GRILLO IN TV / LA PARABOLA DEL BUFFON PRODIGO

È un colpo di tamburo televisivo che sta facendo impallidire Berlusconi e certamente lo farà rosicare perché Grillo lo ha abilmente fregato e e definitivamente superato nel suo mestiere di imbonitore di genio: c’è in Italia un Berlusconi più Berlusconi di lui. Solo a prima vista, infatti, la decisione di Grillo di andare in tv – “non escludo di scegliere la Rai” – è la parabola del buffon prodigo, con la televisione che si prepara ad ammazzare il vitello grasso perché il suo figlio più autentico torna in onda. In realtà Beppe Grillo non rimpatria perché non se n’è mai andato: prima diceva alla tv che non voleva andare in tv e ora dice alla tv che torna in tv. E mi raccontano pure che il suo Rasputin, cioè Casaleggio, sta già trattando con Bruno Vespa perché l’evento deve segnare “un nuovo cambio di marcia della campagna elettorale” come Berlusconi da Santoro, più ancora di Berlusconi da Santoro.

La sola novità è che finalmente Grillo svela anche a noi, poveri allocchi teledipendenti, il suo trucco, che è la televisione innanzitutto: vituperata od osannata, purché sia televisione. Nella fase ascendente aveva infatti costruito il uso charme con la furia del “non ci vado”. Scimmiottava, orecchiando Popper, gli apocalittici antitelevisivi, al punto da cacciare via dal Movimento i comprimari che andavano in tv ingenuamente, senza l’astuzia dell’esserci e del non esserci che è la vera scienza televisiva, quella dei Celentano, dei Benigni e del magico Renzo Arbore, la sapienza di amplificare il grande digiuno per fare poi capolino con un enorme bottino di successo e di consenso: “ora tocca a me”, “a me gli occhi please”, “quando il gioco si fa duro…”, “ora vi faccio vedere come si fa”. Paolo Conte la canta così: “… descansate niño che continuo io”.

Grillo – pensate! – accusava di vanità quelli dei suoi seguaci che, disobbedendogli, andavano in tv da dilettanti per bene, da cittadini e da testimoni. E incitava i suoi pasdaran ad insultarli, al punto che l’appassionata Federica Salsi fu “lapidata” pubblicamente con il consolidato turpiloquio buffo e mostruoso del fanatismo tragicomico a cinque stelle. Ora sappiamo che Grillo non voleva che stessero lì perché gli rubavano la piazza e usavano male una risorsa di cui vuole avere il monopolio assoluto. Anche Berlusconi nel 2001 proibì ai candidati di Forza Italia di usare le loro facce sui manifesti elettorali: l’immagine di Forza Italia doveva essere (e fu) solo quella di Berlusconi che ingaggiò, come ha poi fatto Grillo con la tv, una battaglia iconoclastica contro tutti i visi tranne il suo, la cancellazione di ogni altra faccia come indegna, inefficace, improponibile, impresentabile.

Mai infatti Grillo contestò alla Salsi quello che aveva detto a “Ballarò” ma solo la presenza. Addirittura le disse che era andata in tv per raggiungere – ricordate? – “il punto G”. Solo Grillo ha diritto all’orgasmo. E nel MoVimento ha lo jus primae televisionis. Dunque nella fase negativa, quando in poppa sente calare il vento del consenso, Capitan Gradasso ricorre ai remi. Ora perciò l’apocalittico rivendica, come tutti gli integrati, una presenza in tv che ovviamente “sarà una sorpresa” e le reti già fanno a gara per averlo, perché farà certamente audience: “Tutti mi corteggiano, ma sono spazi dovuti”, ha detto avanzando i diritti della par condicio. E non vi salti in mente di dargli dell’incoerente: un attore può interpretare oggi Jago e domani Otello. E un comico, o meglio un intrattenitore comico, non ha altra etica che quelle di farsi largo. E prepara l’evento con i trucchi dell’uomo di spettacolo, del piazzista funambolo: “Nella sorpresa che faremo in tv l’ultima settimana di campagna elettorale daremo un colpo di grazia che non ve lo immaginate neanche”. Perciò è verosimile la trattativa per prenotare Vespa. Per Grillo sarebbe come immergersi in un liquido di contrasto che lo esalterebbe e per Vespa sarebbe la rivincita pop su Santoro. È la politica trasformata in spettacolo, è il giornalismo baraccone, l’informazione ridotta a circo con i trapezisti, i trampolieri e le donne cannone nella campagna elettorale più pazza della nostra storia. L’importante infatti non è quello che Grillo dirà e dove lo dirà ma la televisività che è il suo ubi consistam, la sua vocazione, la sua destrezza di sottrarsi e riapparire, di negarsi e darsi. Solo Mina potrebbe superarlo in questo gioco, perché è la più grande degli assenti sempre presenti.

