A CONFRONTO TOSCANI (Ha ragione Grillo: basta con la tv) E MERLO (E basta anche con il telefono, la luce elettrica e il treno?)

 

(Da Pubblico del 7 novembre – Doppia intervista di Luca Telese)

OLIVIERO TOSCANI: GRILLO I SUOI DEVE INCATENARLI / NIENTE TV, SI FA QUELLO CHE DICE LUI

 

<Ha ragione Grillo. Fa benissimo. Voi giornalisti dite solo cazzate. Ha ragione lui: quella lì, la Salsi, voleva andare in televisione a fare la bella figa. Sarà politicamente scorretto ma il punto è quello: Grillo i suoi deve incatenarli, se serve, ma in televisione non ce li deve fare andare manco morti>. Sembrerà strano, a chi legge, ma a dire queste parole è Oliviero Toscani, uno degli opinionisti più libertari di questo paese. Ma siccome Toscani è anche un creativo, un amante dei paradossi, un ideologo della comunicazione, l’intervista con lui diventa un corpo a corpo che porta ad una posizione tanto estrema quanto interessante, soprattutto per chi non la condivide. Come il suo amico Francesco Merlo (che sentiamo qui sotto) con cui litiga senza esclusione di colpi.

Toscani, anche lei ricorre alla battuta sessuofoba?

Sessuofoba? Ma sei scemo? Dire la verità è sessuofobia?

Anche.

Siete voi, forse, che siete repressi, e se si parla di sesso vi scandalizzate.

Veramente è Grillo che ha parlato del punto G. di una sua militante.

E fa bene. Lui ha elaborato l’unico modo possibile per disinnescare il potere diseducativo della televisione.

Quale?

Non andarci. E questa ragazza, invece, ha perfettamente ragione Beppe, si è fatta accecare dal suo punto G. Nulla di strano. Tutti quelli che nel M5s, in questo momento cedono alla tentazione aiutano il nemico.

Siamo alle invettive bibliche contro il peccato originale di Eva?

Una linea deve avere coerenza.

Diventi Mormone come Romney, o bacchettone come i clericali che un tempo ti piaceva irridere?

Ho detto che alla Salsi piace portare il punto G in tv perché è donna. Ma se fosse Favia, direi che anche lui cerca di appagare il suo punto G. L’invettiva è perfettamente bisex. Vadano in piazza a fare comizi, vadano nei consigli comunali!

Il bello è che loro ci vanno già. Sei disinformato.

E allora si tengano alla larga dalle tentazioni catodiche. Quella di Grillo è una rivoluzione culturale. E per combatterla bisogna avere un atteggiamento intransigente dal punto di vista comunicativo. Chi sgarra compromette la battaglia di tutti gli altri.

Anche Grillo va in televisione, la tv non è mica il demonio.

Per me lo è: in questi anni sembra che in Italia solo la dittatura della televisione abbia acquisito il diritto di decidere cosa è bello e cosa no, cosa è cultura e cosa è marginale…. La televisione corrompe, anche te, se ci vai. Vedo certi conduttori, rifatti e patetici, e penso: che gli è successo? Semplice, sono stati corrotti. Se la Salsi oggi si astiene da Ballarò, domani ringrazierà Grillo.

E la libertà dei militanti? Deve decidere un capo per tutti?

Ma basta! Accade in tutte le organizzazioni. Se uno aderisce al Cinque stelle fa quello che gli dice il suo leader. Sennò fa il giovane democratico.

Merlo non è un giovane democratico…

Merlo vuole la tv, ma non per sé. Come molti intellettuali ha un lato snob, e infatti non ci va mai.

Sono posizioni che sarebbero piaciute anche al Mullah Omar…

E di nuovo sei scemo, anzi conformista.

Da veri anticonformisti i talebani volevano distruggere la televisione, a picconate.

Anche i talebani hanno detto cose giuste. Tant’è vero che sono ancora lì, malgrado le bombe. Meglio distruggere la televisione che farsi distruggere da lei. Questo Grillo lo ha capito. Voi e la Salsi ancora no.

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FRANCESCO MERLO : TOGLIERE LA LIBERTA’ DI ANDARE IN VIDEO / PRIMA FA RIDERE, MA POI ALLARMA

 

<Il veto alla televisione? Somiglia a Fahrenheit. Tra poco faranno il rogo dei tubi catodici e ci balleranno attorno>. Distilla sarcasmo Francesco Merlo, editorialista di La Repubblica. Nel week end ha litigato con Toscani, ieri ha scritto un editoriale in difesa della giovane militante grillina. In questa intervista spiega perché questo dibattito lo preoccupa.

E’ una questione importante, tv sì tv no?

Combattere la tv è come combattere il telefono, l’elettricità, il treno.

