LA CRETINOCRAZIA

  (Il Venerdì)   Il vero cretino è intelligente. Se è di sinistra, non sente il bisogno di leggere Gramsci perché gli basta vedere Santoro o Fazio, se è di destra quando gli prendono la multa reagisce come Berlusconi: <I vigili mi perseguitano>. E’ l’intelligenza l’arma micidiale del cretino che non è mai troppo ignorante ed è ben vestito, proprio come ai tempi di Flaubert  che oggi aggiornerebbe il dizionario con <i telefonini sono odiosi e volgari, suonano dappertutto>, <non esistono più i sapori di una volta> , <io mangio solo biologico>, <è andato in paradiso il grande  Steve Jobs che ci ha insegnato a vivere>. E il cretino intelligente ovviamente conosce l’inglese, pronunzia ’giunior’ il latino junior, dice network, family, cool,  friendly, e il secchione sfigato è nerd, il fanatico del computer è geek. Se è raffinato intercala pure rendez-vous, maquillage, savoir-faire, maître. E, quando può Geist, Weltanshaung,  e per lui la delizia delle disgrazie altrui è sempre Schadenfreude. Anche se l’intercalare più intelligentemente cretino rimane of course inglese (of course per esempio).

   Si spaventava, Carlo Cipolla, che trattando della stupidità degli altri potesse meritarsi il titolo di stupido.  Non voleva finire come quel matto che  andando contro senso in autostrada pensava che tutti gli altri automobilisti fossero matti. Il suo saggio sulla stupidità si chiude con una raffica di grafici e suddivisoni in sottospecie e quadranti e frazioni che sistematizzano il tema della contaminazione ben oltre la stupidità dell’intelligente sino al vero problema dell’umanità, all’intelligenza dello stupido, alla <stupidità sostenuta> secondo la definizione che ne diede Robert Musil nel terribile 1936: <Se la stupidità non rassomigliasse perfettamente al progresso, al talento e alla speranza  di miglioramento nessuno vorrebbe essere stupido>.  Insomma, se non fosse anche intelligente, il cretino non sarebbe cretino.

  Il cretino-cretino infatti non esiste se non nella patologia, nell’ insufficienza tiroidea, e va curato come tutti i malati, protetto e abbracciato come un fratello sfortunato, cretino in senso filologico, dall’antico provenzale crétin, cristiano, povero cristo e non, come prescrive Carlo Cipolla <il tipo di persona più pericolosa che esista>. E’ come il povero che vive in miseria perché non ha. Altra cosa è il miserabile, che è ricco ma sceglie di vivere nell’avvilimento del povero di spirito. Sceglie, appunto. E’ responsabile di sé. Cretino per colpa. E magari per mestiere.

   Il saggio di Cipolla è preceduto da un piccolo capolavoro sul ruolo del pepe e delle spezie nella storia che della teoria della stupidita è lo svolgimento pratico. Cipolla dimostra – senza dirlo – che l’ Accademia degli storici e degli economisti storiografi, alla quale con molti titoli apparteneva, è un’accademia di stupidi, ovverossia di cretini intelligenti. Sostituisce infatti a tutti i loro studi, alla sapienza delle cattedre, alle teorie sugli Stati e sulle religioni, agli istogrammi sul progresso, insomma a tutto lo sforzo conoscitivo dei professori stupidissimamente intelligentissimi, i bisogni primordiali: la tavola, le spezie, il vino. L’Occidente, per esempio, decadde perché senza l’afrodisiaco pepe i maschi non si eccitavano abbastanza tenendo dunque bassa la natalità e alta la mortalità. L’impero romano crollò <per avvelenamento da piombo>.  E il vescovo di Brema inventò l’imperialismo <perché era ghiotto di miele e di selvaggina e sapeva che l’Oriente ne era ricco>.  E  i vichinghi stavano sempre in giro a conquistare il mondo <per sfuggire alle loro donne che erano particolarmente infide e non si lasciarono mai sottomettere>.   E Pietro l’eremita ideò la Prima Crociata e sconfisse i pepatissimi mussulmani perché  <viveva di solo pesce e vino ma aveva un debole per i cibi pepati>.

