La signora Santanché nella fattoria degli animali / LA FAVOLA DI BERLUSCONI E IL MULO

L’animale dispettoso, quella che per natura tira calci è la signora Santanchè, ma nella vecchia fattoria “ia ia o” conta solo zio Tobia. Non bisogna insomma credere che sia vera politica quel che sta accadendo nel Pdl dopo l’intervista monella di Daniela Santanchè a repubblica, con tutti quei pestoni a Cicchitto, a Quagliarello, a Lupi, ad Alfano…
Le bestie della fattoria hanno preso calcioni di mulo ma le metafore della finta politica evocano adesso l’aggressività dei falchi (Verdini) contro la strategia pacifista delle “colombe” (Alfano). E c’è pure la ferocia dei “lupi” (Capezzone) contro l’astuzia delle “volpi” (Schifani). Via via animalizzando, senza alcun rispetto per le fiabe, si arriva a “io sono la pitonessa”, “Schifani si crede volpacchiotta ma è volpino”, per non parlare dei “corvi che svolazzano” (Cicchitto)… Anche se, ovviamente, in questa saga della zoologia politica c’è solo la bestialità e non c’è la politica.
C’è magari in questo schiamazzo la vecchia simpatia della canzone e ciascuno, ricordando le famose filastrocche, può far da sé il gioco ‘a quale animale somiglia': “Sempre sporco a più non posso /C’è il maiale-iale-ia-ia-iale/ C’è un bel gatto-ga-ga-gatto /L’asinel-nel-nel-nel /C’è la capra-capra-ca-ca-capra …”. Ma sicuramente in questo strepito non c’è la dialettica di partito volgarizzata con l’aiuto del vecchio Esopo.
Gli animali della fattoria del Pdl infatti possono concedersi sfoghi, pause di strepito, momenti di libertà e forse anche di divertimento, ma solo perché Berlusconi non ha ancora deciso cosa farà e soprattutto non sa cosa otterrà. Quando deciderà tutti diventeranno uguali e sarà gara a chi si farà più uguale degli uguali, come nell’altra fattoria degli animali, quella di Orwell.
E però Berlusconi sa che nei tempi morti della sua sovranità la Santanché si è presa il ruolo del mulo che tiene tutti svegli e sottomessi. E la signora non si deve offendere perché è vero che non c’è meglio della favole animalesche per dire la verità e, per esempio, nella favola del lupo e dell’agnello, chi non la sa?, ci stiamo dentro tutti. Perciò la favola di Berlusconi e il mulo va presa come quella della formica e della cicala o quella del corvo e del fico.
Certo, c’è del disprezzo nel permettere al mulo di eccitare i cari animali della sua fattoria mentre lui decide con Confalonieri e con Marina la quale è “la delfina” (appunto), che ovviamente la Santanchè onora come “cavallo di razza” ma in privato definisce, con un tocco di iena aggraziata, “un Berlusconi senza sorriso”.
Perché bisogna dire che la signora è davvero voluttuosa nello scalciare, ed è tutta umori e testa dura, e infatti il gallo Alfano è la sua gioia, lo blandisce superba e poi dice “quel furbo si è subito adeguato”, e i pestoni che molla al “colombaccio” Cicchitto la fanno godere, i calci che rifila al “pollastro” Quagliarello la fanno divertire, e va giù duro sul muso del volpino Schifani anche se il suo sogno è mordere il doppio sedere dei Letta, quello di Enrico perché, ça va sans dire, è il governo italiano e quello di Gianni perché lì dentro ha il ruolo, riconosciuto e invidiatissimo, del” ragno”, l’unico animale al quale è concesso di restare sempre attaccato al filo della sua idea. “E però le ragnatele -ha detto la Santanché – conservano la muffa”.
E la Sanantchè fa paura forse perché sanno che ha la licenza di scalciare, possiede una specie di lettera di ‘corsa’ per muli firmata da Berlusconi in persona. E sanno pure che è la sola che non sta a libro paga del padrone, forse perché ha sempre fatto fuori tutti gli animali che le hanno messo accanto. Del primo marito ha fatto un marchio, in imprenditoria ha battuto l’ex socio Briatore che adesso è ridotto a recitare il ruolo del manager nell’intrattenimento e nei reality tv. E poi via via ha digerito Storace, La Russa, Bisignani, Gianfranco Fini… forse perché nelle favole di Esopo, che più o meno consapevolmente la signora evoca, l’unico espediente per digerire un uomo è quello di mangiarlo.
Di sicuro la signora fa cosi tanta paura che le tantissime, ovvie reazioni ai suoi calcioni non sono altri calcioni o morsi o pugni ma sono, se ci state un po’ attenti, più di spavento che di rabbia, sono tocchi, annusamenti, timidi graffietti, roba tenera da animali erbivori e da gallinacci, di quelli che temono di finire in pentola nel Santo Natale.
E infatti per Cicchitto, che fu un famoso polemista, l’intervista “è singolare”. Per Schifani, che bacchetta tutti, si tratta di “affermazioni inopportune”. Gasparri, di solito furioso come un Orlando, dice “che è buona regola non farsi usare dai nemici”. Per Matteoli è “disdicevole”. Sacconi la invita a non fare “la cattiva consigliera”…
Ecco, potrebbe essere uno spasso se se non ci fosse di mezzo l’Italia. Infatti è vero che il mulo piace di più persino a noi, perché non ha la stupida nobiltà del cavallo e l’ineluttabile somaraggine dell’asino, non è fedele per necessità di sopravvivenza, ma è sempre forte e disobbediente. In questo senso la Santanché sarebbe un capolavoro di mulo se desse il suo bel calcione anche a Berlusconi. Non si era mai visto infatti – parola di merlo! – un mulo governato come un asino.

