Giannino esecrato da chi lo glorificò / IL MATTOIDE ITALIANO NELL’ABISSO DELLA PATACCA

E’l’ aggiornamento del mattoide italiano, che è il fratello bastardo del genio, l’ attrezzato ciarlatano che divulga e sapientemente spiega l’economia, ma per farsi bello racconta se stesso con due lauree che non ha mai preso, revisione ‘alta’ della calza che Berlusconi, sempre per farsi bello, metteva sulla telecamera.

E però, vedere ora precipitare Oscar Giannino nell’abisso della patacca sta accendendo la voluttà degli italiani  più di qualsiasi delitto o censura o clientela familistica vengano via via scoperti.  E non solo perché quello di Giannino è un caso straordinario di dileggio che distrae, con il girotondo dei soliti selvaggi frizzi e lazzi, dalla monotonia barocca e tonitruante della campagna elettorale, ma soprattutto perché la patacca, cioè la laurea falsa, è una scuola  di magnificenza nazionale, una tradizione, un’antropologia celebratissima,   a differenza del delitto, cioè la ruberia vera, che solo in Italia non è grandezza e non è castigo ma è la miserabile banalità quotidiana.

Oscar Giannino,che noi giornalisti anziani abbiamo conosciuto al tempo in cui era l’abilissimo capo ufficio stampa del Partito repubblicano di Giorgio La Malfa  e teneva magnificamente testa ai cavalli di razza bizzosi Bruno Visentini e Giovanni Spadolini, cambiò abiti e fisionomia per difendersi  da una brutta malattia. Perse i capelli, si ‘imbastonò’, mise le ghette alle scarpe, cominciò a imitare l’uomo in frack che dà l’adieu al mondo. Ma non è stato mai il magliaro classico, che è un allegro poveraccio che vive di espedienti, il Totò che vende  la fontana di Trevi al turista americano tutto business.

Giannino ha lavorato al Foglio con Giuliano Ferrara, al Riformista dove è stato vicedirettore di Antonio Polito, a Libero dove ha diretto il supplemento economico quotidiano’ Libero Mercato’,  poi al Sole 24 ore e a Radio24, quindi è diventato lo spin doctor  di Emma Marcegaglia e il consulente apprezzato di enti, banche e istituzioni. Dovunque gli si riconosceva un valore che evidentemente non gli bastava mai. Ogni tanto spariva per alcuni mesi, raccontava storie di pathos e di fantasia, a volte aggiustava la propria biografia come in Italia fanno molti giornalisti, quelli che danno la parola ai morti per esempio, raccontatori postumi di intimità che nessuno può più provare con Agnelli, con Montanelli, con l’ex sindaco di New York, con John Lennon o, appunto, con i Nobel dell’economia.  A differenza di questi soliti cialtroni italiani, Giannino è però un affascinante esempio di falso autentico. E difatti diventava sempre più autorevole quando spiegava la caduta tendenziale del saggio di profitto anche perché da sapiente magliaro aggiungeva che gliel’avevano insegnata a Chicago dove fingeva di avere conseguito un master : arriva sempre il momento in cui la patacca italiana assume le sue necessarie dimensioni internazionali.

E molti italiani sono rimasti rapiti da Giannino, piccola riserva di qualità. Il suo genio truffaldino infatti trovava incastro fertile nell’ottusità nazionale fatta diChicagoboys, diforward exchange rate, di master e visiting professor, di long hedging e cross hedge, di covered warrant…. . Giannino inventava pure aneddoti mitici per smitizzare il mito di se stesso: aveva preso il master è vero, ma il master non era nulla e citava  a conferma  il Nobel Bob Barro che <mi disse che con il master puoi smettere di rubare nelle carrozze ferroviarie e rubare un’intera ferrovia>.   Come nella mitica supercazzola di Tognazzi , Giannino lasciava cadere una parola ‘importante’: master, Chicago… E le lauree, le lezioni dei Nobel, persino un concorso vinto in magistratura, la partecipazione da bambino alla Zecchino d’oro, e l’ assistenza ai malati terminali di cui parlò con Lilli Gruber…, tutto gli è servito  a certificare un  universo parallelo di economista, di professore di diritto, di maestro di americanità e di filantropia come vuole la tradizione dei veri scienziati anglosassoni. E intanto si addobbava  con le mostrine dell’esercito britannico:  <E’un regalo del colonnello…>,  il giorno di San Patrizio  indossava quelle irlandesi,  non senza dimenticare che suo padre fu un eroe della Repubblica sociale; e al suo matrimonio, serviva agli ospiti riso scotto e verdure lesse. La moglie, in sintonia con l’eccentricità,  racconta a Vanity Fair che tra loro si chiamano Topolì e Topolù e inconsapevolmente lo descrive come una specie di gabibbo dannunziano, genio eccentrico e truffa dentro un dramma di identità, il mattoide italiano appunto che somiglia al crank di Einstein,  quell’ Immanuel Velikovsky del quale il grande scienziato amava leggere le spiegazioni ‘scientifiche’ delle piaghe d’Egitto, della trasformazione dell’ acqua del Nilo in sangue e di tutte le altre enormità della Bibbia.

Pizzicando da maestro tutte le corde del luogo comune colto Giannino era diventato il simbolo dei ‘veri liberal’ contro i ‘falsi liberal’ delle tasse   e del conflitto di interessi.  Con lui, insomma, i liberali alle vongole si erano trasformati in liberali al curry visto che aveva radunato attorno a sé i più accreditati professori  solitamente algidi che credevano con soggezione e ammirazione  nella sua capacità di sciogliere i dilemmi della crisi. Ebbene, stendiamo un pietoso velo sulla roboante lista di questi grandi liberali che  rimasero sedotti dalle sue parole e non certo dalle sue lauree. E voglio dire che tra truffati e truffatori c’è sempre una grande sintonia,  gli imbroglioni hanno il loro target,  furbizia e stupidità si ingravidano a vicenda.

Oggi Giannino è  inseguito  dall’ esecrazione di quegli stessi intellettuali che lo avevano glorificato e sventolato come una bandiera, a cominciare dal professore Zingales che lo ha denunziato a soli cinque giorni dal voto consegnandolo alla macchina del fango dei giornali di Berlusconi che, con la loro proverbiale e famosa innocenza, lo stanno trattando come il diavolo perché è a Berlusconi che forse Giannino poteva rosicchiare qualche punto in percentuale. E si distinguono proprio quei colleghi che lo ebbero come direttore a Libero Mercato.

Mi auguro che Giannino ne rida, all’inizio magari a denti stretti. Qui infatti la critica politica cede il passo alla letteratura, all’ antropologia del falsario visionario, al rapido esploratore dell’incognito che si è permesso qualche escursione nei territori del vuoto. Speriamo che alla fine la risata diventi fragorosa e che Giannino brindi a tutti noi esclamando come il Giannetto della Cena delle beffe: <Chi non beve con me, peste lo colga>.

82 thoughts on “Giannino esecrato da chi lo glorificò / IL MATTOIDE ITALIANO NELL’ABISSO DELLA PATACCA

  1. Daniele Maggiore

    Complimenti ! Una attenta e pedissequa visione di cio’ che Giannino era ed ha fatto. Non lo dico con ironia ma l’articolo mi è molto piaciuto. Ieri sera ho visto Giannino in intervista ed era veramente e meramente patetico. Speriamo che lui capisca e tutti quelli come lui capiscano che l’Italia ha bisogno di altro.

