L’ULTIMA BUGIA DELL’ALITALIA : LA TARIFFA ELETTORALE PER GLI STUDENTI ALL’ESTERO

QUEI 571,95 euro per venire a votare mio figlio diciottenne non li può spendere. E magari “truffa” non è la parola adatta, ma certo è una miserabile bugia dell’Alitalia la fantomatica “tariffa agevolata di 99 euro andata e ritorno per favorire il rientro in Italia di tutti gli studenti, fino a 26 anni non compiuti, che si trovano all’estero per motivi di studio”.

Per 4 volte ho tentato di comprare il biglietto a costo elettorale ma non c’è stato nulla da fare. Ho chiamato il Customer Center (è il solito inglese dei cretini cognitivi, è solo un centralino), e ho parlato, senza mai dire che sono un giornalista, anche con due capi ufficio. Con gentilezza mi è stato fatto sempre lo stesso conto: 571,95 euro.

Ecco il programma: partendo da Londra sabato 22 febbraio, che è un giorno senza lezioni, mio figlio potrebbe votare a Roma per la prima volta della sua vita domenica mattina, e alle 17 dello stesso giorno prendere l’aero di ritorno. Il costo Alitalia è  –  l’ho già detto due volte, ma ripeterlo aiuta a dare il valore giusto all’ingiustizia  –  571,95 euro. Lo stesso tragitto con British Airways, partendo alle 10,30 e tornando alle 17,05, costa 483 euro. Con EasyJet 499 euro. Con Ryanair 296 euro, ma l’aeroporto di Stansted è fuori mano. Come si vede il prezzo dell’Alitalia è il più caro ed è stato escluso, e non solo per comprensibile ripicca contro la promessa non mantenuta (99 euro) che è evidentemente diventato il trucco shock del nuovo imbonitore italiano che meno ha e più fa vanto, più è disperato e più inganna: 4 milioni di posti di lavoro (che sono la metà degli otto milioni di baionette), la restituzione dell’Imu… e 99 euro per tornare a votare che sono quasi la metà della metà della metà della verità. Cosi il commercio diventa inganno e nessuno crede più a nessuno. Conta solo l’effetto annuncio.

E infatti i due comunicati stampa “annunziavano” chiaro. E sembravano restituire all’Alitalia la forza e l’armonia dell’identità nazionale. Il primo, datato 21 gennaio, annunziava la tariffa agevolata “a favore degli studenti del programma Erasmus”. Il secondo, del 31 gennaio, “estende l’offerta a tutti i giovani fino ai 26 anni che sono residenti in Italia e si trovano all’estero per motivo di studio”. Complessivamente parliamo di aiutare oltre 75.000 persone ad esercitare uno dei diritti fondamentali. Gli italiani iscritti in università all’estero sono circa 50.000, ai quali si aggiungono i quasi 25.000 che partecipano ad Erasmus. È evidente che lo Stato avrebbe dovuto permettere loro di votare lì dove studiano, magari per corrispondenza. E invece la legge lo consente ai militari in missione, ai dipendenti di amministrazioni statali, ai professori e ai ricercatori. Agli studenti no. Così si sottraggono voti alla democrazia e si feriscono l’idea di Stato e il principio di uguaglianza perché uno studente all’estero vale quanto un marò detenuto e quanto un ambasciatore.

Proprio perché non fu possibile trovare una soluzione legislativa, che in Italia viene cercata sempre troppo tardi, l’intervento dell’Alitalia sembrò a tutti il felice compimento di un dovere civico e la conferma che, nonostante tutto, quella era ancora la compagnia di bandiera, l’azienda salvata dalla politica e dunque in debito con la politica, il vettore tricolore come enfatizzazione dei valori sociali e morali del Paese: volare per votare, il cielo in una cabina, lo slancio vitale di Bergson e l’uguaglianza di Marx con partenza la mattina e ritorno la sera, insomma 99euro per la blue hour della democrazia, per la luce che forse ha ispirato Dio ma anche Voltaire, Montesquieu e la Rivoluzione Francese.

Non so se l’Alitalia è colpevole di abuso di credulità popolare ma certo approfitta di noi con una pubblicità ingannevole, un’informazione sleale. Si vende come portatrice di un alto senso dello Stato ma si rivela inaffidabile, all’altezza dei suoi sbianchettatori che nottetempo, sabato 2 febbraio, cancellarono il logo Alitalia dall’Atr72 della Carpatair finito fuori pista a Fiumicino.

Quando avevo perso la speranza di far valere i diritti di mio figlio ho infine telefonato alla “Responsabile delle Relazioni con i Media”, Antonella Zivillica che immagino abituata a gestire il gran traffico dei favori. Ne scrivo non per fatto personale, ma perché il giornalismo è servizio pubblico e sono incappato in un disservizio pubblico. Mi sono presentato come un cronista di repubblica: “Non cerco scorciatoie ma un chiarimento”. Mi ha risposto così: “Certo che ci sono le tariffe agevolate per tutti gli studenti all’estero, e non solo per quelli dell’Erasmus”. Ho insistito e raccontato. “Purtroppo  –  mi ha detto  –  quelli del Customer Center sono a volte sprovveduti. Adesso chiamo io, ed entro cinque minuti ti richiamo”. Sono passati due giorni e non mi ha richiamato. Non credo per cattiva educazione.

