IL TRAMONTO D’ITALIA NEL TRAMONTO DI DEL PIERO

Del Piero non lo sa, ma il suo tramonto è più della solita, abusata e potente metafora del calcio che si fa storia. La sua uscita di scena fa paura e fa piangere non di tifo ma di cuore, non di  pancia ma di testa,  perché parla di noi, del talento che ci sta sfuggendo sui mercati internazionali, dell’ Italia  che solo un pugno di campioni stanchi tiene ancora  in Europa.  E la Juve, che lo ingrazia ma non lo trattiene e lo lascia partire per l’America, smentisce la propria storia di uomini ‘simbolo per sempre’: Sivori, Boniperti, Bettega, Platini, Zoff … La Juve che lo maltratta è l’Italia che maltratta se stessa: la Juve che  lo licenzia è l’abolizione dell’articolo 18, l’espulsione degli  esodati, l’inesorabilità anagrafica, il rigore senza cuore e senza crescita.

Oggi che come non mai  abbiamo bisogno di eccellenze perdiamo la nostra eccellenza più amata, oltre lo stile Juventus, oltre il calcio, oltre lo sport.  Esce il campione mai sporcato dai Moggi, quello mai coinvolto nelle truffe che gli vorticavano intorno, il virtuoso che  mette la palla dentro e la lingua fuori, non il  Totti che sputa e prende a calci l’avversario ma il cavaliere educato che sorride di se stesso e di imbarazzo, non strizza mai l’occhio al bullismo, non lucra sulla pubblicità del gioco d’azzardo. Del Piero è il compagno che sa star bene da solo pur facendo parte di una squadra. Esce dunque il vero modello ‘antischettino’, il capitano che non è codardo ma generoso, mai aggressivo e volgare né con i suoi ragazzi né con gli avversari.

Del Piero è sempre composto, sobrio e pulito come ieri è stata anche la commozione dello stadio,  senza fumogeni, senza eccessi rabbiosi, nonostante in quella celebrazione ci fossero pure la vittoria dello scudetto e il record di un campionato senza una sconfitta. Insomma ieri ce n’era abbastanza per la baldoria, per le bombe carta, per il carnevale degli ultrà. C’è stata invece una festa d’addio e la vittoria è diventata  malinconia, la gioia è stata triste. E’ vero che i tifosi hanno pianto anche a Milano dove il Milan ha mandato in pensione i suoi campioni, la vecchia guardia dei trionfi, i fratellini di Del Piero, Gattuso e Inzaghi, campioni del mondo, e Nesta, che è stato il simbolo del calciatore che si difende senza mai picchiare. Ma nelle lacrime di Milano c’era la maldestra perdita dello scudetto, il rimpianto per un campionato finito male. A Milano la squadra si piangeva addosso come sempre accade agli sconfitti.

A Torino no. La Juve coronava un trionfo dopo la più umiliante quaresima della sua storia. Ma nessuno ha pianto di felicità. Hanno invece pianto per  il congedo dell’Italia di Del Piero, l’Italia della bellezza e della virtù. In quelle lacrime senza pudore e senza freno c’è infatti l’intuizione, il cattivo presagio, che assieme al campione internazionale che tramonta  siano a rischio  di tramonto l’intera Italia dei primati, il made in Italy, il genio italiano che è un modello estenuato e senza eredi.

Del Piero è l’ultimo eroe di una speciale  antropologia nazionale, quella dei registi eleganti, come Rivera e Pirlo, quella dei fantasisti che trattano bene la palla per se stessi ma soprattutto forniscono assist  e fanno cantare gli altri campioni, proprio come hanno fatto Lucio Dalla e Paolo Conte con Morandi , Celentano e mille altri. Del Piero era l’erede dei  Corso e dei Baggio che  danzano in campo e  lavorano  più di qualità che di quantità e  dimostrano che le vie storte sono spesso le più diritte.

Con Del Piero  sono a rischio d’uscita tutti i simboli d’eccellenza, del sapere e della produzione italiane: le grandi università, dalla Normale alla Bocconi al Politecnico di Torino;  la  moda che ha vestito il mondo, dagli Armani ai Versace ai Valentino; le auto che sono solo scatoline mentre Ferrari Lamborghini e  Maserati, come Riva Mazzola e Facchetti, sono icone, vecchie glorie di un’Italia inarrivabile.  L’Italia senza Del Piero è il ciclismo che  i francesi ormai non si incazzano più , il cinema che è solo nostalgia di Fellini, Antonioni e Visconti, le navi che una  volta si chiamavano Rex e ora si chiamano Concordia.

Ecco perché sono stati interminabili quei venti minuti d’addio. E’ stato un lunghissimo momento bello e genuino, un delirio che in fondo ci fa bene, un  brivido collettivo che ha coinvolto non solo tutti  i tifosi d’Italia, dalla Juve sino al Cesena, ma anche i non sportivi. Venti minuti d’applausi sono come un inno nazionale, sono un patriottismo timido, un bisogno di sentirsi insieme, una voglia di Stato, il desiderio frustrato di una bandiera da amare.

 

 

IN QUESTO SITO SOLITAMENTE NON ACCETTO IL TURPILOQUIO E GLI INSULTI. QUESTA VOLTA NON L’HO FATTO PERCHE’ MOSTRARLI E’ TRISTEMENTE PIU’ EFFICACE CHE CESTINARLI.

951 thoughts on “IL TRAMONTO D’ITALIA NEL TRAMONTO DI DEL PIERO

  1. Michele Truffi

    “non il Totti che sputa e prende a calci l’avversario”

    Ancora una volta vittime del Berlusconismo latente in questo paese, dobbiamo assistere giorno dopo giorno allo scempio del dover sempre e comunque tirare in ballo a sostegno delle nostre tesi opinioni, considerazioni e dati sostanzialmente inutili e spesso gratuite:
    non ne avvertivano la necessità nè il suo retorico articolo, nè Francesco Totti, nè tanto meno Alessandro Del Piero. Evidentemente lei non è stato in grado di coglierne appieno l’esempio se deve ricorrere a questi mezzi per metterne in risalto le qualità umane.

    Cordiali saluti

      1. Alessandro Serra

        Perché, legare tutti i propri successi sportivi alle vicende più tristi che il calcio italiano abbia mai conosciuto (scandalo doping, calciopoli…) è invece una fonte d’onore? Rifletta anche lei, soprattutto sull’opportunità di dover per forza parlare male di qualcuno per parlare bene di qualcun altro, sul cattivo gusto che ci vuole per osannare il proprio idolo approfittandone per gettare fango sull’idolo di qualcun altro: le sue mi sembrano provocazioni a buon mercato, oltre che assolutamente puerili… Non punti il dito contro chi la insulta, è la solita vecchia storia della pagliuzza e della trave.

        1. gianka

          @alessandro serra
          forse sarebbe il caso di informarsi sui processi prima di parlare. Cosa c’entra il doping con Del Piero? Si vuole forse beccare una qualche querela? Poi se si legge le motivazioni del processo penale fattto da un vero tribunale a Napoli e non da un gruppo di amici di Moratti nel 2006, scoprirà, sempre che riesca a capire l’italiano, che i campionati oggetto del processo e cioè 2004/2005 e 2005/2006 sono stati regolarissimi e Moggi è stato condannato perché intratteneva rapporti con i designatori arbitrali, cosa tra la’altro non proibita, così come facevano tutti gli altri dirigenti delle altre square, e anzi, dal pdibattimento è venuto fuori che qualcuno intratteneva rapporti con arbitri in attività, cosa questa vietata, e quel qualcuno non era Moggi.

          1. Alessio Predetti

            Mi perdoni, Moggi è stato condannato per un comportamento regolarissimo? Questa è fantastica! Stile Juve!!!

          2. Daniele Vitiello

            La saluta il processo per doping che ha sentenziato un non colpevolezza perchè il reato di Doping non esisteva al tempo dei reati contestati, entrò in vigore infatti il 14 dicembre 2000 la legge n. 376 “Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping”, e l’annullamento della sentenza d’appello di assoluzione in Cassazione, non procedibile per la prescrizione. Prescrizione che i nostri cari amici juventini invitano a far rinunciare all’Inter per delle misere sentenze sportive, dimentichi di quelle a carico dei dirigenti della Juve, penali.
            Poi la necessità di incesare Del Piero screditando Totti è veramente meschino e inutile, non peggio come accostare la dipartita (oddio poverino) di Del Piero alla delicata situazione dell’articolo 18 e degli esodati. Cattivissimo gusto, eppure La Repubblica ha una linea (condivisibilissima perarltro) su questi temi.
            Cordiali Saluti

          3. davide

            Buonasera, ma lei é proprio convinto di quello che dice ?ma allora, le carte telefoniche svizzere in possesso degli arbitri consegnate da Moggi erano solo un gentile omaggio perché é risaputo che le loro buste paga non sono quelle dei calciatori e Moggi appunto essendo un altruista benefattore assalito da pietà e generosità ha pensato bene di garantire una cospicua fornitura a tutti ,poverini!.Cosa dire poi della scampagnata della RUBENTUS nella serie cadetta era solo una moda per poi poter dire “anche noi siamo stati in B “,ma si tanto per cambire paesaggio ,per la curiosità di vedere lo stadio del Crotone o del Pescara ,ma che noia la solita serie A! mi avvio alla coclusione perché di cose da dire ce ne sono troppe (per un amante del calcio sono disgustose e antisportive per un tifoso rubentino sono la quotidiana abitudine) e passati 6 anni con uno scudetto fresco fresco ci si gonfia il petto e si vuol far finta di niente anzi addirittura si diventa vittime , si accusa il sistema di complotti per distruggere la vecchia signora rea di essere solo la piu forte .Ma finitela, se c’é stato un processo ,c’erano delle prove tra cui tabulati molto chiari de espliciti sul coinvolgimento delle parti ed una sentenza che ha decretato delle sanzioni agli accusati dovrà esser pur vero o come é d’abitudine ci atteniamo sempre al solito e penoso pensiero di quel nano dittatore che finalmente a levato le chiappe da una poltrona piu grande d ilui che dice:” sono tutti contro di me , sono vittima di un complotto!”.Negli altri campionati d’Europa in una situazione del genere la Rubentus sarebbe scomparsa anche dall’album delle figurine ma, essendo in italia la famiglia “AGNELLI” propietaria dell’auto simbolo (sti cazzi)Fiat e avendo potere e un’ influenza non indifferente con le istituzioni alla fine si riesce a nuotare benissimo anche nella “Merda”.

          4. Gianluca

            …povero gianka che brutta figura…
            …il Merlo? Un altro furbetto che si è fatto pubblicità parlando male di Totti e di quello che rappresenta, chieda consiglio o si guardi attorno in modo da poter scrivere articoli più utili ai lettori o quanto meno “reali”.

          5. ennio

            peccato le sfugga che la regolarità dei campionati di calcio non la deve sancire un tribunale pernale bensì la Federazione Italiana Giuoco Calcio attraverso i suoi organismi!

          6. Corrado

            Ignorare che v’è una differenza non linguistica tra prescrizione ed assoluzione rappresenta l’asticella sotto la quale viviamo: un paese miseramente mediocre. Abbiamo letto che la farmacia della Juventus possedeva medicinali non in vendita (ma di solo uso ospedaliero) ed in quantita tale da servire alle cure di un paese di media grandezza. Abbiamo visto un giocatore con una flebo attaccata al braccio che esclamava:questa è la prova che facciamo schifo e personaggi politici e non che colti con le mani nel sacco invocano il terzo grado di giudizio. Infine, per F.Merlo, ci dica qualcosa oggi sul cazzottone rifilato da Quagliarella, per la sua credibilità di giornalista che a me pare in grave default. Saluti.

        2. Alessio

          Bravo Alessandro,tra l’altro Totti e Del Piero sono buoni amici,credo che il primo a risentirsi per un articolo pessimo come questo sarebbe proprio Del Piero.

          1. Alessio

            E’ la prima cosa che ho pensato quando ho letto questo articolo:” Secondo me Del Piero si risente di queste parole nei confronti di un suo amico.” La cosa che mi lascia perplesso e’ perche’ mettere Totti come esempio negativo dell’Italia. Perche’ ha avuto delle reazioni sbagliate o perche’ ha fatto una pubblicita’ del poker? Chi non ha reazioni sbagliate? Lei sig. Merlo non sbaglia mai ? E poi Totti non fa solo Poker, sputa o scalcia, ma fa anche tanta tanta beneficenza (senza pubblicizzarlo), ed e’ testimonial dell’UNICEF. In conclusione: w Totti, w Del Piero w le bandiere.

        3. Giordano Di Luzio

          Anche lei insomma è uno che ha sfruttato Totti insultandolo per avere una cassa di risonanza che probabilmente mai avrebbe avuto un suo articolo per meriti oggettivi.
          Le voglio comunque sottolineare che come molti in questo paese DIMENTICA e nasconde la verità: il vero e unico motivo per cui personaggi alla Berlusconi vengo alla ribalta al punto di governarci. Perchè se si vuole fare i moralisti allora le chiedo: lei preferisce chi sputa o chi si dopa?
          Mi dispiace che gente come lei scriva su Repubblica e molto probabilmente non comprerà più questo giornale di cui lei infanga la dignità e la correttezza di gente che ne ha fatto la storia! Basta con le menzogne!

      2. Giorgio

        Paragonare l’articolo 18 e gli esodati ad un campione di calcio che guadagna milioni è una vera e propria offesa al valore lavoro, quello dell’articolo 1 della Costituzione, oltre che alle persone coinvolte da questi drammi.

        Parlando di calcio invece non credo che un giocatore che ha militato nella squadra al centro di tutti i peggiori scandali del calcio italiano possa essere portato come esempio di comportamento etico.

        Credo che lei debba dimenticare il tifo e riflettere sulle sue parole.

      3. Riccardo

        Complimenti…!!!!!!!
        Non si può dare riconoscenza ad un Campione senza infangarne un’altro…????
        Forse lei è di parte e ha memoria corta , quando dice che non fà onore a Totti il fatto di aver sputato e preso a calci , non mi sembra però di aver letto che un Campione quale dice di essere Del Piero che appunto dovrebbe essere di esempio per i nostri giovani abbia avuto nella sua carriera la triste sventura per grandi giorni di gloria finti di essersi macchiato come tutta la Juventus dell’epoca con il DOPING , il collo taurino di Del Piero non se lo scorda nessuno e questo non fà onore ad un Campione !!!
        Bisogna essere super parte e obiettivi e non TIFOSI…!!!!!
        Grazie

          1. Riccardo

            @Gianka …..con tutto il rispetto il cervello ve lo siete bevuti voi ….. non difendo nessuno ma se vogliamo ricordarlo Del Piero ha giocato nella Juventus più infangata della storia dall’era DOPING con processi e sentenze chiare ….. e Calciopoli con processi e sentenze chiare…..!!!! Come lo devo considerare il Campione buono silenzioso della TRUFFA…!!!! avete per lo più stufato con l’arroganza della terza stella questo è il mal costume che si usa al potere ci sono sentenze e le regole le leggi solo per voi non contano nulla…!!!! abbiate vergogna e rispetto per voi stessi perchè con questi atteggiamenti vi classificate da soli e cmq avrete l’intera nazione che non tifa Juve contro ……….

          2. Giulio

            @Gianka
            Giusto perché altrimenti a forza di dire che il cielo è rosso tutti lo credano rosso.
            Con la sentenza definitiva del 29 Maggio 2007 la Corte di Cassazione ha stabilito che la Juventus di Lippi e del dottor Agricola, la Juventus del fantastico tridente Del Piero-Vialli-Ravanelli, attuò, dal ’94 al ’98, “un disegno criminoso per alterare le gare attraverso la somministrazione illecita di farmaci”, in pratica dopando i giocatori sia con sostanze proibite, sia somministrando farmaci leciti su atleti sani in modo immotivato. Sentenza definitiva che aggrava quella del Tribunale che aveva condannato solo il medico Agricola assolvendo con formula dubitativa Giraudo. Grazie all’avvenuta prescrizione del reato – sopraggiunta lo scorso 1 aprile 2007 – la Juve, pur colpevole, non può più essere punita.

          3. Riccardo

            @Gianka leggi prima di parlare
            La Cassazione condanna in via definitiva la Juve per aver fatto uso di doping

            Il 29 maggio la Corte di Cassazione ha stabilito in via definitiva che la Juventus di Lippi, del dottor Agricola, la Juventus del fantastico tridente Del Piero-Vialli-Ravanelli, attuò, dal ’94 al ’98, “un disegno criminoso per alterare le gare attraverso la somministrazione illecita di farmaci” I giocatori della quella squadra inarrestabile arano infarciti di doping (sostanze proibite) sia di sostanze lecite somministrate inspiegabilmente a giocatori sani. La sentenza della Cassazione ha stabilito in via definitiva che la Juventus, nelle persone di Antonio Giraudo, amministratore delegato, e Riccardo Agricola, responsabile dello staff medico, commise in modo continuato, per 4 stagioni, il reato di frode sportiva violando la legge 401 dell’ 89. Sentenza definitiva che aggrava quella del Tribunale che come ricorderete aveva condannato solo il medico Agricola assolvendo con formula dubitativa Giraudo. Per la cronaca: grazie all’avvenuta prescrizione del reato – sopraggiunta lo scorso 1 aprile 2007 – la Juve, pur colpevole, non può più essere punita. (fonte: Paolo Ziliani) Ma i giudici si spingono oltre scrivendo che i giocatori “non possono essere considerati semplici vittime” dell’operato della società. Dunque secondo la Corte i giocatori erano consenzienti ad assumere le sostanze “magiche” somministrate dal dott. Agricola. Il sipario – prosegue Ziliani – che la Corte di Cassazione ha fatto calare sul vergognoso feuilletton ristabilisce, se non altro, alcune verità. La prima è che i 3 scudetti vinti dalla Juventus di Lippi tra il ’94 e il ’98 sono scudetti fasulli, diremmo anzi disonorevoli, di cui la Juve si dovrebbe vergognare e che dovrebbe restituire; scudetti che restano negli Albi d’Oro solo per prescrizione del reato, ma dai quali qualunque sportivo dotato di un minimo senso morale dovrebbe prendere le distanze (lo stesso dicasi, naturalmente, per la Champions League e la Coppa Intercontinentale vinte dalla Juventus nel 1996: trofei che andrebbero restituiti, con tante scuse, all’Ajax e al River Plate, e cioè ai loro legittimi vincitori morali). Nonostante la sentenza definitiva stupisce che i media abbiano completamente trascurato la notizia, che stranezza…

      4. giovanni

        riflettiamo…tirare in ballo un episodio vecchio di anni…per celebrare un campione c’è bisogno di gettare fango su un altro? rifletta lei su questo…

      5. Antonio Loy

        Dottor Merlo, lo sa che una delle persone che Alex Del Piero stima di più anche fuori dal calcio, è lo sputatore e scalciatore e anche ambasciatore dell’Unicef e anche generoso e pronto a sostenere tutte le più nobili cause civili, democratiche e di libertà? Uno che si chiama Francesco Totti?
        Ci rifletta Lei, dottor Merlo.

      6. Alessio Saltarella

        A lei non è mai capitato di sbagliare? E comunque spesso è meglio sbagliare mostrandosi al contempo uomini con sangue nelle vene che persone asservite e complici di sistemi quantomeno illeciti se nn addirittura di stampo mafioso certificati da processi sportivi e penali!!!
        Metta il tifo da parte e ci rifletta.
        P.s. Per magnificare una splendida carriera come quella del capitano juventino bastava ricordarne le gesta e i numeri invece che svilire il suo articolo in maniera così deprimente.

      7. Antonio

        In un giornalismo spazzatura questo post, articolo o come lei lo vuole meglio definire, spicca nell’olimpo della vergogna… Alessandro Del Piero è parte integrante del calcio italiano… e penco ch lui stesso si vergogni dell’essere stato esaltato a discapito di un altro grane campione come Francesco Totti. Caro Francesco Merlo penso che lei sia la morte del giornalismo sportivo e spero che Totti interpellato in merito alle sue affermazioni risponda… Merlo chi???

      8. Marco Sereni

        Del Piero “non lucra sulla pubblicità del gioco d’azzardo”?

        Ma chi e’ che ha giocato due anni con BetClick sulla maglia? La Roma e Totti o la Juventus e Del Piero?
        Ma mi faccia il piacere, un minimo di pudore…

      9. peppe

        Del Piero è un campione ed un signore sia nella vita che sul campo, su questo nessuno ha dubbi, ma la sua grandezza non ha bisogno di essere paragonata a dei casi in cui altri campioni si sono distinti in negativo.
        Se tutti dovessimo seguire il suo illustre esempio, allora si dovrebbe anche dire che Del Piero probabilmente, come tutta la Juve di qualche anno fa ha fatto uso di sostanze dopanti oppure che il buon Alex non può essere considerato senza macchie, visto che per moltissimi anni i dirigenti della Juve facevano il bello ed in cattivo tempo. Ad esempio Totti che lei tanto disprezza da prendere ad esempio negativo assoluto, non è mai stato accostato a nulla di tutto questo.
        Anche lei rifletta su quanto scrive e si ricordi che anche ai professionisti della carta stampata i “falli di reazione/frustrazione” e la faziosità saranno ricordati e sminuiranno gli eventuali riconoscimenti di merito.

      10. Luciano D'Andrea

        Mi permetta di farle presente che e’ lei che nel ricordare due episodi trascura dolosamente un’intera carriera per costruire un paragone inutile all’articolo come del resto inutile e’ la sua presenza al giornalismo. Nel sottolineare come l’invidia faccia pessimi effetti mi permetto riportare alla sua attenzione i dati che ella forse dimentica:
        Nel campionato di Serie A ha collezionato 501 presenze (11° class. presenze) e 215 reti (5° class. marcature, 3° tra i bomber italiani di sempre, 1° tra i giocatori ancora in attività); entrambe le statistiche sono record assoluti nella storia della Roma.
        Con 215 reti è al primo posto nella classifica delle reti segnate con la stessa squadra nel campionato italiano.
        Con 145 gol realizzati è stato il giocatore che ha segnato più reti in Serie A, nel decennio dal 2001 al 2010.[171]
        Con 641 gare e 270 reti complessive è il calciatore che in assoluto ha giocato più partite ed ha segnato più gol con la maglia giallorossa.
        Con 88 presenze e 37 reti segnate è il giocatore romanista più presente e prolifico di sempre nelle coppe europee.
        Con 34 gare (30 in campionato e 4 in Coppa Italia) disputate è il primatista di presenze nel derby di Roma.
        Fonte Wikipedia (dove lei risulta citato in ben 10 righe……)

        Vedo che le sue origini sono Catanesi, e questo mi fa’ supporre esista ancora in lei un certo ridicolo bruciore per quei sette gol che la citta intera di Catania non riuscendo ancora a perdonare a se stessa non vuole perdonare a chi rispettando realmente l’avversiario non volle alzare il piede dall’accelleratore, le garantisco qui a Roma nessuno odia il manchester quanto i catanesi odino Roma.

        Lei dimostra di essere un limitato quando necessita di paragoni per sostenere piu’ le sue piuttosto che un campione assoluto che non ha certo bisogno della sua lingua servile per essere esaltato ma che piuttosto dal suo povero articolo esce umiliato, cosa che Del Piero davvero non meritava, ed oltre ad essere limitato evidenzia anche i suoi gravissimi limiti di memoria, quando con tutta evidenza deve aver rimosso quella volta in cui, con tutto il suo livore ed invidia nascosti in un posto adeguato anche lei si sara’ alzato in piedi gridando, come tutta Italia TOTTIIIIIIIIIIII!!!!! , bene mi permetta di essere io a ricordarglielo, non prima pero di averle fatto i miei migliori auguri per una luminosa carriera piena di altre pessime figure come questa. Si Vergogni.
        http://www.youtube.com/watch?v=viVqhzcjQSQ

      11. Maurizio

        Caro Francesco, non è il tifo, ma la forza dei numeri e del comportamento, io non dimentico del Piero che è stato il capitano della Juve di mogi, e coinvolto a pieno titolo nelle vicende doping, è Totti ? Lo sputo agli europei i caci a balzelli? Sempre loro in primo piano e non la forza di tutti quei goals che lo hanno fatto superare Baggio ed essere tra l’olimpo dei bomber di tutti i tempi fidino a gente dal nome leggendario ,piola Meazza. Ecc, ma cosa scrivono i cultori del socialismo chic , degli sputi e dei calci come se tutto girasse intorno a quello , ma il vero problema che i Baggio, i delpiero , sono figli del potere (Juve ,Inter Milan) mentre Totti con la scelta di rimanere li dove nasce la sua passione è figlio del popolo come sensi o come conti , figli della caparbietà che li ha portati ai vertici del mondo ma perchè figli del popolo , sono coatti brutti sporchi e cattivi, scordando che il popolo è come diceva il grande Pasolini brutto sporco e cattivo, e parafrasando una frase del grande Pierpaolo ,io sto com Totti perchè figlio del popolo e non con i borghesi figli del potere .

      12. mario

        Caro Merlo,il tifo dovresti accantonarlo tu, e ricordarti invece della società di Moggi,Giraudo e del dott.Agricola il prescritto,si’ quello che fece il miracolo di trasformare le gambette da grillo di Del Piero in due robusti zamponi di maiale grazie ai suoi prodigiosi farmaci che per quantità, a detta di Guariniello,non se ne trovavano nemmeno nell’ospedale delle Molinette in Torino!!!

      13. Simone M

        Che tristezza signor Merlo! Reitera l’errore!!! Continua nel malvezzo giornalettistico di infangare qualcuno per poter mettere in luce qualcun altro…

      14. Laura

        Nessun tifoso romanista ha mai giustificato alcuni comportamenti di Totti e Totti per primo ha chiesto più volte scusa per certi episodi. Detto ciò, elogiare Del Piero passando attraverso le denigrazione di un altro campione è di cattivo gusto e questo sì che è un comportamento da tifoso, con un accredine ingiustificata, fuori contesto e non richiesta sicuramente neppure da Del Piero. Rifletta Lei anzichè invitare noi romanisti a riflettere. E si informi su quante buone azioni Totti ha fatto e sta facendo in silenzio per bambini, anziani e bisognosi.

      15. franco liberati

        mi meraviglio di lei merlo. così attento ai comportamenti di berlusconi in tribunale, mi meraviglio che nell’articolo non ci abbia ricordato di quando il suo eroe in tribunale testimoniò nel processo doping in tuta, non in divisa, ma in tuta sociale. come tutti i suoi compagni, per disposizioni societarie, per svilire il prestigio di un tribunale della repubblica. era così che si distingueva dalla gestione juventina di allora.
        mi meraviglio di lei, non de ‘la repubblica’, non nuova ad attacchi gratuiti a totti.

        1. Ilja Pavone

          Caro dr. Merlo..
          si vergogni…come fà a sostenere che Del Piero non era a conoscenza degli impicci di Moggi?? Lo ha dipinto come un angelo…invece era il capitano di quella Juve che rubava scudetti…

      16. carlo di mario

        Nessun commento sullo sventolare della terza stella ? in baffo a sentenze ?
        piuttosto che dare consigli sul tifo…lo dimentichi lei il tifo quando scrive un articolo a pagamento….senno’ lo dichiari chiaramente che sta scrivendo da tifoso cosi da evitare questo squallido gioco dei bravi e cattivi…….

      17. Nicola Panaro

        Io non sono un giornalista ma solo un tifoso della Roma.

        Secondo il mio modesto pensiero si potevano tranquillamente raccontare le gesta di un grande campione senza screditarne un altro.

        Le auguro di ritrovare, nei sui prossimi articoli, tutto quel bel giornalismo che ha miseramente e stupidamente perso in questo.

        Saluti.

      18. vito caputo

        Cari tutti, eviterei di colpevolizzare il Sign. Merlo, la cui unica colpa e’ stata quella di voler fare un articolo su un argomento (il calcio) sul quale e’ ignorante (nel senso che ignora) e sul quale non ha la minima competenza, cadendo inevitabilmente nell’errore di credere alle chiacchere da bar e conseguentemente scriverle su carta.
        Francamente, Francesco Totti, Alessandro Del Piero (che ammiro immensamente) e tutto il calcio non meritano che si continui a discutere di un articolo di cosi basso livello.
        A disposizione per ogni chiarimento.
        Cordiali saluti
        Vito

        1. Zdeněk Zeman

          la sua colpa è quella di essere ignorante e razzista.
          se non capisco di fisica nucleare non mi metto a scrivere di fisica nucleare, sparando equamente ovvietà e cazzate.
          men che meno lo faccio se ricopro un ruolo “importante”.
          e per fortuna che si può replicare, perché è in questo modo che la verità viene a galla. potenza di internet, che smaschera tromboni benpensanti e male informati, che credono di essere intoccabili in quanto firme di importanti quotidiani (che per quanto mi riguarda reputo carta straccia, proprio in virtù dell’impossibilità di un contraddittorio).

      19. Fabio Guardabassi

        Non posso esimermi dal commentare l’articolo più stupido che abbia letto di recente. Un testo banale, sciocco, a tratti caramelloso ma niente affatto toccante, inutilmente retorico. IL parallelismo tra l’addio di Del Piero e i tempi che cambiano è addirittura ridicolo. I tempi sono cambiati da un tempo e Del Piero, bontà sua, c’entra ben poco.

        Lei signor merlo è caduto addirittura nella gratuita offesa di un uomo che nulla aveva a che fare con la sua canzonetta d’addio, in puro stile Merlo Maschio (per rimanere in tema), quando un’allora giovine Buzzanca tentava di attribuire il suo problema di impotenza al blocco artistico che lo perseguitava. Come il merlo d’oggi che, evidentemente abbattutto da cause a noi ignote, scarica al sua rabbia contro un vero uomo: Francesco Totti.
        Per innalzare al podio degli eletti Alex Del Piero. Un Del Piero che non posso non stimare per la sua classe, sportività, amicizia con lo stesso Totti, ma del quale non posso dimenticare la partecipazione ad un progetto truffa come quello juventino, dei Moggi e degli Agricola, dei Giraudo e dei Bettega, delle farmacie e degli scandali. Trova forse differenze tra l’indossare una maglia con sponsor BetClick e il promuovere un noto brand di poker sportivo?
        Scommesse e acque minerali: dove la differenza commerciale? Del Piero e l’uccellino… ebbene sì, un richiamo evidente alla virilità sopra citata, quella mai espressa dei Buzzanca e del merlo, che vigliaccamente trovano il loro ridicolo obiettivo.

        Non vi era alcun bisogno di citare Francesco Totti, lo sa lei e lo sa Del Piero, che non avrà gradito questo inutile confronto, perchè persona intelligente. Non vi era alcun bisogno di appellarsi ad un episodio di una carriera ricca di bellezza, classe, gol e amore per una sola maglia. Nessun bisogno di offendere chi è rappresentante dell’Unicef, chi ha versato milioni di Euro in beneficenza con i proventi dei suoi libri, chi è promotore di campagne per la raccolta di sangue, in difesa dei diritti degli animali, per la costruzione di ambulanze e defribillatori. Chi aiuta i bambini disabili e sfortunati, chi fa visita regolarmente ai malati. Lei sa tutto questo? Lei sa qualcosa?

        Io so che è Francesco Totti e me lo tengo stretto, con i suoi immensi pregi, la sua classe sconfinata, il suoi pochi momenti di debolezza: ha sputato sì, una volta, sbagliando evidentemente obiettivo.

        1. sziowolf

          Grande! Bellissimo intervento! Sig. Merlo, visto che lei è di così buona memoria da ricordare lo sputo di Totti in Italia-Danimarca (peraltro a Poulsen, futuro juventino… ironia della sorte…), si ricorda quando Maurizio Costanzo, in un lontano “Costanzo Show/Buona domenica” propose una raccolta di fondi per un costoso macchinario da donare al Bambin Gesù? Beh, in quell’occasione intervenne telefonicamente Francesco Totti il quale NON SOLO aggiunse il contante mancante all’acquisto del macchinario, ma ci mise DI TASCA SUA i soldi per acquistarne un secondo… E il libro di barzellette su Totti (alla cui “messa in scena” contribuì come comparsa anche lo stesso Del Piero) i cui proventi andarono in beneficenza? Solo un uomo intelligente può sfruttare ironicamente le battute sul suo conto per aiutare chi ha bisogno… rifletta anche su questo…

        2. gabriella

          grazie per aver espresso con un commento educato e circostanziato quello che avrei voluto dire io!!! mi permetto solo di aggiungere che voi giornalisti finti benpensanti potreste farvi pubblicita’ in modo meno bieco anche se poi quella che lei ha fatto caro sig. merlo è solo una grandissima figuraccia!!!

          1. Fabio Guardabassi

            E con 700 commenti in crescita, l’obiettivo di merlo è stato centrato.

        3. Andrea

          Neanche io posso esimermi dal complimentarmi col sig. Guardabassi per l’efficacia delle sue argomentazioni, l’eleganza e il livello delle citazioni. Come Lei sottolinea giustamente l’articolo in questione era di una banalità sconvolgente, ma ha avuto l’involontario merito di provocare una risposta assai gustosa, dalla quale il sig. Merlo ha tutto, ma proprio tutto, da imparare.

      20. Riccardo

        Forse sarebbe opportuno chiedere scusa a Totti per quello che ha scritto, in modo almeno da ridurre l’effetto tzunami che ha provocato il suo articolo. Non sono un tifoso della Roma ma mi rendo conto che fare riferimento alla persona (non al calciatore…quello non si può criticare) di Francesco Totti facendo riferimento ai soli calci e sputi mi sembra quanto meno offensivo e improprio nei suoi confronti. Non voglio fare paragoni con Del Piero persona caratterialmente più mite in campo, ma utilizzare Totti per risaltare Del Piero è stata veramente una forma relamente infelice di esaltare le doti umane di Del Piero. Il veleno che si è formato da questo articolo è solo l’effetto di altro veleno utilizzato per scrivere l’articolo stesso.

      21. ludovico

        Totti è universalmente riconosciuto come campione dentro e fuori dal campo.
        E’ ambasciatore Unicef. Totti fa più beneficenza (non pubblicizzata) in un giorno che lei in tutta la sua vita.
        Totti è una persona semplice, schietta, onesta, caratteristiche tendenzialmente apprezzate dalle persone per bene.
        Gli altri e i faziosi come lei della sua immensa carriera ricorderanno uno sputo ad un provocatore e un calcio a MARIO BALOTELLI. penso che ci siano tre persone al mondo che possono dire in tutta onestà di non aver mai voluto dare un calcio a Balotelli.
        come dire, di Zidane ricordo la camminata sul tizio saudita, e la testata a Materazzi, e quella foto mentre fumava in terrazzo.
        Totti ha illuminato i campi di calcio di tutto il mondo per 20 anni prendendo botte a destra e a manca dentro e fuori dal campo da gente come lei, tifosi travestiti da “giornalisti” incapace di rendere omaggio ad un indiscutibile campione come Del Piero senza gettare, in maniera inopportuna ed estemporanea, fango su qualcun altro, peraltro notoriamente grande amico di Del Piero stesso.
        Mi dispiace solo di averle generato traffico con questo mio messaggio. In ogni caso, le faccio il contrario dei complimenti.

        ps tre parole sull’incontaminabilità di Del Piero: “Guariniello” e “non ricordo”

      22. Fabio

        ma il pugno di nello stomaco di Del Piero a Leandro Cufrè? Lo dimentica caro merletto? Poteva forse fare il paragone con Zidane che prende a testate chiunque, o Platinì che alza una coppa sporca di sangue o la tribuna di juventini che prendono a calci (letteralmente) il presidente Viola… che STILE JUVE… VERGOGNATI GIORNALAIO!

      23. emanuele

        in molti per farsi pubblicità e dare visibilità ai propri pezzi fanno il nome di Totti. Non è stato originale neanche in questo.
        ma anche lei, visto il numero dei commenti è riuscito nell’intento.
        l’attacco a Totti come uno dei simboli di Roma le ha dato una grande notorietà.
        Auguri (?!?) per la sua carriera (?!?). Magari il prossimo libro lo venga a presentare a Roma…. almeno potremmo venire a chiederle un autografo.

      24. Flavio

        A ‘sto punto vogliamo parlare del Del Piero che pur di racimolare un calcio di punizione gli anni passati si lanciava continuamente per terra, per far fruttare i 5 minuti a partita che giocava? Krasic è stato massacrato per lo stesso motivo, invece lui no, perché parla coi passeri ed è come San Francesco.

        Totti ha fatto anche lui i suoi errori, ma poteva risparmiarsi quella uscita stupida, dovuta probabilmente a dell’astio che ha lei, come qualcun altro, nei confronti del capitano giallorosso.

        Nel calcio non esistono santi.

      25. emanuele olivieri

        Invece rispondere ai processi di calciopoli e doping con “non so, non ricordo” si fa….La differenza è che uno sputo o un calcione sono gesti fatti istintivamente (sbagliando) mentre nel dichiarare il falso c’è premeditazione. Complimenti prima al giornalista e soprattutto all’uomo Merlo che ha dimostrato, semmai ce ne fosse stato bisogno quanta cattiveria può generare l’invidia.

      26. Ale Diomai

        de lunedi’, che umiliazione, tornare in fabbrica a servire il tuo padrone, o juventino cicciapiselli, de tutta quanta la famija agnelli.

        Pajaccio… giusto a morandi e lucio dalla lo potevi paragona’!

      27. Cristian

        Allora, signor Merlo, innanzitutto grazie, la ringrazio perchè ha di nuovo messo in risalto il nome di Francesco Totti. Sa cosa penso? Che chiunque parla male di lui in realtà lo invidia, perchè chiunque, al giorno d’oggi, vorrebbe un capitano e una bandiera come lo è lui per noi. Lui si, avrà fatto i suoi errori, ma vogliamo parlare di altri giocatori che hanno fatto lo stesso? Balotelli? Zidane? Vuole che continui? E poi del gioco d’azzardo… ma perchè Miccoli non fà lo stesso? E dopo questo le dico, che se per mettere in risalto una persona come Del Piero, che io stimo anche se sono Romano e tifoso della Roma… beh a poco da parlare ancora

      28. Francesco

        “..il Totti che sputa e prende a calci l’avversario..”

        I preti e i fascisti della peggior risma sono soliti fare questo:
        estrapolare un episodio spiacevole dalla vita di una persona, chiunque essa sia, e farlo diventare il manifesto della persona stessa, non prendendo in considerazione ciò che effettivamente la persona è. L’utilizzo del plurale, come azione ripetuta, non solo si distoglie dalla realtà ma risulta essere squallida e faziosa. Lei è fazioso non chi esprime il suo dissenso qui sopra, ha tirato in ballo Totti in maniera del tutto gratuita e volgare. L’unico sputo, l’unico calcio lo ha tirato lei a Totti, a Roma, all’as Roma e a tutti i suoi tifosi. Si vergogni..

      29. merloparlante

        siciliano rinisciutu,non meriti neanche di essere figlio di questa nobile terra che ha dato i natali a grandi scrittori,poeti che per la loro grande equazione occupano un posto d’elite nella storia.Insultare TOTTI per vendere un tuo articolo dimostra quello che sei(siciliano rinisciutu).nb. SE VEDEMO DOPING.

      30. roberto cuillo

        Ma che bisogna c’era di tirare in ballo Totti? Del Piero non ha mai fatto un fallo in vita sua? mai un giallo? un rosso? Non commento la sua opinione, rispettabile e legittima, ma stò giochino di Del Piero buono e Totti cattivo è un pò “disonesto”…o vogliamo parlare dei silenzi di Del Piero quando Zeman deninciava l’uso del doping nel calcio, che lo stesso Zeman ha pagato praticamente con l’emarginazione… fino a che spuntò fuori un certo Moggi.
        Avete vinto uno scudetto con merito e giocando bene. Godetevelo ed evitate la brutta caduta di stile su Totti.

      31. massimo cimino

        Ecco un tipico esempio di ascaro………………..ipocrita e per nulla informato…….basta sentire le registrazioni del processo per sentire che quel falsone del suo pupillo ammetteva candidamente di imbottirsi di epo per un allergia………tipico esempio della incombente corrente radical chic che ha devastato questo paese…………..se vuoi un consiglio prima di scrivere almeno informati………….

      32. virgilio

        Totti ha sputato e dato dato calci, sbagliando. ma l’ha fatto in mondo visione pagandone appeno le conseguenze. non si è nascosto dietro un dito. del piero per due volte è stato “reticente” in mondo visione (doping, calciopoli), per lui e per i suoi compagni ha pagato zeman.
        l’onestà intellettuale è l’unica paga nel lungo termine per un giornalista e a lei non la riconosco,
        firmato virgilio ritzu

      33. Marco

        ahahahahahahahahah mio caro merlo solo questo sai fare ahahahahahahah ridere ahahahahahahahahahahahah!!! invece di parlare della juventus e del rispetto verso il suo numero 10 e di come lo hanno trattato,tu (in teoria dovrei darti del LEI ma non te lo meriti pe niente) insulti FRANCESCO TOTTI!?!?!? non meriti risposte ma solo insulti cretino!!!! io non me la prendo co te ma co chi te c’ha messo

      34. felice gaudio

        Caro signor Merlo, lei continua a non rispondere a colore che le chiedono perché per celebrare un campione ha dovuto infangarne un altro.
        Poste le cose in questo modo, le chiedo: è più grave sputare
        ad un avversario durante una partita di calcio o tacere davanti ad un giudice?

      35. franco abbuffato

        scrivere 3 righe per merlo è anche troppo: articolo scritto da un tifoso juventino anti Totti e anti Roma. Un lavoro da giornalista o una laurea in lettere non hanno nulla a che vedere con la deontologia professionale.

      36. Roberto

        Durante le esternazioni di Zeman, un casuale ma fatale infortunio tenne un Del Piero a secco di carburante, lontano dai campi da gioco per molto tempo… strane coincidenze. Ma a differenza del suo modo CODARDO di sottolineare i comportamenti scorretti di Totti, a me il suo gioppino Pier Piero sta persino simpatico, pensi un po’. Dicevo, un gioco che MAI è stato troppo cortese: si ricordino i cazzottoni di MONTERO, le entrate ad uccidere il povero PRUZZO, di Sergio Brio ed altre gobbate mai troppo esaltate dalla stampa d’alto bordo (la sua e quella dei “tifosi” pagati per scrivere), invece sottolineando il romanesco del fuoriclasse Totti, i suoi errori, i suoi sputi o il fallaccio (brutto) a Balotelli. Alla gogna il Romano!! Coccoliamo il simpatico provocare di Zlatan che con la maglia della Gobba si è addirittura permesso di tirare un’amorevole pallonata in testa ad un guardalinee e tutto è finito con un sorriso… se lo avesse fatto Totti sarebbe stato il Coatto di Roma!
        LEI E’ UN INVIDIOSO colmo di pregiudizi ma di quelli peggiori, che magari fa sorrisi da verginella provinciale di fronte allo straniero ma schifa il suo connazionale perchè parla con accento diverso. Per esaltare il suo bravo Del Piero ha bisogno per forza d’inabbissare il più forte che lo ha eclissato anche nell’immaginario del pubblico estero e lo fa con il fango. Si sottolinea lo sputo, ma un calcio dato volontariamente che spezza una gamba? Un pugno? Una gomitata in piena faccia? E vogliamo parlare delle bestemmie in campo? Pensi un po’ che sono addirittura ateo, ma noto che lo sputo viene sanzionato con 3-4-5 giornate, mentre gli insulti alle mogli alle madri, la violenza che non si può registrare se c’è connivenza arbitrale o dei media che non rimandano in onda le bestemmione continue di Quagliarella o gli insulti all’arbitro a iosa… si manda solo Totti o De Rossi… o lo sputo del preoccupante Lamela… e si perchè preoccupa a molti che la Roma abbia preso un “alto potenziale” al suo seguito. Continui a fare il suo compitino da manipolatore di menti deboli. La mia non l’avrà. Viva Del Piero, abbasso chi lo strumentalizza per spandere sterco.

      37. Marco

        Caro Dott. Merlo,
        le sue ripicche personali le sue gelosie nei confronti di un giocatore deve tenersele per Lei in quanto Lei è un professionista.
        Comunque prima di scrivere, come Lei ben sa o dovrebbe sapere, è meglio informarsi. Infatti, Francesco Totti senza alcuna pubblicità dona gran parte dei propri guadagni pubblicitari in beneficenza ad esempio ha permesso ad ospedali quali il Bambin Gesù di Roma e all’Ospedale di Pescara di poter curare i bambini con macchinari di ultima generazione. Ma Lei da buon giornalista anzichè evidenziare queste cose assai più importanti ha preferito evidenziare due errori commessi sul campo per cui ha pagato forse più di altri.
        Onestamente il suo paragone lo trovo molto infantiel e di dubbio gusto. Sa cosa mi ha ricordato i giochi che si facevano all’asilo “chi è più forte tra Rocky Balboa e Rambo? e tra Batman e Robin?”…perccato però che non siamo più all’asilo.
        Cordialmente
        Marco

      38. Lupus

        Con tutto il rispetto, signor Merlo, sarebbe anche il caso ogni tanto in questo mediocre Paese di elevarsi da ciò che è funzionale dire per stare nel sistema. Totti si è macchiato (sempre meno di recente, fra l’altro) di errori non consoni a un campione e li ha sempre pagati tutti, molti dei quali a caro prezzo, come quando prese a calci Balotelli, un provocatore di cui si parla sempre bene, anche quando per una bravata tenta di incendiare la propria abitazione. Evito di dilungarmi su come la stampa nazionale minimizzi (per non dire essere volgari) ogni episodio che riguarda certi “campioni”, come Ibrahimovic, un “santarello” del prato verde, o Lucio, l’atleta di Cristo (e potrei continuare la lista, ndr). Riguardo al suo articolo su Del Piero, trovo strumentale e gratuito – ma voglio escludere la malafede (come si fa con gli arbitri) e pensare a una plausibile disattenzione – il paragone con Totti, che sul campo può anche sussistere (opinioni). Ma cosa c’entra citare Totti, che tra l’altro è ancora un giocatore di pallone in piena attività e insegue svariati record? Soprattutto, per chi ha memoria corta, vorrei ricordare a tutti un peccato di gioventù non lieve per uno sportivo, cioè la figura barbina – e il coinvolgimento omertoso – di Del Piero al processo sul doping alla Juve. Quella sì che è una MACCHIA, verso se stessi prima di tutto, e poi verso lo sport. Ma nessuno ne parla, neanche i “cani da guardia del potere”. Chissà perché… Forse lei ne sa di più di noi lettori…
        Cordialmente

      39. Luca

        Voi giornalisti vi riempite la bocca di perbenismo e valori morali, quando pur di dare caccia alla notizia non vi preoccupate dei problemi altrui e del senso stesso di essa, generalizzando e creando spesso il fatto stesso. Nessuna critica verso Del Piero, ma il suo odio verso Totti, simbolo di una tifoseria e di una città, è vergognoso, soprattutto quando avrebbe potuto parlare del suo campionissimo mensionando lo scandalo del doping e del suo pieno coinvolgimento. Fatto che agli occhi di voi benpensanti sembra essere passato totalmente inosservato. Da tutto ciò si evince che il suo articolo è solo ed esclusivamente spinto da odio verso una persona e non verso dei comportamenti.

      40. alessandro cecchini

        Egregio Dr. Merlo,
        seguo spesso i suoi editoriali su repubblica trovandoli quasi sempre condivisibili per l’arguzia, la sagacia e la proprietà di linguaggio usati. I temi che così sapientemente analizza sono trasversali, dalla politica al talk show, dal sociale ai giovani dallo sport al campanile. Uno in particolare, il fondo del 14 marzo u.s. “Il gran suq dell’antica Roma Colosseo assediato dal kitsch”, aveva colpito la mia attenzione. Leggendolo accuratamente ho fatto mio il suo grido di dolore per il degrado abissale in cui sta sprofondando Roma e l’Italia tutta, non solo per mancanza di risorse economiche ma per una sovrabbondanza di incultura, di faciloneria, di strafottenza , di menefreghismo. Con le colorite citazioni: “Ceffi di romanacci che ti spingono o ti accarezzano”, “Un aborigeno basso e di carnagione scura”, “Il minestrone di esseri umani, pakistani e armeni, cingalesi e quella schiuma dell’Asia”, “le clientele di centurioni con la scopa in testa”, lei compie un atto d’amore verso la nostra patria comune, dà un piccolo sollievo a chi come lei vede e soffre senza poter avere però neppure il dono e l’opportunità di gridare il proprio malessere. Il meglio però doveva ancora arrivare, con l’articolo uscito ieri “il tramonto d’Italia nel tramonto di Del Piero” si è letteralmente superato. Mai avevo avuto la fortuna di leggere un quadro così nitido che ritraesse a tutto tondo l’essenza di un campione che brilla, puro e limpido, tra le eccellenze di questo paese. Del Piero è il classico eroe simbolo della nostra contraddittoria storia patria, l’invitto tradito da chi più gli dovrebbe gratitudine, ingenerosamente estromesso dalla squadra a cui ha regalato 188 gol in serie A. Così come Garibaldi è un padre della patria insieme a: Cavour, Vittorio Emanuele II e Mazzini. Del Piero è un campione fra campionissimi del più lontano passato (Rivera e Corso), del passato più recente (Baggio, 205 gol in serie A, titolare nella Juventus in cui si affacciava l’ancor sconosciuto Alessandro) e dell’attualità (Buffon, Pirlo, Nesta e Gattuso). Ha ragione Lei quando sottolinea le qualità umane e calcistiche di Del Piero contrapponendole a quelle del teppistello di Porta Metronia. Sarebbe errato ridurre la vita a banali statistiche, come i 215 gol segnati in serie A da quel personaggio di dubbio gusto troppo legato agli eccessi della sua città rumorosa, volgare ed un po’ scoreggiona. Ancora peggio sarebbe accostare il nome di quel bullo di quartiere all’Unicef rischiando di coprire di ridicolo un’istituzione umanitaria internazionale. Sarebbe inutile sottolineare che il coatto spaccone, conosciuto solo all’interno del raccordo anulare, va spesso negli ospedali pediatrici a fare beneficienza per l’acquisto di costosi macchinari o semplicemente a portare un sorriso a chi è malato. Se un personaggio come lui compie atti così nobili sicuramente ha dei secondi fini, come un ritorno pubblicitario.
        Tornando al nostro eroe non è certo responsabilità di Del Piero se la sua società lo obbliga ad indossare una maglietta con il logo della Betclic, sito di scommesse sportive, o a frequentare ritiri e spogliatoi con compagni di squadra (Buffon) che reclamizzano il mondo del poker on line. La sua classe, la sua signorilità, la sua assennatezza lo pongono indiscutibilmente al di sopra delle vicende quotidiane del calcio italiano, caratterizzato da bassezze e turpitudini morali che oscillano puntualmente tra l’uso di sostanze proibite, per le quali la squadra italiana con il maggior numero di scudetti è stata condannata (unica società al mondo), e la manipolazione e falsificazione di numerosi campionati ad opera di dirigenti “sportivi” già condannati dalla giustizia di ogni ordine e grado, passando per episodi impropriamente calcistici come l’estrarre il pallone dalla rete per rimetterlo in campo.
        C’è chi non ha bisogno di sporcarsi le mani, c’è chi è pagato per farlo al posto suo, in modo che il mito risulti, per le masse adoranti, puro ed immacolato.
        Caro Dr. Merlo, spero di non averla tediata a lungo, ma avevo piacere di condividere con la sua mente illuminata queste irrilevanti esternazioni che nulla aggiungono al quadro perfetto che Lei ha descritto.
        Da oggi insieme a Garibaldi, Cavour, Mazzini e Del Piero anche Lei entrerà a far parte delle eccellenze italiane.
        Ossequi
        Conte Raffaello Mascettti

      41. Stefano

        E del Sig. Del piero divenuto un torello sotto le mani di Ventrone e quindi giudicato dopato dalla corte di cassazione che facciamo sorvoliamo…caro Uccello tu scrivi quello che cazzo te pare…….Saluti e baci

      42. Claudia

        Non capisco le alterazioni verso il dr Merlo…dovrebbe far scaturire solo pena o tenerezza chi ,di professione giornalista, riesce a trasmettere il contrario di quanto vorrebbe esprimere..Per osannare le doti di un Grande ha avuto bisogno di denigrare un altro Grande , facendo, suo malgrado, apparire il primo privo di così grandi meriti tali da non aver bisogno di paragoni per primeggiare. Il nostro grande Totti ha i numeri che parlano per lui e non solo quelli che lo vedono in testa nella storia delle reti italiane (senza peraltro essere mai stato in una squadra padrona come la juve) ma i numeri di quanti testimoniano per i suoi atti di generosità e di umanità. Mi dispiace per Del Piero, non merita questo , non ha bisogno di paragoni, peraltro infondati, per apparire un grande. Ed io da romanista e sportiva mi inchino al suo grande talento ed alla sua grande persona

      43. daniele

        Carissimo Merlo,
        provo un sincero ribrezzo a leggere ciò che ella scrive…. a cosa si deve cotanto astio ???? Trovo profondamente incivile l’offesa, anche perchè non ha dato la possibilità di replica…. Da oggi La Repubblica ha un lettore in meno !!!!!

      44. antonella asroma

        Sig Merlo, leggendo tutti questi commenti, mi e’ sorto un enigma che solo lei puo’ aiutarmi a risolvere…..Mi chiedo : e se…. le parti fossero invertite ?….cioe’…. se in 20anni di carriera Il campione Alex Del Piero avesse solo 2 macchie, sputo e calcione….invece IL CAMPIONE FRANCESCO TOTTI avesse in 20anni di carriera la macchia di calciopoli e la macchia del dopping…., le chiedo….. cosa avrebbe scritto oggi nel suo articolo ?…. forse nn avro’ mai una soluzione al mio grosso enigma, ma con queste mie poche e modeste righe, le faccio sapere che LEI , per quanto mi riguarda, nn fa il suo lavoro in modo serio ed obiettivo e fa parte di quella categoria di giornalisti che in Italia vorrebbero controllare le nostre menti e fare del vostro ideale anche il nostro….. ma per fortuna almeno il pensiero e’ ancora libero…. nn so per quanto, ma in questo momento lo e’ !!! ps…. pensi che fino all’altro ieri adoravo del piero, ma grazie a lei ora ho scoperto quanto mi sbagliavo nel giudicarlo onesto…..nn sara’ per caso che lei cn questo articolo ha volutamente fatto risorgere le magagne della rubentus che molti come me ignoravano ???? mmmmmah !!! cordiali saluti…. ps…. nn comprero’ MAI piu’ il suo giornale finche’ ci sara’ lei a sporcarlo cn certi articoli !!!!

      45. Filippo

        2 episodi in 20 anni di carriera esemplare…..

        sei patetico, Totti è un signore ad averti ignorato e non degnarti di attenzioni, perchè non le meriti!!

        Fallito!!!

      46. Alfredo

        Ricordati tu di Del Piero che fa finta di non sapere e balbetta sbiascante davanti al giudice e della tua squadra di ladri che ha screditato il calcio in Italia.

      47. antonella asroma

        CARO SIG MERLO…..TOTTI HA RISPOSTO , AL SUO articolo VERGOGNOSO, IL 23MAGGIO SCENDENDO IN CAMPO , GUARDA CASO, A PALERMO, MENTRE DEL PIERO LE HA RISPOSTO OGGI IN CONFERENZA STAMPA, FACENDOSI AFFIANCARE DA…….LAPO ALKAN ……BEH….. CHE DIRE ….SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA…..

      48. david

        Signor Merlo….
        onestamente mi da il maldistomaco il suo articolo….e non avrei mai voluto darLe la soddisfazione di trovare un mio commento su questo suo diffamante (diffamante per noi romani e romanisti) inno alla Juventus….Ora vorrei chiederLe un ode egualmente servilista nei confronti dei nostri valorosi guerrieri che affronteranno l’Europeo indagati di associazione a delinquere ed altre onorevoli accuse, sperando in un occhio di riguardo per splendidi personaggi come Buffon , Bonucci, nonche’ Criscito (ex – juve) che sportivamente e onestamente rappresentano nel mondo lo sport italico.

    1. paolo piaggesi

      Chi ti ha risposto ha perso troppo tempo con lei, in quanto lei e` solo un poraccio livoroso lecchino servo del padrone. Lo stesso Del piero si vergognerebbe di quello che ha scritto. Peraltro la inviterei prima di scrivere eventuali cazzate di verificare che fine fanno i ricavi della pubblicita sul gioco che lei definisce d’azzardo di Totti.

    2. franco liberati

      sono sinceramente rimasto deluso dal suo articolo. non vedo cosa centri tirare in ballo totti per salutare del piero. non è da lei, non dovrebbe essere nello stile del giornalista che ammiro quando scrive di politica.
      potrei scendere al suo basso livello di tifoso e ricordarle che è difficile scindere i meriti di del piero dalle vittorie ottenute coi metodi della triade, oppure illuminare gli oscuri tempi del dottor agricola, anche allora il suo capitano è rimasto candido? sicuramente. come la juventus, candidamente prescritta.
      con incrinata stima.

      1. donatella

        le rinfresco la memoria,forse se l’è scordato

        La Corte di Cassazione scrive la parola fine al vergognoso feuilletton: Giraudo e Agricola sono colpevoli, la Juve vinse 3 scudetti, 1 Champions e 1 Intercontinentale barando, ma non viene punita per prescrizione del reato

        Peruzzi; Ferrara, Vierchowod, Torricelli, Pessotto; Conte (Jugovic dal 43’), Paulo Sousa (Di Livio dal 57’), Deschamps; Del Piero, Vialli, Ravanelli (Padovano dal 67’). Allenatore: Lippi. Ricordate questa formazione? È la Juventus che il 22 maggio 1996 vinse la prima e unica Champions League della sua storia (su quella dell’Heysel, meglio stendere un velo pietoso) battendo in finale a Roma, ai calci di rigore, l’Ajax di Van Gaal, Van der Sar, Davids e Litmanen. Giocatore più, giocatore meno, è lo stesso squadrone che dal ’94 al ’98 – nell’era del “Lippi-1” – sbaragliò il campo in Italia vincendo 3 scudetti su 4: nel 94-95 (il 23˚), nel 96-97 (il 24˚) e nel 97-98 (il 25˚). Ebbene: per chi si fosse perso l’ultima puntata del romanzaccio brutto del Processo-Doping alla Juve retta, già allora, dai signori Moggi, Giraudo e Bettega, con il rampante Lippi in panchina, telenovela che in questi giorni ha visto scrivere, finalmente, la parola FINE, la notizia è: QUELLA JUVE ERA DOPATA.
        Al di là di ogni ragionevole dubbio, la Corte di Cassazione ha stabilito, nero su bianco, in data 29 maggio 2007, che la Juventus di Lippi e del dottor Agricola, la Juventus del fantastico tridente Del Piero-Vialli-Ravanelli (forse la più bella Juve degli ultimi 20 anni), attuò, dal ’94 al ’98, “un disegno criminoso per alterare le gare attraverso la somministrazione illecita di farmaci”, in pratica dopando i giocatori sia con sostanze proibite, sia somministrando farmaci leciti su atleti sani in modo immotivato. Unico fatto non provato: la somministrazione di eritropoietina (Epo). In pratica, la Corte di Cassazione ha stabilito in via definitiva che la Juventus, nelle persone di Antonio Giraudo, amministratore delegato, e Riccardo Agricola, responsabile dello staff medico, commise in modo continuato, per 4 stagioni, il reato di frode sportiva violando la legge 401 dell’ 89. Sentenza definitiva che aggrava quella del Tribunale che come ricorderete aveva condannato solo il medico Agricola assolvendo con formula dubitativa Giraudo. Per la cronaca: grazie all’avvenuta prescrizione del reato – sopraggiunta lo scorso 1 aprile 2007 – la Juve, pur colpevole, non può più essere punita.
        Ma c’è di più. Secondo i giudici della Corte di Cassazione, anche i giocatori (citiamo testualmente) “non possono essere considerati semplici vittime” dell’operato della società. In pratica, è difficile credere – così almeno pensano i giudici – che le pratiche-doping del dottor Agricola, così lunghe, sistematiche e pesanti, siano state portate avanti senza che i giocatori si rendessero conto di quanto stava loro accadendo. E insomma, delle due l’una: o quella Juventus era una squadra di giocatori tonti, al limite dell’insufficienza mentale, che non si accorgevano di essere vittime di spericolati e scriteriati trattamenti medici, da Peruzzi a Vialli, da Ferrara e Paulo Sousa, da Deschamps a Del Piero; oppure l’allegra combriccola dei giocatori juventini, quelli che sfilarono tremebondi in tribunale balbettando tanti “non ricordo”, era complice, e consenziente, delle sconsiderate pratiche di Agricola & Company.
        Proprio questa, a nostro avviso, è la novità vera che i giudici della Corte di Cassazione hanno introdotto nelle loro motivazioni. A questo punto, gli sportivi italiani (e perché no?, anche i tifosi juventini) si attendono una netta, precisa e chiara presa di posizione da parte dei campioni bianconeri di allora: Vialli e Del Piero, Ravanelli e Di Livio, Ferrara e Paulo Sousa devono spiegare, appunto, se ai tempi in cui la Juventus li dopava – com’è ormai accertato e stabilito – loro sapevano ed erano consenzienti, oppure no: nel qual caso, sono stati vittime di spericolati trattamenti, cavie di immorali esperimenti, che non avevano alcuna giustificazione medica e che hanno messo a grave repentaglio la loro salute e la loro vita (a proposito: siamo proprio sicuri che tra la gratuita e sistematica somministrazione di anti-depressivi praticata alla Juve e le disavventure capitate, l’estate scorsa, a un ex giocatore, ora dirigente, non ci sia alcun nesso?). Insomma: fossimo in loro, saremmo quantomeno arrabbiati (eufemismo) con i signori Giraudo e Agricola.
        Il sipario che la Corte di Cassazione ha fatto calare sul vergognoso feuilletton ristabilisce, se non altro, alcune verità. La prima è che i 3 scudetti vinti dalla Juventus di Lippi tra il ’94 e il ’98 sono scudetti fasulli, diremmo anzi disonorevoli, di cui la Juve si dovrebbe vergognare e che dovrebbe restituire; scudetti che restano negli Albi d’Oro solo per prescrizione del reato, ma dai quali qualunque sportivo dotato di un minimo senso morale dovrebbe prendere le distanze (lo stesso dicasi, naturalmente, per la Champions League e la Coppa Intercontinentale vinte dalla Juventus nel 1996: trofei che andrebbero restituiti, con tante scuse, all’Ajax e al River Plate, e cioè ai loro legittimi vincitori morali). La seconda verità è che la Juventus che Umberto Agnelli decise di affidare chiavi in mano, nell’estate del ’94, alla leggendaria Triade composta dai gentiluomini Moggi, Giraudo e Bettega, è stata per 12 anni – 12 anni lunghi e bui – la Casa degli Orrori del calcio italiano, il luogo dove venivano perpetrati, messi a punto e realizzati i più orrendi “delitti sportivi” che mente umana abbia mai concepito. Dai giocatori dopati agli arbitri telecomandati, una vergogna senza fine, una vergogna senza limiti, una vergogna che nessuna sentenza di condanna potrà mai cancellare.
        Coraggio! Per 12 anni ci hanno rifilato un polpettone avvelenato. Oggi che i giudici ce lo hanno messo nero su bianco, almeno non facciamo finta di niente…

    3. Er fomento

      Sono indeciso su cosa sia più lesivo nei nostri confronti, la censura o questo tipo di libertà di stampa scriteriata. La prima non è una soluzione ma la seconda nemmeno… Caro sig (?) Merlo hai omesso che Del Piero era diventato robocop con Agricola e che è stato il capitano di una delle squadre più mafiose della storia??
      E non voglio cadere nella trappola degli accostamenti ed elencare tutto quello che fa Totti extra campo, perché se si vuole lodare uno non bisogna necessariamemte distruggere un altro

    4. Fabio Ferrauti

      Concordo pienamente con quanto scritto dal Signor Michele Truffi che riporto per chiare èzza. Sicuramente è Lei che dovrebbe dimenticare il tifo e riflettere su un’obiezione azzeccata che non ha niente di offensivo. Leggendo la Sua replica mi sembra piuttosto debole. Anche la sua premessa di “lasciare aperte le porte agli insulti” è pregiudiziale. Credo la Sua una provocazione con inevitabile caduta di stile. Veramente una delusione speculare su Del Piero per alzare un polverone. Poteva risparmiarsi questo articolo che finge l’elogio e risulta pieno di veleno.
      “…….. dobbiamo assistere giorno dopo giorno allo scempio del dover sempre e comunque tirare in ballo a sostegno delle nostre tesi opinioni, considerazioni e dati sostanzialmente inutili e spesso gratuite….”

    5. Francesca

      Sig. Merlo, pur non essendo juventina, sono assolutamente d’accordo con Lei.
      Qui non centra tanto il campione di calcio, quanto l’uomo e il paragone tra i due calza molto!!!!! Complimenti!!

    6. Genwin Pico

      Al sig. Merlo,
      Quante volte si è chinato per farselo mettere bene in culo da quel piagnucolone de Agnelli?! Si vergogni lei e il suo giornale di merda!