  2. MacLab

    L’Italia avrà bisogno di ALTRO ma,nell’ipocrisia conservatrice che costantemente annichilisce qualsiasi idea di nuovo che avanza,tende a riesumare i soliti farneticatori pluriennali.Nella fattispecie lo smacchiatore di ghepardi,l’amico della nipote di Mubarak,e l’aggregatore bocconiano di salme in formaldeide.

    1. bitwice

      Quello che Lei dice non fa un piega, ma non possiamo più accettare di aggiungere male al male. Le figure “nuove” devono essere diverse dalle precedenti, non emularle.

  3. paolo tarabusi

    Varie.
    a) Penso alla truffa dei falsi Modigliani di una trentina di anni fa. Metà dell’accigliato establishment della storiografia artistica italiana ci cascò in pieno. Quale conclusione, che era poi nell’aria da anni, se ne doveva trarre? Che l’arte moderna è in buona parte una bufala, o panna montata a chiacchiere, se chiunque è in grado di far passare un sasso limato col Black&Decker come l’opera di un genio. Ora, Giannino, che pure non si discute che possieda delle competenze in materia economica pur in assenza di lauree e master, mi pare che dimostri che l’economia, così come ce la vendono i non meno accigliati economisti che perseguitano questi nostri anni, è a sua volta un chiacchiericcio. Un dato manipolabile, interpretabile, una visione e non una scienza. Mi piacerebbe che questo episodio servisse a rimettere al loro posto coloro che in nome di leggi economiche che sono solo ideologismi chiedono sempre agli altri di patire per qualche ragione. L’economia sono chiacchiere, e un cialtrone dotato di un certo genio sghembo riesce a non farsi scoprire per anni, pur occupando un ruolo di notevole visibilità mediatica.
    b) Che non si debba giudicare una persona (anche) per come si veste è una cosa che non ho mai capito né accettato. Un corollario sciocco di qualche forma del Politicamente Corretto. Se uno si veste come un carro in maschera o come un divano rifatto da un tappezziere dedito all’alcol, qualche disturbo mi pare ovvio che ce l’abbia. Che si tratti di narcisismo o di complesso di inferiorità combattuto su tutti i fronti o di che altro, non so. Ma uno che fa così, che come dice Crozza, va in giro come il nonno di Elisa di Rivombrosa, non sta mica bene.
    c) Noto che gli adepti a FPFID non arretrano di un passo. Questo è coerente con una mia non nuova teoria, che il liberismo è il nuovo e non del tutto compreso modo di essere fanatici e dogmatici. Basta che uno si dichiari liberista, e potrebbe anche aver ucciso Biancaneve e i sette nani, che va bene lo stesso: perché è liberista. Degli ariani post litteram, si considerano.
    d) Comunque, per ora ha lasciato la direzione del movimento, mica altro. Un po’ poco.
    e) Diffidare sempre, ripeto diffidare sempre, di chi dice di aver creduto in Berlusconi, fosse anche una fiducia andata a male. E questo, en passant, vale anche per Monti.

    1. Marco Pellecchia

      Non può essere depennato dalle liste pena la decadenze delle stesse, né può essere sostituito come candidato premier.
      E’ la legge.

    2. ANTONELLA LATTUADA

      RISPONDO A PAOLO TARABUSI

      DIFFIDIAMO DI GIANNINO, DIFFIDIAMO A MAGGIOR RAGIONE DI BERLUSCONI, SICURAMETNE DI MONTI E POI ??? DI CHI CI FIDIAMO ?? DI DI PIETRO? DI CASINI ? DI BERSANI ?? DI VENDOLA ?? DI INGROIA (AIUTOOOO !!!!)….. MA CERTO !!!!!! SONO GLI UNICI SINCERI: DICHIARATAMENTE E SICURAMENTE FARANNO A PEZZI QUEL POCO DI SOCIETA’ ONESTA CHE ANCORA RIMANE……….A QUESTO PUNTO MANDIAMO AL GOVERNO LA SIGNORA GINA DI VOGHERA CHE QUANTOMENO, IN MATERIA DI ECONOMIA (DOMESTICA) SICURAMENTE NE SA QUALCOSA, E SOPRATUTTO NON HA MAI RUBATO A NESSUNO O SCAMBIATO POSTI PUBBLICI IN CAMBIO DI VOTI PER MANTENERE LA POLTRONA DI TUTTE QUELLE BELLE PERSONCINE CHE HO CITATO POCANZI……..(GIANNINO ESCLUSO….VISTO CHE DI POLTRONE NON NE HA NESSUNA ANZI………HA RINUNCIATO ALL’UNICA CHE AVEVA, CIOE’ QUELLA DI PRESIDENTE DI “FARE” …A DIRE IL VERO AVEVA GIA’ RINUNCIATO PURE AL SUO POSTO DI LAVORO – GIANNINO E’ UNO DEI POCHI CHE ENTRANDO IN POLITICA HA PERSO LAVORO, SOLDI E TEMPO ……….PERCHE’ TUTTI GLI ALTRI ENTRANDO IN POLITICA HANNO TROVATO UN LAVORO, UNO STIPENDIO E TANTO TANTO TEMPO LIBERO, PER GODERSI I SOLDI PUBBLICI SOTRATTI INDEBITAMENTE CON TUTTI I LORO “MANEGGI” POLITICI.
      PERO’ GIANNINO VA DEMONIZZATO E MESSO ALLA GOGNA PERCHE’ HA DICHIARATO DI AVERE DELLE LAUREE CHE NON HA……..ECCERTO…… UNO COSI’ VA “ELININATO” SUBITO, CHE SCHERZIAMO? E’ UN’ONTA TERRIBILE AVERE UNA PERSONA COMPETENTE, CAPACE, INTELLIGENTE, VOLONTEROSA, DETERMINATA, CHE PORTA AVANTI UN MOVIMENTO SENZA AVERE LE LAUREE CHE DICE DI AVERE, CHE DIAMINE !!!! NOI VOGLIAMO INVECE TUTTI GLI ALTRI DI CUI SOPRA, PERSONE ONESTE, CORRETTE, CHE HANNO SEMPRE LAVORATO SODO PER IL BENE COMUNE (DELLE LORO TASCHE) E LI VOGLIAMO PER I PROSSIMI 5 ANNI NELLA PIA ILLUSIONE CHE QUALCOSA POSSA CAMBIARE. POVERA ITALIA !!
      A.L.

      1. paolo tarabusi

        E’ sufficiente dare un’occhiata alle tue modalità espressive per capire che non capisci. Che sei lontana anni luce dal capire. E non basteranno maiuscole e punti di sospensione e punti esclamativi a rendere un fanatismo sciocco meno fanatico e meno sciocco.

          1. paolo tarabusi

            Bice.
            Cosa vuole che le dica. Si tenga, se crede, gli ululati da bimbaminkia della mia interlocutrice, le argomentazioni da prima media/ultimo banco, una esposizione che non otterrebbe la sufficienza neanche in terza elementare. Se lei crede che a partire da una inconsapevolezza ciclopica come quella dimostrata dalla tipa che mi risponde (a proposito, non ho cercato io lo scontro con quella, ma il contrario. Ma il cattivo sono io, nella solita logichina puerile che l’ignorante è buono) possa sortire qualcosa di buono e di diverso per questo disgraziato Paese, prego.
            Però, io credo di no. Magari smonti il contenuto di che dico -se è in grado di farlo- invece di irritarsi per il modo in cui lo dico: che è una risposta piccata a una poveretta semianalfabeta che cerca la scorciatoia dei punti esclamativi per dare forza a un cumulo di sciocchezze.