     E’ ovvio che Cipolla, il quale aveva il nome adatto a una storiografia di indigestioni, condimenti e lacrime, temesse la reazione dei cretini intelligenti: <Spero che leggendo queste pagine non si convincano che lo stupido sono io>. Conosceva il rischio di frasi come questa: <L’Inghilterra ha sempre avuto un clima piovoso e non è un caso che ad inventare l’ombrello sia stato un inglese>. Per pudore e per timore scrisse dunque per pochi amici e in quell’inglese che – lo abbiamo visto –  in Italia è ora la lingua del cretino intelligente. Cipolla lo sapeva già?

     Di sicuro  Cipolla è il profeta del cretino di oggi e della sua‘prevalenza’ per dirla con Fruttero e Lucentini, del cretino che usa concetti, ha facoltà di intendere e pratica la lettura, sia pure solo in bagno (e la sua cultura ne trattiene gli odori). E spesso il cretino intelligente dice di non avere troppo tempo per i libri e dunque <approfitterò dell’estate per leggere un po’>.

    “Cretino cognitivo” è  la definizione migliore. Credevo che l’avesse usata Sciascia, sicuramente l’ha usata Domenico Starnone ma ne rivendica il copyright, probabilmente a ragione,  Daniela Maddalena che nel 1997 scrisse  ‘Il Cretino cognitivo’ (Carabà Edizioni).

    Ed è un tema comico ma anche tragico come aveva ben capito Musil negli anni del consenso di massa ad Hitler. Cipolla dedica pagine lucidissime sia al potere della stupidità sia alla stupidità del potere. Al primo si inscrive per esempio il mostro norvegese,  Anders Behring Breivik, l’ autore della duplice strage di Oslo e di Utoya in cui morirono 76 persone. Breevik  si è rivelato alla fine come uno spaventoso, fantasmagorico, tragico, colossale cretino che – attenzione – leggeva Kafka e Orwell e Machiavelli e la Bibbia. E le sue ossessioni erano le tipiche banalità del cretino cognitivo di destra, quello che <Oriana aveva capito  tutto dell’Eurabia> e <il relativismo e l´Islam a braccetto stanno distruggendo il Cristianesimo e l´Occidente>. Del resto è un cretino anche quel black bloc incappucciato che ha scritto con lo spray su una camionetta della polizia la parola loser (perdente), tipica del cretino cognitivo americano.

   Se poi passiamo alla stupidità del potere il luogo ideale è l’Italia, innanzitutto quella dei grandi  investigatori. Hanno scambiato le patate per il dna di Amanda, hanno accusato dell’omicidio di Yara un povero  marocchino solo perché lo avevano sentito invocare il perdono di Allah, hanno bruciato ad Avetrana una strega al giorno, e via elencando. Tutto questo nel paese che produce un’enorme quantità di (pessima) letteratura poliziesca: si calcola che su ogni 25 italiani c’è un cretino cognitivo che scrive gialli.

   Nella politica si va dalla casa a sua insaputa di Scajola, a Brunetta ministro fantuttone, alla Gelmini che ha dovuto ritirare ben mille quiz dagli esami per preside …, sino al voto della maggioranza dei deputati  per confermare  che davvero Rubi era stata scambiata da Berlusconi per la nipote di Mubarak. Ecco: neppure Cipolla era arrivato a immaginare l’ Italia come la prima Cretinocrazia Cognitiva della storia.