      Genwin Pico

    7. antonio

      Del Piero non lo sa, ma il suo tramonto è più della solita, abusata e potente metafora del calcio che si fa storia. La sua uscita di scena fa paura e fa piangere non di tifo ma di cuore, non di  pancia ma di testa,  perché non parla di noi, e delle nostre debolezze delle nostre omertà, del talento messo a servizio di una comunità (quella juventina) che a tutti i costi pur di ottenere vittorie e visibilità sui mercati calcistici internazionali, a discapito dell’ Italia  che tiene solo un paio (forse uno) di campioni in Europa.  E la Juve, che lo ringrazia ma non lo trattiene e lo lascia partire per l’America, confermando la propria storia di uomini spesso troppo operosi nell’ombra. La Juve che lo maltratta è l’Italia che in fondo si riconosce i torti e maltratta se stessa: la Juve che  lo licenzia e gli dà la buonuscita è l’abolizione dell’articolo 18 all’italiana, il pagare il silenzio di tante denunce.
      Oggi che come non mai abbiamo bisogno di guardare le vere ed autentiche eccellenze sportive, senza farci acceccare dalle immagine e dai ritratti mediatici foraggiati da famiglie e dinastie il cui credo è il business dell’italia, ne più ne meno, di aziende che delocalizzano e licenziano operai in Italia in nome della crisi, per poi reinvestire miliardi di euro per stadi e squadre giocattolo con disarmante creatività (non creatina);
      Esce il campione zittito e magari ricattato dai Moggi, quello mai coinvolto nelle truffe che gli vorticavano intorno senza che lui se ne accorgesse, il virtuoso che mette la palla dentro e la lingua fuori che stende il braccio e aspetta il laccio, il campione che agricola (ndr medico sociale della juventus ai tempi) riesce a trasformare da esile e guizzante trequartista a muscoloso e forzuto attaccante, ma non basta .. il giocatore che ci fa sacrificare baggio e quasi quasi anche Totti, si proprio totti quello che sputa e prende a calci i moggi e gli agricola e giraudo di turno perche suoi avversari, il totti che trizza l’occhio a zeman e non lucra sul doping e su calciopoli . Del Piero è il compagno che sa star bene da solo pur facendo parte di una squadra. Ma secondo voi lui delpiero è il vero modello ‘antischettino’ ?
      è il capitano che non mai stato è codardo?
      È lo sportivo per eccellenza??
      ma allora i maldini, zanetti, baresi, baggio che cosa erano?

      Del Piero è sempre stato composto, teleguidato da una grande società/ famiglia (scusate sono siciliano e nel tempo ho imparato cosa significa in altri termini la “famiglia” .
      ieri è stata anche la commozione dello stadio,  senza fumogeni, senza eccessi rabbiosi, nonostante in quella celebrazione ci fossero pure la vittoria dello scudetto e il record di un campionato senza una sconfitta forse il meno contestato nella storia della juve. Insomma ieri i tifosi della juventus non riuscivano a credere di avere vinto facile senza la magia.. ce n’è abbastanza ..
      C’è stata una festa d’addio e la vittoria è diventata  malinconia, la gioia è stata triste. E’ vero che i tifosi hanno pianto anche a Milano dove il Milan ha mandato in pensione i suoi campioni, la vecchia guardia dei trionfi, i fratellini di Del Piero, Gattuso e Inzaghi, campioni del mondo, e Nesta, che è stato il simbolo del calciatore che si difende senza mai picchiare. Ma nelle lacrime di Milano c’era la maldestra perdita dello scudetto, il rimpianto per un campionato finito male. A Milano la squadra si piangeva addosso come sempre accade agli sconfitti.
      A Torino no. La Juve coronava un trionfo dopo la più umiliante quaresima della sua storia. Ma nessuno ha pianto di felicità. Hanno invece pianto per  il congedo dell’Italia di Del Piero, l’Italia della bellezza e della virtù irraggiungibile dell’ipocrisia fatta scuola e poi fatta verità, da pagine di giornali che omettono doping e arbitri comprati per non disturbare l’immaginario di bambini che crescono pensando che del piero in fondo è un cartone animato.
      In quelle lacrime senza pudore e senza freno c’è infatti l’intuizione, il cattivo presagio, che assieme al campione internazionale che tramonta  siano a rischio  di tramonto l’intera Italia dei primati, il made in Italy, il genio italiano che è un modello estenuato e senza eredi.
      Del Piero è l’ultimo eroe di una speciale  antropologia nazionale, quella dei giocatori che si muovo guidati da registi eleganti ma occulti, altro che Rivera e Pirlo, quella dei fantasisti che trattano bene la palla per se stessi ma soprattutto forniscono assist per scoop giornalistici mai fatti e non fanno cantare gli altri campioni davanti a giurie e magistrati; proprio come hanno fatto mille altri che però sono stati giudicati. Del Piero era l’erede in provetta dei  Corso e dei Baggio che  danzavano in campo e  lavoravano e non dopavano, quelli di più di qualità di carne che quantità di creatina, insomma altro livello, ma del piero ha  dimostrato che le vie storte sono spesso le più diritte.
      Con Del Piero  sono a rischio d’uscita tutti i simboli d’eccellenza, del sapere e della produzione italiane: le grandi università, dalla Normale alla Bocconi al Politecnico di Torino;  la  moda che ha vestito il mondo, dagli Armani ai Versace ai Valentino; le auto che sono solo scatoline mentre Ferrari Lamborghini e  Maserati, come Riva Mazzola e Facchetti, sono icone, vecchie glorie di un’Italia inarrivabile.  L’Italia di Del Piero è il ciclismo di oggi , che  i francesi ormai non si incazzano più , il cinema che è solo nostalgia di Fellini, Antonioni e Visconti, le navi che una  volta si chiamavano Rex e ora si chiamano Concordia.
      Ecco perché sono stati interminabili quei venti minuti d’addio. E’ stato un lunghissimo momento bello e genuino, un delirio che in fondo ci fa bene, un  brivido collettivo che ha coinvolto non solo tutti  i tifosi d’Italia, dalla Juve sino al Cesena, ma anche i non sportivi. Venti minuti d’applausi sono come un inno nazionale, sono un patriottismo ipocrita e mai timido, un bisogno di sentirsi onesti alla faccia di tutt almeno un giorno, una voglia un desiderio frustrato di una bandiera da amare nonostante tutto

    8. giuseppe

      Ragazzi,chiamiamolo col suo nome.

      Uno splendido articolo dedicato ad un campione vero!! Dentro e fuori dal campo.

      Se non facciamo i faziosi ci accorgeremo che ci sono scritte solo cose oggettive.

      Giu,bari

    9. Marco

      Dott. Merlo… Ma perchè stigmatizzare solo il comportamento di Totti? E Cassano? E Ibrahimovic? E Chinaglia? E John Terry? E Maradona? E Scarnecchia? E Parolo? E Miccoli? E Cannavaro?

      Perché innescare questa gara a chi è più bravo o chi meno peggio? Peggio la pubblicità di Totti o quella che si è fatta lei, mascherata da giornalismo, con questo articolo? Peggio il doping o i calci?

      Risponda se ne ha gli argomenti…

      1. Alfredo

        Merlo non ricorda che la sua squadra di ladri è sposorizzata da betwin (società di scommesse ).
        Povero Idiota sputa in alto e gli torna in faccia.

    10. Renato Balducci

      Quali esemplari comportamenti rileva nel capitano romanista Francesco Totti( che sia un buon giocatore è del tutto ininfluente)? Uno che sapeva di poter contare su una specie di immunità(grazie alla fama e ai milioni di tifosi e,aggiungo io,grazie ai miliardi che muoveva con sponsor,promozioni in tv,e Olimpico che senza di lui sarebbe rimasto vuoto). E’da additare come esempio per i giovani un uomo che manda platealmente a quel paese gli arbitri,
      e non coprendosi il volto,il labiale mostrato dalle telecamere non lasciava dubbi.Che uomo è uno che agli Europei sputa in faccia a Poulsen e viene squalificato per tre giornate?Ultima ciliegina la caccia all’uomo con calcione stronca carriera,rifilata a Balotelli in Inter Roma del 5 maggio 2010.Come aggravante metto il fatto che Totti aveva 34 anni,Balotelli 20.Esempi di celebrati big del calcio che insultano gli arbitri possono coinvolgere un altro intoccabile come Del Piero.Ma l’espressione violenta,da cacciatore che vuole giustiziare la preda(questo è stato),l’ho vista solo sul volto del Pupone.Prese 5 giornate,meritava un anno di squalifica.

  2. Roberto Rizzardi

    Due cose mi hanno precocemente allontanato dal calcio e dalla cosiddetta “fede calcistica”.
    La prima è stata una madre apprensiva e nervosa che, incapace di comprendere che un bambino di 6 anni che non rompe gli occhiali con una certa frequenza è un bimbo con problemi, mi ha indotto una tale rigidità che gli altri ragazzini, dopo aver litigato per aggiudicarsi i migliori, litigavano per affibbiarmi alla squadra avversaria.
    La seconda è stato il supremo disprezzo del tifoso medio nei confronti dell’atteggiamento sportivo che, al contrario di quel che si pensa, non è la partigianeria rozza, ridicola e contraddittoria che anima i lunedì mattina nei posti di lavoro. A mio modesto avviso la sportività consiste si nel tifare per una squadra o un atleta in particolare, ma collateralmente saper apprezzare buon gioco, tecniche e competizioni di livello da qualunque parte provengano.
    Ecco, Del Piero mi ha sempre dato l’impressione di aderire maggiormente a quest’ultima interpretazione. I suoi comportamenti, dentro e fuori del campo, sono sempre stati quelli di un uomo intelligente e di principi.
    Si direbbe proprio che è fuori posto nel panorama attuale e, infatti, se ne va. Peccato. Totti è sempre stato meno elegante (non nel gioco, lì è un campione), ma forse il fatto stigmatizzato è da ascrivere ad una giornata no.

  3. FRANCO ROSSI

    FRANCESCO MERLO, CHE TRISTEZZA.
    L ´idea di condividere questo paese con gente come lei mi fa star male.
    Mi scusi vado a vomitare.
    FR

      1. Riccardo

        Vedo con stupore e leggo che risponde a qualche mail di offesa e ne anche poi così grave perchè si potrebbe andare ancora più sul pesante …… però non risponde al fatto che Del Piero si è DOPATO !!!! questo è il grande Campione….. qui ci sono certezze ed un processo …… ma per favore non faccia il Tifoso….

      2. gianka

        dott. Merlo perché consente a tutti di accusare Del Piero di essere dopato quando non c’è nessuna sentenza che lo accusa di questo? La Juve per il doping è stata ASSOLTA!

        1. roberto

          tu continui a dire che la Juve non è stata condannata, vai a rileggerti cosa ha stabilito la Cassazione il 29/5/2007, ha condannato il dottor Agricola a 4 anni , soltanto che è intervenuta la prescrizione, a non fare applicare la sentenza. questo non vuol dire che il dottore non sia stato colpevole di aver imbottito i calciatori di farmaci , che la Juventus del fantastico tridente Del Piero-Vialli-Ravanelli, attuò, dal ’94 al ’98, “un disegno criminoso per alterare le gare attraverso la somministrazione illecita di farmaci” queste tra virgolette sono scritte nella sentenza….ciò non toglie che Del Piero sia un campione e non toglie al sig. Merlo, che se ho smesso di comprare “La Repubblica” è grazie ai personaggi come lui, che scrivono su quel giornale .

        2. Riccardo

          @Gianka
          Prima di parlare dare certezze si informi……. la juve non è stata assolta..!!!! è stato dichiarato che i farmaci riconosciuti che erano somministrati ai calciatori in quel periodo non erano per legge considerati Doping….cosa che per quei stessi farmaci dopo 2 anni sono entrati a far parte della lista del doping ….. insomma una sentenza e un processo gestito ad arte per evitare la condanna che ha ricevuto il vostro allora dottor Agricola medico della Juve….!!!!! prima di parlare studiate bene le cose…!!!!

      3. Marco randazzo

        Il tipico giornalista italiano venduto al padrone per una cartata di prosciutto e nemmeno troppo buono.
        Della sua faccia si può dire di tutto fuorché lei sia un buongustaio.
        Lei é talmente prezzolato che pur di compiacere il padrone il suo articolo lo offende eccede per guadagnarsi oltre i soliti 2 etti anche un salamino.
        Ridicolo come la maggior parte della stampa italiana
        Ciao merlo e buon pasto mediocre

      4. Vincenzo

        Sig. Merlo,
        E’ la prima volta che mi capita di leggere una cosa del genere. Nel suo intento, legittimo, di tessere le lodi di Del Piero, col suo livore del tutto fuori luogo, ha finito per sporcare maldestramente il ritratto. E lo stesso Del Piero, se leggesse il suo articolo, certo non lo ritaglierebbe per attaccarlo nel suo album dei ricordi, così come non ci metterebbe le foto del processo di Torino, nell’indagine per abuso di farmaci nel calcio.
        Io non so quale vuoto interiore possa spingere un uomo della sua età a scrivere certe cose su un campione, ma soprattutto una brava persona come Totti. Non riesco davvero a comprendere quale enorme frustrazione, quale insoddisfazione e senso di inadeguatezza debba provare per concepire un articolo come questo.
        Evidentemente Lei non è molto contento della Sua vita e prova invidia per quelle di altri e per ciò che Lei non ha e non ha mai avuto. Per i loro soldi, il loro successo, le loro belle mogli. E’ come l’invidia del pene, sa? Non che io consideri soldi, successo, bellezza, valori. Lei, certamente, si. Lei potrebbe farmi pena, se non prevalesse lo schifo per quello cha ha scritto.
        Faccia una cosa: ci dorma su e chieda scusa.
        Io intanto smetto di acquistare Repubblica (cosa che faccio quotidianamente da quasi 20 anni) finchè Lei non sarà allontanato dal Suo direttore, a cui scriverò immediatamente.
        Con infinita pena,
        Vincenzo

  4. Eugenio Cicconetti

    Sig. Merlo,

    Si sarebbe potuto tributare a Del Piero il saluto che meritava senza dover (forzatamente ed in mala fede) includere poche righe per screditare Francesco Totti, bandiera e cuore di una grande citta’, proprio come Del Piero a Torino per la Juve. Questo, ahime’, dimostra quanto il suo intento fosse quello di poter scrivere “contro” e non a favore di qualcuno. Conoscendo Del Piero il primo ad essere infastidito da cio’ che ha scritto sara’ proprio lui. Rifletta e magari corregga il tiro, le puo solo giovare per il futuro.

    Cordialmente
    EC

  5. Fabio Senesi

    Scusi dott. Merlo, ma cosa c’entra tirare in ballo un Campione assoluto e grande uomo come Francesco Totti, ed in quel modo vigliacco, nel celebrare un altrettanto campione come Del Piero? Penso che il primo ad essere dispiaciuto delle sue parole sia proprio Del Piero vista la stima che c’è fra i due. Ma al razzismo non c’è mai fine. Questa è la classe giornalistica che il nostro paese merita, complimenti. Mi vergogno di essere italiano come Lei.

  6. Iacogol

    Sig. Merlo
    sinceramente a me la gente come lei fa paura.
    Il suo accenno a Francesco Totti lo trovo, oltrechè rivoltante, superficiale, meschino e anche decisamente vigliacco.

  7. Daniele Vincenti

    Mi perdoni Dr. Merlo, lei parla per sè o, in ossequio al nome che porta, in qualità dell’uccello di Del Piero impaurito dal rimaner senza spalla? Perchè, in tutta franchezza, non vedo quale necessita ci sia di celebrare gli onori meritati di un uomo gettando gratuito liquame su un altro. Se questa fosse la logica che lei ritiene giusto adottare nell’esprimere i suoi giudizi da ‘censore piedistallato’ mi dispiacerebbe informarla che malgrado lei scriva dignitosamente è ancor molto, ma molto lontano dalle prose dei Brera, dei Neri, dei Soriano ma fors’anche da quelle di De Cesari e Cascioli. Cordialmente

  8. Angelo Red

    Cosa c’entra Totti in questo articolo su Del Piero?Che poi va sottolineato come i due sono molto amici.Dove vuole arrivare con l’aver inserito Totti in questo articolo?Perchè non cita le tante espressioni benefiche di Totti?Perchè non cita i tanti gesti che Totti fa quotidianamente?Nella vita si può sbagliare,può sbagliare Totti,può sbagliare Del Piero,guardi le arrivo a dire che può sbagliare anche il Papa, e lei prende un fatto e macchia oltre 20 anni di una persona.Ma quando ha redatto questo articolo c’ha pensato?Se vuole fare il tifoso,becero in questo caso,apra un blog o un sito da tifoso cosi viene etichettato e può dire quello che vuole.Ma non si faccia passare per giornalista perchè un giornalista serio che vuole raccontare un qualcosa non va ad aggrapparsi a queste cose.Ci pensi bene.

    1. andrea valiani

      Dott. Merlo vorrei sapere perchè questo suo attrito nei confronti di Francesco Totti ed il doverlo tirare in ballo sul suo articolo di omaggio a Del Piero. Come al solito in questo paese se non si fanno i paragoni non si è contenti. Complimenti al suo stile becero.

  9. Lamberto

    Gentile Sig. Merlo,

    premetto che il calcio non mi piace e non lo seguo, perché soffoca qualunque altro sport in Italia ed é pure molto volgare. Nonostante questo per puro caso ho letto il suo articolo. Sono un ragazzo di 24 anni, che vive all´estero cercare quello che la sua Nazione non riesce a dargli. E e lo dico con un velo di tristezza, perché so che in questo momento il mio Paese non é in grado di darmi quello di cui ho bisogno per crescere professionalmente. Oppure sono io che non sono disposto ad accettare i suoi compromessi.

    Volevo dirle che ho apprezzato il suo articolo, l´ho apprezzato enormemente. E ne voglio cogliere il messaggio di spinta alla ricerca della qualitá, la spinta verso il Made in Italy e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico, piuttosto che quella piú pericolosa del rimpianto dei tempi andati.

    ” L’Italia senza Del Piero è il ciclismo che i francesi ormai non si incazzano più …”

    qualcuno l´ha ringraziata per la citazione
    a presto

    Lamberto Cesari

  10. luca

    che tristezza lei è quanto di peggio possa esprimere il nostro paese a livello giornalistico fa il paio con emilio fede come riferimento verso il basso non capisco come possa il suo giornale pubblicare una schifezza del genere il paragone con gli esodati il raffronto con totti non rendono giustizia alla grandezza di del piero e alla sincera amicizia che c’è tra i due credo che delpiero stesso sarebbe disgustato leggendo il suo ridicolo pezzo…
    ma la colpa è sua solo in parte la responsabilità maggiore è del suo editore che non la caccia spingendola verso altre professioni piu consone al suo livello celebrale

  11. Patrick Ferrari

    Un gigantesco passo falso per quella che doveva essere una lettera di apprezzabile commiato e si ritrova, invece, ad essere la solita tirata demagogica e faziosa sul pallone italico. Una valvola di sfogo anche per chi, come Merlo, è apparentemente sportivo e super partes. Ha citato a sproposito Totti, per rafforzare questo suo elogio carico di piaggeria, più che di sincera ammirazione. Non ricorda, forse (volutamente? O per semplice ignoranza?), che anche Del Piero è stato al centro di critiche aspre, di sospetti molto molto forti, di comportamenti non sempre edificanti per lo sport (Modena, le dice qualcosa?), al servizio ad una dirigenza che definire torbida è un eufemismo. No, ed è anche giusto lasciare da parte le macchie, grandi o piccole, per dare spazio al fulgore di un campione indiscusso. Senonché siamo in italia e anche la “penna” di Merlo, oltre alla sua forma mentis, deve adeguarsi al clima mediocre che si respira, per cui tira in ballo Totti e le lacrime rossonere degli sconfitti che “sempre si piangono addosso” (complimenti per l’onore delle armi… molto sportiva, come uscita). Oltretutto sottolineare una lezione di stile in questo modo è quantomeno contraddittorio, è un esercizietto da asilo nido: “tu sei buono, perché gli altri sono cattivi”. Cosa le ha fatto Del Piero, per meritarsi un trattamento simile, da bambino sciocco e viziato?
    La prossima volta che vuol dare un addio, se non arriva alle battute necessarie per riempire la cartella, cerchi di non screditare altri personaggi. Ne guadagnerà in sincerità ed eleganza e potrà adoperare tutte le sentenze e i luoghi comuni che preferisce.

  12. david

    detto di totti (non ho nulla da aggiungere agli altri commenti), il licenziamento di del piero (fine contratto) è “l’abolizione dell’articolo 18, l’espulsione degli esodati, l’inesorabilità anagrafica, il rigore senza cuore e senza crescita”? ma che cazzo dici? che cazzo scrivi? peggio di quel pippone sulla maserati, che già era ridicolo. credi che non cogliamo quella voglia che ti divora di distinguerti facendo il grossolano, il bastian contrario, l’outsider? è l’unico modo che hai per ritagliarti un ruolo in quel giornalaccio, lo sappiamo.

    p.s “Esce il campione mai sporcato dai Moggi, quello mai coinvolto nelle truffe che gli vorticavano intorno” Lo dici tu. Del piero è stato stipendiato per 15 anni da Moggi, ed è stato il campione della farmacia Juventus. Chi può dire che non ne è stato sporcato? Tu? E perché?
    E poi gli assist, la fantasia, “il regista elegante”, sono roba di Francesco Totti. Del Piero è stato un grande attaccante, ma non è parte dell’antropologia che dici tu. Il paragone con Pirlo è la prova che, oltre tutto il resto, nemmeno di calcio sai niente.

    p.p.s Bello il momento dell’addio di ieri, ma avrei preferito un bel “carnevale ultrà”, che sarebbe stato molto più emozionante, colorato e focoso.

    ciao Merlo di Del Piero

    David Gallerano

  13. michele volpe

    La madre degli idioti è sempre incinta. Spero solo che un giornale serio come La Repubblica prenda immediatamente le debite distanze dalle stronzate che ha scritto…

  14. Roberto Rizzardi

    Caro Merlo, la qualità e la virulenza della media delle contumelie che le sono state fin qui rivolte, e che sospetto siano in gran parte motivate dalla sua critica nei confronti di Totti e non alla sostanza del suo articolo, mi confermano nella scarsa considerazione e nella diffidenza nei confronti del tifoso medio italiano, così come l’ho disegnato nel mio commento delle 12:31.
    Può anche essere, rileggendoli, che altri insultanti commenti possano derivare da anti-jiuventini.
    Il suo articolo, in linea di principio, poteva essere criticato in tanti modi, ma l’insulto, il disprezzo e l’acrimonia che ho qui viste sciorinate esaltano, per contrasto, la signorilità di Del Piero e confermano la faziosità di sedicenti sportivi a digiuno di educazione, equilibrio ed equanimità.

          1. Roberto Rizzardi

            Sottile, ma tirata per le orecchie. Chi sussurra non urla, è evidente, ma essendo più circostanziato è più “pesante” e, a differenza dell’urlatore, rimane nel lecito.

    1. Roberto

      Rizzardi è un nome siciliano tipico per uno Juventino, sbaglio?
      Il mio è Cartocci alto-Lazio bassa-Toscana e tifo Roma, perchè no.
      Qui le chiacchiere stanno a zero. Si poteva parlare genericamente di calciatori maleducati (CASSANO, BALOTELLI, QUAGLIARELLA) o anti-sportivi (Doni, Paolo Rossi, Cannavaro con le flebo in vena, e lasciam correre sennò riempio la lista di Bianco-Neri.)…. genericamente… senza fare nomi. Chiunque nel suo immaginario avrebbe messo chi voleva in quello spazio. Ed invece il suo amico Professionista ha citato Francesco Totti. Solo lui.
      Lei cosa fa Rizzardi, se le vengono a scrivere davanti casa che è un pusillanime, un vile ed un disonesto maleducato? Nel caso lei sia di temperamento algido, minimo scende e rivernicia la scritta facendola scomparire. Minimo. Ma anche due “vaffa…” lanciati nel vuoto, o due “acciderbolina a questi giovani villanzoni!” potrebbe sfuggirle, no? Siamo tutti svedesi quando non siamo toccati dall’evento, vero signor Rizzardi?

  15. Zdeněk Zeman

    “A voler saper tanto, si sa pure di merda”, recita un vecchio proverbio.

    Lei incarna perfettamente lo “stile juve”.

  16. peppe

    Ecco un altro radical chic che ha rovinato la sinistra italiana. Ecco un altro pennivendolo che non sa elogiare una persona senza distruggerene un’altra. Ecco l’ennesimo raccomandato, borghese, classista e razzista che ha ottenuto un po’ di quella popolarità che altrimenti le sue capacità non gli avrebbero mai concesso. Che tristezza.

  17. carlo

    Glielo ho già chiesto via email: “Mi spiega quale è la necessità di offendere Totti per salutare un buon calciatore come Del Piero?”
    Sinceramente non capisco…. Vorrei sapere il suo parere spassionato e frutto della sola sua onestà intellettuale se, per esempio, il giorno nel quale Totti si ritirerà un suo collega dovesse scrivere qualcosa tipo: “Ciao Totti, capitano di una Roma che ha pur vinto un solo scudetto, ma che, a differenza della Juventus di Del Piero, non è mai stata nemmeno toccata dal sospetto di doparsi e non è mai andata in B perchè il suo dirigente telefonava agli arbitri… Tu Totti hai vinto un solo scudetto, ma a differenza degli scudetti Del Piero è stato pulito!”
    Giustamente riterrebbe un intervento del genere indegno! Allora perchè ritiene il suo intervento qualcosa di giornalisticamente presentabile??
    Comunque confermo quanto vado pensando da anni: Repubblica è diventata carta igienica!!

      1. roberto

        sig. gianka, lei continua a dire fesserie…la spesa per gli orologi rolex regalati agli arbitri ( grande stronzata fatta dal DG della Roma Lucchesi, che venne poi cacciato da Sensi) fu messa a bilancio, quindi non ci fu voglia di fare cose di nascosto. cosa che non mi pare abbia fatto il suo amico moggi con le schede slovene, svizzere e di chissà quali altri paesi stranieri….ma per caso sei moggi che scrive sotto falso nome ??

    1. Zdeněk Zeman

      Perché nessuno nega gli errori di Totti, ma non si capisce perché tirarli in ballo per salutare Del Piero.
      Mi sembra semplice.

  18. Iacogol

    X Roberto Rizzardi
    Mi faccia capire il sillogismo:
    1) Merlo insulta Totti
    2) noi insultiamo Merlo
    3) noi siamo i faziosi,sedicenti sportivi a digiuno di educazione, equilibrio ed equanimità

    1. Roberto Rizzardi

      Mio caro Iacogol, crederà di avermi inchiodato con logica tagliente e puntuale vero? Merlo non, ripeto non, ha insultato Totti, lo ha criticato che è cosa ben diversa, e comunque Totti ha effettivamente fatto quello che Merlo ha ricordato. Secondo me, lo ripeto, Totti quel giorno era in giornata no, come riconciliare se no la sua abituale solarità con quel gesto antipatico?
      La maggioranza dei commentatori, invece, ha insultato pesantemente e, direi, con inutile ferocia. Del resto siamo abituati a tifosi che accolgono sbadigliando notizie tremende di politica e cronaca, salvo svegliarsi con canini snudati per un argomento collaterale e ludico come il calcio.
      La gente evade il fisco, si fotte i soldi pubblici, compra lauree e non si becca un decimo della ferocia che state somministrando al nostro ospite.
      Merlo sarà anche opinabile, ma si può anche dissentire urbanamente, se riesce a capire quello che intendo.

      1. Iacogol

        Sig. Roberto,
        “non strizza mai l’occhio al bullismo, non lucra sulla pubblicità del gioco d’azzardo”
        io li reputo insulti
        non voglio inchiodare nessuno, voglio solo dire che chi ha una penna in mano ha un’arma (quella sì tagliente) che dovrebbe utilizzare con più intelligenza e rispetto delle persone (chiunque siano e soprattutto se non si conoscono)

      2. Riccardo

        Caro Rizzardi ,
        anche le nostre sono critiche all’articolo del Merlo
        e comunque l’articolo omette un passo fondamentale quale il Campione da voi tanto osannato ha avuto a che fare con il DOPING nel momento più alto della sua carriera e questo evidentemente per le morali che fate voi non mi sembra un grande esempio di sportività e di campione….!!!!!

        1. Roberto Rizzardi

          Cari Riccardo e Iacogol, prendo atto che abbiamo sensibilità diverse e credo che, per questo, nessuno di noi perderà il sonno. Dico solo che nella tempesta scatenata da questo articolo si sono visti commenti, non i vostri mi sembra, decisamente esagitati. Qualcuno ha criticato Merlo e avrà pure avuto i suoi punti di vista nel farlo, ma altri si sono limitati a urlare ed insultare (nel senso di parole grosse e irriguardose, della categoria “taci stronzo” per intenderci). Questi ultimi, ma è solo un mio parere, hanno esagerato. Buona vita.

          1. Riccardo

            @ Gianka
            senza che ti agiti c’è DOPING e CALCIOPOLI …..voi negherete all’infinito per tutti quelli che non sono tifosi dell Rubentus …… Siete colpevoli…… ditevelo da soli che siete innocenti ….. tutti gli altri a cominciare dai magistrati non ci credono……. Auguriiiiiiiiiiiiiii

          2. peppe

            la sentenza della Cassazione lo dice…Squadra Dopata ma pena Prescritta e tutti i giocatori ne erano al corrente!!!tutti nessuno escluso!!

      3. roberto

        a lei chi glielo dice che chi sta scrivendo in risposta ad un articolo, che in molti ritengono sbagliato, nei toni e nei modi, verso una parte , gli esodati e i lavoratori , paragonati a Del Piero, con l’art. 18 , poi non lotti su altri fronti contro quelli che si comprano le lauree,comprino diamanti, con i ns soldi o paghino delle donne con i soldi pubblici , mettendole nei consigli regionali o peggio ancora a capo di ministeri, dopo che le stesse siano passate per il proprio lettone? noi non siamo ultrà , siamo soltanto cittadini stanchi di essere offesi, che sia offeso l’amore che proviamo verso una persona , un calciatore che rappresenta, per noi, una bandiera . perchè osannare Del Piero , come giusto, tirando merda , su Totti ?

        1. Roberto Rizzardi

          Vuole forse dire che chi ha commentato semplicemente con epiteti e insulti tipo `coglione`, `pennaiolo`, `giornalaio di merda` e via signorilmente sputando, senza circostanziare e motivare, così, dall`alto della propria `certezza` di essere nel giusto, ha poi la passione civile per lottare contro le cose, mi scusi, più importanti che ci stanno accadendo? Non credo proprio. In 58 anni di vita ho imparato che questi, di solito, si limitano ad impugnare grossi randelli e menare chi gli sta sulle balle. Se reagiscono, lo fanno solo quando sono interessati dal fatto, altrimenti se ne sbattono. Non sarà questo il suo caso, ma l`ho visto ripetersi sistematicamente.

          1. marco

            AGRICOLA, CONDANNATO PER ABUSO DI FARMACI MA PURTROPPO PRESCRITTO PER DECORRENZA DEI TERMINI E’ “A TUTT’OGGI” IL MEDICO DELLA JUVE !!!…PRIMA DI PARLARE DI TOTTI, CHE CHISSA’ PERCHE’ DOVETE SEMPRE TIRARE IN BALLO, PENSATE AI VOSTRI DI GUAI…SIETE ANDATI IN SERIE B PER QUELLI….QUINDI LEZIONI DA VOI CHE SIETE LA VERGOGNA DEL CALCIO ITALIANO PROPRIO NON NE PRENDIAMO !!!!

  19. rita

    Questa sarà per me l’ultima volta che leggo o commento un articolo scritto su Repubblica. Quello che era il mio giornale preferito verrà cancellato per sempre. Infatti non è la prima volta che Lei e Suoi colleghi tirate in ballo Totti con affermazioni razziste e classiste che nulla c’entrano con l’oggetto dell’articolo. Voleva salutare e rendere omaggio ad un campione(?) Del Piero e lei ci mette in mezzo il Capitano della Roma? Mi sono chiesta perchè lei abbia voluto offendere il Capitano della Roma e di Roma…..beh ho trovato una risposta girovagando sul suo sito: questo su Del Piero, anzi su Totti è l’articolo più commentato che ha: lei non è il primo nè sarà l’ultimo che ha sfruttato gratuitamente l’immagine del Capitano.
    Senza stima.

  20. Alessandro Coticelli

    Sig. Merlo… ma cosa le è passato per la testa?
    Lungi da me voler screditare Alessandro Del Piero (campione straordinario e persona estremamente corretta, nonchè simpatico e autoironico), ma c’era davvero bisogno di quell’accenno a Totti?
    Vogliamo davvero parlare di onestà, correttezza, modelli esemplari? Perché se è per questo Del Piero è anche il capitano di una squadra che non accetta le sentenze della giustizia, che ritiene di aver vinto 30 scudetti e non 28, che sente suoi due titoli vinti quando i suoi dirigenti manipolavano i risultati delle partite (e quindi li ha vinti rubando, oltre a reclamarli a gran voce)… Ecco, forse anche in questo è una metafora dell’Italia. Non c’era bisogno di tirare in ballo Totti, “quello che sputa e prende a calci”, ma che in realtà fa beneficenza in quantità industriali (su Wikipedia c’è una voce a parte dedicata a queste attività, ://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Totti#Beneficenza) , è ambasciatore Unicef, professionista impeccabile. E’ vero, Del Piero non ha mai commesso falli di reazioni o gesti deprecabili, ma anche nella carriera ultraventennale di Totti i passaggi a vuoto sono stati massimo 4 o 5. Parliamo di due modelli, forse uno dei due meno “elegante” dell’altro, ma tra loro sussiste grande stima e rispetto, oltre a una sincera amicizia. Per far brillare una stella così grande (in tema di stelle ribadisco che sono due) era necessario gettare fango sull’altra?

    1. sa

      ..francesco totti non ha solo sputato e scalciato …e’ uno dei giocatori piu espulsi della storia del calcio italiano..non e’ mai stato un esempio di sportivita’ e se volete mi metto a fare 50000 di esempi di comportamenti scorretti del ”capitano” della as roam…e non di roma…del piero in 19 anni di carriera e’ stao espulso solo 2 volte…non si e’ ridicolizzato con magiette di sfotto’ ai tifosi nemici e non ha mai insultato arbitri come fa da sempre il vostro meraviglioso cavaliere bullo…per quanto riguarda la beneficenza…totti e’ uno che ha bisogno di mostrarlo per farsi pubblicita’…forse perche negli ultimi anni l’unico modo che ha di apparire e’ fare spot e andare a convegni…purtroppo la verita’ vi brucia…e cioe’ che totti e’ il degno capitano di una tifoseria come la vostra che rispecchia a pieno lo stile ”roma”..di colpira arbitri con monetine e di distruggere campi durante partite di addio…

      1. Alessio Predetti

        Eviterei di parlare di tifoserie, dopo aver festeggiato una Coppa dei Campioni macchiata del sangue di 39 innocenti. Se lei è indifferente agli omicidi, reputandoli meno gravi di singoli scriteriati gesti, si accomodi pure.
        Eviterei anche di elencare ciò che accade su un campo di gioco, perché con questa logica viene omesso quello che succede al di fuori, negli uffici, negli spogliatoi, nelle infermerie, nelle aule di tribunale. Se vuole discutiamo di Zinedine Zidane, ad esempio, o andando in alto, di Maradona. Non sono stati osannati, pur essendo esempi palesi di scorrettezze reiterate?
        Il capitano di una squadra, specie dopo una lunga carriera, rappresenta una parte di storia della società in cui ha militato, nel bene e nel male. O forse vuole prendersi solo gli onori, tralasciando gli oneri? Se questo è il suo intendimento, complimenti per l’approccio edificante, nello sport e nella vita. La terza stella, in barba alla giustizia, è tutta sua… viva l’Italia.

      2. Alex

        Sento puzza de pecorino……ancora ve fanno male i cinque derby e la maglietta vi ho purgato ancora……tenetevi forti che siete pronti per l’ennesimo scandalo scommesse. SS Lazio quelli che hanno portato il calcio…scommesse avRoma

  21. Lamberto

    @Zdeněk Zeman sará che mi interessano altri argomenti, e non queste persone che giocano a pallone sputano e calciano, ma trovo che l´ articolo dia degli spunti molto interessanti e sia molto ben scritto.

  22. Lamberto

    Da quando c´é Santoro questa parola si usa un po´ troppo spesso in Italia, a mio avviso. (Posto che non mi piace Santoro!)

  23. Alessio Predetti

    Caro Rizzardi, enumeri pure la “virulenza delle contumelie” rivolte a Francesco Merlo, insegni a noialtri un po’ di garbo dopo “l’insulto, il disprezzo e l’acrimonia che ha qui viste”.
    Non c’è nulla da fare, questa è l’Italia, il paese dove non si deve solo aver ragione, ma anche provare ad umiliare il prossimo, affermando di essere migliori. Chi si lamenta è perdente e perduto, chi attacca sornione ha sempre ragione. Un cascame berlusconista che ha contagiato tutti, anche coloro che se ne ritengono immuni.
    Lei non capisce, da perfetto avulso rispetto al calcio, che nel passaggio su Totti (e aggiungo, sulle lacrime dei milanisti che si piangono addosso) c’è esattamente ciò che non riesce a comprendere, per indolenza o mero snobismo: c’è un’Italia che Merlo adora dividere in due tronconi, quella dei buoni, dei coscienziosi, dei sobri, dei signori e quella dei cattivi, degli impulsivi, degli invidiosi, del popolino. C’è un’Italia civile e un’Italia incivile. sanguigna. Questa dicotomia è talmente infantile che fa sorridere per la sua ingenuità; ma fa, allo stesso tempo, riflettere perché proviene da una delle prime firme di Repubblica. E ci dà il metro esatto di quanto sia facile servirci di metafore stereotipate, che non rendono giustizia a nessuno e anzi offendono, come a dire che da un lato chi sostiene Del Piero conosce la retta via mentre chi sostiene Totti non ha uguale dignità. Eppure stiamo parlando di un personaggio coinvolto nello scandalo del doping, di un dipendente di Luciano Moggi e compagnia, di un uomo che ad un’asta ha acquistato per sé un terreno destinato ad un centro per disabili (a cui ha poi anche chiesto l’affitto, in caso di “gentile concessione”), è il calciatore che in serie B, lontano dai riflettori, ha commesso almeno un paio di falli di reazione e frustrazione (Modena e Pescara). Del Piero è un campione, e probabilmente è anche un ragazzo perbene, di sani principi. Ma non lo si utilizzi come metafora di un’Italia candida contro un’Italia prepotente e malsana, perché si rischia solamente di costruire un monumento alla furbizia e alla banalità.

    1. Roberto Rizzardi

      Io sono “avulso” dal calcio perché molto mal frequentato e perché il tifoso medio è autoreferenziale, indifferente alla coerenza ed all’onestà intellettuale. Qui è pieno di romanisti offesi e milanisti in malafede, questa è la verità e lei, Sig. Pedretti, mi sta coglionando per il mio stile di scrittura non sufficientemente aggressivo e sbracato. Per inciso è il tipo di risposta e dileggio che mi indirizzavano i bulletti a scuola quando finivano gli argomenti, dopo non aver capito nulla di quel che intendevo dire, naturalmente.

      1. Alessio Predetti

        … Naturalmente. Vedo che l’ha presa bene. Basterebbe questo per interdirla dal parlar sportivo, ancorché forbito: impari a sorridere degli inferiori, è un gesto nobile e signorile. Per quanto riguarda la coerenza (è un valore? Gli imbecilli non cambiano mai idea) e l’onestà intellettuale, la rimando sotto alle epiche gesta di Del Piero, colui che festeggia i “30 scudetti” nonostante la condanna in sede penale e sportiva, colui che al processo per doping ammise di non sapere che genere di farmaci gli venivano somministrati. Stiamo celebrando, nel migliore dei casi, l’Italia democristiana, che non vede e non s’impiccia e tutto lascia correre nell’impunità.
        Lei che era un primo della classe (non la sto “coglionando”; faccio come Merlo, che ha il suo placet, con Totti), perché non risponde alla mia esortazione iniziale: ci dica quali contumelie violente sono state scagliate contro l’estensore dell’articolo, ci renda edotti (ovviamente non valgono quelle dopo il suo intervento, sempre che ci siano). Mi scusi per l’eventuale acrimonia. La saluto.

        1. Roberto Rizzardi

          Tanto per dire, rimandato in III media, I ITIS ripetuta e diplomato con 36/60. Sono sufficientemente “asino” per accedere alla sua corte?
          Se non riesce a cogliere la violenza , gli insulti e la foga incendiaria nei commenti (valgono anche quelli dopo il mio intervento che, essendo una risposta a lei, si è inserito a metà, ma io avevo già letto 79 interventi) non so che dire. O per lei è tutto normale oppure non vuole notarli.
          Comunque non mi interessa il calcio, per le ragioni che ho già esposto, mi interessa il fatto che devo convivere con degli intolleranti, non mi riferisco necessariamente a lei, che applicano certi metodi anche al di fuori delle loro passioni. Sarò anche un imbecille, come lei sembra pensare, ma condividiamo spazi sociali, avrò il diritto di dire la mia o non sono abilitato in quanto “avulso”?

          1. Alessio Predetti

            Per carità, le opinioni sono sacre. Anche quelle di chi tesse le lodi di un furbacchione da Italietta pallonara, spacciandolo per gran signore. Per quel che vale, sappia che la stimo per la sua sensibilità.

    1. Zdeněk Zeman

      Non è importante, è fondamentale.
      Perché è l’inizio della frattura classista di cui parla Alessio Pedretti poco sopra.

      Il resto dell’articolo è fuffa qualunquista, ma in quel passaggio contrappone i due uomini, ed è il passaggio chiave. Uno è bravo e buono, l’altro una merda. E in questa descrizione ci butta tutta l’Italia che non la pensa come lui.

  24. Smarty

    Caro Merlo, ha ragione quando dice:

    “IN QUESTO SITO SOLITAMENTE NON ACCETTO IL TURPILOQUIO E GLI INSULTI. QUESTA VOLTA NON L’HO FATTO PERCHE’ MOSTRARLI E’ TRISTEMENTE PIU’ EFFICACE CHE CESTINARLI.”

    Efficacissimo.
    È lampante che i lettori che la schifano sono più di quelli che l’apprezzano.
    E non solo per quello che ha scritto sul Capitano, non s’illuda.

  25. Lamberto

    il problema é che se Totti rappresenta quel genere di calciatori (non so se lo sia davvero, non conosco il personaggio), io sono d´accordo con Merlo

    1. Smarty

      @Lamberto

      Quindi, non conoscendo il personaggio, si fida ciecamente dell’opinione di Merlo, e per di più la fa sua?

    2. Alessio Predetti

      Il problema non è Totti, ma il fatto che venga utilizzato come significante di un’Italia “peggiore” (per dirla a là Brunetta!). Se Merlo è un tifoso, parli da tifoso. Se è un osservatore, stavolta ha sbagliato nell’osservare. Mi dispiace, ma la stessa gente che ha pianto per Del Piero e lo ha applaudito, è andata in piazza con le tre stelle sulle bandiere, indice di un menefreghismo assoluto nei confronti della giustizia, sportiva e penale. Questa è l’Italia di Del Piero, che piaccia o meno a Merlo!

      1. Lamberto

        Io penso che ci sia un´Italia “peggiore”, forse qui sta il problema nella discussione.

        E penso che Totti abbia il dovere di essere additato come tale anche se quel gesto l´ha compiuto una volta sola. A grande potere corrisponde grande responsabilitá.

        1. Alessio Predetti

          Benissimo, e il fallo di frustrazione di Del Piero sul giovane del Modena? E i “30 scudetti” di cui anche lui si fregia, nonostante una condanna? Il processo per doping senza aver mai preso le distanze dal medico Agricola? Da Moggi e da Giraudo? E il resto che viene riportato anche da altri commentatori? E’ veramente Alex Del Piero, lo specchio di un’Italia migliore o è solamente un’Italia più scaltra, furba, che sa vendersi bene?

          1. Lamberto

            Le ripeto, non seguo il calcio e non so di cosa stia parlando. Mi sembra che la stampa italiana sia unanime a favore di Del Piero come “giocatore pulito”. So bene che spesso la stampa cerca di muovere l´opinione pubblica in malafede, come dimostrano i dati per esempio sui famosi “suicidi per la crisi”. Ma in questo caso mi spiace ma non so proprio ribattere.

          2. Alessio Predetti

            Si documenti, non ce l’ho certo con Lei. Anche io se leggessi l’articolo senza sapere lo troverei di buona fattura. Purtroppo qualcosina ne so e per questo sono molto deluso dall’insopportabile ipocrisia che trasuda.

          1. Antonello Dionisi

            Premesso che ognuno ha diritto ovviamente ad esprimere le proprie opinioni ,ma addentrarsi in una conversazione su un argomento del quale si confessa di non saperne nulla mi sembra una cosa poco saggia .Mi ricorda quelle persone (in genere di destra) che dicono :io non mi intendo di politica ma…….Se non ti intendi di politica statte zitto o no?

  26. stefano s.

    Lei è lo specchio di ciò che è diventata “Repubblica”: moralista e bigotta. Mi associo allo stupore di molti per le sue avventate critiche a Totti, e mi compiaccio del fatto che abbia voluto pubblicare gli insulti che le rivolgono, per lei sono la dimostrazione di quanto i suoi critici siano volgari e faziosi per me sono consolatori, e lei se li merita tutti. Secondo il suo metro da maestrina dell’elementari, Del Piero è da prendere come esempio perchè oltre a essere un grande giocatore è stato educato e mai sopra le righe, in campo e fuori, e il doping e le malefatte di Moggi non lo hanno mai sfiorato. Per me è un campione e basta, come lo è stato Maradona malgrado la coca e la mano de dios, Ibraimovich nonostante i pugni vigliacchi, Cantona con i suoi calci agli spettatori e Totti con il suo sputo e il suo calcio a Balotelli che probabilmente tutta l’Italia gli avrebbe voluto rifilare per i suoi atteggiamenti fastidiosi. Gli esempi cerchiamoli altrove, lasci perdere Totti e il buonismo da strapazzo, ne abbiamo abbastanza di teorici del bon ton. Da Repubblica ci aspettiamo dell’altro, da lei a questo punto non lo so.

  27. Lamberto

    @Smarty no, soprassiedo su Totti che potrebbe chiamarsi Baggio come Balotelli o qualche altro degli idoli del pallone, e seguo il filo secondo cui esistono giocatori “corretti” o semplicemente “educati” come sembra che la stampa stia descrivendo Del Piero in questi giorni, e calciatori “maleducati” che sputano e prendono a calci gli avversari. Che poi Totti ne faccia parte o no, abbia preso a calci uno o dieci giocatori, poco mi interessa, ho letto altre cose nell´articolo

  28. Fabio Senesi

    mi ero dimenticato di sottolineare che ovviamente non comprerò mai più La Repubblica, che ritenevo un buon giornale. Spero che Eugenio Scalfari (tra l’altro tifoso romanista) prenda i provvedimenti del caso nei suoi confronti e contro un articolo così infamante nei riguardi di Francesco Totti e La costringa a delle scuse pubbliche verso una persona che non si merita le infamie vergognose che gli ha sputato addosso gratuitamente. Pessimo esempio di giornalismo, davvero pessimo.

  29. rita

    Vedo che ha raggiunto un po’ di popolarità: 41 commenti contro una media di 1,5 a post. E tutto a spese del nostro Capitano ahahahahah

  30. Zdeněk Zeman

    @Lamberto: non esistono giocatori “corretti” ed “educati” in senso assoluto. Non ci sono santi (se ogni giocatore avesse 30 telecamere fisse addosso se ne vedrebbero delle belle).
    è il cieco giudizio che è distruttivo. Ha letto più volte nei commenti delle accuse (poi provate in tribunale) rivolte a Del Piero in fatto di doping e del “malcostume juve”, ma di questo non ne parla? E io le considero ben più gravi di un calcio o di uno sputo.

    ma in fondo, da chi sventola una bandiera con 3 stelle (in barba ai tribunali) cosa ci si può aspettare, se non un tribunale dove da solo recita giudice, giuria e boia.

  31. Lamberto

    perché non é possibile stare civilmente in campo e giocare a pallone? penso che sia un dovere morale nei confronti dei loro stipendi e dei giovani che li guardano e prendono l´esempio

  32. Smarty

    @ Lamberto

    E perché soprassiede su Totti, se è proprio quello il motivo delle critiche?

    Dice che poco le interessa, ma la distinzione tra “buoni e cattivi” è fatta proprio su quel nome, e per me tutto il resto perde rilevanza giornalistica.

  33. Lamberto

    @Smarty infatti sto chiedendo il perché di cosi tante critiche quanto non lo considero un passaggio fondamentale dell´articolo. ma penso sia a causa del disinteresse che nutro per il calcio, mi spiace!

    1. Alessio Predetti

      Ma lei finge di non capire, forse. Il punto è che un esempio simile è l’encomio della retorica più vuota, priva di senso critico, è il torpore mentale puro. Dire che è “meglio A di B”, omettendo i demeriti di A e sottolineando quelli di B, è qualcosa di completamente parziale, fuorviante. E, ripeto, offensivo sia per chi sostiene B, sia per chi non ritiene che tra A e B ci siano grandi differenze. Tutto questo per un panegirico sull’Italia e la sua condizione attuale in cui Totti (e i milanisti, non dimentichiamocelo!) sono il modello negativo. Siam capaci tutti di dire che Del Piero è il “calòs cai agatòs” del calcio, ma non per questo avvertiamo il bisogno di bistrattare altri protagonisti (e chi li apprezza, di conseguenza).

      1. Lamberto

        io capisco che non sia stata un´uscita del gentile, ma se Totti ha effettivamente sputato e preso a calci un giocatore, e Del Piero mai, c´é una grossa differenza tra i due dal mio punto di vista e tutto il discorso sta in piedi

        1. Zdeněk Zeman

          lei fa finta di non capire.
          Del Piero (e lo uso come rappresentante juve) è stato CONDANNATO per cose ben più gravi di un calcio o di uno sputo.
          lei non si intende di calcio, ma continua a riempirsi la bocca con il nome di Totti. è questa la cosa singolare.

          come è singolare che l’autore dell’articolo non citi mai il doping, i tribunali e compagnia cantando.

          1. Lamberto

            Mi scusi, siete voi che citate Totti e io parlo di quello.

            Non sapevo che Del Piero fosse stato condannato per doping. Sentenza definitiva? Allora si, in questo caso il palco crolla e ha ragione lei. Ma non giustifica calci e sputi dall´altra parte.
            Lei usa condannato in stampatello, immagino per la vicenda Calciopoli. Ma esistono prove di una effettiva responsabilitá di Del Piero? perché se no non puó rappresentare la Juve.

        2. Alessio Predetti

          Be’, ok. A parte che Del Piero ha commesso i suoi bei falli di reazione, ad ogni modo trovo molto peggio un atleta che non denuncia i metodi poco chiari del suo medico sociale e della sua dirigenza di uno che molla un calcio. Che vuole farci, siamo diversi. Io, Lei e Merlo.

          1. Lamberto

            Su questo (denunciare medici e societá) sig. Predetti do ragione a lei, mi creda. Ma esistono prove di quanto fosse a conoscenza l´atleta?

          2. Alessio Predetti

            Secondo lei un primo ufficiale è a conoscenza di ciò che fa il suo Stato maggiore?

  34. Andrea

    E’ la prima volta che mi capita di commentare un suo articolo, e mi dispiace doverlo fare per un articolo che parla di calcio. Le assicuro che anche io, come lei, ho altri interessi oltre al calcio.
    La lettura mi ha lasciato a dir poco esterrefatto, l’avessi letto da un giornalista di “Libero” o “Il Giornale” avrei lasciato correre, ma ho troppa stima e affetto per il giornale su cui scrive per archiviare tutto come una delle solite “boutade” alla Feltri.
    Molti che, come me, tifano Roma avranno risposto ricoprendo di insulti il suo blog, e facendole ottenere quello che era il suo scopo quando ha scritto questo articolo molto offensivo: essere insultato in modo da poter dire “ecco chi sono gli ammiratori di Totti, ecco chi è Francesco Totti”. Invece io non le darò questa soddisfazione.
    Innanzitutto non capisco perché, per celebrare il ritiro di un grande campione come Del Piero, sia necessario ricoprire di fango un altro campione dello stesso livello, o probabilmente superiore (questa naturalmente, anche se supportata dai numeri, è una mia opinione). Un campione che non ha mai proferito nulla contro Del Piero, se non parole di elogio e stima (meritate). Nonostante la mia fede romanista, non sono così cieco da ignorare i difetti e gli errori commessi in carriera dal capitano giallorosso. Ma vorrei far osservare a lei, così pronto a dare giudizi morali, che Totti non è il responsabile del terrorismo islamico, della crisi economica, o di chissà quale male del mondo. E’ soltanto un calciatore. Un uomo. E gli uomini sbagliano. Come sbagliò Del Piero, fatto passare da lei come Maria Goretti, quando fece scena muta al processo sul doping. Come sbagliò, insieme a tutta la Juventus, a non riconoscere il marcio portato da Luciano Moggi (troppo comodo dire che fosse solo Moggi ad imbrogliare, circondato da poveri ed ignari agnellini). Come penso abbia sbagliato lei nei toni di una parte del suo articolo, scritto, come spero e credo, in un momento di non particolare vena creativa.
    Ma il top lo ha raggiunto con “non lucra col gioco d’azzardo”. Questo punto sembrava veramente scritto da un Feltri o da un Belpietro qualunque. Come se Totti fosse l’unico a fare da testimonial ad un portale di gioco on-line (lo è anche lo juventinissimo Buffon, Gattuso, Miccoli, solo per citarne alcuni). Totti fa anche molta beneficenza ed è ambasciatore Unicef. Tanto malvagio e violento come lo dipinge lei forse non lo è.
    Ma probabilmente queste poche righe che mi sono sentito di scrivere non serviranno a muovere la sua convinzione dal fatto che Totti sia il male del calcio, dello sport e del pianeta Terra. Nel rinnovare la mia stima per il giornale per cui scrive la saluto, augurandole di trovare una maggiore serenità nei giudizi.

  35. Fabio Senesi

    Non ci posso proprio pensare. Compravo La Repubblica da molti anni ed adesso per causa Sua non la comprerò più. Ma proprio con TOTTI doveva prendersela? E’ proprio lui l’esempio negativo del genere umano? Più di Berlusconi, Hitler, Moggi, il medico della Juve che dopava i giocatori, Bokassa. No, proprio con TOTTI, l’unico capitano vero e grande uomo. Che pena.

  36. stefano s.

    A Lamberto: E’ dall’una e mezzo che fai il vago, tiri il sasso e nascondi il braccio, fai finta di non sapere nulla ma di Totti sai tutto. Cerca su google pure doping e calcio-scommesse vedi chi esce!

  37. Lamberto

    @Stefano non é che so tutto, leggo i giornali (quasi mai la sezione calcio) e sento il mondo parlare. é che Calciopoli per un periodo é arrivata molto in avanti nelle cronache…
    di Totti non sapevo del calcio a Balotelli, e l´ho trovato subito. Se invece di innervosirmi mi portate link che comprovano responsabilitá oggettive di Del Piero allora sono contento di smentire ancora una volta tutta la stampa nazionale, come ha fatto l´istat la settimana scorsa con i dati sui suicidi

    1. stefano s.

      La Juve è andata in serie B, forse ti è sfuggito, e non perchè è arrivata ultima. E mi pare che in quella squadra giocasse anche Del Piero.

      1. Lamberto

        qui siamo alla polemica del primo ufficiale e lo stato maggiore mi sembra. Ma io sono d’accordo con voi che possa esserci questa presunzione e la sua posizione sia dubbia, ma mi sembra che nessuno abbia basi per dimostrare quanto lui sapesse o no. Se vogliamo fare chiacchere da bar, va bene. Ma se guardiamo ai fatti non mi sembra ci siano accuse chiare, solo presunzioni di colpevolezza

        1. Alessio Predetti

          Secondo il suo metro, Dell’Utri è un agnellino, insomma. Non sapeva con chi avesse a che fare, affermava addirittura che la mafia non esistesse! È stato assolto, no? Viva Dell’Utri, semplice sospettato!

  38. Lamberto

    ps su wikipedia sulla pagina di Del Piero “doping” non esiste e su “calciopoli” non dice nulla di rilevante

      1. Lamberto

        molto interessante, grazie. me lo può contestualizzare? alla fine il giudice ha condannato Del Piero? (non ho tempo di leggerlo tutto!)

        1. Alessandro Serra

          Come non ha tempo? Suvvia, mentre torna su Marte con il bus notturno una lettura leggera non potrà che farle bene.

          P.S.: non le dico se Del Piero è stato condannato, ma le assicuro che l’assassino non è il maggiordomo…

          1. Lamberto

            :) non raccolgo l’italiana provocazione dell’homo calcisticus.

            “ma le assicuro che l’assassino non è il maggiordomo…” non ha valenza legale, quando c’è una condanna ne riparliamo!

          2. Alessandro Serra

            Grazie per l'”homo calcisticus”, me lo segno tra i ricordi più cari! Vedo che lei si dimostra davvero straordinariamente talentuoso nel valutare, anzi “classificare” il prossimo. Nel merito, la condanna dei tribunali non ci sarà mai e prego Dio, davvero di cuore, che su questi crimini non arrivi mai neppure la condanna del corpo e della natura. Drammi come quello di Signorini sono ferite intollerabili alla società umana, ancor prima che al mondo dello sport.

  39. Fabio Formisano

    Già immagino qualche Suo collega scrivere all’indomani del commiato di Francesco Totti qualcosa del genere:
    …non come Alessandro Del Piero che si nutriva a pane e creatina, non come Alessandro Del Piero che ha costruito parte del proprio successo grazie alla frode sportiva dei propri dirigenti juventini, non come Alessandro Del Piero che ha giocato in serie B…
    Spero con tutto me stesso che quanto scritto sopra resti solo nella mia immaginazione perchè come oggi Totti non merita il suo turpiloquio (peraltro vietato nel suo sito) non lo meriterebbe anche Del Piero fuoriclasse dei nostri tempi.
    Saluti cordiali
    P.S.: Se proprio ne sentiva l’esigenza avrebbe potuto pubblicarlo su Hurrà Juventus…..

  40. andrea persi

    SIG. MERLO LEI SI DEVE SOLAMENTE VERGOGNARE PER LE SCHIFEZZE CHE HA SCRITTO SU UNA GRANDE PERSONA CHE LEI NON E’ NEMMENO DEGNO DI POTER NOMINARE…. COSA NON SI FAREBBE PER 5 MINUTI DI NOTORIETA’, VERO? NON ERA CAPACE DI CELEBRARE UN ALTRETTANTO GRANDE UOMO COME ALESSANDRO DEL PIERO SENZA BUTTARE FANGO (PER NON DIRE ALTRO) SU ALTRI. EVIDENTEMENTE LA SUA PRESTIGIOSA PENNA NON E’ ABBASTANZA CAPACE…. MOLTO PIU FACILE L’INSULTO PER FAR PARLARE DI SE…. SI FACCIA UN ESAME DI COSCIENZA E SI SPUTI IN FACCIA DA SOLO, COSI PERMETTERA’ AD ALTRI DI SCRIVERE QUALCHE PEZZO ANCHE SU DI LEI E SI SENTIRA’ ANCORA PIU FAMOSO ED IMPORTANTE….

  41. LeonardoDio

    Il paragone con Totti è più che mai fuori luogo, a dimostrare che vi sono “giornalisti” che non sanno fare il proprio lavoro, visto che colgono la più piccola occasione per provare a screditare personaggi che non gradiscono.
    Consiglierei al signor Merlo di parlare d’altro, perché muovendo accuse a Francesco Totti dimostra la sua ignoranza nel campo calcistico, attaccando uno dei pochi simboli che rimangono del calcio nostrano.

  42. silvia

    Grazie sig. Merlo per le stupende parole…Qualcuno doveva pur trovare il coraggio e la forza di dirle..I commenti che ho letto lasciano il tempo che trovano… le solite polemiche nei confronti di chi dice cose giuste… Complimenti di cuore…

    1. Alessio Predetti

      Ohibò, il coraggio e la forza addirittura?! Dopo Falcone e Borsellino, finalmente Del Piero!
      Se questo è il livello della coscienza critica dei suoi estimatori, egregio Merlo, siam messi bene. 3 stelle per Silvia, tanto dei processi che ci frega?

    2. Enrico Nicolucci

      Del Piero è un bravissimo ragazzo e mi è anche simpatico, meno simpatico è il fatto che abbia giocato sempre dalla parte dei più forti (basta guardare i calci di rifgore che ha battuto), molto meno simpatico mi risultava quando ancora gonfio di antibiotici, di cui era piena l’infermeria Juve, emulava in sede processuale lo smemorato di Collegno, manco fosse una persona diversa da quello imbottito di farmaci, farfugliando dei “non so no” o dei “non ricordo”. Basta questo a far si che io preferisca di gran lunga un campione come Totti, che nella foga di una mancata protezione (documentata) da parte degli arbitri si ribellava con gesti deprecabili ma che recavano danno solo a se stesso. D’altra parte mi aspetto che lei Signor Merlo per giustificare la terza stella della Juve accusi Zeman di non aver vinto niente! Così va il mondo dei prepotenti!

    3. marco

      Tu sei peggio de lui…..vi siete dimenticati troppo in fretta della juve dopata di Lippi e Del Piero…..e lasciate stare Totti, voi gobbi non siete nemmeno degni di nominarlo….la juve è la foto dell’Italia, vince chi ruba e chi inganna….ER VOMITO!!!

  43. stefano berardi

    Il sig.Merlo dovrebbe raccontarci la storia di Del Piero improvvisamente “immuscolito” e poi dopo qualche anno dopo ritornato come per magia” normale”!Scandaloso parlare così di un grande Campione che il prossimo anno entrerà, ancora una volta, nella STORIA:superando Altafini e Meazza e diventando il secondo cannoniere di sempre!!!Assolutamente vergognoso!!!Il signore DEVE chiedere pubblicamente scusa!!!

    1. Roberto Rizzardi

      Cara Rita, ha ragione. Tutti, abitualmente, fanno in modo di essere insultati per aumentare i commenti. Viene naturale come respirare. Anche lei, immagino, favorirà insulti a suo carico per aumentare l’audience.

  44. jimmy lee

    Merlo sei un bastardo figlio di pu..ana ,
    tu sei coinvolto come Del Piero nel doping , con Moggi , con Agnelli e tutti i compari che derubano questa nazione da decenni
    faff…ulo

  45. jimmy lee

    da notare il titolo dell’articolo : IL TRAMONTO D’ITALIA ……….MA VA..AN.ULO
    CHI SE NE FREGA DI DEL PIERO , MEZZO UOMO EX GIOCATORE DA ANNI
    MA CHI SE NE FREGA .. MERLO!!
    TI SEI SPUTTANATO DA SOLO , CHE COGLIONE

  46. Mauro Caporossi

    Provo una profonda pena per quest’uomo. Lui è diventato per me il simbolo della stampa spazzatura. Insultare il più grande giocatore italiano degli ultimi vent’anni, con Roberto Baggio è diventato uno sport noto a tutti i piccoli uomini. Totti ha segnato 215 goal, è stato campione d’Italia con la Roma, campione del mondo con la nazionale e sempre in maglia azzurra, ha vinto gli europei di calcio under ventuno e i giochi del mediterraneo. Il giornalista in questione si sofferma su due episodi molto negativi della grande carriera di Francesco, ma sottovaluta il suo notevole impegno sociale. Totti non si è soltanto segnalato per le sue straordinarie prodezze calcistiche, ma anche per la sua attività umanitaria, che si è manifestata come ambasciatore UNICEF, come testimonial di eventi di beneficienza e per la devoluzione di forti proventi a scopo benefico. Sono fatti che hanno dato al calciatore una forte notorietà, anche fuori dal rettangolo verde, per un impegno che esula dalla sua tradizionale attività sportiva. Il mondo ha conosciuto Francesco Totti anche per questo, non solo per i suoi goal e i suoi assist. La realtà è che questo campione è amato nella sua città, odiato dal resto d’Italia che non ha simpatie giallorosse. Totti incarna la romanità in tutti i suoi aspetti, positivi e negativi. Detesta Francesco chi odia la capitale, con i suoi abitanti, la sua cultura e i suoi valori. Mi sono commosso di fronte al bellissimo saluto dei tifosi juventini al loro idolo. Sono state scene toccanti, che hanno evidenziato gli aspetti positivi del calcio, il grande amore, la grande passione che accompagna lo sport più popolare al mondo. Mi ha disturbato il commento di un giornalista, forse di Sky, che ha evidenziato come nel mondo del calcio non si sia mai visto niente di simile. Vorrei ricordare a quel signore, che in occasione della partita di addio al calcio di Bruno Conti (23 maggio 1991), furono presenti allo Stadio Olimpico più di ottanta mila paganti. Addirittura si superarono i paganti della finale di Coppa UEFA disputata il giorno prima. Ci furono scene d’amore e di commozione, ancora più intense, ma con una partecipazione numerica nettamente superiore. Quando Francesco Totti lascerà il calcio, sarà presente all’Olimpico un’intera città e si vedranno manifestazioni d’amore senza precedenti. Quel giorno cari padani entrerà nei libri di storia.

    1. lucianaromamor

      signor merlo .. nn sapevo neanche chi fosse prima d’oggi , lei come tanti .ha usato totti solo x avere i suoi 5 minuti di popolarita’ …… i campioni come totti in campo e fuori , nn possono essere minimamente scalfiti dalla vostra acredine …l’oro come lei sa e’ un metallo puro ..e anche se ricoperti del vostro liquame ,sempre oro resta!!!!!!!!!!!!!!

      1. Stefania picchi

        Si domandano pure, perche’ la gente fa a meno dei giornali, con tutti i problemi che abbiamo, un merlo caga fuori dal ramo !