Come vedete, noi che siamo discendenti e discepoli di Machiavelli ci ritroviamo a parlare di spettacolo, di Berlusconi che si fa compare di Santoro e di Grillo che si esibisce nel numero dello sproposito, nella puntata delle puntate: “Ecco a voi a grande richiesta”… E i sondaggi da stime di voto più o meno azzeccate diventano umori, cifre dell’Auditel e percentuali di share, non più scienza ma applausi che sgorgano sulla base della maestria da palcoscenico, della trovata televisiva. Ecco perché Berlusconi, che fu il campione dei piazzisti televisivi, appare oggi superato, obsoleto addirittura. Grillo, con tutto il suo populismo e il suo trasversalismo ideologico, il suo “casapoundismo”, il suo antisindacalismo e il suo antiparlamentarismo, il suo peronismo, il culto della persona, le nuotate nello Stretto fiume giallo, con tutto il suo ciarpame di Rete e i suoi stracci da pataccaro internauta, i sui argomenti da bar contro l’euro e l’Europa, la sua “cacolalia”, e soprattutto con la sua televisività “splatter”… è l’erede di Berlusconi ma senza conflitti di interessi, senza bunga bunga, senza Nick ‘o mericano e senza Ghedini. Grillo è il Berlusconi dopo Berlusconi. Come le acciughe in salamoia.

 

41 thoughts on “GRILLO IN TV / LA PARABOLA DEL BUFFON PRODIGO

    1. irma cabano

      ti fa paura Grillo in televione !ammazza te la fai addosso.rassegnati Grillo ha semplicemente deciso di ascoltare la base che ha sempre avuto dubbi sulla decisione di rinunciare a un Mezz così potente di comunicazione. dici che lo ha deciso perché in calo .ma in che pianeta vivi.il movimento a prescindere dalla tv e in enorme crescita e quando beppe arriverà anche a chi internet non sa usarlo Vi darà il colpo di grazia.ve lo meritate .meglio macchiavelli che la melma schifo corrotte e ladra che atta affondando il paese

  1. raimondo mascia

    come fai a scrivere delle stronzate simili?…..il fatto che voi pseudosinistroidi col portafoglio a destra conferma che avete una grande paura del movimento 5 stelle. la sola somiglianza che si può trovare tra silvio e beppe è che beppe vincerà come vinse berlusconi e voi arriverete come sempre secondi, e questo perchè non si può far finta di stare da una parte ma con i fatti stare da tutt’altra. Siete solo dei miserabili servi del potere e quest’articolo lo prova in pieno!!!!!!….viva grillo

  2. Andrea

    Dopo questo articolo fatto di cazzate , sei entrato di diritto tra i top 10 giornalisti pezzenti che questa schifosa informazione italiana ci regala.

  3. luca

    bisognerebbe distinguere tra giornalismo e chiacchiere da bar. l’unica cosa davvero bella sarà quando toglieremo i finanziamenti ai giornali come quello per cui “lavori” tu, lasciandoti/vi in mano il destino del giornale. forse solo allora smetterete di scrivere puttanate di parte come foste voi giornalisti a correre per una poltrona in parlamento. graziecomunque, è anche grazie a te che siamo 61esimi in classifica per la libertà di informazione.

  4. Mirko

    Cari amici Grillini, potete anche insultare nell’anonimato chi non la pensa come voi e potete accodarvi ai nuovi conformisti del web credendovi importanti, ma fossi in voi rifletterei sul fatto che in mille anni non riuscireste mai a scrivere un pezzo con lo stile di Francesco Merlo perché voi, a differenza di lui, non aprite mai un libro. Per non parlare dell’ironia che non sapete neanche dove sta di casa. Almeno il vostro leader a coltivare tutto questo livore qualcosa ci guadagna, ma voi?

