Lo sciopero nazionale dei finti malati IN CORTEO A ROMA PER IL DIRITTO DEL TOPO DI STARE NEL FORMAGGIO

“Da una malattia vera si può guarire, da quella finta no” sarà lo slogan. E dunque sciopereranno per difendere il diritto alla finta malattia i vigili urbani di tutta Italia aderenti all’Ospol-Csa, che non è il nome del medicamento del dottor Dulcamara di Donizetti “l’odontalgico mirabile liquore / dei topi e delle cimici possente distruttore”. E’ invece la sigla del più affollato sindacato della polizia locale, 15 mila iscritti che il 12 febbraio manifesteranno per le strade di Roma in solidarietà con i pizzardoni infingardi che, nella notte di Capodanno, essendo – veramente – finti malati, furono costretti a presentate finti certificati che il sindaco di Roma ancora oggi si ostina a non prendere per veri. Non capisce, Ignazio Marino, che nulla è più doloroso e contagioso di una malattia finta. L’Ospol-Csa, che si attribuisce “grande senso di responsabilità”, rivendica contro il Comune e contro il Governo “le risultanze numeriche” della notte di Capodanno, e dopo avere “discusso sino all’alba del 15 gennaio a San Benedetto del Tronto” attende ancora “l’inoltro formale per le correlate verifiche” della “possibile preintesa contrattuale”, contro “la cancellazione dell’equo indennizzo, la causa di servizio e la pensione privilegiata, che si aggiunge all’usurpazione della indennità di pubblica sicurezza”.
Questo linguaggio che, a differenza delle malattie e dei certificati di Capodanno, è autentico non riesce più a suonare ridicolo, perché mai si era visto un oltranzismo corporativo così cieco, mai il tribalismo italiano di un mestiere organizzato come una cosca era arrivato al punto di marciare su Roma per difendere il non lavoro, la truffa del certificato patacca, la viltà del malessere simulato per inasprire la lotta sindacale godendosi, intanto, il cenone.
Purtroppo il Comune di Roma ha fatto ballare il totale degli ammalati di comodo, ma anche se “le risultanze numeriche” dei bugiardi sbugiardabili fossero davvero scese dall’ottanta al quaranta per cento, la sostanza non cambierebbe. La notte di Capodanno un agente patogeno espertissimo in sindacalese ha decimato i vigili urbani di Roma e qualcuno di questi poliziotti ha donato il sangue, qualcun altro si è rifugiato nell’assistenza retribuita di familiari disabili per dare una credibilità morale alla diserzione commessa come un reato associativo con la complicità dei soliti medici compiacenti e con la regia dei sindacati, anche quelli confederali nel ruolo inedito dei finti malati moderati.
Avevamo scritto che non c’è niente di peggio che usare le generose norme di civiltà come espedienti, come forconi, come fasci di combattimento sociale. Ebbene ci sbagliavamo. E’ infatti oltre ogni decenza e ogni logica l’annuncio che i finti malati d’Italia porteranno spavaldamente in corteo, da piazza della Repubblica a piazza SS apostoli, le ragioni dell’impunità, la forza antica e prepotente del clan, il diritto del topo di stare nel formaggio e del verme di avanzare nella mela. Non manifestano infatti soltanto per salvaguardare i salari proteggendo l’accumulo di piccole rendite di posizione e di incrostazioni paradossali come l’indennità stradale, la pulizia della divisa, la famosa seminotte che comincia alle 15,48… La verità è che i finti malati in piazza, al di là del pittoresco, non sono solo una deviazione sindacale estremista ma un avviso sgangherato, un assaggio della resistenza disperata dell’Italia delle corporazioni, siano essi impiegati di Stato, architetti, professori universitari, orchestrali o vigili urbani . E’ questa la vera malattia che i finti certificati rivelano. Perché si chiuda perfettamente il cerchio, il prossimo 12 febbraio i vigili urbani dovrebbero presentare un finto certificato medico e non andare alla manifestazione.

6 thoughts on “Lo sciopero nazionale dei finti malati IN CORTEO A ROMA PER IL DIRITTO DEL TOPO DI STARE NEL FORMAGGIO

  1. Kunta Kinte

    Beata, ma davvero beata ignoranza…nel senso di colui che ignora, che non sa di cui si sta parlando.

    Prima di accodarsi al branco di pecoroni che hanno sparato sulle divise, provi a chiedere a fonti sicure cosa è successo DAVVERO. Provi a chiedere e scoprirà che il servizio del 31 era a forma VOLONTARIA e che gli agenti un mese prima avevano avvisato che non si sarebbero presentati. Controlli prima di sparar castronrie, verifichi che MOLTI dei certificati erano già stati inviati per malattie di figli congiunti ecc PRIMA del 31 dicembre. Vorrei vedere Ella che, avendo avvisato che si rifiutava di svolgere un servizio NON OBBLIGATORIO, si vedesse chiamare all’ora di cena per prendere servizio e congedarsi da amici e parenti…….. vorrei proprio vedere se lo avesse fatto. Gli altri agenti di servizio programmato erano TUTTI al loro posto……….ma questo ovviamente non fa notizia. Se il prefetto ed il questore si sono RIFIUTATI di precettare gli agenti ci sarà un motivo………o anche Ella pensa che il 31 dicembre sia un’emergenza imprevedibile.? Comunque inutile spiegare, è più facile dare addosso agli agenti…..sopratutto se si ha il dente avvelenato per qualche sanzione ricevuta. Poi cosa importa se chi diventa invalido causa lavoro, non prende un soldo di indennizzo, chi viene ucciso sul lavoro ed i suoi cari non hanno diritto a nulla, cosa importa se i due agenti investiti il primo gennaio e finiti all’ospedale si vedranno decurtare tre giorni di paga grazie all’instancabile brunetta, che dorme in parlamento per soli 20 mila euro al mese.
    Cosa importa se i sindaci ci obbligano ad effettuare servizi destinati a polizia e carabinieri, pur non avendo le necessarie dotazioni e strumenti?.
    Quando si sarà stufato di crogiolarsi nella sua ignoranza……..provi a guardarsi in giro e chieda a chi SA.