  47. Alessandro Sansoni

    Suvvia dott. Merlo un momento di appannamento soprattutto in questi tempi difficili può capitare a tutti. Lei ha sbagliato, ha preso una enorme cantonata. Succede. Strano ma capita anche ad un valido giornalista come Lei. Ha il potere di mettere una “toppa” a questo suo imbarazzante articolo. Come ha visto e letto i suoi interlocutori Le hanno manifestato critiche ma Ho letto solo due “brutte parole” per dirla come facevamo da piccoli. Quindi , abbia si, questa volta il coraggio che una fedelissima le attribuisce, chieda scusa. In Italia non lo fa (quasi) nessuno, ed allora si che avrebbe la giusta fama mediatica. Hanno detto già tutto gli altri interventi, a me resta l’amaro in bocca, lo stupore, il disappunto. Poi ognuno tirerà le somme su di Lei.

  48. Elena

    Il mio Capitano, Francesco Totti, non è mai stato in tribunale nè per rispondere di doping facendo l’omertoso e nascondendosi dietro i “non ricordo”, nè per parlare di quando assumeva creatina o samir, nè per rispondere sulle partite truccate dalla squadra della quale è il simbolo.
    Prima di parlare di eleganza e di pulizia di una persona, si sciacqui la bocca e rifletta bene.

  49. Enrico Nicolucci

    Parafrasando Lei, signor Merlo: Del Piero è un campione, non c’è dubbio. Ma i suoi muscoli pompati di qualche anno fa e i campionati truccati dalla sua squadra non fanno onore al suo talento. Dimentichi il tifo e ci rifletta. Grazie.

  50. Cristian

    Carissimo Sig. Merlo, tra le varie lodi si è dimenticato di ricordare che anche Alex Del Piero non è stato spesso un esempio. La storia doping la ricordano tutti, come ricordano tutti il suo fisico cresciuto a dismisura in poco tempo e le prestazioni in discesa subito dopo lo scandalo. Senza ricordare anche che Del Piero è il capitano della juve di Moggi e che era molto improbabile che lui non conoscesse certe cose. Con questo messaggio raccapricciate voleva tentare di far sembrare Del Piero un campione e Totti un “borgataro” ma non ce n’era bisogno perchè è Del Piero a dare l’addio…per parlare di Totti ancora ce ne sarà molto di tempo…credo che nemmeno Alex sia stato felice a leggerlo…

  51. Sandro Mastrucci

    forse signor Merlo… si è perso qualche puntata di rai 3 sul processo per doping alla squadra del campione sobrio le vada a rivedere e ci troverà anche il virtuoso che risponde al giudice tutto impaurito ma molto muscoloso…. hahahahahah….. e con questo chiudo è inutile dire che la repubblica ha perso un lettore!!!!!

  52. Enrico Donati

    Il tramonto c’è purtroppo da anni dovuto ad un giornalismo scadente… comunque mi trova d’accordo, Del Piero è stato un Campione, ma purtroppo quando Moggi era il capo lui era il capitano di una squadra che non giocava correttamente, ma probabilmente non sapeva nulla.
    Saluti… e a tutti gli altri… ignorate ciò che alcuni scrivono, in Italia molti non cambieranno mai.

  53. giovanni

    cosa non si fa per essere famosi nel web…che tristezza dover descrivere la gloria sulla pelle degli altri per non sembrare banali…ma la capisco, è la condanna del giornalista…

  54. salvatore

    lo schiaffo di del piero a cufrè non sanzionato in quel roma juventus incriminato con racalbuto nel 2005 ,per onestà intellettuale lo doveva inserire e non continuare questa inutile ed ennesima esaltazione di uno che non si è mai distanziato da una dirigenza(triade) che ha truffato milioni di italiani………………non dimentichiamo il doping prescritto e le conseguenze che la salute ,ahimè, dei calciatori della juventus degli anni novanta potrebbero subire in futuro

  55. SAV

    Dott. Merlo, volevo esprimerLe la mia solidarietà.
    In questi giorni, a tutti è venuto in mente il paragone tra Del Piero, simbolo di correttezza e sportività, e Totti, giocatore violento e rancoroso, spesso protagonista di episodi antisportivi.
    Ha dimenticato però che in questo Paese si può parlar male di tutti ma non di Totti.
    Oltre ai tifosi di Totti che hanno scritto sul Suo blog, immagino che arriveranno presto le interrogazioni parlamentari e le dichiarazioni dei politici a difesa di colui che viene impropriamente definito “simbolo di una città”.
    Basta pensare al levantamento di scudi che ci è stato quando in un’intercettazione due scommettitori parlano del fatto che il “capitano della giallorossa” gli avrebbe indicato che Fiorentina-Roma sarebbe finita con tanti gol. Se il malcapitato intercettato avesse fatto riferimento al Papa, è probabile che le manifestazioni di solidarietà sarebbero state meno plateali…
    Mi congratulo quindi per il Suo articolo e La invito a non scoraggiarsi per gli atttacchi personali che Le hanno rivolto.

    1. Enrico Nicolucci

      Lei Signor Merlo rappresenta questa “gente” qua, razzista fino al midollo, e senza argomentazioni. Complimenti!. Ah dimenticavo: altro assiduo lettore di Repubblica perso!

    2. Giulio Colombo

      Egregio SAV, si chieda come mai in molti interventi, perfino i più scomposti, di Del Piero si mettono in evidenza i suoi trascorsi in una Juventus truffaldina e prepotente. Si chieda come mai però, in altrettanti commenti, si definisce lo stesso capitano bianconero come un grandissimo campione e una persona perbene, che probabilmente criticherebbe il paragone inappropriato con l’amico e collega giallorosso.
      Quei 5-6 commenti che portano solidarietà a Merlo, provengono o da tifosi che – come lei – sparlano di Totti “ad alzo zero”, non riconoscendogli neanche ciò che la Storia ha certificato, ovvero i 215 goal segnati, o da persone che, per loro stessa ammissione, non seguono il calcio e sciorinano il solito campionario di equidistanza (salvo poi dar ragione al giornalista… curioso…).
      Lei sarà uno di quelli della terza stella, simbolico svelamento della vera tempra del tifoso juventino, pronto a passare sopra a qualsiasi giudizio, prima etico poi legale, pur di sentirsi vittorioso, pur di prendersi una rivincita dopo anni bui. Tutta Italia ride della terza stella, che, anziché far da corona, macchia il bellissimo campionato della neonata Juventus di Antonio Conte. Se invece non è neanche un tifoso juventino, allora mi fa tenerezza, perché non capisce che nell’attacco gratuito a Francesco Totti c’è l’attacco gratuito a chi può essere preso di mira facilmente, perché ingenuo, poco calcolatore, istintivo e forse, perché no, sufficientemente ignorante per diventare un bersaglio. Le do una notizia, visto che si riempie i polpastrelli di inesattezze: l’indomani del calcione di Totti a Balotelli, si scomodò il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per stigmatizzare l’episodio con parole di condanna. Mai successo prima nella storia del nostro paese, pensi. Questa sarebbe la tutela che lei suggerisce? Mi porti esempi simili e le darò ragione.

      E comunque non si sentiva il bisogno di tirare in mezzo Totti – ma neanche Materazzi, Gattuso o altri giocatori “di pancia” – per esaltare la magnificenza di Alex Del Piero. Meditate… “italiani” (divisi).

    3. Lorenzo

      Sentir parlare di “giallorossa” e pensare alla Roma fa il paio con il Del Piero regista.
      Abbiate la compiacenza di parlare di cose che almeno conoscete MINIMAMENTE

  56. Filippo

    Quando si DEVONO celebrare giocatori di squadre del Nord, è ormai risaputo che PICCOLI particolari legati a doping e a gare truccate debbano essere omessi, fa tutto parte della nostra schifosa “stampa” sportiva italiana. Il suo stupido, inutile e ingiusto paragone con Francesco Totti in un articolo che avrebbe dovuto essere dedicato solo a esaltare Alessandro Del Piero è la conferma di quanto odio ci sia verso Roma e la Roma. Da grande tifoso romanista quale sono, non posso che provare vera Goduria nel vedere come il Nostro Capitano da tanti anni a questa parte vi smentisca e vi faccia mangiare il fegato a tutti voi denigratori e finti moralisti sul campo, con i FATTI: non a parole campate per aria come voi.
    Con molta poca stima,
    Distinti Saluti

  57. SAVCOGLIONE

    sav l’unica interrogazione l’ha fatta napolitano su totti..anzichè parlare dei problemi dell’italia… pensa come sei ridotto male…

    cmq complimenti a lei merlo per l’articolo.. articolo che trova spazio su repubblica solo perchè lei è raccomandato, in quanto leccaculo, da un altro juventino quale mauro…

    complimenti a lei per non aver parlato di doping…
    per aver paragonato uno sport, e quindi un hobby, ad una tragedia come quella della costa concordia,che ha lasciato molte famiglie nella disperazione e nel dolore.

    complimenti, perchè non sapendo fare il suo lavoro, continua comunque a percepire uno stipendio.

  58. paolo piaggesi

    Peraltro caro dott. Fringuello, lei e` andato a scovare in una carriera ultraventennale due episodi negativi del capitano della Roma, lo sputo a Poulsen e il calcio a Balotelli. Orbene Totti per questi due episodi ha pagato in prima persona sia a livello di squalifiche sia a livello di gogna mediatica. Ma questi due episodi sebbene spiacevoli rimangono fatti confinati al campo di gioco. In chiara malafede invece lei preso dall’ estasi per l’elegia di del piero ha omesso di citare (a parte i calcioni agli avversari in B a modena e pescara) lo scandaloso interrogatorio nel caso doping e la mancata presa di posizione del suo idolo nello scandalo di calciopoli contro i suoi dirigenti che si compravano le partite (ma la morale di del siero e`stata esplicitata ora con il discorso delle tre stelle). Questi episodi al contrario di quelli di Totti non sono episodi di campo ma situazioni penalmente rilevanti che hanno coinvolto il suo immacolato idolo.
    Ma logicamente da sostenitore dell’italia dei bravi, di quelli che sembrano distinti e parlano forbito, in poche parole dei Berlusconi dei Lusi e di quelli come loro che sono piu sporchi del carbone e sono il cancro di questo paese ma sono tanto educati, lei di quelle perle non ritiene opportuno parlare.

  59. Alessandro

    Che tristezza… cosa c’entrava tirare in ballo Francesco Totti?
    Le dico solo questo: che tristezza. E aggiungo che il primo a rammaricarsi di tale inopportuno paragone, probabilmente sarà proprio Alessandro Del Piero, per il quale è un onore (come da lui spesso riportato) essere amico di Francesco Totti.
    Impari, caro Sig. Merlo, anche se credo che vista la sua età oramai è un po’ tardino, che l’esercizio di lodare qualcuno gettando fango su di un altro, è soprattutto dimostrazione becera di invidia.
    Non certo grande giornalismo.
    La saluto. Alessandro

  60. Manrico

    Per osannare Del Piero,credo che non serva gettare fango su Totti.
    Me lo sarei aspettato da testate “nordiste” e”lecchiniste” non da voi.

  61. Luca

    Ragazzi ho recuperato un articolo del sig. Merlo del 2010 (dopo l’episodio del calcio a Balotelli) dove definisce Totti un “GAGLIOFFO”…ragazzi ma di che ci meravigliamo? Oltretutto una sentenza della cassazione del 2011 definisce questo termine censurabile perchè AL DI FUORI DEL DIRITTO DI CRITICA…

  62. david

    ma la teoria retorica (e serriana) di Merlo sul tramonto dell’Italia e l’addio e di Del Piero? Non basta, da sola, a togliere validità a tutto l’articolo? E quello che dice sul “carnevale ultrà”? E l’attribuzione a Del Piero di un ruolo in campo che mai ha ricoperto? Sono arrivato qui per via di quell’insulto, e ho trovato un articolo orrendo, in linea con la maggior parte degli editoriali di Repubblica, segnati da quella dicotomia snob e antipopolare tra persone perbene e persone permale di cui parlava Predetti in qualche commento qui sopra.

    E aver odiato così tanto questo articolo (per delle buone ragioni) è, per me, la prova che sono più sane l’opinione e l’etica che emergono attraverso il filtro del tifo e del partito preso, che non quelle che vengono dal pulpito della presunta obiettività. Merlo, e gli altri, devono saper riconoscere donde vengono le loro opinioni, i loro arzigogoli retorici, i loro corsivi ridondanti. Non dalla Giustizia Divina, sicuramente.

  63. emanuele

    Complimenti, proprio un bel modo di fare giornalismo….il tramonto sono giornalisti come lei, speriamo l’alba ne porti di nuovi.

    1. Stefania picchi

      Ha fallito!!!! Il suo pezzo e’ servito solo a rivangare nel passato in tribunale della sua juve e del suo Del Piero! Risultato aria fetida!

  64. Luca

    Caro Sig.Merlo,lei fa parte di quella categoria giornalistica cosi detta,di pennivendoli,io non so come faccia a scrivere delle boiate simili nei confronti di un campione assoluto,e riconosciuto dai massimi organi sportivi,come il sig Francesco Totti,capitano della Roma,non che giocatore piu’ prolifico della storia giallorossa.Lei si dovrebbe vergognare razza di idiota prezzolato amico di qualche potente che ancora le fa scrivere degli articoli infami come questo,si vergogni squallido gaglioffo.

  65. Lorenzo Pavoncello

    PER ALTRO IL SUO BLOG E’ COMMENTATO (SE LE VA BENE) DA 1\3 PERSONE PER POST..COSA NON SI FA PERUN PO DI NOTORIETA’…E LEI VORREBBE INDICARE A QUESTA NAZIONE L’ANTI-SCHETTINO? INUTILE STARE A SOTTOLINEARE LA QUALITA’ E LE NUMEROSE INESATTEZZE DEL SUO “ARTICOLO”.
    IN CASI COME IL SUO LA PAROLA PIU’ ADATTA RIMANE QUELLA CHE HO ESPRESSO PRECEDENTEMENTE. LEI è UN EMERITO COGLIONE.
    P.S. MA A REPUBBLICA SONO IMPAZZITI?

    CORDIALMENTE,
    L.P.

  66. daniele

    non c’è niente da dire è vergognoso tirare in ballo totti per dare l’addio a del piero gran giocatore e professionista esemplare e parlare male di totti che fa beneficenza da sempre e condannarlo come un giocatore o persona cattiva per degli errori che possono capitare ad un ragazzo istintivo che sicuramente ha sbagliato un paio di volte chiedendo sempre scusa,poi tirare in ballo lo spot del poker è vergognoso perche da anni il poker è sponsorizzato come un gioco normale dove molti ragazzi ci si divertono passando le serate,nn sponsorizza bische clandestine,il fatto è che a parecchi come lei da fastidio quello che totti rappresenta x roma e la roma un giocatore e un ragazzo unico che ha rinunciato a miloni di euro pur di rimanere sempre nella sua città dove la gente lo ama,un ragazzo che ha aperto un societa di calcio dove giocano tantissimi ragazzi disabili e sempre disponibile per le persone piu sfortunate,un ragazzo d’oro che nn si è mai montato la testa,lei nn lo calcola neanche tra i giocatori piu forti italiani di sempre citando pirlo e rivera che con tutto il rispetto nn valgono mai totti e la sua carriera e comunque si dovrebbe vergognare perche non rispettando totti manca di rispetto a tutta una tifoseria,spero ritorni indietro sui suoi passi e spieghi meglio ammettendo l’errore di aver parlato male di totti senza senso in un pezzo dedicato a del piero

  67. SANDRO ARCANGELI

    TSK TSK TSK ! Totti esempio di professionalità e serietà non merita queste critiche gratuite , se doveva parlare di Del Piero poteva parlare dello stesso senza menzionare paragoni improbabili ! Poulsen non si è mai presentato a nessun confronto diretto chiarificatore con Totti , Balottelli quando tira freccette ai ragazzini del City è un terrorista , quando offende una persona più grande invece è una vittima di Totti !

  68. paolo piaggesi

    Comunque non posso fare a meno di sottolineare l’ immensa educazionr di tutti quelli chr hanno partecipato alla discussione lei avrebbe meritato commenti postribolari

  69. Sergio Cancelli

    Sig. Merlo ma lei è il famoso uccello di del piero ????
    Ma come si permette di omaggiare del piero (bravo ragazzo ) che ha fatto parte della juve più vergognosa della storia che ha infangato tutto il calcio italiano, doping o abuso smodato di farmaci, arbitri comprati, associazioni a delinquere….. etc,,,
    Totti può aver sbagliato, ma non si è mai macchiato di quelle nefandezze sopracitate, inoltre uno sputo visto da una telecamera nascosta, non può infangare la grande onestà intellettuale e la bonta di un uomo che oltre sul campo da gioco aiuta ogni giorno centinaia di persone sfortunate e infatti è un uomo UNICEF…. invece il sor del piero e uomo Uliveto……!!! E fatela finita con questi stucchevoli (per non dire altro) attacchi antiromani …. avete rotto !!! Ha smesso di giocare del piero osannatelo quanto vi pare ma non toccate Francesco Totti ….

  70. Nicola

    Ho appena scritto al direttore di Repubblica pretendo le Sue scuse sig. Giornalista in cerca di notorietà.
    Da domani repubblica avrà un lettore in meno.

  71. marco

    CARO SIG. MERLO…..NON LA CONOSCEVO PRIMA CHE LEI SCRIVESSE L’ARTICOLO PIU’ INUTILE E PROVOCATORIO CHE MI SIA CAPITATO DI LEGGERE IN QUESTI ULTIMI MESI……DALLE SUE FRASI OFFENSIVE E DENIGRATORIE VERSO UN FIGLIO DI ROMA MI RENDO CONTO DI NON AVER PERSO MOLTO. FINO A OGGI….E PARAGONARE UN CALCIATORE , PER ALTRO UN CAMPIONE, CON TESI ASSAI PIU’ DELICATE LO TROVO ALQUANTO AZZARDATO….MENTRE IO NON PROVO NEMMENO A RICORDARE CHE DEL PIERO HA MILITATO NELLA JUVE “ULTRADOPATA” DI MARCELLO LIPPPI E DEL MEDICO SOCIETARIO AGRICOLA LEI FAREBBE BENE A NON SPINGERSI OLTRE CITANDO FRANCESCO TOTTI, UN UOMO CHE LEI NON CONOSCE MINIMAMENTE…..E SOLO PR ACCATTIVARSI LE SIMPATIE DI TUTTI GLI ANTIROMANI……E NON ANTIROMANISTA BADI BENE….SONO CERTO CHE QUESTA SARA’ L’ULTIMA VOLTA CHE AVRO’ IL “PIACERE” DI LEGGERLA….

  72. paolo piaggesi

    Ma poi voi gobbacci ancora parlate? Dopo tutinto lo schifo immondo che avete combinato in qualsiasi altro paese civile vi avevano fatto sparire dalla geografia calcistica!!!! Dall’ alto della sua rapinesca superiorita si permetta anche di prendere per il culo i milanisti al quale avete scippato l’ennesimo scudetto da dopati? Purtroppo per voi sara un altro tipo di giustizia di natura ultraterrena a fare pulizia ma chi ne fara le spese saranno quei ragazxi che oggi giocano voi e che si sono fidati del vostro staff: Julio Tous collaboratore dott. Fuentes prof. Sassi valencia dei bombati. . . . siete sempre i soliti solo rubare sapete. Visto che si professa giornalista faccia il suo mestiere e svolga un inchiesta su questo. . . mi scusi ma lei e`un giornalista?

  73. Massimiliano Foffo

    Paragonare le gesta di un campione come Del Piero, a quelle di un grande campione come Francesco Totti, vorrebbe dire, ridimensionare la figura di un atleta, che nonostante alcune ombre sulla sua carriera, dovute alla maglia che indossa, ha dato molto al calcio italiano e mondiale. Francesco Totti è un ragazzo come noi, con la fortuna di aver realizzato il sogno di tutti i romani, vestire e onorare la maglia che piu’ ci rende speciali. Francesco Totti è uno di noi anche negli errori, nel calcio a Balotelli e nello sputo a Poulsen, ma soprattutto è uno come noi fuori dal campo. Atleta modello, mai al centro di scandali, un semplice ragazzotto che supera i trent’anni, che si nutre di calcio, in maniera pulita e che si diverte ancora a mandare un compagno solo davanti al portiere. La differenza piu’ grande tra i due non è nel talento dimostrato nel rettangolo verde di gioco, ma la formazione. Francesco cresce con personaggi come Mazzone, Franco Sensi e Zeman, che lo hanno formato non solo dal punto di vista calcistico ma soprattutto umano. Alex ha avuto la sfortuna di crescere con compagni corrotti, disposti a tutto pur di arrivar prima sul pallone e dirigenti come Moggi, Bettega, Giraudo, Agricola e tanti tanti altri, che risultano essere la piaga di questo pallone sgonfio!
    Se Del Piero è un faro, Totti è la luce!

  74. Ugo Astre

    Del Piero regista elegante?! Ma almeno un minino di competenza su ciò di cui si scrive…o per lei è un optional? Merlo, ma anche lei è andato in farmacia con Agricola? Ma lo sa che le fa male alla salute? Provi a smettere, coraggio…

  75. michele volpe

    Per colpa di questo st……..o da oggi sono diventato un ex lettore di Repubblica….. Chi semina vento raccoglie tempesta!

  76. oliver

    egregio sig francesco merlo, ritengo che questo suo articolo sia estremamente riduttivo nei contenuti, pieno di omissioni e probabilmente lo stesso Alex Del Piero qualora lo leggesse, dubito che lo possa trovare di suo gusto…le ricordo altresì che l’ evidente reticenza travestita da imbarazzo del n. 10 della Juventus di fronte al giudice Casalbore (che lo rimproverò aspramente sentendosi quasi preso in giro), credo che sia una cosa eticamente più grave che non deprecabili gesti isolati, che in un campo di calcio possono sempre capitare; oltre al fatto che Del Piero non è sceso in serie B perchè una tragedia simile a quelle che colpirono Torino e Manchester United si fosse abbattuta anche sulla compagine bianconera, bensì per un sistema quasi piramidale di frodi e di malavita calcistica certificato sentenziato e “cassato” dagli organi della Federcalcio, sistema di cui anche l’ ottimo Alex Del Piero seppur in buona fede si è avvalso per aver maggior lustro nella sua carriera di giuocatore

  77. Stefano

    egregio sig. Merlo attaccare un campione per elogiarne un altro non è giornalismo, Alex Del Piero non ha bisogno di questo per dimostrarsi il campione che è stato e sempre sarà, ne tantomeno i Suoi insulti andranno a toccare il miglior giocatore Italiano di sempre Francesco Totti. Mi auguro che il sig. Francesco Totti legga il suo articolo e i suoi gratuiti insulti e prenda provvedimenti. Le consiglio di ritrattare, per far bella figura, quanto scritto perchè è stato veramente fuori luogo.

  78. Claudio

    Una persona di cotanta levatura morale avrebbe preso le distanze dal sistema Moggi e avrebbe deposto al processo sul doping senza accusare strani vuoti di memoria.
    Ritenti sig. merla la prossima volta sara’ piu’ fortunato.
    Comunque, anche se con un comprensibile ritardo, finalmente ha raggiunto una men che minima fama, ovviamente da giornalettaio, ma questo le interessa ben poco, giusto?

  79. donatella

    Spero che Totti la denunci per quelle schifose parole da lei dette, io non ce l’ho con del piero ma guardi come lo hanno trattato,dopo anni di calcio,certo anche lui invischiato negli anni di doping,e furti di calciopoli,però lui non vorrebbe certo che scrivesse queste cose sul suo migliore amico Francesco Totti,purtroppo per colpa sua, repubblica non sarà più letta da molti,comunque spero che la merda che gli ha buttato addosso gli ritorni indietro sa ogni tanto succede, che schifo che è diventata repubblica

  80. Marco

    Spero tanto che Totti La quereli e che non scriva piu su repubblica il mio giornale preferito fino ad oggi e non piu da domani!!!

  81. Francesco

    e così anche lei è caduto nella tentazione di “vincere facile”, perchè è facile portare come esempio negativo Totti identificandolo nei 2 – 3 errori che ha fatto nella sua carriera calcistica e personale tempestata di successi, riconoscimenti e buoni esempi…e l’articolo fa il giro dei social network, e chiunque (me compreso) viene a sapere dell’esistenza della sua firma, del suo blog…..bravo, è riuscito nel suo intento.

    Il suo codice deontologico, nella sezione dei “doveri” del giornalista, “sottolinea la responsabilità del giornalista, specificando che questi non può sottostare ad interessi diversi e in potenziale conflitto con la sua libertà di coscienza.”

    Spero per lei che si sia semplicemente dimenticato di questa buona regola,
    piuttosto che sia proprio la sua coscienza a portarla a scrivere luoghi comuni per ricevere facili applausi.

    Firmato: un lettore del giornale su cui scrive, che da domani ignorerà qualsiasi articolo a sua firma….perchè, nel mondo che vorrò lasciare ai miei futuri figli, chi sbaglia paga le conseguenze dei suoi errori.

    1. ric

      perche’ non scrive un’articolo sui giornalisti prezzolati….forse si riesce a capire meglio perche’ l’italia va male …perche’ e’ affidata in mano a sapienti pugni che invece di scrivere verita’ si prostrano dinnanzi al padrone…si vergogni!!!

  82. mauro

    che perdita di stile!! ritenevo “Repubblica” il miglior giornale da quaranta ad oggi.che perdita di stile quel “giornalista”!? francesco merlo. per onorare un grande campione,amato da tutti gli sportivi italiani, nessuno escluso, ha vomitato m…. su di un altrettanto campione.perfetto stile da tifoso juventino.quel che a me dispiace è che questo giornale, da me amato, abbia permesso a qualcuno di scrivere tali cattiverie. sono schifato dal presunto “giornalista” e deluso dal vostro giornale.mi aspetto un articolo di scuse almeno da parte del giornale. grazie

  83. max

    spesso il denigrare Roma e i suoi simboli è indice di livore per il fatto di non esserci nato o di non poterci vivere. Esaltare al limite del lecchinaggio i potenti è proprio una cosa italiana, dispiace che ciò possa accadere non a un gionalista sportivo che vive di campanile, ma un cronista politico di un giornale apprezzato. Alludere allo sfacelo dell’italia e accostarlo alla “soavità” di del piero è un’operazione iniqua tanto per accaparrarsi le simpatie dei potenti di turno. Ma lasci stare Roma e i romani, che hanno solo un difetto: accettare tutti, compresi leghisti merdosi che vengono a gozzovigliare nella mia città e giornalisti sempre impegnati a non dispiacere un potente, politico o presidente di calcio che sia. Ma che cosa vi ha fatto Roma, oltre che a insegnarvi la civiltà? andate affanculo invidiosi

  84. raffaele

    spero che del piero dimostri di essere quel campione che lei sostiene che sia rispondendogli di non voler essere osannato da un personaggio come lei,che per elogiare un campione ne denigra un altro,come se uno per osannare un grande giornalista dicesse del male su di lei,spero che anche nel suo giornale ci sia un qualcuno che gli dica con educazione: signor merlo vada a cercasri lavoro che questo non fa per lei.ne perde la faccia del giornale e degli italiani non juventini.ps spero cher totti e la A.S ROMA gli facciano una bella querela,tanto per imparare a comportarsi,a volte è meglio sputare nel vero senso della parola che facendolo verso un altro grande campione.

  85. ivano

    Caro sig. Merlo,lei è un’altro di quei giornalisti nè arte nè parte che per far risultare il suo nome una volta ogni tanto si fa grande gettando merda su atleti del calibro di Francesco Totti,grande uomo in campo e soprattutto fuori…lei è vergognoso…spero che le faccia ingoiare tanta merda quanta lei gliene sta gettando addosso!!!

  86. lia

    sono convinta che lei sapesse già il putiferio che avrebbe scatenato il suo articolo,è lo ha pubblicato di proposito,per un pò di notorietà…..spero che lei chieda pubbliche scuse al Signor Francesco Totti…anche se non le importerà niente ,io non la stimo per niente…

  87. Emiliano

    Giornalista vuol dire diffamare un campione per esaltarne un altro complimenti perchè non apre una scuola di giornalismo? Spero di non leggere più i suoi articoli su repubblica!!!

  88. daniele

    Complimenti per gli insulti a Totti! Ho perso tutta la stima che avevo per lei! Da voltastomaco citare gli esodati e l’articolo 18 senza contare l’errore da anafabeta del calcio collocando il suo amore Del Piero tra i registi quando in realtà è un punta.Stia pure con il suo PRINCIPE MOGGI E GIRAUDO E LA FARMACIA JUVENTINA!

  89. Alevt86

    Gent. dott. Merlo,
    Mi ritrovo a scrivere queste parole dopo aver letto il suo pezzo che rende omaggio ad Alessandro Del Piero. 
    Purtroppo, come la pratica italica spesso insegna, per esaltare un giocatore, se ne deve necessariamente denigrare un altro, in questo caso Francesco Totti. Il rammarico è maggiore, dato che a farlo non è un giornale del Nord, ma un giornale romano, che apprezzo molto, ma che è troppo spesso in imbarazzo da una redazione sportiva non all’altezza. Basterebbe ricordare i titoli dedicati lo scorso anno al presunto coinvolgimento di Totti e De Rossi nel calcioscommesse rivelatosi, poi, del tutto privo di fondamento.
    Tornando all’articolo di cui sopra, non comprendo la necessità di questa pratica, forse le serve per lenire la rabbia provocata dal trattamento riservato  dalla Juve al suo mito? Forse ricordare le gesta, certo da condannare, che Totti ha  commesso, e per cui ha pagato, vorrebbe offuscare la sua grandezza?
    Non starò qui a disquisire con lei su chi sia stato il più forte, i numeri parlano a favore del mio Capitano che scrive la storia di domenica in domenica e, a differenza di Del Piero, continuerà a farlo anche nei prossimi anni, sempre con la stessa maglia addosso.
    Posso solo dirle che Francesco Totti non è mai stato costretto ad andare in tribunale per colpa dell’As Roma.
    Del Piero lo ha fatto due volte nei processi per doping a Torino e di Calciopoli a Napoli ed i suoi interrogatori sono stati una sfilza di imbarazzanti “non ricordo”. 
    Non servono altre parole. La presunta faccia pulita sul campo di Del Piero è stata sporcata indelebilmente da quelle immagini.
    Così quando i miei figli mi chiederanno di parlargli loro di Del Piero, lo citerò: “Non ricordo”.

    Cordiali saluti,
    Alessandro

  90. Luca

    Io ricordo un Del Piero che forse non sputava e forse non dava calci ma che all’epoca dello scandalo del doping “juventino” era gonfio come un palloncino

    1. Luca

      e comunque complimenti: è passato da una media di 0,001 commenti dei post precedenti a qualche centinaia di quest’ultimo.

  91. mauro

    che perdita di stile!! ritenevo “Repubblica” il miglior giornale da quaranta anni ad oggi.che perdita di stile quel “giornalista”!? francesco merlo. per onorare un grande campione,amato da tutti gli sportivi italiani, nessuno escluso, ha vomitato m…. su di un altrettanto campione.perfetto stile da tifoso juventino.quel che a me dispiace è che questo giornale, da me amato, abbia permesso a qualcuno di scrivere tali cattiverie. sono schifato dal presunto “giornalista” e deluso dal vostro giornale.mi aspetto un articolo di scuse almeno da parte del giornale. grazie

  92. luigi

    Io quest’articolo lo intitolerei il tramonto dell’italia nel tramonto di un giornalista . Invece di sentenziare studiati bene la storia di francesco totti ,un campione in campo ma soprattutto fuori.Dovresti essere querelato per un articolo del genere

  93. mirko

    Buna sera. Scrivo da Firenze.
    Mi dispiace, ma non sono d accordo per nulla con quello che scrive di del piero.
    Persona totalmente viscida, che ha vissuto i suo momento migliore nella juve dopata e gonfiata sia dalle medicine prese in modo improprio, che dalle truffe. E questo bell esempio di campione e uomo, non si ricorda nulla. ne di medicine, ne di arbitri chiusi negli spogliatoi, o di dirigenti juventini che andavano e veniva dagli spogliatoi degli arbitri. Insomma a me fa schifo come uomo. mi sa molto di viscido, come mi fanno viscido i giornali che si sottomettono per convenienza alla juve e al potere economico che corrompe tutto.
    Saluti
    Mirko

  94. Simone 81

    Un altro che per avere 10 minuti di popolarità deve parlare del capitano…ma quanti morti di fame aiuta il capitano…ma sto Merlo chi è chi lo conosceva? Manco la madre…..

  95. MarcheseDelGrillo

    A Merlo (che già il cognome è tutto un programma) , come si dice a Roma “Càcate in mano e pìjate a pizze”…

  96. Mario

    “Non il Totti che sputa e prende a calci l’avversario..”
    Evidentemente leccare il culo è più facile che pensare con la propria testa (ammesso che c’è una testa con la quale pensare)..
    Ennesima dimostrazione di quanto la mediocrità di certa gente non conosce limiti. Ma la colpa non è la tua ( manco del “lei” ti do ) è de chi ti permettere di scrivere.
    Vergogna!

  97. King Artur

    Sig. Merlo da lettore della repubblica da moltissimi anni sono dispiaciuto del suo articolo.
    Da sportivo come penso di essere ho apprezzato Del Piero per i suoi gesti sul campo, meno quelli della sua squadra che BEN sappiamo cosa ha significato nel calcio italiano con la sua arroganza e potenza.
    Faccio perciò fatica ad accettare il paragone come Lei lo ha impostato con un altro grandissimo campione del calcio italiano, diverso nel carattere certo, che ha fatto anche qualche errore ma che ha PAGATO ogni sbaglio tornando ad essere il campione che e’ dentro e fuori dal campo. Romano a volte impulsivo ma buono semplice e generoso. E lo stesso Del Piero lo sa.
    Anche Zidane, immenso campione, ha fatto gesti poco edificanti in campo ma per lui le giustificazioni ci sono state mentre per Totti no, lui e’ il male lui non si e’ venduto al potere delle strisciate del Nord dove vivono i soli campioni degni di menzione.
    Dia retta lasci in pace il nostro Capitano, lui ha fatto una scelta d’amore e non ha MAI rubato niente a nessuno anzi. Si goda la festa di uno dei pochi scudetti meritati della sua Juve nella sua storia ed il suo banale moralismo lo applichi a cose piu’ impegnative spiegandoci ad esempio come mai vincete sempre voi con ogni mezzo lecito e non

  98. Antonello L

    Mi dispiace, ma la vostra invidia e frustrazione nei confronti di Roma e dei Romani è chiaro segno di pochezza intellettuale nonchè di “complesso da padano”. Effettivamente mi spiace per chi come lei non ha avuto la fortuna, come me, di nascere e vivere in questa meravigliosa città.

    Qui, Merlo, si parla di un ragazzo definito violento, per aver dato un calcio a un 18enne montato che è il primo si permette di conferire epiteti razzisti a qualcun altro (del tipo “romano di merda”); un ragazzo che lucra sulle pubblicità del gioco d’azzardo (la pregherei di verificare dove vanno a finire gli introiti di queste pubblicità).

    Per cortesia, lasci fare il mestiere a chi può essere un minimo in grado di farlo; un altro lettore in meno per “La Repubblica” dopo 8 anni.

    Last but not least, alla sua età tutto questo livore e rancore, suvvia, a Roma si dice che “a incazzatte fai du fatiche”, non vorrei che tutti questi stipendi sul suo conto in banca (guadagnati scrivendo articoli del genere) andassero a finire tutti a medicine.

    Dimentichi il tifo e ci rifletta, grazie. Con stima pari a zero.

  99. Roberto Rizzardi

    206 commenti (207 con questo) e botte da orbi forsennate e partigiane. Non mi inserirò mai più in una contesa che riguardi il calcio. Sono troppo “avulso” come giustamente mi hanno fatto notare.
    Sig. Merlo, chi tocca i beniamini del calcio muore, è evidente.

    1. Alessio Predetti

      Però quanto le piace continuare a lisciare il pelo (le piume?) del Merlo… Dia retta, lasci perdere, se è vero che non gliene frega nulla. I commenti sono impietosi, quantitativamente e qualitativamente: è una causa persa. Faccia una bella figura, entri nel merito dei discorsi anziché lanciare frecciatine velenose qua e là. Oppure si astenga. Ripetere sistematicamente che del calcio non gliene importa niente additando gli altri commentatori come cavernicoli decerebrati e condannando le “botte da orbi forsennate e partigiane” (ma lei si rende conto della violenza che adopera nella scelta dei termini? Mi sa tanto di no) è perlomeno singolare. Le ribadisco che Lei è avulso dall’argomento calcistico e, nello specifico, dalla realtà dei fatti. Saluti.

      1. Roberto Rizzardi

        il bello è che le avevo dato ragione. Ho semplicemente riconosciuto che ero nel posto sbagliato, come lei mi ha fatto notare, e lo sono senz`altro come la sua piccata risposta mi conferma. Di calcio non ne capisco, ma sono state botte da orbi e non credo di poter essere smentito. Erano forsennate perchè magari lei è stato circostanziato nelle critiche, ma non rappresenta certo la media e partigiane perchè l`amore romanista e lo scorno milanesta sono più che evidenti. Infine, si rilegga, lei è stato a sua volta abbastanza velenoso nei miei confronti, ma mi piace che lo sia stato, non si è limitato a darmi del coglione come altri avrebero fatto. E poi lei ha sostenuto una posizione, non si è limitato a sbraitare. Lei sembra pensare che non sia lecito giudicare senza entrare nella mischia, io la penso diversamente, pazienza, perderà il sonno per questo? Non credo proprio. Comunque lo ripeto, mi terrò alla larga dai dibattiti calcistici, quello che ho da dire non è calcistico e non importa ai tifosi e, mi creda, è una valutazione neutr, non altezzosa ed è comunque, credo, l`invito che lei mi ha rivolto e che io accolgo volntieri, la ringrazio. Senza alcun rancore e, mi creda, pure con un po di simpatia.

        1. Alessio Predetti

          Non la prenda sul personale, sono risposte dettate sempre da ciò che si legge e traspare, probabilmente se fossimo faccia a faccia ne discuteremmo amichevolmente davanti ad un caffè (o quel che preferisce… offro io!). Simpatia ricambiata, viva lo scambio di opinioni.

    2. paolo piaggesi

      Qui lla questione non e` chi tocca i beniamini del calcio muore. La critica ci puo anche stare, ma in questo caso si tratta di offese gratuite che il personaggio che ha scritto l’articolo si poteva tranquillamente risparmiare trattandosi di un pezzo su un altro calciatore

  100. Stefania picchi

    Eccone un’altro che sfrutta la popolarita’ di Totti per farsi i cinque minuti di popolarita’, elogiando uno che e’ andato in tribunale! Repubblica non vedra’ piu’ me come lettrice se si fregia di giornalisti come lei !

  101. gianluigi

    non mi presto a questo sporco gioco di commentare e mettere a confronto due bandiere del calcio italiano…però ora sono stufo che totti sia dipinto come il male e del piero come il bene…del piero è o non è (cosi stanno i fatti) stato indagato per il doping nel calcio?? totti non è quello che con la sua beneficienza manda avanti tutti gli ospedali pediatrici di Roma, che ha comprato delle case popolari per i meno abbienti a Centocelle, che si è simpaticamente messo in gioco con il libro delle barzellette per beneficienza e che ha una scuola calcio per ragazzi affetti dalla sindrome di down ??? (e sinceramente non sto a elencare tutto quello che lui ha fatto nel sociale perchè è tardi e sono stanco)… a merlo co sto cognome giusto l’uccello di del piero puoi essere

  102. fabio

    Ci vorrebbe il DASPO anche per i giornalisti…
    certi articoli, sono scritti finemente, studiati per attaccare una persona e contemporaneamente esaltarne un altra.
    Poi ci si lamenta del calcio italiano….
    Sarebbe il caso di lamentarci di chi sbandiera idee mettendo in cattiva luce gli altri.
    Che amarezza…
    Preferisco pensare che Totti e Del Piero, siano eterni grandi amici e rivali sportivi. Ecco cosa mi piace pensare.

  103. Patrizio Giordano

    Ottimo espediente usare il nome di Totti per moltiplicare la visibilità del suo articolo! Magari la prossima volta faccia cosa gradita, usi Montero o Tudor come termini di paragone, ne perde in visite e visibilità ma ne guadagna sicuramente in onestà intellettuale.

    1. Patrizio Giordano

      Ovviamente non ha minimamente preso in considerazione oltre agli errori di Totti quanto di buono ha fatto e fa. Chiedo che lei faccia le pubbliche scuse a Totti, si salvi in corner. Poi potrà continuare a tifare Juve.

  104. MaxiS

    Spero tanto di essere il 215esimo e, per ora ultimo, a commentare un articolo così becero.
    Chissà se il numero 215 le ricorda qualcosa pregevole sig. Merlo…

    Merlo: nomen omen

    A mai più rileggerla.
    Massimiliano

  105. Don Bastiano

    “Perdono te Del Piero, che sei immenso campione ma uomo e qualche volta potrai anche aver umanamente sbagliato. Perdono te Totti, che sei immenso campione ma uomo e qualche volta potrai anche aver umanamente sbagliato. E perdono pure te Merlo…che non sei NIENTE!!!”

  106. Andrea Bianchi

    Totti dal lato calcistico ha superato Del Piero sotto tutti i punti di vista. Sul lato umano poi Totti e Del Piero le mangiano in testa a lei sr. Merlo. Tutti e due fanno cose per aiutare gente in difficoltá ma lei sicuramente non le sa.

    Non so nemmeno se lei é un giornalista, se lo é beh farebbe bene a riconsegnare la sua tessera e trovarsi una occupazione diversa, Totti rimane nella Storia con i suoi gol e la sua lunga carriera di oltre 20 anni, una storia che lo ha portato a essere il piú grande calciatore degli ultimi 50 anni.

    Lei Merlo nel suo mestiere cosa é?

  107. Claudio Olivieri

    Caro Merlo, ho impiegato piu’ di un’ora a leggere le meritatissime critiche che sono state riversate su di Lei da una folta schiera di ex lettori di Repubblica. Ha mai ricevuto tante critiche per un Suo articolo? La valanga che l’ha sommersa avra’ pure un significato!
    Sono sicuro che la protervia che intuisco in Lei Le impedira’ di chiedere scusa non solo a Totti ma a tutto il giornalismo italiano che ha cosi’ grossolanamente contaminato.

  108. Alessio

    Grande aritcolo, un applauso!

    Non ci si può limitare a salutare un campione per il suo addio, bisogna insultarne un altro, altrimenti non si rende bene l’idea vero?

    Solo un appunto: Del Piero ha giocato nella squadra più sporca d’Italia, che ha vinto campionati grazie all’abuso di farmaci e agli arbitri corrotti, come si può dire se lui è pulito o meno?
    Come si può dire se la sua carriera e la sua bacheca sarebbero state uguali senza l’aiuto di Agricola e di Moggi?

    P.s. sicuramente cercava solo il modo di farsi pubblicità e, devo dire, che ci è riuscito perfettamente, però è molto facile essere far parlare di se insultando Totti, è meno facile farlo per meriti personali.

  109. alessio

    Ero indeciso se inserire un commento per non farle un po’ di pubblicità. Visto che se questo è lo stile della sua scrittura dubito riesca a campare bene con il suo mestiere. Poi mi sono detto che no, certe porcate non possono passare. Anni di berlusconismo VI hanno insegnato e fatto credere che si possa mistificare tutto a proprio vantaggio, SIETE i migliori prodotti della non cultura del cavaliere. E proprio per questo non mi stupisco se per esaltare un campioncino ritenga necessario INSULTARE un campione e uomo vero come Francesco Totti (gli altri sono coglioni, i poveri comunisti……..vocabolario già noto). alessandro del piero è stato il capitano della juventus CONDANNATA e RETROCESSA in serie B dalla GIUSTIZIA sportiva, alla quale sono stati REVOCATI due scudetti che quindi è stato riconosciuto avesse RUBATO sul campo ma immagino che anche qui scatterà la giustificazione berlusconiana che la magistratura (in questo caso sportiva) è cattiva ed ingiusta.
    E non mi stupisco nemmeno che lei voglia esaltare chi di fronte ad un aula di tribunale, chiamato in causa per reati di abuso di farmaci e doping, davanti al giudice che voleva sapere la verità le uniche cose che sia riuscito a dire siano state “non so, non ricordo”, in perfetto stile omertoso (com’era la storia di schettino?).
    In conclusione posso dirmi contento perché sono certo che Francesco Totti con tutti i soldi che giustamente le sfilerà per queste ingiurie farà del bene ad un sacco di persone come ha sempre fatto.

    P.S.
    questa è una delle tante maglie indossate dal suo eroe del piero
    http://juvemania.it/wp-content/uploads/2010/03/55-betclic-juventus-300×260.jpg
    sicuramente betclic sarà un’associazione umanitaria e non una socità che lucra sul gioco d’azzardo e le scommesse

  110. Vito

    Sono i giornalisti che scrivono come Lei a rovinare il calcio. La sua penna è uguale al cellulare del “suo” Moggi, alla “siringa” del suo dott. Agricola, alla schedina di Masiello & Company…..quando per esaltare un campione come Del Piero, nonstante i sospetti doping, sente il bisogno di parlar male, dell’ultima e unica bandiera del calcio italiano, uno che batte qualche record, uno che se avevve avuto il sitema Moggi avrebbe vinto qualche scudetto sporco in più, forse, capisco che il calcio sarebbe più bello senza gente come Lei.
    Fate fare i tifosi ai tifosi.
    I giornalisti ai giornalisti ( ma per fare una professione bisogna esserne capaci ).
    Saluti.

  111. Andrea

    Additare Totti per parlare di Del Piero?
    La crisi è crisi ed ogni trucchetto, anche il più umiliante per chi lo usa, è utile per farsi un pochino di pubblicità e due euro. Solo che ha sbagliato soggetto.
    Ma comunque ha preso più commenti di quanti ne ha presi in una vita. Più di quanti ne avrebbe presi parlando della morte di Papa Giovanni.
    Qui non si tratta di difendere Totti perchè non si parlava di lui in questo articolo.
    Bravo Del Piero vittima di Moggi e delle siringhe del dottor Agricola. Pensi che quel delinquente di Moggi lo costrinse in un anno a segnare circa 20 goal su rigore. E quel delinquente di Agricola lo costrinse a fare uso di creatina a sacchi e forse (giusto per non rischiare) anche di EPO. Ma lui se ne uscì con “ah non ricordo” al processo . . . Poteva portare l’uccellino per farselo ricordare o anche un bel MERLO! SCHIAVI DEI SOLDI SIETE!!!!!!! LO STERCO DEL DEMONIO

  112. Andrea

    Ah dimenticavo . . . Visto che è abituato al TURPILOQUIO E AGLI INSULTI provi a cambiare registro.
    Potrebbe essere possibile scrivere senza offendere altre persone.

  113. luciano62

    IN QUESTO SITO SOLITAMENTE NON ACCETTO IL TURPILOQUIO E GLI INSULTI. QUESTA VOLTA NON L’HO FATTO PERCHE’ MOSTRARLI E’ TRISTEMENTE PIU’ EFFICACE CHE CESTINARLI….si commenta da solo sopratutto dopo che lei si é permesso di farlo con il sign. totti.. per esaltare un altro campionissimo come il sign del piero…. L´idea di condividere questo paese con gente come lei mi fa vomitare…evidentemente é questo quello che ci meritiamo!!!!
    mi vergogno di essere un lettore fedele di repubblica…bene a partire da oggi affanc…pure repubblica!!!
    triste e squallido sará lei e chi la paga!!!

  114. Alessio Predetti

    Edmondo Berselli descriveva con una sapienza unica la sua terra, il suo mondo, e veniva letto con piacere da chiunque. Non aveva il timore di dipingere l’Italia per ciò che era, da Nord a Sud, nel ricordo gentile e generoso della sua terra, l’Emilia. E’ riuscito a scherzare sulla destra come sulla sinistra, mettendo d’accordo anche i più permalosi. Si è spinto oltre: ha fatto innamorare gli ex sessantottini di un libro che glorificava l’Italia pre-68, quell’Italia rappresentante di un retrivo status quo combattuto dalle generazioni nate dopo la II guerra mondiale. Giorgio Bocca raccontava con la maestria del testimone disinteressato le tante bellezze e le tantissime miserie del Sud, arrivando a votare la Lega della prima ora, da uomo di sinistra voglioso di cambiamento. E’ stato repubblichino, poi partigiano, infine lucido narratore e commentatore dei fatti italiani per un cinquantennio. Nessuno ha mai osato rimproverargli niente, perché un uomo sincero, a suo modo rude e coraggioso, qual era Bocca, riusciva a spiegare i suoi punti di vista fino a lasciare il lettore con il dilemma: e se avesse ragione lui?

    Vede, Merlo, né Berselli né Bocca si sarebbero mai sognati di scrivere qualcosa di simile. Per pudore, per capacità e anche per rispetto altrui. Se lo avessero fatto, tutto avrebbe avuto una leggerezza diversa, un sapore amarognolo ma in fondo godibile. Lei, un catanese emigrato “al Nord”, per compiacere chissà chi, forse il suo direttore piemontese e juventino, ha fatto esattamente ciò che un grande giornalista, e oserei dire un uomo coraggioso, non farebbe mai. L’ho apprezzata in passato, ma da oggi, grazie al suo articolo, ho capito davvero che il calcio ci rende tutti uguali: non c’è romano, milanese, palermitano o triestino che tenga. Il calcio sfugge alle regole tanto invocate e passa sopra alla deontologia professionale. Nel calcio torniamo ad essere tutti uomini qualunque, dal nobile all’operaio sfoghiamo i nostri bassi istinti; chi lo fa urlando, chi sottovoce, chi con una penna, chi con uno schiaffone, chi gioiosamente e chi per rivincita. Lei non fa eccezione, è esattamente un tifoso medio e non si differenzia né da me che scrivo in tono pacato, né da chi l’ha pesantemente insultata, né da chi picchia i tifosi avversari. Lei in questo senso incarna, per contrappasso, quel Totti che cita come modello negativo, incarna quei milanisti incapaci di accettare la sconfitta perché ha voluto mettere in calce al pezzo un avviso che sa tanto di piagnisteo preventivo. A volte basta la tentazione irresistibile per farci uscire allo scoperto, per svelare chi siamo veramente. Ecco, Lei lo ha fatto, si è svelato, non ha resistito. Lei pensava di essere migliore di noi, forse, e magari leggendo compiaciuto la messe degli interventi si sente effettivamente superiore. Be’, si rassegni, non lo è. E’ solo un italiano come gli altri, un italiano che non voleva parlare necessariamente di calcio e, tuttavia, ha finito col parlare solo di quello. Per questo deve prendersela con se stesso, non certo col tifoso che viene qui a difendere il Totti di turno. Deve biasimarsi, Merlo, perché, ironia della sorte, voleva volare in alto ma è riuscito a cadere in basso.

    Cordialmente, un suo ex lettore.

  115. Emanuele Costa

    Totti lucra sulla pubblicità del gioco d’azzardo e Del Piero lucra sui disabili. SIETE DUE PEZZI DI MERDA.
    Brutto autogol di Del Piero, ma il calcio questa volta non c’entra. Il fantasista della Juventus, infatti, si è reso protagonista di una vicenda perfettamente legale ma quanto meno spiacevole. L’associazione benefica lombarda “La Nostra Famiglia” che si occupa dell’assistenza a 10.000 ragazzi disabili in tutto il nord Italia, aveva messo gli occhi da tempo su di un terreno esteso 30.000 metri quadri posto a fianco di una delle sue più grosse comunità, a Conegliano Veneto, in provincia di Treviso. “La Nostra Famiglia” era già riuscita, con grandi difficoltà a racimolare i soldi necessari ad ampliare, con una porzione del terreno, la struttura che ospita 600 ragazzi problematici.
    Quel terreno serviva per ampliare la volumetria dello stabile e costruire un parco giochi per i bambini traumatizzati cranici: prezzo fissato 19.000 lire al metro. All’asta indetta dal Comune di Conegliano per cedere la porzione di terreno, quando ormai l’acquisto da parte de “La Nostra Famiglia” sembrava cosa fatta, è arrivata la sorpresa: Alessandro Del Piero, il giocatore della Juventus, si è presentato all’offerta pubblica.
    Il famosissimo calciatore, con un contratto con la squadra torinese da 10 miliardi all’anno, 27 milioni al giorno, 1 milione e 200 mila lire all’ora (compreso quando dorme), si è offerto di comprare l’intera collina “Costa” per poco meno di due miliardi di lire, una cifra che mai i disabili avrebbero potuto reperire. Obbiettivo costruire nel paese dove è nato un’altra villa oltre a quelle che già possiede a Torino, a San Vendemmiano e sul lago Maggiore.
    Venuti a conoscenza dell’operazione, i responsabili dell’associazione lombarda, a Ponte Lambro in provincia di Como, hanno sperato per qualche giorno in un gesto di beneficenza. Si auguravano, se non di ottenere il terreno in regalo, di poter avere al prezzo di costo il terreno che avevano chiesto senza del quale non potranno ingrandire la struttura. Invece no. Del Piero non si è lasciato commuovere. Dopo avere ascoltato le ragioni dell’ente, ha accettato di cedere la metà del terreno di cui “La Nostra Famiglia” aveva bisogno: 15.000 metri quadrati, il 21% della superficie acquistata.
    Del Piero non solo ha chiesto all’associazione di corrispondere la cifra, ma ci ha anche fatto pure una “cresta” di 8.000 lire al metro quadro: un rialzo di oltre il 30%. Ha guadagnato sugli oltre 420 milioni pagati da “La Nostra Famiglia”, speculando sulle necessità di un ente benefico. Un comportamento non certo da campione, da campione nella vita. “Macché beneficenza, Del Piero ha voluto tutto fino all’ultima lira. Ha acquistato il terreno a 19.000 lire al metro e ci ha rivenduto la metà di quello che ci serviva per aiutare i ragazzi disabili a 27.000 lire al metro”, rimprovera Zaira Spreafico, la presidentessa dell’associazione con 10 centri riabilitativi in Lombardia e 10 in Veneto.
    “Per me è stata una delusione sotto l’aspetto umano. Non speravo in una donazione, ma in un comportamento più sensibile da parte di un giocatore che guadagna miliardi per calciare un pallone”, conclude. E pensare che quel terreno gli è costato meno di dieci giorni di “lavoro”

  116. luca

    questo signore, se cosi possiamo chiamarlo, che ha, purtroppo, la facoltà di scrivere su un noto quotidiano non merita commenti ma si dovrebbe vergognare.

  117. Stefano

    Ma che c’entrava il paragone con Totti??? Perchè non hai paragonato Del Piero con le testate rifilate da Zidane (anche con la maglia del Juve addosso)??? Per il resto, non ho mai letto i suoi articoli e di sicuro non comincerà adesso.

  118. Tuco

    Merletto non fare la vittima…turpiloquio e insulti…in 240 commenti ho letto solo una parolaccia…direi che le è andata bene visto che è stato il primo ad insultare uno dei pochi simboli che rimane in questo calcio malato..e una causa di questo male nel nostro amato sport nazionale è proprio lo stile giornalistico che usano sciacalli come lei che si appropriano di titoli ricchi di nomi prestigiosi per farsi pubblicità…ma questo totti lo sa e continuerà per la sua strada come ha sempre fatto…e tra l’altro le muovo un’altra critica: lei è un pessimo scrittore. Ci sono articoli che seppur non condivisibili si fanno leggere e ammirare per la forma..il suo è ridicolo in tutto e per tutto.. comunque invito tutti coloro che hanno scritto su questo spazio a fare altrettanto sulla redazione de “La Repubblica” per esprimere il nostro dissenso a qualcuno che sicuramente sia mentalmente più lucido

      1. Tuco

        ho 10/10, una vista da falco e non sto certo qui a perdere tempo nel leggere cose che condivido nè vado a fare la caccia al tesoro sulle parolacce..non è nel mio modo di fare quello di aggredire le persone con toni poco pacati e maleducati..tuttavia quando lanci un boomerang devi essere pronto a riceverlo in fronte con maggiore potenza rispetto a quella di partenza…qui a Roma (ma anche oltre i confini di Roma, basta solo apprezzare lo sport) siamo tutti avvocati di Francesco c’è chi ci mette maggiore eleganza e chi è più passionale.
        Ti ringrazio comunque per il suggerimento che mi hai dato: leggere i 257 commenti alla ricerca di parolacce…sono convinto che sia più costruttivo che riprendere l’articolo

        1. Roberto Rizzardi

          Il tuo stile, aggressivo, ma non esagitato purtroppo non rappresenta una maggioranza ed è quello che mi dispiace. Non entro nella polemica tra Merlo ed i tifosi che gli si sono rivoltati contro. In altri commenti ho già stabilito con un’altra persona che qui sono fuori posto, ma trovo certe reazione veramente inqualificabili.

          1. Tuco

            a Roma Totti è come il papa cosa ti aspetti da un forum aperto??? che tutti scrivano “egregio signor Merlo…..” l’etimologia della parola “forum” è già garanzia che ognuno esprima il proprio parere e qualsiasi siano le parole usate uno ce deve stare altrimenti internet (dove regna il libero contraddittorio) non è il mezzo che fa per te!

  119. Gabriele Paris

    Buongiorno signor Merlo,
    ho letto con molto stupore il suo articolo.
    pensare ai calci e gli sputi di Totti dimenticando il tifo? Va benissimo e non c’è dubbio che in quei casi Totti ha sbagliato, anzi ha pagato(addirittura anche il presidente della Repubblica pensò bene di parlare di lui) con squalifiche pesanti, ma personalmente non capisco perché in un articolo di”addio”a Del Piero ha dovuto tirare in ballo Totti.
    Del Piero con i suoi “non so, non ricordo, boh”al processo per doping, con la sua non condanna alla juve di Moggi come dovremmo vederlo?
    Perché non ha fatto un paragone con Zidane (lui nemmeno è stato un santo, o sbaglio?), con Nedved(esempio di antisportività), Balotelli, Ibra, Cannavaro (ricorda le sue risatine mentre gli somministravano un farmaco?)? Toh, mentre lo scrivevo non lo avevo notato, ma tolto Balotelli, tutti hanno giocato con lui!
    Anche se secondo me è proprio sbagliato il riferimento a un altro giocatore per elogiarne un altro-
    La carriera di Del Piero è stata grandiosa, è stato ed è un gran campione e credo che “dimenicando il tifo” abbia “vimitato”lui leggendo il suo articolo.

    1. Emanuele Costa

      L’unica fortuna del giornalaio Merlo è che la sua faccia non è conoscita, al riguardo signor giornalaio le consiglio di levare la sua foto.

  120. Roberto Peia

    Le parole su FRANCESCO TOTTI sono palesemente ingiuste e fuori luogo.
    Ho smesso di leggere questo articolo ridicolo e mieloso dopo che ho letto:
    “non il Totti che sputa e prende a calci l’avversario”

    A parte che calcisticamente TOTTI vale due volte Del Piero, e parlano i numeri, ma poi come si può anche solo paragonare il Capitano di una squadra onesta e leale con il Capitano di una squadra di ladri e dopati? E addirittura celebrare quest’ultimo?

    Anche Del Piero è stato un grande calciatore, senza dubbio, ma come persona è sempre stato un falso, un protetto.

    Ebbene preferisco mille volte la spontaneità di un ragazzo che ha sempre avuto tutti contro, specialmente voi GIORNALAI, piuttosto che Del Piero.

    Signor Merlino quelli come lei sono la rovina del nostro Paese. Spero di ricordarmi quando leggerò il suo nome prossimamente di saltare a pie’ pari l’articolo da lei scritto.

  121. Francesco

    Nessuno mette in discussione le qualità di Del Piero, vero e proprio patrimonio del calcio italiano. Ma quando si dicono frasi come queste “Con Del Piero sono a rischio d’uscita tutti i simboli d’eccellenza, del sapere e della produzione italiane” sembra un’analisi fatta da un tifoso della curva che parla più di cuore che di testa. Semplicemente è scritta meglio. Simboli e patrimoni del calcio italiano ne abbiamo ancora, fortunatamente, anche al pari di Del Piero.

    1. Emanuele Costa

      Io metto in discussione le qualità morali di Del Piero. Giustamente, dice il giornalaio Merlo, che Del Piero è un simbolo d’eccellenza ed è vero, siamo un paese di merda e ci meritiamo questo. Chiedete a Del Piero chi è “La Nostra Famiglia” o leggete il mio commento poco più su e vedrete che bel simbolo d’eccellenza è Del Piecoro.

  122. Alessandro

    Onore ad Alessandro Del Piero che stimo e apprezzo come uomo e come calciatore…non capisco l’utilità del paragone con Totti, che fa scadere il suo articolo in retorica da bar…

    1. Emanuele Costa

      Apprezzi Del Piero come uomo? Fatti una ricerca su Del Piero e “La Nostra famiglia” e vedrai che grande uomo è Del Piero.

  123. Fabio Rinaldi

    Egr. Sig. Merlo,
    sono profondamente amareggiato nel leggere tutto il suo odio, livore, rabbia, invidia, ignoranza, maleducazione, razzismo, xenofobia, nei confronti di un uomo di una città che evidentemente non conosce, di cui non sa assolutamente nulla, se non quello che Lei ha voluto vedere, interpretare liberamente, dalle immagini e dagli articoli che la stampa di quell’Italia che Lei, radical chic, emigrato dal sud, vedi Candico Cannavò, acceso tifoso anti romano e romanista, Juventino adottato dai padroni, combatte, ma con casacche di diverso colore, passandosi per una penna di alto livello, ma che di fronte al tifo cade nel più profondo degli abissi della sottocultura, che magistralmente rappresenta quando parla liberamente di calcio, di Juve, di Del Piero, dimenticando le nefandezze della società più sporca, più corrotta, più marcia che l’Italia abbia mai avuto. Ma per Lei, caro sig. Merlo è molto più facile ergersi a paladino di un uomo che conta 16 milioni di tifosi, evitando di sporcarsi le mani, come solo voi, poveri pseudo intellettuali potete fare, sapete fare. Lei è il peggio che questa povera Italia può rappresentare, l’uomo che combatte da dietro la trincea della scrivania, mai in prima linea. E’ grazie a gente come Lei che questo paese è affossato nel berlusconismo, incapace di muovere nulla che non sia la sua eletta penna da strapazzo. Leggo i Suoi articoli e rabbrividisco difronte alla totale incapacità Sua di entrare nelle coscienze delle persone, Lei è solo in grado di specchiassi nella sua ipocrita cultura, che a nulla serve, se non a rendersi un facile Narciso agli occhi di chi scorge la verità. Lei però, col suo articoletto ha distrutto inconsapevolmente, perché incapace di cogliere l’essenza vera del calcio, accecato dal leccaculismo facile, il suo stimato eroe bianconero, paragonandolo ai più banali degli stereotipi: l’Università che mai potrà essere come prima, il gota del calcio, la poesia di Umberto Saba, e tutte queste menate da 4 soldi, che incantano qualcuno, e che Lei, pifferaio da angolo di strada di Calcutta, può somministrare proprio a quell’Italietta che pretende di cambiare con tutta la sua “Sottocultura”.
    La disistimo profondamente, e mai, ripeto, mai più, leggerò nulla che esca dalla sua Bic da 0.50 centesimi. Si ricordi, che se questo paese è annegato nel qualunquismo, il merito è di gente come Lei, capace di far guerra solo ai più deboli, e incapace di intraprendere una battaglia contro se stessi e le proprie idee.

    Evviva Pasolini, che di Voi aveva capito tutto, stando sempre dalla parte del più debole, costi quel che costi.

    P.S. Sono un Professore Universitario, di sinistra, romano, romanista, e vostro ex lettore. Non credo che la redazione del Suo giornale sarà felice nel prendere atto di aver perso lettori su lettori. Sa, viviamo nel mondo dell’audience, caro il “Merlo Parlante”

  124. Edoardo

    Mi perdoni ma questo articolo è davvero ridicolo. Lei non fa altro che scrivere la stessa cosa all’infinito pur di raggiungere il numero di battute che le hanno imposto. E stia attento quando stigmatizza “Totti” come il male del calcio italiano: nello stile juve c’erano anche i Montero e gli Zidane. Stia attento a non confondere il tifo con l’oggettività. Ma lei è l’esempio di ciò che nel giornalismo non va: storie per gruppi di pressione, non verità per tutti. La saluto e spero di non leggerla mai più.

  125. stefano t

    questa critica a totti è gratuita e senza senso.
    perchè allona nella sua spassionata disamina della carriera di del piero (che badate bene, considero un grande campione) non ricorda i suoi dubbi e le sue risposte vaghe alle domande sul doping? o perchè non ricorda il fatto di aver giocato tutta la carriera in una società che è stato poi dimostrato come si aggiustasse i campionati?
    è arrivato addirittura a fare una colpa a totti perchè pubblicizzava un sito di poker del tutto regolare e che non violava nessuna legge dello stato.

    tifoso di del piero o no , ogni tanto sarebbe buona cosa pensare prima di scrivere.

  126. Roberto

    Ho sempre letto i suoi articoli e ho sempre pensato a lei come un giornalista sapiente ed equilibrato ma dopo aver letto il suo articolo su Del Piero mi sono reso conto che magari avrà anche i pregi che ho descritto ma lei odia i romani …si perchè non è un vero attacco a Totti ma secondo me lei fa uscire quello che prova su Roma e i romani.
    Ma che bisogno c’era di paragonare gli errori di un ragazzo che avrà pure sbagliato questo è innegabile ma ha fatto molte opere stupende legate alla beneficenza, ma questo lei non lo ha detto.
    Del Piero a Roma è stimato e domenica nel vedere le immagini non nascondo che mi sono commosso e pensi non ho pensato che lo stesso giocatore si dopava pensi che strano, ma lei deve sapere che noi Romani siamo molto generosi nei sentimenti e Roma è come una grande mamma accettiamo tutti e trattiamo tutti bene anche chi ci odia come lei abbiamo le spalle grandi non cadiamo sui sassolini.
    Comunque scriva quello che vuole e glielo dico alla romana “ce rimbarsa”

  127. Lorenzo

    E’ demenziale salutare un campione come Del Piero insultando un altro campione.
    Certamente Totti ha sbagliato negli episodi che lei ha ricordato, come probabilmente ha sbagliato Del Piero a non denunciare cose che conosceva molto bene.
    Di sicuro non era questa l’occasione di mettere l’uno contro l’altro scatenando la “rissa”.
    Per chi ama il calcio una bandiera è una bandiera qualunque maglia indossi, per questo noi romanisti salutiamo Del Piero e per questo a Totti non capiterà di essere messo alla porta come lui.
    Forse altri non amano il calcio e le sue bandiere ma le discussioni al bar……….