    1. Marco Buratto

      Mirko,
      informati un pò sul M5S, e vedrai che più capirai cos’è e più anche tu riuscirai a purificarti da queste bassezze, in questo caso giornalistiche ed in generale politiche

  5. Max

    Articolo bellissimo e di rara lucidità che sviluppa un’analisi da me totalmente condivisa.
    Un plauso al Sig. Merlo. Bravo.

  6. Chucko

    Ma veramente ritenete che si dovrebbe continuare a votare per partiti che NON HANNO SAPUTO FARE NULLA DI UTILE PER QUESTO PAESE E HANNO SOLO PENSATO AD INCREMENTARE I PRIVILEGI DELLA LORO KASTA e della kasta dei giornalisti?
    Questi ultimi poi sono buoni solo a fare critiche sterili in modo da non informare la gente delle malefatte dei politici stessi. E lo dico da elettore deluso di PCI e PD e parzialmente deluso dall’IDV.
    Questo articolo dimostra tra l’altro, che l’autore NON HA RIDICOLMENTE CAPITO NULLA DEL PROBLEMA RELATIVO ALLE APPARIZIONI NEI TALK SHOW DEGLI APPARTENENTI AL 5*.
    Continua a votare per la KASTA DEI POLITICI CHE FINANZIA LA KASTA DEI GIORNALISTI, lo sappiamo che ti conviene…

  7. Marco Adolfo De Felice

    Io credo invece che se c’è qualcuno pronto a sfruttare occasioni per mostrarsi, questo sia Lei.
    Un giornalista i fatti dovrebbe raccontarli in modo oggettivo, nel suo pezzo si distingue invece una linea soggettiva… come fanno i cantastorie, unici a raccontare un fatto in mille sonate diverse.

    Poco importa per quale “corrente politica” io simpatizzi, ma un giornalista, a parer mio, è “cosa assai diversa”,

    cordialità

    Marco Adolfo De Felice

  8. Pippo

    Questo articolo dimostra tutto il nervosismo degli ambienti del pidimenoelle per il caso MPS. Il livore del linguaggio di Merlo e l’aggressività del leone-Bersani (“li sbraneremo”) fa capire quale sia la vera natura (anti democratica) di questi signori. La spocchia di alcuni commentatori-fan,poi, (voi grillini siete delle persone senza cultura) non fà altro che allontanare i cittadini dal PD-L e dalla politica in generale. Il 26 Gennaio molti tifosi del Merlo e del PD avranno delle belle sorprese dal risultato delle urne. Ah… un consiglio: prendetevi una bella camomilla o un valium e cercate di non rosicare …..

  9. Marco Buratto

    Il mio ricordo di Repubblica è legato a mio padre, che la leggeva tutti i giorni.

    Purtroppo, la vostra attuale faziosità, veramente disgustosa, ha rovinato persino quell’immagine.

    Mi dispiace veramente tanto che delle persone che probabilmente quando hanno iniziato la loro carriera facevano della onestà intellettuale la propria bandiera, si riducano a scrivere articoli di questo livello: assurdi agli occhi di chi conosce un minimo di fatti.

    Mi dispiace veramente tanto, sono certo che alcuni tra voi mantengono uno spazio di dignità dentro loro stessi. Tenetevelo stretto.

    Con i miei più sinceri auguri di una ritrovata dignità.

  10. Enrico Pautasso

    Come fai a dire che Grillo vuole mettere solo la sua faccia quando in tutti gli spettacoli che fa ci sono tutti i candidati locali sul palco con lui che poi si presentano? Inoltre in tutte le province i candidati organizzano in autonomia serate di presentazione dei candidati aperte a TUTTI.
    Mentre gli altri partiti si nascondono nei solotti il M5S si apre alla gente… ci sara un perchè? (forse che quelli del M5S nn hanno niente di cui vergognarsi???!!!)
    Va bene che del tour di Grillo e di tutti i candidati nessuna TV ne parla, ma magari informarsi un po’ prima di scrivere? O forse è troppa fatica per un giornalista bravo come Lei?

  11. STEFANO

    SECONDO ME IL PEZZO E’ STATO SCRITTO SU ORDINAZIONE E A COMANDO COME SI FA’ CON I BRAVI SOLDATINI PRONTI AD ESEGUIRE GLI ORDINI DEL SUPERIORE . E GIA’ TENGO FAMIGLIA ALTRO NON POTREI FARE!!!!