      2. alberto valcarenghi

        Una cosa bisogna riconoscere al nobile decaduto Giannino, si e’ speso con entusiasmo e con tutte le proprie forze, in cambio non avrà nulla, il suo messaggio è stato comunque il migliore, epilogo a parte, in una campagna elettorale e in un quadro politico così di basso livello. Spero che FARE abbia un futuro, anche se ho paura che possa implodere.

    3. enzo bartolo

      Marco Pellecchia sei un genio! Scritto benissimo dicendo cose sacrisante. Che bello leggere finalmente un commento forbito e denso di intelligenza. Bravo.

  4. Paolo Lesino

    Molto bello l’articolo, complimenti. Rimaniamo sempre dentro un clima tutto italiano, dove alla fine…ma sì in fondo non l’ha raccontata mica grossa ? Ero intenzionato a votarlo perchè non mi dispiace come persona e come si dà, mi piaceva la sua sicurezza e il suo polso. Ma chi mai fra gli elettori si è mai chiesto si il candidato Premier ha consguito…addirittura un Master quando la stragrande maggioranza di chi ci governa si è già incasinato per laurearsi !!! La balla di un bambino per farsi grosso coi compagni di giochi ! Adieu Giannino…

  5. MacLab

    Aggiungo : diffidare sempre anche del PD ( ULIVO 4.0 ). Che come il PDL ora attacca ed incolpa Monti su tutto dimenticando come il suo governo tecnico ed i relativi provvedimenti siano stati sostenuti ed avallati da entrambi( fecero opposizione solo IDV e la Lega Nord ).Il medesimo elettorato che sventola il vessillo del rinnovamento salvo poi far terra bruciata attorno a Renzi ( con la regia per nulla occulta dei sindapartiti ) riproponendo l’usato sicuro Bersani-Bindi-Finocchiaro and CO.Tutti inglobati da 4/5 lustri nelle rispettive poltrone.

  6. franco

    Ecco un legame tra Francesco Merlo e Giannino: la citazione dotta e spiritosa che tutto dice e sottintende.
    “revisione ‘alta’ della calza che Berlusconi, sempre per farsi bello, metteva sulla telecamera.”
    Cosa significa? che senso ha nell’articolo? Chissà. Il lettore automaticamente capisce (se è stato abbastanza addomesticato)
    Non ho questi riflessi condizionati e poi molto banalmente penso che Giannino dava indicazioni di voto per Ambrosoli quindi bisogna essere necessariamente indulgenti ed avere un po di simpatia senza esagerare. In fondo era utile.
    saluti
    franco

  7. Daniela Peverini

    Ho letto con interesse il suo articolo su Oscar Giannino e vorrei chiederle come sia stato possibile che Giannino lavorasse per importanti quotidiani senza che risultasse che non fosse laureato, al momento dell’assunzione non viene richiesto anche il titolo di studio? Lei lo definisce un falso autentico, diciamo n po’ come gli odontotecnici che si spacciano per dentisti, ma certo per chi come me aveva simpatia e stima per quell’omino buffo che diceva cose sensate è stata una grande delusione, l’ennesima di questa trista campagna elettorale.

    1. Juls

      No, non li chiedono. Per fare il giornalista tutto quello che ti serve è che tu sia ritenuto in grado di scriver un buon articolo…come tu ci sia arrivato, non è affar di chi ti assume, il che ha anche senso.
      Il dentista ha bisogno di competenze tecniche, è un paragone che non regge.

      1. Daniela Peverini

        La mia conoscenza di Osacar Giannino è puramente “televisiva”. Pensavo Giannino un esperto in temi economici perchè dato che l’economia è fatta di dati e che muoversi in quel mondo e riportare fatti economici non è propriamente da tutti, lui dimostrava preparazione e conoscenza della materia, ecco perchè riportavo l’esempio degli odontotecnici che finchè non incappano in problemi “medici” fanno tranquillamente il mestiere di dentista.

    2. alberto valcarenghi

      Non mi risulta che per fare il mestiere di Giannino, il giornalista, peraltro a mio avviso molto bene, occorra la laurea, probabilmente una balla che viene da molto lontano, che rivela una personalità diciamo naif, comunque a mio avviso molto positiva ma inadatta al ruolo di leader di un movimento nuovo, moderno e giustamente esigente come FARE.

  8. Faredo

    Non mi vergogno di aver spesso citato OSCAR GIANNINO nel mio blog di Economia, in riferimento ad alcune
    intuizioni quali il FONDO IMMOBILIARE CHIUSO garantito dalle proprietà dello Stato attraverso il quale raccogliere risparmio da destinare al contenimento del debito pubblico pregresso od interventi di POLITICA ECONOMICA liberale con attenzione al sociale. Lo avrei definito un KEYNESIANO di seconda ondata, categoria nella quale mi riconosco. Sono diplomato Ragioniere, abilitato fiscalista, professionista, consulente di Direzione ma……. MAI mi sono sognato di attribuirmi LAUREE non conseguite o MASTERS mai frequentati (per i quali a ben vedere, è sufficiente PAGARE).
    Scendere in politica (qualcuno crede di salire…) significa mettere la propria vita, i propri trascorsi professionali sotto l’occhio attento dell’informazione, a rischio di essere calunniati anche da innocenti, infangati in modo strumentale. Quando, come OSCAR, si raccontano una marea di palle, sarebbe più scaltro operare come MAITRE A’ PENSER, come eminenza grigia all’ombra del potente di turno. Sono dispiaciuto e disilluso, anche se qualche avvisaglia si stava avvertendo dal modo con il quale il LAUREATO attaccava il PDL ed i suoi mentori.
    Peccato ! Speriamo la smetta di fare il pagliaccio, si vesta in modo sobrio e… ritorni a trattare di ECONOMIA con la competenza che ha dimostrato di possedere.

  9. Marco Pellecchia

    Cito un simpatico commento apparso su facebook:
    Da piccolo provai a corteggiare una ragazzina della mia età raccontandole che dei ladri mi avevano rubato la bicicletta ed io ero riuscito a ritrovarla dopo accurate indagini e li avevo presi tutti a pugni mandandoli all’ospedale, sei contro uno.
    Tutti nella vita siamo stati Giannino, almeno una volta.

    Con questo non voglio dire che quanto ha fatto e detto Giannino sia tutto sommato una “monellata”.
    Però…

  10. enrico pascucci

    Lo sconforto è che da ascoltatore di Giannino negli anni della radio da curioso di punti di vista lontani dai miei ho sempre pensato che fosse un opportunista questo perchè avevo notato la diversità delle sue analisi tra radio e televisione, insomma ma se uno come Zingales rimane coinvolto in questo ma in giro per il mondo che gente fanno i professori?

  11. goffredo paoletta

    Ottimo l’articolo, come al solito. Seguo sempre i suoi articoli su repubblica. Però mi gira sempre una idea per la testa: non srebbe il caso di andare a vedere il curriculum di B. per vedere se anche lui ha millantato cose mai fatte? (Laurea: dove e in che cosa, masters eventuali e/o altro). Mi rendo conto che eventuali millanterie forse non farebbero neppure notizia in questo caso; ma forse ne varrebbe comunque la pena.
    P.S. la richiesta vale anche per quelli del post che quando ci si mettono spaccano il capello in quattro.