7 thoughts on “LA CRETINOCRAZIA

  1. Violetta

    Caro Merlo, veramente non si puo’ attribuire a nessun paese in speciale quel primo posto sul podio di Cretinolandia. L’italia n’è una cretinocrazia come il resto dei paesi presi in giro dalla mascalzonecrazia dei Lehman Brothers, Wall Street, agenzie USA di qualificazione, FMI e Banca Mondiale. Se guardo la mappamundi odierna non ci trovo piu’ salvezza per noi umani da questa malattia congenita e precoce della nostra specie. Ad esempio, Lei ed io. Ne abbiamo qualche sintomo condiviso, a giudicare per quello che scriviamo e commentiamo ogni tanto. Quella persistenza nell’approfondire nelle radici della crertinagine altrui sia nelle classifiche del vocabolario, sia nelle critiche feroci che condividiamo dalla cretin’idea di sentircene un po’ al di lá o al di sopra di quella roba forse per dimenticare la condivisione umana, europea e conterranea. In realtà siamo tutti fatti dalla stessa sostanza ed abbiamo la stessa inclinazione verso il merito cretinificante. Sicuramente i cretini illustri ne pensano di essere i Cipolla pianetari, mentre i cretini da poco neppure ce ne accorgiamo. Forse piu’ si osserva e critica quella condizione, piu’ vicini ce ne sia anzi covando l’illusione di esserne un po’ staccati. Piu’ ci s’indegna quella “virtù”, forse piu’ contaminati ne siamo. Solo un cretino DOC riesce a indignarsi per quello che non puo’ eliminare né cambiare né dimenticare, perchè anche lui appartiene allo stesso brodo.
    Sembra che la cretinagine universale sia l’oceano immenso in cui si vive, si nuota e si respira come gocce della stessa materia cretiniforme. Nessuno se ne salva!
    Davanti a quell’impossibilità metafisica per abbandonare quello stato contagioso, forse sia meglio essere meno scrupolosi, piu’ comprensivi, pazienti e sereni. Imparare a ridere di noi stessi piuttostto che degli altri ed a perdonare in essi quello che loro vedono anche in noi, benchè non ne dicano mai nulla. Purtroppo o per fortuna pedagogica della natura umana, tutti siamo specchi reciproci. Anche non sia mica facile riconoscerlo. Quindi nel regno dei cieli “gli ultimi saranno i primi”. Non per premiarci l’umiltà né per castigare la superba e vanitosa prepotenza, ma per pura ugluaglianza sostanziale. Ed inevitabile. grazie a Dio!

  2. vuesse gaudio

    IO SONO UNO STUPIDO POT, un “cretino non cognitivo e che non deve conoscere”,
    secondo la Procura Repubblica competente per il territorio dove ero “insignificante”, anche se me lo hanno imbucato(ed è significante) a Firenze