  12. Roberto

    Mah… che dire, è un articolo alessitimico!!! Non credo che ci possa essere ancora qualcuno, che abbia un minimo di capacità di provare emozioni, disposto a difendere gli attuali politici, sia di destra che di sinistra. E’ un articolo ovvio, è banale…perchè mentre Grillo indica la luna Merlo guarda il dito!!! Grillo indica il M5S e Merlo parla di Grillo. Non ha nessun pregio questo articolo…non vi è pregio se non quello di difendere stenuamente il proprio posto di lavoro messo a rischio dall’eliminazione dei contributi statali ai giornali di partito, qualora il M5S riuscisse ad arrivare in parlamento, e quando alla gente gli tocchi lo stipendio ovviamente reagisce. Tutto qua. Lo avrei fatto anch’io. Saluti sig. Merlo

  13. Piccola Dorrit

    Certo è spiazzante questo “populismo”, questo “qualunquismo”, questo “storpiare i nomi”, che non dice però di “non andare a votare” ma si candida: è questa la novità, la “antipolitica” che vuole fare politica.

  14. Francesco

    L’articolo di per sè è ben strutturato e direi reale. Analizza i fatti così come stanno, come saranno e come sono stati. Grillo è un comico e rimarrà tale nonostante avrà un posto in parlamento. Sono curioso di vedere il primo giorno che prenderà parola, a Roma, e abbrevierà con sinonimi e contrari concetti politici dei quali nulla potrà sapere considerato il suo “copia e incolla” quotidiano che oramai ci tormenta da un alcuni anni.
    Votare Grillo equivale a votare Silvio che, come dice Francesco, gli ha scaldato la sedia.
    FB

    1. danilo

      Grillo non lo sentirai mai prendere la parola in parlamento, perche’ non e’ cadidabile. Ma tu vivi nel mondo dei puffi in TV?

  15. roberto

    sig merlo, il suo articolo si commenta da solo,lei nasconde dietro la sua eleganza stilistica una volgarita’ e un qualunquismo della peggior specie,cosa che imputa a grillo e soci.Lei e’ uno dei motivi che mi sta facendo pensare di risparmiare 1 euro e 20 e smetterla anche col vostro giornale che seguo dalla sua nascita.Se non fosse per giornalisti seri e di firma come Michele Serra,la dovrei ringraziare per questo risparmio.Cerchero’ per ora di scartare le sue parole,visto che traspare chiaramente la sua impostazione a pagamento

  16. stefano

    sei un giornalaio non un giornalista.Hai paura del m5s. sarò ben felice di vederti sotto un ponte quando il movimento toglierà i finanziamenti a voi giornalai

  17. danilo

    Caro signor Merlo io le vorrei porre la seguente domanda: Il vostro volantino di proprieta’ dei partiti che voi chiamate giornale si becca ben 16 milioni e rotti di finanziamenti all’anno. Perhce’ lei non scrive un interessantissimo articolo in cui viene ben spiegato come diavolo riuscite a spendere ben 16 milioni, quanti dirigenti ha il vostro volantino e quanto vengono pagati? Quanti finti giornalisti ha il vostro volantino e quanto vengono pagati.. e la domanda ancora piu’ importante, lei per aver scritto questa simpatica commediucola di una paginetta quanti soldi si e’ fregato?

  18. carlo marzano

    dev’esserci una strana malattia pericolosa nei locali della vostra redazione. prima ha impietosamente bruciato il cervello del direttore galattico facendogli raccontare panzane sempre più stupide. ora questo strano virus, sicuramente studiato in laboratorio da casaleggio&associati, ha colpito anche te, ma dev’essere una versione mutata. un ceppo nuovo, capace di incasinare le sinapsi, cancellare la memoria, eliminare il discernimento, disturbare la parola e la mira dei polpastrelli sulla tastiera. secondo me devi andare da un medico, ma dev’essere uno molto bravo, altrimenti ti risponderà che scrivi benissimo e le tue sono sacrosante verità.
    PS: hai mai pensato a cambiare lavoro, magari proponendoti in un call center? pensaci (ops, scusa!)

  19. alfredo

    Permette un commento garbato da uno che non è nè grillino nè del movimento 5 stelle? Non le sembra di aver dimostrato un po’ troppo livore nel suo scritto?
    Traspare in quelle parole qualcosa di personale contro Grillo. Perché non ci spiega i motivi di tale atteggiamento?
    Grazie per la risposta.