  12. sauro

    Ricordiamo, comunque, che si votano i programmi delle coalizioni. Quelli che riteniamo più credibili e realizzabili, non di certo le persone. FiD non muore e, paradossalmente, mostra sulla propria pelle cosa intende per trasparenza e meritocrazia. Vale un + solo per questo

  13. Giannetto Furbetto

    In Italia accade che un tizio ha un appartamento al Colosseo: ignora di averlo e chi gliel’ha comprato. Un tizio va a letto con una ragazza: sa che è la nipote di Mubarak ma ignora che è minorenne. Un tizio ignora di avere solo il diploma e pensa di avere un paio di lauree e un master… e che sarà mai… Fermiamo il declino.

  14. Sandro Lazier

    A volte, per guardare alle cose e non soltanto vederle, occorre cambiare prospettiva.
    Vi stupite che uno come Giannino non abbia le lauree che dichiara ma, se vi spostate appena, potreste vedere le lauree stupite dal non appartenere ad un uomo come Giannino.

  15. Markolin27

    Acuto, molto acuto. Ci si diletta con così poco oggi giorno, che queste rare opportunità sono molto ghiotte. Ebbene vi dico che se nella vostra scala di valori la credibiltà precede sempre e comunque la capacità, seppur nobile come ideale, non sarete immuni da conseguenze negative per politiche fatte da gente credibile ma incapace di fare il vostro interesse. La credibilità politica penso che si debba valutare solo dopo e non prima, quella individuale è già stata abbondantemente valutata così come la capacità individuale.

  16. Marco (GR)

    io ho avuto un cognato che si comportava (si comporta…suppongo) come Giannino: lui si vantava di lavorare per la figlia di … Berlusconi! … ha truffato più di qualcuno…
    Mi viene da pensare che almeno Grillo ha sempre sostenuto di aver tratto molte delle sue idee dal web, Wikipedia in primis, dove non vengono mai citati gli autori ma tutto è soggetto alle correzioni degli utenti…

  17. Tiziano

    Solo una riflessione. Mi rattrista che anche un paladino del liberismo scada così e come si fa in queste circostanze poi si mette in dubbio tutto; effettivamente però noi non votiamo l’uomo ma le idee anche perchè se votassimo gli uomini… quanti hanno una laurea? Quanti hanno una laurea vera? Quanti hanno dimostrato di avere dei meriti, delle capacità? Mi viene in mente per es. il Professorino che se la tira e anche senza dirlo esplicitamente di essere laureato, lascia intendere… di aver frequentato la Normale, dove non ha mai preso uno straccio di laurea. L’uomo ha sbagliato e agli Altri non è parso vero, però gli altri o molti altri
    hanno fatto di peggio o peggio, fatto nulla e nella vita privata e in quella pubblica che paghiamo tutti. Il punto è ora chi voto?

  18. Michele

    Fare per fermare il declino ha dato la più grande lezione di vita in campo politico nella storia italiana. Si sono conquistati il mio voto così facendo. QUESTA è coerenza e serietà!

  19. Francesco

    Il tempismo di Zingales è stato straordinario.L’iceberg del Titanic non avrebbe saputo fare meglio.Antenne dritte…..gli Scilipoti non muoiono mai.

  20. manuela

    Sono mesi che su fb vedo scorrere articoli su Giannino. Un mio amico , un mio caro amico che stimo e a cui voglio molto bene non fa altro che pubblicare foto di lui con Giannino e fargli tanta pubblicità. Oggi gli sono vicino. Come la letteratura ci insegna si tratta di un vero e proprio tradimento. Come si può essere sentito chi realmente credeva in lui se non tradito. Da oggi non riconoscerà più quella persona che per mesi ha adorato, emulato, pubblicizzato….. Da oggi Giannino sarà un’ombra ” a shadow in the dark” : sfocata e irriconoscibile nel buio.

    1. alberto valcarenghi

      Personalmente non condivido, chi ha seguito davvero da vicino Giannino, quel che ha detto e “come” l’ha detto, oltre a cio’ che ha fatto, può aver colto l’essenza del personaggio, sicuramente e giustamente discutibile alla luce degli ultimi sviluppi. Capisco peraltro che chi è più distante non possa dare minimamente credito a Giannino ne’ comprendere come si possa avere la mia opinione, rimane per me la persona, se pur “colorita”, più concreta e paradossalmente credibile di questa campagna elettorale. Mi vien da pensare che nella sua vita, per avvalorare la sua cultura da autodidatta o potersi affermare in certi ambienti, abbia ritenuto di dover ricorrere a questi espedienti, lo apprendo solo ora, ribadisco però che la valutazione di Giannino nel mio caso si è sempre basata su altri presupposti, prendo atto che la sua reazione è stata corretta, non vedo riscontri analoghi per altre personalità nel panorama politico, pur celando segreti ben più inconfessabili o reati veri e propri. Mi piacerebbe vedere la stessa fermezza con gli errori e le cazzate di tutti gli altri politici vecchi e nuovi, staremo a vedere.

  21. Francesco

    FARE per FERMARE IL DECLINO non ha compiuto alcun eroismo.Semplicemente ha mostrato coerenza.Non è poi poco. Bossi non mi risulta si sia dimesso a causa dei titoli Acquistati ( non millantati )dal Trota ma dopo aver accertato che il fratello di quest’ultimo depredava le casse della Lega per il proprio sollazzo.Per le dimissioni di Sandro Bondi si rese necessario l’ennesimo crollo di Pompei ( Bassolino e Iervolino invece non si dimisero nemmeno dopo il terzo intervento dell’esercito e/o protezione civile nello sgombero della munnezza dalla Città col Maschio Angioino ),Gianfranco Fini è ancora incollato alla Poltrona nonostante una casa Tulliani in quel di Montecarlo ( mai smentita concretamente ).Casini – ma non è reato -tuono’ contro i baroni salvo poi piazzare parenti un po’ dappertutto.Mario Monti ha deciso in un giorno di passare dal ” non mi candidero’ mai ” al ” faro’ una lista mia “.Altro esempio di credibilità.Anni fa si scoprì che d’Alema usufruì dell’Equo canone mentre veniva negato ai pensionati monoreddito.Non costituiva reato certo,ma eticamente fu un gesto deprecabile.La polverini sostenne che non aveva idea delle fatture del Batman di Anagni ma che le precedente giunta del PD faceva lo stesso.Tre giorni x dimettersi….Berlusconi?Beh…quello non si dimetterebbe nemmeno se nelle buste spedite agli italiani,al posto del finto modulo recupero imu,trovassero l’antrace.Ed il PD?Nessuno c’entra con MPS….

  22. anna conti

    in questa Italietta, dove il genio, la diversità , viene sempre derisa, quanti esempi di grandi pensatori, inventori, hanno avuto vita più che difficile,
    c’e da meravigliarsi che una persona come Giannino abbia inventato lauree e master per avere credibilità e visibilità??????????

  23. finepix

    FARE esiste ancora, ed è ancora possibile votarla; il programma, sottoscritto da economisti di fama mondiale è ancora quello; Giannino, anche se eletto, rinuncerà al seggio ed altri lo porteranno avanti. Se avevate pensato di concedere fiducia al movimento potete ancora farlo, e darete una speranza a quelle proposte di rinnovamento che hanno spinto tante persone oneste a mobilitarsi. Altrimenti vi resterà solo Berlusconi.

