One thought on “LA FOTOGRAFIA / Ritratti di una sentenza”
Roberto Pellegrini
Immagino che questa galleria di ritratti è stata selezionata da un’intenzione concreta. Promuovere la crispazione, la perdita della speranza, la tristezza, l’ingiusto e la depressione sociale? Sicuramente l’Italia e l’Europa, anche il mondo, oggi hanno dei motivi abbastanza per piangere un po’ ogni giorno. Ma, ci pensi, caro Merlo che questa dinamica è stata sempre la stessa nell’umanità. Soltanto ogi abbiamo i media e le notizie a pioggia su di noi, a portata dei mano stanca ed ansiosa. Gonfia dai fallimenti e chiendente sicurezza, un po’ di sollievo o di serenità per farcela domani. Il mondo nonè peggio invece oggi ci sono troppe ragioni per essere ottimistici in paragone al passato. Siamo piu’ evolututi, piu’ sensibili, piu’ vicini alla solidarietà, ci ripugna la violenza, la vendetta, l’ndecenza dei poteri corrotti, che nel passato erano entesi come virtù.
Nel contempo dei pianti e le regioni per l’ira e lo sconforto, ci sono anche persone attive, sveglie, lavoranti, che credono sia possibile il miglioramento e per quello lavorano senza sosta, e mantengono in alto quella illogica allegria capace de affidarsi al futuro, consapevoli che il futuro non viene da solo, se non creato dal nostro stesso presente, dalle nostre idee attuali nasceranno i fatti di domani, dai nostri pensieri creatori di bontá odierna arriva un “contagio”, delle onde fresche del nuovo paesaggio umano. Un’aria diversa per respirare a casa, per educare i nostri bambini e ragazzi, una dedizione convinta di che tutto finesce bene se moi siamo capaci de assumere la realtà ed illuminarla dalla coscenza e dalla speranza attiva, non ferma e luttuosa, piengente e rassegnata. Mentre si sia un solo soffio di vita, tutto miglioramento è possibile, tutto risveglio puo’ diventare realtà.
Immagino che questa galleria di ritratti è stata selezionata da un’intenzione concreta. Promuovere la crispazione, la perdita della speranza, la tristezza, l’ingiusto e la depressione sociale? Sicuramente l’Italia e l’Europa, anche il mondo, oggi hanno dei motivi abbastanza per piangere un po’ ogni giorno. Ma, ci pensi, caro Merlo che questa dinamica è stata sempre la stessa nell’umanità. Soltanto ogi abbiamo i media e le notizie a pioggia su di noi, a portata dei mano stanca ed ansiosa. Gonfia dai fallimenti e chiendente sicurezza, un po’ di sollievo o di serenità per farcela domani. Il mondo nonè peggio invece oggi ci sono troppe ragioni per essere ottimistici in paragone al passato. Siamo piu’ evolututi, piu’ sensibili, piu’ vicini alla solidarietà, ci ripugna la violenza, la vendetta, l’ndecenza dei poteri corrotti, che nel passato erano entesi come virtù.
Nel contempo dei pianti e le regioni per l’ira e lo sconforto, ci sono anche persone attive, sveglie, lavoranti, che credono sia possibile il miglioramento e per quello lavorano senza sosta, e mantengono in alto quella illogica allegria capace de affidarsi al futuro, consapevoli che il futuro non viene da solo, se non creato dal nostro stesso presente, dalle nostre idee attuali nasceranno i fatti di domani, dai nostri pensieri creatori di bontá odierna arriva un “contagio”, delle onde fresche del nuovo paesaggio umano. Un’aria diversa per respirare a casa, per educare i nostri bambini e ragazzi, una dedizione convinta di che tutto finesce bene se moi siamo capaci de assumere la realtà ed illuminarla dalla coscenza e dalla speranza attiva, non ferma e luttuosa, piengente e rassegnata. Mentre si sia un solo soffio di vita, tutto miglioramento è possibile, tutto risveglio puo’ diventare realtà.