  128. Fla

    Sinceramente l’insulto si è la prima cosa che mi verrebbe fuori, visto un “articolo” pieno di insulti e fazioso fino al vomito.
    Ma mi conterrò dato che farsi insultare è lo scudo che “lei” vuole tentare di portare avanti data la pochezza del suo scritto e l’inesistente onestà intellettuale … per recuperare un po’ di credito mostrando il suo ergersi di fronte alla barbarie con le sue verità.
    Credo che Totti non sia il cavaliere bianco e abbia fatto i suoi errori per i quali ha sempre abbondantemente pagato, se non altro in termini di gogna mediatica.
    Ma da qua a farlo passare a cavaliere nero per far emergere la signorilità di Del Piero, scordandosi la sua partecipazione ventennale nella società più marcia d’Italia, scordandosi il doping, scordandosi gli scudetti comprati, scordandosi le griglie fatte a tavolino e le squalifiche architettate, scordandosi i tuffi 1 2 metri fuori area, scordandosi le manate impunite…beh dai ritenti sarà più fortunato.
    Dimentichi il tifo e ci rifletta. Grazie.

  129. Tommaso

    Merlo,

    ho sempre pensato che Lei fosse un trombone retorico senza mezza idea.
    Ma Lei ci mette del suo ogni giorno per ricordarlo a tutti: se non altro, è molto divertente.
    Cordialmente.

  130. luciano

    caro signor Merlo chi è mai costui, mi scusi e chiedo perdono, ma non ho la fortuna di conoscerla; il suo scrivere da la dimostrazione che anche un giornalista professionista, puo avere cadute di stile e il suo articolo lo trovo incomprensibile e sconcertante, è riuscito a rovinare la festa di Del Piero , per parlare male di Totti e di Roma. Ricordo a questo signore che Totti ha sempre pagato di persona, ma la cosa è il singolo episodio, e un altra l’essere coinvolti in vicende di ben diversa natura e gravità. Sconcertante perchè non conosce Totti e non sa quello che fa per il sociale e per tante altre cose in silenzio e senza farsi pubblicità e vada a parlare con l’Ospedale di Pescara, gli anziani e bambini di Roma e s’informi presso l’UNICEF chi è Francesco Totti cosa ha fatto.
    Certo che l’invidia, la cattiveria non ha limiti caro signor Merlo.

  131. Cristiano Agliardi

    Lei è rappresentante di quella schiera di violenti che non sanno fare altro che insultare. Sono un lettore di repubblica e un tifoso del Bologna (quindi non ho bisogno di riflettere…) e sono infuriato con lei e con il giornale che tanto apprezzo perchè è vergognoso dover per forza di cose usare e sbeffeggiare l’idolo di qualcun altro per osannare il proprio. Lei è il simbolo di quella Italia che non riesce ad essere a favore, ma solo contro. Io sono sicuro che Del Piero e Totti sapranno essere più signori di quanto lei ha dimostrato scrivendo queste righe che purtroppo danno evidenza della sua pochezza giornalistica ed umana. Mi dispiace signor Merlo ma tutto ciò è peggio di un calcio a Balotelli nella furia agonistica o ad uno sputo a Poulsen.
    Lei è triste e non sa godersi nemmeno la vittoria di uno scudetto in santa pace.
    Rifletta Merlo, rifletta!!!

  132. daniele mennella

    peccato. un tributo a del piero sicuramente può starci anche perchè è rimasto alla juve anche in serie b a differenza di altri. e ciò gli fa onore. ma poi come al solito i giornalisti italiani non resistono alla tentazione di essere più realisti del re e quindi mostrano uno zelo non richiesto; totti è un campione di sportività oltre che sul campo e fuori. totti non ha mai giocato in squadre dove i giocatori diventavano quadrati e l’infermeria aveva più farmaci, che non avevano nulla a che fare con la loro attività, di tutti gli ospedali cittadini. totti non è mai andato in un’udienza in tribunale a fare figure barbine pronunciando solo “non ricordo” davanti a contestazioni di un’evidenza palese; a totti non sono mai stati tolti 2 scudetti perchè non vinti sportivamente ma estorti tramite un sistema malavitoso; del piero ha mai speso una parola per tutto ciò? no. ha mai riflettuto pubblicamente su tutto ciò, magari ammettendo di aver giocato in una società “lievemente” scorretta e il cui ex-direttore sportivo è stato condannato in 1°grado per associazione a delinquere e radiato? no. rivendica tutto fino in fondo. per il resto il Capitano della Roma, per ciò che ha fatto sempre dentro e fuori del campo, basta a se stesso e quindi le denigrazioni che ha subito fin da ragazzino sono punture di insetti infinitesimi. la colpa di totti è semplicemente una: non ha ceduto e non è andato in una delle 3 del nord. altrimenti oggi sarebbe santo. tutto qui. e ciò per molti è insopportabile. è insopportabile che, per l’ipocrisia finto intellettuale che il suo articolo smielato rappresenta pienamente, sia riuscito ad incarnare l’anima popolare di una maglia popolare, nata per il popolo dal popolo. quello romano. ed ecco il punto. come si permette questo buzzurro di totti di essere uno dei giocatori più forti di sempre del calcio mondiale e di non indossare una maglia a strisce del nord ma addirittura quella della roma? e non solo vi sia riuscito ma abbia mantenuto il suo ruolo anche quando era chiaro che andando avrebbe ottenuto successi, molti più soldi, gloria e osanna. infine, lo dico per lei, non insulti più la sua carriera con articoli così melensi e scontati. esaltare del piero e contemporaneamente mettere in cattiva luce totti. bha, sono 25 anni che succede. nulla di più comune nel panorama del pessimo giornalismo italiano. insomma, aria fritta.

  133. luigi

    il totti che sputa e prende a calci gli avversari come da lei ricordato e contrapposto al santino che metterà nel portafogli, è un uomo con i suoi pregi e i suoi difetti che ha sbagliato e fatto grandi cose, figlio di Roma alla cui città natia ha dato tutto.
    non appartiene a voi che non avete nè città ne patria (la sua è un’isola ma a quanto pare l’ha tradita per i comodi successi sabaudi) e non è giusto, corretto e leale il tratteggio che lei così mirabilmente ha disegnato.

    il del piero che ora mettete alla porta come solo voi ascari sapete fare, è un bravo ragazzo e un grande campione, forse pulito ma non estraneo ad una squadra che verrà ricordata più per gli scandali, per le partite accomodate e l’uso scriteriato di farmaci (qui tutto prescritto chiaramente o ingiudicabile per assenza di legislazione in merito) che per i successi (solo nella terra dei cachi).
    e nel perfetto stile juve gli è stato dato il benservito.

    Invece di tributare il giusto plauso ad un grande come del piero ne ha apporifttato per mettere in cattiva luce uno più grande ancora che forse nel suo immaginario toglie spazio, luce (e maglia in nazionale) al bravo Alex, che se avesse cambiato città e squadra avrebbe più titoli che capelli in testa, ma ha lottato (tanto) e vinto (poco) e ancora lo fa per i suoi amici, la sua città, l’Urbe, concetti sconosciuti ai più.

    ho capito che vincere uno scudetto pulito (muntari è un incidente di percorso, come turone…) una volta tanto vi da alla testa, ma faccia attenzione a tirare in ballo in modo così inappropriato terze parti.

    personalmente non so dove vive ma se mai la dovessi incontrare in grande amicizia un bello sputacchio da parte mia se lo prenderà di certo perchè se lo merita.

    Francesco Totti, Daniele De Rossi, Aleandro Rosi, Leandro Greco, Gianluca Curci: noi amiamo il calcio, il bel calcio, vorremmo vincere di più ma trepidiamo per i nostri figli più che per gli altri, perchè lottano per la maglia che da bambini sognavano come tutti noi di onorare, che lottano come noi, ciascuno nel proprio ambito per la nostra città, eterna, meravigliosa, difficile e invidiata dai minus habens che pullulano la putrida penisola.

    complimenti vivissimi, perlomeno ha ottenuto che io e tanti altri la conoscessimo e come detto ha anche vinto un buono per uno sputacchio stile capitano senza scadenza

  134. Ivano Neri

    salve, trovo il Suo elogio a del Piero molto bello ma, come ha contrapposto, e poteva non farlo, lo sputo e i calcioni del mio Capitano Francesco Totti in negativo, avrebbe dovuto, per onestà intellettuale, citare i sospetti di doping per i muscoli pompati del Suo eroe e di altri componenti della Sua squadra del cuore e i successi ottenuti grazie alla manipolazione degli arbitri e all’uso improprio della “farmacia” per i quali i vertici della società e la squadra juventus sono stati condannati. Il Suo capitano, è stato parte integrante e simbolo di cotanta squadra, e non mi pare che si sia mai rifiutato, Del Piero l’onesto, di tirare tutti i calci di rigore regalati o di denunciare “l’uso improprio della farmacia della juventus” Mi aspetto delle scuse a Francesco Totti e un minimo di autocritica, ma so che aspetterò invano.

  135. gabriele

    Signor Merlo,
    sul suo sito ufficiale Alessandro Del Piero afferma di aver vinto 18 titoli con la Juventus (quindi conta anche quelli revocati), un signore insomma…

  136. Sandro

    ma giornalisticamente parlando, che senso ha denigrare totti per magnificare del piero?
    io credo che per descrivere il tramonto dell’italia avrebbe potuto usare ben altri esempi, anche fuori dal calcio, ma anche dentro la juventus…
    p.s. continuando con la parafrasi di conte, i francesi non solo non si incazzano più, ma se la ridono di gusto per quella sostituzione di totti nella finale di euro2000…

  137. daniele mennella

    a proposito. dove sono gli insulti? commenti il più delle volte abbastanza pacati e pure argomentati. e la maggior parte usa il “lei”. incassi e porti a casa. le critiche non sono insulti e lei non è il Papa infallibile nell’esercizio del proprio magistero.

  138. Gianluca Ventruto

    Essere tifoso della Juventus è anche questo. Non vi basta essere vicini ai valori dello sport come il doping, la slealtà sportiva, l’arroganza, la violenza; e non vi basta nemmeno avere avuto punti di riferimento come l’Avv. Agnelli, Moggi, Giraudo, Agricola, Bettega, Lippi, Conte.
    No, non vi basta dovete andare oltre…. Dovete per forza di cose insultare anche gli idoli degli altri perchè vincere non vi basta, dovete sempre stravincere e fare qualcosa di violento per dare più forza e visibilità al vs strapotere.
    Merlo lei è peggio di Berlusconi (forse sto esagerando…); diciamo che spero che Repubblica le revochi presto il suo mandato, perchè lei mi disgusta con il suo modo di fare da ben pensante che nasconde invece la sua indole violenta e superficiale.
    Venga a vedere l’ultima partita di Totti e così forse si renderà conto di quante emozioni ha saputo dare ai suoi tifosi questo campione, che è anche un uomo (non un extra terrestre) con le sue debolezze e i suoi errori.
    Ma lei che ne vuole sapere di emozioni… l’ho sopravvalutata!!!

  139. Danilo

    Merlo,
    non la chiamo signore perchè non lo è; lei è l’ennesimo figlio del sud che travolto dall’arroganza del savoiardo usurpatore di risorgimentale memoria rinnega se stesso, il proprio retroterra culturale e l’esproprio economico-sociale che ha dato vita alle migrazioni di massa. Lei, da personaggio piccolo qual è, decide di aderire alla causa del più forte, fa esercizio dialettico di comparazione distruttiva ed esalta il campione-paladino del suo signore abbattendo senza requie il buzzurro figlio del popolo: ma chi si crederà mai di essere costui?
    Non ci troviamo di fronte a un nuovo Cola di Rienzo o a un Masaniello, è solo il nostro campione e in quanto tale pretendiamo rispetto; lo stesso rispetto che noi riconosciamo a Del Piero.
    Lei invece ha pensato di dare spazio alla propria prosopopea, alla smargiasseria di chi vuole essere accettato in un consesso a cui ha sempre anelato. Non sarà mai un grande giornalista, lei è solo uno sguattero dell’informazione che gioca a fare il maestro di palazzo. Il suo calesse culturale è solo un diffusore di miasmi male odoranti tesi alla distruzione dell’altro.
    Questa è l’Italia di chi come me è disoccupato e di chi come lei sproloquia a pagamento; beh, mi tengo la mia disoccupazione!
    Saluti

  140. delpierodopato

    Del Piero dopato, coinvolto in calciopoli e protetto dagli arbitri.
    Ve lo ricordate il cazzotto in faccia a Cufrè?
    Cufrè reagì e fu espulso mentre Del Piero se la cavò e se la rise
    di gusto.
    Merlo vergognati

    1. Giovanni Malaguti

      E’ “il cavaliere educato che ride di se stesso”, no? Il poeta Merlo lo definisce così… ma dimmi tu…

  141. Davide Zaottini

    Insulti a lei, Merlo, ne ho letti pochi, per lo più simpatici.

    Le hanno già detto tutto. La cosa più interessante da sottolineare credo sia l’arroganza del suo primo commento, come mai poi ha smesso di rispondere? Il suo perbenismo non le consente di leggere il turpiloquio qui sopra?

    Spero che avrà riflettuto sul fatto che in questo paese non c’è bisogno di creare divisioni, casomai di unire e riforndare questa povera patria. Totti e Del Piero sono due personaggi che avrebbero avuto tutti i pretesti per dividere, insultarsi e mettere contro i propri tifosi. E invece hanno sempre unito con il loro rapporto di amicizia contrastando il sentimento di inimicizia forte fra le due tifoserie.

    Spero che ci abbia riflettuto e che abbia messo da parte il suo “tifo contro” Francesco Totti. Come giocatori, lui è Del Piero, sono il meglio della loro generazione. Come uomini, .. sono uomini, con i loro alti e bassi.
    Nel suo articolo, più che celebrare Del Piero lei lo usa, come pretesto per praticare un pò di snobbismo.

    Il tramonto dell’Italia è nell’ansia di dividere che lei rappresenta.

  142. delollis

    spero solo che Totti venga a sputarti in faccia a te e a prenderti a calci e quant’altro…cosa che sicuramente farebbe anche Del piero dato la grande amicizia che li lega….sei un pallemosce vigliacco e pusillanime…

  143. delpierodopato

    Repubblica sempre appecoronata a leccare il culo alla FIAT.
    Avete appoggiato la strage sociale di Marchionne, è normale
    che facciate gli araldi della giuventus

  144. Lorenzo di Montesacro quartiere dell'Urbe

    certo da 5 commenti alle sciocchezze scritte nell’articolo precedente agli oltre 300 attuali di questo…
    hai capito il merlo che fenomeno…..
    da valle di lacrime a chat in fermento. il progresso !!

    perchè non scrive qualcosa sul suo catania che tanto bene sta facendo in questi anni? o è diventato anche leghista nel frattempo ??

  145. delollis

    non chiamatelo giornalista è un buffone che nasconde i veri fatti…uno schifo d’uomo se uomo può essere definito un essere subdolo ed incapace, un inetto che vive alle spalle e sulle spalle degli altri…un viscido demente

    1. Giovanni Malaguti

      La invito cortesemente a non scendere ad un livello così basso. Critichi il contenuto, il giornalista, ma con gli insulti passa dalla parte del torto… badi bene che io NON approvo quanto scritto da Francesco Merlo, ma è meglio esprimere civilmente il disappunto…

  146. delpierodopato

    Già, il Catania dei teppisti in campo a minacciare i giocatori
    della Roma in quel famoso Catania-Roma, qualcuno aveva anche
    la pistola.
    Del resto che t’aspetti da un catanese?

  147. delpierodopato

    Per Malaguti:
    la civiltà in questo paese è morta da un pezzo, a occhio e croce
    dal 12 dicembre del 1969.
    Ci risparmi questi pistolotti moralistici…

    1. Giovanni Malaguti

      Se non capisce che così facendo cade nel giochino di Merlo di far sembrare i suoi critici dei rozzi attaccabrighe, contento lei.

  148. Lorenzo di Montesacro quartiere dell'Urbe

    non è un catanese, è uno juventino venduto come 3/4 dei rozzi italici.
    rispetto più il catanese tifoso del catania che questa razza di ascari come ha scritto Luigi (grande !!!)
    delollis capisco la tua rabbia ma non insultarlo, è lui il minus habens, non noi come gli piacerebbe che fossimo !!

  149. Giovanni Malaguti

    La cosa più bella è che a commentare ci sono quasi esclusivamente romanisti, a testimonianza che a questoo blog, e a questo articolo, viene dato il giusto risalto… cioè a causa del tam tam di internet, la gente viene qui per leggere e commentare. Pensate un po’ quante persone leggono questo blog, saranno non più di dieci.
    Sarebbe interessante comunque avere anche l’opinione di qualche milanista, visto che vengono trattati come dei frignoni che non sanno perdere… saranno le poche Coppe dei Campioni in bacheca, o gli scudetti recenti, o i gol di Ibrahimovic che fanno piangere i rossoneri… chissà… non ci si crede, uno juventino guidato da Andrea Agnelli, quello che litiga con Moratti e pretende la restituzione dello scudetto, che parla di piangersi addosso…

  150. delpierodopato

    Merlo, fai il giornalista, dovresti conoscere un pò di tecnologia
    a meno che tu non abbia preso il diploma nella stessa classe
    albanese del Trota.
    Ancora stai alla tracciatura dei cookie?
    Su, evolviti…

  151. delpierodopato

    Me lo ricordo De Piero in tribunale davanti al giudice per l’affaire
    doping:
    “Nnnnnnon sssso, nnnnon rrrricordo…”
    Questi sono gli EROI del signor Merlo…

  152. Lorenzo di Montesacro quartiere dell'Urbe

    certo le parole di del piero contro il doping e contro la corruzione nel calcio risuoneranno in eterno a perenne ricordo dell’onestà di questo campione.

    Come dicono dalle parti sue Merlo ? Nulla saccio !! Nulla vidi.
    Alla fine risulterà che il Merlo è nato a Conegliano e l’uccellino a Catania.
    c’è una certa osmosi tra di loro !!

  153. Andrea

    Gentile Merlo, il preferire un giocatore ad un altro, per questioni di fede calcistica, stile, simpatia o affetto è più che legittimo. Infatti, pur riconoscendo a Del Piero grandi meriti, uno spessore umano fuori dal comune e un talento sopraffino, i tifosi romanisti si sentono rappresentati dal loro simbolo e mai farebbero cambio con l’ex capitano bianconero nato a Conegliano (PD). E’ parte del tifo, dell’amore per il calcio, del significato stesso dell’essere una bandiera. Personalmente amo ricordare la finale di Berlino del 2006 con il trionfo azzurro come la sublimazione di una generazione di calciatori italiani straordinari: Buffon, Cannavaro, Nesta, Pirlo, De Rossi, Del Piero, Totti, Inzaghi e Gattuso solo per citarne alcuni; bandiere più o meno di squadre, di tifoserie, ma soprattutto del periodo più ricco di talento del calcio italiano nonostante gli scandali, calciopoli e tutto ciò che è stato dimenticando. Invece di celebrare l’uscita di scena dei vari Del Piero, Nesta e Inzaghi, ha preferito strumentalizzare Totti come metro di paragone negativo per far risaltare ulteriormente, senza oltretutto averne necessità, i meriti di Del Piero. Legittimo, così come lo sono le opinioni; mi consentirà se, con la stessa legittimità, mi piace dare seguito alla sua operazione nostalgia basata sul ricordo di epoche passate rimpiangendo quando a narrare le imprese sportive e umane di grandi campioni erano grandi giornalisti che non avevano bisogno di utilizzare certi paragoni o meschini stratagemmi. Però anche i grandi giornalisti, purtroppo, sono in via d’estinzione come i Totti e i Del Piero. Mi spiace solo che lo abbia dimostrato.

  154. Daniele

    Scrivere da giornalista un elogio da tifoso verso un calciatore ed ottenere come unico risultato di parlare solamente di un altro giocatore di un’altra squadra, penso sia una sconfitta atroce per chi scrive l’articolo.

    Volevi celebrare Del Piero, hai fatto parlare di Totti. Forse anche questo dimostra la misura di chi tra i due abbia avuto più peso nel calcio italiano.

  155. Nicola

    chieda un po’ a Del Piero cosa pensa di Totti! Totti ha sbagliato in alcune occasioni e ha pagato abbondantemente per i suoi errori, non lucra un bel niente dato che ogni provento per le pubblicità lo da in beneficenza e Lei ha fatto decisamente una brutta figura con questo articolo così misero!!!

  156. rapito da questo bellissimo blog

    seguirò costantemente il suo splendido e seguitissimo blog perchè non vedo l’ora di leggere il suo saluto alla dipartita di lapo elkann contrapposto che so magari alla fine cercata e ottenuta di stefano cucchi – giustizia per stefano –
    Avete ragione voi del regno delle due sicilie dove si annidano il 70% degli juventini in Italia, ne avete vinti 30, magari una decina rubati e 3-4 da drogati ma conta poco in Italia e l’anima pura di Del Piero non ne sa nulla chiaramente, mica è uno zozzo come il capitano di Roma ….
    a proposito, nonostante voi….TORINO E’ STATA E RESTERA’ GRANATA

  157. manuel

    Scusate tutti,ma state forse parlando del francesco merlo che in un suo illuminante articolo dice di farla finita col nostro tipico razzismo italiano riferendosi a fabio capello che cercava di difendere il capitano j.therry accusato di frasi razziste nei confronti di un altro calciatore,e che poi in un altrettanto illuminato servizio con tanto di video dove scorrono immagini dei disastri alluvionali di genova e messina,ahimè tristissime,inizia facendo un distinguo tra le immagini che secondo lui fanno capire in modo evidente come quella di genova sia una tragedia di serie A e quella di messina di serie B,facendo una serie di considerazioni evidentemente ingiuste e razziste nei confronti della gente del sud,culminando con questo interrogativo:”MI DOMANDO SE QUESTO MODO DI PENSARE DI CUI SI NUTRE IL RAZZISMO DELLA LEGA SIA UN GIUDIZIO…O UN PREGIUDIZIO…”in pratica se è la Lega ad essere razzista o sono quelli del sud ad essere terroni,o se vogliamo,se la lega abbia ragione!Se è questo il f.merlo di cui parlate,scusatemi ma penso nn sia il caso di attribuirgli troppa importanza,cosa che evidentemente ha fatto la repubblica affidandogli un ruolo più importante di quello che secondo me meriterebbe.Secondo me un tipico esponente dell’INTELLIGHENTIA…MA POCO INTELLIGENTE,poco RADICAL ma tanto CHIC…

  158. Distaliba

    “IN QUESTO SITO SOLITAMENTE NON ACCETTO IL TURPILOQUIO E GLI INSULTI. QUESTA VOLTA NON L’HO FATTO PERCHE’ MOSTRARLI E’ TRISTEMENTE PIU’ EFFICACE CHE CESTINARLI.”

    Più che ‘efficace’, è soprattutto – questo sì, ‘tristemente’ – più facile puntare il dito verso qualche insulto che trovare una risposta alle centinaia di critiche civili e (forse troppo?) motivate ricevute.

    La realtà è che Lei non cestina il turpiloquio al solo fine di non dover rispondere alla critica. Un mezzuccio, piuttosto banale, e un po’ troppo comodo, che qualifica la sua onestà e il suo rigore intellettuali ancora di più di quanto non lo faccia il suo articolo.

  159. Stefano

    Trovo veramente fuori luogo che per incensare Del Piero (grande campione non c’è dubbio) sia necessario paragonarlo a Totti evidenziando due suoi errori come se la carriera di Totti sia solo quello, quindi secondo lei Zidane va ricordato solo per la testata a Materazzi? è solo uno di tanti esempi che potrei fare ed in ogni caso forse il tifoso di parte è proprio lei e come al solito come fanno tanti ha solo trovato un modo per insultare Roma ma il tempo è galantuomo e chi la insulta spesso viene smentito dai fatti (vero bossi?)

  160. coppasporcata

    La cosa più vergognosa della orrenda carriera di Del Piero è
    l’aver alzato la Coppa Campioni sul sangue di 39 dei suoi tifosi.
    L’UEFA diede l’ordine di far vincere la Juve per stemperare la
    rabbia dei tifosi juventini sugli spalti e dunque Del Piero ha lucrato
    (visto che quella vittoria fece guadagnare bei soldi in termini di premi,
    sponsor ecc.) sul sangue dei propri tifosi.
    Totti non l’avrebbe mai fatto, anzi la Roma tutta non l’avrebbe mai fatto,
    non sarebbe mai rientrata dagli spogliatoi dopo l’interruzione.
    Ma del resto nessun tifoso romanista l’avrebbe mai accettato come invece
    hanno fatto i tiofsi della juve che si sono rapidamente dimenticati dei propri
    compagni sdraiati cadaveri all’esterno dello stadio e hanno cominciato a
    festeggiare il “successo”.
    Siamo di un’altra razza, noi…

    1. Gian

      Per onestà, Del Piero era un bambino quando si giocò quella maledetta partita. Furono Platini e… mi duole dirlo… Scirea, ad alzare la Coppa. Alla faccia dello stile…

  161. Gian

    Un paio di juventini si sono affacciati e invece di condividere il tono indignato dei molti commentatori, più che altro perchè rende onore a Del Piero, si sono messi a parlar male di Totti.
    Per il resto, silenzio tombale e critiche a pioggia. Non posso credere che non ci siano juventini pronti ad intervenire, con calma e argomentazioni, in merito all’articolo e alle sue esagerazioni. Che siano imbarazzati anche loro dalle parole inopportune di Merlo?

  162. Stefano

    Egregio Signor Merlo,
    E’ Lei che dovrebbe riflettere su chi veramente è il Suo di campione…la Sua “eccellenza Italiana”…E’ lei che sputa su un’altra persona per avvalorare le Sue tesi, è giornalismo spicciolo questo, poteva benissimo parlare del Suo idolo (non il mio) che pur essendo una bravissima persona, (lo sottoscrivo), ha smesso di giocare in un certo modo a 25 anni, pur continuando ad avere dei piedi fatati, ma di fatto non correndo più come prima della denuncia di Mister Zeman,(chissà perchè?!) senza dover tirare in ballo persone che non c’entrano nulla.
    Un giocatore che ha fatto parte di una squadra che ha rubato 2 scudetti (per me molti di più…), che ha dopato i Suoi calciatori per anni (tra cui il Suo campione) non credo che se stimasse come dice l’intelligenza della “eccellenza italiana” sia così esente da colpe…
    Ebbene, mi permetta, la persona di cui parla nel Suo articolo, la Sua eccellenza italiana, non può esser nemmeno paragonata alla stessa stregua di una persona che magari ha esagerato diverse volte in alcuni comportamenti, ma non ha mai e ripeto mai, barato nè lucrato, nello sport come nella vita, ed ha sempre pagato per sè stesso e anche per gli altri a volte, perchè simbolo di una città intera.
    Per cui continui a parlare del Suo, e lasci stare il Nostro per cortesia.
    Grazie.

  163. Fabio Guardabassi

    Non posso esimermi dal commentare l’articolo più stupido che abbia letto di recente. Un testo banale, sciocco, a tratti caramelloso ma niente affatto toccante, inutilmente retorico. IL parallelismo tra l’addio di Del Piero e i tempi che cambiano è addirittura ridicolo. I tempi sono cambiati da un tempo e Del Piero, bontà sua, c’entra ben poco.

    Lei signor merlo è caduto addirittura nella gratuita offesa di un uomo che nulla aveva a che fare con la sua canzonetta d’addio, in puro stile Merlo Maschio (per rimanere in tema), quando un’allora giovine Buzzanca tentava di attribuire il suo problema di impotenza al blocco artistico che lo perseguitava. Come il merlo d’oggi che, evidentemente abbattutto da cause a noi ignote, scarica al sua rabbia contro un vero uomo: Francesco Totti.
    Per innalzare al podio degli eletti Alex Del Piero. Un Del Piero che non posso non stimare per la sua classe, sportività, amicizia con lo stesso Totti, ma del quale non posso dimenticare la partecipazione ad un progetto truffa come quello juventino, dei Moggi e degli Agricola, dei Giraudo e dei Bettega, delle farmacie e degli scandali. Trova forse differenze tra l’indossare una maglia con sponsor BetClick e il promuovere un noto brand di poker sportivo?
    Scommesse e acque minerali: dove la differenza commerciale? Del Piero e l’uccellino… ebbene sì, un richiamo evidente alla virilità sopra citata, quella mai espressa dei Buzzanca e del merlo, che vigliaccamente trovano il loro ridicolo obiettivo.

    Non vi era alcun bisogno di citare Francesco Totti, lo sa lei e lo sa Del Piero, che non avrà gradito questo inutile confronto, perchè persona intelligente. Non vi era alcun bisogno di appellarsi ad un episodio di una carriera ricca di bellezza, classe, gol e amore per una sola maglia. Nessun bisogno di offendere chi è rappresentante dell’Unicef, chi ha versato milioni di Euro in beneficenza con i proventi dei suoi libri, chi è promotore di campagne per la raccolta di sangue, in difesa dei diritti degli animali, per la costruzione di ambulanze e defribillatori. Chi aiuta i bambini disabili e sfortunati, chi fa visita regolarmente ai malati. Lei sa tutto questo? Lei sa qualcosa?

    Io so che è Francesco Totti e me lo tengo stretto, con i suoi immensi pregi, la sua classe sconfinata, il suoi pochi momenti di debolezza: ha sputato sì, una volta, sbagliando evidentemente obiettivo.

    Fabio

  164. Marco Sciarra

    Premetto che non intendo partecipare al triste rito dell’insulto di massa per vendicare l’onore sfregiato del mito Totti.
    E non solo perchè si tratta con tutta evidenza di una pratica tanto ingiusta quanto inutile ma soprattutto perchè appartengo a quella esigua minoranza di tifosi dell’As Roma 1927 rimasti fedeli ad un’antica ed immortale lezione impartitaci con lungimirante saggezza dai nostri padri: “solo la maglia!”.
    Non solo,vado oltre riconoscendo che i fatti da Lei riportati sono veri,realmente accaduti e quindi incontestabili.
    Il punto sul quale mi permetterei,da assiduo lettore di “Repubblica” e da abbonato a “L’Espresso”,di domandare un chiarimento è il seguente:qual’era,da un punto di vista strettamente giornalistico,l’opportunità del riferimento a Totti nell’articolo sull’addio di Del Piero? Cosa aggiunge e cosa toglie alla qualità ed alla funzionalità complessiva del pezzo?
    La sensazione,che mi creda è largamente diffusa,è che si sia trattato di un riferimento superfluo.
    Nella migliore delle ipotesi un pensier dal sen fuggito o uno spunto provocatorio per suscitare attenzione sul punto (cosa poi puntualmente verificatasi) nella peggiore uno sfregio non già al Totti persona fisica ma a quell’universo (città,tifosi,squadra) che,volente o nolente,Totti è andato via via a rappresentare negli anni.

    In attesa di un cortese riscontro porgo distinti saluti.

  165. Antonio

    Trovo vergognoso il suo “scrivere” di Francesco Totti Le vorrei ricordare che il calciatore Del Piero quando ha partecipato al campionato di serie B in qualche partita ha avuto delle reazioni violente (prese a calci un giocatore della squadra avversaria a palla lontana) e , anche in serie A, qualche volta ha insultato arbitri o avversari…come capita a tutti giocando a a calcio!!! Detto questo Le vorrei ricordare che ancora conservo, visto che le ho salvate prima della ingiustificabile censura RAI, le puntate di report in cui il giudice interroga i giocatori della juventus chiedendo perchè fossero soliti fare uso di medicinali vari e flebo varie (Le vorrei ricordare che i medicinali in questione venivano usati da persone gravemente malate e NON erano farmaci di cui i giocatori della juventus, giovani atleti in piena salute, avevano bisogno…a meno che Lei non abbia le prove che i suddetti atleti a quel tempo fossero gravemente malati…) e ricordo l’imbarazzo e il balbettio nel rispondere del Suo campione mentre il giudice gli chiedeva perchè mai un ragazzo giovane e nel pieno della salute avesse bisogno, anzichè mangiare una bella bistecca, di assumere tante pasticchette di colore diverso e fare flebo prima e durante le partite…Le vorrei inoltre ricordare che lo stesso giudice e/o magistrato faceva notare, viste le cartelle cliniche, lo stranissimo valore ALTISSIMO dell’ematocrito del giocatore Conte al tempo infortunato e in recupero (il perito incaricato faceva notare che tali valori si raggiungono solo assumendo sostanze dopanti ad esempio EPO…perito e medico stimatissimo che veniva tacciato di essere Romanista dal Suo ex idolo Luciano Moggi…)…Le vorrei inoltre ricordare che l’Ajax voleva fare ricorso all’UEFA per la finale di Champions League persa a Roma contro una squadra che al tempo faceva un abuso di farmaci sconcertante e che la WADA, organismo internaziole per la lotta al doping, inserì nella lista nera dei prodotti dopanti TUTTI i farmaci che i giocatori della Juventus erano soliti prendere…la morale è “hanno abusato di farmaci per migliorare le prestazioni ma non hanno potuto SQUALIFICARLI perchè non erano ancora nella lista dei farmaci dopanti” e come Lei ben saprà il doping sta sempre un passo avanti all’antidoping…o no? Poi viene calciopoli e tutto quello che ne consegue e Lei vorrebbe farmi credere che i Suoi idoli ignoravano ciò che il Vostro Direttore Generale con il suo Presidente Antonio Giraudo (il quale ha patteggiato la pena riconoscendo così la sua colpevolezza) in quegli anni OSCURI facevano??? Lei, che scrive su un quotidiano che un tempo leggevo tutti i giorni, è proprio sicuro che si tratti solo di un campione esemplare????
    Ne avrei di cose da dirLe, ma credo di averLe dedicato anche troppo tempo e la cosa mi crea un certo fastidio perchè per me Lei rappresenta quel perbenismo ipocrita che imperversa in questo paese di merda che è L’Italia…pensi allo schifo del precedente governo, alla Lega Nord e non perDa tempo a scrivere di Francesco Totti visto che ne sa davvero nulla!!!

  166. Alessandro

    Denigrare Totti per esaltare Del Piero ci da la misura di quanta acrimonia, cattiveria ed odio possa covare un becero tifoso della Juventus. Lei che aveva l’opportunità di fare un giusto e doveroso elogio ad un simbolo della sua squadra ha perso l’occasione (che non ricapiterà più) di farlo da semplice sostenitore ed estimatore del talento di del Piero, ed invece è uscito il becero tifoso che è in lei. Già altri le hanno ricordato in che Juventus ha militato del Piero, ma io vorrei ricordarle, per parlare del calciatore, che se Del Piero avesse segnato una delle 3-4 nitide e facili palle gol servitegli da Totti nella finale dell’europeo, noi avremmo un Europeo in più in bacheca e Totti probabilmente un Pallone d’oro ( in quanto era stato il miglior giocatore degli europei e vinto lo scudetto ) purtroppo il tanto ambito premio viene dato a chi alza trofei e non a chi è realmente un talento. Complimenti per l’occasione persa.

  167. Angela Sacchetta

    Egregio signor Merlo,
    Le scrivo in merito a questo articolo di ieri sul Del Piero (noi romanisti, per quanto Lei ce lo propini ad esempio, lo chiamiamo Del Siero…..), il campione MAI sporcato da Moggi che però di quella Juve disonesta e arrogante ha fatto parte, il campione “sobrio” (in effetti su questo sono d’accordo, al processo per doping, tra una smemoratezza e un’altra, dichiarò di bere solo acqua….), che Lei, per magnificare, deve ricorrere ad un confronto con il Mio Capitano, del tutto gratuito oltre che di cattivo gusto.
    Le faccio notare quanto sia di cattivo gusto, nel suo intento agiografico, offendere un altro campione e un’altra bandiera solo per esaltarne un’altra; Le faccio notare che per tutti gli sbagli fatti (ma sono solo i due che lei ha ricordato e probabilmente le sole cose che sa di lui), Totti ha pagato sonoramente sempre (e giustamente aggiungo), ma con accanimenti mediatici che nessun altro calciatore che ha sbagliato ha dovuto sopportare, proprio perché Totti e perché rappresentante di questa città che da sempre è oggetto di odio e di insulti, a cui lei, come un leghista doc, non si sottrae e proprio su un giornale che non mi pare sia La Padania.

    Lei poteva benissimo incensare Del Piero senza ricorrere ad una tale caduta di stile, caduta di stile che guardi, toglie qualcosa pure a Del Piero perché se Lei davvero lo crede così grande non aveva bisogno di ricorrere a nessun paragone!

    Tralascio poi l’infelice e oltraggioso paragone di Del Piero con gli esodati. Mi chiedo come il “suo” giornale, proprio il suo, possa aver pubblicato una cosa così offensiva per chi questo dramma lo vive davvero.

    1. Gian

      Che ti aspetti? Il giornale fondato da uno che scrisse “La sera andavamo in Via Veneto”, quando ai quei tempi Roma era piena di baracche e borgate senza fogne, di operai e contadini, disoccupati, giovani bisognosi… e questi hanno il coraggio di dirsi “di sinistra” e di fare i dossier su Casapound o di parlar male di Totti, non capendo la portata ultrapopolare che hanno certi fenomeni. E’ la Bibbia del perfetto ipocrita in velluto e mocassini, con gli occhiali d’ordinanza e i figli nelle scuole private o già belli che sistemati, con tanti saluti a chi soffre e vive nell’angoscia quotidiana.

  168. coppasporcata

    Ci mancava il commento del signor sciarra che dai toni mi fa pensare
    appartenga o almeno stimi quei “quaranta straccioni” di cui parlava
    il nostro mai abbastanza compianto presidente Franco Sensi.
    Certo, Totti da fastidio anche a certi romanisti, che per me non lo sono,
    quelli che amano inneggiare al Duce e ostentare asce bipenne e croci
    celtiche.
    Quelli stessi che lo criticarono per uno spot contro il razzismo, quelli stessi
    che cantano “non esistono neri italiani”.
    E questo me lo fa amare ancora di più, il nostro grande Capitano.

    1. Marco Sciarra

      Egregio Dott. Coppasporcata
      Ma secondo Lei uno che legge Repubblica ed è abbonato a L’Espresso potra mai inneggiare al duce o cantare “non ci sono negri italiani”?
      Ma sarà possibile essere tifosi dell’AS Roma 1927 e non riconscersi nel Totti uomo pur apprezzandolo per la sua grandezza tecnico-sportiva (nettamente il migliore della nostra storia) oppure ci si deve necessariamente allineare sul dogmatismo pro-Totti per cui qualsiasi cosa lo stesso dica o faccia è sempre buona bella e giusta?
      Lei,caro dottore,nel suo oltranzismo,nel suo autoritarismo,nella sua intolleranza dimostra di coltivare,magari inconsciamente,il germe del fascismo.

      In attesa di un cortese riscontro distinti saluti anche a lei.

  169. davide

    “NON LUCRA SULLA PUBBLICITA DI UN GIOCO D AZZARDO”…..ma lei ci ha addirittura pensato per dire questa stronzata???….guardi le faccio i complimenti…perche se gente come lei ancora scrive su un giornale cosi importante deve essere per forza un fenomeno……

  170. coppasporcata

    Che poi vorrei ricordare che chi lucra sul gioco d’azzardo è in primis
    lo Stato.
    Quello Stato che il signor Merlo e tutta Repubblica mi sembra difendano
    a spada tratta, soprattutto nell’ultima versione vampiresca del signor
    Mario Monti.
    Ipocrisia alla massima potenza…

  171. guglielmo marconi

    merlo catanese, forse ti ha dato fastidio che totti ha fatto il 7° gol contro il catania (roma catania 7 – 0)

  172. Hùluf Hailé

    “caro” Merlo, leggendo la frase su Francesco Totti mi verrebbe da pensare che lei:
    1) O è uno di quelli che si fa pubblicità usando il nome del capitano della mia Roma;
    2) O è uno dei classici giornalisti con la mentalità nordista, che non vede l’ora di sputare su di lui.
    La perdono solo perché mi fa “compassione” uno che paragona la questione su Del Piero con quella degli esodati: questo paragone non le fa assolutamente onore, ma a questa conclusione c’ero già arrivato appena ho letto la frase su Totti.
    Eppure, da romanista, sono il primo ad ammettere che lo sputo a Poulsen (che quando invece s’è messo contro Kakà del MILAN ha avuto tutta Italia contro) e il calcio a Balotelli siano gesti bruttissimi per un bravo ragazzo come lui, ma la domanda che le faccio è: quando a esser preso a calci e gomitate era proprio Totti, lei dove stava??? La povertà dell’Italia è proprio causata da articoli come il suo, “caro” Merlo. Mah…

  173. zeropregi

    Sì il campione che ha fatto ricordo al doping come tutta la “famigerata” Juventus.
    Il campione che ha messo dei muscoli assurdi in pochi anni tanto che sembrava l’omino michelin (vale anche per Vialli).
    Il campione che dava del bugiardo a Zeman ma poi il processo lo ha vinto il tecnico boemo.
    Va bene esaltare Del Piero, ma il paragone con Totti è stato assolutamente volgare e gratuito. Almeno lui ha dei muscoli naturali.

  174. Simone

    Probabilmente Dott. Merlo prima di fare certi paragoni avrebbe dovuto dare un’occhiata (ma non credo lo abbia mai fatto, considerata la faziosità del suo articolo) ai filmati relativi alle dichiarazioni rese dal Sig. Del Piero dinanzi al Giudice Casalbore, oppure avrebbe dovuto consultare i vecchi album panini per notare il singolare cambiamento subito a livello fisico dal Sig. Del Piero durante gli anni della “chiacchierata”gestione Lippi”.
    Di conseguenza ci andrei piano a sostenere che il Sig. Del Piero non è stato “mai sporcato da Moggi”, o “coinvolto nelle truffe che gli vorticavano intorno”
    Del Piero e Totti sono indiscutibilmente due grandi campioni e l’idea di paragonarli in questo modo la trovo decisamente di cattivo gusto, specialmente perchè il Capitano della Roma si è sempre distinto per essere il promotore di moltissime iniziative di solidarietà in favore dei più bisognosi ed in particolare dei bambini. Lo sport deve essere veicolo di valori condivisi e sinceramente credo che il suo articolo non prenda in alcun modo in considerazione tale aspetto.
    Mi spiace ma la sua iniziativa volta a promuovere un processo di beatificazione in favore dell’Alex nazionale è miseramente fallito ed i commenti che ha ricevuto sul suo blog ne sono la prova lampante.

  175. Eleutrofio

    “Chi è l’articolista? Ma soprattutto: che lavoro fa?
    …..
    L’ “articolista” è un tuttologo di età indefinita e sesso neutro. Due le sue caratteristiche: squattrinato e dedito al sacrificio. Non ha sindacato né ordine di appartenenza e nella scala gerarchica della professione occupa il posto dopo l’ultimo perché l’ultimo è già troppo affollato dai “collaboratori”.
    Di fatto l’articolista è questo: uno che produce il maggior numero di pezzi possibile per il maggior numero di committenti, nel minor tempo e soprattutto al minor costo.” ……

    da:
    http://illavoronobilitailportafoglio.blogspot.it/2010/09/professione-articolista.html

  176. Luca G.

    La Corte di Cassazione scrive la parola fine al vergognoso feuilletton: Giraudo e Agricola sono colpevoli, la Juve vinse 3 scudetti, 1 Champions e 1 Intercontinentale barando, ma non viene punita per prescrizione del reato

    Peruzzi; Ferrara, Vierchowod, Torricelli, Pessotto; Conte (Jugovic dal 43’), Paulo Sousa (Di Livio dal 57’), Deschamps; Del Piero, Vialli, Ravanelli (Padovano dal 67’). Allenatore: Lippi. Ricordate questa formazione? È la Juventus che il 22 maggio 1996 vinse la prima e unica Champions League della sua storia (su quella dell’Heysel, meglio stendere un velo pietoso) battendo in finale a Roma, ai calci di rigore, l’Ajax di Van Gaal, Van der Sar, Davids e Litmanen. Giocatore più, giocatore meno, è lo stesso squadrone che dal ’94 al ’98 – nell’era del “Lippi-1” – sbaragliò il campo in Italia vincendo 3 scudetti su 4: nel 94-95 (il 23˚), nel 96-97 (il 24˚) e nel 97-98 (il 25˚). Ebbene: per chi si fosse perso l’ultima puntata del romanzaccio brutto del Processo-Doping alla Juve retta, già allora, dai signori Moggi, Giraudo e Bettega, con il rampante Lippi in panchina, telenovela che in questi giorni ha visto scrivere, finalmente, la parola FINE, la notizia è: QUELLA JUVE ERA DOPATA.
    Al di là di ogni ragionevole dubbio, la Corte di Cassazione ha stabilito, nero su bianco, in data 29 maggio 2007, che la Juventus di Lippi e del dottor Agricola, la Juventus del fantastico tridente Del Piero-Vialli-Ravanelli (forse la più bella Juve degli ultimi 20 anni), attuò, dal ’94 al ’98, “un disegno criminoso per alterare le gare attraverso la somministrazione illecita di farmaci”, in pratica dopando i giocatori sia con sostanze proibite, sia somministrando farmaci leciti su atleti sani in modo immotivato. Unico fatto non provato: la somministrazione di eritropoietina (Epo). In pratica, la Corte di Cassazione ha stabilito in via definitiva che la Juventus, nelle persone di Antonio Giraudo, amministratore delegato, e Riccardo Agricola, responsabile dello staff medico, commise in modo continuato, per 4 stagioni, il reato di frode sportiva violando la legge 401 dell’ 89. Sentenza definitiva che aggrava quella del Tribunale che come ricorderete aveva condannato solo il medico Agricola assolvendo con formula dubitativa Giraudo. Per la cronaca: grazie all’avvenuta prescrizione del reato – sopraggiunta lo scorso 1 aprile 2007 – la Juve, pur colpevole, non può più essere punita.
    Ma c’è di più. Secondo i giudici della Corte di Cassazione, anche i giocatori (citiamo testualmente) “non possono essere considerati semplici vittime” dell’operato della società. In pratica, è difficile credere – così almeno pensano i giudici – che le pratiche-doping del dottor Agricola, così lunghe, sistematiche e pesanti, siano state portate avanti senza che i giocatori si rendessero conto di quanto stava loro accadendo. E insomma, delle due l’una: o quella Juventus era una squadra di giocatori tonti, al limite dell’insufficienza mentale, che non si accorgevano di essere vittime di spericolati e scriteriati trattamenti medici, da Peruzzi a Vialli, da Ferrara e Paulo Sousa, da Deschamps a Del Piero; oppure l’allegra combriccola dei giocatori juventini, quelli che sfilarono tremebondi in tribunale balbettando tanti “non ricordo”, era complice, e consenziente, delle sconsiderate pratiche di Agricola & Company.
    Proprio questa, a nostro avviso, è la novità vera che i giudici della Corte di Cassazione hanno introdotto nelle loro motivazioni. A questo punto, gli sportivi italiani (e perché no?, anche i tifosi juventini) si attendono una netta, precisa e chiara presa di posizione da parte dei campioni bianconeri di allora: Vialli e Del Piero, Ravanelli e Di Livio, Ferrara e Paulo Sousa devono spiegare, appunto, se ai tempi in cui la Juventus li dopava – com’è ormai accertato e stabilito – loro sapevano ed erano consenzienti, oppure no: nel qual caso, sono stati vittime di spericolati trattamenti, cavie di immorali esperimenti, che non avevano alcuna giustificazione medica e che hanno messo a grave repentaglio la loro salute e la loro vita (a proposito: siamo proprio sicuri che tra la gratuita e sistematica somministrazione di anti-depressivi praticata alla Juve e le disavventure capitate, l’estate scorsa, a un ex giocatore, ora dirigente, non ci sia alcun nesso?). Insomma: fossimo in loro, saremmo quantomeno arrabbiati (eufemismo) con i signori Giraudo e Agricola.
    Il sipario che la Corte di Cassazione ha fatto calare sul vergognoso feuilletton ristabilisce, se non altro, alcune verità. La prima è che i 3 scudetti vinti dalla Juventus di Lippi tra il ’94 e il ’98 sono scudetti fasulli, diremmo anzi disonorevoli, di cui la Juve si dovrebbe vergognare e che dovrebbe restituire; scudetti che restano negli Albi d’Oro solo per prescrizione del reato, ma dai quali qualunque sportivo dotato di un minimo senso morale dovrebbe prendere le distanze (lo stesso dicasi, naturalmente, per la Champions League e la Coppa Intercontinentale vinte dalla Juventus nel 1996: trofei che andrebbero restituiti, con tante scuse, all’Ajax e al River Plate, e cioè ai loro legittimi vincitori morali). La seconda verità è che la Juventus che Umberto Agnelli decise di affidare chiavi in mano, nell’estate del ’94, alla leggendaria Triade composta dai gentiluomini Moggi, Giraudo e Bettega, è stata per 12 anni – 12 anni lunghi e bui – la Casa degli Orrori del calcio italiano, il luogo dove venivano perpetrati, messi a punto e realizzati i più orrendi “delitti sportivi” che mente umana abbia mai concepito. Dai giocatori dopati agli arbitri telecomandati, una vergogna senza fine, una vergogna senza limiti, una vergogna che nessuna sentenza di condanna potrà mai cancellare.
    Coraggio! Per 12 anni ci hanno rifilato un polpettone avvelenato. Oggi che i giudici ce lo hanno messo nero su bianco, almeno non facciamo finta di niente…

  177. Alessio21

    Se gente come lei è libera di diffamare una persona speciale, prima che un campione affermato e consacrato (lo chieda al suo amico Del Piero) non vedo perché un calciatore non possa sputare o fare Dell altro. Ma dove era quando c erano da fare denunce importanti, quando il suo collega (in tutte le accezioni) Bonini difendeva a spada tratta dei presunto pedofili ( e se legge l articolo non er presunzione d innocenza, era molto peggio…) la viste categoria è penosa in un parse dove vivete di sovvenzioni pubbliche, mi rendo conto che per lavorare avete bisogno di fare favori a qualcuno, ma così si perde la dignità, sempre che la si possieda…
    senza stima, Alessio Baldini

  178. Alessandro

    La mediocrità di queste righe macchiano Lei e due Campioni come Del Piero e Totti.
    Quello che doveva essere un elogio alla carriera del numero 10 bianconero è diventato uno sbiadito, triste, vigliacco quanto fazioso commento di un giornalista(?) evidentemente sprovvisto dei contenuti necessari, della sensibilità per celebrare in maniera autonoma e pura un talento italiano senza ricorrere ad artifici poco eleganti.
    Eppure Del Piero gliene ha regalati 291 di motivi per poterlo consacrare decentemente.
    Lei rappresenta pienamente la prostituzione intellettuale che sostiene il discutibile orgoglio e l’altrettanto discutibile storia di una società prepotente.
    Lei antepone all’imparzialità dell’informazione il pensiero autoritario schierato che omette il vero, l’attacco fuori luogo, la retorica perbenista, la propaganda.
    Per questo non merita di essere definito Giornalista, ma al massimo scrittore tifoso.
    Lasci stare Fellini, l’Arte con la A maiuscola, la moda; tutto ciò possiede un valore che non le appartiene: il gusto. il Bello. L’armonia.
    Lei è moralmente corrotto e in quante tale è degno di Antonio Conte, di Andrea Agnelli, di Luciano Moggi.

    Lei è solo la stecca del Tenore.
    Lei non è Opera.

    Del Piero non lo sa, ma il suo tramonto è già stato scritto.

    Alessandro

  179. vienna

    vorrei ricordare al signor merlo che nn è necessario screditare altri (Totti) per parlare bene di una persona..il sig Del Piero è stato per anni “cliente affezionato” di farmacie..adesso che va via in Italia un altrto settore andrà in crisi.. la vera tristezza è leggere ancora articoli così

  180. genny

    meglio uno “sputatore” che tira calci ad un avversario, che uno pseudo capitano di una pseudo squadra fatta di doping e partite truccate.
    Ha ragione lei, c’è tanta differenza tra Totti e Del Piero, perchè è la differenza da un grande Capitano e un burattino drogato.

    P.S. ma lei la laurea per diventare giornalista, l’ha presa con il trota?

  181. Francesco

    Grande giornalista….
    E sarebbe Totti a lucrare sulle pubblicità??? E lei cosa sta facendo??? Non si sta facendo pubblicità???? Chi la conosce???? Da oggi anche a Roma sarà famoso….tipo un allievo di Amici che ha litigato con la Celentano….Ecco, lei è un piccolo giornalista “professionista dell’amicizia e della compassione” (diceva De Gregori) che è riuscito a farsi pubblicità piuttosto che con l’elogio delle gesta di Del Piero (così non sarebbe diventato famoso, in questi giorni su Del Piero sono volate miliardi di parole e centiania di articoli!!!!) ma offendento un altro campione….. Complimenti
    Cordiali saluti

  182. fruscio68

    Se non si parlava di Totti nel’articolo, chi si sarebbe accollato questo pippone? Se inserite “del piero + merlo” su google ecco che esce questo soliloquio. Lasciamo il signor Merlo vedovo di Del Piero, che sono sicuro avrà ritagliato l’articolo e lo avrà messo in una cornice dorata, e lasciamogli questa ora di celebrità, dopo tutta la fatica che avrà fatto per escogitare un modo per essere letto.
    Magari poi si ricordi il signor merlo di mandare un telegramma a Totti per ringraziarlo di tanta luce riflessa.

  183. Battutista

    Comunque Del Piero viene definito “eroe”. Ognuno ha gli eroi che si merita, Merlo preferisce l’alfiere di Moggi e Lippi. E pensare che condannava Berlusconi su Mangano che affermava di non sapere niente, mentre ora difende Del Piero che su Moggi si è comportato allo stesso modo. La faziosità acceca il giudizio. Che ridere.

  184. Pietro

    Egregio dott. Merlo, non la insulterò, anzi indirettamente le farò dei complimenti.
    Pur non leggendo nè i suoi articoli, nè Repubblica (e me ne vanto…) ho finito inevitabilmente per venire a conoscenza del suo articolo, cosi’ come fu per il suo articolo per la morte di don Giussani.
    Credo che lei più che un ottimo scrittore, cosa che peraltro non discuto, sia un ottimo uomo di marketing, direi di marketing strategico.
    Cosa bisogna fare a Roma (Repubblica è di Roma, anche se nazionale) per farsi pubblicità e far comprare alla gente il giornale (oppure andare su repubblica .it a leggere le pubblicità)? Parlare male di Roma, dei romani e dei loro idoli, come Totti.
    Semplice, chiaro e lineare !
    Complimenti a lei e scemi noi (me compreso) che ci siamo cascati con tutte le scarpe.
    Sarebbe un’offesa alla sua intelligenza credere che quello che ha scritto non abbia questo secondo fine.
    Buon lavoro
    Pietro

  185. Ugo Erlampuga

    perchè allora non ricorda la scena muta di Del Piero a un PROCESSO? che credo sia molto più rilevante dal punto di vista sportivo visto che il suo campione è passato senza fare un fiato su doping, scommesse, frodi sportive e tutto quello che riguarda il tanto acclamato “Stile Juve”
    lei sig. merlo è chiaramente in malafede

  186. daniela

    la categoria dei giornalisti, ormai in via di estinzione, partorisce incompetenti e disinformati, non saro’ di certo io, coatta e romana a sottolineare la sua poca coltura calcistica, e non saro’ io a spiegarle la differenza tra un campione che nella sua carriera, oltre al bel gioco, gli si deve, ha aggiunto tante cose disonorevoli, almeno per quello che doveva esplicare con la sua professione……pensi lei e’ riuscito a farmi dire cose cosi’ ovvie, che mi domando se valga la pena elencarle…
    vorrei leggere i giornali per sapere cose vere ed opinioni oneste, anche se personali….ma come posso accettare la disinformazione cosi’ palese e darle almeno la possibilita’ di contraddittorio, su uno scritto cosi’ becero e bugiardo???? scirvere su un giornale, che affronta argomenti seri, ed essere cosi’ diffamato……grazie comunque per averci aperto gli occhi……

  187. Luciano

    Per far vedere che Del Piero viene cacciato via dalla rubentus, lei aveva bisogno di toccare Totti? Mai più repubblica!!!!

  188. Alessandro

    il bello è che leggo molti meno insulti di quello che ci si poteva aspettare dal taglio dell’articolo segno inequivocabile che la stragrande maggioranza di chi ha commentato ha capito l’enorme autogol e l’enorme pessima figura che ha fatto Sig. Merlo , Lei è in ottima compagnia si consoli sul Suo giornale anche Bonini e Romagnoli hanno fatto non meno brutte figura di Lei denigrando la capitale e i Suoi abitanti facendo invidia ai peggiori leghisti con le corna in testa…..corna….chissà che non le ricordino qualcosa Sig. Merlo

  189. Gianluca Mazzetti

    Per me uno Juventino non può parlare di calcio vero. Avete rubato per anni su l’impostazione di una famiglia , la Agnelli, che ha abusato della nostra bellissima Italia. Non mi faccia il paragone con Totti per favore. Lei mi parla dello sputo di Totti ma il rigore fantasma a Genova con il Genoa se lo scorda. Lì il suo Del Piero si è buttato ad un metro dal giocatore del Genoa, come del resto Buffon con il Milan con la palla dentro di un metro non mi sembrano che siano stati esempio di SPORTIVI. Forse è meglio uno sputo in un momento di rabbia che disonorare l’onestà nello SPORT. Signor Merlo per favore non mi parli di Sport essendo di una squadra che ha sempre rubato nella storia del nostro calcio ed anche questo ultimo scudetto. Questo è il mio pensiero e le mando i miei saluti .

  190. Francesco

    Caro signor Merlo lei ha voluto parlare di Del Piero e pienamente daccordo è liberissimo di farlo anche perchè si tratta di uno dei più grandi campioni ke la storia del calcio italiano e non abbia avuto…però sinceramente trovo poco sensati e abbastanza fuoriluogo i riferimenti al signor Francesco Totti anche perchè lei parla solamente degli episodi negativi ke sono una nullità se messi a confornto con tutti quelli positivi…e non solo all’jnterno del rettangolo di gioco ma anche fuori non sto quì ad elencarli perchè impiegherei giorni interi però la pregherei la prossima volta di limitarsi a fare il suo dovere senza infangare il nome di chi fa tanta non solo per la sua squadra ma anche per la sua città…tanti saluti!

    1. Davide Zaottini

      é bello il tuo ottimismo ma non credo che le stia cercando. Ha risposto da maestrino al primo commento. Poi è rimasto inerme di fronte al fiume di trogloditi che gli ha fatto notare quanto avrebbe fatto meglio a tacere. Povero incompreso, non vale un George Duroy. Non ha il fegato di rispondere.

  191. Giallorosso

    Merlo giornalista anzi pennivendolo di Repubblica che per parlare bene di Del Piero e farlo essere perfetto deve distruggere una figura come Totti… Posto che la perfezione é ben lontana da questa terra,anche se spesso ci sembra di sfiorarla in una giocata perfetta sul rettangolo di gioco da parte di un giocatore in un gesto tecnico assolutamente unico e spettacolare,o spesso la scorgiamo negli occhi di un bimbo ai suoi primi vagiti, va detto che neppure Alessandro Del Piero é assolutamente perfetto, fa come tutti noi parte di questo mondo e perché a torto o ragione quegli scandali della juve erano di squadra e quindi c’era dentro anche lui non possiamo certo parlare di perfezione ma bisogna essere abbastanza onesti da volerle vedere certe cose e tutto quello che c’é dietro!Complimenti al giornalista Merlo,sei un poveraccio e dovresti chiudere tu ed il tuo giornaluncolo politico e parziale su cui ti permettono di celebrare una persona distruggendone un’altra,semplicemente perché tifi una squadra avversaria senza il minimo di fair play,perché quando uno ama il calcio lo ama a prescindere dalle bandiere, specie se parliamo di due bandiere che hanno fatto la storia del loro club e della nazionale italiana come Francesco Totti ed Alessandro Del Piero. Tu provi a distruggere il simbolo di Roma, imperfetto anche lui, proprio come la città eterna e per questo sempre piú amato ed Unico con quella faccia che il mondo conosce ed i piedi che il mondo ci invidia,una faccia pulita,simpatica,quella di un Uomo un Grande Uomo consapevole dei suoi sbagli e per questo sempre piú Uomo, sbagli che mai hanno però gettato ombre su di lui o sulla sua squadra e sbagli per cui ha sempre pagato in prima persona anche perchè talvolta usato ingiustamente come capro espiatorio dai perbenisti che spesso col calcio nulla dovrebbero entrare.Ciò detto ognuno vede e sente quello che vuole, specie al nord,vedi le 3 stelle della Juventus che campeggiano sopra alla cornice dello Juventus Stadium a simboleggiare quelli che per i tifosi sono 30 scudetti ma che per la legge al momento sono ancora 28 per le vicende che tutti conosciamo e la retrocessione in serie B della Juventus per calciopoli che tolsero ai bianconeri due scudetti, uno non assegnandolo più ed uno regalandolo all’Inter di Moratti.Caro signor Merlo, se Francesco é rappresentante UNICEF un motivo ci sarà, se é il simbolo di Roma piú che del Colosseo un motivo c’é,se é il piú popolare d’Europa anche, e se qualcuno per elogiare un’altra persona deve provare a distruggere ed a sputare fango su di lui,sul simbolo di una città intera, allora mi sorgono dubbi sulle argomentazioni incomplete del pennivendolo assolutamente parziale e sul valore come giornalista dello stesso e sulla sua oggettiva malafede.Un Giornalista vero, un cosiddetto depositario della verità avrebbe criticato la presidenza juventina perché manda via, quasi cacciandolo un giocatore simbolo che ha fatto la storia juventina,uno che ancora segna,si sarebbe arrabbiato con un piccolo presuntuoso presidente che senza il minimo tatto,a metà stagione dimissiona pubblicamente in conferenza stampa il simbolo della storia del club di cui é presidente, che licenzia Del Piero a sua insaputa.Come un uomo frustrato che non riesce ad avere un’erezione, impotente e represso di fronte alla sua donna che se la prende con tutti tranne che con i veri colpevoli per i suoi “cilecca” così per la perdita di una bandiera che non mancherà solo a lui, ma a qualsiasi tifoso di calcio che sia degno di questo nome, Merlo preferisce prendersela col nostro Orgoglio,Francesco Totti.Ma si sà bene che finché te la prendi con gli altri,invece di riconoscere le tue colpe, sei davvero troppo piccolo come uomo per essere preso in considerazione, esiste una parola che spiega questo stato di cose, ed é sfigato ed io ti reputo tale.Di due cose sono sicuro di una che da questo tuo articolo che doveva servire a mettere in luce il valore di Del Piero distruggendo la reputazione del nostro Capitano, tu otterrai l’effetto contrario,perché chiunque tifa calcio si schiferà di leggere tali infamie su un Campione dei giorni nostri che ha fatto e sta facendo la storia della Roma e non potrà leggere altre parzialità del genere,non senza pensare.La seconda é che quando,speriamo tutti il piú tardi possibile il Nostro Francesco Totti, il “Bimbo de oro” dovrà lasciare il calcio con la sua maglia, nessun giornalista avrà bisogno di ricordare gli sbagli di Del Piero e calciopoli per rendere ancora più Grande il Nostro Capitano, Francesco Totti. MANUEL.F

  192. Giallorosso

    Merlo giornalista anzi pennivendolo di Repubblica che per parlare bene di Del Piero e farlo essere perfetto deve distruggere una figura come Totti… Posto che la perfezione é ben lontana da questa terra,anche se spesso ci sembra di sfiorarla in una giocata perfetta sul rettangolo di gioco da parte di un giocatore in un gesto tecnico assolutamente unico e spettacolare,o spesso la scorgiamo negli occhi di un bimbo ai suoi primi vagiti, va detto che neppure Alessandro Del Piero é assolutamente perfetto, fa come tutti noi parte di questo mondo e perché a torto o ragione quegli scandali della juve erano di squadra e quindi c’era dentro anche lui non possiamo certo parlare di perfezione ma bisogna essere abbastanza onesti da volerle vedere certe cose e tutto quello che c’é dietro!Complimenti al giornalista Merlo,sei un poveraccio e dovresti chiudere tu ed il tuo giornaluncolo politico e parziale su cui ti permettono di celebrare una persona distruggendone un’altra,semplicemente perché tifi una squadra avversaria senza il minimo di fair play,perché quando uno ama il calcio lo ama a prescindere dalle bandiere, specie se parliamo di due bandiere che hanno fatto la storia del loro club e della nazionale italiana come Francesco Totti ed Alessandro Del Piero. Tu provi a distruggere il simbolo di Roma, imperfetto anche lui, proprio come la città eterna e per questo sempre piú amato ed Unico con quella faccia che il mondo conosce ed i piedi che il mondo ci invidia,una faccia pulita,simpatica,quella di un Uomo un Grande Uomo consapevole dei suoi sbagli e per questo sempre piú Uomo, sbagli che mai hanno però gettato ombre su di lui o sulla sua squadra e sbagli per cui ha sempre pagato in prima persona anche perchè talvolta usato ingiustamente come capro espiatorio dai perbenisti che spesso col calcio nulla dovrebbero entrare.Ciò detto ognuno vede e sente quello che vuole, specie al nord,vedi le 3 stelle della Juventus che campeggiano sopra alla cornice dello Juventus Stadium a simboleggiare quelli che per i tifosi sono 30 scudetti ma che per la legge al momento sono ancora 28 per le vicende che tutti conosciamo e la retrocessione in serie B della Juventus per calciopoli che tolsero ai bianconeri due scudetti, uno non assegnandolo più ed uno regalandolo all’Inter di Moratti.Caro signor Merlo, se Francesco é rappresentante UNICEF un motivo ci sarà, se é il simbolo di Roma piú che del Colosseo un motivo c’é,se é il piú popolare d’Europa anche, e se qualcuno per elogiare un’altra persona deve provare a distruggere ed a sputare fango su di lui,sul simbolo di una città intera, allora mi sorgono dubbi sulle argomentazioni incomplete del pennivendolo assolutamente parziale e sul valore come giornalista dello stesso e sulla sua oggettiva malafede.Un Giornalista vero, un cosiddetto depositario della verità avrebbe criticato la presidenza juventina perché manda via, quasi cacciandolo un giocatore simbolo che ha fatto la storia juventina,uno che ancora segna,si sarebbe arrabbiato con un piccolo presuntuoso presidente che senza il minimo tatto,a metà stagione dimissiona pubblicamente in conferenza stampa il simbolo della storia del club di cui é presidente, che licenzia Del Piero a sua insaputa.Come un uomo frustrato che non riesce ad avere un’erezione, impotente e represso di fronte alla sua donna che se la prende con tutti tranne che con i veri colpevoli per i suoi “cilecca” così per la perdita di una bandiera che non mancherà solo a lui, ma a qualsiasi tifoso di calcio che sia degno di questo nome, Merlo preferisce prendersela col nostro Orgoglio,Francesco Totti.Ma si sà bene che finché te la prendi con gli altri,invece di riconoscere le tue colpe, sei davvero troppo piccolo come uomo per essere preso in considerazione, esiste una parola che spiega questo stato di cose, ed é sfigato ed io ti reputo tale.Di due cose sono sicuro di una che da questo tuo articolo che doveva servire a mettere in luce il valore di Del Piero distruggendo la reputazione del nostro Capitano, tu otterrai l’effetto contrario,perché chiunque tifa calcio si schiferà di leggere tali infamie su un Campione dei giorni nostri che ha fatto e sta facendo la storia della Roma e non potrà leggere altre parzialità del genere,non senza pensare.La seconda é che quando,speriamo tutti il piú tardi possibile il Nostro Francesco Totti, il “Bimbo de oro” dovrà lasciare il calcio con la sua maglia, nessun giornalista avrà bisogno di ricordare gli sbagli di Del Piero e calciopoli per rendere ancora più Grande il Nostro Capitano, Francesco Totti. MANUEL.F

  193. Stefano Renzetti

    Totti sarà stato pure “maleducato” a volte, ma non si è mai dopato al contrario di Del Piero. Del Piero ha vinto quello che ha vinto per 2 motivi: doping e mafia juventina.