  24. Luigi Mariano

    IL RELATIVISMO CI SEPPELLIRÀ
    Ma sì, infondo si è trattato di qualche innocua bugia e, poi, che gran bel gesto le (semi) dimissioni! In un Paese in cui ci si difende invocando parentele con Mubarak e si ignorano i benefattori acquirenti della propria casa, cosa vogliamo che sia millantare un paio di lauree, un master, un concorso in magistratura e una partecipazione allo Zecchino d’oro (basta così? Boh?).
    Poi se il millantatore è un ex amico del nostro nemico e riteniamo che quest’ultimo, dalla sua presenza in campo, possa essere danneggiato politicamente ed elettoralmente, allora l’indulgenza diviene quasi un atto dovuto, un mezzo attraverso il quale poter esaltare l’imponenza del difetto “altrui” al cospetto della “infantile bravata”.
    Nei nostri giorni non esiste più niente che valga il tentativo di un’analisi distaccata, oggettiva ed ontologica in ordine a ciò che effettivamente appare ed è; ogni accadimento degno di “cronaca” viene valutato e giudicato in termini esclusivamente strumentali, per come “conviene” e per quanto può essere utile alla “causa”. Per cui, nel caso di specie, la tesi prevalente tra gli irriducibili sostenitori di Giannino e tra coloro che strumentalmente lo difendono è del tipo: “è vero è stato bugiardello, ma il leader degli altri è bugiardissimo”.
    Questo modo di pensare è alla base del nostro decadimento, perché conduce, sempre, alla giustificazione del proprio beniamino a discapito del proprio avversario; la difesa ad ogni costo dei “nostri” ha, infatti, una duplice valenza del tutto sganciata dal fatto in sé:: salvare la “purezza” della propria “parte” e far apparire “l’altro” impuro; è, insomma, questione di “realpolitik”. Il “fatto”, quindi, perde la sua intrinseca connotazione e diviene mezzo di propaganda politica.
    E invece, la “questione Giannino” non ha nulla a che vedere con la politica e con, eventuali, comportamenti di altri. L’assurdità, l’infantilità, la recidiva delle menzogne involgono evidenti problemi di “personalità” che meritano censura da parte degli osservatori e cura da parte dei soggetti competenti.
    Quando la smetteremo di commentare i fatti “in relazione” ad altri fatti, ed inizieremo a valutarli per ciò che appaiono indipendentemente da chi siano gli “autori”, avremo fatto il primo passo verso quel “Paese normale” che da tute le parti si invoca.

    1. Andrea

      A queste condizioni non c’è speranza di uscirne, ne dalla crisi economica ne dalla crisi politica che questo paese attraversa, non nel breve periodo.
      Ancor più grave è che non c’è nemmeno la voglia di cambiare veramente le cose…ma dove pensate che si arrivi continuando per questa strada? Personalmente non ho speranze che le cose migliorino, basta guardarsi attorno per capirlo, finiremo con farci solo male…la Grecia è più vicina di quanto si possa immaginare…paghiamo lo scotto di non avere a cuore il benessere del paese ma solo l’interesse personale, perchè siamo egoisti e presuntuosi.
      La strada per ricominciare è quella di uscire dall’Europa…il nostro paese occupa una posizione strategica dal punto di vista geografico e naturalistico, culturale e manifatturiero…che a poco a poco abbiamo demolito a vantaggio di altri e per scopi non nobili!
      Andrea

  25. Elyse

    Solo in un Paese come l’Italia poteva nascere un personaggio alla Giannino: un incrocio tra una figura pirandelliana e il genietto schizofrenico… Ma la lezione che ne viene è: chi è autentico davvero nella propria vita? Paradosso Giannino: non tutto ciò che sembra E’, e ognuno scelga da che parte stia la sua verità.

  26. marione

    certo che sparare su un soggetto “politicamente morto” le da gran lustro. se era depositario di queste esilaranti verità, perchè non le ha scritte un mese fa?

    posso dirle che lei come giornalista mi fa veramente ribrezzo? e umanamente mi fa decisamente schifo.

  27. Giovanni Agretti

    Le telecamere di Mediaset all’epoca erano delle Hitachi costosissime, ovviamente complete di filtri per gli effetti speciali. Pensare che si mettessero delle calze di nylon per ottenere un banalissimo effetto flou equivale a crede ad un Giannino qualsiasi. L’effetto della calza era invece usato dai fotografi squattrinati che lavoravano per i matrimoni o in cronaca con compensi da fame. La credulità non è solo una peculiarità è popolare, ma alligna anche in mestieri sopravvalutati.

  28. Maria

    Come scrive bene!Bello questo articolo in qualche punto un po’ saccente ma anche Lei,come Giannino,evidentemente si compiace di sè stesso e cede alla vanità.Mi sembra comunque un articolo assolutorio più che accusatorio come da alcuni interpretato,ma io posso averlo interpretato male.A ogni modo questa vicenda mi fa tenerezza,ed è così italiana,eppure gli italiani si dimostrano scandalizzati mentre per ben altre più gravi vicende sanno essere più accondiscendenti,molto di più,purtroppo.Di Giannino non mi sono piaciute sue passate prese di posizione ma come non riconoscergli capacità dialettiche,inventiva e chiarezza di linguaggio nel mortorio del linguaggio televisivo?

  29. vanni guarnieri

    Complimenti per lo splendido ritratto di un personaggio da operetta. Un personaggio patetico che all’indomani dell’incidente di Fukushima ebbe a dichiarare che la situazione era completamente sotto controllo.
    Oltre che economista, anche ingegnere nucleare.
    La psichiatria insegna che, oltre un certo limite, realtà e fantasia si confondono e non è semplice tornare indietro a distinguerle. E che col tempo, chi racconta panzane è il primo a crederci.

  30. giovanni f.

    per quanto sia di piega amara mi ritrovo sorridente,mi è congeniale,nel riconoscere la nostra imperfezione umana,che sia vanità come in questo caso,hybris come avviene spesso, o una qualche molto semplice nevrosi (per non parlare di un caso purtroppo di vera psicosi ,ed il sorriso si spegne) ma è però innegabile che tutto ciò inquina e contamina una mente pur brillante e dotata come quella di Giannino,rendendolo molto banalmente inaffidabile se considerato nel mondo del reale dove è necessario prendere decisioni per molti altri.
    non saprei dire se questa antropologia sia più dell’italiano che di altri , e se così, a cosa possa essere legata (al sole? alla luce? alla bellezza ? mah..)
    spero anch’io, come Merlo,di sentire un giorno in lontananza la fragorosa risata di Giannino,in barba a tutto e tutti,perchè intuirò che avrà fatto quel pezzo di strada che sinora non è riuscito a percorrere ed il mio sorriso sarà di sincera soddisfazione.