    Mia nonna, quella dello Zen, la maestra dell’arte dell’irrigazione, mi disse un giorno nel bel mezzo della mia pubertà a metà anni sessanta:
    “Enzu’, due sono gli stupidi più pericolosi: uno è l’”ombrone” e l’altro è “‘u bbresh”.Lo stupido è il tipo di persona più pericolosa che esista, ma lo stupido bbresh è più pericoloso du lupë: lass’u lupë eppïgl’u bbresh, non badare al lupo stai attento alllu bbresh!”
    Dopo sette lustri almeno, le leggi fondamentali della stupidità di Carlo Maria Cipolla le vidi catalogate tra le Scienze e teorie comiche, effimere, parodie di scienze all’interno dell’Enciclopedia delle Scienze Anomale, il “ForseQueneau” della Zanichelli(1999).
    Forse non avrei badato a questa corrispondenza, se non ci fosse stato un episodio increscioso e soprattutto stupido, ancorché non fosse del cretino, se vogliamo: chi scrive era citato all’interno della stessa enciclopedia come autore di una determinata “scienza” anomala, di cui non si dice, per evitare ulteriori considerazioni cretine se non sceme sulla materia, basta dire che tale “scienza anomala” era, come quella di Carlo M.Cipolla, tra quelle Comiche e/o Effimere.
    Il fatto è che al mio nome, che è V.S.Gaudio, aggiunsero il nome Alessandro, che, guarda te, il caso?, è il nome di mio figlio. Io segnalai educatamente e in modo scherzoso l’errore di attribuzione alla casa editrice che rispose con cortesia dicendo che alla prossima ristampa avrebbero sicuramente ovviato all’errore[poi non l’hanno fatto, né alla prima né alla seconda ristampa e,penso, né mai,ma di questo si potrà parlare un’altra volta].
    Punto e basta? No. Uno dei compilatori dell’Enciclopedia mi inviò una lettera, scrivendo sulla busta il nome triplo[Alessandro V.S.Gaudio] che mi aveva attribuito nell’Enciclopedia facendolo precedere da: “All’Insignificante”… che, lo sapete, è nella nuvola analogica che contiene: baggiano, tondo, balordo, mammalucco, mestolone, minchione, coglione, babbeo, bischero, rintontito, testa vuota, quadra, testa d’asino, di cavolo, di rapa, zuccone
    Il bello è che, è risaputo, io mi ritengo un autentico fesso costituzionale, ma di qua ad essere tacciato, insieme a mio figlio che non c’entrava nel titolo apposto di deficienza e nullità, ce ne vuole, anche se è fesso, uno va a finire che c’incazza…
    Quando s’incazza un fesso, e si deve incazzare, non si tiene conto di una cosa importante: la stupidità è più veloce nel riprodursi della più alta velocità di riproduzione conosciuta storicamente nell’uomo, che è di oltre il 3% all’anno. Che vuol dire?
    E’ genetico. La velocità radiale di avanzamento di una popolazione, che si accresce e migra, dipende dalla velocità di crescita e dalla velocità di migrazione.
    La velocità radiale di avanzamento della stupidità di una popolazione è inversamente proporzionale alla regola di base.
    Insomma, Cavalli Sforza dice quando si fa così 1 chilometro all’anno si avanza nell’occupazione del territorio; la stupidità,invece, dopo un anno ha 2 chilometri, 1 dov’era prima e 1 dov’è adesso. L’anno dopo la popolazione avanza di 1 chilometro, mentre la stupidità fa 4 chilometri…
    Insomma, se sei nell’habitat in cui, tu, fesso autentico e costituzionale, proveniente da un’autentica famiglia di fessi, sei tanto stupido da offenderti, e non solo per la lettera del compilatore ma anche per via del fatto che dopo due ristampe non ti avevano fatto l’errata corrige, come è uso fare in quella casa editrice, e adire alle vie legali in un circondario pretorile in cui non si sa se questa è intelligenza pragmatica o il corollario di mia nonna sui bbresh, quando ti citano come POT e non ti specificano, né prima né dopo, nemmeno a che livello del procedimento, secondo la procedura penale, si sia e, quindi, ti fanno consegnare un fax, quasi illeggibile tanto è scuro, dai CC in cui c’è, sotto l’intestazione:”Procura della Repubblica….”, in mezzo: “Visto: •••”(tre pallini che vogliono dire:niente, non c’è niente!) si dispone la citazione, ecc. di V.S. Gaudio, POT! E tu al momento non capisci “Pot”, cos’è “Pot”? Dio. Ma allora sono stupido davvero…
    Ecco: uno stupido POT è stupido due volte, anche tre: da insignificante diventa altamente significante, diventa STUPIDO POT! O, forse, è più insignificante se “Visto: stupido pot ”? Ed è così che “Visto:stupido pot” può essere insignito del titolo di “cretino non cognitivo e che non deve conoscere”?
    P.S.Mi conforta però il fatto che non leggo quella letteratura poliziesca, non vado a scuola , né, grazie a me, non ho con essa alcun contatto, né possiedo case a mia insaputa, anzi, scusatemi, non ne possiedo perché me le hanno sottratte a mia insaputa, ma non è detto che io lo sappia…

  3. Francesco Merlo Post author

    La velocità radiale di avanzamento di una popolazione, che si accresce e migra, dipende dalla velocità di crescita e dalla velocità di migrazione.
    La velocità radiale di avanzamento della stupidità di una popolazione è inversamente proporzionale alla regola di base.
    Insomma, Cavalli Sforza dice quando si fa così 1 chilometro all’anno si avanza nell’occupazione del territorio; la stupidità,invece, dopo un anno ha 2 chilometri, 1 dov’era prima e 1 dov’è adesso. L’anno dopo la popolazione avanza di 1 chilometro, mentre la stupidità fa 4 chilometri…
    Magnifico. Grazie.

