Intervista a Franco Gabrielli : ecco il “dream team” che mancava a Marino UN GRANDE GIUBILEO PICCOLO PICCOLO

- Tradotto dal ‘renzinglese’, che cos’è un dream team,e cosa sono i superpoteri?
Una buona squadra. E una scommessa sul cambio di rotta. Ormai su Roma tutto quello che di negativo c’era da dire, è stato detto. Tutto vero, per carità. Ma ricorda Brecht? “Per noi va male. Il buio cresce. Le forze scemano … Dobbiamo sperare soltanto in un colpo di fortuna?” Brecht ci dice che ci dobbiamo provare: “Non aspettarti nessuna risposta oltre la tua”. E il presidente del Consiglio si mette in gioco ’.
- Marino non aveva un dream team?
Il suo errore più grande è il non avere fatto squadra. Pensi a quante volte ha cambiato la giunta.
- La magistratura ha già arrestato due imprenditori e un funzionario del Comune e ha bloccato il primo appalto per il Giubileo.
Lei credeva che il lupo avesse perso il vizio? La notizia è l’arresto: gli anticorpi adesso funzionano, e subito.
- Sarà Renzi a scegliere il commissario?
Tecnicamente lo nomino io. Ma è chiaro che lo farò insieme al ministro dell’Interno e al presidente del Consiglio. Diciamo che se non lo scelgo io, sarà certamente scelto con il mio gradimento.
- Quando?
Nella prossima settimana.
Mi dicono che i candidati veri sono tre prefetti:Paola Basilone, Riccardo Carpino e Bruno Frattasi. E mi dicono che il favorito sia Frattasi.
Non dico nulla.
- Sono nomi di suo gradimento?