  31. fedele

    altro che GIANNINO.siete VOI ITALIOTI TUTTI MESSI insieme ad essere pericolosi;siete un popolo da psicanalisi
    Profonda ,ma avete la pretesa di ritenervi GANZI e FURBI,senza nessuna umilta,che popolazioni di MERDA in tutte queste REGIONI,solo il parlare vuoto deL vostrO EGO di merda,non C’è bisogno di nessuna Laurea x riconoscere gli
    INDIVIDUI,basta guardarli negli occhi x CAPIRE chi siano,DOSTOIESCHI ha scritto che ad un certo punto della propria vita ogni uno è responsabile del proprio viso,come è vero!!!!!PRODI;CASINI,NAPOLITANO,BERLUSCONI etc etc VELTRONI che squallidi.d’alema,la SQUALLIDA della LITIZETTO!!!!ma chr facce di MERDA,convinti tutti di essere
    piu FURBI e piu intelligenti degli altri questa è la natura PERVERSA degli ITALIANI,ma non ronpete i COGLIONI
    sudicioni,invece di scrivere e lamentarvi degli altri iniziate a quardarvi dentro,MERDOSI

  32. fedele

    CHE TRISTEZZA PROFONDA ASSALE AD UN?INDIVIDUO UOMO NEL LEGGERVI,tutti con questa sottospecie di INTELLIGENZA MEGERA fatta da presunzione di intelletto e conoscenza,mentre SIETE dei POVERI ADDORMENTATI,se avevate un piccolo barlume di intelligenza umana vi sareste astenuti dallo scrivere del vostro,nevrotico pensiero SQUALLIDO che vorrebbe “GIUDICARE,trovare spiegazioni,strade LOGICHE”non vi rendete conto CHE SIETE UGUALI a TALE SCHIFOSO E PERVERTITO,questa è la vera natura poiche vi ha ingannato,e nonostante CIO non riuscite nemmeno piu a chiamare le cose con il proprio NOME,hanno ragione i FRANCESI siete un POPOLO DI MALATI MARCI e SCHIFOSI,basta leggervi x capire chi siate

  33. Marco

    Sono un piccolo imprenditore ( senza laurea )
    Da più di un anno seguo Giannino alla radio , la sua divulgazione, i suoi ospiti, gli argomenti trattati ed il modo in cui li trattava , la sua competenza , a mio avviso non svaniscono di fronte a ciò che è successo . L’aver fatto intendere di avere dei titoli inventati ( nell’epoca di internet non poteva non essere scoperto ) credo abbia più a che fare con l’idea che lui ha di se stesso , che al bisogno di apparire per ciò che non è ! L’aver reagito in quel modo disarmato e con una totale assunzione di responsabilità , gli fa comunque onore e gli costerà moltissimo umanamente e professionalmente forse troppo rispetto al gravità del fatto in se .
    Mi spiace molto per Giannino, ma avrà modo di capire chi sono i suoi veri amici , e questo è forse l’aspetto positivo di questa triste vicenda !
    Marco

  34. Alessio Maggi

    Quale libero cittadino italiano, sano di mente, ringrazio il Sig. Fedele per gli intelligenti e delicati commenti. La Sua facilità nel giudicare gli altri senza conoscerli, da una palese posizione di presunta superiorità, é seconda solo alla stupidità di Giannino.
    Grazie e complimenti per il bel articolo

  35. Manuele

    ma quanto è facile prendere a calci un Giannino agonizzante nella polvere.. quanto è facile affondare la lama adesso che è nudo inerme e ferito.
    ma perché nessuno si è mai accorto prima della sua grande recita? eppure era lì, sotto gli occhi di tutti, con il suo bizzarro abbigliamento e con la sua antiestetica barbetta.. un bersaglio facilissimo.
    che godimento adesso per quei professoroni che avevano dovuto abbassare il capoccione al suo cospetto. Poter dire adesso: “Lo sapevo che era un pagliaccio”.
    Mi chiedo: “Ma perchè tutto questo accanimento? Che ha fatto di così terribile?”
    Non si è forse semplicemente scoperta la debolezza di un uomo che, studiando duramente senza confrontarsi con gli atenei, ha acquisito conoscenze economiche di altissimo livello e che, grazie a queste (ripeto.. GRAZIE A QUESTE), si è guadagnato la propria vita? Le sue idee, sposate e lodate da veri luminari del settore, non sono più degne di rispetto adesso?
    Io non riesco a gioire, io non credo che si è smascherato un farabutto ma rimango abbacchiato perché abbiamo ucciso una mente brillante che con il suo carisma avrebbe fatto comodo alla nostra vecchia corrotta e squattrinata Italia. Ci rimangono i due BeBe, un pagliaccio vero e un professore dalle idee muffe che crede ancora di poter avere un Paese con la botte piena e la moglie ubriaca.
    Brindate brindate…

  36. paolo

    no. non ci credo.
    lo stiamo assolvendo.
    ci stiamo assolvendo.
    si perchè in qualche modo in noi e attorno a noi esempi meno evidenti ma simili ci sono ovunque.
    anche la ministra tedesca si è dimessa che ha copiato la tesi, no?
    è stato un colpo basso e anche violento e deliberato a tutti gli elettori.
    anche se il vostro collega e amico lavora con voi ma non ha titoli
    anche se da piccoli ci abbiamo provato anche noi
    anche se è una pratica diffusa
    oppure
    anche se passiamo per fessi perchè abbiamo dato credito alla sua figura contestando o condividendo o anche deridendo
    non sono fessi gli anziani che si fanno fregare la pensione perchè al citofono hanno mostrato loro false credenziali enel, sono solo deboli.
    in questo momento, inizio 2013, siamo deboli, alla crisi finanziaria sta seguendo quella dell’economia concreta e il futuro non ne promette la fine, non quest’anno. siamo deboli. ogni strategia è vana. ogni ideologia ha fatto il suo corso e ci ha condotti qui tutti quanti assieme, gialli verdi rossi e blu.
    non possiamo accettare anche questo.
    non cerchiamo di assolvere lui per assolverci tutti e viceversa solo per non sentire la violenza di questo schiaffone.
    forse con la sua esperienza ha maturato conoscenze che valgono tre lauree e tre master
    il titolo non fa la credibilità ma millantarne uno si.
    ci sarà un limite agli abusi che possiamo sopportare, no?
    non trasformiamolo in un racconto, non lo è.

  37. karl

    Qualcuno può confermare se fosse vero che faceva volontariato per i malati terminali di cancro?
    Visto che se fosse falsa mi sembra la più infima delle bugie.

  38. AurelianoB.

    Mi domando se l’Italia stia guardando la luna o il proverbiale dito che la indica. Si parla del reo Giannino, traditore esemplare di una Patria che giammai è avvezza a mentire; si tace ,per non destare l’orso che dorme in noi, placido, pavido, un po’ paraculo, del carosello di domande che verrebbero spontanee se pensassimo con la nostra testa.
    Zingales, che conosce Giannino da almeno vent’anni e non può non sapere che studi ha frequentato, esplode in un impeto di sdegno, a due giorni dall’agognata meta (che, a mio parere, sarebbe stata poco più di una simbolica apparenza), con la virulenza dell’ intellettuale ferito nei suoi ideali di verità, famelico come un Sallusti qualunque, rabbioso come il prognatico Belpietro, senza nemmeno l’ironia tra l’arrogante e lo sporcaccione del signor B.
    Pensar male è peccato, eppure sorge un sospetto di invidia nei confronti di questo gentiluomo che ha per stilista Lewis Carroll o Mandrake ed è, per quanto cazzaro, portatore sano di un’aura di pensatore che i dottorini non possiedono.
    L’intera comunità dei benpensanti, griffati dalle più becere università del Belpaese, non gli dedica la bonaria compassione che ebbe per Bossi e la sua falsa laurea in medicina; i Brunetta Boys non vedevano l’ora di sventolare sotto il naso dell’italico bifolco medio i titoli altisonanti, le promesse di Nobel, le Sorbone frequentate in gioventù.
    Nessuno che si domandi, da un canto, se l’Università, lo Studium bolognese, si sia degradata al punto che Giannino ha tratto la sua sapienza dal non frequentarla; nessuno, d’altro canto, che si chieda come abbia fatto questo illusionista, folle ed istrionico, ad abbindolarli per anni, a costringerli all’applauso, a sembrare, anzi di più, ad essere, per anni, migliore di loro.
    La mediocrità non si impara sui banchi universitari, questo no: è un dono di natura, come lo è il genio, ma, a differenza di quest’ultimo, nelle aule ad anfiteatro la si può coltivare.
    E confermo il mio giudizio: di Giannino condivido poco o nulla, è un conservatore fiero d’esserlo; ma l’unico, in questa campagna elettorale, con un’impalcatura intellettuale in grado di reggere delle idee degne di considerazione