  4. emmanuele

    Non posso fare a meno di sentirmi anche io un cretino cognitivo in questo caso, rispecchiandomi in gran parte del testo, dato che proprio in questi giorni sto abusando di alcuni dei termini sopraelencati. Chissà, forse sarà per sentirmi più “cool”? Tra le pieghe delle varie sfumature di cretinerie, c’è anche il cretino di sinistra “political correct” (tanto per continuare con la xenofilia), che si comporta in maniera eccessivamente bonaria verso alcune situazioni (in cui, ahimé, a volte mi sorprendo ad esserlo), o il cretino di destra cinico, per cui, in fondo in fondo, nonostante tutto, anche Breevik ha delle idee condivisibili.

  5. margherita

    La grande scuola dell’esamificio e le borse consegnate da cretini non conosciuti a cretini non cognitivi conosciuti•

    A proposito della cretinocrazia scolastica, non posso esimermi dal segnalare una recente iniziativa di una università del sud, nota come “esamificio” [non si sa quanti appelli venivano fatti negli ultimi anni con una commissione, con alcuni elementi in servizio presso scuole secondarie che si trovavano a volte a fare esami a ex propri studenti di scuola media, sempre a disposizione, e gratis, per lo studente bisognoso, bastava richiedere e, ta-ta, un bell’appello e ta-ta, commissari convocati di qua e di là, a spese proprie, ammesso che conoscessero la materia del corso di laurea di cui al titolare(ma si sa, la terra gira; il sapere è come il pesce, è scemo ed è fisso)]: l’amministratore assoluto, che è cognitivo?, ha da distribuire una settantina di borse postdottorato, e tira giù un bando che porta l’età dei partecipanti a 40 anni, e si partecipa anche senza aver conseguito il dottorato, basta che devi andare all’estero per sei mesi e devi essere tu partecipante a trovare il posto dove andare a tue spese e con le tue clientele di emigrazione, è cognitivo pure questo, pazienza che l’hanno fatto a tempo scaduto e hanno premiato, cioè dato la borsa a studenti che, anni prima, erano stati esaminati da commissari di quelle commissioni dell’esamificio, a cui la borsa non l’hanno dato, perché non cognitivi o non conosciuti, ma il bello della cretinocrazia dell’esamificio assoluto è che il capo, cognitivo, ha posto dei selezionatori, non commissari, dando loro un numero, quindi dei c. che si suppone cognitivi e incappucciati…e il bello non è finito, c’erano dei partecipanti della sezione della giurisprudenza che, ti dicevi, saranno c. ma cognitivi e allora vedrai quanti ricorsi e esposti alla magistratura stessa, no, niente, c. erano e c. furono anche dopo ma non cognitivi. Il tutto viene diffuso grazie ai comunicati stampa che fa l’autore del decreto stesso: cioè emana, dice che c’è qualche lamentela, risponde che lui è fuori, segue le direttive di chi, la regione, offre le borse, e difatti , essendo non cognitivo, ha messo una giuria incappucciata, senza nome e senza legge, dei veri e propri c. cognitivi sconosciuti che conoscono i destinatari, i clienti, a cui riempire la borsa!

    Margherita

  6. silvia

    Pe rinformarvi che dopo la cretinocrazia è stato approfondito anche il tema della “puttana acculturata”, autrice carla festa, che riesce bene nel definire un’altra popolazione molto diffusa in questo paese. Se non altro questo particolare tipo di “cretini” affolla le anticamere delle case editrici e si è spinta con l’ultimo governo fin sugli scranni più alti di molti ministeri della repubblica.

Rispondi a Violetta Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>