    Ah, sono cardiopatico, operato 5 volte eppure faccio pattuglia con la neve o con il solleone…….. ma grazie a Lei vengo considerato un fannullone. Magari è orgoglioso pure di questo.

  2. Kunta Kinte

    Ci sono alcuni strafalcioni lessicali…ma non ho controllato prima di inviare il messaggio.
    Spero di non passare anche da analfabeta oltre che da sfaticato ed imboscato.

    Ah, giusto per concludere…….. gli agenti che si sono rifiutati di prestare servizio (che ribadisco ancora NON era obbligatorio) hanno rinunciato a quasi 200 euro di straordinario……… non le viene in mente che, visti i tempi, se si decide di rinunciare a tale somma qualcosa di strano c’è ?

    E lo strano glielo spiego subito………il sindaco ha deciso che le assenze dal lavoro (anche se si viene investiti!!) produrranno una riduzione della somma della produttività (2-400 euro anno più o meno)…….. Mentre ovviamente i dirigenti che di produttività (?) prendono decine di MIGLIAIA di euro non si vedranno decurtare nulla.

    Domattina tornerò a fare il mio lavoro da impiegato comunale…….peccato che io guadagni come l’addetto all’anagrafe ma sia stato minacciato di morte, mi hanno distrutto un’auto, e rischio di essere aggredito anche con armi.
    Proprio come l’impiegato all’anagrafe…. uguale.

  3. giacinto

    bravo Kunta….. ti quoto in toto…. pirma di parlare, in questo caso scrivere, è meglio azionare il cervello che da l’impulso alla mano per scrivere.
    Le do ragione se il discorso riguarda i veri fancazzisti che sarebbero da licenziare in tronco, e dei medici compiacenti che rilasciano certificati a random a tali persone ne vogliamo parlare? Se fossero più fedeli al giuramento di Ippocrate sicuramente la piaga dei fannulloni malaticci si estinguerebbe. Ma si sa una mano lava l’altra e tutti ci guadagnano. Pensiero e realtà italica difficile da eliminare ovviamente anche per l’esempio che danni i nostri governanti.

  4. luigi

    Ho 57 anni e sono un ufficiale di polizia giudiziaria della Polizia Municipale di una città del nord con orario 24 ore su 24 ore(insomma un vigile urbano a cui fanno fare il poliziotto) sono esterefatto di come si possa dare giudizii senza neanche informarsi di quello che avviene nei corpi dei vigli italiani.
    In 35 anni di servizio sono stato aggredito, minacciato, ho subito danneggiamenti alla mia autovettura, mandato in ospedale, spesso ho potratto il lavoro ore e ore oltre il normale servizo è mi è stato detto che non c’erano soldi per pagarmi lo straordinario, nonostante fossero atti di polizia giudiziaria improrogabili.
    Faccio perquisiszioni, intercettazioni telefoniche e ambientali misure cautelari e arresti. lavoro da anni in un gruppo interforze (che peraltro si occupa di gravissimi reati a danno di minori) gruppo composto anche da appartenenti di CC e PS, lavoriamo insieme facciamo ovviamente le stesse cose e ovviamente rischiamo alla stessa maniera , la differenza stà che a me e agli altri vigili del gruppo lo straordinario non lo pagano. Altra differenza se a loro capitasse qualcosa di grave avrebbero ancora l’ecquo indennizzo per loro e le loro famiglie, mentre a noi il governo Monti lo ha cancellato . Chieda ai parenti del collega di Milano ucciso cioè Savarino o al collega Liguori che è morto di cancro indagando nelle “terra dei fuochi”, se qualcuno si è ricordato di loro.
    Lavoriamo con colleghi che si beccano 400 euro più di noi, che vanno in pensione 5 anni prima di noi (sapesse quanti di questi colleghi statali con cui lavoro da 15 anni ben più giovani di me mi hanno saluttao o sono andati in pensione intorno a 52/53 anni), colleghi che se finiscono in infortunio o se si ammalano vengono pagati regolarmente, mentre a noi ci decurtano il 20% dello stipendio.
    Per quanto riguarda Roma si informi, prima di dare giudizi affrettati!! Non credo che lo farà però se decidesse di farlo con la mente sgombra da pregiudizi, rimarrà stupito di quanto fango pretestuoso.
    Cordiali saluti

    1. Francesco Merlo Post author

      Caro signor Luigi, la ringrazio per il racconto dei suoi sacrifici e per la passione che mette al servizio di tutti. Ma di nuovo mi stupisco che tanti sacrifici e tanta passione non bastino a far vergognare i finti malati e i loro registi sindacali. Un caro saluto. Francesco Merlo

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