  20. Mirko

    Ma avete idea di cosa sia un articolo di fondo e della distinzione tra fatto e interpretazione? questa non è una notizia, è un articolo di fondo, che esprime un punto di vista. Come quelli che leggete tutti i giorni sul blog di Grillo, solo che quelli di Grillo sono pieni di livore e insulti personali, questo invece è ironico. Per il resto, racconta una verità: che Grillo in tv ci va eccome, riesce abilmente a far parlare di lui, dice che non va e poi va, c’è e non c’è, insomma è un bravo comunicatore. Per il resto, il fatto che vi auguriate che Repubblica chiuda, solo perché non siete d’accordo con la sua linea editoriale, esprime tutta la vostra democraticità. Per ora Repubblica è il giornale più letto d’Italia, che vi piaccia o no. Per quanto riguarda il discorso del finanziamento pubblico, se ne può parlare, ma personalmente non trovo migliore la soluzione adottata da Grillo, cioè la pubblicità delle multinazionali sul suo blog (tra l’altro quelle che per pagare meno tasse trasferiscono la sede in Lussemburgo). Rischieremmo di passare dalla padella alla brace. A me pare curioso che voi pensiate veramente che Grillo voglia cambiare l’Italia. Anche Berlusconi lo diceva. Per me è solo un leader populista. Mi pare che anche Merlo la pensi così. E’ lecito pensarlo? Per fortuna in questo Paese c’è ancora libertà di pensiero e di opinione.

  21. Lanfranco

    Quanto sarcasmo e quanto livore, caro Merlo! L’unico messaggio che risulta chiaro sono le offese personali e le ingiurie scagliate contro Grillo. Ma i fatti esposti quali sono? Che Grillo ha annunciato l’intenzione di parlare in televisione??? E perché non dovrebbe? Fossi in Lei, Merlo, tratterei con un minimo di rispetto un movimento spontaneo e pulito come questo; e riserverei questi toni astiosi e biliosi a coloro che ci hanno governati finora portandoci alla rovina attuale.

  22. angelo libranti

    Ammappete! Li grillini se so ‘ncazzati de’ brutto e danno giù de’ botto.
    Luigi Altea, Gina Crisafulli, Virginia Giustetto, Bruno Strukel, tanto per citare gli ultimi, dove siete?
    Parafrasando Pound: se uno non difende il proprio idolo, o non vale niente l’idolo, o non vale niente lui.
    Propendo per la seconda ipotesi.

  23. daniela

    L’eleganza della parola di Merlo è indiscutibile, la sua lucida ironia disarmante…
    ciò che è triste è vedere come ancora una volta i politicanti siano riusciti a trasformare la necessità del cambiamento di una società nel furore di massa….perché si cade sempre nell’errore di osannare chi urla di più, chi ti dà le soluzioni più facili o ti fa credere di avere la ricetta magica? Grillo è un populista ed un uomo di spettacolo…… Merlo ha fatto notare che di uomini di spettacolo ne abbiamo già avuti, e abbastanza!

  24. Maarc76

    No….cioè spiegatemi un attimo…sto fiume di parole per dire…che cosa? Che Grillo e’ come Berlusconi?

    Rai 1
    Rai 2
    Canale 5
    rete 4
    Italia 1
    Piu gli svariati canali del digitale.

    Ne ho usate molto meno. Sono stato piu chiaro.

    E non ho il tuo stipendio

    Vai a lavorare va…

  25. noris

    grillo in tv non c’è andato e ha preso valanghe di voti lo stesso….a voi le considerazioni su questo capolavoro d’articolo..e sul suo autore…:-))

  26. Antonio

    Grande Francesco,
    perdonali. Nessuno è più lucido e obiettivo di te nel descrivere un buffone, una volta veramente ironico e tagliente, che entrando in politica si sta prendendo tanto sul serio, da risultare semplicemente un buffone ridicolo, inneggiato, ahimè, da una pseudo corte dei miracoli, lurida nel linguaggio e ignorante fino all’osso, che lo vede come un nuovo profeta e non per quello che in realtà è: un nazi -fascio- comunista da strapazzo.
    Sono i nuovi servi, che vogliono solo cambiare padrone.

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