Colosseo – A Repubblica una lettera di G.Volpe: LEI NON SA CHI SIAMO NOI. Risposta di Merlo: SO CHI NON SIETE

QUESTA E’ LA LETTERA PUBBLICATA (L’AUTORE NE FA CIRCOLARE SUL WEB ALTRE VERSIONI, SENZA LA RISPOSTA).

Nell’articolo di Francesco Merlo del 5 agosto, il Consiglio Superiore del Mibact è stato dileggiato, in modo peraltro disinformato. Gli otto “presunti saggi” sono personalità designate dal ministro e da Comuni, Province e Regioni (chi scrive), mentre i “sette astuti funzionari” altro non sono che i presidenti dei Comitati tecnico-scientifici, esperti di archivi, biblioteche, arte, architettura, archeologia, economia della cultura, musei, in gran parte docenti universitari designati dal CUN (basta andare su www.beniculturali.it/consigliosuperiore).
Per quanto riguarda invece le opinioni, Merlo rimpiange il vecchio Consiglio di “cani da guardia” (mai esistito). So bene che c’è chi preferisce scrivere appelli e prevedere catastrofi a ogni cambiamento, invece di impegnarsi per riforme radicali. Per la prima volta si torna a investire e fra un po’ ripartiranno le assunzioni. Certo serve molto di più, soprattutto per la gestione ordinaria, per recuperare anni di disinteresse, tagli, blocco del turn over, delegittimazione sociale. Ma come non riconoscere che si è impressa una svolta?
Anche per l’arena del Colosseo inviterei a un maggior rispetto, evitando il vezzo del benaltrismo. Merlo comunque ha già deciso che il restauro sarà kitsch e il Colosseo imiterà Las Vegas! Basta avere un po’ più di fiducia in quelle stesse soprintendenze, che è facile difendere solo a parole.
Mi spiace che nel campo dei beni culturali, dove nessuno ha la verità in tasca, questo giornale progressista sia tribuna unilaterale di posizioni conservatrici che contribuiscono a tenere in vita una visione elitaria del patrimonio, a promuovere una politica (peraltro inefficace) fatta solo di no, a produrre quella separazione con i cittadini che è il vero problema della tutela. Se superiamo la sterile demonizzazione di chi la pensa diversamente, possiamo lavorare insieme laicamente a un progetto culturale che accetti le sfide del presente.

Giuliano Volpe
Presidente del Consiglio Superiore Beni culturali e paesaggistici del Mibact.

QUESTA E’ LA RISPOSTA PUBBLICATA

Quando era un organo di controllo il Consiglio arrivò a bocciare atti indegni e nomine inadeguate. I cani da guardia infatti mordono in difesa del territorio e non del ministro che nomina e finanzia. I tempi sono cambiati e ora a G. Volpe sembra “progresso” la costruzione dell’arena e sembra”conservazione ” intervenire, prima che sul Colosseo, su tutte le vere necessità e urgenze (Domus Aurea, Mura Aureliane…). Il benaltrismo infine è un’ orrenda parola, inventata da Bondi e da Brunetta, che un Consiglio davvero Superiore non dovrebbe permettersi. Anche la lingua è un bene culturale. F.M.
ps: tra i finanziamenti spiccano 7 milioni ad un terzo polo romano di arte contemporanea (l’Arsenale Pontificio) che si aggiunge al Maxxi e al Macro, che sono due magnifici fallimenti. E’ questa la svolta: non c’è due senza tre?

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