  194. andrea lucchetti

    egr. sig. (minuscolo) merlo (minuscolo)
    ho letto con molta attenzione la sua celebrazione a un campione come Alessandro Del Piero.
    Come al solito, questo giornale, per cui lei scrive, ha fatto della secchiata di merda la sua prerogativa principale, e come lei scrive dopo circa vent’anni un campione educato esce senza far rumore e lascia un esempio ai giovani, ancora dopo vent’anni nel suo giornale non hanno capito che più demonizzate una persona più porterete consenso, vedi l’ex presidente del consiglio. Il paragone con il tema dell’articolo 18 e Del Piero che lascia e si licenzia rinunciando ai milioni di euro, è un offesa che si fa alle centinaia di lavoratori che vorrebbero avere uno stipendio dignitoso di 1500 euro per sfamare la sua famiglia e caso mai fare un atto di coraggio e accendere un mutuo per comprarsi un buco di casa. Nelle sue righe traspare un odio provinciale, bigotto, campinilistico, curvarolo, che neanche il più becero tifoso ultrà si sognerebbe di scrivere, ma anche l’odio quello più vile, perchè nel primo commento che un persona ha scritto sotto il suo articolo, lei ha precisato che Totti rimane un campione ma gli sputi e i calci rimangono. Ho imparato a riconoscere il razzista, perchè non dichiara mai di esserlo, si rimangia sempre quello che ha detto prima, e ho imparato anche che non c’è più razzista di chi ripudia la proprie origini, e lei è originario della fantastica e nobilissima Sicilia.
    Nel frattempo vorrei consigliarli che la prossim avolta lei può liberamente sputare giudizi su Totti senza accostarlo a un altra persona, così potrà dare sfogo alla sua rabbia, al suo odio, e concentrarsi sul bersaglio, perchè è un suo diritto essere razzista, ed è un suo diritto odiare le origini di Totti, perchè quelle erano veremante le sue intenzioni. Ho letto il suo curriculum e ho visto che ha vinto un premio, e forse con questo articolo tenta di vincerne un altro, perchè a Roma specialemente ha scuscitato curiosità, soltanto curiosità. La mia città da migliaia di anni è abitutata ad essere odiata, e le posso garantire che può venire tranquillamente a Roma e continuare nella sua vomitevole filippica, sul bullo, sul lucro del gioco d’azzardo, insomma sul quadro che fa dell’abitante di Roma, perchè una prerogativa del romano è quella di fregarsene , mentre se tutto questo lo dicesse in un giornale o radio locale di Verona, Bergamo, Brescia, vomitando sulla popolazione locale, circonderebbero la radio, e lei questo lo sa molto bene!
    Con il suo articolo mi ha convonto definitivamente che Moggi è veramente una vittima del sistema, perchè oggi per salvare una società si fa passare per mostro una persona, mentre la stessa lavorava senza che nessuno in società per anni avesse obbiettato, protestato. Tanto che la stessa società ne traeva vantaggio, pur sapendo di barare, di raggirare, e allora mi domando se lei fa parte del filone dei trenta o dei ventotto scudetti, tenendo sempre in considerazione che Moggi era pazzo e faceva tutto da solo. Non solo, lo sapevano tutti ma proprio tutti, che gli stessi ultrà della sua amata squadra in uno striscione a Bari, nell’imminente scoppio di “calciopoli”, c’era scritto che “il mezzo giustifica i mezzi”, coscienti e sinceri di tifare una società che ha sempre “rubato”!!!!
    Dovrei ricordarle i silenzi di Del Piero al processo per doping, ma il tifoso vero, quello che ama il calcio, è anche indulgente, e soprattutto a Roma, hanno perdonato un signore come Del Piero che è anche stimato e apprezzato. Se ci fosse stata giustizia vera la sua amata squadra doveva ricominciare dalla serie “C”, per tutti i danni che ha procurato al calcio italiano, ma ora per un “make up” storico si tenta ogni strada, compresa la classica, mai tramontata, secchiata di merda verso chi con la sua società di ladri non ha mai avuto a che fare. Della mia squadra sono fiero come qualsiasi altro tifoso della propria, e la mia ha una bacheca triste e praticamente vuota, e forse aspetterò tanto per vederla vincere qualcosa d’importante, ma intorno alla quella bacheca vuota c’è tanto orgoglio, tanto amore sincero, e soprattutto c’è il sentimento per la competizione più cristallina, più trasparente, altrimenti non c’erano solo tre scudetti.
    Francesco Totti, piaccia o non piaccia, odiato o amato, è il giocatore più popolare del calcio italiano, insieme a Del Piero, uscendo anche dai confini e raccogliendo stima e ammirazione in tutto il mondo. Capisco attraverso il suo mestiere e la possibilità di confrontarsi con tanta gente, ha toccato con mano quanta stima esiste per Francesco, e tutto questo l’ha talmente irritato che ha scirtto queste righe farneticanti, ma ha solo rafforzato la stima di chi lo ha sempre amato, e raggelato la furia di chi lo ha sempre odiato. Stia sicuro, ci sarà sempre chi le darà il consenso per quello che scrive, certamente non sarà un amante del calcio, ma un povero becero ultrà accecato dall’odio, e mosso dall’invidia di non aver avuto un campione come Francesco nella propria squadra.
    Con profonda comprensione, Andrea Lucchetti, Roma

    1. antonella asroma

      Tutto cio’ che avrei voluto rispondere al sig merlo, e’ gia’ stato ampiamente scritto da altri….nn voglio essere ripetitiva, pero’ caro sig ”giornalista”…. mi consenta di dirle che….. E’ proprio vero che scoreggiare è uno dei primi sintomi della vecchiaia. C’è chi lo fa con l’orifizio preposto, e chi col cervello.
      Vero sig merlo ?

  195. Giuseppe

    Finalmente un politico in sintonia con gli umori popolari! In una fase come questa, di profonda crisi economica e politica, difendere un miliardario che tira due calci ad una palla (e qualche volta anche ad avversari) è veramente segno di grande sensibilità. Complimenti, on. Granata.

  196. Giallorosso

    Le voglio ricordare che se Del Piero é così perfetto, come mai in tribunale taceva alle domande sul doping in calciopoli in qualità di indagato ?
    Ma taccia che é meglio….
    Non può davvero credere alle bestialità che ha scritto se fosse davvero un giornalista,non potrebbe ….

  197. Joseph Ratzinger

    “IN QUESTO SITO SOLITAMENTE NON ACCETTO IL TURPILOQUIO E GLI INSULTI. QUESTA VOLTA NON L’HO FATTO PERCHE’ MOSTRARLI E’ TRISTEMENTE PIU’ EFFICACE CHE CESTINARLI.”
    Dov’è il turpiloquio, dove sono gli insulti? Queste frasi mostrano una presunzione davvero fastidiosa, almeno quanto l’articolo. Perchè qui si rivela il classismo salottiero di chi ritiene il tifoso di calcio, e nella specie il tifoso romano, e ancor di più il tifoso della Roma, e in particolare il tifoso di Francesco Totti come una sorta di troglodita semialfabeta che sarebbe indegno di commentare la Sua illuminante ed enciclopedica sapienza. E tuttavia mostriamoli, per questa volta, i commenti dei trogloditi, per porre in luce l’abisso culturale che c’è tra Lei e loro. E per irriderli, questi scimmioni da zoo.
    E invece nessun turpiloquio, nessun insulto, ma tante risposte nel merito. Il suo si è rivelato un presuntuoso preconcetto.
    Ho sempre letto con piacere i Suoi articoli, ritenendola uno dei migliori commentatori del tempo presente. Ho sempre apprezzato il suo stile quasi “narrativo”, il suo modo di raccontare l’attualità per allegorie, attraverso immagini suggestive e acute, la “sicilianità” della sua prosa. Ma ultimamente i suoi continui paragoni tra cose imparagonabili appaiono un po’ forzati, un po’ sbiaditi, lasciano perplessi. Sembra mettere tutto in un calderone, dal calcio al cinema, passando disattentemente per la politica. Sembra convinto di poter svolazzare in prolusioni su qualsiasi argomento. E va bene che le è piaciuto il cinepanettone di Woody Allen, superficiale rappresentazione di una roma di plastica da negozio cinese di souvenir. Ma su Totti ha sbagliato di grosso: nel merito, perchè dimostra di non conoscere ciò di cui parla, nel metodo, perchè ha offeso un popolo.
    Delusi saluti
    un assiduo lettore.

  198. Valerio Salviani

    Merlot è il nome del vino che questo soggetto ha bevuto prima di scrivere questo abominio… a parte il commento calcistico e tecnico che dimostra la sua ignoranza e comunque ci si può passare sopra.. ma la disinformazione e ignoranza che ha dimostrato commentando il grande stile della tifoseria juventina stanno a significare che l’anno scorso quando davano fuoco agli striscioni in curva lui non le guardava le partite… è anche un tifoso occasionale dunque.. e durante le guerre dei derby col torino?? dove stava il signor merlot?? di FRANCESCO TOTTI non ne parlo nemmeno non vale la pena abbassarsi al suo livello.. le lacrime dei tifosi milanisti anche loro sbeffeggiati dimostrano che lei ha il bagaglio culturale adatto per lavorare a tuttosport.. questo è il giornale che le si addice… magari quest’ estate ci delizierà raccontandoci che la juve ha già comprato messi e ronaldo.. si dimetta buffone

  199. Angelo

    Perche insuntarla, quando ci ha pensato da solo scrivendo questo articolo(che di certo la qualifica)?!.Io vorrei fargli una domanda….. A distanza di giorni si vergognato di queste insulse righe da lei scritte?… Credo che lei non sia onesto intelettualmente e quindi la risposta posso gia’ immaginarla.Cmq quando leggo determinate cose mi vengono in mente due principi\concetti: La democrazia e l’istigazione alla violenza. Per quanto riguarda la prima, credo che non tutti sè la meritino, e questo articolo nè è l’ennesima prova. Per quanto riguarda la seconda, sarebbe la giusta reazione alle proprie azioni. Un articolo del genere (infamante e insultante) non puo non far ribollire il sangue nelle vene; e se poi un giorno qlc in giro per Roma dovesse tirarle uova marcie in testa, non invochi il diritto a poter esporre il proprio pensiero, perche quello che ha scritto nell’articolo non è un opinione ma una provocazione alla Citta di Roma(che ha Totti come simbolo). Vorrei chiudere questo commento con un’ultima considerazione. Vedendo i commenti precedenti lei è riuscito nell’impresa di far insultare Alessandro Del Piero, un campione che merita rispetto(a differenza di lei) e che sono sicuro sia il primo ad essere schifato di quello che ha scritto.

  200. Pietro

    “Con la sentenza definitiva del 29 Maggio 2007 la Corte di Cassazione ha stabilito che la Juventus di Lippi e del dottor Agricola, la Juventus del fantastico tridente Del Piero-Vialli-Ravanelli, attuò, dal ’94 al ’98, “un disegno criminoso per alterare le gare attraverso la somministrazione illecita di farmaci”, in pratica dopando i giocatori sia con sostanze proibite, sia somministrando farmaci leciti su atleti sani in modo immotivato. Sentenza definitiva che aggrava quella del Tribunale che aveva condannato solo il medico Agricola assolvendo con formula dubitativa Giraudo. Grazie all’avvenuta prescrizione del reato – sopraggiunta lo scorso 1 aprile 2007 – la Juve, pur colpevole, non può più essere punita.”

    GIUSTO PER NON DIMENTICARE…

  201. Alessio Sulfaro

    Purtroppo ci sarà molta gente che, per ignoranza o convenienza, darà credito a questo “giornalista” e alle cose che scrive. Il vero problema comunque rimane il fatto che ci sono Direttori e quotidiani disposti a pubblicare articoli incompleti e faziosi come questo.
    L’unica cosa della quale sono contento è che l’articolo l’ho letto online e almeno non ho dovuto tirare fuori 1 euro per sovvenzionare ed alimentare (nel senso di dargli da mangiare) l’incompetenza di Merlo.

  202. Domenico Felici

    Difficile non “sporcarsi” quando si coabita nello stesso recinto e si mangia dallo stesso trogolo …. i suini sono un ottimo esempio.

  203. Domenico Felici

    che poi ripensandoci… del piero ha sempre vicino un uccellino… ma somiglia di piú ad uno scricciolo che ad un merlo.

  204. marcello

    un articolo molto triste…Alessandro Del Piero non ha bisogno delle sue parole offensive nei confronti di Francesco Totti per essere esaltato e ricordato!senza dimenticare tutte le cose in cui è coinvolta la juventus dal doping a calciopoli.signor merlo se noi come dice lei dobbiamo accantonare il tifo lei accantoni le vigliaccate che ha scritto e chieda scusa a francesco totti

    1. Coccia

      No Marcello, il Merlo (signore ha un significato in italiano che qui non calza) dovrebbe accantonare la professione di giornalista!

  205. vincenzo

    signor. merlo…totti è campione fuori e dentro il campo.del piero grande giocatore…ma anche lui ha le sue pecche…le dice niente il doping…ma vabbe acciamo finta di niente.lei da quanto dimostra non è un buon giornalista…anzi lei è l’antigiornalismo in persona.abbia una discreta giornata.

  206. coppasporcata

    Il signor Merlo non ha neanche il coraggio di difendere il suo inqualificabile comportamento.
    E’ solo un provocatore pure di scarso livello…

  207. Cristina Di Candia

    Buongiorno,
    sinceramente è la prima volta che mi capita di leggere un suo articolo e penso sia anche l’ultima.
    Buttare fango su qualcuno solo per esaltarne un’altro mi sembra veramente facile giornalismo da quattro soldi.
    Se a lei Totti non piace o se, come lecito, non conosce tutti i risvolti della personalità di una grande uomo,non ne parli per farsi pubblicità gratuita e notorieta, lo ignori in tal modo fa un grande favore a tutti noi ed anche ad Alex Del Piero che francamente mi sembra una persona perbene (ma non voglio parlare di Del Piero non conoscendolo in modo approfondito.
    Concludo solamente dicendo che purtroppo il giornalismo sta scadendo sempre di più.
    Saluti

  208. matteo

    Parlare di un giocatore la cui squadra è stata coinvolta nel processo doping ed è stata la più penalizzata durante calciopoli come un eroe,paragonandolo ad un altro calciatore la cui squadra non è mai stata coinvolta in alcun tipo di processo,che ha sì commesso degli errori(che nessuno ha mai voluto giustificare)ma è anche ambasciatore dell’unicef è sicuramente sgradevole.

  209. Alex

    Ma Lei l’ha mai conosciuto Francesco Totti? La sua umanità, la sua correttezza, la sua immensa generosità, che lo porta ad aiutare sempre il prossimo, soprattutto attraverso iniziative lontane dai riflettori (quelle che finiscono sui giornali sono soltanto una minima parte delle buone azioni che Francesco porta avanti a favore dei più deboli, degli anziani, dei bambini, dei malati, degli animali abbandonati). Francesco, come tutte le persone, ha sicuramente compiuto degli errori nella sua vita, ma questi non riusciranno mai ad oscurare una carriera leale, trasparente e coraggiosa. Anche se a molti benpensanti la cosa può dare maledettamente fastidio.

    1. Arturo Bandini

      Francesco Totti é il nuovo Chuck Norris!

      Francesco Totti ha risolto la fame nel mondo cucinando giorno e notte tra una partita e l´altra

  210. Paolo

    Cio che dice nei confronti di Totti è solo invidia bella e buona dove il suo ragionamento e’ piu’ da tifoso juventino che sputa sentenze che da giornalista, sputtanando l’etica del vero giornalismo.

  211. Rita

    Sig. Merlo,
    fino ad oggi non sapevo della sua esistenza, né avevo mai letto un suo articolo. In questo momento, però, ho capito che Lei ha una colpa grandissima e gravissima, quella di aver toccato l’intoccabile, di aver nominato l’innominabile, e in questi casi gli insulti sono d’obbligo.
    Nessuno e sottolineo NESSUNO, in questo Paese, può permettersi di spendere due parole e un personale giudizio sull’onnipotente, si può fare tutto e il contrario di tutto, ma questo no, non è permesso. E credo che questa volta se ne sia accorto anche Lei.
    Ha tutta la mia solidarietà.
    Saluti

      1. Arturo Bandini

        Altro che Berlusconi, ormai é stato fatto a pezzi da ogni giornale di ogni lingua del mondo. Qui si é osato toccare il Dio Calcio, l´unica vera istituzione che unisce il nostro Paese. Altro che Monti, Napolitano, il Risorgimento, i Partigiani!

          1. Arturo Bandini

            Eh si, hai ragione Iacogol, sono proprio un tifoso dell´Atletico Formellese, mi hai beccato! un altro Sherlock….Mandami il calendario quando gioca che andiamo a vederla assieme!

          2. Arturo Bandini

            Iaco potresti sfondare a Zelig con queste battute, io ci farei un pensiero!

          3. Iacogol

            Grazie del consiglio Arturo,
            ci vedo bene pure te, sai che duo Bandini-Merlo, quante stronzate potreste dire insieme

    1. Alessio

      Cara Rita,
      non fai ridere o sorridere, fai pena, i giudizi personali vanno bene al bar, tra un caffe` e un cornetto, chi scrive su una testata nazionale, qualificandosi come “giornalista” dovrebbe avere un metro di giudizio piu`consono al tema trattato, in questo caso l’uscita di scena di un grande calciatore e invece…
      Ma non e`che sei Leghista e/o parente dell’uccello?

      1. Arturo Bandini

        Ovvio, chiunque non la pensa come le persone che hanno commentato qui é un “Leghista e/o parente dell’uccello”, come non intuirlo!

        C´é uno Sherlock Holmes tra noi…

      2. Rita

        Non so chi sia tu e non vedo perché dovrei far sapere chi sono io. L’intenzione di far ridere o sorridere non c’era, chissà perché sei stato spinto a coglierla tu. In ultimo ti suggerirei di riservare il termine “pena” per faccende più serie di questa, sono certa che potrai trovarne senza eccessivi sforzi.

        1. flavio

          PER RITA:se un giornalista scrive un articolo dicendo che mangiare il foie gras è come mangiare merda e viene insultato dagli amanti del foie gras e della cucina, io, che non ci capisco un cazzo di cucina e al massimo mangio pasta al sugo, mi sto zitto e in silenzio o al massimo assaggio il foie gras prima di scrivere quello che mi suggerisce la mia testolina.

          per quanto riguarda il tifo, l’analisi da falsi intellettuali superiori, di gran cultura, che non capiscono come si faccia a pensare al calcio in determinate situazioni, penso che andrebbe riconsiderata tenendo conto di alcuni fattori che spesso non vengono presi in considerazione.il calcio interessa la popolazione a 360 gradi, dai ricchi ai poveracci. va tenuto conto del fatto che per la maggior parte dei tifosi costituisce una valvola di sfogo, rassicurante, che si ripropone di anno in anno, e gli permette di non pensare, almeno momentaneamente, a infiniti altri problemi. i popoli hanno sempre avuto bisogno di mezzi di distrazione, di credere in qualcosa, di speranze e sogni( combattimenti pubblici, olimpiadi, spettacoli triviali, corse di cavalli, ideologie, sogni di gloria). il calcio, è esattamente questo, e per questo colpisce più fortemente gli strati di popolazione che ne sentono più la necessità. inoltre la gente ci si immedesima, diventa la riproduzione sporiva di scontri sociali, e la gente che dice che non dovrebbe tyrattarsi di questo parla a sproposito e si illude, perché la radice della bellezza di questo gioco( e molti altri ) sta in questi fattori. venendo alla questione totti non è intoccabile, ma rappresenta una combattività, un orgoglio, che, vincendo poco o niente è diventato ineguagliabile, proprio per il fatto di lottare contro il potere(a modo suo). chi non capisce questo non capirà mai perché anche dopo il calcio a balotelli, o lo sputo a poulsen, o le varie cazzate, la sua figura ne esce ancora più forte e per chi lo ama. è troppo facile nascondersi dietro la correttezza o presunta correttezza di giocatori come del piero, supportati sempre, per il fatto di militare in determinate squadre, da tutta la stampa e l’opinione pubblica. inoltre andrebbero distinte le vicende del campo, dovute ala passione, all’agonismo, alla furia del momento, da macchie che, per quanto nascoste intaccano gli idoli come del piero indelebilmente, che riguardano la vera e propria lealtà. il doping e calciopoli sono un fatto, non una montatura né una scusa per screditare la juve. ma come ci insegna la politica e la società ( dove, per esempio i berlusconiani affermerebbero l’innocenza di silvio anche se fosse fotografato con l uccello tra le cosce di una dodicenne) i vincenti e i potenti si scrivono la realtà cambiandfola a loro favore e autoconvincendosi della loro onnipotenza

  212. Alex

    io invece credo che fai bene a non cancellare gli insulti perchè francamente te li sei cercati e meritati tutti, perchè sei stato stupido. hai fatto dei paragoni senza senso, volti solo ad insultare un altro professionista come è stato del piero che almeno quanto del piero è un personaggio positivissimo, invece tu che sei una merdaccia, perchè sei una merdaccia, hai voluto sottolineare uno sputido aspetto pubblicitario, dimenticando anche che il sig. totti è ad esempio ambasciatore unicef, ed un episodio dove il sig. balotelli insultò Roma, la tua, la mia, la NOSTRA CAPITALE ed i romani, cittadini italiani e fortunati abitanti della CAPITALE D’ITALIA. Totti l’ha difesa male, ma ha voluta difenderla, se essere umano è un difetto….attenzione, andava condannato ed è stato fatto fin troppo, ma andava condannato anche un ragazzino viziato del cazzo. tornando alla grandissima merdaccia che sei tu, se la prossima volta la sera tua moglie non te la da, e pensi benissimo di andare a scrivere quattro cazzate su un giornale di merda quanto te perchè qualcuno o ti sta sul cazzo o ti passa mazzette, fai una bella cosa, vai da qualche prostituta a sfogare le tue frustrazioni e non rompere il cazzo a chi ha più fama di te, come totti, che è un campione nel suo lavoro…non come te che non sei nessuno e vuoi farti pubblicità con queste cazzate. ciao merdaccia.

    1. Arturo Bandini

      Visto il prezioso studio del colore delle tue argomentazioni, in questa euforica climax, oserei dire che sei membro dell´Accademia della Crusca caro Alex

  213. roberto

    del piero non finirà la sua carriera nella juve, boniperti non fu invitato al centenario della juve, bettega ha dispensato tanto calcio quanto fango sulla sua maglia, platini ha giocato più nel nancy che nella juve e francesco merlo non è gianni brera

  214. Francy

    Premesso che con questo stupido articolo..o meglio mi correggo, con la stupidità di tirare in ballo nel celebrare un campione come Del Piero un altrettanto campione come Francesco Totti (che le piaccia o no lo è), abbia ricevuto una notorietà superiore a quella che aveva in precedenza almeno nell’ambito calcistico…e molti l’ottengono sulle spalle di Francesco, quello che più mi sembra grave è scrivere parole come “bullismo” e “gioco d’azzardo”, assurdo veramente vergognoso! Del resto si sà ormai per farsi pubblicità basta nominare Francesco Totti…non bastava Del Piero…e no…

  215. coppasporcata

    Che poi prendere a calci Balotelli è quanto di più normale ci sia. Se l’avesse fatto a suo tempo il padre, a quest’ora non avremmo un tizio sfrontato che si diverte a sparare piombini sui ragazzini che passano o a incendiare appartamenti o a provocare i tifosi delle squadre avversarie.
    E infatti Francesco gli sferrò un calcio perchè l’aveva insultato guarda caso sull’età (“ciao vecchio”), comportamento tipico di un ragazzino maleducato qual è Balotelli.
    Qualcuno dovrebbe insegnargli che dai “vecchi” c’è sempre da imparare.
    E Francesco gliel’ha solo ricordato…

    1. Barbara

      Questa si che io la trovo un’osservazione interessante.
      Adesso lei che l’ha scritta, e io che l’ho appoggiata, rischiamo di essere tacciati di razzismo, ma tant’è

    2. roberto toti

      ….infatti se ricordate gli stessi interisti,dopo il calcione che gli ha dato il Capitano,non hanno reagito,come sarebbe stato normale….e questo fa pensare che Balotelli sia proprio uno che le leva dalle mani…o dai piedi le botte…

  216. Gabri

    “io invece credo che fai bene a non cancellare gli insulti perchè francamente te li sei cercati e meritati tutti, perchè sei stato stupido. hai fatto dei paragoni senza senso, volti solo ad insultare un altro professionista come è stato del piero che almeno quanto del piero è un personaggio positivissimo, invece tu che sei una merdaccia, perchè sei una merdaccia, hai voluto sottolineare uno sputido aspetto pubblicitario, dimenticando anche che il sig. totti è ad esempio ambasciatore unicef, ed un episodio dove il sig. balotelli insultò Roma, la tua, la mia, la NOSTRA CAPITALE ed i romani, cittadini italiani e fortunati abitanti della CAPITALE D’ITALIA. Totti l’ha difesa male, ma ha voluta difenderla, se essere umano è un difetto….attenzione, andava condannato ed è stato fatto fin troppo, ma andava condannato anche un ragazzino viziato del cazzo. tornando alla grandissima merdaccia che sei tu, se la prossima volta la sera tua moglie non te la da, e pensi benissimo di andare a scrivere quattro cazzate su un giornale di merda quanto te perchè qualcuno o ti sta sul cazzo o ti passa mazzette, fai una bella cosa, vai da qualche prostituta a sfogare le tue frustrazioni e non rompere il cazzo a chi ha più fama di te, come totti, che è un campione nel suo lavoro…non come te che non sei nessuno e vuoi farti pubblicità con queste cazzate. ciao merdaccia.”

  217. giuliano

    con questo articolo haifatto una figura di merda… totti lucra sul gioco d azzardo? ti prego… del piero ha rubato gli scudetti con moggi… del piero si dopava (chiedere a zeman per dettagli)… cio nn toglie che sia un grande giocatore ma per favore evitiamo di infangare il nome di altre bandiere… preferisco uno che sputa una volta nella vita piuttosto di chi si dopa per anni ;)

  218. Paolo

    Sei un poveraccio…..parlare male di un fenomeno interplanetario che ha fatto 215 gol in A è da venduti o da rosiconi in quanto il suddetto fenomeno non ha vestito la maglia della Rubentus…..visto che ti chiami merlo continua ad occuparti degli uccellini……

    1. Arturo Bandini

      Interplanetario…Paolo qui si interpella la NASA peró per le verifiche.
      Altro che un semplice giudice in un banale tribunale!

  219. Barbara

    Per celebrare un valore assoluto, non sono necessari termini di paragone.
    Perchè lo avrebbe fatto? cattiveria? antipatia? invidia?
    Sig. Merlo ha perso una grandissima occasione per tacere

  220. lucianaromamor

    signor merlo ,lei ha perso secondo me un occasione x stare zitto ,,,,, …….lei parla solo spinto dall’invidia che la rode ,,,, poiche totti al contrario di altri impersona il piu’ grande capitano della storia del calcio italiano e nn e’ mai stato sfiorato da alcuno scandalo ,doping ,o calcioscommesse ,…………..un giornalista degno di questo nome .(appunto …un giornalista ,……..)avrebbe osannato del piero senza buttare fango su un altro campione ……., un giornalista serio ,………….. avrebbe denunciato ….de santis che esulta al gol del suo napoli ,……….un giornalista serio ……….avrebbe parlato di cannavaro ,,,,,,di moggi ,,,,,,, quando tutti sapevate e tacevate ,,,,,,,,salvo poi mostrarvi sorpresi ….avrebbe parlato della consob …immobile nei disastri di unicredit e nei confronti della as roma ………… gia’ ……un giornalista vero ………..ma come disse il buon travaglio ..la stampa e’ x meta serva del potere ecc, ecc,,, la saluto …………… il suo momento di gloria lo ha avuto …….ma nn arrivera’ mai alla gloria del nostro francesco unico degno rappresentante di un calcio pulito in un mondo corrotto .

    1. Arturo Bandini

      Io l´ho sempre saputo che volevate arrivare lí! Totti Presidente del Consiglio, ecco perché tutto questo baccano!

      1. Alex

        Quando la discussione e’ quasi esaurita ecco che girano gli sciacalli gobbi, con le loro patetiche battute, che lasciano la pisciatina per marchiare il territorio

  221. Lorenzo

    Lei signor Merlo si è cimentato in qualcosa che non conosce minimamente, deve essere uno dei pochissimi italiani che non segue il calcio.
    Tutti gli altri milioni di italiani le avrebbero saputo dire che Del Piero NON E’ un regista e non c’entra NULLA, come ruolo, con Pirlo e Rivera.
    E le avrebbero anche saputo dire la reazione dei lettori alla sua frase su Totti.
    Spero che del Piero non legga il suo sito, gli ha fatto un PESSIMO servizio….

  222. carlo carracini

    Non perdo tempo ad argomentare…il problema non sei tu merlo, il problema è chi ti permette di scrivere.
    C’è solo un Capitano.

    1. Arturo Bandini

      Grande Carlo, dopo Totti Presidente della Repubblica, Totti Direttore di Repubblica! Ma che ci sta a fare Ezio Mauro?

  223. Arturo Bandini

    Ma dai Lorenzo, ne esistono ancora? Pensavo si fossero estinti dai tempi di Coppi e Bartali! Poveri disadattati! ma come fanno ad avere ancora la nazionalitá italiana?!

  224. lukperry

    Non comprendo perchè nell’osannare Del Piero, che viene mandato via dalla nuova Juventus coi capelli, si debba offendere un altro campione, che ha segnato più gol in A, e che non lascia.

    E che non viene lasciato. E di cui si segnalano due errori e si dimenticano gli altri 20 anni compreso il mondiale. Francesco Merlo, che conosco e che stimo, ha composto “con la sua penna d’oro” un inno al made in Italy che scompare con Alex, e contemporaneamente un de profundisper tutto il resto. Sinceramente è gratuito l’acido passaggio in cui vuole stabilire che il Totti che sputa, che sferra un calcione a Balotelli e che – udite udite «lucra sulla pubblicità del gioco d’azzardo» non è degno di essere minimamente avvicinato “al cavaliere sobrio ed educato che sorride di se stesso”. Perchè ha un bella faccia tosta Merlo nel suo tentativo di separare le magliette “sporcate dai Moggi” da quelle pulite che lui stesso prova a lavare in fretta e furia con un articolo. I farmaci utilizzati, che sono costati l’esilio a Zeman dopo la sua accusa, e le telefonatine agli arbitri e ai designatori, sporcano tutti a Torino, nessun escluso.

    A Merlo piacciono le luci e le voci basse, le corse in calesse, l’educazione inglese di chi ha voltato le spalle al Sud e si è seduto davanti al camino. E darebbe non so che per poter avere anche l’erre moscia. Niente di male. Ma chi si sbucciava le ginocchia sull’asfalto a Roma e si doveva scontrare con le altrui prepotenze è cresciuto a pane e Totti. Ancor prima che Totti nascesse. Totti è Roma. E Merlo non la ama. Troppo rumorosa. Tra noi c’è la differenza che esiste tra un Merlo parlante e Zorda, la mia lupa da stadio, che sente ribolirre il sangue prima dei derby. E il buon collega catanese (chissà che cosa sarà in grado di dire se Montella lascerà Pulvirenti!) che da giovane «si autoinfliggeva – per sua stessa ammissione – lunghe dissertazioni sulle differenze tra nozione di concetto e concetto di nozione», non può cogliere divari così prosaici.

  225. Sandro Mastrucci

    sig Merlo ma lei era allo stadio olimpico quella sera ad assistere ad un Roma – Rubentus dove il suo sobrio campione rifilò un cazzottone al giocatore Cufrè sotto la tribuna tevere e dato che non è stato sporcato dai Moggi proprio a loro deve la mancata espulsione e la conseguente prova tv e squalifica????? VERGOGNA!!!! VERGOGNA!!!! VERGOGNA!!!!!

  226. Paolo Pallagrosi

    Egregio signor Francesco Merlo, lei evidentemente non conosce Francesco Totti ma di questo non posso certo fargliene una colpa. La cosa peggiore è però che lei non conosce nemmeno Alessandro Del Piero perchè altrimenti non gli avrebbe mai dedicato un’articolo così meschino. Distinti Saluti e complimenti per la trovata, ora la conosce mezza Italia.

    1. Arturo Bandini

      Ovvio Paolo, su questo sito si è riunita mezza italia! e se escludiamo i bambini troppo piccoli o gli anziano che non sanno usare il pc, abbiamo fatto tutta l’Italia!

      1. Alex

        Sei un crescendo Rossiniano di battute…..il tuo talento e’ veramente sprecato dovresti provare a fare il comico ai festini di Arcore potresti avere un futuro

        1. Arturo Bandini

          Sempre leggendo le inchieste di Repubblica mi sembrano che siano chiuse le feste di Arcore. Se no ero già li eh e non perdevo tempo qui!

  227. sto

    Il racconto di Ronaldo sul suo malore ai Mondiali di Calcio del ’98, i valori anomali nelle analisi del sangue di Del Piero, l’ uso delle flebo e le cure a base di ferro di Zidane, Jugovic e Deschamps, l’ utilizzo della creatina.

    Sull’ inchiesta del giudice torinese Raffaele Guariniello, che è sfociata nel rinvio a giudizio dell’ amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo e del medico sociale Riccardo Agricola, il settimanale Panorama, da domani in edicola, pubblica stralci di verbali degli interrogatori.

    La testimonianza di Ronaldo
    “I dolori in tutto il corpo che avevo accusato al mio risveglio li ho continuati ad avere anche durante la partita, seppur attenuati”. Ronaldo ha descritto così, davanti al procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello, la sua finale Francia-Brasile ai Mondiali di calcio del ’98. Oltre al racconto shock del campione brasiliano il settimanale “Panorama”, da domani in edicola, pubblica in esclusiva i verbali degli interrogatori di Guariniello durante la sua inchiesta sul doping nel calcio.

    La testimonianza di Del Piero
    Alessandro Del Piero ha spiegato così alcuni valori anomali nelle sue analisi del sangue. “Escludo di aver avuto in quel periodo una qualsiasi malattia, escludo d’altra parte di aver preso farmaci che stimolassero la produzione di globuli rossi”. Sul suo aumento di peso ha detto: “Non ritengo che questo aumento corporeo sia dovuto alla creatina. Poi ha chiamato in causa i responsabili sanitari della Nazionale: “il dottor Zeppilli, se ben ricordo circa un anno fa disse che chi voleva poteva prendere la creatina”.

    La testimonianza di Zidane
    Il campione francese Zinedine Zidane ha parlato dell’uso delle flebo: “Le faccio, non conosco il nome preciso del prodotto usato, mi risulta si tratti di vitamine e zuccheri. Non so se il prodotto si chiami Neoton o Esafosfina”. Zidane ha difeso così i medici della Juve: “Le flebo ci sono utili se no come farei a giocare 70 partite all’anno. Di farle lo decido io con il medico”.

    La testimonianza di Jugovic
    Il calciatore dell’Inter Vladimir Jugovic ha ricordato di aver utilizzato anche alla Lazio alcuni prodotti assunti alla Juve: “Ho fatto uso di flebo alla Juventus quanto alla Lazio”. Poi ha aggiunto: “Al posto delle flebo ogni tanto facevo un’ iniezione endovenosa di un prodotto che mi pare si chiami Tadd che serviva come disintossicante e di Samyr 200 mi sembra siano vitamine”.

    La testimonianza di Torricelli
    Il difensore della Fiosentina Moreno Torricelli ha ammesso di aver utilizzato la creatina anche alla Fiorentina, dove gioca tutt’ora: “L’abbiamo presa per 15 giorni durante la preparazione. Sempre una busta di tre grammi”.

    La testimonianza di Deschamps
    Didier Deschamps ha parlato delle due occasioni in cui il suo livello di ematocrito ha superato il 50 per cento. “Faccio presente che a gennaio ’95 ero in ripresa dopo l’infortunio e che a giugno l’attività era quasi ferma”. Quindi ha aggiunto: “Confermo che mi viene regolarmente somministrato del ferro in quanto ne accuso carenza non solo in Italia, ma anche in Francia”.

      1. Alex

        Loro faranno il copia incolla ma il tuo contributo alla discussione pro o contro l’estensore dell’articolo e’ nullo, ti sei limitato a sparare cazzate che non fanno ridere nessuno

          1. paolo piaggesi

            Scusami pensavo che eri solo un gobbo in vena di battute non un demente. . . come non detto

  228. roberto toti

    Buona sera. Ma lei è sicuro che quando Moggi chiuse nello spogliatoio Paparesta,Del Piero non ne sapeva niente? E nemmeno dei palesi favori arbitrali? Può essere che il capitano bianconero è cosi puro d’animo che non si accorgeva di niente, e pensava che fosse solo la fortuna ad aiutare la Juve…..Bha…..Meglio Totti che sputa, che un’ipocrita travestito da santo.
    Saluti

  229. Comunardo

    Caro Dott. Merlo.
    Avrei voluto scriverle il mio commento sul suo articolo ma sono stato anticipato su molte argomentazioni.
    Rimane misteriosa la necessità di fare dei paragoni con un altro giocatore per celebrare il suo campione. Se si è Campioni in uno sport lo si è in assoluto non perché, a suo dire, uomini migliori di un altro.
    Totti è un Campione.
    Effettivamente è stato testimonial di una società di gioco d’azzardo, concorrente di quella che campeggia sulla maglia a strisce del suo campione che notoriamente ha fatto scelte migliori in materia di sponsorizzazioni.
    Come dimenticare… http://www.repubblica.it/online/cronaca/cepudue/cepudue/cepudue.html

  230. Roberto

    Nessuno è perfetto. Non lo è Totti, che ha commesso diverse fesserie comportamentali ma che non ne inficiano quanto di straordinario ha fatto fin’ora, e non lo è Del Piero, che al di là di aver giocato in una da sempre Juventus ladrona (Moggi, doping e le tantissime partite vinte negli anni grazie ai favori arbitrali), è un giocatore, dalla classe indiscutibile, che io ho sempre detestato per gli innumerevoli tuffi (alla Klaus Di Biasi) che hanno determinato ingiuste punizioni, tante delle quali sono state poi “truffaldinamente” tramutate in goal dallo stesso Del Piero.
    Nella storia del calcio ci sono pochi “signori”, e da quando negli ultimi anni da sport si è trasformato in business non ce n’è stato più nessuno. Del Piero può essere una bandiera, come lo è Totti per i romanisti, ma non è certamente quell’eroe che ottusamente è stato descritto nel suo articolo. Faccia il giornalista, se ne è capace, non il giornalaio tifoso della Juventus.

  231. stefano s.

    Cartellino rosso per il sig. Merlo, entrata a gamba tesa su Totti. Almeno cinque giornate di squalifica. Ricomprerò Repubblica il 20 p.v. . Dopo il Trota ci mancava pure il Merlo a parlar male di Roma e tutto ciò che la rappresenta.

  232. sergio

    Ah merlo…ma vaffanculo te tutte ste stronzate…qui tutti precisi educati ma qualcuno la verità deve dirla…sei un mentecatto padano perbenista benpensante radical chic del cazzo

  233. coppasporcata

    Bandini, da bravo “gobbo” hai esultato per una Coppa Campioni vinta su 39 cadaveri, non c’è bisogno di aggiungere altro…

    1. Arturo Bandini

      Ho proprio l’abbonamento dello Juve Fan Cleb da quando sono nato, Coppasporcata hai centrato in pieno! Devi essere un altro Scherlock tu!

  234. Andrea

    Caro Francesco,
    sto “condividendo” l’articolo proprio per far leggere i commenti… una bella e variegatissima cartina di tornasole. In calce, penso che sti ultimi dieci anni, più o meno, ci hanno fatto davvero male: guardo con attenzione e meraviglia ad alcune parole come “fazioso” o “venduto” che ritornano continuamente nei commenti. E’ come se avessimo imparato che esiste un modo di pensare, proprio una forma mentis, che è, per così dire, preferenziale, semplificata: salta qualunque gorgo o incrocio logico. Dici una cosa che a me da fastidio, che non condivido? Sei fazioso! Punto.

    un caro saluto solidale (senza retorica).

    1. Zdeněk Zeman

      immagino che li condividerai solo con degli juventini, in modo che ti possano dar ragione.

      non ha detto solo una cosa che dà fastidio, ma l’ha fatto in modo subdolo e vigliacco.
      aggiungo gratuito e inutile, perché non giova né all’articolo né a se stesso, anzi. Dimostra una volta di più, ma non ce n’era bisogno, la boria con la quale ragionate. fregandovene delle regole.
      Purtroppo (per voi, perché siete abituati male) non basta vincere. bisogna SAPER vincere.

  235. flavio

    PER RITA:se un giornalista scrive un articolo dicendo che mangiare il foie gras è come mangiare merda e viene insultato dagli amanti del foie gras e della cucina, io, che non ci capisco un cazzo di cucina e al massimo mangio pasta al sugo, mi sto zitto e in silenzio o al massimo assaggio il foie gras prima di scrivere quello che mi suggerisce la mia testolina.

    per quanto riguarda il tifo, l’analisi da falsi intellettuali superiori, di gran cultura, che non capiscono come si faccia a pensare al calcio in determinate situazioni, penso che andrebbe riconsiderata tenendo conto di alcuni fattori che spesso non vengono presi in considerazione.il calcio interessa la popolazione a 360 gradi, dai ricchi ai poveracci. va tenuto conto del fatto che per la maggior parte dei tifosi costituisce una valvola di sfogo, rassicurante, che si ripropone di anno in anno, e gli permette di non pensare, almeno momentaneamente, a infiniti altri problemi. i popoli hanno sempre avuto bisogno di mezzi di distrazione, di credere in qualcosa, di speranze e sogni( combattimenti pubblici, olimpiadi, spettacoli triviali, corse di cavalli, ideologie, sogni di gloria). il calcio, è esattamente questo, e per questo colpisce più fortemente gli strati di popolazione che ne sentono più la necessità. inoltre la gente ci si immedesima, diventa la riproduzione sporiva di scontri sociali, e la gente che dice che non dovrebbe tyrattarsi di questo parla a sproposito e si illude, perché la radice della bellezza di questo gioco( e molti altri ) sta in questi fattori. venendo alla questione totti non è intoccabile, ma rappresenta una combattività, un orgoglio, che, vincendo poco o niente è diventato ineguagliabile, proprio per il fatto di lottare contro il potere(a modo suo). chi non capisce questo non capirà mai perché anche dopo il calcio a balotelli, o lo sputo a poulsen, o le varie cazzate, la sua figura ne esce ancora più forte e per chi lo ama. è troppo facile nascondersi dietro la correttezza o presunta correttezza di giocatori come del piero, supportati sempre, per il fatto di militare in determinate squadre, da tutta la stampa e l’opinione pubblica. inoltre andrebbero distinte le vicende del campo, dovute ala passione, all’agonismo, alla furia del momento, da macchie che, per quanto nascoste intaccano gli idoli come del piero indelebilmente, che riguardano la vera e propria lealtà. il doping e calciopoli sono un fatto, non una montatura né una scusa per screditare la juve. ma come ci insegna la politica e la società ( dove, per esempio i berlusconiani affermerebbero l’innocenza di silvio anche se fosse fotografato con l uccello tra le cosce di una dodicenne) i vincenti e i potenti si scrivono la realtà cambiandfola a loro favore e autoconvincendosi della loro onnipotenza
    scusate gli errori grammaticali

    1. Arturo Bandini

      Ma certo! per non essere in linea con questi quattrocento commenti bisogna essere sicuramente juventini, leghisti, o “alter-ego del Merlo Muto”. Ma come ho fatto a non pensarci! ora devo decidere cosa essere

        1. Arturo Bandini

          in effetti, questo è un regolamento di conti tra la magggica e il resto del mondo. ma non sono estraneo al resto del mondo!

          1. John Fante

            Suvvia Bandini, si applichi un po’. Può essere meno banalotto di così, mentre ride da solo e accresce la sua autostima tentando di risultare spiritoso!

          2. flavio

            bandini, riesci a costruire una tua idea o hai deciso di continuare a vomitare cazzate? alla gente che ti cita fatti e sentenze dici che fa del copia incolla ( atteggiamento da grande critico ed esperto) a chi espone idee o insulti o entrambe rispondi con delle frasi a metà tra l’ironico ( forse per te ) e il bambinesco.. hai 11 anni o sei solo un ritardato?

  236. X RITA

    Cara Rita, se sei tifosa della lazie, fai bene a stare zitta e a tornare sui monti, visto che tu che parli di intoccabile, per molto meno avete fatto chiudere un account twitter di un giornalista rai, reo di tifare Roma e di fare con professionalità il suo lavoro, facendo quindi anche le telecronache dei caciottari.

    Invece Merlo, tu fai veramente pena. non ti sei degnato di rispondere, ma solo di lanciare il sasso. Aspetterai che le acque si calmino. e sarai contentissimo di aver fatto il favorino al tuo simpatico, come la merda, direttore ezio mauro. che triste e penoso lecchino.

    1. Rita

      caro anonimo, sei solo un grandissimo cafone. te sui monti non puoi starci perché ti schiferebbero anche lì, gli stessi caciottari non cambierebbero con te nemmeno un’unghia del piede, usi termini quali “pena”, “merda”, “triste”, “penoso”, “lecchino”, dimostrando un’acredine che ti commenta da sola. Conclusione: sei un poverino. punto.

      1. paolo piaggesi

        Te sei tradita hai citato “caciottari” reggete forte che il giro che ve fa fa palazzi ve fa veni er mal de testa

  237. Carlo Brunelli

    Merlo, il suo articolo è scandaloso.
    a) Del Piero mai sporcato dagli scandali Juventus? solo perchè per la Farmacia Agricola si è andati in prescrizione, ma con una buona memoria si può ricordare di due giocatori diversi: il Del Piero grosso e forte come un toro e il Del Piero che poteva affidarsi solo alla sua straordinaria classe ma determinante per un quarto di quello che era stato prima.
    b) La grandezza di un giocatore come Francesco Totti sta nel suo essere tirato in ballo anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Anzi ce ne sarebbe potuto essere. Avrebbe potuto sottolineare che si può essere grandi bandiere di squadre con storia, palmares e tradizioni completamente differenti ed essere comunque amici.
    c) Il calcio italiano non tramonta con l’addio di Del Piero ma è tramontato anni fa con Calciopoli, e di questo la Juventus ha il 90% delle colpe, e non può escluderne chi ne è stato il simbolo.

    onore a Del Piero, grandissimo giocatore, ma non un santo.

  238. paolo

    possiamo dire che invidia e fanatismo sono una brutta bestia figuriamoci per un individuo che ha il potere di scrivere quello che vuole che vergogna

  239. Tottinonsidiscutesiama

    N’artro uomo piccolo che si fa pubblicità col nome di Totti, giù le mani dal capitano, a stronzo!

  240. stefano s.

    Per precisione credo sia importante sottolineare che Del Piero non se ne è andato, in realtà è la società che l’ha mandato via, o sbaglio! Lui sarebbe rimasto volentieri ma il sig. Agnelli l’ha liquidato.

  241. coppasporcata

    Bandì, non si tratta neanche di conoscere il latino, panem et circenses è una locuzione che si sente ripetere spessissimo, basterebbe avere un cervello medio e non un bidone di segatura al suo posto per impararla a memoria…
    Salud (per dirla alla moda dei gianduiotti)…

    1. Arturo Bandini

      è che mi hanno insegnato a imparare il senso delle cose che dico, non impararle a memoria che poi si dicono cose fuori luogo senza saperlo!

          1. flavio

            se non stai dentro le cose non le capisci. pensi di avere un’idea corretta dei fatti perché vedi le cose dall’esterno, ma le cose non girano così, se il calcio fosse seguito da osservatori esterni perderebbe il suo senso. pensi di avere la scienza infusa e di essere il paladino della razionalità, parli di esempi da seguire, ma il calcio non è fatto solo di esempi da seguire. il calcio purtroppo o per fortuna spesso cambia la vita delle persone, ripeto la gente che osserva così senza farsi prendere non potrà mai capire, e le figure che rimangono impresse spesso non sono degli eroi senza macchia. il calcio è fatto anche dei vari best, maradona, cantonà, zidane, e tanti altri. best per esempio era un alcolizzato borgataro irlandese a cui la natura aveva dato dei piedi magnifici e di cazzate ne ha fatte nella vita. ora, ripeto, ed è una considerazione personale, esistono cazzate e cazzate, molte sono dettate dall’indole e la natura del giocatore prende il sopravvento sul campo, perché un essere umano rimane un essere umano anche se milioni di persone lo guardano, molte altre invece sono dettate dalla mania di vincere ad ogni costo, e riguardano quella che per me è la vera lealtà sportiva. se ti vuoi fare una “cultura ” a riguardo, anche a costo di vedere infangati nomi che considererai sicuramente intoccabili vatti a leggere le varie interviste di carlo petrini, peraltro morto da poco, e scoprirai delle belle curiosità su molti famosi esempi da seguire, come bettega, rivera e anche altri

          2. Arturo Bandini

            Seguendo il tuo ragionamento, va bene dividere il mondo in tifosi, leggere ogni parola che riguardi il calcio come proveniente da una tifoseria e prendere a insultarsi perché questo è il bello del calcio? si, ammetto di non capirlo

          3. flavio

            allora non fa per te questo sport, vai a giocare a tennis, troverai prati curati, vestitini bianchi, sportività, nobiltà, imparzialità. oppure segui il calcio ma non entrare nel merito di queste discussioni

  242. Antonella

    Mi meraviglio che il Direttore di un giornale, che ha avuto come fondatore Eugenio Scalfari, mente lucidissima, abbia potuto commissionare un articolo, ad un miserevole giornalista, che non trovando il ricercato successo nei suoi articoli sulla politica, vira nel mondo calcio e getta fango su un Campione come Francesco Totti ,per, attirarsi le attenzioni altrimenti negate, spero che la vita non le abbia offerto l’oppurtunità di allevare figli, che avrebbero di che vergognarsi nel dover esibire un padre come lei.
    Con disprezzo.

  243. daniele mennella

    egr. sig. merlo si vada a vedere questa clip:
    Francesco Totti per UNICEF SMS solidale al 45505
    http://www.youtube.com/watch?v=pKXR89-bRnU&feature=youtu.be

    magari potrebbe scoprire che totti ha deviato gli sms sul proprio numero e si prende tutti i soldi…….sarebbe una grande inchiesta verità.
    del tipo del suo articolo suesposto……….

    se lo vada vedere veramente, forse le insegnerà ad azionare il cervello prima di sproloquiare in uno pseudo giornalismo da 4 soldi a povera imitazione di grandi come gianni brera. che non amava roma, anzi la detestava ma era un grande giornalista lo stesso.

    1. Arturo Bandini

      gli sms per finanziare organizzazioni internazionali che spendono i soldi per alimentare la loro macchina burocratica cancellano le azioni scorrette? Non lo sapevo! farò deviare anche io i miei sms! grazie Daniela!

      1. John Fante

        La smetta, su. Sta scrivendo solo baggianate pur di fare da tappetino al Merlo. Che menti sopraffine, l’Italia dei “delpieri”

        1. Arturo Bandini

          Signor Fante, che bello ritrovarla! Le assicuro che la smetterei, ma mi diverte troppo il fatto che ad ironizzare sui commenti di un gruppetto di persone si diventi automaticamente “tappetini” di altri!

          1. Arturo Bandini

            la chiami come vuole,in effetti sembra che sia l’unico qui a non prendersi sul serio!

      2. Federico Il Bardo

        Se si scopre che del piero si dopava, in realtà non si dopava, erano le toghe giallorosse, se si scopre che insieme alla sua squadra del piero ha rubato vari scudetti, non è vero perchè anche lì le toghe erano giallorosse e i giudici facevano parte del Roma Club Procura di Napoli, se Totti fa beneficienza per l’unicef (e aggiungo per l’ospedale Bambin Gesù, per varie altre organizzazioni benefiche,per i ragazzi disabili facendoli giocare a pallone etc etc) in realtà Totti fa beneficienza a un’organizzazione malefica, anzi da notizie certe di Bandini, Bin Laden non è morto ma si nasconde nella villa del Capitano e prende parte a orge sataniche con lui e Berlusconi. Bell’artificio retorico, complimenti: Tutte le cose buone di Totti non sono in realtà buone, mentre quelle cattive sono più che vere, anzi peggio. IL tutto senza argomentare nulla. Geniale, mi ricorda Elio Vito dei bei tempi andati. Piccole frasi di disturbo buttate lì nel mucchio dall’alto di una propria presunta intelligenza e ironia. mi diverti Bandini, se vuoi puoi diventare il mio giochino retorico ahahahhhahahahhahahah. Io ti do un imput e tu rispondi cose a caso. “Eh ma Del Piero aveva il sangue un po troppo denso e in tre mesi da fringuellino è diventato un bue!” e tu rispondi tipo: “ah vabbè ma quindi pollo!”….e così via…dai dai che bello!

  244. Federico Il Bardo

    Non vi va proprio giù Totti eh? Quanto mi fate pena voi piccoli tifosi della juve che fin da piccoli, in una piccola cittadina provinciale del sud, avete scelto come vostra squadra del cuore la Juve solo perchè vinceva, per far parte almeno per una volta e per luce riflessa di qualcosa di sicuramente vincente. Tenetevi il vostro piccolo (ex) capitanuccio dopato, il vostro ennesimo gattino bagnato che fa scena muta sul doping suo e di tutti i suoi compagni davanti ai giudici di mezza Italia…Io mi tengo Francesco Totti, unico vero Capitano, campione in campo e fuori, mi tengo i suoi muscoli d’acciaio, forgiati dall’allenamento e dal sacrificio,mi tengo il suo titanio nelle ossa, mi tengo la sua classe e la sua rabbia, il suo trionfo e i suoi errori, la sua attenzione verso i deboli, la sua generosità, la sua simpatia e la sua grande e immensa romanità. Mi tengo i valori veri, non i valori dell’ematocrito. Mi fai pena caro Merlo, la gente come te passa e va’, quelli come Totti sono e saranno sempre leggenda.

    1. franco liberati

      non avrei potuto usare parole migliori, sottoscrivo. è proprio così, fanno tanta tenerezza questi provinciali tifosi di milan, inter e soprattutto juventus.

  245. Stefano Cherubini

    Uno degli articoli più vergognosi che ho mai letto. E lei si definisce un giornalista?…mi sono fermato al punto in cui afferma che “Totti lucra sul gioco d’azzardo”. Mi chiedo come le sia stato concesso di scrivere un articolo del genere. Pensi meglio prima di scrivere questa roba che non è neanche degna di un misero giornaletto nelle mani del Berlusca e chieda scusa a Totti per le sciocchezze che ha scritto perchè forse è meglio.

  246. Lorenzo

    Francesco Merlo non sapevo neanche che esistesse, ora viva Dio lo so….e da domani non comprero’ piu’ Repubblica…..pensare che debba sostenere economicamente la sua penna mi metterebbe a disagio.
    Vede caro il mio Merlo usare Totti come esempio negativo e’ stupido oltre ad essere falso…..quando avro’ un figlio lo vorro’ come Totti e non come un gracchiante Merlo…..
    Senza nessuna stima,
    Lorenzo Bartoletti

  247. Valerio

    Caro Merlo, onestamente se non citava Totti questo articolo l’avrebbero letto in 5, inclusi i suoi familiari. Bel colpo, ovviamento voluto e programmato.

  248. patrick

    La cosa grave che i GiornalTRISTI moderni si permettono di scrivere senza documentarsi….Totti avrà sbagliato è stato punito per ciò che ha fatto……Del piero no….ricordo al signor Merlo che l’unico sport dove radiano il medico sociale e lasciano i trofei agli sportivi è il calcio….come se a Ben Jonhson avessero lasciato la medaglia d’oro e squalificato il medico personale o quello della nazionale canadese…. Vorrei ricordare al signor Merlo che Del piero tutelato come sempre dalla stampa in una partita proprio contro la Roma sferro durante la battuta di un calcio d’angolo un cazzotto a Cufre reo di trattenerlo per la maglietta dove l’argentino rispose con uno schiaffone…i bravi giornalisti fecero vedere solo queste ultime immagini criminalizzando cufre e santificando del piero……ricordo al signor Merlo che le notizie vanno riportate completamente……e in conclusione spiace che Alessandro Del piero lasci la Juve lo ritengo un campione al pari di Totti che purtroppo giocando in squadre diversamente tutelate hanno avuto diversi trofei in bacheca…..Onore cmq a loro campioni non a giornalTRISTI che forse si intendono più di agricoltura che di calcio……

  249. GIANLUCA

    Uno degli articoli più vergognosi che ho mai letto, naturalmente letto per caso. . Mi chiedo come le sia stato concesso di scrivere un articolo del genere e chieda scusa a Totti per le sciocchezze che ha scritto perchè forse è meglio. Nel frattempo ho scritto anche al suo direttore. Ancora una volta ho notato che l’invidia è una brutta cosa. Addio

  250. Ho smesso da tempo di comprare Repubblica

    E’ il tipico articolo di chi ritiene degradante e fastidioso confrontarsi con l’animo popolare di una città (e con le sue contraddizioni) e sogna un mondo popolato da damerini omertosi ma gentili ed educatissimi. E’ il tipico articolo di chi arreda il proprio salotto in stile etno-chic per ricordarsi di essere solidale col terzo mondo. E poi che volgarità i borgatari che sbagliano i congiuntivi…
    Poi risponde due volte ai post per dire che chi non la pensa come lui è accecato dal tifo. Davvero un modello di pensiero.
    Signori, non vi affannate a discutere di calcio: in questo articolo non si parla di Totti e Del Piero. Si parla solo di Merlo.

    1. Arturo Bandini

      perché, fare grosse campagne mediatiche sostenendo organizzazioni internazionali che coi soldi donati autoalimentano la propria burocrazia non è “ricordarsi di essere solidali con il terzo mondo”?

      1. Ho smesso da tempo di comprare Repubblica

        Non ci crederà ma sono d’accordo con Lei. Se però la colpa di Totti è quella di fare il testimonial per l’Unicef e non per qualche onlus non governativa, beh, allora ditelo, così gli accolliamo anche l’aumento dello spread, le polveri sottili nell’aria e il punteruolo rosso che distrugge le palme.

        1. Arturo Bandini

          leggendo i commenti sopra, sembra che Totti Presidente del Consiglio e Direttore di Repubblica potrebbe risolvere un sacco di problemi. E se gli facessimo fare il calciatore senza trattarlo come una divinità?

          1. Ho smesso da tempo di comprare Repubblica

            Approvo. E aggiungo: e se evitassimo di farne il rappresentante unico dei mali del calcio italiano?

      2. John Fante

        Fantastico! Altra difesa (immotivata) a spada tratta del Merlo! Lei è un idolo, è il Filippo Facci di questo blog

        1. Arturo Bandini

          Ma se ha effettivamente calciato e sputato, perché non può rappresentare i calciatori che calciano e sputano? Io non capisco questo.

          1. Ho smesso da tempo di comprare Repubblica

            Perché è come se Lei fosse il rappresentante di quelli che parcheggiano in divieto di sosta o pagano una bolletta in ritardo (mi perdoni, ho fatto due esempi di cose che nell’arco di una vita possono capitare, una volta, a chiunque). Se Lei pensa che la carriera ventennale di Totti sia rappresentata da quei due episodi, e non dai suoi meriti sportivi, faccia pure.

          2. Arturo Bandini

            Io penso che un personaggio in vista come lui debba essere conscio di quante lo guardano e idolatrano (e questo posto ne è la conferma). Per cui anche un piccolo gesto sbagliato è molto più grave del mio parcheggio in divieto di sosta, del quale vengono a conoscenza altre 3 persone oltre a me e il vigile

  251. coppasporcata

    Per Lorenzo:
    io ho smesso da tempo di comprare e leggere questo fogliaccio schifoso.
    E ho comunque capito sempre troppo tardi come la lobby di Scalfari & Co. sia da sempre al servizio dei poteri forti, come del resto dimostra vieppiù il palese appoggio fornito al governo delle banche…

  252. Sara

    Da Romana quale sono, spirito bollente e schietto, evito di cadere nell’insulto, come lei ha fatto,insulto da cogliere tra le righe, perchè come un codardo ha preferito insultarlo in un italiano perfetto, ma sempre insulto gratuito rimane. Trovo assurdo, indegno, elogiare un Campione come Del Piero sminuendo un altro Campione immenso come Francesco. Poteva benissimo farlo non insultando nessuno, non insultando una persona che non è solo Capitano, ma l contrario suo è anche un grande Uomo. Impegnato non solo nei giochi d’azzardo come sostiene lei, ma anche in moltissime iniziative di benificenza. Il Suo impegno nel sociale lo si puo’ benissimo vedere accedendo solo per un attimo Tv o Internet, in questi giorni è infatti uno tra i più impegnati per l’iniziativa “Zero” dell’Unicef. Ma non perdo tempo a spiegarle le azioni belle dentro e fuori dal Campo che Francesco fa, visto che non credo di trovarmi di fronte ad una persona capace di coglierne l’importanza e la bellezza. E’ incapace di cogliere certe cose ma è sicuramente furbo, perchè non essendo un giornalista (??) particolarmente conosciuto ha deciso di farsi conoscere insultando Francesco Totti. Per una volta, provate a gioire del vostro scudetto dei vostri campioni senza insultare nessuno, senza spendere parole assurde e cattive su una persona come Lui. Non guardatelo, non giudicatelo, è solo un bene per Lui non essere sulla bocca di persone come voi. Ma soprattutto prima di parlare di persone simili, pensate ai vostri anni fatti di inganni, furti e doping. Non parlate tanto per farlo, ma informatevi e fatevi un esame di coscienza prima di esprimere pareri inutili e non richiesti.

  253. Barbara

    Va evidentemente Totti è necessario anche al Sig. Arturo che altrimenti oggi non avrebbe avuto null’altro da fare che il cabaret in merito a questo articolo.

  254. Arturo Bandini

    Nel senso che Totti dovrebbe prendere a sputi e calci anche me per insegnarmi le buone maniere? Mi spieghi Barbara perché non ho colto l’allusione

    1. Barbara

      Nessuna allusione… semplicemente le sue mirabilanti battute diffuse lungo tutta la discussione (non mi risponda che la sta cercando… questa perla l’ha già scritta)… ha potuto regalarcele perchè Totti c’è

        1. Barbara

          Le persone commentano un X che (s)parla di Totti.
          Che le piaccia o no Totti è importante per i suoi sostenitori quanto lo è per i suoi detrattori, i primi ci si riempiono gli occhi e il cuore, i secondi la bocca

          1. Arturo Bandini

            chiedo anche a lei la domanda fatta sopra, al di là delle battute dei credo e degli insulti, se Totti ha effettivamente calciato e sputato, perché non può rappresentare i calciatori che calciano e sputano? Io non capisco questo.