  39. Walt

    Avendolo, io, nel mio piccolo mondo, giudicato un ciarlatano e mimo maldestro di un altro nostro concittadino – Gianluigi Marianini – , non mi stupisco della sua miserabile figura. Piuttosto resta da comprendere tutta la considerazione goduta da altri autorevoli personaggi.
    Ancora una piccola riflessione. Anche Monti – considerato un luminare della scienza economica – non è mai intervenuto innanzi alle asinate esposte da Giannino: pietà od assimilazione culturale?
    Quindi, Giannino è indifendibile, ed è caduto. Gli altri soloni, a cui mi sono più o meno esplicitamente riferito, mi preoccupano; loro sono ancora sulla breccia!

  40. giulio bruno

    a prescindere, Giannino resta un brillante giornalista, economista e comunicatore. sta palla dei titoli sta solo in italia, dove la gente si presenta anteponendo la qualifica al cognome. possibile che da un giorno all’altro Giannino non vale più nulla? rimame sempre lui, il più geniale e simpatico. diversamente da chi vuole macellarlo, con un’ascia d’oro tempestata di diamanti, indossando il frac. si vede che è un laureato, complimenti!

  41. maurizio lolli

    gentile dottor merlo sicuramente avrà visto il video nel quale il premier mario monti gli da del diffamatore riguardo alla dichiarazione di giannino sul conflitto di interessi dello stesso. a me personalmente ha fatto una grande pena

    1. Gigi

      Ce ne vuole di faccia tosta per andare in giro a millantare 2 Lauree e un Master.
      Se solo penso al …. che mi sono fatto per una Laurea in Ingegneria, un master I Livello e 4 specializzazioni e vedo un soggetto carnevalesco che guadagna tanti soldi passando per economista e avvocato mi viene il vomito.

  42. Marco

    Essendo residente all’estero ho votato il movimento prima dell’emergee degli scandlai riguardanti Giannino. Questo perchè il mio voto potesse arrivare nei tempi richiesti per essere validato. Oggi mi sento preso in giro e molto deluso, frodato in una parola.
    Rivoglio il mio voto indietro o che venga almeno annullato, non posso permettere che sia stato carpito con l’inganno.
    E’ possible una sorta di azione legale per invalida l’urna dove il mio voto è stato depositato?

  43. Loredana

    Caro Francesco, imparo sempre da te. Mi permetto di scriverti due righe mentre sono a Parigi per un bel progetto (torno domani per votare!). Da catanese e da collega, sono sempre strafelice di leggerti. Non me lo permetto mai di fare complimenti pubblici, tu ne ricevi tanti e meritati. Questo tuo pezzo che ho ho avuto la fortuna di leggere da Twitter e dal Post, lo trovo magnifico. grazie, loredana

  44. Nicola Bano

    Giannino si è fatto punto focale di un sentimento di protesta, di una voglia di rottura con il passato, di coloro i quali – come me – non sopportano Grillo e cercavano un alternativa seria e credibile ai partiti che da 20 anni sono immobili e fermi nel decidere il declino di questo paese. L’ha fatto magistralmente. Poi, come spesso accade, si è dimostrato un falsario. Un seducente truffatore.
    Sono cose che capitano, alle persone. Ma, come con i sentimenti di altra natura, non si può rinunciare ad un’idea, ad una speranza, per una delusione legata ad un individuo. Io continuo a pensare che le idee siano buone. A prescindere dalle lauree.

  45. aramis

    Noto con dispiacere che fra tanta gente che mostra umanità verso l’uomo scalzato nella polvere, c’è chi invoca il colpo di grazia. Se Giannino ieri era un brillante giornalista ed un economista di valore, oggi, insieme ai titoli accademici, ha perso perfino le sue capacità. Ho letto dei commenti su Pistorius ed sul dramma che sta vivendo, gia il giorno successivo in molti lo avevano già condannato, passano 2 giorni, il “testosterone” trovato in appartamento si rivela essere qualcosa di omeopatico, le urla furiose provenienti dalla sua residenza potrebbero essere provenute da un altro appartamento, il detective che lo accusava è stato rimosso dall’incarico per avere incautamente “inquinato” le prove. I media subito diventano molto più possibilisti. Il vero cancro dell’umanità è proprio questa voglia di giustizialismo che pervade molte povere squallide persone. Sig. Tarabusi lei dice “..per ora ha lasciato la direzione del movimento mica altro. Un po’ poco.” Probabilmente non solo i liberisti “sono fanatici e dogmatici” e non solo di chi ha creduto in Berlusconi o in Monti bisogna diffidare. Lei per esempio è assolutamente certo di essere più ferrato e colto della “bimbaminkia (che oltretutto è il ternime zotico che usano certi ultras di calcio) ignorante a cui ha dovuto rispondere” ? Comunque sia lei dà proprio l’impressione dell’essere viscido e spregevole che probabilmente è. Buona serata se mi legge.

  46. Valentina

    Giannino è, oggi, uno dei più degni testimoni della meritocrazia. Ha saputo emergere grazie al suo innato talento, all’impegno profuso nel lavoro e nella ricerca della conoscenza, oltre alla tenacia che contraddistingue chi deve lottare per il proprio riscatto sociale. Lo ha fatto percorrendo strade non convenzionali e, per questo, molto più insidiose. Quanti fra coloro che hanno avuto un percorso regolare di studio e di lavoro possono dire di poter comprendere chi, al contrario e suo malgrado, non ha avuto le stesse possibilità, dovendo dedicarsi prevalentemente al proprio sostentamento?
    Intere comunità accademiche ed economiche, hanno riconosciuto in lui evidenti qualità, pari o superiori a quella di tanti blasonati, senza averne la certificazione; perchè dunque non riconoscergli, ora dopo anni di onorevole carriera, il meritato” titolo ad honorem”?
    Sono l’invidia e l’alienazione mentale a portare gli uomini a compiacersi per aver trovato la pagliuzza nell’occhio di chi è loro migliore e a permearsi di mediocrità (leggi stupidità) umana ….

