inoltre non vedo molti politici del centrodestra che si sbraccino per questo obiettivo. C’è un gruppo di assatanati che comprende la lobby degli ex sindaci: il ministro del(i)rio, renzi, puppato, ecc.. Inoltre ci sono quelli (anche del centrodestra) che fanno riferimento alla fondazione di cui fa parte anche letta (mi sfugge il nome). quindi questi sono i due gruppi di pressione, dobbiamo lavorare sugli altri e in questo possono aiutarci i media intellettualmente onesti (lei che ne dice sig. merlo? lei è intellettualmente onesto?) cercando di scindere tra l’ente e i politici. Su questi ultimi nessuno discute: se ci sono i cialtropolitici al parlamento non vedo perchè le province ne siano esenti; ma l’ente è un’altra cosa.

  82. chiara

    Per risposta al funzionario di cui sopra il personale plebeo della provincia è maltrattato in primis dal suo stesso presidente e dalla triade
    La responsabile di cui sopra prende 1600 euro al mese ..beata lei ..magari anche la produttività è diversa da quella della vulgar plebe:
    la plebe ( comprendendente anche personale laureato) prende circa 1000 euro al mese, per i posizionati e dirigenti lo stipendio è comprensivo di tutto , la plebe ha stipendio fisso e se non ci sono indennità quello è e rimane, visto che non pagano più neppure lo straordinario e il vwenrdi neanche il buono mensa
    e per favore, non mi parli dei concorsi, grazie ..già verificato (leggere Lo Spiffero.com per saperne di più) ..si parte dai 100 punti fedeltà per entrare graduatoria …
    chissà se come “scudo umano” ci daranno una indennità ?? anche solo 50 euro al mese o un caffè pagato ogni tot …

  83. Beniamino

    Il diritto di pensiero è costituzionalmente garantito e quindi non rispondo alle sue opinioni, ma mi può dire quanto ritiene fondate le affermazioni del risparmio di 12 miliardi che deriverebbe dall’abolizione delle province. Addirittura tutte le spese sostenute sono prive di utilità? Quindi non confondiamo con la storiella del risparmio che con l’aumento del 10% dell’imposta di bollo si è coperto ampliamente il buco dei costi sopprimibili delle province (700 mln).

  84. volty

    rossano 8 luglio 2013 at 08:16

    sig. volty mi sento abbandonato, non mi risponde più? oppure non merito la sua attenzione? mi sarebbe piacito il suo parere sulle risposte che le ho dato.

    Una questione di tempo i visite impegnative e non gradite al mio, seppur simpatico, dentista.

    parla di “abolizione delle province” e non di “abolizione della gestione politica delle province”: o costui non si sa esprimere nella lingua natia (per fretta o per cialtroneria) oppure la sua affermazione non è vera. Se io scrivo “abolizione di un ente inutile quale la provincia” intendo abolire l’ente, non il suo presidente.

    Presidente ed, ovviamente, un po’ di seguito di quel segno…

    ente (sabatini coletti)

    [èn-te] s.m.
    1 dir. Istituzione provvista di personalità giuridica || e. pubblico, gestito dallo Stato o dai suoi organi | e. locale, ente pubblico che amministra parti di territorio (comune, provincia o regione) |

    ============================================

    Non mi va di intervenire oltre perché non voglio scatenare ulteriori flame e perché, sebbene ci tenga a dire quel che penso, non voglio recare troppo disturbo a Merlo innalzando a dismisura il numero di commenti (di ogni varietà e spessore).
    Ed anche fin qui mi sono trattenuto in segno di rispetto per i dipendenti delle Province (tutti, belli e brutti) e per chi ci ospita.
    Grazie.

    1. rossano

      ok..spero che il suo dentista la tratti meglio del mio, sig. volty.. :)
      quindi vediamo se ho capito: secondo lei sarebbe accettabile che l’ente rimanesse e i politici sparissero? se sì può dirlo al sig. merlo? magari almeno il presidente eleggiamolo, ma questo è secondario….le faccio notare che “capitan findus” intende abolire l’ente nel senso della definizione da lei riportata…sarebbe stato sufficiente che il caro nipote di gianni letta avesse aspettato le motivazioni della corte costituzionale e avrebbe capito che sarebbe stato possibile con legge ordinaria ripristinare l’eliminazione delle giunte elettive (è vero che l’ultimo ad abolire le elezioni in italia è stato la buon’anima ma ormai è stato deciso che il cittadino elettore deve considerare le elezioni come una gita, senza sperare di disturbare il manovratore, e in tempi di crisi non si fanno le gite) a tale proposito crocetta (ma li fanno con lo stampino?) ha dichiarato qualcosa del genere “in sicilia non abbiamo abolito le province, abbiamo abolito le elezioni”; lascio a lei il commento. Invece no, il presidente pisano (ma ci sarà un motivo per cui piuttosto che averli alla porta si preferisce avere un morto in casa), decide che si abolisce l’ente. Vuole un’opinione? ha spiazzato anche del(i)rio che intendeva metterci i sindaci a controllare le province

