SOTTRAIAMO LA TOPONOMASTICA ALLA DEMAGOGIA DEI SINDACI E AFFIDIAMOLA AI LINCEI E ALLA CRUSCA
- Alberto Angela si racconta: “C’è la Patria-Matria di Ciampi nel mio successo-record che mi spaventa perché ne conosco la fragilità”
- Mister Di Maio e la politica intraducibile
Totalmente d’accordo; vivo la devastazione di “piazza Mino Reitano”, “monumento” a Mia Martini, via HoChiMin, fino a via Sandro Pertini che – suo malgrado – ha recentemente contribuito a cancellare la memoria di una strada molto antica e della sua fontana.
Mi sta ancora sulle palle via Togliatti, un politico chiacchierato del quale condanno non tanto l’appartenenza al PCI, quando la sua reiterata dichiarazione di vergognarsi di essere italiano. Togliatti, negli anni trenta, optò per la cittadinanza russa, definendoci mandolinari e lazzaroni. Tutta la sua vita fu influenzata dall’URSS non tenendo in gran conto la sua terra d’origine. Come hanno fatto a dedicargli una via non lo comprendo e il bello è che nessuno si preoccupi di cancellarlo dalla viabilità della Capitale.