  47. Carlo Romeo

    Caro Francesco, è un po’ che non ci si sente ma è sempre un piacere leggere quel che scrivi e come lo scrivi.
    Forse era meglio allora. Per lo meno la cialtroneria era più seria.
    Un abbraccio
    Carlo Romeo

  48. massimiliano

    Giannino, in quanto persona eccentrica e carismatica, sarebbe potuto essere il trascinatore di FARE verso il 4%. Mettere candidato premier una persona X ignota ai più, per quanto preparata, avrebbe significato una sconfitta certa.
    Ad ogni modo FARE non è soltanto Giannino, a differenza di altri partiti non è Giannino a decidere con tirannia il da farsi; non ce la faranno a raggiungere il quorum, ma è un’ottima iniziativa che raduna gente preparata. Avessero cambiato la legge elettorale permettendo le preferenze… e va bene dai, speriamo che Grillo riesca a prendere un 25-30% e mettere in subbuglio il parlamento e poi torniamo alle elezioni il prossimo anno

  49. walter de dominicis

    già da molto tempo si sta parlando di eliminare il valore legale del titolo di studio,forse perchè più del “pezzo di carta”contano le competenze soprattutto in questi tempi così difficili .Capisco il desiderio di soddisfare ambizioni personali ancorchè puerili,di Oscar Giannino,ma ciò che conta, soprattutto nella gestine della cosa pubblica, sono le capacità Concediamogli la possibilità di rimediare.Abbiamo perdonato tante cose ,danni economici spaventosi,ruberie,arroganze,errori inenarrabili.Ma che sia l’ultima. Basta con le bugie.Privilegiamo l’onestà per le sue dimissioni,l’intelligenza , le doti e le capacità professionali che madre natura gli ha concesso soprattutto oggi perchè non mi sembra che ci siano tante menti eccellenti, circolanti nell’ alta dirigenza dello stato. ..e,se per altro ci sono vengono indirizzate solo ed esclusivamente a fini personali e spesso loschi e truffaldini..Walter

  50. Mario Rosanova

    Con uno stile contorto, a tratti stucchevole, Francesco Merlo sfascia una persona a scopo politico. Una persona di cui, fino ad ora, nessuno ha messo in dubbio le competenze. Dunque? Dov’è la patacca? Merlo è capace di scrivere un pezzo simile per sfasciare il programma politico del movimento di Giannino? O è capace di fare soltanto inutile letteratura?

  51. Marina

    Un giornalista candidato premier che mente non è credibile né come politico nè tanto meno come giornalista. Giannino ha cinquant’anni: possibile che non abbia trovato un po’ di tempo per prendersi una laurea? Le bugie sono un’irresistibile scorciatoia. Solo i giovani devono sgobbare sui libri sine die, e poi lasciare questo Paese dei Giannini. Buona domenica. M.

  52. pasquale caso

    Ho seguito “Oscar” da radioascoltatore. Sono stato capace di decidere, la mattina, il mio percorso automobilistico in base alla forza del segnale di Radio 24 e se Alesina e Giavazzi quel giorno erano stati particolarmente efficaci sul Corriere (secondo l’opinione del “Nostro”), correvo a leggerli. Ho scoperto di assomigliare a tutti coloro che preferiscono non sapere, non vedere e non sentire, quando si annunciava il suidicio di un imprenditore oppresso da tutto (perchè ero io), fino al giorno in cui ce l’ho fatta e sono riuscito ad ascoltare, col cuore in gola, coinvolto anche dalla totale empatia di Oscar. Ho scoperto pagine del “Sole” che prima rimanevano intonse; ho compreso come le misure montiane non fossero altro che ragionierismi di bilancio, senza idee per quelli “preventivi”. “Disperati mai”, è stata una iniziativa senza pari.
    Depresso e prostrato dal fisco, “Oscar”, per me, era l’unica voce.
    Voto Fermare il Declino perchè sono un liberale di destra e solo a Oscar può andare il merito di averci radunato dopo che, finiti Einaudi e Malagodi, eravamo nascosti dietro autentici burattini.

  53. mauro bianconi

    Certo la mia delusione è alta, perchè avevo una ammirazione per Oscar e la stessa la mantengo per i contenuti ,le argomentazioni e gli stimoli che mi hanno indotto coscientemente a partecipare al Suo progetto. Debbo inoltre apprezzare il suo articolo, dove una sottile ironia intelligente e raffinata non scade affatto nel dileggio, ma anzi tenta di entrare in quel mondo di “mitomania ” che lo ha pervaso senza che Oscar potesse rendersene , forse, conto.Voglio ancora credere in quel suo progetto , anche con un suo rientro ( speriamo ), ma non saprei come si presenterà a quei farisei intellettuali da Lei così bene e in maniera eccezzionale fagocitati alla abiura.

  54. topogigio

    difficile non condividere tutti gli interventi critici molto pensosi ed argomentati da persone serie…

    l’italia ha bisogno di ben altro, come canta il primo commento:
    ha bisogno di tipi duri e puri, onesti ed ‘onorati’
    quelli che sanno menare il mestolo e che hanno le mani in pasta
    che muovono come niente milioni di euro da una pare all’altra del mondo
    che se vogliono (e lo fanno spesso) con un colpo di prestigio sanno svuotare le tasche (sempre solo le nostre) e fanno ricomparire i soldi sempre nelle loro
    e poi, si sa bene, in tutti questi movimenti ogni tanto, per sbaglio naturalmente, qualcosa arriva anche sul conto dei guitti che hanno pagato il loro obolo ai ‘grandi’ svergognando loro avversari.
    cosa volete che possa fare un giannino qualunque…. uno che (somma vergogna) non ha neanche cantato allo zecchino d’oro…

  55. Angelo Libranti

    Alla luce dei recenti avvenimenti spero che le coronarie di Merlo reggano bene. Non vorrei che, oltre tutto, vomitasse veleno da tutti i pori. Mi dispiacerebbe non leggere più i suoi alati e cattivi corsivi contro i nemici, solo loro, oggetti di scherno.
    Così va il mondo: l’odio va a cavallo e torna a piedi. Un cordiale saluto.

  56. simone

    Chi sa fa, chi non sa insegna.
    Tra questi commenti moltissimi pronti a giudicare. Come sempre. Poi, quando non si sa cosa dire, si comincia a giudicare addirittura la qualità della scrittura altrui. Situazione alquanto ricorrente nei forum.
    Tristezza.
    Bell’articolo, scritto molto bene. Articolo da “penna importante”. Chiaramente saccente. Ma giustificatamente

  57. Andy

    Ho letteralmente goduto nel leggere questo bellissimo articolo, vergato in modo esemplare da un vero letterato.
    La riflessione curiosa, quantomeno quella che riesce a strappare le ultime sinapsi dei miei letargici neuroni, mi induce a considerare che, curiosamente, il Belpaese pullula di validissimi talenti e fulgide intelligenze, ma – al pari di quanto accade nelle rotatorie – la precedenza se la guadagna sempre e solo chi pigia con maggior nerbo il pedale dell’acceleratore. Ciò, ovviamente, fregandosene altamente della precedenza altrui!

    Ed Oscar, con il suo delicato piedino, ha superato abbondantemente il limite del pianale della propria utilitaria…

  58. paolo

    Il mattoide è piuttosto il vero fratello del genio,
    ma in ogni caso, l’onestà intrinseca di Oscar Giannino
    è comprovata dalla sua follia autodistruttiva,
    unica, che io sappia, nel suo genere.
    Ci vuole anche un coraggio da leoni, per fare
    tutto quello che ha fatto, e non c’è dubbio che
    l’uomo sia di valore.
    Lo trovo uno straordinario personaggio, compenetrato
    nella persona, persona secondo me eccezionale.

  59. mario rossi

    Merlo, come al solito , con la bella penna che si ritrova deifica gli amici e umilia i nemici, lasciamo stare gli errori e le cadute di stile del suo immenso Io, ed occupiamoci di Giannino egli è caduto ,ora sarà più umano.

Rispondi a Gigi Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>