  85. rossano

    mi sono appena iscritto al questionario sulle riforme istituzionali “http://www.partecipa.gov.it/”; per l’iscrizione mi chiedono l’indirizzo di posta elettronica e poi mi chiedono (non sto scherzando): “quanto fa 5+0″; a parte il fatto che non sono sicuro che alcuni ministri possano partecipare, ma cosa mi rappresenta? tutti i siti usano il chapta (credo che si scriva così) e questi usano questa roba? il bello è che ho inserito 55 e mi ha fatto entrare lo stesso…ma perchè non chiediamo l’annessione alla germania? almeno quelli le loro province se le tengono invece noi dobbiamo tenerci questi cialtroni

  86. Emanuele Antonuzzo

    Seguo sempre con attenzione gli editoriali di Merlo, spesso condivido le sue opinioni e soprattutto apprezzo la sua prosa. Questa volta devo dire che le sue considerzioni sulle Provincie li trovo completamente sbagliate, soprattutto nel merito. Il tema dell’abolizione delle Provincie è diventato ormai un mantra: tutti ne parlano, tutti ne chiedono la scomparsa., ma nessuno dice le ragioni per cui questo ente territoriale (i cui rappresentati sono eletti dal popolo) deve scomparire. Si potrebbero fare tante considerazioni, mi limiterò ad un paio. Nella nostra bella e rocambolesca Sicilia – credo tanta cara a Merlo – la Provincia di Caltanissetta (per dieci anni ho lavorato in quell’ente, per 1.300 euro al mese senza aver mai chiesto un giorno di malattia, dove ci sono poco più di 300 dipendenti e i pagamenti ai fornitori si effettuavano in 30 massimo 60 giorni dalla fornitura) e mi risulta anche le altre sono state esempi virtuosi di gestione amministrativa e finanziaria. Allora mi chiedo non sarebbe più opportuno che dimagrissero le Regioni e soprattutto lo Stato centrale? Il Governo ha presentato in fretta e furia il disegno di legge costituzionale per l’abolizione delle Provincie, perchè con la stessa velocità non presenta lo stesso provvedimento per ridurre di almeno il 50% i parlamentari nazionali? Viene facile prendersela coi più deboli, i dipendenti delle provincie sono solo 60000, è una caratteristica tipica italiana. Ha ragione il Presidente dell’UPI (unione provincie italiane) a dire che non si creda che abolendo le Provincie risolviamo i problemi dell’Italia. Mi creda il caro Francesco Merlo, l’abolizione delle Provincie (che si farà) è la classica foglia di fico sulle italiche vergogne. L’obiettivo è ricentralizzare tutti i centri del potere: con il parlamento nazionale formato da nominati o qualcosa di simile e peggio (al peggio non c’è mai fine), con buona pace del controllo democratico. Viva la democrazia…

  87. Roberto

    Ho letto molti commenti al pezzo dio Merlo, sono rimasto allibito.
    Che articolo hanno letto? di cosa si ritengono offesi? Merlo esprime la propria opinione al solito con gran mestiere e le reazioni sono pazzesche.

    Questo è un problema dell’Italia, abbiamo un’apparato Statale inefficente e costosissimo che ci sta affondando e chi ne fa parte si sente sfruttato e ritiene giusto difendere apparati inefficenti in quanto teme per il proprio lavoro.

    Si arriva agli estremi tipici: i forestali calabresi (oltre 10.000) che battono il numero il Canada che appiccano gli incendi per motivare la propria presenza, le zone con maggiore spesa per la spazzatura nelle quali non viene raccolta.

    Tutta questa gente presa una ad una nel proprio intimo crede di avere diritto a quella posizione , spesso addirittura di essere vessata dallo stato.

    Il proprio interesse è sempre davanti a quello della comunità, la cosa traspare ovunque ed è un bel problema.

    1. andrea

      ritorno su questo blog dopo tanto tempo

      scusi la replica, ma perchè deve accomunare in modo così tendenzioso i 10.000 forestali della Calabria con i dipendenti delle Province italiane, che tra l’altro in tutta Italia sono meno di 60.000?

      se ha letto tutto questo blog si sarà fatto un’idea, almeno spero, di cosa facciano o non facciano le Province e il numero di dipendenti di tali enti è in linea a volte inferiore rispetto ai compiti che devono essere svolti

      tra l’altro mi risulta che quei forestali calabresi siano dipendenti di un’Agenzia Regionale, Afor o Calabria Verde (http://www.corrieredellacalabria.it/stories/Politica/14360_addio_afor_nasce_calabria_verde/), e anche se non spetta certo a me giudicare se siano un numero congruo o esagerato, al limite qui si può parlare di spreco a livello statale e/o regionale, in ogni caso non sono certo stati assunti dalle Province calabre

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