9 thoughts on “La signora Santanché nella fattoria degli animali / LA FAVOLA DI BERLUSCONI E IL MULO

  1. Salvatore Spatarella

    Assolutamente geniale, come tutta la Sua produzione giornalistico/letteraria.
    Lei, Signor Merlo Parlante (e Scrivente), è La Grande Soddisfazione (per noi lettori/elettori) del giornalismo italiano.
    Grazie di cuore.
    S.

  2. volty

    SI NASCE

    Ça va sans dire, aussi — che sto merlo toglie, con questa sua bravura, l’ardore competitivo di tanti suoi colleghi — presenti, attuali, confinanti, foresti, potenziali, futuri …

  3. Angelo Libranti

    Fra tante fattorie ed animali curiosi non ti va a dimenticare i gallinacci del pollaio delle ex Botteghe Oscvure? E già, la lingua batte…. con quel che segue.
    E’ di pecora e non si cuoce!

  4. Clementina Forfeo

    Complimenti inflazionati dall’odio politico verso Berlusconi.
    Ci sono tanti post, ancor più belli, senza alcun commento.
    Meno male che c’è il Sig. Libranti che è un esperto di pecore e che, spero, prossimamente ci rallegrerà con un bel pezzo (non pretendiamo a livello di Merlo) sulla Fattoria Degli Oscuvi.

  5. Angelo Libranti

    Creda Signora, posso fare meglio di Merlo se il geniaccio mi assiste. Anni fa, molti anni fa, scrivevo su l’Avanti, mi interessavo di critica d’arte. Durò pure troppo per non aver preso la tessera.
    Gli è che voglio restare libero e padrone di scrivere quello che ritengo ragionevole dal mio punto di vista.
    Non pretendo di stare dalla parte del giusto, nessuno lo è, ma esigo rispetto per le mie idee.
    Dichiaro pubblicamente che Merlo è un Signore (a meno che non faccia lo strafottente come Travaglio che se ne infischia dei commenti sfavorevoli, anzi non segue proprio il suo blog, lui pensa a vendere e basta), perché ha sempre pubblicato ogni mio commento.
    Vede, cara signora, tra gli anonimi ci sono tantissimi genii che per un motivo o per l’altro, non sono emersi, mi viene in mente Gian Carlo Fusco, forbita penna dall’esistenza sprecata, ormai dimenticato e Guglielmo Peirce un fine intellettuale di sinistra, poi convertito, che al buon scrivere dava del tu, i cui articoli, per chi ha voglia di cercarli su “l’Unità” prima e sul “il Borghese” di Longanesi poi, sono saggi di profonda cultura ancora validi, al cui cospetto, mi creda, i Montanelli, i Biagi e varia compagnia gonfiata, appaiono dei nani.
    La saluto.

  6. Clementina Forfeo

    Sig. Libranti, io la capisco sui geni che sommersero in quel grande mare della propria bramosia di libertà, la capisco sugli annegati in quella sabbia mobile che è il rispetto al cospetto della propria immagine specchiata, nell’intimo della propria autostima, al riparo dai riflessi, impuri, degli altri.

    Onore ai geni anonimi mancati!
    Una corona, simbolica, di fiori della libertà, da parte mia, al Geniaccio Ignoto.

    Che il Geniaccio sia con lei!
    Saluti e futuri risoluti!

    PS.
    tolgo il disturbo e chiedo scusa al web-master
    C.F.

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