Aggiungo per completezza che quelli del Customer Center mi hanno parlato della “tariffa giovani”, che è uno sconto sempre in vigore ma quasi mai disponibile perché applicabile a pochissimi posti su ogni volo, insomma una lotteria. E una signora, di cui ho segnato il nome, mi ha inviato, immagino come risarcimento, lo “sconto brivido” del 20 per cento, che si applica … a partire dal 5 aprile. È un meccanismo comico all’Achille Campanile, l’assurdo spassoso dove l’unica certezza è la gentilezza, e infatti ci sorridevamo con infinita comprensione perché è sempre inutile replicare all’imbonitore: “Sancta Pubblicitas, Domine subisco” parafrasava in lingua “neon-latina” appunto Campanile. Insomma più il marketing è truffaldino più è cortese, come appunto quel personaggio che, spazientito dai sorrisi e dai salamelecchi dell’impiegata della posta, alla fine sbuffa: “La prego signorina, sia anche intollerante “.

8 thoughts on “L’ULTIMA BUGIA DELL’ALITALIA : LA TARIFFA ELETTORALE PER GLI STUDENTI ALL’ESTERO

  1. Carlo M.

    I magliari che dirigono la “cordata italiana” di Alitalia non dovrebbero essere costretti a togliere di notte e di nascosto il marchio tricolore da uno dei “loro” vettori. Andrebbero obbligati a farlo su tutti gli aerei, perchè almeno il simbolo del nostro Paese non andrebbe confuso con un’azianda (certamente non l’unica, anzi) che sull’inganno della clientela pone le sue fortune commerciali.

    P.S. Dott. Merlo, La ringrazio. Lei è come le cure ricostituenti di quando eravamo bambini. Qualcuno poi ci ha detto che non avevano effetti pratici benefici, però a noi sembrava di stare meglio.

  2. Nicoletta c.

    Buonasera o meglio Buonanotte.
    Mi rincresce leggere questo articolo così offensivo ai danni della Compagnia di Bandiera Italiana per la quale lavorano persone oneste e perbene . Parole molto forti e brutte quali bugie e slealtà che necessitano di essere sostanziate nel dettaglio. Ora mi permetto di farle alcune domande, se le ricorda quelle “famose” sulla sua testata giornalistica ?
    1) lei scrive “tariffa agevolata” da 99 euro. La promo riporta più precisamente : “✈ Le tariffe partono da 49 euro solo andata o da 99 euro andata e ritorno sui voli internazionali, operati da Alitalia, in partenza da una città europea. “. Partono da, non uguali a. Piccolo immenso dettaglio da non trascurare.
    2) la promo e’ stata lanciata più di un mese fa. Quando ha provato a prenotare? Forse il fattore di riempimento dei voli interessati ha reso non disponibile quella tariffa? Semplicemente non c’era posto a quella tariffa?
    3) lei riporta la quotazione di eur 571, 95 per una partenza di venerdi’ 22 pomeriggio e rientro 24, domenica. Se consulta l’app. Mobile Alitalia la sua tariffa e’ di 517,95. Errore di digitazione? L’operatore Az e’ un Pico della Mirandola? Comunque non è la migliore tariffa disponibile. Lei fa confronti con altri concorrenti. Li faccia con tutte le tariffe piuttosto ma dello stesso vettore. La più bassa in questo momento e’ pari a 470, 95 ma suo figlio dovrebbe partire da Londra al mattino presto. Certo non alle 10.30, ma un po’ prima. E la tariffa e’ comunque più bassa di quella citata di British Airways. Le bugie dove sarebbero? Può rispondere ?
    4) può spiegare la telefonata alla Responsabile Ufficio Stampa? Se non mi consegnano il quotidiano La Repubblica vengo alla vostra sede centrale o chiedo all’edicolante?
    Ha parlato con gli addetti del Customer Care, ha parlato con due capiufficio, ha telefonato addirittura alla Dott.ssa Zivillica. Non posso non farmi solleticare il ricordo della “telefonata in vista pro nipote di” di qualcun altro, mi scusi.
    Poi ha scritto un articolo infamante sul primo vettore nazionale titolando articoli e blog. Perché ? Non può essere che semplicemente i voli siano non disponibili alla tariffa da lei richiesta? Sul sito http://www.alitalia.it se chiede un preventivo la risposta per la tariffa giovani e’ “non disponibile”, che non vuol dire “non trovata”, “non esistente “.
    5) il Coupon che ha ricevuto con sconto 20% non è un regalo, non e’ un risarcimento di alcunche’ (quale azione illecita sarebbe stata perpetrata ai suoi danni faccia capire bene) ma una promozione attiva in questo momento su pagina Alitalia Facebook. È un regalo nel senso che gli è arrivato senza fare alcuna azione da parte sua . Gli altri clienti, tutti, devono inserire il proprio indirizzo e-mail. A proposito, lo ha accettato? Perché se dichiara la Compagnia “bugiarda ” “sleale”, “ingannevole”, truffaldina etc. ? Lei va a cena con Berlusconi e canta con Apicella continuandolo pero’ a condannare nei suoi articoli?
    Spero che questo mio lungo commento serva a farla ricredere e riflettere. Che le serva a capire e a trasferire il messaggio al mondo che non serve a nulla , ma anzi punisce ingiustamente, denigrare con informazioni errate e fuorvianti un’Azienda rinata dalle ceneri di una malagestione di anni e ancora bianca di lacrime del sacrificio professionale di tante brave persone. Un’Azienda che lotta ogni giorno attraverso tenaci lavoratori onesti e seri per continuare a servire il proprio Paese e a diffondere un servizio sempre più all’avanguardia e capace e sicuro (di cattivo gusto anche il riferimento inutile a Carpatair… Sa che è’ pratica comune nel mondo del trasporto aereo nonché autorizzata dalla magistratura, coprire la livrea degli aeromobili sotto “accident”?) . Nessuno e’ sprovveduto mi creda. Chi ha vissuto la tempesta, sa costruire castelli nel deserto. Questa e’ mia.
    La Compagnia di Bandiera ha bisogno di sostegno soprattutto dai media e da chi li gestisce. Non per forza per avere ragione, ma per lo meno per non veder vanificato lo sforzo, l’impegno, la dignità di tutta una grande squadra. Basta a questo “J’accuse”, mi permetta, davvero che sa di olio di ricino.
    Grazie per l’attenzione
    Nicoletta.