Ti stupisce il dibattito sul punto G?

L’erotismo della televisione mi pare una volgarità. La tv non è uno strumento di perdizione né di evangelizzazione. E’ essenziale alla democrazia che è fatta di consenso e dunque di esibizione e seduzione. Non esiste professione senza seduzione, figuriamoci quella del politico. Un medico fa bene a indossare una bella cravatta. Anche se la cravatta non guarisce i malati

Grillo dice che il contenitore modifica il contenuto…

E’ un popperiano rurale e ruspante. L’antimodernismo è  sempre stato reazionario. E ad Oliviero ricordo che gli arcaici reazionari italiani se la presero anche con la sua amata macchina fotografica: ‘Dio ci salvi dai fotografi’ era uno slogan di Strapaese.

Toscani chiede coerenza ai militanti in nome di una strategia comunicativa.

Limitare la libertà in nome dell’ideale del non andare a Ballarò, o ad Agorà, prima fa ridere e poi allarma.

Toscani dice che tu difendi la tv, ma te ne tieni alla larga.

In tv vado poco perché lo decido io, non perché me lo impone un Grillo qualsiasi.

Oliviero aggiunge che la Salsi dovrebbe ringraziare

Di essere insultata e lapidata, e non solo in Rete?

E’ cattiva la rete, allora?

Rete e tv sono innocenti. Se uno in treno sputa per terra la colpa non è del treno.

Non ti convincono le provocazioni di un tuo amico?

Oliviero è il genio italiano dell’immagine. Ma non si può essere geniali in tutto. Se no sarebbe Leonardo da Vinci. E’ un poeta fantasioso, gli piacciono le nuvole. Ma lo annoiano l’economia, il sillogismo, la logica… E’ attratto e divertito dai bru-bru.

A te non divertono?

Certo. Grillo interpreta quel diffuso umore nero che ho anche io: ‘basta con questo schifo di politica’ e ‘basta con l’epidemia degli esibizionisti’. Qualche anno fa proposi la telepatente  a punti per gli uomini dello stato. Quando si superano i limiti dell’ educazione e della decenza: un tot di punti in meno. Ma era uno scherzo, un dileggio. Ecco, Grillo è bravissimo nel dileggio, anche se, per esempio, oggi Crozza è più bravo di lui.

Non ti piacciono le provocazioni di Grillo?

Mi fa ridere, come a tutti. Ma dopo il riso ci vogliono le idee, la competenza, la politica. E non la ferocia del sorriso idiota. Non avendo idee per governare, Grillo si rifugia nel fanatismo della sua Scientology. Così la mediocrità dei dispettosi diventa dadaismo totalitario. E’ stupido sostenere che Grillo è fascista, ma non vorrei provare il suo populismo torvo e dispotico.

Grillo cura la sua immagine.

L’ho visto in tv con quella libreria alle spalle che sembra la libreria di Minzolini:  roba che non pratica. Libri finti e turpiloquio (cioè parole finte) riempiono il vuoto politico, grammaticale, ideale. Grillo è uno di quelli che si sono pervertiti nell’ esibizionismo televisivo. E noi dobbiamo ringraziare la tv che smaschera tutti, anche lui, e ne mette a nudo la vanità e la verità. Il farsi vedere  è sempre meglio del nascondersi. Molto meglio l’ evidenza delle cose ai loro misteri.

Grillo vincerà davvero?

Non so. Bisogna batterlo sul suo terreno che non è la politica ma il dileggio. A dileggio contro-dileggio.

2 thoughts on “A CONFRONTO TOSCANI (Ha ragione Grillo: basta con la tv) E MERLO (E basta anche con il telefono, la luce elettrica e il treno?)

  1. Fabio

    Quale lettore di repubblica sono rimasto disgustato dal suo modo di distorcere il pensiero di Grillo, il quale per esempio non ha mai detto basta a telefono, luce, o treno.

    Grillo ha pero’ parlato di non movimentare le merci su gomma o di risparmio energetico… in qualita’ di giornalista non dovrebbe essere un po’ informato prima di esprimere giudizi infondati?

    1. laura

      Vabbé fabio, ma mica hai capito cosa voleva dire Merlo…quella del telefono, luce e treno l’ha detta Merlo per ironizzare sul fatto che Grillo ha deciso che la televisione è male assoluto.
      Prima di postare certi commenti non è tanto che devi informarti, quanto che devi ragionarci un minimo ah ah ah.

      Grillo non ama i programmi televisivi in stile Ballarò proprio nella stessa identica maniera in cui non l’amava Berlusconi. E mentre il Berlusca si rifugiava nelle sue reti private, Grillo si rifugia nel suo blog/diario del cuore. E’ talmente lampante!

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