          2. Barbara

            Lei ha mai preso una multa? E’ diventato rappresentante di tutti quelli che prendono le multe.
            Esiste il “Movimento Calciatori che sputano e calciano” che devono essere rappresentati?
            Totti ha fatto i suoi errori, li ha riconosciuti e li ha pagati, ma per chi come lei vede solo quel che preferisce, Totti è solo quello.
            Faccio io a lei una domanda era necessario citare Totti nell’articolo? Cosa ne ha guadagnato Del Piero, non è abbastanza bravo, immortale, unico senza termine di paragone?

          3. Arturo Bandini

            :) mi ha risposto come il signore sopra, e le do la stessa risposta “Io penso che un personaggio in vista come lui debba essere conscio di quante lo guardano e idolatrano (e questo posto ne è la conferma). Per cui anche un piccolo gesto sbagliato è molto più grave del mio parcheggio in divieto di sosta, del quale vengono a conoscenza altre 3 persone oltre a me e il vigile”.

            Io posso dare il buono o cattivo esempio a coloro che mi sono vicini, il signor Totti a una città e una nazione. Se mi permette, il confronto non regge.

            Detto questo, sono d’accordo con lei che, alla luce di questi commenti, citarlo è stato superfluo, perché ha tolto la concentrazione dal senso dell’articolo. Personalmente, non ci avevo nemmeno fatto caso perché ho pensato alla categoria “calciatori che calciano e sputano” e non mi ha colpito che parlasse di Totti o qualcun altro…

          4. Barbara

            Il confronto regge, perchè indipendentemente dal proprio “raggio d’azione” tutti non siamo esempio per chi ci sta intorno.
            Lei mi dice che Totti è cattivo esempio per questi gesti (due) che vengono riportati, ma perchè non lo può essere per i gesti sportivi, milioni, per il suo essere bandiera di una città, per la sua generosità?
            Perchè siamo culturalmente abituati a pensare che le cose negative hanno più importanza di quelle positive?
            Proviamo a mettere sul piatto della bilancia e il buono e il cattivo di Totti, da quale parte pende? Riesce a fare questo esercizio senza pregiudizio?

          5. Arturo Bandini

            Perché continuerò a pensare che tutti questi gesti di “beneficenza” pubblica e pubblicizzata (suoi e di qualunque altro personaggio in vista, senza pregiudizi) sono decisi dai manager dell’ immagine per aumentare l’apprezzamento del pubblico, mentre i calci e gli sputi sono momenti in cui viene fuori la vera indole dell’atleta.

          6. Barbara

            Bene dalla sua risposta mi rendo conto che non riesce a fare questo esercizio senza pregiudizio… pertanto diventa inutile portare ulteriormente avanti il dibattito.
            Solo per inciso, in serie B, dove il Beato Del Piero, subiva falli pesanti, ha scalciato anche lui un avversario, ma basta non farlo sapere in giro e il santino resta senza macchia.

          7. Arturo Bandini

            Non capisce. Per me anche Del Piero è un calciatore come un altro, con i suoi pregi e difetti. Per carità. Se ha scalciato anche lui si è abbassato al livello di Torri, ma è stato fortunato perché l’ha fatto di nascosto. Mi danno fastidio le idolatrie,tutto qui.
            E si, non riesco a non avere pregiudizi verso i personaggi pubblici che fanno beneficenza e lo sbandierano ai quattro venti, proprio non ci riesco. Mi spiace.

          8. Barbara

            A) io capisco, e la pregherei di non affermare il contrario visto che io non conoscendola non mi sono permessa di dubitare della sua intelligenza, ma solo sul tempo a sua disposizione;
            B) “Per me anche Del Piero è un calciatore come un altro, con i suoi pregi e difetti”… la cito e mi domando perchè di uno si parla di pregi e difetti e dell’altro solo di difetti;
            C) il suo pregiudizio non si limita a quello che lei afferma ma anche al fatto che sul piatto della bilancia ha messo solo uno degli elementi che le proponevo, quello che meglio (a torto o ragione non sta a me dirlo) riusciva ad argomentare; Totti e non Torri (come lei scrive) è un calciatore ed è in questo un eccezionale esempio da seguire

          9. Arturo Bandini

            A) non era un commento alla sua intelligenza, ma alla mia capacità di spiegarmi e sua di cogliere il significato delle mie parole
            B) A me sembra che l’articolo non sia su Totti e Del Piero, ma un certo modo di comportarsi di Del Piero in relazione a una visione dell’Italia. Volendo semplificare, non si giudica l’uomo ma l’educazione. Per cui Del Piero è visto come generalmente educato, mentre Totti ha dato esempi risaltati dai media di grande maleducazione. Che poi faccia tutta la beneficenza di questo mondo e Del Piero si faccia di qualunque droga, l’articolo parlava di altro.
            C) qual è l’argomento che non ho messo sulla bilancia? se me lo scrive provo ad argomentarlo (e per quanto riguarda calci e sputi no, Totti NON E’, a mio avvio, esempio da seguire)

  255. cris

    bè, è dura trovare delle parole adatte per commentare questo tipo di giornalismo…l’unica cosa che posso dire è che Totti logora chi non ce l’ha!!! Nella vita si sbaglia molto spesso, ma quasi mai ci si assume la responsabilità di ammettere di aver sbagliato: mi sembra che invece il Capitano l’abbia sempre fatto!

  256. eremita

    a me dell’articolo frega poco,anche se anche io arei evitato certi paragoni Pero’ , dite che lui mente e vedo poi certe stronzate nei commenti che fanno rabbrividire. Questa è la verità sul processo per doping.

    Per quanto riguarda l’accusa di doping (legata alla presunta assunzione di epo) la Corte ha respinto il ricorso della Procura di Torino contro la sentenza emessa dalla Corte d’Appello nel Dicembre 2005 confermando l’assoluzione sia di Giraudo che di Agricola.

      1. Arturo Bandini

        Quindi, fatti alla mano, nessuna delle due parti ha ragione o torto. O archiviazione significa “condanna evitata per colpa di ignoti”?

        1. John Fante

          Lei scherza, vero? È subentrata una prescrizione perché, al tempo, quei farmaci (farmaci, ripeto, non caramelle) non erano ancora vietati. Oggi sì. Destino cinico e baro! (mai aggettivo fu più azzeccato)

          1. Arturo Bandini

            risponde al commento sotto. Credo anche io che si dopassero. Ma gli atleti quando erano colpevoli e quanto vittime, mettendo a disposizione il loro corpo per sostanze nocive?

    1. flavio

      non è presunta, la juve di quegli anni si dopava. basta girarci intorno. poi prima del processo non era reato per cavilli legali o perché non si conosceva bene la sostanza, che ora è doping. che vi piaccia o no, è duro da ammetterlo ma è così. è ora di darci un taglio col negazionismo e il complottismo. quando non esisteva il reato per concorso in associazione mafiosa molti collusi non venivano incriminati per le loro colpe, ciò non toglie che fossero legati alla mafia e collaborassero

      1. Arturo Bandini

        A me interessa proprio poco della Juve e di Del Piero. è che mi sembra si parli di questo argomento con molta partigianeria. Penso anch’io che i fatti sussistessero e i dirigenti-medici ne siano colpevoli. Mi chiedo però quale fosse il ruolo dei calciatori,quanto sapessero di quello che gli veniva dato e soprattutto che ricatti venivano fatti per essere sicuri che tacessero. Sapete voi meglio di me che una macchina grossa come la Juventus può metterci molto poco a farti fuori pubblicamente appena ti ci metti contro. Non accuso ne difendo nessuno, penso che le analisi in questa discussione siano non siano imparziali.

        1. flavio

          non ho mai detto di essere imparziale, questi discorsi si fanno tra tifosi, non dovrebbe essere un giornalista a scatenarli. comunque se ti leggi le testimonianze del processo o ti vai a vedere i video su youtube(ci sono le testimonianze di tutti) magari ti fai un’idea della cosa invece che infilare la testa sotto la sabbia.

          1. Arturo Bandini

            ok, come ho detto a Barbara, credo che la citazione di Totti non fosse per giudicare gli uomini (unicef, doping, etc etc etc) ma i modi. tutto qui.

  257. davide sansoni

    Bandini mi tolga una curiosità: ma lei oggi non ha proprio niente altro da fare che stare tutto il giorno davanti a questo post di Merlo??
    non è che per caso si tratta di un fake utilizzato dal Merlo parlante per dare risposte non auto referenziate??

    1. Arturo Bandini

      No, questo glielo assicuro, non sono Merlo.
      Ha ragione, avrei altro da fare. Ma stare qui a leggere i vostri commenti è una specie di droga

          1. paolo piaggesi

            Se ti ho offeso mi dispiace, diciamo che nella discussione almeno inizialmente ti sei comprtato come il classico troll (ed ancora non sono sicuro che non lo sei) ed una delle regole del web e` non nutrire il troll. Comunque visto che hai argomentato provo a risponderti: qui nessuno dice che Totti e’ un esempio da seguire, siamo tutti d’ accordo che ha fatto i suoi errori. Qui si critica il denigrare una persona per esaltarne un tra mettendo in risalto i difetti della prima e omettendo quelli della seconda. A mio avviso e’un modo vigliacco e meschino di scrivere. Termino con una domanda signor Arturo: ma lei ha mai giocato a pallone? credo di no le assicuro che nella trance agonistica si fanno e dicono delle cose in cui a partita finita non ci si riconosce. Buonasera

          2. Arturo Bandini

            No, non tocco un pallone da quando ho 14 anni ma le assicuto che faccio tanti sport a livello agonistico. E so cosa sia la trance agonistica. E siccome in altri sport non vedo questa reazione sono ancora piu intransigente con i calciatori che calciano e sputano. e ripeto: non mi interessa cosa abbia fatto del piero, nell´articolo di parla solo del tema “educazione”, e di paragonano i due atleti su quell´aspetto.

  258. Cenci Elisa

    Sig.re Merlo,
    per quale motivo denigrare qualcuno per esaltare un altro? Forse per farsi pubblicità e ottenere un po’ di notorietà, data la mediocrità della sua fama?
    Le ricordo comunque che quella persona eccezionale di Del Piero, mentre il medico della Juventus distribuiva sostanze illecite, non vedeva, non sentiva, non parlava; idem mentre la Triade era al lavoro. Le rivolgo una domanda: il signor Del Piero, quel modello di virtù che lei ha tanto voluto esaltare insultando qualcun altro, è particolarmente stupido o lo posso considerare complice delle malefatte della società Juventus?

  259. roberto cuillo

    Ma perchè mettere in mezzo Totti? C’era tanto bisogno di fare l’ultras da parte sua? Del Piero non ha mai fatto un fallo in vita sua? Rispetto la sua opinione ma il giochino furbetto di Del Piero buono e Totti cattivo è veramente banale e insulta la nostra intelligenza. Del Piero non ha mai fatto falli in vita sua? Oppure debbo ricordarle il silenzio omertoso di Alex quando Zeman denunciava certe paratiche mediche nel calcio? …Chi legge il suo blog non è un ultras, ma non ci eravamo mai accorti di leggere, invece, il blog SCRITTO dal solito Ultras…Avete vinto lo scudetto meritatamente…lasciate in pace Totti.

    1. antonella placidi

      Lei insiste oggi, anche alla risposta a Franco Baldini, con la sua solita arroganza. E non fa minimamente un passo indietro per rimediare agli insulti contro Totti. Nel calcio non esistono eroi. Ci sono ragazzi coccolati e spesso miliardari. Esiste gente per bene e no. Calciatori mediocri, bravi e esistono i campioni. Totti fa parte della gente perbene ed è un campione. Anche Del Piero è perbene ma invece di sputare ha assecondato per anni “lo stile Juventus” che significava chiudere gli arbitri negli spogliatoi minacciandoli, dopava i giocatori. Ricorda la scena muta del buon Alex davanti a Guariniello quando doveva giustificare i farmaci di cui la Juve abusava? Lo stile Juve truccava partite, corrompeva arbitri. Lui non si è accorto mai di nulla. E’ possibile????????? Poi non è un campione è un ottimo giocatore. Per Totti poi è stato tutto difficile. Fosse andato in un altro Paese l’avrebbero osannato e idolatrato per le sue giocate e probabilmente gli avrebbero perdonato quei peccati caratteriali non certo piacevoli. Ricorda il mondiale? Ha giocato con le viti dentro la gamba, segna il rigore che ci fa accedere alla finale, quando tutti si sono ritirati e nemmeno in quella occasione sono stati benevoli con lui. In quale altro stato interviene contro un calciatore il Presidente della Repubblica! Zidane fu accolto in Francia come un eroe perchè aveva risposto con un atto violento ad un’altra violenza meno evidente. Lasciatelo in pace, altrimenti il vostro accanimento diventa persecuzione. Una forma strisciante di razzismo nei confronti di un ragazzo che èsolo diverso da voi. E’ di Roma e quindi del Sud e, guarda caso è fiero di esserlo. Voi del nord tenetevi tutti i vostri Trota. Noi ci teniamo lui

  260. Gaetanino Rajani

    Fa tenerezza, dott. Merlo, la sua schietta partigianeria calcistica, il suo attaccamento a certi colori sportivi, peraltro i più sostenuti nel nostro Paese. C’era da aspettarsi un ritratto in toni agiografici ed iperbolici di un grande giocatore come Alessandro Del Piero. Ho parlato di giocatore, di un professionista – come del resto Francesco Totti – che è inammissibile paragonare ai licenziati e/o esodati in questa stagione di crisi; non fosse altro che i lauti stipendi e contratti pubblicitari gli consentiranno un’esistenza libera e più che “dignitosa” (come vuole la nostra Costituzione).
    Tuttavia, non posso non rimarcare – sia come cittadino che come tifoso della A.S. Roma – la meschinità del paragone con Francesco Totti. Anche alla luce dei gravi fatti, a tutti noti (perfino alla Cassazione), che hanno interessato direttamente la società bianconera e mediatamente i suoi atleti.

  261. MERLO INFAME

    Merlo,ti puzza la bocca di Merda,falla finita di leccare culi!
    Io con una merda del genere non voglio essere educato,anzi se ti incontro per strada ti sputo in faccia,ma la colpa non è sua,ma di quel giornale di merda che lo fa scrivere!
    Se sei un uomo e sinceramente ne dubito,vai da Totti e digliele in faccia ste cose….ma io sono sicuro che se te lo trovi davanti,ti cali le brache e lecchi il culo anche a lui! INFAME!

  262. Phil

    Cosa significa “lucrare”? Che sia il “gioco d’azzardo” o l’acqua “uliveto” qual’è la differenza? Per me non c’è, sempre di lucro si tratta.
    Ma poi, secondo lei qual’è la cosa più grave tra un calcio, uno sputo, un ‘vaffa’, un cartellino rosso e il solo essere chiamati a testimoniare brutte vicende della propria società, ad essere sospettati di doping, ad essere prescritti, a far parte di una società che ha fatto le carte false per raggiungere dei risultati, che è gestita da corrotti/corruttori e che rappresenta le pagine più brutte della storia calcio italiano????
    Gradirei una risposta.

  263. daniele mastro titta

    Ha avuto il suo momento di gloria parlando anche lei di Francesco Totti, che da buon benefattore fa pubblicita gratuita ai piu bisognosi e meno fortunati. Fondamentalmente non me la prendo con lei ma con chi permette la pubblicazione di simili pezzi ma come si sa, in italia possono scrivere e parlare tutti di tutto in cerca di un minuto di pubblicita, anche perche, parliamoci chiaro, se lei non avesse parlato di Totti sarebbe rimasto nell” aonimato, al quale tornera non appena sara passata la bufera e lei tornera uno dei tanti pennivendoli al soldo di una editoria incapace di fare e dare norizia senza cadere nello scoop e nel sensazionalismo. Se vuole mi risponda via email, anche perche ho gia daro troppo alla sua pagina…. e le confesso che alla fine del mio pensiero ho gia dimenticato il suo nome.

  264. Jody Padulano

    Scusi, ma veramente dice diverse corbellerie.
    Innanzitutto un signore avrebbe scelto un modo più educato e signorile di esultare, non certo mostrare la lingua, da sempre oggetto di scherno e irriverenza.
    Inoltre il sig. Totti che lei si affretta frettolosamente e abbastanza iniquamente ad insultare è sempre pronto a fare gli auguri al sig. Del Piero per i compleanni o i traguardi raggiunti, ha devoluto diversa parte del suo capitale in beneficenza ed ha fatto autoironia sul proprio essere non propriamente un nobel, raccogliendo tre libri di barzellette sul proprio conto e ridendo su se stesso.

    Invece di lui ricorda due episodi circoscritti, dimenticando il resto.
    Complimenti, il suo è un elogio al qualunquismo, toccante davvero.

    Smetta di fare il tifoso di basso rango e faccia il suo mestiere, per cortesia, lasci fare il tifoso a chi non ha necessità di imparzialità.

    E si vergogni anche un po’.

  265. Roberto

    La sua pochezza intellettuale è degna ovviamente di un giornale come Repubblica.Lei ha paragonato un giocatore che da quasi vent’anni guadagna milioni di euro,con esodati,gente che al massimo percepisce mille euro al mese,o che il lavoro lo ha perso definitivamente…complimenti,un ignoranza del genere lascia veramente basiti….Il suo squallore nel cercare di parlare di calcio,quando si capisce benissimo che sull’argomento ha ben poco da dire rasenta il ridicolo.Una serie infinita di banalità,su un altro campione di sport come Francesco Totti,che le ricordo,anzi la informo visto che ovviamente non lo saprà,essere ambiasciatore Unicef,cattiverie gratuite che la rendono veramente un piccolo uomo.Si ritira Del Piero,onore per questo,ma oltre a lui e a tutte le belle cose che ha elencato(Bocconi,film di Fellini e Visconti e quant’altro)patrimonio dell’Italia,si ritira definitivamente il giornalismo autentico e vero da questo paese,dopo il suo articolo ne sono ancora piu’convinto…lei rispecchia fedelmente la tristezza dei nostri tempi.

  266. sandra serj estiqaatsi

    ancora una volta ho avuto la conferma di quanto valga poco la stampa in Italia,si dice che sia lo specchio di una nazione,beh voi la rispecchiate in pieno!sopratutto rispecchiate la nuova sinistra,quella radical lontana dal popolo,create falsi miti,falsi eroi,fate giornalismo approssimativo e siete sempre proni al padrone,come in questo caso,un articolo a dir poco squallido,razzista e senza senso,proprio come la nuova sinistra!credo sia ora di fare le persone serie,se questo e’ il giornalismo che intendete continuare a fare vi consiglio un concorso publico,magari avvalendovi delle giuste conoscenze,qui funziona cosi’ lo sapeva? forse no lei fa’ il giornalista…

  267. Alessandro Mazzucco

    Caro Merlo, la leggo spesso e la stimo (tuttora). e quasi sempre condivido quello che scrive, quasi mai banale. Ma, da tifoso di calcio e tifoso della Roma, credo di conoscere meglio di lei Francesco Totti e, mi permetta, anche Alessandro Del Piero, nonché le dinamiche (molto poco sportive) del sistema-calcio italiano. Quanto basta per capire che purtroppo questa volta anche Lei è caduto nella banalità del luogo comune che, nel pensiero dominante italico, inchioda Totti ai suoi (rari) errori da essere umano e passa tranquillamente sopra quelli, eticamente e sportivamente ben più gravi, di Del Piero (e del sistema Juventus di quei non pochi anni) e di altri campioni più o meno acclamati. Non a caso Francesco Totti, in un paese in cui quasi tutto è corrotto e in cui il calcio è la più degna rappresentazione e metafora di questa corruzione, è stato a mia memoria l’unico calciatore a essersi meritato una pubblica, mediatica e indignata reprimenda nientemeno che dal presidente della Repubblica (il pur, per altri versi, stimabile Napolitano, in quell’occasione incapace come Lei di sottrarsi al luogo comune dell’indignazione a favore di vento) a seguito del famoso “calcione a Balotelli” (atto molto più scenografico che pericoloso, vista la parte del corpo assai morbida alla quale venne rivolto, e peraltro seguito a una buona ora di pesanti insulti e provocazioni da parte dell’impunito ragazzino, tanto da giustificare pacche di solidarietà dei giocatori interisti a Totti che veniva espulso dal campo… e solo per inciso ricordo che venne ulteriormente punito con 5 giornate di squalifica, non poco)…
    Pertanto, rimane la domanda che già molti le hanno rivolto, senza purtroppo ottenere risposta, ma che è la chiave di volta di tutta l’impalcatura luogocomunistaica su cui si fondano l’Italia e il suo calcio, e a cui purtroppo anche Lei mostra di conformarsi: SPUTARE E’ PIU’ GRAVE CHE DOPARSI? E lo è anche in termini di etica sportiva? E saper riconoscere un proprio errore è peggio della ferrea accondiscendenza ed omertà nei confronti di pratiche di squadra sportivamente ed eticamente (ed ora anche penalmente) illecite, omertà mai scalfita nemmeno se chiamati a testimoniare sotto giuramento in tribunale? Sono esempi positivi, da parte di un campione, questi?
    In conclusione, se mai Lei avesse la bontà di leggere questo intervemto, mi permetta un invito: vada a cercare ed approfondisca i reiterati giudizi nei confronti del calciatore e dell’uomo Francesco Totti espressi in ogni possibile occasione da una persona a cui tutto lo sport italiano dovrebbe eterna riconoscenza, e che invece è emarginato e costretto ad essere una rara e flebile voce fuori dal coro, ma che spero almeno Lei, come me, possa stimare ed apprezzare: Zdenek Zeman.

  268. Alessia

    A mio modesto parere, tutto ciò detto su Del Piero è verissimo… Non lo riconosco solo io che sono Juventina, ma penso tutti siano d’accordo nel riconoscere la grande Persona che è Alessandro Del Piero. Detto ciò, non mi pare giusto parlare di Totti come colui che sputa e tira i calci, come se fosse “un Balotelli” qualunque! Totti è un Grande Campione e, nonostante alcuni episodi incresciosi che l’hanno coinvolto, merita lo stesso rispetto di Del Piero… Campioni come loro devono solo essere onorati!

  269. John Fante

    Tranquilli, questa è l’Italia dei Merlo e dei Bandini. Quelli con quattro miti in tasca, un po’ di retorica e tante buone maniere. I primi della classe tonti che si atteggiano a svelti, saccenti come tutti gli ignorantelli snob che infestano questo paese. Se Del Piero è l’uomo del merito, d’altronde…

  270. Arturo Bandini

    Rilegga i miei commenti. Ho mai inneggiato a Del Piero? e le assicuro che non sono mai stato primo della classe nemmeno all’asilo…

          1. Arturo Bandini

            ok, e cosa intendevi allora se eri serissimo? che non hai dubbi che non fossi il primo della classe? cosa intendi dimostrare?

          2. Jody Padulano

            Non ho dimostrato niente io, lo hai fatto tu. Io ho solo espresso un pensiero comune, ovvero che la tua affermazione fosse una tautologia.

    1. John Fante

      Nemmeno io inneggio a Totti. Sono un interista distratto, pensi. Ma vedo che le piace prendere le parti di Merlo e insinuare il dubbio, novello Socrate de noantri. Se non capisce che l’articolo è pretestuoso e furbo, se prende in giro chi manifesta delle ragioni, non so che dirle. Resti pure dalla parte della ragione (e cortesemente non citi Brecht, ché amerebbe i Totti e non i cavalieri educati)

      1. Arturo Bandini

        Non prendo le parti di Merlo, semplicemente mi schiero contro questa massa. Penso che il senso dell’articolo fosse un altro. E, sinceramente, non vedo nulla di male nell’ “insinuare il dubbio”, o perlomeno farsi delle domande al di là di tutto quello che la stampa ci propone. E non scomodiamo Socrate che non ce n’è davvero bisogno. (tra l’altro, penso che veniamo dalle stesse zone d’Italia).
        E anche lei però deve spiegarsi meglio, perché prima dice che insinuo il dubbio e poi che rimango dalla parte della ragione. E che cito Brecht che non ho mai letto! (mi fa più colto di quello che sono)

        1. John Fante

          Mi consenta di dirle che schierarsi contro la massa, in discussioni come queste, è ormai qualcosa di scontato, finanche noioso. Pensi che uno degli slogan più amati dagli ultras delle curve italiane, che di certo secondo la sua logica non sono dei grandi esempi di civiltà né di prontezza mentale, è “Estranei alla massa”. Si rischia inoltre di cadere in due trappole contemporaneamente: una è quella che ci rende ciechi e sordi di fronte ai discorsi altrui, che bolliamo come futili e che mettiamo in un bel pentolone come se le persone con cui interloquiamo non avessero dignità individuale. Insomma, è il classico dei classici: fare il bastian contrario per puro spirito di distinzione. Sappia che il solo fatto di partecipare, anche con sarcasmo, ad una discussione non la rende affatto diverso, ma attivo interlocutore. Ha voglia, lei, a sentirsi differente: è come tutti noi, altrimenti avrebbe sorvolato sui commenti, risparmiando qualche battuta per giorni migliori. L’altra trappola di cui le parlavo è quella che richiama la vecchia barzelletta dell’automobilista contromano sull’autostrada, il quale pensa che gli altri siano tutti matti e lui l’unico savio. Non mi ha mai fatto ridere, a dirla tutta. Ma lei, che invece si trova e si fa trovare divertente, me l’ha subito ricordata. Sulla sua apologia dell’insinuazione del dubbio mi permetta di sorridere. Ci sono centinaia di persone che, tramite variegate espressioni, contestano quanto scritto da un membro autorevole della stampa e lei mi viene a dire, dopo aver fatto continuamente battutine sui loro post, che non bisogna dar retta a quello che la stampa dice? O non si è reso conto della contraddizione in cui è incappato, o è un po’ in confusione, ne converrà.
          Ad ogni modo, non vedo il problema in ciò che ho scritto prima: lei insinua il dubbio, sempre che non prenda per i fondelli, proprio perché è convinto di aver ragione degli altri, sugli altri. Convinto lei… Mi spiace che non abbia colto l’accenno a Brecht, ma in fondo non è poi importante: lo ha parafrasato senza accorgersene. Saluti, caro Bandini, ché non voglio certo aprire un fronte tra lei e me per colpa di un articolo da terza media.

          1. Arturo Bandini

            “Si rischia inoltre di cadere in due trappole contemporaneamente: una è quella che ci rende ciechi e sordi di fronte ai discorsi altrui, che bolliamo come futili e che mettiamo in un bel pentolone come se le persone con cui interloquiamo non avessero dignità individuale.”

            non mi sembra di essere cieco e sordo, ironizzavo su certi commenti coloriti, ma con lei e con la signora Barbara sto discutendo civilmente, perché vorrei capire i motivi di così tanta rabbia contro questo articolo. E non mi sembra di mancarle di rispetto o pensare che non abbiate dignità individuale.

            “L’altra trappola di cui le parlavo è quella che richiama la vecchia barzelletta dell’automobilista contromano sull’autostrada, il quale pensa che gli altri siano tutti matti e lui l’unico savio. ”

            Se mi permette, su tutte le persone che hanno letto l’articolo su Repubblica, qui ha commentato una minima parte e principalmente romanista. Purtroppo è molto caotica. Per cui si, penso che il verso dell’autostrada non sia molto chiaro

            La rimando alla discussione con la signora Barbara dove ho esposto i miei argomenti in merito all’articolo

  271. Fabrizio

    Menzionare Totti, in questo articolo sembra decisamente fuori luogo…inoltre ridurre la carriera e la figura di un campione come Francesco Totti (ambasciatore Unicef) a sputi, calci, comportamenti aggressivi, atti di bullismo, gossip e poker è veramente indice di quanto lei sia fazioso e poco conoscitore del calcio.

  272. Ho smesso da tempo di comprare Repubblica

    Ripeto: Totti è solo un pretesto per specchiarsi compiaciuto nella propria scrittura. Si tratta di un giornalista in evidente crisi creativa che sta percorrendo la fase discendente di una parabola. Ora avrà di che parlare, sgranocchiando noccioline durante l’aperitivo coi suoi sodali radical, sulla volgarità imperante e sulle parolacce scritte in questi commenti. Poi rifilerà ai lettori di Repubblica una bella analisi antropologica sugli internauti con tanto di citazioni da Stuart Mill, Veltroni, Spinoza e Lapo Elkann. Basta aspettare.

    1. John Fante

      Dimentica l’immancabile riferimento a Berlusconi, di cui il Merlo sembra appassionato imitatore nella sua catastrofe letteraria.

  273. Ho smesso da tempo di comprare Repubblica

    Giusto. E poi l’indignazione, che tanto piace ai suoi lettori. Tutti indignati. Cielo, cha società volgare!

  274. Ho smesso da tempo di comprare Repubblica

    Rileggendo questo articolo memorabile:
    BUONI: Del Piero, Sivori, Boniperti, Bettega, Platini, Zoff, Gattuso, Inzaghi, Nesta, Lucio Dalla, Paolo Conte, Morandi, Celentano, Corso, Baggio, Armani, Versace, Valentino, Riva, Mazzola, Facchetti, Fellini, Antonioni, Visconti.
    CATTIVI: Totti, Moggi, Schettino

  275. antonio.fortunati

    io spero che domani e nei prossimi giorni “Repubblica” che leggo e compro dal 1976 abbia un sensibile crollo delle vendite specie su Roma e questo sia da imputare ai tifosi romanisti che non compreranno piu’ il giornale su cui scrivi e che la direzione sia costretta a prendere seri provvedimenti nei tuoi confronti e costringerti a riscrivere un articolo in cui dimostri che Del Piero è un pallone gonfiato male che il CAPITANO invece è un Campione come si deve.Fuori e dentro il campo.
    E CON QUESTO SONO 600 i commenti all’articolo su totti e Del Piero

  276. stefano

    La storia di questo articolo e delle reazioni provocate fornisce un rilevante spunto per una riflessione sull’influenza della stampa nei comportamenti della gente: un giornalista di una testata molto conosciuta censura la condotta di un calciatore e, in modo del tutto fuori luogo, lo addita di fronte alla piazza, elogiando contestualmente la retta via intrapresa da un altro calciatore di cui indica l’esempio da seguire per far risorgere l’Italia.
    Tutto giusto e tutto possibile a patto che si comprenda che tale sublime sforzo di erudizione a favore delle masse comporta dei risvolti.
    Non è ammissibile che un giornalista scriva liberamente ciò che gli passa per la “capa” ignorando le conseguenze di quello che dice nè che, armato il tremebondo casino, si nasconda dietro il perbenismo insofferente al turpiloquio.
    Caro giornalista sfortunato, si armi di quel briciolo di dignità che le residua e chieda immediatamente scusa.
    In subordine lo faccia almeno qualcuno in sua vece, ma si dia, diàmine per una buona volta, un vero esempio da seguire.
    Un tifoso bianconero Romano de Roma, che sogna un calcio diverso.

    1. Ho smesso da tempo di comprare Repubblica

      Esatto. Oggi Merlo ci ha dimostrato coi fatti che se critichi un calciatore famoso i suoi tifosi dicono le parolacce. Quale mirabile e profonda analisi sociologica.

      1. Alessio Predetti

        Il bello è che immagino un suo eventuale contro-articolo, tipico dell’autoreferenzialità del personaggio: “Ho voluto celebrare un grande campione, un modello di lealtà e di sobrietà, contrapponendolo ad un altro fuoriclasse, le cui doti mai mi sognerei di discutere, ma che purtroppo ha macchiato la sua carriera con dei gesti sconsiderati che sono sotto gli occhi di tutti. Ho elevato Alex Del Piero, un simbolo nazionalpopolare, a simbolo dell’Italia intera, quell’Italia bella, che lavora, che ha talento, che affronte le sfide con dignità (…). Sono stato assalito, sul mio blog (e qui scatta la pubblicità del sito), da un’orda di barbari rancorosi, che, con grida belluine, hanno riversato su di me il loro livore coprendomi di offese: (e qui ci starebbe bene un conteggio con tanto di disamina sulla qualità degli insulti, così il Nostro fa vedere che non è un buonista bigotto). Mai mi sarei aspettato un tale clamore. Ho dovuto constatare, non senza una certa amarezza, che nessun commentatore, accecato com’era dall’odio, ha capito il senso autentico del mio articolo.” Mi astengo dal proporre una fine adeguata, dove Merlo catechizza il lettore perbene, lasciando intuire che i “tottiani” hanno fatto la meschina figura degli alfieri del giustificazionismo ad ogni costo e che questo è un paese che non riesce ad emanciparsi dal campanilismo calcistico, pronto ad assolvere gli sputi e i calcioni di Totti e bla bla bla. Del resto alla fine del pezzo scrive che l’uscita di scena di Alex Del Piero è un brivido collettivo che ha coinvolto chiunque. Che sono un “bisogno di sentirsi insieme”, un “inno nazionale” (bum!), una “voglia di Stato” (BUM!). Quindi chi ha risposto al suo scritto non ha bisogno di sentirsi insieme, fischia l’inno nazionale e rappresenta l’anti-Stato (potrebbe tentare con un bell’editoriale sulle affinità e le divergenze tra i romanisti e le Brigate Rosse, caro Merlo).
        Lo sogno poi in una trasmissione semiseria, di sinistra ma non troppo, tipo “Le invasioni barbariche” della Bignardi, dove, incalzato dalla conduttrice fintamente allibita, con piglio abbattuto ma tutto sommato fiero, torna sull’episodio spiacevole del branco con la bava alla bocca: “Pensi, in quei due giorni più di 600 commenti, la maggior parte dei quali pieni di parolacce perché ho “osato” dire la verità su “er Pupone”” (la presa in giro bonaria suscita sempre simpatia, e poco importa che la stessa cosa avrebbe potuto dirla quel genio di Calderoli).
        Naturalmente il Merlo ometterà ogni appunto, ogni protesta civile, ogni riflessione, ogni suggerimento. Accantonerà le varie obiezioni, supportate da stralci di sentenze, da video di Youtube, da fotografie e dati verificabili negli almanacchi. Mistificherà l’accaduto, poiché ritiene che nessuno abbia veramente raccolto il suo messaggio
        Questa partita dell’ego lui l’ha già vinta giocandola da solo, altrimenti avrebbe riparato subito alla sciocchezza commessa, avrebbe sprecato quattro velocissime righe per chiarire meglio il proprio pensiero, magari addolcendo leggermente la pillola. Ma no, i trinariciuti, gli analfabeti, siamo noi. Lui è l’incompreso cantore, l’intelletto sopraffino, lo stilita pensoso che scruta i piccoli passanti come formiche affannate.

        1. Ho smesso da tempo di comprare Repubblica

          Nella sua triste prevedibilità credo che la lira dell’incompreso cantore accompagnerà il controarticolo in cui ci renderà edotti sulle analogie tra il becerume calcistico italiota e il grillismo avanzante. E ci dirà che tottiani e grillini hanno in comune la semplificazione del pensiero, la scorciatoia del turpiloquio, il relativismo etico, il “vaffa” di Grillo come il “vi ho purgato” di Totti, l’inspiegabile e deprecabile popolarità dei due, i rispettivi imperi economici… Poi ci metterà un pizzico di nausea, una spruzzata di disgusto, una manciata di moralismo e scuoterà la testa, deluso dall’umanità.
          Et voilà, citando Nagisa Oshima (L’impero dei “sensi”, capito il gioco di parole?) l’articolo è servito.
          Se avessi tempo farei un “generatore automatico di articoli di Francesco Merlo”. Dio, che tristezza.

        2. Zdeněk Zeman

          Sottoscrivo ogni singola parola.
          Aggiungo: sono sicuro che vorrebbe farlo, ma non ha il fegato di continuare per la sua strada, quindi si trova prigioniero in un limbo di incertezza.

          “chiedo scusa e mi sputtano o tengo duro e mi devastano”?

          buon dilemma, merlo.

  277. paolo

    Se penso che Lei scrive su una testata importante come La Repubblica mi vengono i brividi. Fossi il direttore, nemmeno sul Papersera l’assumerei.

    Saluti

  278. Mirko

    Mi incuriosisce molto la maniera in cui ha sbiadito un pezzo di rara bellezza e attinenza, questo, brutalmente sciupato da una pacchiana e, se lo lasci dire, allo stesso tempo superficiale, sciatta descrizione delle virtù umane.
    Calci, pugni, sputi con dessert farcito alle ombrose riserve su peccaminose pubblicità… L’uomo, dunque, non è più uomo e diventa una luminosa ombra irraggiungibile paridistante da natura e realtà il frutto insipido di una patetica idealizzazione.
    Riconosca in Totti, nell’uomo la profonda e viscerale umanità di colui che arranca ma si ricompone. Totti, l’ironia senza cinismo, è anch’esso genio, con lampi di “innocente”sregolatezza, figlio della migliore eccellenza italiana!!

  279. claudio

    caro signor merlo
    dopo i suoi 2 giorni di notorietà sarà chiamato come tutti i suoi “colleghi” da Maria de Filippi, Barbara D’Urso e altre divinità televisive che parlano di fenomeni come lei.
    non si scordi di portare con se gli amici di “Amici” gli inquilini della “Casa” e dato che c’è si porti anche il Bandini, magari trova un posticino su Zelig

  280. Arturo Bandini

    @Fante la rimando alla discussione con la signora Barbara di sopra, se no finisco per copia-incollare anche io

  281. Francesco totti

    Oggi ti ho donato qualche ora di notorità…
    Da domani O continui a scrivere baggianate sui romani oPpure sei destinato a ricevere 5 commenti al giorno…..
    Ti aspettiamo all’olimpico per un giro di camPo….

  282. Alex delpiero

    Francè… Scusalo….
    Arrivato alla sua età non sapeva come farsi notare…
    Servirebbe anche a lui un agnellino che lo mandi in pensione…

  283. Raffa

    Mi chiedo quanti “giornalisti” (volutamente virgolettato, visto che quanto ho letto in questo patetico panegirico è cosa assai distante dal giornalismo) non sapranno come sopravvivere quando anche Totti lascerà il calcio. Con un briciolo di decenza, dovreste riconoscergli una percentuale sugli utili.
    Tornando al soggetto della sua agiografia, mi ha colpito questo passaggio: “Esce il campione mai sporcato dai Moggi, quello mai coinvolto nelle truffe che gli vorticavano intorno”. Mi spiace contraddirla, ma sporcato e coinvolto lo è stato e come, e deve la sua cristallina fedina penale solo al fatto che il reato di Doping sportivo non esisteva. Ma è un dato di fatto che la sua esplosiva crescita muscolare fosse dovuta all’assunzione (volontaria o imposta dalla società) di sostanze illecite e pericolose per la sua salute. Tutti in quella squadra misero su dei muscoli, nel giro di un’estate, che neanche dopo 6 anni di body-building (Fonseca se lo ricorda alla Roma? un fuscello, da ancorare al palo della porta di Trigoria quando tirava vento, se no volava via!).
    Il suo campione specchiato tanto specchiato non è. Se poi mi permette un ulteriore appunto, vorrei invitarla a chiedere ad un esperto di comunicazione non verbale cosa pensi di una linguaccia esagerata e forzata come quella esibita ad ogni goal dal suo prossimo-beato Alex. Le dirà che c’è ben poca differenza con l’esecuzione di un gesto dell’ombrello o di una maglia con su scritto “Vi ho purgato ancora”.
    In ultimo, la meschinità di coinvolgere Totti per perorare la santità-subito di Del Piero è ancora più triste perchè, ahimè, di esempi pessimi in giro per il mondo ve n’è di ogni sorta, ma soprattutto perchè attaccarsi alla pubblicità del sito di Poker Online quando il santo-subito ha giocato per 2 anni sponsorizzato da Bet-click (nome affascinante ma sempre di gioco d’azzardo trattasi!) è veramente proprio di uomini piccoli piccoli.
    Chiudo rivisitando un Bonolis d’annata: faccia un paio di passi indietro e si vergogni, se ancora le riesce.
    Raffaella

  284. Filippo Rosso

    Io faccio parte di quella frangia di tifosi romanisti e ancor prima di cittadini romani che è stanca delle maniere educate e del rispetto del prossimo a prescindere, il rispetto va guadagnato…. Per questo ti dico MERLO SEI UNA MERDA!

  285. Mario Vanni

    Ma lei ha il coraggio di definirsi giornalista?

    Ma si vergogni.

    Se proprio vogliamo dirla tutta allora, Totti sì che è un vero campione. Mai accostato a doping e calciopoli come invece é accaduto a Del Piero.

  286. Alzata con pugno

    Ogni mattina affacciandomi alla finestra vengo simpaticamente attratta da un uccello nero che col suo fischio inisistente cerca in tutti i modi di attirare l’attenzione, e come per magia ecco che si presenta il solito piccione un pò sbruffone e coattello che gli gira intorno, lo sbeffeggia un pò finchè quell’uccello smette di fischiare, abbassa il becco, e si va a nascondere in un angoletto del tetto perchè timoroso del piccione….
    E questo succede quasi tutti i giorni……
    Ero in serio dubbio su che razza di uccello fosse il fischiatore, ma oggi ne ho avuto la conferma: un MERLO.

  287. giordano di luzio

    La sobrietà del doping del suo grande campione….vero?
    volevo sapere come può scrivere sulla repubblica….veramente…un millantatore di verità come lei fa arrossire il miglior Emilio Fede

  288. marco Palumbo

    scusi merlo,la leggo sempre con grande attenzione,e dopo aver letto questo pezzo mi corre l’obbligo,dopo il panegirico su del piero che condivido al 90%,di farle notare che forse poteva evitarsi questa storia del totti che sputa e scalcia gli avversari,che fa lo sponsor del gioco(d’azzardo?non mi risulta,mi paiono autorizzati o no?), e se uno difende il capitano della roma viene accusato di essere tifoso e ci fa notare che sarebbe il caso ci spogliassimo di tali abiti.Non so quale squadra tifi lei, ma quest conta poco e non è rilevamente .Sicuramente totti qualche volta ha sbagliato (ma chi non sbaglia) ,ma forse avrebbe fatto bene a ricordare anche il Totti impegnato nel sociale, il totti che fa beneficenza e non lo dice( glielo assicuro ne fa e anche parecchia) omettendo forse di ricordarsi,e me ne dolgo nel doverlo fare per l’uomo e per come è stato trattato, che la juve,negli anni che sappiamo,ha fatto ricorso sistematico di doping, e che forse,purtroppo,anche il numero della bianconero,facendo parte di quello spogliatoio qualcosina sapesse….conrdialemnte

  289. Di Censo Danilo

    Celebrare l’uscita di scena di Del Piero dai campi di Serie A raccontando delle gesta “sbagliate” di Totti è indiscutibilmente una caduta di stile di basso profilo giornalistico.
    L’addio di Del Piero andava osannato come si conviene per tutti i grandi fuoriclasse senza attirare ulteriori ed inutili attenzioni ricordando Totti ed i suoi errori. L’unica verità è che il Capitano giallorosso è stato sempre “ammirato” con forte invidia in quanto romano e romanista. Invidiato solo per aver vestito esclusivamente e con orgoglio la maglia giallorossa e non quelle a strisce dei poteri calcistici del nord. Invidiato per aver fatto gioire i propri tifosi per ben 500 volte in Serie A e per aver realizzato “solamente” 215 gol, sempre con la stessa maglia, giallorossa. Spero si sia ravveduto dell’incredibile errore commesso, se invece ancora fosse convinto di quanto scritto, continui a celebrare i colori bianconeri dimenticando un passato oscuro che ancora oggi, ricordando i fantomatici 30 titoli, si tende troppo facilmente a dimenticare.

  290. Damiano

    Si vergogni buffone tanti auguri al povero del Piero scaricato indegnamente dalla Juve ma mi auguro vivamente che Francesco Totti utilizzi le vie legali per punire chi infanga gratuitamente
    Vergognoso il suo riferimento all’articolo 18 non comprerò mai più repubblica

  291. Claudio Olivieri

    Depurati i commenti dagli insulti gratuiti e talvolta beceri che ha ricevuto in questi due giorni, le giuste contestazioni che Le sono state rivolte danno un senso e una misura del disprezzo che si e’ guadagnato scrivendo quell’articolo ignominioso. E’ stato letteralmente sommerso da una valanga e non riuscira’ tanto facilmente a venirne fuori. Da oggi in poi sara’ conosciutoper quello che veramente e’ e veramente vale.

  292. tex willer

    Come diceva il grande Petrolini ad uno spettatore che disturbava, “la colpa non è tua, ma di chi non ti butta giu dal loggione….”. Caro Merlo, la colpa non è tua, ma di chi ancora ti fa scrivere su una testata nazionale e magari di tutta quella gente, me compreso, che quella testata la compra in edicola. Mettere insieme un campione, l’art.18, gli esodati, i reati sul calcio e nel calcio, inserire Totti, senza necessità alcuna, per rimarcare il suo disprezzo per la Capitale d’Italia è il più squallido frullato che abbia mai letto.
    Non comprerò piu Repubblica fino a che ci sarà la sua firma.

  293. Danilo

    Evitando contumelie contro Del Piero che non c’entra niente, leggete alcuni fantastici passaggi del merlo parlante e traetene le vostre conclusioni:

    Penne all’insabbiata
    L’altro giorno i giudici di Roma, tanto per cambiare, hanno archiviato l’inchiesta – nata dal lavoro dei loro colleghi di Potenza – a carico di Fabrizio Corona per la presunta estorsione ai danni di Francesco Totti. Se l’informazione fosse una cosa seria, avrebbe ricordato che per Corona hanno chiesto il rinvio a giudizio per una decina di estorsioni le Procure di Torino e di Milano, mentre il reuccio dei paparazzi resta indagato a Potenza per associazione per delinquere. E per questo reato, non per il caso Totti, era stato arrestato. Invece quel sapientone di Francesco Merlo, che vive a Parigi e ammira molto Giuliano Ferrara, scrive su Repubblica che Corona, a causa del pm Woodcock, subì “una galera che non gli spettava” (Merlo ignora che gli arresti li dispongono i gip, non i pm), ragion per cui ora il Csm dovrebbe “riflettere in seduta pubblica su come la sofferenza della galera e l’abuso del diritto riescano a vestire di buon gusto anche il cattivo gusto”. Parole in libertà di un giornalista disinformato sui fatti, che non potranno non condizionare i magistrati (altro che le fiction sulla mafia!) quando dovranno pronunciarsi sulle altre accuse a Corona: se archivieranno, verranno elogiati dal Merlo di turno come “molto saggi”; se rinvieranno a giudizio o condanneranno, saranno complici dei pm manettari che abusano della galera per “vestire di buon gusto anche il cattivo gusto”.

    Sparate parigine e vuoti carsici
    Ieri su “Repubblica” si risveglia Francesco Merlo ” di solito da anni dorme a Parigi ” con pronta diagnosi su un Dna criminale, e fin dal titolo annuncia agli “orbi” ” un paio di miliardi di persone nel mondo ” che «L’avvento del prete bestia (è) figlio della sessuofobia della Chiesa». Sicuro, lui, di questa paternità affibbiata alla Chiesa. Leggi allibito, anche per passaggi offensivi che fanno intuire la nevrosi di chi sentenzia che «ogni volta che scoppia uno scandalo i vescovi e i cardinali bruciano la coda di paglia”(e) scoprono se stessi». Pensi ai milioni di turpitudini e violenze sessuali nel mondo, l’ultima illustre targata ” pare, ma siamo garantisti sino a processo concluso ” “DSK”. Cerchi di capirne la paternità? Basterà un giorno di pazienza: domani Francesco Merlo su “Repubblica”, dalla Parigi di DSK, ce ne rivelerà la sicura identità. Altre indecenze? Certo. Ancora ieri “Manifesto” (p. 7), “Il Giorno” (p. 23) e peggio di tutti ” purtroppo ” “Il Mattino” (p. 18) affrontano il tema del biotestamento spacciando ” il verbo è appropriato ” per accertato un contrasto tra la posizione dottrinale dei vescovi tedeschi e quella dei vescovi italiani e della Santa Sede. Un falso! L’unica incertezza viene quando ti chiedi se ci sia intenzionalità falsificante o sola e semplice disinformazione, che salverebbe la moralità personale (ma non professionale) dei colleghi che scrivono e rivelerebbe, come sorgente carsica, l’immensità del vuoto culturale sottostante e la gravosità dei pregiudizi e degli interessi che schiacciano certe pagine. Avrà una paternità questo vuoto? Dopodomani, da Parigi, ce la rivelerà sicuramente Merlo, al prossimo risveglio”

    L’indomani, sui giornali, ecco i soliti che hanno capito tutto. L’inviato del Giornale, Tony Damascelli, già sospeso dall’Ordine per Calciopoli, mentre B. riceve il camerata Ciarrapico, paragona Grillo a Mussolini chiamandolo “Benito”. Su Repubblica Francesco Merlo, che abita a Parigi ma è dotato di un telescopio potentissimo, spiega agli italiani che “in Italia c’è sovrapproduzione di informazione”: ce ne vorrebbe un po’ meno, ecco. Quanto a Grillo, è “in crisi” e “non riesce a far ridere”.

    1. Ho smesso da tempo di comprare Repubblica

      Illuminante. Il censore del malcostume italiano, con la sua pensosa inquietudine, il reuccio del new style giornalistico di Repubblica, il severo bacchettatore neo-vittoriano, dorme a Parigi. Ricorda tanto quei rivoluzionari di sinistra che dopo anni di salsicce e “dibbbattiti” alla Festa dell’Unità si godono il meritato villino a Capalbio o il legittimo casale nel Chianti, pontificando indignati contro l’immorale Berlusconi e si commuovono riguardando il dvd dei funerali di Berlinguer in Piazza San Giovanni. E alla fine, spigole freschissime per tutti.

      1. Alessio Predetti

        A Parigi dove? Ma a Montmartre, ca va sans dire! Champagne per tutti, allora, ché nel frattempo un pezzo sulla disoccupazione giovanile lo si tira giù, tra una tartina e l’altra.

    2. francesco

      Il tramonto del giornalismo negli articoli di Merlo

      La macchinetta del fango di Blackbird vorrebbe accendere l’odio negli animi dei tifosi sprovveduti. Ma non riuscirà nel suo intento con un articolo assimilabile a becchime per Merli.

  294. _________________

    come va la pubblicità che ti sei fatto???

    ma come mai gli altri articoli hanno massimo 9 commenti????

    se non insultavi totti voglio proprio vedere quanta gente sapeva dell’esistenza di questo blog!

  295. mauro

    “la Juve che lo licenzia è l’abolizione dell’articolo 18, l’espulsione degli esodati…”

    Sig. Merlo, in tempi come questi una tale metafora e’ decisamente fuori luogo. Non ne aveva altre sottomano? O la pressante ‘deadline’ per la consegna dell’articolo non le ha consentito di ragionare in maniera lucida e appropriata? Considerando quanto scritto nel resto del suo articolo (gratuite frecciate a Totti incluse) propenderei per la seconda ipotesi. Fossi in lei, prima di tutto mi scuserei con gli esodati, poi con Totti, e infine anche con Del Piero.

    Si tacuisses, philosophus mansisses.

  296. antonella placidi

    Lei insiste oggi, anche alla risposta a Franco Baldini, con la sua solita arroganza. E non fa minimamente un passo indietro per rimediare agli insulti contro Totti. Nel calcio non esistono eroi. Ci sono ragazzi coccolati e spesso miliardari. Esiste gente per bene e no. Calciatori mediocri, bravi e esistono i campioni. Totti fa parte della gente perbene ed è un campione. Anche Del Piero è perbene ma invece di sputare ha assecondato per anni “lo stile Juventus” che significava chiudere gli arbitri negli spogliatoi minacciandoli, dopava i giocatori. Ricorda la scena muta del buon Alex davanti a Guariniello quando doveva giustificare i farmaci di cui la Juve abusava? Lo stile Juve truccava partite, corrompeva arbitri. Lui non si è accorto mai di nulla. E’ possibile????????? Poi non è un campione è un ottimo giocatore. Per Totti poi è stato tutto difficile. Fosse andato in un altro Paese l’avrebbero osannato e idolatrato per le sue giocate e probabilmente gli avrebbero perdonato quei peccati caratteriali non certo piacevoli. Ricorda il mondiale? Ha giocato con le viti dentro la gamba, segna il rigore che ci fa accedere alla finale, quando tutti si sono ritirati e nemmeno in quella occasione sono stati benevoli con lui. In quale altro stato interviene contro un calciatore il Presidente della Repubblica! Zidane fu accolto in Francia come un eroe perchè aveva risposto con un atto violento ad un’altra violenza meno evidente. Lasciatelo in pace, altrimenti il vostro accanimento diventa persecuzione. Una forma strisciante di razzismo nei confronti di un ragazzo che èsolo diverso da voi. E’ di Roma e quindi del Sud e, guarda caso è fiero di esserlo. Voi del nord tenetevi tutti i vostri Trota. Noi ci teniamo lui

  297. Francesco Fiori

    Questo articolo è vergognoso!!! Un calciatore può sicuramente commettere degli errori spiacevoli nell’arco di una carriera, ma dire che un calcio ed uno sputo siano determinanti nel giudicare Francesco Totti come uomo e come calciatore mi sembra una idiozia totale… Signor Merlo ma si rende conto di quello che scrive?? Totti ha giocato più di 500 partite con l’ AS Roma, lei quante ne ha seguite? Ma insomma ha un minimo di rispetto per i lettori del suo quotidiano?? In un solo articolo è riuscito a fare un torto sia a Del Piero che a Totti… non è forse meglio andare in pensione, dalle foto sembra bello attempato. Si vergogni, come uomo soprattutto

  298. Gian Paolo

    Lei è l’antigiornalismo fatta persona..si vergogni per come sfrutta la carta stampata!
    Dovrebbero radiarla!!!!
    Arrivederci e stia attento alle schede svizzere!!!

  299. Angela Sacchetta

    Ho letto la sua risposta alla signorile lettera di Baldini.
    Io avevo la speranza che il suo fosse uno scivolone, pensavo che anche leggendo noi, Lei avesse imbastito un benchè minimo processo di autocritica verso una caduta di stile oggettiva, non soggettiva, invece niente! Arroganza e stupidità; due cose che vanno sempre a braccetto nell’uomo!
    Si è confermato quello che non volevo credere fosse un giornalista di una testa così importante, Lei è solo un uomo “piccolo”.
    Spero che almeno per il futuro avrà il buon gusto di risparmiarci le sue lezioni di etica da due soldi. E sono sconcertata anche da chi lo dirige questo giornale, che ho deciso di non leggere e comprare più.
    Non siete diversi da un Sallusti o un Feltri qualsiasi, tanto per fare due nomi del giornalismo che disprezzo.

  300. Lorenzo

    Lei oggi replica a Baldini: “Viva il calcio, che è il gioco più bello del mondo, anche per me che non lo seguo da tifoso.”

    Lei invece è proprio tifoso, ma senza seguire il calcio. La peggior combinazione possibile…….

    1. Lorenzo

      Aggiungo: lei chiede a Baldini di dichiarare con intensità che non si sputa all’avversario etc etc.
      Bene sappia, lei che NON segue il calcio, che sta parlando al dirigente che ha introdotto un codice etico nella sua società.
      Quando quest’ anno Lamela (è un giocatore non un frutto) è stato espulso a seguito di uno sputo la Roma NON ha fatto ricorso alla sentenza del giudice come tale codice etico prevede.
      Parli di altro, il calcio non lo conosce……

  301. Zdeněk Zeman

    Da LA REPUBBLICA di mercoledì 16 maggio 2012, pag. 32

    Le ragioni di Totti e di Del Piero
    Franco Baldini, as Roma

    SINCERAMENTE non credo sia giusto per Del Piero, né tantomeno che allo stesso faccia piacere, il fatto che per celebrarne giustamente l’uscita di scena ci sia bisogno di paragonarne i comportamenti con quelli di un altro grande campione, altrettanto meritevole, come Francesco Totti. Del Piero più di chiunque altro conosce perfettamente la generosità e la semplicità di Francesco. Non è stato dello stesso avviso il dottor Merlo, che nel proposito di cui sopra ha voluto marcare le differenze tra i due, ricordando un paio di stupidaggini (che ancora non significano l’essere stupidi) commesse da Totti nel corso di 18 anni, fin qui, di carriera. Personalmente ne ricordo di me stesso almeno 100 di più. E fortunato è quell’uomo che ne ha all’attivo un numero inferiore rispetto a quelle imputate a Totti nello stesso lasso di tempo. Mentre quelle erano stupidaggini, quella che Francesco abbia lucrato sulla pubblicità fatta ad un website dedicato al poker online è invece una menzogna, perché certamente il dottor Merlo non sa che quei proventi sono stati interamente devoluti in beneficenza. Senza darne nessuna notizia, così come dovrebbe essere per tutte le vere beneficenze, che altrimenti rischiano di essere solamente investimenti pubblicitari. Conoscendo bene entrambi i calciatori mi correva l’obbligo di dare a Del Piero ciò che è di Del Piero, senza dover necessariamente togliere a Totti ciò che è invece suo.

    Caro Baldini, chiudiamola così: io che apprezzo le grande doti calcistiche di Francesco Totti le credo sulla parola e dichiaro solennemente che Francesco è un campione «generoso e semplice». Purché lei dichiari, con la stessa intensità, che è meglio non aggredire l’avversario, non sputargli addosso, e trarre i soldi per la beneficenza da pubblicità meno azzardate. Viva il calcio, che è il gioco più bello del mondo, anche per me che non lo seguo da tifoso.
    (francesco merlo)

    ———————–

    con questa risposta data da merlo posso affermare senza tema di smentita: è un cretino.
    senza appello.

  302. MARCO

    beh non so come esprime il mio disaccordo nella sua risposta al signor Franco Baldini …….. a) meglio non aggredire l’avversario, non sputargli addosso, e b)trarre i soldi per la beneficenza da pubblicità meno azzardate.
    a) il signor Francesco Totti si è più volte amareggiato e scusato dell’accaduto
    b) Qual’è lo sponsor degli ultimi due anni della juventus che permette di pagare a Del Piero lo stipendio ?
    c) Invece Del Piero non si rammarica di prendere soldi Dalla Fiat che per pagargli lo stipendio e comprare giocatori , manda gente in cassa integrazione…

    SPERO CHE CI SIANO SEMPRE PIU’ “TROTA” nel nord PERCHE’ QUESTO E’ QUELLO CHE VI MERITATE….

  303. Fabio Senesi

    La Sua controreplica alle parole di Franco Baldini la trovo ancora più infamante e subdola, nei confronti di Francesco Totti, del primo articolo. E’ stato dato da Lei un pessimo esempio di giornalismo. La devo comunque ringraziare dato che da ieri compro “Il Fatto Quotidiano” al posto di Repubblica.

  304. Luciano D'Andrea

    “Caro Baldini, chiudiamola così: io che apprezzo le grandi doti calcistiche di Francesco Totti, le credo sulla parola e dichiaro solennemente che Francesco è un campione “generoso e somplice”. Purchè lei dichiari…..”

    No, lei non ha compreso. Lei l’ha, per cosi’ dire, fatta fuori del luogo predestinato. Punto. Ora lei deve chiedere scusa e vergognarsi di aver utilizzato gli strumenti che la sua professione le mette a disposizione per dare sfogo alla sua invidia personale ed al suo malanimo nei confronti di un professionista che svolge correttamente e con grandiosi risultati il suo lavoro. Punto un’altra volta.
    Se volessimo fare un adeguato paragone sono ultra sicuro che lei abbia scritto piu’ d’una fandonia e piu’ d’una cosa errata nel corso della sua carriera, questo articolo ne e’ ampia dimostrazione, in compenso lei non e’ stato mai campione del mondo di giornalismo e, di piu’, la informo che fino a ieri l’altro ella era ai piu’ totalmente sconosciuto, forse per sua fortuna.

    Cambi mestire, e’ ancora in tempo, credo che le sue braccia una vanga possano ancora sostenerla, sempre che la terra e gli ortaggi non si offendano a vederla li impegnato.

  305. Giallorosso

    Complimenti Merlo nel suo articolo di oggi, dopo deciso di rispondere solo a Franco Baldini e non aver ancora ammesso il suo errore ….
    BAH NO COMMENT…

    Qualcuno parla di lei come di un grande giornalista, ma per esserlo credo si debba essere prima un grande uomo, ammettendo i propri sbagli e chiedendo scusa quando si sbaglia, il resto sono solo cantastorie …

    Saluti.

  306. Fabrizio

    Dott.Merlo,
    considero Del Piero alla pari dei più grandi campioni di sempre della storia del calcio, non solo nazionale ma mondiale. Un campione che nei momenti bui che ogni atleta ciclicamente vive, ha saputo tirare fuori una forza soprattutto mentale fuori dall’ordinario, tale da poter mettere in dubbio, ora che si ritira, il fatto che forse serve ancora alla Juve o a qualsiasi altra squadra.
    Come le ha scritto oggi Baldini però, di stupidaggini ogni uomo ne fa. Tante o poche, si fanno. Le ha fatte Totti (v.sputo) e non penso che Del Piero non ne abbia mai fatte. Oppure Lei sa come mai al processo antidoping fece scena muta?

    Saluti,
    Fabrizio

  307. dario er bonzi

    merlo è chi legge gli spudorati articoli di questo illustre padre del giornalismo italiano a nome sig. Merlo……..
    P.S. chessàddafàpemagnà !!!

  308. Giorgio

    Lasciatelo perdere, è uno juventino che si è talmente emozionato l’altro giorno in TV da perdere lucidità e scrivere un articolo dimenticandosi cosa è stata negli ultimi 15 anni la società Juventus.

    Forza Merlo, a quando l’articolo sulla 3° stella in perfetto stile Juve…

  309. Danilo

    Si proclama non tifoso, mentre traspare da tutti i pori che lo è.
    Parla di etica e stile Juve, ma tanto in Italia si sà, tutti sappiamo di legge tranne i giudici e i tribunali che sbagliano sentenze, tipo quella contro Agricola e contro la triade Moggi, Giraudo e Bettega.
    Parlando di pubblicità, crede che la Uliveto perchè vende acqua sia meglio di chi vende servizi di gioco d’azzardo “LEGALE”? Legga qualcosa
    http://blogeko.iljournal.it/2011/lacqua-uliveto-del-piero-e-il-paesino-che-vuole-dignita-pari-al-passerotto-degli-spot/62578 vedrà che in questo paese, il più pulito ha la rogna, come diceva mio nonno.
    Alessandro Del Piero per me è un campione e un grande uomo, come lo è anche Totti. Il primo con un carattere riservato, il secondo molto più impulsivo. Tutto qui.
    Raggiunta la visibilità su ogni sito web, quasi 700 commenti a questo articolo (mentre vedendo solo nel 2012 tra tutti i post, forse ne aveva ricevuti una quarantina) speravo che il suo iter fosse concluso, invece è riuscito a dare una risposta a Baldini se possibile più pietosa di tutto l’articolo.
    Se questo è il tramonto del “suo” calcio, mi spiace, vorrà dire che mi divertirò senza di lei, guardando Totti e chi verrà dopo di lui e Del Piero, perchè arriveranno. Le posso assicurare che di lei non sentirò la mancanza, di Del Piero sì.
    Un romanista che si firma tifoso, ad uno che si cela dietro il perbenismo ipocrita

  310. Corrado

    Sig. Merlo non condivido il suo “stile”. Sarebbe come parlare di due giornalisti come Enzo Biagi o Indro Montanelli e per esaltarli ancora di più paragonarli a lei. Buona giornata.

  311. marco

    Ho letto la replica di Baldini. Complimenti, ha fatto proprio una splendida figura. Soltiamente chi scrive, dovrebbe, prima informarsi.

    saluti

  312. Dario A. marchini

    Quello che dice questo signore non mi tocca minimamente. Lo sport preferito dagli italiani non è il calcio, piuttosto insultare Totti che guarda caso è anche romano… un pò come la Lega Nord che per anni ha gridato Roma ladrona! Che fine hanno fatto lo sanno tutti, e lo stesso accadrà con gli estensori di questi futili articoli, che per altro vanno ad offendere la grande carriera di Del Piero.
    Pietà!
    Dario A. Marchini

  313. paolo61

    “IN QUESTO SITO SOLITAMENTE NON ACCETTO IL TURPILOQUIO E GLI INSULTI. QUESTA VOLTA NON L’HO FATTO PERCHE’ MOSTRARLI E’ TRISTEMENTE PIU’ EFFICACE CHE CESTINARLI.”
    io personalmente non ho letto tutti i post ma su quelli che ho letto non ho trovato insulti, e mi sento più offeso dal virgolettato che vorrebbe far passare per tifosi ignoranti e volgari quelli che hanno commentato il suo sciagurato articolo.
    “Caro Baldini, chiudiamola così ….”
    questa è la risposta da buon giornalista che non fa mai autocritica (almeno pubblicamente) e mai ammetterà di aver sbagliato ma vorrebbe spegnere la polemica innescata continuando però a offendere Francesco Totti e migliaia di lettori.

    1. Angela Sacchetta

      La risposta irridente di chi non ha la modestia e l’onestà intellettuale per riconoscere di aver scritto una cosa ingiusta, gratuita e inutile.
      La risposta irridente di chi non ha argomenti seri per confutare quanto gli viene detto da tutti e anche da suoi colleghi (Leggere l’articolo di Piero Mei sul Messaggero, per esempio). No, meglio essere arroganti e addirittura mistificare la realtà bollando le risposte avute su questo blog come turpiloquio quando la maggior parte della persone lo hanno educatamente e dialetticamente messo all’angolo.
      A uno così andrebbe ritirato il tesserino dell’ordine, ma è pieno di giornalisti di questa fatta. Quello che fa effetto è trovarlo su un giornale che credevo un giornale serio. Un direttore, Ezio Mauro, che non solo gli ha fatto pubblicare il primo articolo, ma pure la risposta! Al che non vedo piu’ giustificazione alcuna; evidentemente sono arroganti fin dal manico!

