Giornalismo/Berlusconi fa male alla destra

Pensate, i campioni sono Vespa e Fede, maestri nell’elogiare e infiocchettare il potere, specie Vespa che, quando occorre, sa fare il camerlengo anche della sinistra. Per il resto la storia del giornalismo televisivo di centrodestra è un elenco di flop davvero lungo: da Pialuisa Bianco ad  Antonio Socci, da Gianluigi Paragone al capriccio  di Sgarbi, e poi  Masotti e Monica Setta,  e molto si parla, come candidato alla sostituzione di Santoro, di Milo Infante, senza contare tutti quei soliti ignoti che tentarono (in quanti?) di  occupare la striscia quotidiana di Biagi dopo il tg. Uno di loro si disperava perché, pur facendo la prima serata su Raiuno, nessuno lo riconosceva per strada.

Dunque, con l’eccezione di Giuliano Ferrara che, secondo me, sta a destra senza essere di  destra, il giornalismo televisivo è stato, in tutti questi anni di strapotere televisivo berlusconiano, il fallimento della destra.  E’ vero che i direttori dei Tg, essendo comunque di nomina politica,  erano sempre stati, in  ogni stagione, al servizio del presidente del Consiglio di turno come obbedienti sottosegretari all’Informazione. Ma il punto è che Minzolini  non passerà alla storia per la proverbiale  faziosità, ma per la sgangherata inadeguatezza ( un’altra eccezione per la verità è stata quella di Mauro Mazza che diresse il tg2 con competenza e con onestà).

Io non credo che questo naufragio nella mediocrità sia solo un problema di corruzione. E camerieri ce ne sono dappertutto anche se ci vuole un certo grado di professionalità  persino per servire.  E però  Piersilvio Berlusconi ha raccontato che avrebbe voluto a Canale5  quel Floris che il suo papà combatte. Ma  non aveva cacciato Mentana? E come ma il pur bravo Alessio Vinci con lui non ce l’ha fatta? E perché la 7 non corteggia  Vigorelli, la Petruni, Minzolini… ma i giornalisti di sinistra, da Santoro a Fazio alla Gabanelli ? Perché solo a sinistra l’ informazione tv, nonostante le faziosità, ha successo e accende gli animi?

Eppure il giornalismo scritto anche a destra ha avuto i suoi campioni, da Longanesi a Montanelli . E’ vero che la destra ama la provocazione e il colpo duro e improvviso mentre la sinistra preferisce attaccare le ragioni dell’avversario con  la dialettica avvolgente: a destra c’è la spada e a sinistra il fioretto. Ma le differenze  antropologiche  tra i Montanelli e gli Scalfari non spiegano certo l’attuale disastro in tv. Il mio parere è che Berlusconi, ossessionato dalla Rai, non ha mai promosso e incoraggiato i talenti di destra, anzi li ha esclusi piazzando solo i fedelissimi caporali, sfigati persino fisicamente.  Al contrario, aggredendo e perseguitando  i giornalisti di sinistra, ne ha involontariamente ingigantito il successo. Forse un giorno si capirà che Berlusconi ha fatto più male alla destra che alla sinistra.

Velvet- luglio

13 thoughts on “Giornalismo/Berlusconi fa male alla destra

  1. Marco Sostegni

    Caro Merlo,
    ma in altri stati d’Europa qual è l’orientamento politico dei giornalisti televisivi più importanti? In Italia ci sono stati decenni di Democrazia Cristina e poi Berlusconi, intervallato da qualche Governo di Centro Sinistra. La Sinistra è più o meno sempre stata all’opposizione ed è forse più facile costruire trasmissioni su ciò che non va rispetto a trasmissioni su ciò che va. A me Socci non dispiaceva, tra l’altro scrive molto bene. La mia parrocchia un “Gruppo cultura”; mi è stato proposto molte volte di entrare perché in un anno leggo una decina di romanzi e questo basta (per il Gruppo cultura). Ho sempre rifiutato. Una volta però ho detto: “sì entro e cerco di contattare Socci”. Da quel momento non sono stato più invitato al gruppo cultura. E forse anche questo spiega molto. Per come funziona il “questo sì, questo no” in Italia. Detto questo: Santoro e Floris e Ferrara sanno fare televisione bene. Altri non troppo.

  2. Marco Sostegni

    Forse Socci non è riuscito a capire bene il mezzo televisivo, forse i dirigenti o forse il giornalista stesso non hanno avuto la pazienza di continuare. Chi sa che non fosse poi diventato un successo. Anche Ballarò è cresciuto piano piano in termini di percentuale di ascolto; tra l’altro il giovane Floris era molto bravo già in radio prima di approdare in TV… A me sembrano molte le varianti che fanno di un programma televisivo un successo piuttosto che un flop. Non è solo destra sinistra. Per fortuna.