- Nominerà anche i commissari dei 15 municipi di Roma?
Ostia è già commissariata per mafia. E dunque sono 14. Ma la legge non è chiara. A Venezia,dopo le dimissioni di Orsoni, i municipi non furono commissariati. Certo, tenerli semplificherebbe.
- A Roma i municipi sono tutti di sinistra: Pd e Sel. Potrebbero esserci obiezioni politiche.
Capisco, ma l’interpretazione giusta della legge la darà il ministero degli Interni
- Lei è renziano?
Io sono un funzionario dello Stato. Sul piano personale, non politico, sono un vecchio amico di Enrico Letta.
- Dove si è laureato?
A Pisa. Quando scelsi il classico mio padre, che non era certo ricco, mi disse: sarai costretto ad andare all’università e io lavorerò anche di notte per aiutarti. Ma, se non ce la farai, l’ alternativa sarà la zappa.
– C’è chi pensa che uno di voi due prefetti, o lei o il commissario, a primavera potrebbe diventare il candidato sindaco di Renzi.
Per me, lo escludo. Aggiungo che io vieterei per legge ai prefetti e ai magistrati di candidarsi alle elezioni almeno per 5 anni.
- Cosa si gioca lei con il Giubileo?
Premesso che il prefetto in questa città così complicata e così piena di veleni deve essere la garanzia per tutti, io sono innanzitutto un poliziotto. Dunque, la sicurezza è la mia prima preoccupazione.
- Ma come fa un poliziotto a garantire la velocità di intervento con quegli otto tavoli di lavoro e quel supertavolo di controllo che fa capo al sottosegretario De Vincenti e a monsignor Fisichella?
Avremo una sala operativa, una cabina di regia, il luogo del tempo reale.
- Dove?
La Sala Roma della polizia nel quartiere Piramide. E poi avremo finalmente il numero unico che ci chiede l’Europa e che la Lombardia ha già: il 112. A partire dal 17 novembre il 112 sostituirà il 115 e il 118 e a partire dal 30 novembre anche il 113. E il numero unico resterà anche dopo il Giubileo
- Chi risponderà?
La Sala Laica, nel palazzo della Regione
– A Roma i numeri pubblici sono sempre occupati.
Ci saranno 200 addetti con un sistema molto bene informatizzato.
– Lei chi chiama in Vaticano in caso di pericolo?
Il capo della gendarmeria, il dottor Giani
- Che rapporti ha con il Papa?
Nessuno. L’ho incontrato e basta. Del resto, abbiamo tutti visto che non ama essere asfissiato
- Lei è cattolico?
Vengo da una famiglia umile. Mi padre, che faceva l’autista dei pullman …
- Dunque, quando parla con i terribili sindacalisti dell’Atac
Sì. Mi illudo di capirli. Pensi che un autobus a Roma va alla velocità media di 12 km l’ora. Comunque,l’Atac è acefala e l’Ama soffre e ci fa soffrire: trasporti e pulizia. Nominare i vertici dell’Atac sarà il primo compito del commissario
- Teme più un attentato o uno sciopero dei trasporti o degli spazzini in pieno Giubileo?
Sulla pulizia dovremmo cominciare a vedere i primi miglioramenti già in novembre. Abbiamo lanciato un appello per una tregua del conflitto, e siamo tutti ben disposti alla mediazione, anche i sindacati
- Anche i vigili urbani?
Tutti.
– E se non ci riesce?
La precettazione sarebbe davvero l’ultima risorsa. Solo se fosse necessaria, la useremmo.
– Mi diceva di suo padre …
Dicevo che è un socialista laico mentre mia madre era invece una cattolica molto credente. Io sono imbevuto di cattolicesimo perché tra la madre e il padre nel figlio prevale la madre. Ma in fondo a me c’è anche il laico con il suo scetticismo. Il risultato è un uomo che si arrovella nel dubbio. Poi però, da poliziotto, sono anche un decisionista.
- L’Amleto che decide sembra un trattato militare. Chi si occuperà di proteggere fisicamente Papa?
In territorio italiano c’è un gruppo di uomini molto collaudati
- Poliziotti?
Poliziotti e carabinieri
- Quanti sono?
Le basti sapere che è un dispositivo efficiente
- Teme l’ improvvisazione del Papa, le visite agli ottici, i bagni di folla?
L’improvvisazione spiazza anche gli eventuali malintenzionati
- Arrivano segnali di pericolo?
Purtroppo sappiamo di stare dentro una minaccia. Ma abbiamo sul territorio una fitta rete di intelligence e, finora, non ci sono arrivati segnali da organizzazioni strutturate. Più pericolosi sono i cosiddetti lupi solitari. Il governo ci ha promesso che, dopo la chiusura dell’Expo, invierà altri uomini, anche soldati
- Quanti?
Duemila.
- Basteranno per trenta milioni di pellegrini?
Sono cifre dopate. Nel 2000 l’incremento fu del 4 per cento. Gli analisti dicono per esempio che i pellegrini, nell’immediato, allontanano i turisti. Solo dopo il Giubileo, se tutto andasse bene, aumenterebbero i turisti.
- Mi dicono che nelle udienze papali c’è un calo di presenze. Nel 2013 erano un milione e trecentomila, oggi sarebbero meno di cinquecentomila. Forse perché Papa Francesco si esprime meglio sulle strade. Ma la folla nasconde e dunque protegge i malintenzionati e i vigliacchi.
Certo, nella folla c’è l’insidia. Ma va ricordato che questo è il primo giubileo universale e dunque anche altrove si apriranno Porte Sante
- Qual è la previsione più realistica?
Penso meno di dieci milioni
- Soprattutto a Natale?
Soprattutto in primavera
- I trasporti reggeranno?
Stiamo incrementando le corse dei treni di superficie: uno ogni sette minuti. L’ investimento è di 17 milioni. Stiamo attrezzando parcheggi in periferia per 782 pullman, il più grande a Tiburtina con 150 posti. E nel centro contingenteremo i pullman che potranno entrare solo per raggiungere i parcheggi.
- La metropolitana?
Il progetto di potenziamento è poco realistico
- Il traffico? Anche lei gira a Roma in motorino?
Adesso sì, nonostante sia un’imprudenza. Mio padre mi convinse a non usare il motorino. Un giorno aveva fermato il pullman per soccorrere un ragazzo che, per colpa del motorino, si era fatto molto male. Gli morì tra le braccia. E solo dopo scoprì che era il figlio di un suo amico. Pensi che potevo comprare il motorino con i miei soldi perché d’estate al mio paese facevo il cameriere e qualche volta il bagnino. E però mi è rimasto il desiderio. E a 40 anni ho preso uno scooter che uso poco.
- Dov’è nato e quando?
Nel 1960. A Montignoso
- Sul mare.
Sì, ma non lo amo. Mi piace il mare d’inverno, il mare come sguardo
- Ama la montagna?
La campagna, la Val d’Orcia. E’ il mio rifugio.
- Quanti figli ha?
Tre maschi.
- Il motorino a loro l’ ha comprato?
No. E non me l’hanno mai chiesto.
- Senza motorino deve esser stato difficile spostarsi da Montignoso. Il classico dove l’ha fatto?
A Massa. A Roma è ancora più difficile spostarsi. E però a Roma gli incidenti sono sempre in aumento ….
- E’anche colpa della famose buche. Ci saranno anche durante il Giubileo?
Verde pubblico, arredo urbano, parchi, asfalto, panchine e marciapiedi: sarebbe stupido promettere miracoli. I milioni sono 50, i cantieri 25… Come diceva San Francesco: Dio, dammi la forza di cambiare le cose che si possono cambiare, il coraggio di accettare quelle che non si possono cambiare, la saggezza di saper distinguere le une dalle altre

4 thoughts on “Intervista a Franco Gabrielli : ecco il “dream team” che mancava a Marino UN GRANDE GIUBILEO PICCOLO PICCOLO

  1. enzo semroda

    1.Aggiungo che io vieterei per legge ai prefetti e ai magistrati di candidarsi alle elezioni almeno per 5 anni.
    2.Sì, ma non lo amo. Mi piace il mare d’inverno, il mare come sguardo.
    Il mare come sguardo e no alla commutazione dei prefetti e magistrati in politici: semplicemente un essere umano!

  2. Alberto

    Ciao Francesco tutto bene?ogni tanto leggo le tue interviste emio cognato in Inghilterra ogni giorno mi sollecita….
    Fatti sentire e anche per vederci ciao

  3. angelo libranti

    L’intervista è da segnare nel taccuino degli appunti per vedere, a posteriori, cosa sarà stato possibile fare.

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