  314. Emiliano

    Lei è l’ennesimo poveretto che cerca di farsi pubblicità parlando male di Totti… complimenti, missione compiuta. il riferimento (o l’insulto) al Capitano della Roma è completamente gratuito e questo mi fa intuire la sua poca intelligenza e poca conoscenza del mondo del calcio.. le ricordo infine la bellissima figura del Campione Del Piero al Tribunale Penale di Torino, ricordandole che Totti non è stato neppure mai sentito come semplice testimone in reati così infamanti… non la insulto semplicemente perchè la disprezzo così tanto da volermi tenere a distanza da una brutta persona come Lei… ovviamente tutto il mio commento è da intendersi come parere personale del sottoscritto. arrivederci, caro signor radical chic

  315. federico tacconi

    Ma non scriva sciocchezze, per favore. Questo stucchevole parallelismo che lei ci propina tra personaggi e comportamenti del mondo del calcio e dello spettacolo e’ tanto retorico quanto insensato.
    Dia retta: si goda pure il suo momento di gloria sportiva, si commuova pure del tramonto dei suoi miti. Ne parli sul giornale, al caffe’ con gli amici, mentre pota la siepe o nel preparare il brodetto alla portorecanatese (suggerisco, a tal proposito, l’utilizzo del Verdicchio di Matelica in luogo del piu’ noto jesino).

    Ma eviti di dedicarsi a tematiche quali lo status quo economico e scientifico delle Università italiane. E’ argomento, questo, a cui la mestruazione della parola e del pensiero, male si addice.

  316. Francesco Zazzetta

    Non é cosa buona sputare o scalciare l’avversario da dietro. E dell’abuso di farmaci che mi dice? Per lei é cosa buona? E’ accettabile? E’ piu’ accettabile uno sportivo che preso dalla foga agonistica compia degli gesti errati, cosa che fuori dal campo non si sognerebbe nemmeno per sbaglio di fare, o chi coscientemente si lascia sottoporre dal propio medico sociale Agricola sostanze per alterare le sue prestazioni in campo. Non lo dico io, lo dice un tribunale della repubblica. Con tutta la disistima possibile, la saluto.

  317. Andrea

    Dottor Merlo, le avevo già scritto per esprimere il mio disappunto su questo pessimo articolo (lunedì introrno alle 17, il mio commento è tra i numerosi post, potrà notare come io sia stato educato e per nulla prevenuto nei suoi riguardi). Le scrivo di nuovo dopo aver letto la lettera di scrittale da Franco Baldini e la sua controreplica. Sono rimasto molto deluso. Innanzitutto non ha chiarito per quale assurdo motivo, nel celebrare Del Piero, si è dovuto scagliare contro Totti così gratuitamente. Ma mi sarei aspettato un passo indietro almeno su quel “lucrare sul gioco d’azzardo” che aveva così imprudentemente scritto. Ed invece se l’è cavata con un “chiudiamola qui”, continuando a clacare la penna su quegli errori commessi da Totti in carriera, per cui il capitano giallorosso ha già ampiamente pagato (mostrando scarso rispetto anche nei confronti di Baldini).
    Credo di aver riposto male la mia stima. La sua intenzione, evidentemente, non era tanto quella di celebrare Del Piero (a questo punto credo che lei non sia neanche così tifoso e appassionato), ma piuttosto voleva gettare una secchiata di fango su un personaggio che non le è simpatico. Quindi lei è un moralista e un ipocrita (almeno questa è l’immagine che ha dato di sé con questo spiacevole episodio), che non merita di scrivere per quel giornale, di cui rimarrò comunque un lettore affezionato, indipendentemente da lei che meriterebbe di scrivere su “Libero” o “Il Giornale”.
    Con profondo dispiacere, un lettore deluso

  318. Fabio Rinaldi

    Il signor Merlo ha dato prova di tutta la sia ipocrisia, falsità, mediocrità e insipienza.
    Insiste nel voler dare lezioni, ergendosi a paladino di modelli comportamentali.
    Di tutto quello che gli è stato fatto notare, più o meno sobriamente, non gliene frega nulla.
    Dice, ipocritamente, di non essere tifoso, ma lo è, e pure della peggiore specie.
    Che tristezza fa un uomo che non si rende conto di aver sbagliato, e quanto è difficile chiedere scusa, ammettere un errore, dichiarare apertamente la propria fede calcistica, che non deve contrastare con l’essere “Uomo di Cultura”, sempre che egli lo sia, ma ne dubito fortemente. Si veda, ad esempio, lo scrittore Osvaldo Soriano, capace di scrivere mirabilie sul calcio.
    Mi dispiace dover ammettere che i quasi 700 commenti gli abbiano fatto solo pubblicità, perché di lezione morale non se ne parla proprio.
    Forse la lezione, quella del portafoglio, gliela può dare solo il suo giornale, di fronte al mare di sdegno che il suo articoletto, pieno di retorica da due soldi, di demagogia, privo di contenuto e slancio vero, insomma un inno, meglio, una marchetta a Del Piero, alla Juve, al potere che proprio lui dice di combattere, ma che appoggia, ha suscitato.
    Mi chiedo, se Merlo fosse stato tifoso del Milan, ma come avrebbe potuto inneggiare alla sua squadra dopo aver combattuto il suo Presidente per anni?
    La realtà è che la fede calcistica obnubila le menti, e quella di Merlo non fa eccezione.
    Mi intristisce veramente aver letto nel suo elzeviro il riferimento all’articolo 18, una ignominia, una vergogna vera.
    Ma chi lo punirà per questo? In Italia non paga nessuno, e nessuno si assume la responsabilità dei propri errori.
    L’inno a Del Piero e ai valori che rappresenterebbe è patetico, considerando ciò che la sua Juve ha rappresentato negli ultimi 20 anni, tra doping, frodi sportive, e calciopoli varie, tutto prescritto dal suo acerrimo nemico Berlusconi, ironia della sorte.
    In più ci mette dentro, per odio puro e viscerale, il capitano della Roma, che errore madornale, quanta povertà; dover parlar male di qualcuno per fare l’apologia di un altro, solo per odio personale, per quello che Totti rappresenta, Roma, la Romanità, l’essere schietto, vero, i valori che Pasolini cercava nelle periferie di quella Roma che amava, così piena di contraddizioni.
    Oggi Roma la si odia, e Merlo, da vero radical chic, lo dico da uomo di sinistra con profondo sdegno , si mette al livello dei leghisti, quasi li sosterrebbe, vorrebbe farlo, nel suo subconscio, è una lotta dura contro se stesso, e così, dal salotto chic di casa, dimenticando da dove proviene, quella trinacria patria di Sciascia e Camilleri, tanto per citarne solo due, partorisce l’inno alla stupidità, alla mediocrità, si dichiara per quello che è, un tifoso, della peggiore specie. I tifosi veri, hanno la faccia sporca di chi ha lavorato nei cantieri. Si può essere tifoso, si può insultare, nel limite del lecito, ma non ci si deve mai nascondere dietro la bandiera del perbenismo e della cultura.
    Per favore, Merlo, abbia più rispetto per il valore delle parole “Tifoso”, “Cultura”.

  319. Riccardo A.

    Caro Merlo,
    il polverone da Lei alzato con il Suo articolo pieno di livore gratuito verso Francesco Totti, ha avuto l’effetto che Lei sicuramente cercava e prevedeva.
    Si goda il Suo momento di celebrità e faccia pure finta di inorridire di fronte ai commenti violenti che Le stanno arrivando, noi faremo finta di credere al Suo stupore.
    Quanto a Del Piero, che ha indossato per anni una maglietta che pubblicizza una nota Società di Scommesse sul calcio, che è stato processato e condannato per doping e truffa sportiva, che ha usufruito di una serie infinita di favoritismi arbitrali procuratigli dalla Triade anch’essa condannata e radiata, e per questo giustamente retrocesso in Serie B, siamo tutti molto dispiaciuti del suo addio alla Juventus.

  320. Federico Il Bardo

    Senti ma poi sulla maglia del suo capitanuccio bello e bravo quest’anno compariva in bella vista quella strana scritta “BETclick”, cosa pensi che sia BETclick?, una marca di lecca lecca?Una marca di casette in legno per poveri coniglietti abbandonati?Qualcuno ha infangato la tua intera squadra per aver “lucrato sul gioco d’azzardo”? Non mi pare, perchè sarebbe stata un’idiozia, non credi? E invece mi pare che è stata una delle tante idiozie strumentali che hai scritto nell’articolo, caro tifosuccio provinciale pecorone…Occupati di altro, non di calcio, non di juve e soprattutto non di Totti, e spero che il vice direttore Giannini, romanista, ti abbia preso a calci in culo per questo tuo articolo.

  321. Conte Raffaello Mascetti

    Egregio Dr. Merlo,
    seguo spesso i suoi editoriali su repubblica trovandoli quasi sempre condivisibili per l’arguzia, la sagacia e la proprietà di linguaggio usati. I temi che così sapientemente analizza sono trasversali, dalla politica al talk show, dal sociale ai giovani dallo sport al campanile. Uno in particolare, il fondo del 14 marzo u.s. “Il gran suq dell’antica Roma Colosseo assediato dal kitsch”, aveva colpito la mia attenzione. Leggendolo accuratamente ho fatto mio il suo grido di dolore per il degrado abissale in cui sta sprofondando Roma e l’Italia tutta, non solo per mancanza di risorse economiche ma per una sovrabbondanza di incultura, di faciloneria, di strafottenza , di menefreghismo. Con le colorite citazioni: “Ceffi di romanacci che ti spingono o ti accarezzano”, “Un aborigeno basso e di carnagione scura”, “Il minestrone di esseri umani, pakistani e armeni, cingalesi e quella schiuma dell’Asia”, “le clientele di centurioni con la scopa in testa”, lei compie un atto d’amore verso la nostra patria comune, dà un piccolo sollievo a chi come lei vede e soffre senza poter avere però neppure il dono e l’opportunità di gridare il proprio malessere. Il meglio però doveva ancora arrivare, con l’articolo uscito ieri “il tramonto d’Italia nel tramonto di Del Piero” si è letteralmente superato. Mai avevo avuto la fortuna di leggere un quadro così nitido che ritraesse a tutto tondo l’essenza di un campione che brilla, puro e limpido, tra le eccellenze di questo paese. Del Piero è il classico eroe simbolo della nostra contraddittoria storia patria, l’invitto tradito da chi più gli dovrebbe gratitudine, ingenerosamente estromesso dalla squadra a cui ha regalato 188 gol in serie A. Così come Garibaldi è un padre della patria insieme a: Cavour, Vittorio Emanuele II e Mazzini. Del Piero è un campione fra campionissimi del più lontano passato (Rivera e Corso), del passato più recente (Baggio, 205 gol in serie A, titolare nella Juventus in cui si affacciava l’ancor sconosciuto Alessandro) e dell’attualità (Buffon, Pirlo, Nesta e Gattuso). Ha ragione Lei quando sottolinea le qualità umane e calcistiche di Del Piero contrapponendole a quelle del teppistello di Porta Metronia. Sarebbe errato ridurre la vita a banali statistiche, come i 215 gol segnati in serie A da quel personaggio di dubbio gusto troppo legato agli eccessi della sua città rumorosa, volgare ed un po’ scoreggiona. Ancora peggio sarebbe accostare il nome di quel bullo di quartiere all’Unicef rischiando di coprire di ridicolo un’istituzione umanitaria internazionale. Sarebbe inutile sottolineare che il coatto spaccone, conosciuto solo all’interno del raccordo anulare, va spesso negli ospedali pediatrici a fare beneficienza per l’acquisto di costosi macchinari o semplicemente a portare un sorriso a chi è malato. Se un personaggio come lui compie atti così nobili sicuramente ha dei secondi fini, come un ritorno pubblicitario.
    Tornando al nostro eroe non è certo responsabilità di Del Piero se la sua società lo obbliga ad indossare una maglietta con il logo della Betclic, sito di scommesse sportive, o a frequentare ritiri e spogliatoi con compagni di squadra (Buffon) che reclamizzano il mondo del poker on line. La sua classe, la sua signorilità, la sua assennatezza lo pongono indiscutibilmente al di sopra delle vicende quotidiane del calcio italiano, caratterizzato da bassezze e turpitudini morali che oscillano puntualmente tra l’uso di sostanze proibite, per le quali la squadra italiana con il maggior numero di scudetti è stata condannata (unica società al mondo), e la manipolazione e falsificazione di numerosi campionati ad opera di dirigenti “sportivi” già condannati dalla giustizia di ogni ordine e grado, passando per episodi impropriamente calcistici come l’estrarre il pallone dalla rete per rimetterlo in campo.
    C’è chi non ha bisogno di sporcarsi le mani, c’è chi è pagato per farlo al posto suo, in modo che il mito risulti, per le masse adoranti, puro ed immacolato.
    Caro Dr. Merlo, spero di non averla tediata a lungo, ma avevo piacere di condividere con la sua mente illuminata queste irrilevanti esternazioni che nulla aggiungono al quadro perfetto che Lei ha descritto.
    Da oggi insieme a Garibaldi, Cavour, Mazzini e Del Piero anche Lei entrerà a far parte delle eccellenze italiane.
    Ossequi
    Conte Raffaello Mascetti

    1. Marco

      Attaccare Totti per osannare Del Piero è da idioti.
      1° è vero totti ha sputato ad un’altro giocatore ma solo perchè quello per tutta la partita anche con il pallone lontano lo riempiva di calci, però ovviamente di questo nessuno ne parla.
      2° totti con i soldi che percepisce dalle pubblicità fa beneficenza, chieda all’UNICEF
      3° totti non è mai entrato in uno scandalo calcistico, Del Piero si (Doping, Calciopoli)
      Sinceramente è davvero un peccato che lei abbia scritto un articolo del genere perchè penso proprio che allo stesso Del Piero il suo articolo non piacerà.

  322. Danilo

    Mi riallaccio ad uno degli interventi fatti ieri dalla Littizzetto da Fazio.
    Premettendo che quel profluvio di str… è risultato per me eccessivo, il discorso dell’evoluzione da cretino a str….. l’ho trovato interessante ed oggi posso affermare con certezza che:
    Con il suo articolo del 14 ha dimostrato a tutti che lei è un cretino.
    Con la risposta di oggi a Baldini è ufficialmente evoluto a str….

  323. marco

    Lei parla delle sponsorizzazioni di Totti sul gioco on-line e si “dimentica” di dire che la juve ha Bet clic come sponsor sulle maglie. Coerenza -5mila

    saluti

  324. mauro

    Ho appena letto la sua replica alla lettera inviata da Franco Baldini a la Repubblica…
    Brutta cosa la superbia. Davvero. Totale mancanza di stile anche in quelle quattro righe da lei scritte. Immagino che a questo punto ci sia da commiserarla per la sua piccolezza.

    Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

  325. maurizio frattarelli

    gentile dottor Merlo
    con questa sua risposta al sig. baldini dimostra come lei non ha voluto fare un articolo per esaltare un calciatore, ma uno per infangare un uomo ed una città, ripeto il mio commento di ieri lei appartiene a quella razza intellettuale che tanto disprezzava Pasolini , e che male hanno fatto alla sinistra Italiana in questi anni bui , quelli come lei hanno fatto si che il paese fosse consegnato prima al craxismo e poi al berlusconismo , perché agli occhi del popolo lei mostrava l’arroganza e la superficialità dell intellighenzia colta e ricca di sinistra spaventandolo e facendosi abbindolare da comportamenti non in sintonia con l’etica popolare, e nel articolo lo dimostra ancor di più per lei gli sputi e i calci sono eticamente più gravi di chi consciamente o inconsciamente si è sottoposto a doping e in un processo penale nel testimoniare lo anche ammesso facendo passare bombe vitaminiche come semplici rimedi per il raffreddore, e che è stato capitano di quella juve che giocava conoscendo gia in anticipo il nome dell’arbitro o peggio scegliendolo tra arbitri compiacenti, avallando cosi comportamenti etici non consoni , lei credo che è uno di quelli si indigna se un pover uomo ruba per fame una mela e grida al ladro ma giustifica l’imprenditore milionario che esporta capitali in svizzera o in paradisi fiscali, per poi scriver articoli capaci e intelligenti su come il paese sia in ginocchio per colpa dell’evasione fiscale . Ho sempre provato disappunto per questo tipo di sinistra falsa e moralista a modo suo, e perciò sto tutta la vita con Totti .Zeman o con un capo popolo di una radio che sara anche politicamente orientato in odo diverso dal mio ma che quando parla sta con il popolo perchè l’etica , la morale le cultura la fanno i popoli non gli intellettuali quelli fanno le mode

  326. Pier

    Gentile dott. Merlo,

    Le scrivo in relazione al suo articolo sul tramonto di Del Piero.

    In riferimento al gioco d’azzardo (anche se trattasi di siti assolutamente legali, autorizzati ad operare in Italia e che pagano regolarmente le tasse) potrei essere d’accordo con Lei sul fatto che non sia conveniente pubblicizzarli.

    Ciò premesso, cosa è a suo avviso suo consigliabile, in caso qualcuno decidesse comunque di pubblicizzarli:
    a) dare i proventi di tale pubblicità in beneficienza, come ha fatto Francesco Totti?
    b) incassarli spudoratamente, come fa la Juventus (con il suo stile da Lei tanto decantato) avendo BetClick (sito di casinò e poker online) come sponsor principale sulle proprie maglie da gara?

    Se anche senza essere un tifoso si fosse vista almeno qualche partita della Juventus, prima di scrivere l’articolo in oggetto, avrebbe evitato una gaffe tanto evidente e grossolana.

    Cordiali saluti,
    Pier

  327. Alessandro

    Ma come si fa a svolgere così la professione una volta onorata di giornalista?
    Anche Del Piero ha commesso i suoi errori (ricordo per esempio un pugno in faccia a Cufrè in un agitato Roma-Juventus), ma non per questo diciamo che è un violento né ne facciamo un’icona del razzismo antiromano.
    Totti ha sbagliato con Povlsen e Balotelli (due noti stinchi di santo), e non credo che nessuno lo abbia mai negato (a cominciare da Baldini). Ma ci sono dalla sua parte 18 anni di carriera e di attività benefiche. Se poi il Dott. Merlo (penso sia laureato) ritiene che i bassi interessi del tifo becero (nella migliore delle ipotesi) siano superiori all’etica del giornalismo ognuno ne trarrà le conseguenze. Del resto io non leggo più da mesi le pagine sportive di La Repubblica per la loro continua (e stranissima) campagna anti-romanista.

  328. Marco

    Magari non era il caso di fare questo confronto perché alla fine il fatto che Del Piero sia un signore non dipende dal fatto che Totti non lo sia. Resta il fatto che l’articolo non insulta affatto Totti il quale nella sua carriera non ha mai mostrato doti di sportività ed anzi si è macchiato in tante occasioni (oltre allo sputo ricordo quando saltò a piedi pari su un avversario, quando insulto un arbitro in maniera evidente, quando scalciò Balotelli e tante altre reazioni finite con espulsioni o ammonizioni) di episodi veramente brutti. Il fatto che sia un grande giocatore non lo giustifica affatto, anzi è una aggravante perché è un esempio per i bambini. Se un giorno mio figlio giocasse a calcio vorrei che somigliasse a Del Piero e non a Totti, si può dire o è lesa maestà?
    La questione della beneficenza è ridicola, che vuol dire che Totti fa beneficienza? Merlo ha evidenziato una differenza di comportamenti in campo che è evidente e che non ha nulla a che vedere con quello che fanno fuori dal campo.

      1. Marco

        Io non ho insultato nessuno quindi cerca di smetterla subito. Inoltre cerca di scrivere in italiano i pensierini e non ti inventare espressioni che non esistono (“e come”). Comunque non hai motivato quanto scritto.

    1. Pier

      Marco,
      Il dott. Merlo purtroppo non ha parlato solo di quello che avviene in campo, ma si è anche allargato alle attività extra-calcistiche, parlando del lucrare sul gioco d’azzardo.
      Peccato che lo sponsor principale della Juventus sia BetClick, noto sito di poker e casino online, a tutti gli effetti un competitor del sito pubblicizzato da Francesco Totti.
      La differenza?
      Totti ha dato i proventi in beneficienza, la Juventus invece con tali proventi ci compra i giocatori…
      In sintesi, se Merlo ci avesse pensato un po’ prima di scrivere, si sarebbe evitato gaffe tanto madornali… ma forse non avrebbe avuto una tale pubblicità, secondo la famosa logica del “bene o male, purché se ne parli”.
      cari saluti,
      pier

    2. Danilo

      Con la sentenza definitiva del 29 Maggio 2007 la Corte di Cassazione ha stabilito che la Juventus di Lippi e del dottor Agricola, la Juventus del fantastico tridente Del Piero-Vialli-Ravanelli, attuò, dal ’94 al ’98, “un disegno criminoso per alterare le gare attraverso la somministrazione illecita di farmaci”, in pratica dopando i giocatori sia con sostanze proibite, sia somministrando farmaci leciti su atleti sani in modo immotivato. Sentenza definitiva che aggrava quella del Tribunale che aveva condannato solo il medico Agricola assolvendo con formula dubitativa Giraudo. Grazie all’avvenuta prescrizione del reato – sopraggiunta lo scorso 1 aprile 2007 – la Juve, pur colpevole, non può più essere punita.Al di là di ogni ragionevole dubbio, la Corte di Cassazione ha stabilito, nero su bianco, in data 29 maggio 2007, che la Juventus di Lippi e del dottor Agricola, la Juventus del fantastico tridente Del Piero-Vialli-Ravanelli (forse la più bella Juve degli ultimi 20 anni), attuò, dal ’94 al ’98, “un disegno criminoso per alterare le gare attraverso la somministrazione illecita di farmaci”, in pratica dopando i giocatori sia con sostanze proibite, sia somministrando farmaci leciti su atleti sani in modo immotivato. Unico fatto non provato: la somministrazione di eritropoietina (Epo). In pratica, la Corte di Cassazione ha stabilito in via definitiva che la Juventus, nelle persone di Antonio Giraudo, amministratore delegato, e Riccardo Agricola, responsabile dello staff medico, commise in modo continuato, per 4 stagioni, il reato di frode sportiva violando la legge 401 dell’ 89. Sentenza definitiva che aggrava quella del Tribunale che come ricorderete aveva condannato solo il medico Agricola assolvendo con formula dubitativa Giraudo. Per la cronaca: grazie all’avvenuta prescrizione del reato – sopraggiunta lo scorso 1 aprile 2007 – la Juve, pur colpevole, non può più essere punita.
      Ma c’è di più. Secondo i giudici della Corte di Cassazione, anche i giocatori (citiamo testualmente) “non possono essere considerati semplici vittime” dell’operato della società. In pratica, è difficile credere – così almeno pensano i giudici – che le pratiche-doping del dottor Agricola, così lunghe, sistematiche e pesanti, siano state portate avanti senza che i giocatori si rendessero conto di quanto stava loro accadendo. E insomma, delle due l’una: o quella Juventus era una squadra di giocatori tonti, al limite dell’insufficienza mentale, che non si accorgevano di essere vittime di spericolati e scriteriati trattamenti medici, da Peruzzi a Vialli, da Ferrara e Paulo Sousa, da Deschamps a Del Piero; oppure l’allegra combriccola dei giocatori juventini, quelli che sfilarono tremebondi in tribunale balbettando tanti “non ricordo”, era complice, e consenziente, delle sconsiderate pratiche di Agricola & Company.
      Proprio questa, a nostro avviso, è la novità vera che i giudici della Corte di Cassazione hanno introdotto nelle loro motivazioni. A questo punto, gli sportivi italiani (e perché no?, anche i tifosi juventini) si attendono una netta, precisa e chiara presa di posizione da parte dei campioni bianconeri di allora: Vialli e Del Piero, Ravanelli e Di Livio, Ferrara e Paulo Sousa devono spiegare, appunto, se ai tempi in cui la Juventus li dopava – com’è ormai accertato e stabilito – loro sapevano ed erano consenzienti, oppure no: nel qual caso, sono stati vittime di spericolati trattamenti, cavie di immorali esperimenti, che non avevano alcuna giustificazione medica e che hanno messo a grave repentaglio la loro salute e la loro vita (a proposito: siamo proprio sicuri che tra la gratuita e sistematica somministrazione di anti-depressivi praticata alla Juve e le disavventure capitate, l’estate scorsa, a un ex giocatore, ora dirigente, non ci sia alcun nesso?). Insomma: fossimo in loro, saremmo quantomeno arrabbiati (eufemismo) con i signori Giraudo e Agricola.
      Il sipario che la Corte di Cassazione ha fatto calare sul vergognoso feuilletton ristabilisce, se non altro, alcune verità.

    3. Lorenzo

      ” Se un giorno mio figlio giocasse a calcio vorrei che somigliasse a Del Piero e non a Totti, si può dire o è lesa maestà?”

      E io preferirei somigliasse a Tommasi piuttosto che agli altri due.
      Detto questo tra prendere X grammi di creatina ogni giorno e sputare una volta in vita sua ad un avversario sceglierei per mio figlio la seconda. Tu no?
      Occhio a parlare di ESEMPI per i bambini……

      1. Marco

        Rimango della mia opinione. Del doping si è parlato molto ma alla fine la creatina a quel tempo era consentita e non è detto non ne facessero uso anche altri (Zeman stesso lo ha sempre dichiarato). Totti è e rimane un grande giocatore ma ha macchiato la sua carriera sul campo con molti comportamenti antisportivi, se vuoi negare questo lo puoi fare pure ma non ne vedo l’utilità nella discussione.

        Io stesso ho detto che fare certi confronti è abbastanza futile ma i giornalisti lo fanno continuamente per avvalorare un concetto. Secondo te nessun giornalista ha mai fatto un confronto al contrario su Totti mettendolo in risalto magari proprio perché fa molta beneficenza?

        1. Lorenzo

          Io ho solo detto, rispondendoti sull’ esempio ai bambini, che preferirei che mio figlio sputasse ad un avversario piuttosto che si prendesse X grammi di creatina. Il resto lo hai aggiunto tu.
          Mai detto che Totti non abbia sbagliato a sputare, mai detto che Del Piero sia l’unico ad aver preso creatina e mai detto che Merlo sia l’unico giornalista ad aver fatto articoli con confronti inutili.

        2. Alessio Predetti

          Ma, per Giove, signor Marco, al di là dei paragoni, non si trattava di sola creatina, altrimenti un medico stimato come il Prof. Agricola non sarebbe mai stato processato. Possibile che questo particolare le sia sfuggito? E vabbe’!
          Ognuno, comunque, ha i valori che preferisce. Se lei preferisce l’omertà all’ingenuità, nessuno potrà vietarglielo. Basta che ci si comporti bene in campo.

    4. Zdeněk Zeman

      è evidente che non hai capito nulla degli oltre 700 commenti.
      per esaltare Del Piero non era necessario citare Totti.
      è stata una cosa meschina oltreché inutile.
      per poi continuare con inesattezze e menzogne (la parte riguardante il gioco d’azzardo). la beneficienza è stata citata proprio per rispondere a queste menzogne.

      di più: l’articolo è scritto in completa malafede, perché si sofferma su due episodi (diluiti in vent’anni) e sorvola beceramente su doping, malcostume, reticenze, truffe e frodi, delle quali ANCHE il “cavaliere educato” si è macchiato.

      aggiungo: se proprio devo scegliere, mi auguro che mio figlio in un eccesso di foga dia un calcio a un compagno, piuttosto che vederlo in tribunale a balbettare “non ricordo” o magari in un letto, devastato da qualche malattia dovuta agli ettolitri di sostanze dopanti che la sua amata società gli ha iniettato in vena (spero per lui e per i suoi compagni che non facciano questa fine).

      concludo: l’autore vuol far credere di non essere tifoso quando invece lo è, e della peggior specie perché si esprime per frasi fatte senza sapere di che parla, Del Piero regista e sponsor di maglia betclic (dopo aver criticato Totti sul gioco d’azzardo)

      saluti

  329. Alessandro

    Ormai lo hanno capito tutti parlare male di Francesco Totti è il miglior modo per attirare l’attenzione, attendiamo ora chi sarà il prosimo a farsi pubblicità con il nome di qusto ragazzo che da quando ha 17 anni che viene insultato dallo sconosciuto del momento in cerca di gloria. Purtroppo mi dovrebbe anche ringraziare ho partecipato anche io ai suoi 5 minuti di notorietà.

  330. Gianluca Ventruto

    Merlo, credo che un risultato lo abbia ottenuto sicuramente… un incarico ben pagato da IL GIORNALE o LIBERO…. oppure perchè no una bella poltrona da portavoce della LEGA o che ne so ghostwriter per MARONI…. Guardi le do una giusta indicazione: parlamentare europeo insieme a SPERONI!!! ma si crepi l’avarizia!!!!

  331. Ricardo Rodriguez

    Nel suo articolo melassato del 14/05 in onore di quello che lei ritiene il campione
    unico e ineguagliabile, oltre a descriverci le gesta di Del Piero con esempi che
    sono molto fantasiosi e per nulla condivisibili si evince in maniera palese tutta
    l’antipatia e il disprezzo che nutre nei confronti di Roma e della Roma, a tal punto
    che non può fare a meno di paragonarlo non a caso al romano Francesco Totti,
    affermando che il pupone con tanto di sputi e calcioni, mai potrebbe reggere il
    confronto con la star di Torino vien da ridere…ora calcisticamente parlando le
    devo ricordare che Del Piero è stato purtroppo per Lei sempre e dico sempre, la
    riserva di Totti in nazionale pur con allenatori diversi ma soprattutto dal punto di
    vista etico, il romano e romanista, è di certo di un livello di gran lunga
    superiore. Totti, ed è sacrosanta verità, è stato immortalato mentre sputava ad un suo
    avversario e per una volta, a dispetto di tutti i calci presi, ne dava uno a
    Balotelli. Queste sono cose da evitare, ma in un rettangolo di gioco sono capitate a
    tantissimi giocatori, campioni compresi, e Totti per i suoi errori ha sempre pagato
    le giuste pene. Ciò di cui invece si è reso protagonista il suo idolo, insieme alla
    sua squadra è immondo e aberrante.
    Lei ha omesso di dire che Del Piero è un
    ex-giocatore dopato, per uso di EPO per tre lunghi anni, questo dice una SENTENZA DI CASSAZIONE.
    La juve di Ravanelli, Vialli e Del Piero era dopata. Giraudo e Agricola
    colpevoli, la juve vinse 3 scudetti, una coppa intercontinentale e una champion’s
    BARANDO ma non viene punita per prescrizione del reato, secondo i giudici si scrive
    nelle motivazioni della sentenza anche i giocatori non posso essere considerati
    semplici vittime dell’operato della società. Si ricorda il balbettio e le bugie del
    suo campione durante l’interrogatorio processuale? E lo sguardo abbassato per la
    vergogna quando veniva incalzato dalle domande dei giudici? Sono forse questi gli
    esempi da seguire? Chieda di quanto le scrivo al suo collega Gianni Mura, che per
    primo usò la parola vergogna. La verità è che lei ha perso un’occasione per tacere e
    sopratutto se le riesce chieda scusa per quanto scritto e ricordi sempre che: Totti non si è mai dopato
    Totti è il più grande goleador del calcio italiano con 216 gol
    Totti non fa parte di una squadra che ha vinto scudetti barando.
    Totti sarà il prossimo testimonial dell’UNICEF.
    Se lei è tifoso juventino è un suo problema ma per
    favore non confonda la cacca con la cioccolata!!!!
    Roberto Belardelli e Ricardo Rodriguez

    1. Marco

      Io starei attento prima di dire certe cose, sull’EPO la sentenza dice l’opposto e cioè che non ci sono prove. Si parla soprattutto di farmaci leciti usati a sproposito. Io di certo non giustifico questi comportamenti aberranti ma se vuoi discutere con qualcuno devi parlare di fatti veri.

      1. paolo piaggesi

        Sei il tipico gobbo mistificatore, per voi uccidere la madre per vincere sarebbe lecito. . Tornando in tema se non ti sei letto gli atti processuali non e’ un nostro problema, documentati ripassa e non trolleggiare

  332. Francesco Conti

    caro Merlo, allora mettiamola così: io dico che Del Piero è un grande e generoso campione, se lei dice che al processo sul doping lo stesso Del piero ha fattocolpevolmente lo smemoratello e ha indossato per non so quanti anni una maglietta con sopra il brand di un’agenzia di scommesse!

    premesso ciò credo che Del Piero sia stato un immenso campione, nonostante queste incancellabili macchie.
    il suo articolo non ha reso il giusto onore a cotanto campione e tra pochi giorni tornerà nell’oblio insieme a tanti altri articoli scritti da giornalisti (!) un po’ approssimativi… ma il nostro Paese è anche questo

    saluti

    (ps le scommesse in Italia sono da tempo legali, è la prostituzione che non lo è!)

  333. Fabio Guardabassi

    BALDINI SCRIVE A MERLO E MERLO INSISTE, NON PAGO:

    In una lettera inviata a La Repubblica, Il direttore generale della Roma, Franco Baldini, ha risposto all’articolo firmato nei giorni scorsi da Francesco Merlo con cui da un lato si esaltavano le gesta dello juventino Del Piero, dall’altro, invece, si gettavano ombre sulla lunga carriera del capitano della Roma, Francesco Totti. Questi i passaggi salienti della missiva del dirigente romanista:

    “Sinceramente non credo sia giusto per Del Piero, né tantomeno che allo stesso faccia piacere, il fatto che per celebrarne giustamente l’uscita di scena ci sia bisogno di paragonarne i comportamenti con quelli di un altro grande campione, altrettanto meritevole, come Francesco Totti. Del Piero più di chiunque altro conosce perfettamente la generosità e la semplicità di Francesco. Non è stato dello stesso avviso il dottor Merlo, che nel proposito di cui sopra ha voluto marcare le differenze tra i due, ricordando un paio di stupidaggini (che ancora non significano l’essere stupidi) commesse da Totti nel corso di 18 anni, fin qui, di carriera…..Conoscendo bene entrambi i calciatori mi correva l’obbligo di dare a Del Piero ciò che è di Del Piero, senza dover necessariamente togliere a Totti ciò che è invece suo”.

    La controreplica di Merlo:
    Caro Baldini, chiudiamola così: io che apprezzo le grande doti calcistiche di Francesco Totti le credo sulla parola e dichiaro solennemente che Francesco è un campione «generoso e semplice». Purché lei dichiari, con la stessa intensità, che è meglio non aggredire l’avversario, non sputargli addosso, e trarre i soldi per la beneficenza da pubblicità meno azzardate. Viva il calcio, che è il gioco più bello del mondo, anche per me che non lo seguo da tifoso.

    Commento di Fabio Guardabassi, cioè io:
    Signor merlo, Baldini ha già dichiarato che quelle di Francesco sono stati due errori, quindi la sua richiesta è inutile e pretestuosa. Quando parla di pubblcità ‘azzardata’ fa un distinguo etico che non sta in piedi. Lei sa bene che Del Piero indossa una magli ache ha uno sponsor di scommesse, ma finge che questo non sia un problema. Lei sa che il business delle acque minerali, con i contratti capestro tra stato e gestori, è più riprovevole di quello delle scommesse, che almeno non si finge virtuoso. Per l’acqua minerale si uccide nel mondo e si bloccano fiumi come il Colorado (vd. http://it.wikipedia.org/wiki/The_Coca-Cola_Company ), lei è un giornalista e dovrebbe saperlo, come dovrebbe sapere che l’Italia è uno dei paesi che consuma più minerale, con enorme danno per l’ambiente e la salute, ma pone l’accento sulla questione morale delle scommesse, a dir poco pretestuosa e ridicola, in un mondo in cui tutto è lecito, anche scrivere di sport sul secondo quotidiano italiano (in prima pagina) firmando merlo.

  334. Piero

    Che articolo pessimo. Cercare lo scontro ipotetico tra due campioni ormai simbolo del calcio italiano (ed entrambi, chi piu’ chi meno, prossimi al ritiro) e’ veramente ricorrrere a mezzucci inqualificabili.

    E ancora, caro Merlo, lei ha l’arroganza di delegittimare un’azione, quale quella di devolvere soldi in beneficenza, perche’ ritiene la pubblicita’ ad un sito online di Poker “azzardata”.

    Ha avuto i suoi due minuti di notorieta’ con una polemica che solo in Italia poteva nascere, probabilmente dettata da noia e da qualunquismo che regnano sovrani nel nostro paese.

    Per esaltare un campione non serve “distruggere” l’immagine di un altro. Dottor Merlo quando lei avra’ fatto 1/100 della beneficenza REALE fatta da Totti torni qua a scriverlo.

    Nel frattempo la saluto.

  335. stefano s.

    Quest’articolo è stato scritto dal sig. Merlo nel 2006, il titolo parla da solo.
    IL COMMENTO
    La Juve restituisca lo scudettodi FRANCESCO MERLO

    Per la Juve il vero scudetto sarebbe restituire lo scudetto. Da tifoso della Juventus, da tifoso dell’eleganza, del calcio come rappresentazione dei modelli classici, della kalokagathia, l’unione di virtù etica e bellezza corporea, vorrei che la mia squadra si avviasse a una nuova vita restituendo, spontaneamente e subito, questo maledetto scudetto dello strapotere e dell’impunità, questo primato che è un dolore, un’emozione truccata. Rinunci, la Juve, a quel simbolo andato a male.

    Per trasferimento di immagini, quello scandaloso scudetto rischia ora di guastare idee e simboli che espressero la Juve e che la Juve espresse in altre epoche, in altre generazioni.

    La Juve infatti è la città di Torino, è la famiglia Agnelli, è il genio italiano che impediva al capitalismo più ricco e potente di diventare arrogante e meschino, è il campione fuori dagli schemi, è la valorizzazione di tutto ciò che non è scontato, è la distrazione colta e di talento, è l’unità d’Italia, sono gli emigranti meridionali che solo il pallone rendeva aggraziati e ben fatti, goffi nella vita ma bellissimi in campo, uomini generosi che per conquistarsi il diritto di esserci carezzavano la palla e usavano i piedi come due mani di pianista.

    Fortissimamente vorrei dunque che, senza aspettare alcuna sentenza, e ben prima che glielo tolgano, restituisse lo scudetto della furfanteria proprio la Società della quale noi tifosi siamo sempre stati fieri, perché non era una semplice società sportiva, ma una filosofia e una morale nazionali, l’ideale continuazione di quella stagione dell’Olimpo talentuoso che fu il Rinascimento italiano.

    La Juventus è un universo fiabesco di miti adolescenziali che più si invecchia e più diventano necessari. E quello scudetto va riconsegnato all’Italia proprio per salvare il bosco incantato dove Sivori era come capitan Miki, John Charles era Superman, Zidane come Black il Macigno, Nevdev come Tex Willer, Bettega come Achille, Scirea come Apollo e Boniperti come il padre di tutti gli dei. Persino gli avversari quando raggiungevano la maestosità, nel nostro cuore diventavano juventini d’elezione. Gigi Riva, per esempio, per noi era come Ettore: ci dispiaceva che non fosse acheo.

    Insomma la Juventus non può tenere uno o più scudetti chiacchierati e non specchiati. Offenderebbe innanzitutto la memoria dell’avvocato Agnelli, che scovava e covava i talenti, di qualsiasi genere; credeva nell’eccellenza e nei cavalli di razza che non hanno mai bisogno di spinte, di accordi sottobanco, di telefonate losche, di sequestri di persona, di volgarità.

    Noi non siamo ingenui, sappiamo che non esiste la carne senza il grasso, e che anche l’eccellenza ha un lato in ombra, perché c’è sempre un artificio, una causalità o magari anche un’ingiustizia nella costruzione di un mito. C’è sicuramente un rapporto tra la forza del danaro e la coltivazione del talento. È infatti vero che un’orchidea non si può inventare, ma è anche vero che ha bisogno di cure costose, di ingaggi, di premi partita; e della vicinanza di altre orchidee, perché i campioni si attraggono tra loro, sono come gli investimenti di capitali: si depositano nei luoghi eletti, già arati da altre eccellenze. I migliori vanno con i migliori.

    Gestire il calcio è un passatempo da Signori, che sono ricchi ma riconoscono il merito, soprattutto quello dell’avversario, ovviamente. Non basta infatti essere ricchi per meritare l’eccellenza. Né bastano intelligenza e competenza. È necessario lo stile, che è alto proprio quando è insidiato. È facile essere munifici e magnifici quando l’antagonista è raro. Ma è difficile “tenere” lo stile in democrazia, quando tutti, o quasi, hanno le stesse opportunità, e le squadre sono quotate in borsa, e i capitali arrivano chissà da dove e da ogni dove, e grazie ai successi gli impegni si triplicano sottoponendo ad usura la tenuta dei campioni. Si comincia con il fare uso di eccitanti, poi oscuramente si mettono in piedi sistemi di autodifesa, e a poco a poco il meccanismo si droga, il delitto diventa quasi naturale, lo sport si muta nel suo contrario, la prova aperta tende a trasformarsi in risultato acquisito.
    Ebbene, è proprio questo il momento in cui deve prevalere lo stile.

    Invece Luciano Moggi ha messo in piedi una efficientissima struttura di sostegno al migliore, dove il confine tra il furfante e il manager moderno è diventato indistinguibile. Attenzione: Moggi non è divisibile tra mascalzoneria e abilità. Il suo è “il paradosso del migliore” che, per difendere il migliore, cioè se stesso, comincia a utilizzare tutti gli strumenti, specie i peggiori. Tutto si può usare nello sport: l’ultimo ritrovato tecnico, la psicologia, l’attrazione, la forza di un’intera società specializzata nella vittoria, persino il malocchio e il fallo di mano sono legittimi.; a tutto si può ricorrere, ma non ai trucchi. Il confine tra l’ultimo ritrovato e il trucco è appunto lo stile, è la linea dell’etica personale e societaria. È difficile distinguere il grande scalatore Pantani dal cocainomane. Per farlo devi dire basta. Pantani non c’è riuscito ed è morto. La Juventus, o ci riesce o muore.

    C’è infine un’aggiunta di plebeismo, non tanto nella festa in discoteca dei giocatori domenica sera, e forse nemmeno nella sfrontata difesa che Capello fa di Moggi, magari dovuta alla incapacità appunto di distinguere il delitto dall’efficienza nella costruzione di parte della propria carriera. C’è purtroppo anche il plebeismo di quella tifoseria intellettuale che in questi giorni si affaccia sui giornali e in tv, e che a me, tifoso juventino, pare il peggio della tifoseria juventina. Invece di chiedere alla Juve di rimettere, intanto, lo scudetto, questi intellettuali bianconeri si fanno un merito di tifare come dei picciotti, si sentono veramente e finalmente tifosi, pronti a giustificare anche il delitto pur di conservare il primato.

    Prima, avevano il problema di essere finti tifosi, intellettuali raffinati con la ciliegia del gioco plebeo, un po’ come Machiavelli che amava giocare a carte nelle bettole. Ora, approvando le furfanterie, cercano il bagno di tifo proletario vero, esibiscono una passione così gesuitica da farli diventare cadaveri. Per loro, il tifo irrazionale è come il cibo povero riscoperto al ristorante dai radical chic. Ebbene, secondo noi, non è questo lo stile della Juventus e il loro è un tifo che fa male. Difendere Moggi, da parte di questi “intellettuali organici” al tifo, è come difendere Ciancimino, come baciare Totò Riina.

    Perciò vorremmo che la Juventus fosse all’altezza di se stessa, di quel suo mondo antico dove il merito trionfava fulgido. Sia la Vecchia Signora insomma e, con tutta la consapevolezza, si guadagni lo Scudetto restituendo lo scudetto.

    (16 maggio 2006)

    1. Fabio Guardabassi

      Tra l’altro in questo ‘etico’ articolo, il sig. merlo elogia Zidane, ancora non reo di testata ma già reo di ampio sputaccio e reazioni varie. Come dire… il campanile…

  336. Daniele

    Lei è in malafede e non ha assolutamente onestà intellettuale. Giornalista tal dei tali perchè nemmeno il nome voglio ricordarmi di lei, sarebbe darle troppa importanza

  337. pierfrancesco

    Il suo tentativo di accostare Del Piero al calcio di una volta, che quasi finirebbe con la sua uscita, è davvero maldestro. E’ un grandissimo campione, ma inevitabilmente appartiene alla sua epoca. I suoi tempi sono quelli di calciopoli e del pallone nelle farmacie. Nel suo articolo, quando (non senza una certa ignoranza) elegge Del Piero a esempio positivo con Totti all’altro estremo, rileggo le facili interpretazioni dei suoi colleghi pronti a fermarsi alle apparenze. Quelli che imputano ai tifosi violenti lo svuotamento degli stadi e non alle restrizioni anticostituzionali sull’accesso ai biglietti (vedi finale di coppa Italia) e alle scommesse dei calciatori e dei presidenti. Perchè il tifoso violento salta agli occhi quanto un calcione all’avversario, mentre per il circo mediatico è molto più difficile parlare del calcio svilito dagli scandali e delle reticenze di un indiscutibile campione.

  338. Alessandro

    Non capisco perchè per esaltare le gesta di qualcuno (nella fattispecie di un grande campione come Del piero), si debba infangare allo stesso tempo qualcunaltro… forse senza il paragone con Totti, che io trovo sinceramente forzato, la grandezza di Del Piero, sarebbe stata da Lei descritta con meno enfasi ed ammirazione? O forse si potrebbe pensare che anzichè voler esaltare un campione come Del Piero, il suo intento era quello di voler gettare fango su di un campione come Totti? A pensar male si fa peccato, ma spesso… concluda Lei.

  339. coppasporcata

    Per marco:
    è vero proprio il contrario, Del Piero è un esempio di giocatore eticamente censurabile, irride gli avversari con la lingua, colpisce gli avversari a tradimento e di nascosto dall’arbitro (vedi Cufrè), si è dopato e ha coperto omertosamente la cosa in tribunale, ha vinto scudetti grazie al fatto che i suoi dirigenti compravano gli arbitri.
    E ancora ce lo proponete come modello?
    Ma ndate a fare in culo…

  340. Arsenio

    Come accade spesso, bell’articolo.
    I commenti invece sono il nostro specchio, lo specchio del nostro paese?
    Come un corollario all’articolo…

    1. Piero

      Bell’articolo perche’ esalta le gesta del suo campione, Arsenio? Lei e’ lo specchio del nostro paese purtroppo, dove una cosa va bene ed e’ un “ottimo articolo” solo se si parla positivamente di qualcosa a cui teniamo. Altrimenti e’ da cestinare etc.

      L’articolo e’ condito da un sorta di “morale dall’alto” che e’ in assoluto il MALE dell’Italia stessa.

    2. antonella placidi

      sbagli Arsenio non è un bell’articolo. è un articolo falso perchè descrive una realtà distorta e di parte. descrive un mondo che non esiste. lo stile juventus equivale a un sistema mafioso che per anni ha soffocato la passione che tanti di noi hanno e Totti per è una passione

      1. Arsenio

        L’articolo dice, secondo me a ragione, che Del Piero non c’entra con quel sistema. Lo dice chiaramento. Detto questo Totti è un campione, forse
        è anche più bravo di Del Piero, è un ottimo ragazzo, ma non ha lo stile di Del Piero.

        1. Zdeněk Zeman

          io non considero “stile” il bofonchiare in tribunale
          non considero “stile” non denunciare cosa accade in società
          non considero “stile” sbandierare 3 stelle, fregandosene delle sentenze
          non considero “stile” il voltarsi sempre dall’altra parte
          non considero “stile” non aver preso le distanze (ma come poteva?) dalla triade

          se per te questo è stile, io mi tengo stretto il mio capitano.

  341. coppasporcata

    Dall’articolo di Merlo del 2006 citato prima:
    “La Juve infatti è la città di Torino, è la famiglia Agnelli, è il genio italiano che impediva al capitalismo più ricco e potente di diventare arrogante e meschino, è il campione fuori dagli schemi, è la valorizzazione di tutto ciò che non è scontato, è la distrazione colta e di talento, è l’unità d’Italia, sono gli emigranti meridionali che solo il pallone rendeva aggraziati e ben fatti, goffi nella vita ma bellissimi in campo, uomini generosi che per conquistarsi il diritto di esserci carezzavano la palla e usavano i piedi come due mani di pianista.”

    AH AH AH
    MAI LETTE TANTE STUPIDAGGINI TUTTE INSIEME.
    MERLO, SEI VERAMENTE UN FENOMENO…

  342. Stefano

    Nella replica fatta al dirigente della Roma, vedo che ancora insiste su delle argomentazioni che non esistono…
    Per il mio modesto parere per chiudere la vicenda come vorrebbe lei invece di insistere si dovrebbe ammettere di aver esagerato un bel pò su ciò che ha scritto e chiedere perlomeno scusa.
    Ma purtroppo per Lei non penso che sia capace di ammettere mai un errore.

  343. Giovanni Guido

    Caro Sig.Merlo, mi chiedo perché per celebrare un campione come Del Piero debba gettare fango su un’altro fantastico campione come Totti; Inoltre riporta solo alcuni episodi negativi di una carriera lunghissima, senza citare tutto il suo impegno nel sociale (UNICEF) nel corso degli anni. Mi viene da pensare che lei patisca un po’ questo paragone; ed è spiacevole perché sono i soliti paragoni da tifosi sui quali magari se la ridono Totti e Del Piero, molto amici tra loro. Se lei vuole fare paragoni tecnici nessuno le dice nulla, perché è un suo parere; ma quelle due righe nel descrivere Totti sono tanto riduttive nel descriverne il personaggio quanto meschine.
    Se poi il suo fine era quello di dare importanza al suo articolo, beh direi che ci è riuscito e le faccio i complimenti per i mezzi che ha usato (d’altronde io non sapevo manco chi era Merlo prima d’ora)

  344. emanuele costa

    “IN QUESTO SITO SOLITAMENTE NON ACCETTO IL TURPILOQUIO E GLI INSULTI. QUESTA VOLTA NON L’HO FATTO PERCHE’ MOSTRARLI E’ TRISTEMENTE PIU’ EFFICACE CHE CESTINARLI.”
    E’ inutile che ora cerchi di passare per vittima, Merlo qui l’unico insulto sei tu, sei un insulto a chi fa il tuo lavoro con capacità è serietà.
    E visto che “mostrarli è tristemente più efficace che cestinarli” mostra pure questo: SEI UN PEZZO DI MERDA E SPERA CHE NON TI INCONTRI MAI PER STRADA.
    Visto che mi sono firmato e che via mail ti ho anche inviato i miei dati puoi querelarmi quando vuoi.
    Inoltre cosa c’entra scrivere: “Caro Baldini, chiudiamola così: io che apprezzo le grande doti calcistiche di Francesco Totti le credo sulla parola e dichiaro solennemente che Francesco è un campione «generoso e semplice». Purché lei dichiari, con la stessa intensità, che è meglio non aggredire l’avversario, non sputargli addosso, e trarre i soldi per la beneficenza da pubblicità meno azzardate. Viva il calcio, che è il gioco più bello del mondo, anche per me che non lo seguo da tifoso.”
    Per prima cosa tu dovresti chiedere scusa a Totti ed a tutti i Romanisti per il modo con cui hai speculato su quelle due scicchezze commesse e per aver scritto cose inesatte. Una volta i giornalisti si informavano prima di scrivere, ma tu non sei un giornalista la massimo puoi fare il giornalaio.
    Detto questo esprimo volgarmente il mio pensiero: SEI SOLO UN POVERO STRONZO.

  345. Pierpaolo Aiello

    Caro Francesco Merlo,
    ha mai letto il libro sul processo per frode sportiva edizioni Kaos con prefazione di Marco Travaglio??
    Francesco Totti è un uomo magari più impulsivo di Alessandro Del Piero e questo ha fatto si che in alcune situazioni sia andato in escandescenza e ha sbagliato e commesso errori. Per le trasfusuioni, per l’epo etc. etc. hanno pagato (poco) solo Agricola e Giraudo.
    Un pò come Bruno Vespa o Emilio Fede per la politica, lei ha fatto un bel servizietto ai potenti di turno. In Italia non ci sarebbe crisi se ci fosse informazione vera. Senza insultarla perchè anche io a volte mi inalbero le voglio solo dire di vergognarsi per quello che ha scritto!!
    Cordiali saluti
    Pierpaolo Aiello

  346. 9cento

    Caro Merlo, mi dispiace. Stavolta non la seguo proprio. Mi sembra che questo articolo sia la risposta ad una perseverante ricerca di pubblicità a cui gli italiani si stanno abituando da tempo. Mi sembra il classico esempio dove il giornalista scrive su un argomento a piacere, una riflessione di tot battute farcita da giochi metaforici e tanti ghirigori. Un modo di creare attenzioni da un lato e creare dissensi dall’altro. In poche parole… Repubblica non lo compro più da tempo perché ho notato un notevole passo indietro in termini di scrittura proprio dagli stessi giornalisti. Non si tratta di contenuti bensì di una carenza di omogeneità in chi scrive. Uno sfilacciamento di contenuti che fa perdere la bussola al lettore. E quando su Twitter chiedo a Fabrizio Bocca, responsabile del “Bloooooog” sullo sport su repubblica.it, di prendere una posizione da quanto lei ha scritto e mi sento rispondere “E’ molto semplice. Io rispondo di quello che scrivo e penso io”, bhé forse ho ragione io… Che strada di comunicare ha preso Repubblica?

  347. ale68

    Grazie Merlo. A volte, quando comportarsi degnamente non basta, l’unica cosa sulla quale un uomo possa contare per distinguersi dalla melma è attendere un autodenuncia come la sua. Ingenua ma chiarissima. Lei raccoglie in poche righe tutto il peggio che un uomo, prima che professionista (?), possa esprimere.
    Servilismo, meschinità, invidia, vigliaccheria, pressappochismo, qualunquismo, populismo, abuso ed ottusità. Anche Totti beneficierà della sua inettitudine, mentre Del Piero si rammaricherà di avere, suo malgrado, l’attenzione di piccoli personaggi come Lei. Grazie ancora, ci faccia sapere quanti elogi o promozioni otterrà nella Sua indegna ma “immensa” carriera.

    Con sincero disprezzo, un caritatevole saluto.

    Alessandro – Roma

  348. Antonio

    Caro Merlo chiunque nella propria vita può commettere qualche sciocchezza, la sua ipocrisia è disgustosa. Troppo facile scrivere sulle pagine di un giornale quel che si vuole, ma le dò un consiglio accenda il cervello prima di digitare sulla tastiera!

  349. Daniele Romanista MA SPORTIVO

    GELSENKIRCHEN (Ger), 28 settembre 2005 – “È un codardo”. Carlo Ancelotti dopo Schalke 04-Milan attacca duramente il danese Poulsen che ha provocato, soprattutto Kakà, per tutta la gara. “È un codardo, gioca solo quando l’arbitro non lo vede con falli, gomitate, provocazione. Poulsen è un giocatore che non dovrebbe giocare,fa il lavoro sporco quando l’arbitro gli gira le spalle. Non entra duro, di fronte all’avversario, ma dà calcetti in continuazione. Non dovrebbe giocare a calcio, ma fare la lotta greco-romana. Calcetti, spinte, trattenute, gomitate. Questo è il suo repertorio”.
    Amaro il commento di Galliani: “Adesso ho capito cosa è successo agli Europei. Adesso capisco Totti”.
    Ha capito signor Merlo? prima di parlare come ha fatto di grandissimi campioni EDUCATI come il capitano della Roma,ci pensi bene…

      1. Daniele Romanista MA SPORTIVO

        No…ma quello che mi fa rabbia è che solo perchè si tratta di TOTTI VIENE SEMPRE MASSACRATO E INSULTATO,SE FOSSE SUCCESSO A UN ALTRO TUTTI QUANTI…”EH MA E’ STATO PROVOCATO E’ STATO PROVOCATO…” E’ PROPRIO VERO….TOTTI LOGORA CHI NON CE L’HA…

      2. gabriele

        ricordo però che gattuso lo picchiò e venne squalificato per questo.
        Che disse allora Galliani? “Capiamo Totti, il danese era un provocatore”!!!!
        Ricordiamoci sempre le cose a metà…

      3. Alessio Predetti

        Il celebrato Gattuso, definito dai più “simpaticamente sanguigno”, lo ha atteso a fine gara e, a freddo peraltro, ha tentato di picchiarlo. Mi piace ripeterle: a freddo. Ricorda articoli di condanna per la vicenda? Non si affanni, non ce ne sono stati, anzi tutto l’opposto.

  350. amerberg

    immagino che se lei potesse tornare indietro nel tempo non riscriverebbe piu’ un articolo cosi’ inutile e dannoso , ma meglio cosi’, almeno adesso quando vedro’ la sua firma, andro’ oltre….

  351. Alessandro

    Semplicemente un articolo utile per le azioni quotidiane da espletare nel bagno, ancor più triste il commentino da chi vuole far credere di essere superiore a questi commenti…peccato che non sa fare nemmeno il suo mestiere, altrimenti saprebbe che la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione per doping alla Juve del suo idolo immacolato, e che lo stesso si è salvato solo grazie alla prescrizione. Vergogna.

  352. paolo

    forse la differenza più eclatante è che il sigr. Francesco rispetto a Del piero non ha vinto quasi niente.
    Tanto rumore per nulla

    1. Zdeněk Zeman

      E questo che vuol dire?
      che uno è più degno dell’altro di rispetto?

      non è importante vincere, ma COME si vince.
      “Ed è qui – come direbbe il bardo – che c’è l’inghippo”

  353. Werther

    Del Piero – Totti è una ingiustizia verso il povero Alex,bandiera di un club penalizzato e simbolo dell’irregolarità truffaldina del nostro calcio di cui lui ha fatto parte senza tirarsene fuori,prima vittima di Baggio,poi vittima di Totti ha trovato la sua vera dimensione a Torino con la Rubentus e ha visto andare in picchiata le sue prestazioni da quando le cosce stile Schwarzy sono diventate somiglianti a quelle di Olivia (la fidanzata di Braccio di ferro).Ormai sono anni che non è più lo stesso campione di prima e lei lo paragona al calciatore Italiano più forte di tutti i tempi??? Se poi vogliamo parlare di moralità allora qui tocchiamo proprio il fondo,il povero Alex ha avallato Moggi e Giraudo,ha avallato Agricola,ha avallato una situazione a dir poco irregolare.L’altro ha preso a calci nel deretano Balotelli che lo ha insultato e che è preso a calci nel deretano mi sembra da tutti i compagni che ha avuto,all’Inter prima e al City oggi,ha avuto qualche episodio poco edificante sicuramente come tutti i campioni che sono puntualmente provocati,vedi Zidane,vedi Ibrahimovic e tanti altri.Reazioni umane da uomo capace di sbagliare perchè sarà poi capace di ripartire e capire l’errore commesso.La ringrazio comunque per averci dato quest’assist utile a ricordarle certe cose,e grazie anche per le risate.Un’articolo cosi divertente raramente capita.

  354. Marcos

    Sei solo un giornalaio e non meriti di scrivere in un grande e apprezzato quotidiano come Repubblica….Del Piero non ha bisogno di piccoli uomini dal cervello piccolissimo come lei e ti schifa e concludo W Totti e Del Piero amici x sempre contro tutti.

  355. Davide Zaottini

    La sentenza l’ha già emessa Zeman (lo dicevo che eri troppo ottimista!), apostrofando la sua risposta a Baldini. Senza appello.

    Una domanda Dott. Merlo: che senso ha avere un blog se non le interessa rispondere ai comuni mortali che commentano? Forse le pesava scrivere 700 volte “rifletta”?

    Se avesse letto i commenti avrebbe fatto a meno di ribadire la questione delle scommesse che non ha alcun senso.

    La vita di ogni uomo è piena di errori, è per questo che abbiamo bisogno delle idee, che non si corrompono per un calcio ben assestato di Poulsen, lontano dall’occhio dell’arbitro. Lei dovrebbe saperlo, o preferisce il Berlusconismo, il Craxismo, il fascismo, .. l’uomo solo al comando?

    Su una cosa ha ragione, chiudiamola qui .. purché lei dichiari solennemente e con la stessa (?) intensità di essere un moralista perbenista e un arrogante.

  356. Valerio

    La frase più vergognosa da leggere su un quotidiano che dovrebbe essere di sinistra è questa: “La Juve che lo maltratta è l’Italia che maltratta se stessa: la Juve che lo licenzia è l’abolizione dell’articolo 18, l’espulsione degli esodati, l’inesorabilità anagrafica, il rigore senza cuore e senza crescita”. Mettere sullo stesso piano delle reali tragedie come quelle con la fine della carriera di un calciatore che andrà in Nord America a prendere 10 milioni di euro all’anno le pareva un colpo da grande firma? Si è guardato compiaciuto allo specchio, magari?

    Caro Francesco Merlo, si dovrebbe solo che vergognare, e io che pensavo che lei fosse un grande giornalista… e invece deve persino utilizzare dei mezzucci stile Libero per esaltare un calciatore colpendone un altro (ha mai sentito parlare della “macchina del fango”? Eppure lavora nello stesso quotidiano dei due giornalisti che hanno dato vita e forma a questa fortunata formula…).

  357. Alessandro

    Quanta pubblicità che si è fatta a questo suo blog/sito web che forse prima del 14 maggio 2012, leggeva Lei e qualche suo familiare… forse!!!
    Ma vedrà che passata la “rabbia” verso questo suo “pezzo di giornalettismo”, Lei ed il suo blog/sito web ritornerete nell’anonimato che vi ha sempre contraddistinto…

  358. Radical Kick!

    Noi sovente evitiamo di interloquire con gentaglia come lei, anche telematicamente (nonostante il web salvaguardi le persone dal maleodorante odore della “fiatella” da alcool). Noi siamo con Marinetti e Francesco Totti. Gente sempre pronta ad esaltare lo schiaffo, il pugno, l’automobile, il cucchiaio, lo sputo, il calcio. Gente che non si è mai tirata indietro. Gente che quando vede le istituzioni in tribuna, non le manda a dire, ma manda segnali forti e contrari. Gente che prova dissenso. Noi proviamo dissenso. Un dissenso sempre oltremodo anacronistico e sovversivo.

    http://radicalkick.wordpress.com/2012/05/12/morire-per-las-roma/

  359. Gaetano

    Caro Dott. Merlo,
    credevo che le idee della Lega non avessero messo radici in “Repubblica”, ed invece mi sbagliavo.
    Esse si fondano su atavica invidia, e sull’antropologico vizio umano del denigrare sempre e comunque chi si riconosce migliore di noi, più sincero, più schietto e capace.
    Lei non fa eccezione.
    Ha strumentalizzato il Sig. Del Piero per il suo rancore verso Roma ed i Romani incarnati nella figura di Francesco Totti.
    Non se la prenda, è un dato di fatto. Lei non può cambiare: così è e così resterà. Peggio per lei.

  360. Enzo Morabito

    Si vergogni per quanto ha scritto in questo articolo, dimostrando totalmente poca lucidità , per non dire incapacità…e non parli proprio lei di turpiloquio e di volgarità…Si Vergogni e altrettanto la sua testata ad avele permesso di scrivere tali stupidaggini!!!

  361. Ippolito Catorzi

    Dott. Merlo, visto che lei sostiene che Del Piero, il suo cavaliere senza macchia e senza paura, non lucra sulla pubblicità del gioco d’azzardo, la inviterei a controllare qual è lo sponsor che campeggia su tutte le maglie della juve, compresa-pensi un po’- la numero 10. Glielo dico io: “Betclic”.
    Non che io veda nulla di male in questo, ma evidentemente lei si.
    Inoltre lei parla di Del Piero come un regista, paragonandolo a pirlo e a rivera. Ebbene, la informo che è una seconda punta.
    Questi due appunti sono assolutamente marginali rispetto a tutto ciò che di male si potrebbe dire- e che già è stato detto- del suo pessimo articolo. Tuttavia sono utili per dimostrare che lei è assolutamente ignorante e disinformato sull’argomento, dunque avrebbe fatto bene a scrivere d’altro. Per un giornalista la prima cosa dovrebbe essere la verità.
    Con disistima
    un lettore

  362. simone

    Mi ricordo di un cazzotto in bocca rifilato da Del Piero a Cufrè in un Roma Juve. Mi ricordo di un Del Piero con un fisico da culturista in una Juve dove i vari Birindelli ,Torricelli, Di Livio e Carrera correvano come maratoneti etiopici.
    Mi ricordo di un Del Piero capitano di una Juve che ha rubato due scudetti ( ovvero che è stata condannata per due scudetti rubati).
    Mi ricordo di un Totti che non lucra ma fa beneficenza giocando a poker.
    Mi ricordo di un Totti ambasciatore UNICEF.
    Mi ricordo di un Totti che fa donazioni agli ospedali romani.
    Mi ricordo di un Totti che si faceva pagare in azioni invece che in denaro quando la sua squadra aveva problemi economici
    Mi ricordo di un Totti che ha rinunciato a tanti soldi e trofei per rimanere fedele alla proria squadra.
    Oggi la memoria mi funziona come a Merlo… a singhiozzo.
    Invito tutti i romanisti (lettori ed inserzionisti) a non dare più soldi a La Repubblica fino a quando non saranno pubblicate le scuse del direttore o di Merlo stesso.
    Merlo è lei con la sua fazionsità e superficialità a dare un’immagine “alla Schettino” a questo paese.