    1. Carlo M.

      Sig.ra Nicoletta, solo per essere chiaro: l’olio di ricino gli squadristi del Web vorrebbero che lo trangiucasse il Dott. Merlo. Quello che l’editorialista di Repubblica descrive è musica soave per tutte le persone oneste. Io non sono irritato con i dipendenti di Alitalia ( e di tante Banche, Assicurazioni, Società fornitrici di servizi, ecc) costretti da vertici magliari a lavorare nelle modalità sopra descritte pena l’emarginazione, o laddove già possibile, il licenziamento. Mi meravigla una cosa: che lei trovi disdicevole che da una esperienza personale , un professionista ne tragga un pezzo giornalistico. Non si fa così? E’ giornalismo solo quello fatto con i comunicati stampa delle società?

  3. Angelo Libranti

    Nicoletta se non è dipendente Alitalia, certamente è amica della dott.ssa Zivillica. Troppo informata degli orari e delle tariffe per essere una lettrice qualsiasi.
    Certo quando si viene toccati personalmente, Merlo e Zivillica intendo, ci si incazza di brutto. Immaginate allora il popolo bue, che non scrive su Repubblica e non è funzionario dell’Alitalia……zitto e mosca.
    Così va il mondo. Invito allora il dottor Merlo a controllare bene le bollette di forniture di acqua, luce, gas e telefono, tanto per citare i servizi più comuni resi al cittadino, ci troverà un sacco di incongruenze e di ruberie. Ecco, provi a denunciare le vessazioni quotidiane cui sono sottoposti gli utenti, che pagano, pagano e non hanno tutela. Non serve rivolgersi alle costosissime Autority, quelle stanno nei piani alti in locali lussuosi e non scendono al piano terra per verificare le proteste del cittadino.
    Faccia caro Merlo, una bella inchiesta su queste piccole truffe al singolo, che diventano grandissime quando si moltiplicano per milioni di utenti.
    Una chicca? c’è una grande S.p.A. di fornitura, che emette bollette con lo stesso numero per utenze diverse, con letture ipotetiche e gonfiate. Se non è truffa questa.
    Mi corre l’obbligo di avvertire che Berlusconi non c’entra.

  4. roberta romei

    Non sono amica di nessuno all’Alitalia, nè a Repubblica. Sono semplicemente madre di un ragazzo in Erasmus a Parigi. Cerco nel sito Alitalia oggi, giovedi 14 febbraio 2013, voli A/R Parigi Roma, partenza sabato 23 febbraio ritorno a Parigi domenica 24 febbraio. Non trovo nelle offerte giovani la tariffa promozionale di cui ho letto sui giornali, telefono al call center Alitalia, e lì mi trovano volo A/R partenza da Parigi sabato h. 17,40 , ritorno domenica h. 21,15 a euro 97, 27 , più 7 Euro perchè acquistato tramite call center. Perchè io non lo trovavo? “Perchè questi voli promozionali – mi dice l’addetta – sono acquistabili solo tramite call center o agenzia, e non direttamente on line”.
    Roma 14 febbraio 2013

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