  3. Marco Sostegni

    Guardi che neanche io nego una sorta di fallimento. E’ che penso alle trasmissioni di successo di Floris e Santoro soprattutto e vedo anche come contraltare Maurizio Belpietro, Vittorio Feltri. Che tutto serve per il racconto televisivo. Penso anche ai dirigenti Rai degli ultimi dieci anni a seconda di chi ha vinto e mi sembra che non sia cambiato granché. Né da una parte né dall’altra. Si è continuato a sentire in radio Aldo Forbice, Vespa nella seconda terza serata di Rai Uno, Fazio Santoro e Floris, qualche giornalista epurato e altri incoraggiati. Come forse succede anche nei giornali o nelle televisioni private.
    Comunque Dott. Merlo capisco i limiti della comunicazione anche via web soprattutto se un lettore scrive a un giornalista. E’ facile (per il lettore) prendere lucciole per lanterne. E capisco se un giornalista in un certo senso si inalbera che il lettore è un po’ fuori tema. Nel caso mi scuso.

    1. Francesco Merlo

      Ma no, io non penso che lei sia fuori tema e non mi inalbero. Apprezzo le cose che scrive ma penso che mai nella storia dell’informazione televisiva ci sia stato uno strapotere come quello di Berlusconi. Se poi, nonostante questo, come lei giustamente osserva, i bravi sono rimasti sempre quelli, una ragione deve esserci. E’ quella ragione che mi interessa e non il giudizio sui singoli giornalisti che, sebbene di successo, possono ovviamente non piacere ne’ a lei ne’ a me.

  4. Marco Sostegni

    Anch’io sono convinto che ci sia uno strapotere di Berlusconi (e affini) dovuto anche al fatto che la comunicazione negli ultimi anni è forse cresciuta come importanza industriale. Io ricordo sempre la risposta in televisione di Gianni Agnelli ad Enzo Biagi; sosteneva che non aveva mai cercato di “censurare” una notizia tranne che per un amorazzo estivo che riguardava alcuni suoi conoscenti. Io non ci ho creduto. Ma ci penso sempre; penso sempre a come la realtà possa essere comunque colorata.
    PS mi sa che ho capito chi è il giornalista che non veniva riconosciuto in strada. Io lo seguivo in TV molto volentieri.

  5. Luigi Altea

    Che Berlusconi abbia aggredito e perseguitato i giornalisti di sinistra è fuor di dubbio. E forse questo spiega perché Giuliano Ferrarra si è da subito collocato a destra, pur essendo il più “comunista” di tutti. Ferrara é un gaudente per natura e per scelta e non avrebbe mai potuto tollerare un ventennio di sevizie. In un certo senso lo si puo` perfino giustificare. Per le pratiche penitenziali occorre avere la vocazione, ma anche il fisico…

  6. Rinaldo Gennari

    Due osservazioni. Mi chiedo che cosa la intriga così tanto da insistere sulla sfiga fisica dei giornalisti (qui posso fare solo congetture) e altri sostenitori sodali della destra(di recente Lei ha puntato Brunetta che certo piccolo è, come già si evince dal nome). Non è molto elegante, ne converrà. Personalmente lo trovo fastidioso. Poi scrive di pensare “che mai nella storia dell’informazione televisiva ci sia stato uno strapotere come quello di Berlusconi”. Può spiegarmi meglio come si estrinseca questo potere se anche Lei non trova che miseri campioni del berlusconismo, e ne cita un paio come appena insidiosi, mentre ridicolizza l’insuccesso di tutti gli altri: In pari tempo, però, trova sull’altro fronte non pochi giornalisti d’assalto che mietono consensi (audience elevate) a piene mani esercitando, loro sì credo, un potere di risultato, sempre in termini di ascolti, organico alla opposizione. POi la gente vota, ed è tutt’altra questione.

    1. Francesco Merlo Post author

      Sfigati esteticamente nel contesto televisivo significa che non hanno le qualità estetiche per piacere al pubblico ( fanno parte del mestiere, non sono facilmente definibili…, la tv non l’ho inventata io). Che c’entra Brunetta? Solo lui e i suoi addetti stampa replicano ai miei articoli dicendo che io lo attacco perché è basso di statura. Ovviamente non li prendo sul serio, capisco la loro malafede e mi divertono pure. Ma lei farebbe meglio ad essere più prudente e a difendere se stesso non ripetendo cose che orecchia solo perché le facilitano la polemica. L’inedito (nella storia italiana) strapotere di Berlusconi in tv deriva dal possesso di Mediaset e dal contemporaneo controllo della Rai (dal direttore generale ai direttori di rete, ai direttori di testata, ai funzionari, ai tanti sfigatissimi conduttori di cui parlo nell’articolo…). Che poi nonostante questo cacci i migliori da Mediaset e, in generale, non riesca a produrre giornalismo di successo… ecco, era appunto questo il tema dell’articolo. Le ripeto quel che ho già scritto. Credo che la ragione sia soprattutto la seguente: Berlusconi non promuove i bravi giornalisti di centrodestra ma solo i propri camerieri. Lei pensa che ci siano altre ragioni? Quali? Su un punto lei non ha torto: consenso e audience, come del resto applausi e voti, sono cose molto diverse. Io l’ho sempre scritto, e con insistenza. Grazie.

  7. complimenti

    attenzione vogliono mettere un centro commerciale sotto il colosseo !!! credo lo sappiano in tanti, ma non tutti !
    La stampa di regime non dice la verità !

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