    1. gianluca zampieri

      Condivido pienamente queste parole. Superficialità e disinformazione erano avversari da battere per la Repubblica che ricordavo io (…ho quasi 50 anni e la leggo dalle origini…). Oggi purtroppo sono invece pane quotidiano, in un generico atteggiamento moralistico che non trova alcuna giustificazione, specie quando gli interessi ed il “gioco delle parti” sono chiarissimi. Cambiano i tempi, gli uomini, i giornali. Non sempre in meglio purtroppo. Per fortuna si può evitare di comprarli…

  363. Massimiliano

    Lei dovrebbe semplicemente vergognarsi perchè parla con l’ignoranza di chi non conosce ciò che sta scrivendo. Poteva rendere onore al grande uomo Alessandro Del Piero, senza dover diffamare il grande uomo Francesco Totti ma non l’ha fatto. Le do merito in ogni caso: come spesso accade in questo Paese, riuscirà a trarre i suoi vantaggi (in pubblicità) alle spalle degli altri…Homo homini lupus

    Ottimo modo per farsi pubblicità, questa

  364. Alessandro Tiribocchi

    La Repubblica era il mio giornale ma le darò più un soldo fino a quando non leggerò le scuse x queste offese gratuite..mi dispiace veramente tanto che Repubblica stia diventando un giornale radical chic tipico dell’attuale sinistra.. e questo articolo lo dimostra e soprattutto lo dimostrano le risposte che il Sig. Merlo da a chi si permette di protestare…ci si offende pure se la gente risponde..come dire dovete subire e stare pure zitti..tipico di chi vuole difendere lo status quo che ci ha portato alla rovina e sorprende ancora di più che queste cose arrivino da un giornale come Repubblica..grazie!!

  365. antonio

    Io penso che con il suo articolo Lei ha solo guadagnato un mare di insulti e risentimenti da parte di chiunque lo abbia letto. Avrebbe avuto cosi tanti argomenti per esaltare un personaggio come Del Piero che proprio non capisco come ha fatto ad abbassarsi a simili paragoni, basati poi come dimostrato da tutti i commenti da una grande ignoranza calcistica. La Repubblica che le da la possibilità di scrivere dovrebbe risentirsi più di me, spero di non leggere altri suoi articoli su quella testata che aimè leggo quotidianamente.

  366. Flavio

    Dott. Merlo,
    non le sembra che denigrare un campione per esaltarne un altro sia un’operazione il cui esito finale è concentrare l’attenzione dei lettori su questo aspetto?
    A proposito di Totti ho una mia curiosità personale: perchè invece del romano non ha usato un altro campionissimo le cui testate (e non mi riferisco solo a quella a Materazzi nella finale mondiale) non hanno scalfito l’immagine del calciatore?
    Evidentemente perchè Zidane non è romano e romanista… il che non le fa onore.
    Comunque la ringrazio, perchè da consumatore grazie a lei eserciterò il diritto di non comprare più La Repubblica.

  367. armando

    questo è il mondo che ci meritiamo, ci massacrano di tasse, la benzina è arrivata alle stelle la gente non arriva a fine mese e tutti muti a far finta di nulla, poi come d’incanto appena si nomina totti la popolazione corre in massa per fare la rivoluzione.
    complimenti ai 700 e passa messaggi d’autore.

    1. Davide Zaottini

      Caro Armando, se lei fa finta di nulla è un problema suo. Parli per se.
      Come fa a sapere che chi è intervenuto qui non porta avanti le sue opinioni e rivendicazioni nella vita quotidiana?
      Lei non lo sa, infatti, e parla. Come Merlo. Fa il gionalista anche lei per caso?

      1. Alessandro Serra

        A questo punto, per parafrasare lei, dottor Merlo, “chiudiamola qui”.
        Con una postilla: ho riletto quasi tutti i commenti e credo che possa essere definito un record il fatto che un blogger abbia commentatori (anche qualcuno dei pochissimi a favore) che nella stragrande maggioranza dei casi sono più brillanti, centrati sull’argomento, documentati e simpatici di lui.
        Non mi permetto consigli sul seguito della sua carriera di giornalista, giacché è argomento che attiene al pane quotidiano e alle scelte di vita; del resto, lei è un professionista, “le credo sulla parola”. Ma l’avventura di blogger, ascolti un consiglio, CHIUDIAMOLA QUI!
        Ah dimenticavo, ci rifletta eh…

      2. armando

        perchè probabilmente chi si occupa di sociale “veramente” non ha tempo per indignarsi se totti ha l’alluce valgo o se vince la gara di chi sputa più lontano, non faccio il giornalista, nemmeno aspiro a diventarlo visto che mi sembra ne sia pieno il territorio.
        cordialità

        1. Davide Zaottini

          Mi dispiace ma il suo è puro qualunquismo. Lei è un altro depositario della verità come Merlo? Spetta a lei stabilire cosa sia “sociale veramente”? Non credo.

          Ci si occupa del sociale anche e soprattutto dialogando in questa società dell’informazione. Per me (se vuole legga il commento precedente) il problema è che questo signore vuole per forza dividere anche dove c’è unione (fra due campioni che non sono mai entrati in competizione, se non sportivamente). E reputo l’ansia di dividere causa di enormi mali in questo paese. Più del prezzo della benzina.

          Molti commenti sono difensivi di Totti è vero, ma qui si sta parlando di molto altro, come le è stato ricordato.

          A proposito, è sicuro che molte persone non arrivano a fine mese? Si, perché l’ha letto/sentito dai Media. O conosce tutte le famiglie che non arrivano a fine mese?

          Ancora prima di risolvere i problemi dobbiamo essere sensibilizzati e informati. Ecco il punto: Totti e Del Piero giocano sotto la luce del sole. Quante corbellerie le avranno raccontato su fatti oscuri di cui non può controllare l’attendibilità?

          1. Armando

            Ha ragione lei quando afferma che e’ anche dialogando che ci si occupa del sociale, ma per dialogare bisogna sempre essere in due e soprattutto propensi anche all opinione diversa, le divisioni, lei mi insegna, nascono dal rifiuto totale del dialogo e cosa da non sottovalutare dalla prevaricazione abusando, come in questo caso, dell ausilio della massa, certo e’ un grande disagio, ma non e’ il dialogo che lei mette nel serbatoio della voiture.
            Il negare l evidenza chiedendo se conosco tutte le persone che non arrivano a fine mese e’ un giochetto puerile, perche’ potrei sempre domandargli se lei conosce effettivamente ed intimamente la moralita’ di totti o del piero o semplicemente lo ha appreso dai quotidiani/media o magari, e non e’ sicuramente il suo caso, al bar sotto casa, ma stia sereno non lo faro’ mi tengo volentieri il mio qualunquismo perche’ vorrei evitarmi fiumi di parole forbite di cui magari non si conosce appieno nemmeno il significato.

            Ad maiora
            (e’ una locuzione latina totti o del piero non c entrano nulla)

      3. Alessio Predetti

        Ho letto i suoi messaggi, signor Armando, e devo ammettere che il suo è l’unico commento davvero equidistante di questo blog. I miei numerosi post, come la maggioranza ivi presente, si concentrano sull’infelice e tendenziosa uscita riguardante Totti ed ancor di più sul super-Io straripante di Merlo, rimarcabile sia nell’articolo principale che nella risposta a Franco Baldini. I pochi post di solidarietà al Merlo, invece, provengono da paladini della libertà di pensiero che tuttavia non conoscono l’oggetto della contesa o, più mestamente, da personaggi che in 4-5 righe si contentano di argomentare le loro tesi su Totti male assoluto.
        Ora, qui non c’è nessuna vexata quaestio da chiarire: che Merlo sia un solipsista lo dimostra la sbrigativa e canzonatoria risposta fornita alla lettera civile di Franco Baldini. Che il suo articolo sia un cumulo di fregnacce da adolescente lo dimostra non solo la stolida provocazione su Totti, ma quel tono sognante, agiografico, direi mistico che percorre già dal titolo le righe vergate dall’autore. Insomma, diciamocela tutta, depurando lo scritto dai riferimenti squallidi a Totti, rimane una sequenza di complimenti zuccherosi talmente eccessiva da risultare quasi una goliardata. Se fossi Alex Del Piero, penserei di stare a “Scherzi a Parte”: va bene l’omaggio, ma non sarà troppo dire che io sono “la voglia di Stato” che c’è in Italia?
        Siccome Lei, Armando, mi è parso, ripeto, equidistante e molto schietto, le chiedo: non trova scandaloso che, con la situazione in cui versa questo malridotto paese, un giornalista “importante” abbia avuto il coraggio di mettere in campo gli esodati, l’articolo 18, la tragedia della Concordia, fino ad arrivare allo Stato, all’inno, e a tutto ciò che tocca facilmente il cuore del cittadino medio per esaltare un calciatore (potrei aggiungere “alle dipendenze della famiglia Agnelli”, ma sorvolo)? Non lo trova quasi insultante? E non riesce a leggere tra le righe la contrapposizione, invero piuttosto puerile, tra l’italiano buono e l’italiano cattivo? E, andando avanti, non trova che sia osceno ritenere buono un esemplare algido, distaccato, silenzioso, sfuggente mentre il cattivo è colui che commette l’errore di rispondere a tono, di incazzarsi, di reagire, di essere se stesso alla luce del sole? Non trova assurdo che il buono sia coinvolto nella macchinazione oscura mentre il cattivo sia il ladro di polli beccato in pieno giorno?
        Le faccio queste domande, a cui naturalmente non deve fornire risposta, perché Merlo ha virato in salsa patriottarda il più terra terra degli argomenti nostrani, cioè il pallone. Il pallone è una cosa semplice, è un gioco per ragazzi. Ma tasta anche il polso di una nazione, come avrà constatato. E quindi, se l’articolista sottende all’argomento semplice un tema così complesso come la crisi dell’Italia, forse dovrebbe rivolgere a lui le sue attenzioni. Io sto dalla parte del cattivo, in questo preciso momento storico. Merlo, e chi gli dà ragione, raffigura il buono. Scelga lei, che giustamente richiama i reali problemi, da che parte stare.

        E non mi dica, per cortesia, che ho amplificato il tutto, poiché rifacendomi al Merlo, sono entrato nel merito della sua comprensibile obiezione senza parlare di calcio e di idoli ad esso legati.

    2. Zdeněk Zeman

      @ armando:
      il problema è molto più ampio.
      ad esempio quello di un giornalista che, oltre a non essere informato sui fatti, dice anche idiozie.
      il giornalista in questione scrive su uno dei principali quotidiani nazionali, e se tanto mi dà tanto, magari scrive corbellerie su altre cose, molto più importanti del calcio.

      cosa che un professionista che si possa definire tale si guarderebbe dal fare.

  368. nicola

    perche non scrivi che il tuo mito del piero ha fatto parte della squadra piu scandalosa del mondo tra doping furti e che in un paese normale dovrebbe sparire invece grazie a te presunto giornalista che vieni pagato con i finanziamenti pubblici soldi nostri che scrivono a favore dei ladri banditi forse perche sei un servo e qundi non puoi scrivere a favore delle persone per bene come l’unico vero capitano e giocatore piu forte e onesto degli ultimi 20 anni come FRANCESCO TOTTI spero che sarai spazzato via come meriti

  369. simone

    bravo zdenek.il punto è che io ho letto l’articolo su totti ed ho potuto constatare la totale impreparazione di merlo perchè parlava di totti e quindi faceva scalpore.
    ma da ora in poi lo terrò d’occhio su tutto quello che scrive perchè se si inventa le cose ed usa questo stile anche su cose veramente importanti va sbugiardato affinchè non possa più scrivere su una testata così importante.

  370. MERLOCOMESCHETTINO

    AMMAZZA CHE FIGURACCIA. MA VATTENE A CAPALBIO E NASCONDI LA TESTA SOTTO LA SABBIA. PENSA LE COPIE IN MENO CHE VENDERA’LA REPUBBLICA A ROMA! SECONDO ME DE BENEDETTI QUESTA VOLTA TI CACCIA!

  371. Sergio

    Noin c’è paragone fra i due.
    Alex è il calcio pulito, sobrio, serio.
    totti rappresenta l’arroganza e la rozzezza tipica dei suoi tifosi

    1. flavio

      sergio, quando la gente come te scomparirà forse avremo un paese in cui sarà possibile vivere in serenità e parlare di calcio pulito. la gente come te che manderebbe in galera chi ruba due mele e chiude gli occhi davanti agli evasori fiscali. non c’è nulla di peggio che gli ipocriti infami come te, che si costruiscono la loro vita parallela. alex del piero è si un campione, sobrio, onesto, e pulito. non ha mai avuto bisogno di alzare un dito sul campo perché gli è sempre stato dato tutto a lui e alla sua società di bastardi, e quando gli è stato chiesto conto di questo si è voltato dall’altra parte. le vostre cazzate sulla verginità sportiva da juventini patetici raccontatele a casa tua.

  372. Manrico

    Se Repubblica ha portato avanti il pensiero politico della sinistra come lei
    quello sul calcio x l’addio di Del Piero …ora capisco xchè berluisca ha governato cosi’ tanto………..a poraccio.!!!!!!!!!!!!!!

  373. valognese

    Caro merlo. il suo articolo mi ha profondamente indignato per mancanza di stile, chiaramente tutti possono commettere degli errori, avere delle reazioni sicuramente sbagliate , in specialmodo se lungamente e volutamente provocati, ma se questi “errori ” avvengono con freddo calcolo e scarsa obiettività sono sicuramente di gran lunga da biasimare” Bravo.. il suo articolo avrà fatto piacere solo a quelli convinti come Lei.

  374. Antonio

    bellissimo articolo senza peli sulla lingua, abbasso il giornalismo lecchino e supino. Il “personaggio” Totti è conosciuto in tutto il mondo, sign. Merlo non abbia paura dei grugniti di 4 tifosi romanisti.

    1. Alessio Predetti

      “Bellissimo articolo senza peli sulla lingua”.

      Seriamente, Merlo, stia attento a solleticare certi appetiti ignoranti. Il povero Giuseppe D’Avanzo, che di peli sulla lingua non ne aveva manco l’ombra, si starà rivoltando nella tomba.

      1. Antonio

        ha dei problemi? pensi a replicare a Merlo che le ha colpito lo sputacchiere e non a me, sta perdendo di vista l’obiettivo.

        1. Alessio Predetti

          Che fa, perso nella sua lotta a favore del perbenismo nel mondo dimentica che siamo in democrazia? E se le si risponde, reagisce come chi condanna? Che ridicolaggine!

  375. Davide

    Un articolo che stento a definirlo vergognoso, se non di più.

    Allora perchè non paragonare Del Piero a Zidane, specificando le testate di quest’ultimo.
    Ma quando il signor Del Piero diede un calcio a Cufrè , il quale rispose con uno schiaffo, non viene minimamente accennato

    il doping ??? SIGNOR MRLO il doping

    “Non so, non ricordo” le frasi di Del Piero

    la juve è stata definita colpevole ma tutto cadde in prescrizione

    Del Piero che aveva 15 kg di muscoli, e dopo 3 anni non li aveva più (strano eh..)

    Se vuole parlare della differenza tra i due, parli anche di Lippi, chi ha scelto per essere il titolare della nazionale, Totti al 30% o Del Piero al 100%

    Rifletta prima di parlare….

    e chieda scusa !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    perchè in carriera i più grandi campioni hanno sbagliato

  376. gianluca zampieri

    Egregio Dr.Merlo,
    ho già scritto una mail di protesta in redazione per questo suo articolo francamente incomprensibile e non alla Sua altezza. Nessuno e perfetto ed anche un commentatore può avere i suoi alti e bassi, ma “perseverare è diabolico”: nella replica a Baldini Lei oggi insiste su una linea che è sbagliata e frutto di pura disinformazione. Lei non sa chi è Totti, non conosce la sua dimensione umana, filantropica e sportiva. Non sa che è un campione che ha saputo prendersi una responsabilità enorme e decisiva per la vittoria della Nazionale a pochi mesi da una frattura. Lei, dr.Merlo, come giustamente ha riconosciuto, non sa di calcio. Allora non ne scriva, e risparmi a lei un’altra brutta figura e a noi il dispiacere di doverLa correggere.

  377. Jimmy

    totti: la bandiera a 10 milioni lordi.
    solo i tifosi della seconda squadra della capitale possono crede alla fesseria del “capetano bandiera core de roma”.

  378. Odino

    …che poi sta cosa della beneficenza del boro è patetica!
    Se fosse una cosa disinteressata non lo saprebbe nessuno (come dovrebbe essere), invece lo sanno tutti.
    filantropia? Coi soldi che ruba a 37 anni vorrei vedere che non trova un migliaio di euro per chi sta male.

    1. paolo piaggesi

      So usciti dalle fogne pure i topi laziali, che poi un coglione che come nick se mette odino. . . Eeee ma loro cianno aaaaaatradizzzione loro so fascisti. . . Annateaffanculo a scureggia cor cervello da un altra parte

  379. Stefano Siri

    Bravo dott. Merlo
    ottimo articolo, ha avuto il coraggio di dire le cose come stanno. Non si stupisca del ringhiare di tutti sti mastini. Per loro totti è intoccabile, si rifiutano di vedere la realtà. Schiumano rabbia perchè mai nessuno si è permesso di criticare Totti. La stampa, a Roma, anche il suo giornale, di solito sono usio a celebrare il divin pupone. Per pigrizia, per viltà, per conformismo ma oggi abbiamo letto un bel pezzo di vero giornalismo. Grazie

    1. Valerio

      Quindi è grande giornalismo paragonare Del Piero agli esodati e il suo “licenziamento” all’abolizione dell’articolo 18? O semplicemente è grande giornalismo perché Totti vi sta sul cazzo?

      Avete mai letto un articolo di Merlo su altri temi, prima che se la prendesse con un giocatore che non sopportate prendendosi il vostro plauso?

      Questo articolo è lo scadimento di uno che sa fare il grande giornalista, ma stavolta ha preferito fare il tifoso, facendo una figura pietosa e vergognosa, come del resto qualsiasi tifoso – privo di una qualsiasi obiettività – farebbe. Questo articolo sarebbe potuto uscire sull’omologo juventino del “Romanista”.

    2. Alessio Predetti

      Meglio il mastino ringhioso del docile cane guardia che lecca la mano del padrone. Se questo è un pezzo di vero giornalismo, Alfonso Signorini è in lizza per il prossimo Pulitzer.

  380. Claudio

    Dottor Merlo le esprimo la mia solidarietà:
    E’ difficile cercare di ragionare con qualcuno che ha la certezza della “verità assoluta”, e lei ormai è REO DI LESA TOTTITA’…

    Del resto basta pensare a quanti suoi colleghi “mangiano” sull’ambientino che ruota intorno all’AS Roma …

  381. alberto

    Il giornalista dal nome di un uccello si trova bene con l’uccellino…. Tra piccoli volatili ci si intende!!! Quando un giornalista scrive simili sconcezze, questo è l’unico commento. Mi saluti Moggi e Agricola!

  382. Tyrael

    Volevo esprimere solidarietà a Merlo, letteralmente travolto dai fanatici a cui è stato toccato il loro falso idolo. La loro bandiera (a cinque milioni l’anno netti fino al 2014) si è meritato un piccolo uomo in molteplici occasioni, ma ha il merito di avere amicizie importanti (Costanzo e Veltroni), e di un entourage che ha sostituito la figura del benefattore al posto del bulletto immaturo, che non sopporta il soprannome pupone e le barzellette sul suo conto, quasi più popolari di quelle sui carabinieri, o che quasi mette le mani addosso all’attore Massimo Giuliani, autore di una parodia sgradita e in seguito bersagliato dalla curva.

    1. Alessio Predetti

      Strepitoso questo commento esclusivamente anti-Totti scritto da Tyrael, un tale qualunque che non ha il fegato di firmarsi neanche col solo nome di battesimo.
      Una listarella di accuse trite e ritrite che inizia male per logica (“il falso idolo”: se è falso, i commenti in sua difesa sono tutti inutili e, per contro, anche il suo) e per contenuto (lei crede che si possa parlare male dei soldi ad un giornalista stipendiato da Carlo Debenedetti?), continua peggio (cita Veltroni come sponsor cattivo sul blog di Merlo, il che equivale a bestemmiare Gesù Cristo durante l’Angelus domenicale), copia le idee altrui col fiato corto (l’altro mentore Costanzo l’aveva già nominato un ex calciatore che amava dirsi mussoliniano e fare il saluto romano) e finisce in disastro (un ciceroniano apologo del quindici volte premio Oscar Massimo Giuliani).
      Una debacle in piena regola, esimio Tyrael!

        1. Alessio Predetti

          È Merlo che paragona Del Piero al senso dello Stato e quel che ne consegue, cerchi di fare uno sforzo con l’italiano, su.

  383. franco liberati

    vista la viscidità della controreplica di oggi credo si possa passare al ‘tu’. è vero, non sei un tifoso della juve, sei proprio un ultras. alla fine sei addirittura più in basso di quel che si poteva immaginare, del piero era solo un pretesto per insultare totti.
    con disprezzo, un ex lettore.

  384. Alessandro

    Finalmente un giornalista che hai il coraggio di scrivere cose impopolari ma veritiere. I comportamenti di Totti, molto discutibili, sono sotto gli occhi di tutti. Articolo che rispecchia la realtà.
    Totti è un grandissimo calciatore. Uno dei migliori giocatori italiani di sempre. Ma gli atteggiamenti che alcune volte tiene in campo sono censurabili. Un pessimo esempio per i giovani ma per chiunque ama questo meraviglioso sport.
    Davanti a un campione come Alessandro Del Piero invece ti puoi solo alzare in piedi ed applaudirlo, al di là dei colori. La differenza sta nella classe della persona, dell’individuo.
    La mia stima Signor Merlo per lei è massima perché sa benissimo che non è facile in questa Italia, esporre fatti conclamati soprattutto quando si vanno a toccare certe persone e certe questioni, in questo caso calcistiche. Alcuni sembrano assurdamente (per la loro condotta) intoccabili.
    Spero che nonostante gli attacchi strumentali e faziosi di un numero consistente di persone e di certa stampa (e sappiamo perché…) Continui a svolgere il suo lavoro liberamente e tranquillamente. Come dovrebbe accadere sempre. A maggior ragione ad un giornalista serio ed onesto.

    1. flavio

      del piero ha vissuto e rappresenta la pagina più sporca di merda della società che più puzza di merda e infamità della storia del calcio. basta mettere a confronto del piero e totti, limitati a dire che alcuni atteggiamenti di totti sono stati sbagliati. atteggiamenti che rimangono sul campo. atteggiamenti per cui si paga e ci si scusa. condivisibili da alcuni e criticabili da altri. ma non mischiare il nome di totti e i suoi atteggiamenti a nulla che possa essere accostato neanche lontanamente alla società juventus perché commetti un errore madornale.

    2. Alessio Predetti

      E’ evidente come lei classifichi le persone in base al comportamento a tavola, con le gambe dritte e non incrociate sotto la sedia, i gomiti mai sul desco e le posate ben disposte durante e dopo le portate. Con loro mangerebbe qualunque cibo, purché sia ben impiattato: pasta scotta, carne marcia, pesce al mercurio, frutta avariata e formaggi muffiti. Poco importa, vuole mettere la moderata soddisfazione del ristorante ben frequentato rispetto all’abbondare sapido e grasso di una trattoria per camionisti dove squillano cellulari e si canta?

  385. Amedeo Vittori

    Carlo Merlo, lei è una di quelle firme dalle quali dipende la mia decisione di acquistare questo o quel giornale. Se noto un suo articolo, scelgo Repubblica. Prima succedeva con il Corriere, fin quando ha lavorato per Rcs. Credo basti questo per dire quanto io la apprezzi. Ho letto molti dei commenti lasciati su questo blog a proposito del suo pezzo sull’addio di Del Piero. Gli insulti dipingono chi li scrive, ma devo dire che la maggior parte dei commenti non fa parte di questo ambito. Non sono d’accordo su quanto afferma a proposito di Totti: personalmente capisco più chi qualche volta reagisce, anche in modo scomposto, e poi chiede scusa, rispetto a chi si gira sempre dall’altra parte. E non solo nello sport. Ma non è questo il punto. A mio modo di vedere il suo articolo è sbagliato nell’elogio smisurato al simbolo Del Piero. Un fuoriclasse, non c’è dubbio, in campo. Molto meno fuori. Non può essere un esempio chi si comporta come lui si è comportato davanti ai giudici nel processo sul doping. Non lo può essere chi fa finta che la giustizia, anche nel nostro disgraziatissimo calcio, non esista ostentando le famose ‘tre stelle’ quando quella giustizia ha detto che non ci sono. Vero che Del Piero non è stato mai sporcato dalle faccende di Moggi, ma le ricorderei di passaggio, visto che lo hanno fatto già molti altri, come sia il tribunale di primo grado che la Cassazione nel processo sui farmaci abbiano stigmatizzato il comportamento dei giocatori della Juventus per quanto hanno saputo dire e non dire in aula. Il suo articolo sembra una copertura (involontaria, per carità) di tutto questo nella santificazione di un personaggio. Ho l’impressione che lei abbia semplicemente preso una gran cantonata, che però definirei grave perché proviene da un giornalista e da un giornale che sulla difesa della giustizia non hanno mai fatto sconti a nessuno. Succede a tutti, anche ai migliori, di sbagliare. E quando capita, le scuse possono rimettere tutto a posto. Totti, per esempio, lo ha fatto quando gli è capitato. Se lo facesse anche lei non mi dispiacerebbe. Cordialità.

    1. Alessio Predetti

      Ma di Del Piero non parla? La gamma si allarga, dalla propaganda staliniana alla mistificazione nazistoide. Buffo, anzichenò.

  386. Luca De Santis

    Buonasera a tutti vorrei esprimere il mio sdegno per le parole pronunciate e scritte da caro giornalista,ero un lettore saltuario di repubblica ma da oggi sarò ex lettore e nemico giurato di tale quotidiano finchè lei non verrà cacciato,lei può scrivere al massimo su tuttosport,si tenga il suo capitano che io mi tengo il mio.Vorrei vomitarle addosso un fiume di insulti ma credo che non ne valga la pena,mi limito quindi a dirle di lavarsi la bocca con l acido muriatico prima di parlare nuovamente del NOSTRO CAPITANO.La saluto con molto disprezzo!

  387. Claudio

    Totti non è un essere umano, ormai è una RELIGIONE, non è che non si può criticare, semplicemente non si può pronunciare il suo nome senza essere in ginocchio e senza ricordare gli innumerevoli miracoli di cui la “buona stampa” ci informa costantemente (ad es. vedasi gli esilaranti articoli del Romanista, o quanto suggerito dal Fratello Baldini).
    Chi osa ragionare e dire che il “RE E’ NUDO” va crocifisso…

    Mi dispiace dottor Merlo, oggi tocca a lei:

    Le rinnovo la mia solidarietà, per quel che può servirLe.

    1. paolo piaggesi

      Quelli di merlo a totti non sono critiche, sono degli insulti, ma comunque non perdo tempo a rispondere ai gobbi/laziali

    2. Alessio Predetti

      Avvicinare il contenuto dell’articolo di Merlo a quelli del “Romanista” offre perfettamente la misura di chi sia costui e di chi siano i suoi sostenitori. Ha capito, Merlo? Per i suoi aficionados, lei vale quanto un giornalista smaccatamente di parte, tifoso e per di più seguace della religione “tottiana”. Caro Signor Claudio, per rimanere in tema pallonaro, lei ha commesso il più classico degli autgol. Brillante.

  388. Ugo Astre

    L’intervento di Amedeo Vittori riassume perfettamente la cantonata che lei ha preso, e di cui – lo voglio credere – alla fine si è accorto.

  389. Sara

    Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. lei nella risposta a Baldini ha perseverato, continuando a sbagliare e continuando a nominare Francesco Totti. 890 commenti di critiche,perchè toccando Francesco è come se ha toccato un nostro fratello! Povera Italia!

  390. Paolo

    Mah…chi semina vento raccoglie tempesta. A mio avviso inutile fare paragoni azzardati con questo e quel calciatore…
    Era più utile parlare solo del campione Del Piero, a mio avviso…

  391. angelo

    Alcuni commenti sono veramente degni dei tifosi di totti, colpiscono vigliaccamente alle spalle come il loro idolo nascondendosi dietro una tastiera!

    1. Angela Sacchetta

      Invece tu, Angelo, stai qui, senza un cognome, dietro una tastiera, a mostrare il petto alle palle!

      Core de’ pollo proprio!

    2. Flavio

      Pezzo di merda se ti conoscessi te lo direi in faccia. esci di casa se abiti a rOma o vieni qui a dirlo per strada,vedi come la gente te lo dice in faccia.

  392. Marco

    Sig. Merlo, dica la verità, quasi 900 commenti ad un suo articolo non li aveva mai ricevuti in carriera, se cosi possiamo chiamarla. È evidente che ha raggiunto il suo scopo…altro che mancata censura…le fanno molto molto comodo… Cosa non si farebbe per uscire dall’oblio… Mi stia bene…..

  393. Jack

    La sua replica di oggi se possibile è ancora più ridicola dell’articolo stesso ( e mi creda non è un impresa facile). A volte il silenzio è la cosa migliore da attuare,si vergogni. Anzi a leggere certi commenti non è il solo a doverlo fare.

  394. claudio

    Solidarietà al sig.Merlo che,a differenza di molti suoi colleghi quando parlano di calcio e soprattutto di as roma,ha avuto il coraggio di scrivere quello che pensa.Un grande cafone antispostivo,totti,con tanto talento(ormai è pure vecchio).Che cosa vrebbe detto il sig.Merlo di cosi assurdo?Ma la gente qui è fuori di testa.saluti da Roscommon,Ireland.

    1. gabriele

      Ma l’articolo era su Del Piero? o era su Totti? Totti cafone antisposrtivo?
      Signor Claudio, allora perché nel paragone non ha tirato in ballo Zidane(la testa la sapeva usare bene…e non parlo solo della testata a materazzi)?perché non ha parlato di Nedved? Perché non ha parlato di Balotelli? perché non ha parlato di Cassano?
      Perché non ha parlato delle simulazioni di Del Piero? Perché non ha parlato dei pugni di Del Piero e rimasti inpuniti?Perché DEL PIERO NON HA MAI CONDANNATO CALCIOPOLI?Perché SI VANTA DI AVER VINTO ANCHE GLI SCUDETTI REVOCATI?perché NON HA MAI CONDANNATO IL DOPING e perché il signor merlo NON CI HA RICORDATO i SUOI”NON RICORDO, BOH…”al PROCESSO PER DOPING?
      Totti? ha pagato in squalifiche e condanne, a volte assurde(napolitano), da parte dell’opinione pubblica! Mai difeso e mai coperto.
      Poi parla della pubblicità per una sito di gioco online…peccato che la Juve abbia sulle proprie maglie BETCLICK(nota societa di poker online), DEL PIERO HA MAI CONDANNATO TUTTO CIò? Le magliette della juve di del piero non hanno forse quello sponsor sulle maglie?
      Meglio uno che comunque vada ci mette la faccia…

  395. paolo marisi

    Ma del fatto che per 3 anni si è imbottito consenziente di farmaci, diventando robusto come non lo è più stato e che per questo la Juve sia stata assolta dall’accusa di frode sportiva solo per prescrizione? Massima considerazione per l’uomo e per l’atleta ma doveva scrivere solo di lui senza fare paragoni con altri grandissimi campioni, facendo miglior figura!

  396. Sandro

    Gentile signore volevo esprimere il mio dissenso sulle sue estrenazioni ma ritengo che un silenzio stile Bulgaria anni 70 è quello che si merita

  397. Mario

    Dott. Merlo resti sereno, non tutti sono dei decerebrati.
    Voglia accogliere anche il plauso di chi apprezza il coraggio di un giornalismo non servile ma libero.
    totti è quello dei calci a tradimento, degli sputi, delle testate, delle passeggiate sopra l’avversario a terra
    totti è l’antisportività
    Era ora che qualcuno lo mettesse nero su bianco

    1. Zdeněk Zeman

      mentre parla di Del Piero?
      sono più importanti quelle 3 righe vigliacche delle altre.

      di tutte le omissioni, caro signor Mario, non ne parla?
      proviamo a essere imparziali se non altro, no?

      NESSUNO di NOI ha negato gli errori di Totti. commessi e pagati in prima persona.
      come è vero che NESSUNO di VOI ammette le porcate del cavaliere senza macchia. oltre alle baggianate scritte nell’articolo.

      1. carlino altoviti

        Piuttosto lei non si vergogna ad utilizzare come nick il nome di una persona che mai si sognerebbe di pensare le sciocchezze che sta reiterando con la tenacia di un quadrupede di razza equina dalle lunghe orecchie?

    2. _________________

      delle testate????
      ma quando??

      quanti calci? quanti sputi??
      mi dai un numero per giustificare il plurale???

      salutame capitan EPO e fatti un giro fuori dall italia capirai quanto è amato totti!

        1. Lorenz

          Premesso che il problema dell’articolo non riguarda “è più buono Del Piero o è più buono Totti” (queste idiozie le lasciamo perdere per decenza), ma tanto per sottolineare il fatto che magari prima di parlare sarebbe opportuno informarsi…è giusto un’idea:

          Da “Il Tempo”
          Ricerca – L’Iffhs elegge il capitano romanista davanti a Del Piero e Ronaldo. Oggi cerca il gol per eguagliare Nordahl

          Totti è il più famoso d’Europa. Ora un altro record

          “…l’Iffhs, l’istituto internazionale di storia e statistica del calcio, gli ha affibbiato il riconoscimento di giocatore europeo più famoso del continente, davanti a Del Piero e Cristiano Ronaldo. Oggi, contro il Cesena, avrà a disposizione il primo tentativo per togliersene un altro: raggiungere quota 210 reti in serie A”

          Posso capire di cosa parlate…spero che non ci siano repliche, anche perchè veramente sareste capaci di dire che l’acqua è asciutta uscendo dalla doccia…se l’acqua non la pensasse come voi!!!

          Mah…almeno si può ridere!

        2. Zdeněk Zeman

          Rita non blaterare, leggi qui:
          PALLONE D’ORO 2001: FRANCESCO TOTTI, quinto posto
          GOLDEN FOOT 2010: vincitore FRANCESCO TOTTI
          IFFHS: Europe’s most popular Footballer in 2011: FRANCESCO TOTTI

    3. gabriele

      Mario, Del Piero è quello delle simulazioni, dei pugni dati a tradimento (sempre inpuniti). Del Piero è il simbolo della Juve…di quella juve processata per abuso di farmaci, quella juve condannata per calciopoli…da lui mai una parola di condanna.
      Sono decerebrato? bè, orgoglioso di esserlo e di non essere come voi…sempre servili, sempre in attesa”delle versioni ufficiali”…ma superficiali!
      Totti sarà anche antisportivo (passeggiare sopra gli avversari?non ricordo…ma si sa che è buono tutto, anche le invenzioni)ma ha sempre pagato e scontato tutto, mettendoci anche la faccia.
      Del Piero? mai pervenuto.

  398. Luciano D'Andrea

    “L’invidia è la religione dei mediocri. Li consola, risponde alle inquietudini che li divorano e, in ultima istanza, imputridisce le loro anime e consente di giustificare la loro grettezza e la loro avidità fino a credere che siano virtù e che le porte del cielo si spalancheranno solo per gli infelici come loro, che attraversano la vita senza lasciare altra traccia se non i loro sleali tentativi di sminuire gli altri e di escludere, e se possibile distruggere, chi, per il semplice fatto di esistere e di essere ciò che è, mette in risalto la loro povertà di spirito, di mente e di fegato”…C.R. Zafon

    si faccia una cultura…

  399. Stefano

    La risposta che lei ha dato a Franco Baldini è quesi peggio dell’articolo fatto qualche giorno fa; ma ammettere di aver sbagliato no? è così difficile dire ho preso “una cantonata”? no si deve per forza perseguire la propria idea continuando ad insultare Totti dicendo che deve scegliere la modalità di fare benificenza! incredibile forse dovrebbe imparare da Madre Teresa di Calcutta che accettava soldi da tutti anche dai peggior malfattori perchè questo le consentiva di aiutare i più deboli ma forse lei conosce solo Del piero.

  400. coppasporcata

    Per gli juventini che hanno cercato di difendere l’indifendibile:
    per voi servirebbero dei bei campi di rieducazione stile vietcong.
    O meglio ancora, stile Pol Pot…

  401. coppasporcata

    Per i laziali invece parla la loro tradizione:
    calcio scommesse, partite comprate e vendute ecc.
    hanno avuto il peggio del peggio.
    Giordano, Manfredonia, Chinaglia, Cragnotti, Lotito (tutti con problemi
    giudiziari) e ora il nuovo calcio scommesse.
    Sabrina Minardi, quella della Banda della Magliana che ha rivelato che
    Emanuela Orlandi è stata rapita dai suoi amici era la moglie di Bruno
    Giordano.
    De che stamo a parlà?
    Ah, e Re Cecconi che si fa ammazzare come un coglione.
    Per voi laziali il suicidio è la soluzione migliore…

    1. Germano

      probabilmente quando Re Cecconi moriva tragicamente tu nemmeno eri nato dovresti davvero vergognarti per questo commento da identico idiota e mi stupisco come vengano accettate queste bastardate, bisogna avere rispetto per i morti perche’ non hanno colore non hanno una precisa identificazione a differenza di quelli come te che si identificano a meraviglia e proprio per questo da evitare come la peste, leone da tastiera.

  402. bruno

    Caro Merlo,

    persona ignobile e dalla memoria corta, quello che segue è un estratto dal sito della Repubblica Napoli del 26 marzo 2010 in occasione di Napoli-Juventus, a firma di Fabrizio Cappella:

    …..Il Napoli si rimette in moto, ma all’aggressività non corrispondono conclusioni. C’è da aggiungere la mancanza di serenità di Rizzoli: l’arbitro non vede un pugno di Del Piero a Grava (19′), il quarto uomo glielo segnala ma lui non ha il coraggio di espellere il capitano bianconero e si limita al giallo….

    SI VERGOGNI DELLA SUA FAZIOSITA’.

  403. coppasporcata

    Zdenek, per i laziali ho citato solo fatti.
    Per gli juventini, bè loro incarnano il peggio di questo paese, forse un pò di lavoro nei campi con un paio di scodelle di riso al giorno da mangiare li farebbe rinsavire…

  404. Ran

    Che brutto articolo dott. Merlo, probabilmente l’elogio non è il genere che le riesce meglio. E’ una delusione leggere la sua firma sotto un concentrato di banalità e retorica a buon mercato. La tecnica poi di celebrare la “bellezza” di un personaggio confrontandola con la presunta “bruttezza” di un altro, ricorda certi vecchi manifesti di regime ideati da grigi funzionari di partito.
    Ricordi che lo sputo di veleno virtuale non è meno schifoso di quello reale anzi, è più grave perchè commesso “a gioco fermo” e senza la parziale scusante della provocazione.

  405. Max

    Non ci riuscite proprio a non insultare Francesco Totti eh? ma la capisco Merlo, i campioni fanno sempre inviadia e lei è riuscito a rovinare un bell’articolo su Del Piero oscurando la figura che lei tanto acclama, a ragione peraltro, con mezza riga che definire vergognosa è un offesa per la vergogna.Non so se lei si definisca scrittore, giornalista, blogger o cosa : a mio parere prima di scrivere penso che sia meglio se accenda completamente il cervello.

  406. coppasporcata

    Rita, la realtà non si può cambiare, resta lì sotto i nostri occhi indelebile. Come lo chiami uno che per scherzo entra in una gioielleria e fa “questa è una rapina”?.
    Trovami un sinonimo di coglione. Che sia morto non cambia la sostanza, e del resto lassù lo sa bene anche lui.
    Ma la colpa non è in fondo la sua, è che viveva in un ambiente, quello laziale, veramente malato, gente che giocava con le pistole (è scritto in mille libri), estremisti di destra, malavitosi, affini alla banda della Magliana.
    Quindi, purtroppo per lui, aveva assunto quei modi di fare del cazzo.
    E gli è costato la vita.
    Insomma, Re Cecconi è morto per colpa della lazialità.
    Questi sono fatti.

    1. Germano

      Come e’ un fatto che quelli come te sono la rovina di questa miserevole societa’ quelli che aaaamagggica viene prima del rispetto e della comprensione, complimenti continua pure leone da tastiera

    2. giulio

      ma lei è in grado di provare le sue accuse ??? sta parlando di malavita di estrema destra di banda della magliana se ne rende conto della gravità di tali affermazioni ???

      1. rita

        non è in grado di provare proprio un bel nulla..è solo un poveretto che mette su quattro parole coperto dall’assoluto anonimato..facile quando non ci si mette la faccia..CODARDO

  407. dario

    Cosa c’entra Totti? Che c’entra? Io credo che Lei, come molti altri giornalisti sportivi, tipo Roberto Beccantini, sia in fondo solo un omosessuale represso perdutamente innamorato di Francesco Totti. E come tutti gli innamorati disperati, come tutti quelli che vogliono ma non possono ottenere, anche Lei sfoghi la sua nevrosi e la sua frustrazione contro l’essere amato. Questo è l’unico reale motivo comprensibile per volere sempre, a tutti i costi, tirare dentro qualsiasi polemica, anche quando non esiste, un ragazzo come Totti, da 19 anni. Ma alla sua età Lei dovrebbe prendere coscienza della sua sessualità e viverla con maggior sincerità nei confronti di se stesso. Cordialmente.

  408. coppasporcata

    Dario, non ci avevo pensato. Questa potrebbe essere una spiegazione e spiegherebbe anche la solidarietà con Del Piero…
    EH EH EH

  409. stefano

    Meglio un calcio o uno sputo (due errori fatti sul campo in 500 e più partite) che essere il capitano di una squadra condannata per aver comprato gli arbitri e processata per doping! Articolo vergognoso

  410. paolo61

    è stato sicuramente più facile per Del Piero rimanere alla juventus per circa 18 anni, una squadra forte, vincente, con il maggior numero di tifosi in italia a vincere scudetti e coppe a scapito di altre società molto più oneste che meritavano sul campo quegli scudetti, più indietro negli anni si chiamava sudditanza psicologica poi è arrivato moggi che non si accontentava di vincerne uno ogni due anni …
    tornando a Del Piero non è difficile se hai sempre un posto da titolare rimanere in una società cosi potente e non venitemi a dire che è una scelta di cuore.
    E quando è venuto fuori il marcio ci sono stati calciatori che se ne sono andati schifati da quello che c’era dietro e altri che hanno fatto finta di niente senza prendere posizione, si è vero sono andati in serie B e per questo sono osannati dai tifosi, io preferisco quelli che non hanno accettato quel modo di vincere.
    Secondo me è invece una scelta fatta col cuore rimanere nella squadra che ami anche se hai offerte da club prestigiosi dove potresti vincere spesso e diventare ancora più ricco e famoso, ed è frustrante per un fuoriclasse rimanere in una società che vince ogni 20 anni e vedersi insultato da un ragazzino senza cervello.
    Io ammiro molto di più Totti per l’amore che ha per questa città, lo sputo e il calcione a un ragazzino arrogante e senza cervello come continua a dimostrare, passano non in secondo piano ma nel sottoscala!

  411. bobo

    Ma se uno fa beneficenza in totale anonimato come mai lo sanno tutti fin nei dettagli?
    C’è qualcuno che ricorda che, ad esempio, Al Capone faceva beneficenza a orfanotrofi, parrocchie, enti assistenziali?

    1. Giorgio Fucci

      Prima di tutto sono uno juventino. Abbastanza imbarazzato dall’articolo, che trovo bellissimo, caloroso e appassionato ma sopra le righe (non tanto per le parole su Totti, che ad un tifoso-ammiratore di Del Piero possono scappare anche se non dovrebbero, quanto per le parole sugli “esodati” e l’art. 18… essendo un probabile “esodato” padre di tre figli, purtroppo mi sento parecchio ferito e le ritengo immani stronzate…)

      Se però vogliamo arrivare a dire che Totti è un Al Capone dei giorni nostri, mi sa che stiamo alla frutta e oltre… senza contare che forse Al Capone in quel modo ripuliva soldi sporchi di sangue, è talmente ovvio che mi vergogno anche di doverlo scrivere…
      Il punto è che c’è un gran blaterare su questa cosa. “La beneficenza si fa in silenzio”: chi lo dice? Dove sta scritto? Uno fa beneficenza come meglio crede, c’è chi sceglie l’anonimato e chi viene reclamizzato. Di più, c’è chi cerca visibilità per “smacchiare” la propria immagine. Non credo sia un grosso torto all’umanità, anzi un buon modo per farsi perdonare gli errori sicuramente commessi. Se per alcuni tifosi bianconeri (non per me) vale l’adagio machiavelliano “Il fine giustica i mezzi” riferito agli illeciti di Moggi, non si capisce perché la stessa formula non debba valere quando si parla di opere buone. Se il fine è il macchinario costoso per un ospedale per bambini o la scuola calcio per affetti da sindrome di down, faccio un’immensa fatica a muovere accuse a Totti o a chicchessia, non so voi… smettiamola per un momento di fare i tifosi fuori dal campo.
      A Francesco Merlo il mio ringraziamento per l’articolo toccante, ma anche il mio profondo, profondissimo rammarico per un dramma sfruttato con troppa leggerezza (e via, poteva risparmiarsi Totti… acqua passata, e i due sono amici…).

      1. bobo

        il mio era un paradosso!
        sono ovviamente imparagonabili: uno è un delinquente, uno è un grande calciatore (con limiti caratteriali evidentissimi)
        il senso era: non è che facendo beneficenza uno si ripulisce delle sciocchezze (nel caso di Totti)
        la beneficenza in silenzio è quello che viene detto dai difensori der pupone
        per me rimane un omuncolo esaltato da una grancassa mediatica fuori da ogni logica
        Forse era proprio questo il senso dell’articolo di Merlo: si parla sempre della simpatia e del buon cuore di Totti senza ricordare quanti comportamenti inqualificabili ha avuto
        oltre a sputi e calci ci sono da aggiungere simulazioni (confessate il giorno dopo aver segnato un rigore), salti a piedi pari su un avversario a terra, i calcetti in testa agli avversari a terra in quel Inter Roma, i vaffa agli arbitri, gli atteggiamenti provocatori con tutti gli avversari
        per me un calciatore del genere, per quanto bravo, non merita di essere osannato

        e il mio giudizio non cambia sapendo che fa beneficenza
        di sicuro non costituisce un esempio per i bambini

        1. Giorgio Fucci

          Mah, vede, il mio giudizio invece è che doveva essere uno splendido tributo a Del Piero e invece è stata un’altra cosa… una provocazione inutile. Se si è superiori, si lascia correre di solito… Merlo ha sminuito il senso dell’addio di Del Piero, perchè se Del Piero è il più grande non va paragonato a nessun altro. Ma a parte questo le ripeto che guardo fuori dal campo e così come metto la mano sul fuoco per l’onestà e la lealtà di Alex, la metto per Totti che non mi sembra il Totò Riina del pallone ma un ragazzo generoso ed istintivo che a volte ha perso la calma sbagliando. Penso che la violenza sia una cosa diversa. Mio figlio più piccolo (l’unico milanista… nessuno è perfetto… :-)) adora Ibrahimovic che non è per niente un esempio di sportività e di sacrificio, ma non posso dirgli di smettere. Ibra per lui prima del picchiatore è il capocannoniere della serie A, un fuoriclasse, un mito. E quando mio figlio gioca a calcio con gli altri bambini con quella maglia addosso, con quel nome sulle spalle… beh a parte i colori, le assicuro che mi fa innamorare perchè pensa ai colpi di tacco ed ai gol, non a dare schiaffi, pugni e gomitate come Zlatan ha fatto diverse volte. E tornando alla beneficenza, non m’importa che sia strombazzata e costruita, vorrei vivere in un mondo dove tutti pubblicizzano la propria beneficenza aiutando i bambini che ne hanno bisogno piuttosto che in un mondo dove tutti si indignano per le ingiustizie e pochi fanno qualcosa di concreto…
          Detto questo, ricordo sempre che il motivo della mia delusione, enorme delusione, è per l’articolo rovinato non da Totti ma dalle citazioni improprie dei drammi sociali che IO come altri stiamo vivendo in questo periodo. Poteva essere qualcosa di gioioso, invece mi è suonato tetro e mi ha anche messo a disagio… saluti

  412. gabriele

    CORSERA – Il velocista Usain Bolt ha parlato in una lunga intervista al quotidiano di via Solferino del suo imminente ritorno in Italia, per il Golden Gala che si svolgerà allo Stadio Olimpico di Roma il 31 maggio. E l’alteta giamaicano ha espresso il desiderio di incontrare Francesco Totti: “Se c’è qualcuno in particolare che vorrei incontrare a Roma? Oh sì: Francesco Totti, è un’opera d’arte italiana”
    già…

  413. romano galossi

    Sig. Merlo,premetto che sono un abituale lettore della Repubblica ed un estimatore di Eugenio Scalfari e della straordinaria redazione del mio giornale.Le confesso che sono rimasto molto colpito dall’articolo su Del Piero,grande e simpatico calciatore,di cui pero’ confesso di non sapere altro .Mi ha meravigliato questo suo ripetere(lo ha fatto altre volte,come lei sa)gli attacchi a Totti,del tutto gratuiti nell’occasione, ma anche perche’ nel calcio,come in altre situazioni della vita,gli uomini sono portati a commettere errori,a volte pentirsene,a pagarne le conseguenze(in caso di uomini veri),a chiedere scusa.Lei non ha saputo farlo(come Totti ha sempre fatto ) nella risposta alla lettera di Baldini,anzi ha peggiorato il suo giudizio astioso.Me ne dispiace per lei che ora non posso piu’ considerare un gionalista obbiettivo;mi risultera’ difficile ritenere corretti i suoi articoli ed i suoi giudizi su uomini e fatti.La convinzione che lei non sia un giornalista e soprattutto un uomo tranquillo,l’ho riscontrata nel suo incipit al rapporto con i lettori,una “escusatio non petita”.Lei e’ un meridionale come me e sa che chi “semina vento raccoglie tempesta”.Mi auguro che in futuro vorra’ usare,in tutti i campi in cui impegnera’ la sua certamente talentuosa penna,piu’ attenzione,meno snobbismo e soprattutto meno faziosita’.Un ultimo consiglio da un uomo che ha “svoltato” da tempo i 70 e che potrebbe forse essere uno zio.Eviti di insultare la sua cultura e la sua professionalita’ provocando i sentimenti piu’ semplici di uomini e donne che poco altro hanno dalla vita che un goal del loro idolo preferito.Se non la pensa cosi’ mi aspetto un bellissimo articolo sull’attuale allenatore della sua squadra del cuore ,qualora fosse accertato, che ha”combinato” partite negli anni passati.Cordialmente.Romano

  414. andrea

    ma la vera domanda è: non c’è un direttore che legge e controlla quello che scrive merlo su repubblica? quest’uomo può scrivere qualsiasi minchiata nel più letto quotidiano d’italia, che a roma ha il maggior numero di lettori d’italia, e il suo direttore mauro non dice una parola, non dà un consiglio, non invita a ripensamenti? c’è pur sempre una responsabilità del direttore!

    1. Domenico Vaino

      Sarà che forse anche il buon Ezio Mauro appartenga alla medesima categoria dei depositari infallibili della verità? Non resta che augurarci che attraverso le loro occasionali e generose illuminazioni anche noi comuni mortali potremo ambire ad elevarci alle vette inarrivabili della terrena perfezione e della vera sapienza.

  415. Elisabetta

    Salve, ho cominciato a seguire il calcio sei anni fa (in particolare la Roma) grazie a Francesco Totti…
    Da premettere che detestavo questo sport, per il giro di soldi e per l’esasperante visibilità che gli davano giornali e tv. In particolare trovavo la figura di Totti ignorante e volgare. Poi ho conosciuto un uomo , tifoso della Roma da 30 anni (quest’uomo non è nè romano nè di roma) che mi ha fatto conoscere la realtà del tifo (sia pulito che macchiato) ed il significato di capitano e uomo bandiera.
    Ebbene oggi posso dire a gran voce che sono stata IGNORANTE fino al midollo. Sono orgogliosa che in Italia esista un calciatore così VERO, genuino, trasparente, mai coinvolto in vicende di partite truccate e doping…
    Eppure sempre sulla lingua di malpensanti che giudicano la sua carriera da DUE soli eventi brutti.
    Ed invece ho perso il conto degli eventi brutti che circondano e riguardano Del Piero (pur essendo stato un campione). Se non fosse per il suo carattere, sarebbe stato il calciatore che più di tutti rappresenta lo stile Italia (corrotto ed impunito o falso stupido….”non so…non sapevo…mi fidavo dei dottori….loro dicevano che faceva bene”).
    Per concludere: è vero, ha ragione Merlo, Totti reagisce troppo facilmente alle provocazione, ha un carattere “fumantino”, una volta ha sputato, ma se penso a quello che succede nel mondo del calcio attuale e non (giocatori che scommettono, che vendono partite, combine per pareggi, doping, intere società coinvolte, dirigenti…) questi piccoli “difetti” di Totti diventano insignificanti, lo sputo diventa pernacchia ed il calcione una carezza…

  416. andrea

    totti fa pubblicità a un sito di scommesse online, prende i soldi e li usa come gli pare, anche per beneficenza. del piero prende soldi dal sig andrea agnelli, che li prende dalla fiat, che invece di pagare gli operai, li spende per lo stipendio di del piero. poi chiude gli stabilimenti i sicilia e tra un paio d’anni nel resto d’italia, nonostante i soldi presi dal governo italiano a gratis. i soldi ognuno li prende da chi glieli dà, nei limiti delle leggi, e il suo moralismo sulla pubblicità di totti non è ricevibile. lei li prende da de benedetti, per esempio, vogliamo parlarne?

  417. CONTESAPEVADELLECOMBINE

    Merlo hai scritto un articolo da cialtrone.
    Del Piero e’il simbolo (capitano) di un’Italia schettinizzata.
    Doping,scudetti revocati,dirigenti radiati, allenatori che si vendono le partite…
    E te che fai? Ti permetti di parlare di Totti ?
    Lavati la bocca con uliveto e rocchetta prima di parlare del capitano…e stai attento che non ti ci entri dentro l’uccellino

  418. antonella asroma

    Usain Bolt ha parlato in una lunga intervista al Corriere della Sera del suo imminente ritorno in Italia, per il Golden Gala che si svolgerà allo Stadio Olimpico di Roma il 31 maggio prossimo. L’atleeta giamaicano ha espresso il desiderio di incontrare Francesco Totti: “Se c’è qualcuno in particolare che vorrei incontrare a Roma? Oh sì: Francesco Totti, è un’opera d’arte italiana” HA CAPITO SIG MERLO ??? SI VERGOGNI !!!!

  419. antonella asroma

    AHHHHHHHHHHHHH DIMENTICAVO SIG MERLO….. TRAMITE IL SUO PROFILO facebook il numero due del ranking ATP Roger Federer ha fatto sapere di aver avuto un incontro con Francesco Totti prima del match vinto contro Juan Carlos Ferrero, che gli ha permesso di qualificarsi per i quarti di finale dove affronterà il nostro Andreas Seppi: “Met the soccer legend Francesco Totti of Rome yesterday before my match late last night!” (“Ho incontrato la leggenda del calcio Francesco Totti della Roma ieri sera prima del mio match!”)

  420. gabriele

    Roger Federer, nella sua pagina di facebook, ha postato una foto che lo ritrae mentre si scambia la maglietta con Francesco Totti.

    Il numero 2 del tennis ha poi aggiunto: “Ho conosciuto la legenda del calcio Francesco Totti della Roma ieri sera dopo la mia partita”

  421. GiulioB

    Finalmente un giornalista libero che ha il coraggio di dire le cose come stanno. Ma fatela finita col santificare questo personaggio che in tanti anni di calcio ha vinto poco o nulla ma che è universalmente riconosciuto per gli sputi ed i calci e le scene isteriche contro gli arbitri che troppe volte lo hanno anche graziato. Ha ragione Merlo quando dice che Del Piero è un campione vero dentro e fuori il campo. E poi basta con questa farsa della beneficenza-mediatica: se uno la vuole fare perché ne sente lo spirito filantropico la fa anonimamente e non sulla ribalta. Se Dio vi ha dato un cervello usatelo.

    1. stefano

      Questa del “campione anche fuori dal campo” mi sembra una cosa tutta italiana generatasi, forse, per sensi di colpa verso la nostra storia.
      A me interessa che il campione sia tale dentro il campo e che, magari, mi faccia divertire e vincere qualcosa. Uno del genere nel calcio italiano è Andrea Pirlo. E’ lui che ci ha fatto vincere i mondiali del 2006 ed è lui il vero campione sobrio dal carattere peraltro schivo e riservato che poco si addice ai riflettori.
      Del Piero e Totti sono mere creazioni del business del football tutto nostrano. Fanno vendere le magliette, portano e fanno stupidissima pubblicità etc..Ma provate ad andare all’estero e chiedere di loro e scoprirete che sono molto meno conosciuti di Figo o di Henry. Per non dire Ronaldo, Messi etc…perchè qui siamo su un altro pianeta. Insomma il nostro calcio, nel suo ambito provinciale, ha bisogno di questi giocatori per far muovere il denaro che gira intorno al pallone. Guardate Lavezzi. E’ un giocatore normalissimo, ma stanno facendo di tutto per farlo diventare, in Italia e sulla nostra stampa, un campione. come del resto è stato Vieri: un fenomeno da baraccone che tra veline e trasmissioni televisive e giornali è stato per anni al centro del circo.
      I soldi in circolazione sono sempre meno e vedrete che sorgeranno nuovi eroi dalla penna dei giornalisti e saliranno alla ribalta delle cronache televisive, si tratta solo di aspettare un attimino, individuare i soggetti migliori, da porre magari in contrapposizione e vedrete che altri due NON CAMPIONI, prenderanno il posto di Totti e Del Piero. Ma chissà quando u squadra italiana rivincerà una coppa europea…

    2. gabriele

      Dio ci ha dato un cervello e lo usiamo GiulioB!
      Quel cervello che ci fa fare 2+2…parli di vittorie, ma preferisco un calciatore che giura fedeltà a una maglia e vince uno scudetto e qualche coppa Italia in una squadretta, rispetto a uno che ha vinto con una squadra macchiata di scandali e tanti punti interrogativi! Usare il cervello…già…

  422. Francesco Fusaro

    Condivido pienamente l’articolo, però i commenti fanno veramente pena, 900 persone che si focalizzano su chi sia meglio tra Totti e Del Piero. ah ragazzi come diceva il signor Merlo nel suo ultimo articolo siamo diventati veramente ciechi.

    1. gabriele

      signor Fusaro,
      non è stato proprio Merlo a creare la contrapposizione tra Totti e Del Piero? Condivide l’articolo? cosa dell’articolo esattamente?

    2. Alessio Predetti

      Quale punto vi sfugge delle critiche che, prendendo a pretesto Del Piero e Totti, analizzano l’articolo? Facciamola finita di leggere 5-6 commenti velocemente e trarre le conclusioni: o le cose si fanno bene, o è meglio tacere e frenare l’impeto in punta di tastiera. Su 900 commenti, il 90% è aderente al pezzo incriminato e NON insulta, né Merlo, né Del Piero, né nessun altro. Ostentare una presunta (e, a questo punto, anche pericolosa perché immotivata) superiorità non giova al contenzioso aperto, crea solo bugie e confusione. Se davvero credete che chi non è d’accordo con alcune espressioni sia “brutto, sporco e cattivo”, temo che il vostro spirito d’osservazione sia pari a quello di un pesce rosso che nuota nell’LSD.
      Giorni fa, per puro caso, mi sono imbattuto in un blog che, fortunatamente letto da due gatti tra cui il sottoscritto, sbeffeggiava chi aveva risposto qui, parlando di “pochezza intellettuale”, “insulti a raffica” e “odio”, più altre strombazzate di stampo moralistico. Venivano citati ben TRE commenti, quelli più infuriati. Ma stiamo scherzando? Se foste tutti abatini e beghine lo capirei, ma siccome non penso che siate tanto delicati di stomaco, vi invito a rileggere bene tutte le risposte fornite. Soffermatevi sui pochissimi che si spellano le mani. Come per magia, scoprirete che appartengono a figuri che insultano, loro sì, il giocatore Totti oppure fanno trapelare una sciocca altezzosità nei confronti di chi ha osato protestare. Ecco chi apprezza il “bellissimo” (sic) articolo: un po’ strano, visto l’alto grado di civiltà che sprigiona.
      Oltretutto non si comprende perché Merlo possa aprire uno spazio pubblico di confronto, scrivere un suo legittimo pensiero, infarcendolo però di riferimenti inadeguati (vedi non solo Totti trattato alla stregua di un teppista di strada, ma anche i milanisti derisi perché “perdenti”, vedi, cosa gravissima, articolo 18 o dramma-esodati nel paragone con i giovani milionari) senza tuttavia poter essere discusso. Se a voi piace che si divida l’Italia in base alle simpatie calcistiche, se amate spendere a cuor leggero termini come “inno nazionale”, “voglia di Stato” per parlare di un giocatore, se ritenete un “simbolo dell’eccellenza come le università” Alessandro Del Piero con tutto il marciume che, volente o nolente, lo ha circondato, allora fate pure. Ma abbiate il coraggio di dirlo, visto che nessuno è qui per analizzare grammaticalmente le parole di Merlo o per farne un’esegesi. Dite che per voi è giusto che l’addio alla Juventus di Del Piero rispecchi la crisi dell’Italia o che è normale salutare un grande atleta riferendosi alle debolezze e agli errori di un altro (ma potrebbe trattarsi di un politico, di un giornalista, di un professore, di un qualunque personaggio pubblico). Almeno il vostro sarà chiaro e limpido. Andiamo, mettete la testa fuori dalla sabbia.

  423. Vito

    Caro dott. Merlo,
    nonostante il tragico week end e pensando a cose più leggere, tipo il calcio,
    magari la domenica calcistica a qualcuno farebbe pensare che qualche speranza ancora ci può essere per un calcio pulito….pensi un pò, ieri probabilmente ha smesso Del Piero, capitano e simbolo di una squadra che si è resa protagonista di una delle pagine più brutte della storia del calcio italiano, mi riferisco a calciopoli e colui il quale apparteneva ad un squadra che usava altri trucchetti, tipo il doping. Pare, qualcuno di quella società, di cui il povero ignaro Alex faceva parte, sia stato condannato!!!
    Però nello stesso giorno il buon Zeman torna in A!!!
    Allora nonstante i simboli, più o meno imbrattati da società ( tipo la Juventus ) sporche, magari una speranza c’è! Grazie Zeman!
    Magari Lei ci potrebbe fare un bell’articolo…ma non dimentichi di tirar dentro in qualche modo Totti, e che lo scrivo a fare, con taglio negativo!!

  424. Valerio Libbiani

    Ancora una volta,chiunque straparla di Totti esce dall’anonimato e diventa “pseudoconosciuto”,mi raccomando continui a parlare male di Totti altrimenti torna nell’anonimato di un giornalismo fazioso che troppe volte non rende giustizia.

  425. Fabio

    …Penna rossa, penna gialla, penna bianca, penna nera
    per gli amici solamente penna a sfera
    il tuo nome è diventato una bandiera.
    Tutto comincia in un verde mattino
    due brioches e un cappuccino
    e poi di corsa trafelato giù al giornale
    e questa volta certamente per un colpo sensazionale
    si tratterebbe di spubblicare questo dice il direttore
    un onesto e benvoluto “calciatore”
    tanto per non fare un torto al professore
    solo due fotografie magari in primo piano
    mentre fa pipì oppure fa l’indiano
    ma l’importante è calcare molto la mano;
    poi parlarono di soldi, ragione della sua vita,
    centomila più le spese di trasferta…. penna rossa, penna gialla,
    penna bianca, penna nera
    per gli amici solamente penna a sfera..

    Complimenti.

  426. Lorenzo Amicucci

    Vista la sua enorme attenzione alla moralità dei giocatori, quando smetterà di giocare Buffon, si ricordi di citare le parole da mafioso che ha detto in ritiro con la nazionale.
    P.s. non si dimentichi nemmeno di Conte per favore, che è vero, non sponsorizza aziende di scommesse come Totti, ci collabora direttamente.

  427. Davide Dell'Isola

    Egregio Dott.Merlo

    Attendo ansiosamente un suo articolo riguardo il calcioscommesse ed il ruolo nello scandalo di Conte, Buffon e Bonucci. Al riguardo è opportuno segnalare che Buffon come Totti è stato testimonial di un agenzia di scommesse. Tuttavia, come il dott.Baldini le ha giustamente ricordato Totti li ha devoluti in beneficienza, il portiere della Juve in scommesse illecite.

    Sono certo che la sua onestà intellettuale farà sì che questa speranza non resti delusa.

    Cordiali Saluti

  428. Simone Luciani

    In effetti è una scelta piuttosto stravagante quella di citare Totti a esempio negativo di un calcio, quello italiano, che ogni due o tre anni viene travolto da uno scandalo di proporzioni enormi.

  429. Massimiliano

    stiamo attendendo con ansia un suo articolo sul calcio-scommesse. Oppure il livello delle persone coinvolte renderebbe per lei “scomodo” qualunque tipo di commento? D’altra parte capisco che esprimere la realtà senza manipolazioni è difficile (nonchè dannoso) per chi fa dell’artificiosità il proprio credo…

  430. Violetta

    “Ecco perché sono stati interminabili quei venti minuti d’addio. E’ stato un lunghissimo momento bello e genuino, un delirio che in fondo ci fa bene, un brivido collettivo che ha coinvolto non solo tutti i tifosi d’Italia, dalla Juve sino al Cesena, ma anche i non sportivi. Venti minuti d’applausi sono come un inno nazionale, sono un patriottismo timido, un bisogno di sentirsi insieme, una voglia di Stato, il desiderio frustrato di una bandiera da amare.”

    Insuperabili queste righe finali, signor Merlo. Per fortuna, si puo’ superare anche il peggio, a patto chè ci si vorrà fare nella vita quotidiana, compromessi faccia a faccia, tutti insieme , nella partita dell’esistere per essere, altro che sui gradini degli stadi sportivi. Al meno, per me è così.

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